TEATRO IL PICCOLO FORLÌ 2021 - Teatro Ragazzi, Comico, Residenze Artistiche
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Mi.B.A.C.T. REGIONE EMILIA ROMAGNA COMUNE DI FORLÌ ACCADEMIA PERDUTA/ROMAGNA TEATRI Assessorato alla Cultura Centro di Produzione Teatrale Forlì, 27 novembre 2020 TEATRO IL PICCOLO FORLÌ 2021 Teatro Ragazzi, Comico, Residenze Artistiche Linee progettuali Quella del Teatro Il Piccolo di Forlì è, grazie all’attività di Accademia Perduta/Romagna Teatri, la storia di una “Stabilità Teatrale” di produzione, programmazione, ricerca e formazione che prosegue ininterrottamente dal 1982. Fin dal principio, Accademia Perduta ha infatti eletto Il Piccolo a propria residenza creativa, facendone “la casa” di tutta la produzione artistica, inizialmente incentrata sul Teatro per Ragazzi, poi estesa alla drammaturgia contemporanea e d’impegno civile e sociale. La fondamentale e continua attività produttiva de Il Piccolo viene presto ampliata da Accademia Perduta con l’ospitalità di una programmazione innovativa e coraggiosa. La Direzione Artistica di Claudio Casadio e Ruggero Sintoni, con sguardo esplorativo e attento, ha qualificato Il Piccolo come punto di riferimento per talenti emergenti, contribuendo alla loro affermazione (in alcuni casi internazionale), inserendo il Teatro di via Cerchia in quella mitologia che, negli anni ’80, contribuì a trasformare l’erudizione teatrale in un sapere “nuovo”, un luogo di possibilità per espressioni artistiche anche inaspettate. Nell’intento di compitare l’alfabeto del moderno, viene così ad affermarsi la valenza culturale pubblica del Piccolo, la cui attività si rivolge alle fasce più delicate di spettatori e di nuovi “pubblici”: quelle del Teatro Ragazzi, dell’innovazione, del contemporaneo, della ricerca. Con il sostegno dell’Amministrazione Comunale di Forlì, in breve tempo, Accademia Perduta fece de Il Piccolo il più importante spazio teatrale rivolto ai ragazzi e alle Scuole della città e del suo comprensorio prima, della Romagna poi. Per la qualità e la quantità della sua attività e per il rapporto di Convenzione con il Comune, nel 1988 il Teatro Il Piccolo venne riconosciuto dal Ministero dello Spettacolo quale Teatro Stabile nel settore del teatro per l’infanzia e la gioventù. Un caso unico: per la prima volta nella storia della Repubblica, lo spazio di una “casa del popolo” veniva riconosciuto dallo Stato come uno dei 15 Centri Stabili di Produzione Teatrale. Da Il Piccolo si è poi sviluppata tutta l’odierna attività teatrale di Accademia Perduta/Romagna Teatri, sia nella sua declinazione produttiva sia nell’ambito della gestione e Direzione di spazi teatrali. Tali premesse sono volte a sottolineare la ferma volontà di Accademia Perduta/Romagna Teatri di proseguire la storia di questa “Stabilità” nonostante l’attuale situazione pandemica minacci da vicino, tra imprevedibilità e incertezze, il mondo dello spettacolo dal vivo. Il progetto che Accademia Perduta/Romagna Teatri presenta per l’anno 2021 del Il Piccolo vuole essere organico, strutturato, coerente con quella che ne è sempre stata la storica linea programmatica ma anche pronto a confrontarsi, grazie alle possibilità offerte oggi dalla rete, dall’ importante risorsa rappresentata dall’Arena San Domenico e dalla nuova e auspicabile Rocca “Caterina Sforza” nei mesi estivi, con l’ipotesi di una prolungata chiusura dei Teatri, “aggirando” così ogni eventualità.
