Un nuovo approccio alla riattivazione della dinamica dunale per la ricostruzione degli habitat di interesse comunitario

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Un nuovo approccio alla riattivazione della dinamica dunale per la ricostruzione degli habitat di interesse comunitario
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         Un nuovo approccio
             alla riattivazione
della dinamica dunale per la
 ricostruzione degli habitat
    di interesse comunitario
                   di Valerio Volpe1, Claudia Cerasuolo2,
                  Roberta Rocco3, Francesca Pavanello3,
                                Alessandro Vendramini3,
                                        Gianluca Salogni4
Un nuovo approccio alla riattivazione della dinamica dunale per la ricostruzione degli habitat di interesse comunitario
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Premessa                                          to dello Studio C 1.9 - Piano delle misure di        Ministero
                                                                                                     delle Infrastrutture
Il Provveditorato Interregionale per le Ope-      compensazione, conservazione e riqualificazio-     e dei Trasporti -
                                                                                                     Provveditorato
re Pubbliche per il Veneto, Trentino Al-          ne ambientale dei SIC e della ZPS della Laguna
                                                                                                     Interregionale
to Adige e Friuli Venezia Giulia, nell’ambi-      di Venezia - Miglioramento, ripristino e recupe-   per le Opere Pubbliche
                                                                                                     per il Veneto, Trentino
to degli interventi previsti dal “Piano delle     ro dei SIC IT 3250003 e IT3250023, sviluppa-       Alto Adige e Friuli
                                                  to per fasi, di cui attualmente è in corso di      Venezia Giulia;
misure di compensazione, conservazione e ri-                                                         2 Consorzio Venezia

qualificazione ambientale dei SIC IT3250003,      avvio la terza fase.                               Nuova;
                                                                                                     3 AGRI.TE.CO. Sc;
IT3250023, IT3250031, IT3250030 e della           Lo studio, avviato nel 2010, prevede inter-        4 Regione del Veneto -

                                                  venti a carattere sperimentale di riqualifica-     Commissioni
ZPS IT3250046” (detto Piano Europa), che il
                                                                                                     (VAS Vinca)
Governo Italiano si è impegnato ad attuare a      zione degli habitat del litorale veneziano con
seguito della procedura di infrazione del Mo-     un nuovo approccio finalizzato alla riattiva-
se, ha realizzato interventi di miglioramento,    zione della dinamica dunale per la ricostru-
ripristino e recupero dei SIC-ZPS IT3250003       zione degli habitat di interesse comunitario
e IT3250023, situati nei litorali del Comune      (1210 “Vegetazione annua delle linee di de-
di Venezia (biotopo di Alberoni) e del Comu-      posito marine”, 2110 “Dune embrionali mo-
ne di Cavallino Treporti (biotopi di Ca’ Balla-   bili”, 2120 “Dune mobili del cordone litora-
rin, Ca’ Savio e Punta Sabbioni).                 le con presenza di Ammophila arenaria (du-
Tali interventi sono stati condotti nell’ambi-    ne bianche)”, 2130* “Dune costiere fisse a

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vegetazione erbacea (dune gri-
gie)”, 2230 “Dune con         pra-
                                         «innescando
                                            il progetto,         è stato ritenuto dalla giuria un ca-
                                                                 so esemplare che, attraverso una
ti dei Malcolmietalia”, 2250*            il processo di          sapiente e meticolosa applicazio-
“Dune costiere con Juniperus           riqualificazione          ne progettuale di tecnologie am-
spp.”, 2270* “Dune con fore-           ambientale delle          bientali, ha saputo ricostruire la
ste di Pinus pinea e/o Pinus pi-        zone di pregio           successione ecologica degli am-
naster” , 6420 “Praterie umide          naturalistico e          bienti dunali tipici del litorale ve-
mediterranee con piante erba-            paesaggistico,          neto, la cui conservazione risulta-
cee alte del Molinio-Holoschoe-             indirizza            va a rischio a causa della pressio-
nion”, 7210* “Paludi calcaree             l’evoluzione           ne antropica.
con Cladium mariscus e specie           degli ambienti           Il progetto, innescando il proces-
del Caricion davallianae”, 9340          dunali verso            so di riqualificazione ambientale
“Foreste di Quercus ilex e Quer-         una migliore            delle zone di pregio naturalistico
cus rotundifolia”).                      distribuzione           e paesaggistico, indirizza l’evo-
Gli interventi sono stati condi-         degli habitat           luzione degli ambiti dunali verso
visi con gli Enti competenti e
i soggetti localmente interes-
                                           costieri  »           una migliore distribuzione degli
                                                                 habitat costieri a favore della sta-
sati (Sezione Coordinamento                                      bilizzazione delle dune di neofor-
Commissioni VAS, VINCA, NUVV della Re-               mazione nel quadro di una fruizione turistica
gione del Veneto, Servizio Forestale Regiona-        consapevole e sostenibile.
le, Comune di Venezia, Comune di Cavallino,          Un’importante conseguenza del progetto è
WWF-Oasi Alberoni, attività turistiche, cam-         stata, inoltre, la presa di coscienza da par-
peggi, ecc.) assumendo le esperienze e i ri-         te degli operatori economici e della cittadi-
sultati di studi e progetti realizzati o in corso    nanza del valore aggiunto rappresentato dal-
per sviluppare sinergie e raggiungere in ma-         la ricostruzione e riqualificazione dei bioto-
niera più efficace gli obiettivi generali relativi   pi litoranei, per la promozione diretta delle
alle politiche di sviluppo e gestione sosteni-       attività turistiche presenti sul litorale, risul-
bile degli ambiti costieri.                          tato concretizzatosi anche nella predisposi-
È da evidenziare che la Regione del Veneto           zione di un centro di educazione ambientale,
ha assunto le modalità realizzative adottate         che illustra e valorizza gli esiti dello studio,
nello studio quale modello cui conformare gli        e del progetto di formazione permanente de-
interventi di ripristino ambientale intrapresi       gli operatori turistici del comune di Cavallino
lungo il litorale veneto.                            Treporti “Patentino dell’Ospitalità”.
Nell’ambito dei premi di EcoTechGreen 2019
- promossi dalla rivista Paysage e dal Con-          Descrizione attività realizzate
siglio Nazionale degli Architetti Pianificato-       e primi risultati
ri Paesaggisti e Conservatori per incentiva-         Le attività condotte nello studio sono state:
re strategie di sviluppo nature based solution,      • contrasto dell’erosione costiera mediante
fornendo linee guida e strumenti di attuazio-          l’installazione di frangivento lineari che, in-
ne di procedure meritevoli e ricercare best            tercettando il trasporto eolico di sabbia, fa-
practices - è stato attribuito il primo premio         voriscono la neoformazione e il ripristino
categoria “Verde Tecnologico e Infrastrutture          del cordone dunale;
Verdi” agli interventi qui descritti. Il progetto    • intervento di trapianto di Ammophila littora-

