Una febbre che non passa - Districarsi nella diagnostica differenziale della febbre di origine sconosciuta in pediatria - Società Italiana ...
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Caso clinico Titolo articolo anche lungo [ Caso clinico ] Una febbre che non passa Enrico Cocchi, Francesca Romano Scuola di Specializzazione in Pediatria, Università degli Studi di Torino, Ospedale Infantile Regina Margherita, Districarsi nella diagnostica differenziale della febbre Torino di origine sconosciuta in pediatria. 126 Report clinico. Giulio, lattante di 8 me- mo quattro mesi prima durante un viaggio in si, viene condotto in Pronto Soccorso per Tunisia, il secondo un mese prima, entrambi febbre persistente. In anamnesi familiare della durata di circa 3 giorni risoltisi sponta- AreaPediatrica | Vol. 19 | n. 3 | luglio–settembre 2018 segnalata artrite reumatoide nella madre, neamente. Viene inoltre riferito negli ultimi non altre patologie di rilievo. Secondogenito mesi un calo ponderale di circa 1,5 kg. di madre italiana e padre tunisino, nato a E.O: condizioni generali discrete, febbri- termine da gravidanza fisiologica. In passato le. Pianto a tratti lamentoso, consolabile. La riferita sempre buona salute. cute è rosea, pallida; le mucose sono aride. Quando giunge alla nostra attenzione ha Obiettività cardiopolmonare nella norma. febbre da 7 giorni, accompagnata da vomiti Addome globoso, trattabile, apparentemen- frequenti e tosse. Due giorni prima era stato te dolorabile alla palpazione; polo splenico visitato ed era stata posta diagnosi di otite palpabile all’arco costale, fegato ad 1-2 cm. media acuta destra, trattata con cefalospo- Faringe, tonsille e membrane timpaniche i- rina e betametasone per os senza beneficio. peremiche. Vigile, reattivo, non segni neu- La febbre è elevata (fino a 40°C) e poco ropatologici. responsiva al paracetamolo. I genitori riferi- Gli esami ematochimici (Tabella 1) ri- scono due precedenti episodi febbrili: il pri- velano: incremento degli indici di flogosi,
Caso clinico Titolo articolo anche lungo 127 spiccata leucocitosi neutrofila, incremento Tabella 1. Esami ematochimici all’ingresso e dopo 24 ore. di LDH ed allungamento del PT. Lo striscio All’ingresso Dopo 24 ore periferico evidenzia grandi linfociti attivati e AreaPediatrica | Vol. 19 | n. 3 | luglio–settembre 2018 Hb 9.4 8.6 g/dL rare macropiastrine. PLTS 401.000 393.000 /mm³ La radiografia dell’addome mostra im- Leucociti 29.240 27.780 /mm³ portante stasi fecale, senza livelli idro-aerei Neutrofili 17.980 14.890 /mm³ né falde di aria libera; l’ecografia non rileva reperti patologici. La radiografia del tora- Linfociti 7.430 8.360 /mm³ ce mostra diffuso ispessimento delle pareti Monociti 1.810 2.440 /mm³ bronchiali associato ad alcune minute opaci- Eosinofili 500 2.000 /mm³ tà da infarcimento bronchiale, senza evidenti Striscio periferico Grandi linfociti attivati, rare macropiastrine. focolai. Si avviano idratazione endovenosa INR 1.55 1.45 e terapia antibiotica con amoxicillina/acido PTT ratio 1.11 1.08 clavulanico, dopo raccolta di campioni per PCR 66 56.4 mg/L emocoltura ed urocoltura. PCT 1.39 1.25 ng/mL Visti il quadro di febbre persistente, il LDH 1.376 986 UI/L recente viaggio in Tunisia e l’aumento degli
Caso clinico Una febbre che non passa indici di flogosi, vengono eseguiti esami nel La febbre quantiferon permisero però di sospetto di malattia infettiva: di origine sconosciuta scartare quest’ipotesi. · L · quantiferon ed intradermoreazione di a febbre di origine scono- Malaria: troppo il tempo tra- Mantoux · sierologia per virus di Epstein Barr sciuta (nota con l’acronimo scorso dal ritorno del viaggio, · test di Widal Wright di FUO, Fever of Unknown senza contare che la malaria · coprocoltura allargata (incluse Sal- monella, Shigella e Campylobacter); Origin) viene definita come una feb- bre