TEATRO RAGAZZI Nel 2021 il Teatro Il Piccolo continuerà, grazie all’impegno dell’Amministrazione Comunale e Accademia Perduta/Romagna Teatri, a qualificarsi come primo e più importante e longevo Centro di promozione di attività teatrali rivolte all’infanzia e alla gioventù della Romagna. La programmazione proposta prevede diverse produzioni di Accademia Perduta, alcune recenti, altre nuovissime, unitamente ai migliori titoli di qualificate e affermate realtà del Teatro Ragazzi nazionale. Un’offerta culturale e artistica come sempre corposa, declinata in due diversi cartelloni: quello delle Favole, programmato la domenica pomeriggio per le famiglie, e quello di Teatro per le Scuole. Le produzioni di Accademia Perduta/Romagna Teatri In quanto Centro di Produzione Teatrale riconosciuto dal Mi.B.A.C.T., Accademia Perduta/Romagna Teatri conferisce al Teatro Il Piccolo di Forlì il valore di essere luogo non solo di ospitalità, ma soprattutto di produzione artistica. Come accennato, dal 1982, Accademia Perduta, compagnia leader del Teatro per Ragazzi italiano ed europeo, ha fatto de Il Piccolo un Teatro Stabile di produzione di spettacoli per l’infanzia e la gioventù. È a Forlì che Accademia Perduta progetta, allestisce, prova e debutta con le proprie creazioni. Spettacoli arrivati in tutti i Teatri ma che da uno solo, Il Piccolo, sono partiti. Gli spettacoli del catalogo artistico di Accademia Perduta proposti al Teatro Il Piccolo per il 2021 sono: • Pinocchio Uno spettacolo che vede unita la squadra artistica storica della compagnia Accademia Perduta: Claudio Casadio alla regia, l’autore Marcello Chiarenza, gli interpreti Maurizio Casali e Mariolina Coppola, il compositore di musiche originali Carlo Cialdo Capelli. La pièce racconta una delle storie più famose del mondo e lo fa cantando un vero e proprio inno alla meraviglia del libro, della pagina stampata. Un libro per tutti, questo recita l’insegna della bancarella dei librai che magicamente prende vita per raccontare la storia. Ed è proprio il “libro” il protagonista indiscusso di uno spettacolo che, prendendo le mosse dal più famoso romanzo per l’infanzia, si propone di mettere al centro dell’azione scenica la bellezza, la magia, il fascino di un oggetto da cui scaturiscono meraviglie e di cui è opportuno riappropriarsi e innamorarsi, che bisogna prendere in mano, sfogliare, toccare. Lo spettacolo è un’opera di forte impatto visivo che, attraverso un susseguirsi di declinazioni sceniche dell’oggetto/libro riformula il classico in chiave contemporanea e propone una riflessione sul valore della pagina scritta • Chi ha paura di Denti di Ferro? La pièce, portata in scena dalla compagnia TCP Tanti Cosi Progetti, trae origine da un racconto della tradizione popolare turca e narra di tre fratelli a cui è stato detto di non avventurarsi nel bosco per evitare l’ira della malvagia strega che vi vive. I ragazzi decidono di andare contro tale raccomandazione, si perdono mentre cala l’oscurità e, in lontananza, vedono il lume di una casa. Sono accolti da una vecchina che offre loro cibo e un letto per la notte. I due fratelli maggiori entrano volentieri ma il più piccolo li segue con riluttanza perché sospetta che quella sia davvero la casa della strega della quale erano stati avvertiti. Ne sarà certo quando troverà nella casa una grande gabbia e, dalla finestra sul retro, vedrà un muro fatto di tante ossa… Quella di Denti di Ferro è una storia che si inserisce a pieno titolo nella tradizione popolare delle storie di magia e di queste contiene tutti i tratti caratteristici. I bambini hanno bisogno di esplorare e di vivere l’esperienza della scoperta. Una scoperta che, affrontata con intelligenza, furbizia e spirito, li può far crescere. Lo spettacolo è messo in scena con le tecniche del teatro d’attore, pupazzi e oggetti.