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LA VEGETAZIONE DELLE DUNE

La vegetazione dei litorali, che si            favoriscono la formazione di dune, sta-       radicale molto sviluppato delle piante.
definisce psammofila (che cresce sulla         bilizzate tramite il trapianto di ammofila    Pianta tipica: ammofila o sparto pungen-
sabbia), riveste un ruolo fondamentale         (Ammophila littoralis).                       te (Ammophila littoralis).
nell’edificazione, stabilizzazione ed          Ammophila littoralis è una pianta             4. Giuncheto fascia di ambienti umidi
evoluzione geomorfologica dei sistemi          graminacea caratteristica degli ambienti      tra una duna e l’altra dove si accumula,
dunali costieri. Le specie vegetali presenti   di duna il cui sviluppato apparato            almeno in inverno, l’acqua meteorica.
sulla costa sabbiosa del Nord Adriatico        radicale rende possibile il consolidamen-     Piante tipiche: giunco pungente (Juncus
si organizzano in fitocenosi disposte          to delle sabbie e l’edificazione dei          acutus), giunco nero comune (Schoenus
lungo gradienti ambientali. Si tratta di       cordoni dunosi litoranei.                     nigricans).
una vegetazione pioniera che possiede          Le fasce vegetazionali tipiche del litorale   5. Tortuleto fascia delle dune più interne
meccanismi fisiologici che consentono di       sabbioso del Nord Adriatico sono:             (“dune consolidate”) ricoperte da un
vivere in ambienti sabbiosi e ad elevata       1. Cakileto fascia delle prime piante         tappeto di muschio e licheni, o anche da
concentrazione salina grazie a radici mol-     pioniere (annuali) al di sopra del livello    alberi e arbusti, che si sviluppa soprat-
to sviluppate, capaci di penetrare in pro-     massimo di marea (linea di deposito ma-       tutto nei mesi invernali, quando la sabbia
fondità, o a fusti sotterranei striscianti     rina). Pianta tipica: ravastrello marittimo   è più umida. In estate, quando i muschi
(rizomi) che le ancorano saldamente alla       (Cakile maritima).                            diventano secchi, tali dune consolidate
sabbia. Sono inoltre in grado, qualora il      2. Agropireto fascia delle dune               assumono un colore grigio e per questo
vento le ricopra di sabbia, di emettere in     embrionali formate da piccoli accumu-         sono anche dette “dune grigie”. Pianta
breve tempo nuovi getti che riemergono         li di sabbia trattenuta dai fusti delle       tipica: muschio Tortula ruralis e Fuma-
vigorosi in superficie.                        piante. Pianta tipica: gramigna delle         na procumbens. Le dune stabilizzate
Nelle aree SIC/ZPS di Cavallino Treporti       spiagge (Agropyron junceum).                  possono ospitare, oltre alla vegetazione
e Alberoni sono stati eseguiti interventi      3. Ammofileto fascia delle dune bianche,      erbacea delle “dune grigie”, anche vege-
di installazione di frangivento che, inter-    formate da accumuli di sabbia alti anche      tazione arborea ed arbustiva (es. ginepro
cettando la sabbia trasportata dal vento,      qualche metro, stabilizzati dall’apparato     comune - Juniperus communis).

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                              2                                    4
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Figura 1. Accumulo            lis per la stabilizzazione delle dune di neo-   Gli interventi sono stati definiti sulla base di
di sabbia sui frangivento
dopo alcuni mesi              formazione;                                     analoghe esperienze svolte nell’ambito del
dall’installazione (foto
                            • ripristino della successione ecologica de-      progetto “LIFE 03 NAT/IT000141 Azioni con-
Consorzio Venezia Nuova
– Agriteco)                   gli ambienti dunali tipici del litorale nord    certate per la salvaguardia del litorale vene-
                              adriatico (transetto mare-entroterra), me-      to - Gestione di habitat dunali nei siti Natura
                              diante la messa a dimora di specie arboree      2000” e del progetto Interreg IPA “SHAPE -
                              e arbustive autoctone;                          Shaping on Holistic Approach to Protect the
                            • controllo ed eliminazione della vegetazione     Adriatic Environment: between coast to sea”.
                              alloctona infestante sulle dune consolidate
                              e di recente formazione, in ambito retrodu-     Ricreazione e riqualificazione
                              nale e boscato;                                 degli ambiti dunali
                            • promozione di una fruizione turistica con-      Riguardo agli interventi per il contrasto all’e-
                              sapevole e sostenibile dell’area, mediante      rosione, si è operato con un approccio inno-
                              la delimitazione delle vie preferenziali di     vativo, che prevede per la ricostruzione della
                              accesso e degli ambiti di duna e l’installa-    struttura dunale l’utilizzo delle sole forzanti
                              zione di cartellonistica informativa;           naturali e del trasporto eolico della sabbia,
                            • monitoraggio delle aree di intervento relati-   la quale viene intercettata da frangivento op-
                              vamente alla morfologia dunale, alla vege-      portunamente orientati rispetto al vento do-
                              tazione e alle componenti faunistiche.          minante (Figure 1, 2 e 3). Non si è quindi