che persiste da almeno 7 giorni non è endemica in Tunisia, non c’era anemia e gli strisci ricerca di rotavirus e adenovirus su fe- senza evidenza di focolaio ed eziolo- erano negativi. · ci; parassitologico e ricerca di giardia, gia non chiarita nonostante adeguate Leishmania: mancavano ane- entamoeba e yersinia · emocoltura e ricerca di DNA microbico indagini ospedaliere.1 mia e splenomegalia, da con- su sangue Le principali cause di FUO sono siderare inoltre il basso rischio · urocoltura. ascrivibili a malattie infettive, immu- no-reumatologiche, oncoematologi- di esposizione alla luce dell’età del paziente. Nell’ipotesi di una forma neoplastica vengo- no anche dosate l’enolasi neuronale specifi- che, oltre a forme autoinfiammatorie o metaboliche, familiari ed ereditarie. · Brucellosi: stesso discorso pre- cedente; la reazione di Wright ca (NSE) e le catecolamine urinarie. Tutti gli esami sopracitati risultano negativi. fu comunque negativa. Durante la degenza vengono ripetuti l’e- mocromo (con persistenza di leucocitosi), · Meno frequentemente posso- no essere responsabili di FUO gli indici di flogosi (stazionari) e lo striscio di Diagnosi differenziale altri patogeni, come Coxiella N sangue periferico (normale in tre determina- el caso presentato ci tro- burnetii (febbre Q), Listeria, zioni successive). viamo di fronte ad una FUO Bartonella, Salmonella, Bor- L’ecocardiogramma, in terza giornata di ricovero, esclude vegetazioni valvolari, ma in cui fra le principali diagnosi dif- rellia, Leptospira, Sifilide, segnala lieve iperecogenicità della coronaria ferenziali furono inizialmente prese Rickettsia, Giardia, Toxopla- di destra. in considerazione:2-4 sma, Amebiasi, EBV, CMV o Nel frattempo, per la persistenza di feb- 1. malattie infettive: decisamente infezioni fungine (come l’Isto- bre, si modifica la terapia antibiotica, sosti- le più frequenti nella fascia d’età plasmosi e la Coccidioidosi); tuendola con ceftriaxone ev ed azitromicina del paziente, allargando lo spettro forme che però furono escluse, per os. In quinta giornata di ricovero, al quarto di possibili patogeni alla luce del alcune sulla base della clinica e striscio periferico, vengono riscontrate cellu- recente viaggio in Nord-Africa. dell’anamnesi, altre dagli esiti le immature. Viene quindi eseguito aspirato Tra le etiologie principali: di laboratorio. midollare, che mostra 43% di blasti di aspet- to mieloide, di linea verosimilmente mega- · tubercolosi: potrebbe trattarsi di infezione recente e in tal 2. Deficit immunitari: data l’età del paziente poteva sorgere l’ipotesi cariocitica, risultato confermato dallo studio senso potrebbero deporre il di immunodeficienza sottostante, citofluorimetrico. Alla valutazione in biologia molecolare viene riscontrata la traslocazione viaggio in un paese ad alta slatentizzatasi una volta esaurita CBFA2T3-GLIS2 t(16;16). Le analisi condotte endemia, la tosse e l’arresto la protezione verticale. Oltre agli 128 su liquor risultano negative per blasti. di crescita; la negatività di Rx immunodeficit primari a questa Viene posta diagnosi di leucemia mieloi- torace e soprattutto di PPD e età va considerata la neutropenia, AreaPediatrica | Vol. 19 | n. 3 | luglio–settembre 2018 de acuta tipo M7, ad alto rischio, e iniziato per lo più secondaria ad un infe- il trattamento chemioterapico secondo il zione virale. Di fatto però un’im- protocollo AIEOP LAM 2013/01, con pronta defervescenza. Il protocollo prevede 2 cicli di ••• munodeficienza si tradurrebbe, induzione e 2 cicli di consolidamento con ci- La febbre dal punto di vista clinico, in una ratabina e metotrexate, seguiti da trapianto di origine sconosciuta malattia infettiva. Questa ipotesi allogenico di cellule staminali emopoietiche. viene definita come fu comunque esclusa dagli esami una febbre che persiste di laboratorio. da almeno 7 giorni 3. Cause reumatologiche: vanno senza evidenza di focolaio considerate la forma sistemica di ed eziologia non chiarita artrite idiopatica giovanile o altre nonostante adeguate forme autoimmuni, decisamente indagini ospedaliere. rare però a questa età, mentre va