• La storia della terra (e come starci sopra) Una nuovissima produzione firmata e interpretata da Danilo Conti e ispirata alla geo-storia. Un valente astronomo e un piccolo gorilla racconteranno al pubblico, con l’utilizzo di oggetti, visioni e pupazzi, l’avventura del nostro pianeta, la Terra, nel cosmo e in relazione con noi esseri umani. Mr Wendall, il piccolo gorilla e simbolico progenitore del genere umano, affianca il dott. Nikopol, l’astronomo, in modo provocatorio, grottesco, divertente. Il dott. Nikopol è famoso per aver individuato e descritto, per poi perderla subito di vista, la Super Nova che ha chiamato Skuhola, di cui si supponeva l’esistenza, ma che per la sua precaria e mutabile collocazione nel cosmo, nessuno aveva mai rintracciato. Uno spettacolo di dialoghi scoppiettanti, capace di fondere brillantemente didattica, divertimento e fantasia. • Valentina vuole Una piccola narrazione per due attrici e pupazzi. Valentina vuole è la storia semplice di una bambina che è anche una principessa. Lei ha tutto. Vive in un posto sicuro, dove non manca niente. Ma è sempre arrabbiata e urla, urla sempre, perché tutto vuole, sempre di più. Forse le manca qualcosa, senza sapere cosa. Gli adulti intorno a lei sembrano non capire. A volte la cosa più importante è anche la più difficile da vedere e da trovare. E per farlo Valentina dovrà cercare nel mondo, perché è lì che bisogna andare per diventare grandi. Valentina vuole è favola di desideri e sogni. Vizi, capricci e regole. E del coraggio che i piccoli e i loro grandi devono avere per poter crescere. Lo spettacolo nasce da un progetto di ricerca teatrale che ha voluto indagare il tema delle regole e della libertà. Il progetto ha portato alla realizzazione di laboratori teatrali rivolti ai bambini dai 3 agli 8 anni, che hanno permesso di guardare al mondo delle regole e al delicato rapporto tra grandi e piccoli attorno al senso di libertà. Si tratta dunque di una favola di quello che i bambini hanno raccontato a proposito della libertà. • Naso d’argento Una nuovissima produzione, per la quale è prevista - come illustrato successivamente – la Residenza Artistica della compagnia Progetto g.g. Naso d’Argento è una fiaba della tradizione popolare, raccolta da Italo Calvino in Fiabe Italiane, incentrata sul concetto di “bugia”, quella raccontata dal “cattivo”, ma anche quella detta da chi si deve salvare. Parlare del cattivo significa scoprire chi si nasconde, chi non si fa riconoscere. Chi non dice la verità. Perché il cattivo non sembra mai cattivo. Quando cammina tra la gente si traveste. Fa finta di essere una persona buona. Il cattivo tradisce le persone, rompe i patti. Dice cose non vere. Non ha paura di niente. Fa girare, fa ballare, fa ridere. Fa incantare. Il cattivo ha la bocca perfetta per dire bugie. La fiaba è un racconto di meraviglie ed è nell’arte del raccontare, del passare la fiaba, che sta l’insegnamento. La morale della fiaba è sempre implicita, nella vittoria delle semplici virtù dei personaggi buoni e nel castigo delle altrettanto semplici e assolute perversità dei malvagi. Ospitalità L’offerta culturale e artistica per bambini, famiglie e Scuole del Piccolo integrerà poi, alle suddette produzioni, le seguenti proposte attentamente scelte nell’ambito del migliore Teatro per Ragazzi italiano: • Peter Pan della compagnia Eccentrici Dadarò. Uno spettacolo nato per i bambini e consigliato agli adulti. Arturo, il professore che crede solo ai numeri e scettico sulla parola fantasia, e sua figlia Wendy vanno alla ricerca di Peter Pan, l’eterno bambino fuggito a soli sette giorni di vita. Un viaggio per scoprire che, per diventare grandi, non bisogna dimenticare di avere avuto, da piccoli, le ali.