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Un nuovo approccio alla riattivazione della dinamica dunale per la ricostruzione degli habitat di interesse comunitario
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                                         Figura 2. Moduli             Figura 3. Orientamento
                                         di frangivento e trapianto   dei moduli di frangivento
                                         di ammofila (foto            rispetto al vento
                                         Consorzio Venezia Nuova      dominante (Agriteco)
                                         – Agriteco)
               Ve

Nord
                nt
                 o
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                      or
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                         Es
                           t

                     135°
        105°

                                  Angolo ottimale
                                  di orientamento
                                  frangivento

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Un nuovo approccio alla riattivazione della dinamica dunale per la ricostruzione degli habitat di interesse comunitario
LA fauna delle dune

      In generale, il litorale sabbioso non è          stercorario (Scarabeus semipunctatus), la            ostralegus), il piovanello tridattilo (Calidris
      frequentato da un gran numero di specie          chiocciola teba (Theba pisana).                      alba), il fratino (Charadrius alexandrinus).
      di animali, sia invertebrati che vertebra-       I vertebrati del litorale sabbioso, in               Durante le migrazioni primaverili e autun-
      ti. Come le piante, anche gli animali che        maggioranza predatori, rappresentano un              nali, e in taluni casi anche d’inverno, sono
      vivono sulle dune devono, infatti, adat-         gruppo piuttosto limitato di specie, pochis-         presenti alcune specie di Passeriformi,
      tarsi alle difficili e particolari condizioni    sime delle quali realmente specializzate.            come lo zigolo nero (Emberiza cirlus), il
      climatiche degli ambienti litoranei sab-         Tra gli anfibi, le depressioni umide tra             cardellino (Carduelis carduelis) e il verdone
      biosi (principalmente scarsità d’acqua e         le dune sono spesso frequentate dal                  (Carduelis chloris), presenti in stormi
      temperature elevate).                            relativamente comune rospo smeraldino                durante lo svernamento, quando frequen-
      Gli animali invertebrati degli habitat           (Bufo viridis), in grado di riprodursi anche         tano l’area dunale, retrodunale e quella a
      costieri hanno sviluppato una serie di adat-     nelle piccole raccolte d’acqua dolce                 parziale copertura arbustiva e arborea alla
      tamenti, molti dei quali identici a quelli di    interdunali.                                         ricerca di cibo, rappresentato dai numero-
      invertebrati legati ad ambienti desertici.       Tra i rettili, lungo le dune sabbiose è              si semi delle piante psammofile.
      Tra gli invertebrati, si trovano i coleotteri    comune la lucertola campestre (Podarcis              Nell’ambito dei lavori di conservazione e
      Phaleria bimaculata e Xanthomus pallidus, la     siculus), attivo predatore diurno di una             riqualificazione ambientale, le aree lito-
      cicindela delle spiagge (Cylindera trisigna-     grande varietà di piccoli invertebrati,              ranee di “Punta Sabbioni - Ca’ Savio - Cà
      ta), un insetto che ha sviluppato strategie      sia allo stadio larvale che adulto.                  Ballarin” e “Alberoni”, sono state oggetto
      per minimizzare il contatto con la sabbia        Tra gli uccelli, si possono osservare, in            di un programma di monitoraggio della
      surriscaldata dal sole, come arti sottili e      prossimità della battigia e delle prime              fauna e, in particolare, dei Coleotteri
      allungati e spostamenti veloci, lo scarabeo      dune la beccaccia di mare (Haematopus                terrestri, dei Rettili e degli Uccelli.

                                                 Calidris alba                                                         Carduelis carduelis

         Haematopus ostralegus                                             Charadrius alexandrinus

                                                                                                                                                 Emberiza cirlus

                                                                                                                  Podarcis siculus

                           Phaleria bimaculata
                                                                                  Scarabeus semipunctatus
                                                      Xanthomus pallidus

Cylindera trisignata
Un nuovo approccio alla riattivazione della dinamica dunale per la ricostruzione degli habitat di interesse comunitario
Un nuovo approccio alla riattivazione della dinamica dunale

operato con strutture a celle chiuse, ma si
sono utilizzati moduli lineari, che permetto-
                                                        RIEPILOGO                        e arbustive su una          Nel corso del primo
no l’evoluzione naturale delle dune di neofor-          DELLE ATTIVITÀ                   superficie complessiva      triennio si è formata una
                                                        REALIZZATE                       di circa 50.000 m2;         superficie aggiuntiva a
mazione nelle quali viene trapiantata l’am-                                            • il controllo                duna in ambiti costieri a
mofila e monitorato il successivo sviluppo                                               e l’eliminazione            forte pressione turistica
                                                        Tra il 2012 ed il 2019           della vegetazione           pari a circa 39.700 m2.
con il contenimento delle alloctone e l’inse-           sono stati interessati           alloctona ed invasiva
                                                        dagli interventi circa 6         con azioni mirate
rimento di altre specie erbacee coerenti con            km di costa. Le principali       per i diversi habitat
l’habitat in via di formazione.                         lavorazioni hanno                costieri (63.144 m2 su
                                                        riguardato:                      aree dunali esistenti
Nelle aree di intervento si è assistito a un’e-         • l’installazione di circa       e di neoformazione
                                                          3.300 m di frangivento         e 90.169 m2 di aree
vidente ricostituzione della fascia dunale e                                             boscate retrodunali);
                                                          in legno;
predunale, con una progressiva elevazione               • la messa a dimora sulle      • l’installazione di
                                                          dune di neoformazione          circa 3.800 m di
del piano sabbioso e la successiva coloniz-               di 25.000 piantine di          staccionate in legno
                                                          Ammophila littoralis           per la delimitazione
zazione da parte della vegetazione pioniera;
                                                          derivanti dalla                delle vie di accesso
ciò rappresenta un importante risultato con-              suddivisione di cespi          all’arenile e di 40
                                                          prelevati da sito              cartelli informativi,
seguito mediante le modalità di intervento                donatore limitrofo ai siti     riportanti la descrizione
adottate.                                                 d’intervento;                  generale degli interventi
                                                        • la messa a dimora di           e approfondimenti
Complessivamente nel corso del primo trien-               circa 10.000 piantine          sulla fauna e sulla
                                                          di specie arboree              vegetazione del litorale.
nio si è formata una superficie aggiuntiva a
duna in ambiti costieri a forte pressione tu-
ristica pari a circa 39.700 m2 (Figure 4, 5 e
6, pagina 52).
Nella Tabella 1 (pagina 53) sono riportati i            mofila. In un primo momento sono state po-
dati relativi all’accumulo della sabbia lungo i         ste a dimora piante di ammofila provenienti
frangivento installati nell’ambito di Cavallino         da vivaio e allevate in alveolo, che però so-
- Punta Sabbioni, Camping Marina di Venezia             no state scalzate a causa del vento, risultan-
dopo due/tre anni.                                      do così esposte a disseccamento dell’appa-
I rilievi morfologici, effettuati lungo transetti       rato radicale. Successivamente è stato ese-
longitudinali e trasversali per valutare lo svi-        guito il reimpianto con gli stessi esemplari
luppo del cordone dunale, hanno messo in                provvedendo a interrare il pane di terra, ma