Caso clinico Una febbre che non passa soprattutto esclusa la malattia di Punto di partenza Kawasaki. Qui mancavano i segni essenziale caratteristici, mentre un elemento è tenere a mente a favore poteva essere la pur lieve le varie cause iperecogenicità della coronaria de- potenzialmente stra segnalata all’ecocardiogram- responsabili, ma, oltre al fatto che nel lattante iniziando le indagini non sono rare le forme atipiche. da quelle più probabili, 4. Forme ereditarie e genetiche: gravi ed urgenti. possibili cause ereditarie, sempre ••• più spesso riscontrate responsabili di FUO, sono le sindromi autoin- fiammatorie, quali la febbre fami- Conclusioni liare mediterranea (FMF), tumor necrosis factor receptor–associa- ted periodic syndrome (TRAPS), I l caso presentato è un esem- pio di FUO con dati clinico-la- boratoristici vaghi, non deponenti Bibliografia 1. Kliegman R, Stanton BF, St. Geme JW, Schor NF, Behrman RE. Nelson la sindrome da iperIgD e le crio- sin da subito per una causa precisa. textbook of Pediatrics (19th Edition), 2011. Philadelphia: Elsevier Saudners, pirinopatie. Dobbiamo anche La FUO costituisce molto spesso Chapter 170. ricordare le patologie metaboli- una sfida per il medico e in parti- 2. Rigante D, Esposito S. A roadmap for fever of unknown origin in children. che, tra cui la malattia di Fabry. Si colare il pediatra: non esiste infatti Int J Immunopathol Pharmacol tratta di cause nel complesso rare; un iter diagnostico univoco. Pun- 2013;26:315-26. nel nostro paziente mancavano to di partenza essenziale è tenere a 3. Chusid MJ. Fever of unknown origin in childhood. Pediatr Clin North Am una storia familiare suggestiva e mente le varie cause potenzialmente 2017;64:205-30. la presenza di quadri tipici, quali responsabili, iniziando le indagini 4. Tolan RW Jr. Fever of unknown origin: a diagnostic approach to this sierosite, rash o artralgie. Assenti da quelle più probabili, gravi ed ur- vexing problem. Clin Pediatr (Phila) inoltre elementi clinici e dati di genti. Anamnesi ed esame obiettivo 2010;49:207-13. laboratorio in linea con alterazio- sono spesso una buona guida. Nel ni metaboliche. nostro caso, mentre l’obiettività e gli 5. Patologie oncoematologiche: iniziali esami laboratorio e strumen- sempre da considerare la possi- tali non furono di grande aiuto, un bilità di sottostante patologia ne- elemento anamnestico importante oplastica, in particolare leucemie fu la significativa perdita di peso, e linfomi, che possono presentar- iniziata alquanto prima dell’esor- si con manifestazioni febbrili di dio della febbre. Da notare che la difficile interpretazione. Il calo positività, magari casuale, di qual- 129 ponderale, l’anemia associata e cuno degli accertamenti sierologici l’allungamento dei tempi di co- prima dell’esecuzione del quarto AreaPediatrica | Vol. 19 | n. 3 | luglio–settembre 2018 agulazione costituivano elementi striscio avrebbe forse indotto a non a favore. Gli strisci ripetutamen- procedere con ulteriori indagini, ri- te negativi, come nel nostro ca- tardando così la diagnosi definitiva. so, non permettono di escludere L’insegnamento di questo caso è la completamente l’ipotesi; il pun- costante necessità di un’applicazione tato (o biopsia) midollare diventa sistematica del ragionamento clini- . quindi dirimente. co-diagnostico, tenendo a mente 6. Cause farmacologiche: escluse risultati ed ipotesi magari inizial- essendo la febbre insorta prima mente scartati dell’assunzione di farmaci. Gli autori dichiarano di non avere alcun conflitto di interesse.
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