• Il giro del mondo in 80 giorni della Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani. Spettacolo tratto dall’avventuroso romanzo di Verne. Phileas Fogg e il suo cameriere Passepartout tentano di circumnavigare il globo terrestre in soli 80 giorni, utilizzando ogni mezzo di trasporto, antico e moderno, per vincere una scommessa. Uno spettacolo dinamico, ricco di suggestioni gestuali e musicali, provenienti da vari continenti. • Cenerentola in bianco e nero della compagnia Proscenio Teatro. Una delle fiabe più conosciute al mondo, raccontata in moltissime versioni e, pertanto, con elementi differenti da quelle famosissime, arrivate a noi grazie a Perrault e ai Fratelli Grimm. Lo spettacolo, pur raccontando fedelmente la vicenda, prende spunto proprio dai diversi finali proposti nelle varie versioni della storia: sarà proprio il pubblico, tramite voto, a decidere come la storia si concluderà sul palcoscenico. • L’atlante della città di Antonio Panzuto. Liberamente ispirato a Le città invisibili di Italo Calvino, lo spettacolo si sviluppa attorno a una macchina scenica che si apre e si trasforma davanti agli occhi dei bambini, diventando aereo ed elica, bicicletta, lanterna magica, atlante di città dove si nascondono storie, personaggi, racconti, disegni, immagini… Ulteriori spettacoli sono al momento in fase di definizione, anche in relazione a quello che sarà l’andamento dell’attuale situazione di emergenza sanitaria. TEATRO COMICO Come noto, Il Piccolo è stato tra i primi Teatri del territorio a realizzare, fin dal 1987, un cartellone monografico espressamente dedicato alla Comicità o, meglio, alla “nuova comicità”. Una comicità contemporanea, intesa come specchio del suo tempo, capace di accattivarsi l’attenzione e l’attrazione dei giovani, una fascia di pubblico forse refrattaria alla fruizione teatrale, che Accademia Perduta ha saputo intercettare, attrarre, “coltivare” e incrementare. La rassegna di Teatro Comico in cantiere per Il Piccolo nel 2021 prevede il coinvolgimento e l’ospitalità di nomi emergenti dell’intrattenimento “leggero” e intelligente, avverso alla superficialità, scelti anche nell’ambito locale. In considerazione della precarietà che coinvolge attualmente il settore dello spettacolo dal vivo a livello nazionale, Accademia Perduta/Romagna Teatri non è - oggi - in grado di presentare una panoramica più completa e dettagliata di quella che sarà l’offerta artistica della rassegna Comico ma, naturalmente, provvederà rapidamente non appena possibile. RESIDENZE ARTISTICHE Oltre a quello indirizzato alle Scuole e al pubblico, l’impegno nella formazione profuso dalla Direzione Artistica di Accademia Perduta/Teatro Il Piccolo si espleta anche nella funzione di talent scouting di talenti emergenti e nuovi linguaggi espressivi. In quest’ottica, per il 2021, sono previste diverse Residenze per giovani Artisti e nuove formazioni che, avendo a completa disposizione uno spazio per un determinato e congruo periodo di tempo, l’autorevole supervisione e guida della Direzione Artistica di Accademia Perduta e il supporto professionale del personale tecnico impiegato al Piccolo, permetteranno loro di proseguire e perfezionare un percorso creativo finalizzato alla produzione di nuovi spettacoli da “proiettare” alla ribalta nazionale.