                                         «hanno
evidenza che i frangivento han-                                          il grande accumulo di sabbia ha
no indotto un notevole accumulo             i frangivento                ricoperto le piante con un com-
di sabbia che dopo due/tre anni                  indotto                 plessivo scarso attecchimento
raggiunge in molti tratti altezze           un notevole                  (inferiore al 20% degli esempla-
di oltre un metro, coprendo qua-           accumulo di                   ri trapiantati).
si completamente il frangivento         sabbia che dopo                  Si è quindi sperimentato l’utiliz-
stesso.                                  due / tre anni                  zo di zolle di ammofila prelevata
Date le caratteristiche peculia-           raggiunge in                  da sito donatore, ossia un sito
ri dello studio, a carattere spe-           molti tratti                 limitrofo alle aree di intervento,
rimentale e mirato a individuare       altezze di oltre un               con presenza di habitat 2120
buone pratiche di gestione atti-        metro coprendo                   “Dune mobili del cordone lito-
va finalizzata a innescare habitat     quasi interamente                 rale con presenza di Ammophila
                                          il frangivento                 arenaria (dune bianche)” in buo-
                                                        »
litoranei, si sono testate diver-
se modalità di impianto di am-                stesso                     no stato di conservazione.

                                                                                                               51
Un nuovo approccio alla riattivazione della dinamica dunale per la ricostruzione degli habitat di interesse comunitario
[focus]

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                                                                                                            Figura 4. Evoluzione          Figura 5. Accumulo della
                                                                        dopo                                dell’ambito dunale            sabbia (area rossa) lungo
                                                                        i lavori                            presso il Camping             il transetto n. 28
                                                                                                            Marina di Venezia             nell’ambito Cavallino -
                                                                                                            (Cavallino - Punta            Punta Sabbioni Camping
                                                                                                            Sabbioni) dal 2011            Marina di Venezia
                                                                                                            (prima dell’intervento)       dopo due anni
                                                                                                            al 2014 (elaborazione         dall’installazione dei
                                  dopo                                                                      Consorzio Venezia Nuova       frangivento (elaborazione
                                  i lavori                                                                  – Agriteco)                   Consorzio Venezia Nuova
                                                                                                                                          – Agriteco)

                                                                  prima
                                                                  dei lavori
                  dopo
                  i lavori

< Entroterra                                                                                                                                                Mare >

        accumulo di sabbia (m)
                                    0.29

                                             0.56

                                                    0.61

                                                           0.34

                                                                                   0.55

                                                                                           0.33

                                                                                                              0.60

                                                                                                                     0.92

                                                                                                                            0.86

                                                                                                                                   0.57

                                                                                                                                          0.37
                                                                                             transetto 28

Ovest                                                                                                                                                          Est

                                                                  accumulo di sabbia (m)
                                                                                                       0.97

A destra
Figura 6. Esempio                   6a                                                                        6b
di ricostituzione della
fascia dunale nell’ambito
di Cavallino - Punta
Sabbioni, Camping
Marina di Venezia.
Complesso dunale
presente prima
dell’intervento (in
arancione) nel 2010 (6a)
e dopo gli interventi
di posa di frangivento
(in giallo) nel 2014 (6b),
nel 2016 (6c) e nel 2018
(6d), (elaborazione
Consorzio Venezia Nuova
- Agriteco)

                                    6c                                                                        6d

                             52
Un nuovo approccio alla riattivazione della dinamica dunale per la ricostruzione degli habitat di interesse comunitario
Un nuovo approccio alla riattivazione della dinamica dunale

Numero         Accumulo di sabbia lungo i frangivento                                                               Accumulo centrale rispetto
frangivento    sul piano di posa (cm)                                                                               ai moduli frangivento (cm)

               Paletti di sostegno
                 1      2      3      4     5    6       7       8     9   10    11     12    13     14    15

      1         22           25            37                                    45     83    39                                135

      2         17           62            46                                                                                   125

      5         15    69     37      46    33                                                                                     92

      6         44    61     52      52    20                                                                                     85

      7         15    34     42      50    66                                                                                   129

      9         62    72     71      80    115                                                                                  115

     12         20    57     69      67     57                                                                                  143

     14         23    39     11                                                                                                   82

     17         20    54     66      71     69   79     99      96   115                                                          82

     21         54    80     79      41     22                                                                                    99

     24         20    46     74      82     80   59     38      36    32                                                        148

     28         21    72     78      81     56   17     18                                                                      119

     32         39    54     69      93     60                                                                                  127

     35         19    28     31      36     38   28                                                                             127

     36         36    98     95      120   105   58                                                                             130

     39         68    73     65       82    33   31     36      39    39   29   115    115   115    115   115                   110

Questa azione è stata individuata sulla base                 ta con lo scavo. I monitoraggi condotti per               Tabella 1.
                                                                                                                       Dati relativi all’accumulo
delle esperienze condotte nei progetti di ri-                due stagioni consecutive dal momento del                  della sabbia lungo
                                                                                                                       i frangivento installati
qualificazione del tratto costiero da vari En-               trapianto hanno riportato una percentuale di
                                                                                                                       nell’ambito di Cavallino
ti (in particolare dal Servizio Forestale Regio-             attecchimento superiore al 90%, con la pre-               - Punta Sabbioni,
                                                                                                                       Camping Marina di
nale del Veneto) nei quali si sono evidenzia-                senza dell’infiorescenza e buon grado di vita-            Venezia dopo due/tre
te migliori risultati con l’utilizzo di materiale            lità per tutti gli esemplari affermati a partire          anni.
                                                                                                                       Misure effettuate sul
in zolle prelevate da sito donatore. Le zolle                dal secondo anno di impianto. A distanza di               paletto di sostegno
                                                                                                                       del modulo frangivento
di Ammofila littoralis sono state defalcate dai              cinque anni dall’impianto la presenza delle               (il numero del paletto
cespi presenti sulle dune bianche di Punta                   piante di ammofila si è espansa oltre gli am-             è attribuito a partire
                                                                                                                       dal mare sul totale fino
Sabbioni (sito donatore localizzato nel co-                  biti di intervento grazie a una riproduzione              a 3 moduli in serie)
mune di Cavallino Treporti), prelevando non                  naturale legata anche al progressivo deposi-
più del 30% circa del cespo nella parte sot-                 to della sabbia.
tovento e operando su circa il 10% del popo-                 Gli elementi che hanno determinato il mag-
lamento di piante presenti. Il prelievo è sta-               gior successo d’impianto con questa modali-
to realizzato esclusivamente con attrezzi ma-                tà operativa sono i seguenti:
nuali, garantendo la stabilità fisica dei corpi              • inserimento di piante già affermate e in
sabbiosi e operando la ricopertura manua-                      buone condizioni vegetative;
le della buca con la stessa sabbia asporta-                  • riduzione al minimo degli stress da tra-

                                                                                                              53
[focus]

In alto                                                                       modelli di vegetazione tipici dei litorali sab-
Figura 7. Sviluppo
dell’Ammofila dopo                                                            biosi, ossia con i profili delle successioni di
cinque anni dall’impianto
                                                                              habitat di riferimento del litorale veneto.
(foto Consorzio Venezia
Nuova – Agriteco)                                                             Lungo le coste dell’Alto Adriatico, infatti, sul-
Al centro e in basso                                                          le dune consolidate potrebbe essere natural-
Figure 8a e 8b. Ambito                                                        mente presente un bosco misto a latifoglie
di Alberoni a seguito
della posa di frangivento                                                     formato da orniello (Fraxinus ornus) e da di-
(a) e dopo cinque anni
(b) (foto Consorzio                                                           verse specie di querce (come, ad esempio,
Venezia Nuova -                                                               leccio - Quercus ilex, roverella - Quercus pu-
Agriteco)
                                                                              bescens e farnia - Quercus robur), contorna-
                                                                              to, lungo i margini, da una fascia di arbu-
                                                                              sti come biancospino (Crataegus monogyna),
                                                                              sanguinella (Cornus sanguinea), ilatro sotti-
                                                                              le (Phillyrea angustifolia), ginepro (Juniperus
                                                                              communis).
                                                                              Attualmente, invece, in queste zone il bosco li-
                                                                              toraneo risulta in genere costituito da pinete,
                                                                              che sono nella maggior parte dei casi di origi-
                                                                              ne artificiale, piantate nei decenni passati allo
                                                                              scopo di proteggere le colture messe a dimo-
                                                                              ra nelle terre di recente bonifica dall’influenza
                                                                              negativa dell’aerosol marino.
                                                                              L’obiettivo degli interventi è stato quindi quel-
                                                                              lo di rendere completa ed equilibrata, dal
                                                                              punto di vista dei rapporti quantitativi, la se-
                                                                              rie ancora teorica di ambienti, tenendo conto
                                                                              della conformazione locale del sito interessa-
                                                                              to e dei limiti fisici presenti.
                                                                              In particolare, si è intervenuti nella fascia del-
                              pianto rendendo consequenziale il lievo e       le dune consolidate, inserendo specie arbo-
                              il trapianto delle zolle;                       ree e arbustive tipiche di tali ambienti, al fi-
                            • le piante hanno già buone attitudini edifi-     ne di ricreare la vegetazione dell’orno-lecce-
                              catrici e possono sopportare gli accumuli       ta e del mantello arbustivo ad essa associato
                              di sabbia derivati dall’azione dei frangiven-   (Figura 9).
                              to (Figure 7, 8a e 8b).
                                                                              Controllo ed eliminazione della vegetazione
                            Ripristino transetto mare-entroterra              alloctona infestante
                            degli ambienti litoranei                          Al fine di indirizzare l’evoluzione degli am-
                            Nell’ambito della progettazione degli inter-      bienti dunali di nuova formazione, delle aree
                            venti di riqualificazione ambientale si è pro-    retrodunali e boscate verso la strutturazione
                            ceduto al confronto della successione at-         della seriazione degli habitat litoranei è stata
                            tuale dei popolamenti vegetali presenti nel-      condotta un’importante azione di controllo
                            le aree di Cavallino Treporti e Alberoni con i    delle specie infestanti e alloctone che prose-

                            54
Un nuovo approccio alla riattivazione della dinamica dunale

1 - 4. Ricostruzione dunale e riqualificazione                             5 - 7 Ripristino del transetto vegetazionale mare entroterra

1             2        3         4               5                                                6                                       7

                                                                                        Figura 9. Successione           interdunali; 6 duna
                                                                                        degli ambienti tipici           consolidata a
                                                                                        sabbiosi del Nord               vegetazione arborea e
                                                                                        Adriatico. 1 linea di           arbustiva; 7 depressioni
                                                                                        deposito marina; 2 dune         umide retrodunali
                                                                                        mobili embrionali;              (Illustrazione di Maurizio
                                                                                        3 dune bianche; 4 duna          Ercole – Studio Genesi
                                                                                        grigia; 5 zone umide            Design)
[focus]