• Compagnia Les Moustaches progetto: L’ombra lunga del nano uno spettacolo di Alberto Fumagalli con Ileana D’Ambra e Massimo Viafora voce narrante di Maria Paiato regia di Ludovica D’Auria e Alberto Fumagalli co-produzione Accademia Perduta/Romagna Teatri e Società per Attori Sinossi: Olo e Neve sono marito e moglie. La loro vita è tragicamente peggiorata, non ha mantenuto le aspettative che entrambi nutrivano sul loro rapporto di coppia. Lui, affetto da nanismo e da un’ingovernabile gelosia, è un operaio di fatica e un marito di pretesa. Lei, donna ingenua dilaniata dal tempo che corre e dall’insuccesso della sua vita, è una donna depressa e insoddisfatta. Lontani da qualsiasi sporadica eruzione intellettiva, i due personaggi si accontentano di trovare nell’altro il colpevole del proprio fallimento. Nonostante ciò, nella coppia rimane intatto il preistorico concetto di “appartenenza”. Un fiabesco risvolto riporterà tra i due un inatteso riavvicinamento di passioni; lo scontro con la realtà sarà, per Olo e Neve, l’inevitabile epilogo. Il progetto nasce dallo studio e dalla ricerca sulla fiaba di Biancaneve. Le fiabe sono infatti scenari possibili, forse privilegiati, per metaforizzare la realtà, per raccontare un universo contemporaneo. Con l’ispirazione del popolare racconto, la figura del nano viene trasformata in simbolo della convenzione sociale maschile, mentre Biancaneve rappresenta quella femminile. Olo e Neve formano pertanto il prototipo di una coppia ordinaria. Attraverso un linguaggio crudo i personaggi disegnano il profilo di due sposi stanchi, assuefatti, intorpiditi. Come nella fiaba è centrale l’elemento magico, così in questa “commedia nera” l’escamotage poetico cambierà il destino dei due personaggi. Il nano, attraverso la proiezione della sua ombra, si farà gigante riscoprendosi “nuovo”. Così, la stessa coppia annoiata, nascondendosi dietro l’iniziativa passione di due sconosciuti cadrà vittima di un gioco tanto eccitante quanto pericoloso. Importante elemento creatore sulla scena sarà il “ritmo” che, entrando nei corpi degli attori, detterà lo stato emotivo della coppia. La sfida registica sarà quella di indagare la relazione di due corpi così diversi tra loro che lottano e si cercano nel disperato tentativo di diventare una cosa sola. La compagnia Les Moustaches viene fondata nel 2012 da Alberto Fumagalli, drammaturgo, attore e regista diplomato all’Accademia STAP Brancaccio di Roma. Con lo spettacolo La difficilissima storia della vita di Ciccio Speranza, rappresentato anche a Forlì, nell’ambito della Biennale Colpi di Scena 2020 organizzata da Accademia Perduta, ha vinto il Premio della Critica e il Premio Fersen al Roma Fringe Festival 2020. • Compagnia Progetto g.g. progetto: Naso d’argento uno spettacolo di e con Consuelo Ghiretti e Francesca Grisenti pupazzi di Ilaria Comisso produzione Accademia Perduta/Romagna Teatri Sinossi: la storia prende corpo attraverso gli occhi di Lucia, eroina dell’omonima fiaba di Italo Calvino pubblicata nel volume Fiabe italiane, che come le sue sorelle cade nell’inganno del cattivo, ma che, a differenza di esse, riesce a svelarlo nelle sue bugie, a scoprirlo nelle sue verità, e così a mettersi nei suoi panni, raccontandogli a sua volta ciò che lui vorrebbe credere. Lucia gioca con la sua bugia, per lasciare che il cattivo resti solo con il suo inganno, e per potersi infine salvare. Il progetto guarda alla bugia creando un incantamento. Usa la storia di Naso d’argento per indagare il tema della bugia. L’obiettivo del progetto è raccontare. Per poi permettere di raccontare ancora. E per non caderci più. Ma per poterlo fare, c’è bisogno di crederci davvero. Per farlo si è scelto di raccontare una fiaba popolare, “perché le fiabe sono vere, sono una spiegazione generale della vita” (Calvino). Verità e finzione, gioco e illusione, paura e meraviglia. I bambini sono maestri di tutto