Dall’alto al basso           gue anche nella terza fase delle attività dello        passaggio o per attività ricreative, comporti-
e da sinistra a destra
                             studio (Figura 10).                                    no la perdita di biodiversità e l’impoverimen-
Figura 10. Seriazione
                             Il contenimento delle specie alloctone, il cui         to degli habitat di interesse comunitario. Gli
dunale completa: negli
ambiti dunali di nuova       ruolo nell’impoverimento degli habitat naturali        interventi sul territorio sono mirati a incana-
formazione, dune
consolidate, aree            e della biodiversità, ampiamente documenta-            lare i flussi dei turisti diretti alle spiagge op-
retrodunali e boscate è                                                             pure quelli dei visitatori delle dune in mo-
                             to, è riportato anche nella pubblicazione del-
stato condotto il
controllo e l’eliminazione   la Commissione Europea “Alien species and              do da evitare che essi le attraversino “in or-
delle specie infestanti ed
alloctone (immagine          Nature Conservation in the EU”, è un’esigen-           dine sparso”, mediante la realizzazione di
tratta da AA.VV., 2006.      za primaria per gli habitat litoranei veneti, a        staccionate per il sentieramento o di deli-
Progetto LIFE Natura
Azioni concertate per la     causa dell’elevato livello di vulnerabilità mani-      mitazione con funzione educativa o propria-
salvaguardia del litorale
Veneto. Gestione degli       festato da tali habitat e dell’invasività mostra-      mente di creazione di barriere fisiche, a cui
habitat nei siti Natura      ta da alcune di queste entità alloctone. Sul-          vengono sempre associati interventi di tipo
2000. Veneto Agricoltura,
Servizio Forestale           la base dei rilievi condotti, l’attività di control-   informativo.
Regionale per le province
di Padova, Rovigo,           lo ed eliminazione della vegetazione alloctona         Complessivamente       sono    state   installate
Treviso e Venezia)           infestante viene condotta utilizzando tecniche         3.800 metri di staccionate in legno per il
Figure 11a e 11b.            meccaniche, chimiche e biologiche, secondo             sentieramento o per la delimitazione delle
Eliminazione alloctone
con tecnica manuale (a)
                             le linee guida e le buone pratiche individua-          vie di accesso all’arenile.
e con tecniche chimiche      te nel progetto “LIFE 03 NAT/IT000141 Azioni           Anche a protezione delle aree di trapianto e
(b) (foto Consorzio
Venezia Nuova -              concertate per la salvaguardia del litorale ve-        di ripristino del transetto mare-entroterra,
Agriteco)
                             neto - Gestione di habitat dunali nei siti Natu-       sono state collocate staccionate per delimi-
Figura 12. Staccionate       ra 2000” (Figure 11a e 11b).                           tare le vie di accesso, al fine di evitare il cal-
di delimitazione degli
ambiti dunali oggetto        L’azione di controllo ed eliminazione della            pestio senza interrompere la continuità del
degli interventi (foto
                             vegetazione alloctona ha interessato com-              sistema dunale (Figura 12).
Consorzio Venezia Nuova
- Agriteco)                  plessivamente una superficie pari a 63.144             Relativamente alle attività di informazione e
Figura 13. Cartello          m2   di aree dunali esistenti e di neoformazio-        sensibilizzazione è stata realizzata in tre lin-
informativo (foto            ne e 90.169 m2 di aree boscate retrodunali.            gue (italiano, inglese e tedesco) della cartel-
Consorzio Venezia Nuova
- Agriteco)                                                                         lonistica di carattere generale di descrizione
                             Promozione di una fruizione turistica                  degli interventi e sul transetto mare entroter-
                             consapevole e sostenibile dell’area                    ra, sulla vegetazione e sulla fauna tipica di
                             Partendo dalla considerazione che uno dei              duna, con particolare attenzione all’avifauna
                             principali problemi delle cenosi costiere è            (Figura 13).
                             dato dall’elevata frequentazione antropica,            In tutte le zone di intervento sono stati collo-
                             con conseguenti problemi di costipazione               cati cartelli informativi: per ogni zona, in cor-
                             del suolo, di sentieramento con conseguen-             rispondenza dei principali accessi al mare, è
                             te erosione delle dune, di abbandono di rifiu-         stato installato il cartello di descrizione gene-
                             ti e di danneggiamento diretto della vegeta-           rale degli interventi, mentre lungo la restante
                             zione, insieme al disturbo esercitato nei con-         area di intervento sono stati disposti più car-
                             fronti della fauna selvatica, particolarmente          telli, a seconda della dimensione dell’ambi-
                             dannoso nel corso della stagione riprodutti-           to, con approfondimento sulla fauna e la ve-
                             va, la finalità degli interventi di contenimen-        getazione. Inoltre negli ambiti in cui è stato
                             to previsti è di evitare che il calpestio e l’uti-     condotto l’intervento sul transetto mare en-
                             lizzo improprio delle dune da parte dei fre-           troterra è stato installato il cartello temati-
                             quentatori che utilizzano le superfici per il          co specifico, mentre negli ambiti con avifau-

                             56
Un nuovo approccio alla riattivazione della dinamica dunale

Ambito                  Ambito                           Dune            Dune di recente
boscato                 retrodunale                      consolidate     formazione
          2270

                 2250

                          2130

                                         6420

                                                                2130

                                                                             2120

                                                                                      2110

                                                                                                    No habitat

                                                                                                                 Mare

                                                                                              57
[focus]

Tabella 2.                 na nidificante in spiaggia sono stati collocati      adeguato stadio di maturazione, in cui sa-
Parametri dei
monitoraggi per la         i cartelli con l’approfondimento sull’avifauna.      ranno identificabili gli habitat ai sensi della
verifica dell’evoluziome
                           La grafica dei cartelli è coerente con quanto        Direttiva 92/43/CE (pari a dieci anni per gli
degli ambienti litoranei
oggetto degli interventi   prodotto nell’ambito del Progetto SHAPE co-          ambiti litoranei).
di riqualificazione
                           me guida dei biotopi litoranei del comune di         I monitoraggi eseguiti nelle aree di interven-
                           Cavallino Treporti, al fine di operare in ma-        to hanno posto in evidenza l’avvenuta rico-
                           niera sinergica e completare l’informazione          stituzione della fascia dunale e predunale,
                           sugli ambiti di duna.                                con una progressiva elevazione del piano
                                                                                sabbioso e la successiva colonizzazione da
                           Monitoraggio delle aree di intervento                parte della vegetazione pioniera; hanno inol-
                           Coerentemente con quanto previsto nel “Pia-          tre rilevato come gli interventi di rispristino
                           no di monitoraggio delle misure di com-              del cordone dunale abbiano favorito l’am-
                           pensazione,       conservazione   e   riqualifica-   pliamento degli ambienti idonei per i cole-
                           zione ambientale dei SIC IT 3250003; IT              otteri terrestri e per l’avifauna, in particola-
                           3250023; IT 3250031; IT 3250030 e della              re per il fratino (Charadrius alexandrinus), per
                           ZPS IT 3250046”, sono stati condotti i mo-           il quale questi ambienti sono potenzialmen-
                           nitoraggi dei parametri indicati nella Tabella       te ottimali per la nidificazione. I dati acqui-
                           2 al fine di verificare l’evoluzione degli am-       siti in ciascun ambito sulla vegetazione, fau-
                           bienti litoranei oggetto degli interventi di ri-     na e morfologia saranno confrontati con i ri-
                           qualificazione fino al raggiungimento di un          sultati intermedi attesi per il terzo anno e

                            Parametro                    Anni

                                                             1      2      3    4      5       6      7      8      9      10

                           Avifauna
                                                             •     •       •                   •                    •
                           Invertebrati terrestri
                           (coleotteri)                                    •                   •                    •
                           Vertebrati eterotermi
                           (rettili)                         •     •       •                   •                    •
                           Vegetazione -
                           censimento floristico                           •                   •                    •
                           Vegetazione -
                           controllo impianti                •     •       •
                           Vegetazione -
                           carta vegetazione                               •                   •                    •
                           Vegetazione -
                           rilievo fitosociologico                         •                   •                    •
                           Morfologia -
                           transetti                               •       •                   •                    •
                           Morfologia -
                           linea di riva                           •       •                   •                    •

                           58
L’Avifauna del litorale

I biotopi litoranei di Cavallino Treporti e      è il fratino, che depone le uova in una          predatori (gabbiano reale, gazza, cornac-
Lido di Venezia sono localizzati in pros-        semplice cavità scavata nella sabbia, in         chia grigia, gatti domestici).
simità della laguna di Venezia, la più           prossimità delle prime dune, e che per           Lungo il litorale del Lido di Venezia da
grande zona umida d’Italia e uno dei più         nutrirsi frequenta spesso la zona della          molti anni vengono approntati recinti e
importanti ecosistemi costieri di tutto il       battigia: inseguendo il riflusso della           protezioni di rete per difendere i nidi di
bacino del Mediterraneo.                         marea va alla ricerca di molluschi, pesci,       fratino dal disturbo umano e dai predato-
La vicinanza a tale importante area              piccoli granchi e altro materiale deposto        ri; inoltre, i litorali di Cavallino Treporti e
umida fa sì che questi litorali siano            dalle onde.                                      del Lido di Venezia sono interessati da un
interessati, anche se solo marginal-             Un altro uccello che nidifica lungo il           progetto di monitoraggio e censimento
mente, dalla presenza di uccelli                 litorale è il fraticello (Sternula albifrons);   della presenza di fratino.
acquatici tipici dell’ambiente umido             anche tale specie depone le uova in una          Altri uccelli che frequentano la battigia
lagunare.                                        buca nella sabbia, in corrispondenza             sono il piovanello tridattilo (Calidris alba)
Le specie di uccelli che frequentano             della fascia di detriti lasciati sulla spiag-    e il piovanello pancianera (Calidris alpina),
l’ambito delle dune sono, tra gli altri:         gia dalle mareggiate.                            che si possono osservare in branchi tra
il fratino (Charadrius alexandrinus), il         Le uova di tali uccelli sono perfetta-           la fine dell’estate e l’inizio della primave-
fraticello (Sternula albifrons), il piovanello   mente mimetiche e, una volta deposte             ra mentre ricercano piccoli invertebrati
tridattilo (Calidris alba) e il piovanello       sulla sabbia, risultano praticamente             fra le alghe accumulate sulla riva dalla
pancianera (Calidris alpina), il gabbiano        invisibili. Il principale pericolo per le uo-    marea.
comune (Chroicocephalus ridibundus) e il         va di fratino e fraticello è rappresentato       Questo ambiente è inoltre frequentato da
gabbiano reale (Larus michahellis).              dal disturbo provocato dai frequentatori         diverse specie di gabbiani (per esempio,
In particolare, una specie caratteristica        delle spiagge e dai mezzi meccanici              gabbiano comune e gabbiano reale) che
dei litorali che nidifica lungo le spiagge       utilizzati per la pulizia degli arenili, dai     arrivano qui per nutrirsi di molluschi
di Cavallino Treporti e Lido di Venezia          cani non tenuti al guinzaglio e da vari          spiaggiati, rifiuti e resti di animali.