questo, e questa alla fine è solo una storia, una fiaba che portando in sé codici e temi che i bambini conoscono bene, permette loro di fare un’esperienza, immaginare, completare e costruire conoscenza. La Compagnia Progetto g.g. nasce da un’idea di Consuelo Ghiretti e Francesca Grisenti. È la g. che le lega alle origini. È la g. di ginepraio, inteso come guazzabuglio, intreccio, groviglio, quello in cui si ritrovano abitualmente in fase di ricerca, e che a volte decidono di non sciogliere del tutto. Perché g. è anche la g. del gioco, che combina le forme che determinano l’opera che insieme ai bambini scelgono di costruire. In una continua ricerca che portano avanti con e per l’infanzia. Accademia Perduta/Romagna Teatri sostiene la compagnia fin dal suo debutto, nel 2017, con la prima produzione Valentina Vuole (Spettacolo vincitore del Premio Eyes Wide Open 2019 per la “migliore drammaturgia”). Nel 2020 debutta Le Nid, spettacolo nato da un progetto di ricerca teatrale rivolto ai bambini dagli 0 ai 6 anni. • La Corporazione progetto: Rimani a raccontare uno spettacolo teatrale per Arti e Voci con Giulio Bellotto e Alice Guarente Sinossi: due viandanti si incontrano intorno a un bivacco. Cercano riparo dalla guerra che è scoppiata tra Creta e Atene e intanto ripercorrono la storia di questa rivalità. Raccontano del Labirinto, del povero Minotauro e del coraggio di Teseo e, dove l’uno non sa più la storia, interviene l’altro. Finché i personaggi delle loro storie non diventano parte dei loro corpi. Uno spettacolo, agito con i linguaggi della narrazione e del teatro di figura, nello specifico i burattini corporali, che affronta i Miti che riguardano l’isola di Creta e il suo Labirinto. Il focus del lavoro è relativo al rapporto tra uomo, civiltà, natura e cultura. Per l’immediatezza delle tecniche visuali utilizzate, lo spettacolo si rivolge in primo luogo a studenti di Scuola Primaria (8-11 anni), ma offre un secondo livello di lettura a giovani adulti, in considerazione dei temi trattati che forniscono numerosi collegamenti con le materie di studio (filosofia, storia, epica). Spunto della narrazione è il mito greco, in particolare il ciclo minoico. Le civiltà opposte e antitetiche dell’isola di Creta e della polis di Atene viaggiano sui corpi di eroi e mostri: la bocca di Minosse pronuncia ordini, le mani di Dedalo costruiscono il Labirinto, le braccia di Icaro diventano ali di cera, le dita di Arianna srotolano il filo della salvezza. Si intende porre l’attenzione sul rapporto tra Natura-Creta, una terra ricca e fertile abitata da barbari, e Cultura-Atene. Nella sua accezione contemporanea, questo confronto apre la discussione sui temi dell’ecologia, della sostenibilità ambientale, del diritto stesso a una vita libera e dignitosa. La compagnia La Corporazione è una realtà fluida, dinamica, tesa a favorire l’incontro tra Artisti e lo scambio di esperienze nel lavoro artistico e creativo. Giulio Bellotto e Alice Guarente, anime principali della compagnia, sono stati allievi del Corso di Alta Formazione Professionale “Attore Narratore per il Teatro Ragazzi”, organizzato da Demetra Formazione, Accademia Perduta/Romagna Teatri e Associazione Culturale 5T in collaborazione con Legacoop Emilia-Romagna e co-finanziato dal Fondo Sociale Europeo PO 2014-2020 Regione Emilia-Romagna, che si è svolto, in presenza e a distanza, nel corso del 2020 e il cui esito finale, Metamorfosi, è stato rappresentato nel corso della Biennale Colpi di Scena 2020. Con questa Residenza Artistica al Teatro Il Piccolo, Accademia Perduta prosegue, al termine del Corso sopra citato, la formazione di questi giovani talenti, ne incoraggia la crescita e l’avviamento a una carriera professionale, sostenendone così la start-up. • Collettivo Lan-De-Sì / Tomàs Acosta progetto: Arianne soggetto, drammaturgia e interpretazione di Tomàs Acosta regia di Irene Gandolfi Sinossi: Arianne è la storia, o meglio, le storie di un’adolescente vissuta circa tremila anni fa. Il suo nome è Arianna e si parla di lei a proposito di un filo, di un labirinto e di un mostro metà uomo e