1                                                           2                             3

                                                                                                                      1. Piovanello pancianera
                                                            6
                                                                                                                      (Calidris alpina);
                                                                                                                      2. Gabbiano comune
                                                                                                                      (Chroicocephalus
                                                                                                                      ridibundus);
                                                                                                                      3. Fraticello (Sternula
                                                                                                                      albifrons);
                                                                                                                      4. Gabbiano reale (Larus
                                                                                                                      michahellis);
4                              5
                                                                                                                      5. Fratino (Charadrius
                                                                                                                      alexandrinus);
                                                                                                                      6. Piovanello tridattilo
                                                                                                                      (Calidris alba)

                                                                                                              59
[focus]

Figura 14.                  per il sesto anno e saranno individuati even-       a rischio a causa della pressione antropica.
La premiazione di
Ecotech green. Il gruppo    tuali interventi correttivi al fine di indirizza-   Le procedure di realizzazione effettuate nel-
di progettazione: Valerio
                            re l’evoluzione degli ambienti dunali di nuo-       lo studio sono state impiegate dalla Regione
Volpe - Provveditorato
Interregionale per le       va formazione.                                      del Veneto come modello cui configurare gli
Opere Pubbliche per il
Veneto, Trentino Alto                                                           interventi di ripristino ambientale avviati lun-
Adige e Friuli Venezia
                            Conclusioni                                         go il litorale veneto.
Giulia; Claudia Cerasuolo
- Consorzio Venezia         Gli interventi di miglioramento, ripristino         Gli esiti positivi degli interventi sperimentali
Nuova; Roberta Rocco,
Francesca Pavanello,        e recupero degli dei SIC-ZPS IT3250003 e            condotti hanno consentito di:
Davide Folin, Loris Lovo,   IT3250023, realizzati - nell’ambito del cosid-      • ricostruire la struttura dunale mediante
Thomas Galvan, Paola
Barbato, Raul Lazzarini,    detto Piano Europa - dal Provveditorato In-           l’utilizzo delle sole forzanti naturali e del
Laura Cruciani,
Alessandra Tarifa Pardo,    terregionale OO.PP. nei litorali del Comune di        trasporto eolico della sabbia, che viene in-
Alessandro Vendramini       Venezia (biotopo di Alberoni) e del Comune            tercettata dai frangivento opportunamente
- AGRI.TE.CO. Sc;
Francesca Turco. - Thetis   di Cavallino Treporti (biotopi di Ca’ Ballarin,       orientati rispetto al vento dominate;
SPA; Gianluca Salogni,
Mattia Vendrame -           Ca’ Savio e Punta Sabbioni), hanno permes-          • consolidare la fascia dunale e predunale,
Regione del Veneto -        so di mettere a punto un nuovo approccio fi-          con una progressiva elevazione del piano
Commissioni (VAS Vinca)
                            nalizzato alla riattivazione della dinamica du-       sabbioso a seguito dell’accumulo di sabbia
                            nale per la ricostruzione degli habitat di inte-      trasportata dal vento e la successiva colo-
                            resse comunitario.                                    nizzazione da parte della vegetazione pio-
                            In base a tale approccio, condiviso dagli Enti        niera;
                            competenti e dai soggetti localmente interes-       • ampliare, nell’arco del primo triennio, gli
                            sati, è stata avviata la ricostruzione della suc-     ambiti dunali soggetti a forte pressione tu-
                            cessione ecologica degli ambienti dunali tipi-        ristica di una superficie aggiuntiva pari a
                            ci del litorale veneto, la cui conservazione era      circa 39.700 m2;

                            60
Un nuovo approccio alla riattivazione della dinamica dunale

• riattivare della dinamica dunale per la rico-          categoria “Verde Tecnologico e Infrastruttu-
  struzione degli habitat di interesse comu-             re Verdi”, in quanto costituisce, come sotto-
  nitario (1210, 2110, 2120, 2130*, 2230,                lineato anche dalla giuria del premio, un ca-
  2250*, 2270*, 6420, 7210*, 9340;                       so esemplare che, attraverso una sapiente e
• estendere la medesima tipologia di inter-              meticolosa applicazione progettuale di tec-
  vento anche su altri ambiti dei siti Natura            nologie ambientali, ha saputo ricostruire la
  2000 interessati o su aree contermini mor-             successione ecologica degli ambienti duna-
  fologicamente connesse (complessi dunali               li tipici del litorale veneto, la cui conservazio-
  unitari);                                              ne risultava a rischio a causa della pressione
• riqualificare gli ambiti dunali artificiali pre-       antropica (Figura 14).
  senti sul litorale di Cavallino Treporti (Ve-
  nezia) realizzati in passato come strutture            Ringraziamenti
  di difesa del suolo;                                   Si ringraziano la Regione del Veneto - Struttura di
• controllare ed eliminare la vegetazione al-            Progetto Strategia Regionale della Biodiversità e
  loctona e invasiva con azioni mirate per i             dei Parchi e Regione del Veneto - Area tutela e
  diversi habitat costieri;                              Sviluppo del Territorio - Direzione Operativa Uni-
• potenziare le attività di comunicazione am-            tà Organizzativa Forestale Est, il Comune di Ve-
  bientale anche con il coinvolgimento del-              nezia - Osservatorio della Laguna e del Territorio,
  le associazioni ambientali locali e delle im-          il Comune di Cavallino-Treporti, il Comitato Oasi
  prese turistiche del luogo, in particolare             WWF Dune degli Alberoni, l’Assocamping.
  del litorale di Cavallino Treporti, che han-
  no preso coscienza del valore aggiunto rap-
  presentato dalla ricostruzione e riqualifica-
  zione dei biotopi litoranei per la promozio-
  ne diretta delle attività turistiche presenti
  sul litorale;
• conciliare la riqualificazione degli ambiti
  dunali in cui sono presenti habitat di inte-
  resse comunitario con le attività turistiche,
  creando una proficua sinergia che ha per-
  messo l’attuazione di politiche di sviluppo
  e gestione sostenibile degli ambiti costieri.
È in corso di avvio la terza fase degli inter-
venti di riqualificazione degli habitat litora-
nei, prevede inoltre una serie di attività, in
particolare il controllo delle specie infestanti
e alloctone e il monitoraggio di ciascun am-
bito di intervento, al fine di indirizzare l’e-
voluzione degli ambienti dunali di nuova for-
mazione e delle aree retrodunali verso la
strutturazione della seriazione degli habitat
litoranei. Il progetto è inoltre risultato vinci-
tore del primo premio EcoTechGreen 2019,

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