metà toro. Ma Arianna, prima ancora di essere un mito, è una ragazza con una famiglia molto complicata, da cui fugge per vivere un’avventura. Arianna ha un filo in mano e un’età in cui gli affetti, i legami, sono tutto. Soprattutto, l’amore… Dopo che scappa di casa, non si sa cosa le succeda veramente. Esistono finali diversi per questo personaggio. C’è chi dice che li abbia vissuti tutti… contemporaneamente. Se così fosse, quante cose avrebbe da raccontare il giovane cuore di Arianna ai suoi compagni di classe del futuro… e chissà che la sua vera storia non sia ancora tutta da scrivere? I miti vengono raccontati dall’inizio del mondo. Oggi li chiamiamo diversamente e li riceviamo per altri canali. Ma non importa se parlano di dèi, di mostri, di isole sconosciute o di imprese fantastiche. Ciò che resta è che al centro di tutto ci siamo noi, le nostre azioni e i nostri sentimenti. Riconoscere i sentimenti e dare loro un nome permette di affrontarli con più maturità. Per farlo, l’immaginazione può venire in nostro soccorso. I miti su Arianna sono una mappa di sentimenti, in cui certi luoghi od oggetti ne sono, allo stesso tempo, sia il simbolo che il motore scatenante. Il Collettivo Lan-De-Sì porta avanti una ricerca sui punti di contatto e di rottura fra i linguaggi artistici legati al teatro, all’immagine e alla musica. Per questo progetto, il linguaggio principale sarà quello del teatro di narrazione: un solo attore in scena costruirà un ponte di parole fra lui e il suo pubblico. La scelta di questa tecnica non è obbligata dal contesto originale in cui è nato il progetto, ma dipende dalla capacità della narrazione di far agire i personaggi non tanto sul palcoscenico, quanto nella mente (e nella pancia) dello spettatore. Arianne è un primo studio per una narrazione di Tomás Acosta, nato grazie al Corso “Attore Narratore per il Teatro Ragazzi”, organizzato da Demetra Formazione, Accademia Perduta/Romagna Teatri e Associazione Culturale 5T in collaborazione con Legacoop Emilia-Romagna e co-finanziato dal Fondo Sociale Europeo PO 2014-2020 Regione Emilia-Romagna, che si è svolto, in presenza e a distanza, nel corso del 2020 e il cui esito finale, Metamorfosi, è stato rappresentato nel corso della Biennale Colpi di Scena 2020. Al termine delle suddette Residenze Artistiche, sarà possibile prevedere una presentazione al pubblico del lavoro in progress. In conclusione, come accennato in apertura di questa relazione, Accademia Perduta/Romagna Teatri auspica di riuscire a realizzare il progetto 2021 de Il Piccolo “dal vivo”, essenza e anima vera del Teatro. Tuttavia, nel malaugurato caso in cui prossimi Decreti Ministeriali e/o Ordinanze Regionali dovessero prevedere un prolungamento di sospensione di spettacoli aperti al pubblico, il progetto potrà essere realizzato ugualmente, in parte in streaming, attraverso una delle varie piattaforme offerte dalla rete (ad es. Zoom o Google Meet) con “ingresso” a prenotazione, e in parte utilizzando l’importante risorsa offerta dall’Arena San Domenico nei prossimi mesi estivi. Con i più cordiali saluti, Claudio Casadio e Ruggero Sintoni Direzione Artistica Teatro Il Piccolo Forlì Accademia Perduta/Romagna Teatri Centro di Produzione Teatrale
TEATRO IL PICCOLO FORLÌ 2021 Teatro Ragazzi, Comico, Residenze Artistiche Bilancio preventivo attività Dal 1/1/2021 al 31/12/2021 USCITE - compensi alle compagnie €. 71.500,00 - residenze € 15.000,00 -streaming € 5.000,.00 - oneri SIAE €. 12.000,00 - pubblicità, promozione e ufficio stampa €. 10.000,00 - personale amministrativo, tecnico e di sala €. 40.000,00 - affitto Teatro Il Piccolo €. 27.800,00 - trasporti ragazzi a teatro €. 13.000,00 - spese varie €. 10.700,00 - attività di produzione teatrale €. 30.000,00 ---------------------------------- TOTALE USCITE €. 235.000,00 ENTRATE - incassi previsti da biglietti e abbonamenti €. 95.000,00 - incassi vari (concessione teatro, trasporti ragazzi) €. 5.000,00 ---------------------------------- TOTALE ENTRATE €. 100.000,00 Importi indicati in bilancio al netto iva Forlì, 27/11/2020 Accademia Perduta/Romagna Teatri Il Presidente Ruggero Sintoni
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