Un filo di storie - Biblioteca Nazionale di Napoli

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Un filo di storie - Biblioteca Nazionale di Napoli
Un filo di
                             storie
    Suggerimenti di lettura per il prestito di Libri al Punto Lettura Nati per Leggere
    Campania nella Biblioteca Nazionale di Napoli

                       Settimana dal 31 marzo al 5 aprile 2021

Dal 27 gennaio 2021, con la ripresa regolare del prestito libri al Punto Lettura nella Biblioteca
Nazionale di Napoli, parte anche la rubrica settimanale Un Filo di Storie: suggerimenti di lettura
per ogni fascia d’età a cura delle volontarie e dei volontari Nati per Leggere Campania. Un modo
per sostenervi nella buona pratica della lettura condivisa in famiglia attraverso libri e albi illustrati
di qualità. Tutti i libri proposti possono essere presi in prestito ogni mercoledì mattina, dalle 11.00
alle 14.00. Le letture consigliate per le settimane precedenti le trovate sulle pagine dedicate al Punto
Lettura Nati per Leggere sul sito della Biblioteca nazionale di Napoli.

            Le volontarie e i volontari vi aspettano sempre
                        a libro aperto e cuore spalancato!
Un filo di storie - Biblioteca Nazionale di Napoli
Indovina chi… / Guido van Genechten. Clavis , 2017 - da 1 anno

Tra i tanti libri-indovinello, questo è particolarmente attraente, con la sua copertina cartonata e le
illustrazioni chiare e nette di Van Genechten.
La pagina di sinistra pone al piccolo lettore l'interrogativo, chiedendogli di individuare l'animale
rappresentato, ma anche di scoprirne un altro che condivida la stessa caratteristica fisica. La
soluzione sarà svelata all'apertura della pagina di destra, che si espande in un'aletta, dove apparirà
l'animale misterioso.
Dalle spire del serpente si arriva così alla proboscide dell'elefante, dalla piccola coda dei pesci alla
grande pinna caudale della balena, dal rosa lieve delle ali della farfalla a quello compatto delle setole
del maialino, dal piccolo becco arancione dell'anatra a quello del pinguino, dalle zampette del ragno
ai tentacoli del polipo, dalle bande gialle dell'ape alle striature della zebra. E anche il caratteristico
saltello della cavalletta potrà suggerire l'analogia con i portentosi salti del canguro.
La lettura diverte e incuriosisce, con il metodo dell'indagine conoscitiva, che sfrutta la voluta
ambiguità di alcuni particolari che suggeriscono un animale, ma ne nascondono un altro.
E può continuare all'infinito, anche alla fine della lettura, in un divertente gioco interattivo di domande
e risposte.
Un filo di storie - Biblioteca Nazionale di Napoli
Morsicotti / Cri, Ninie. Zoo libri, 2005 - da 18 mesi

I morsicotti sono protagonisti della storia e si annunciano già nella copertina con l'angolo inferiore
irregolare, come fosse stato appena addentato.
Nella cameretta buia, mentre il piccolo è a letto con un solo occhio aperto e sul punto di
addormentarsi, si svolge il suo scherzoso duello con il topolino. Alle incalzanti provocazioni
dell'animaletto, che minaccia di morderlo in varie parti del corpo, il bimbo risponde con spirito, pan
per focaccia, immaginando la sua trasformazione in animali pericolosi per il piccolo sorcio, imitando
anche il loro verso.
A sinistra, le pagine bianche contengono in stampatello maiuscolo le minacce, a destra quelle
vivacemente colorate le spiritose risposte: un morsicotto sul naso potrebbe provocare il barrito di un
elefante, uno sul collo il chicchirichì di un gallo, uno sulla pancia la risata di una scimmia. Fino alla
minaccia provocatoria e dissacrante di un morso sul culetto, che potrebbe generare l'effetto sonoro
di una puzzola. Il finale è dolce e rassicurante, con la promessa di un bacino affettuoso, che prelude
al sonno notturno e perfino a un dolce russare - zzz - dei due protagonisti, che si addormentano
abbracciati.
E' facile immaginare la lettura di questo libro, condivisa da un bimbo e da un adulto che, prima di
andare a dormire, lo abbraccia con amore, coccolandolo e mordicchiandolo come fosse il topino e
mimando i vari animali evocati. Sarebbe un modo di gratificare l'esigenza del contatto fisico che tutti
i bambini richiedono, di nominare tante parti del corpo umano e tante caratteristiche animali, in
un'atmosfera di divertimento e affettuosa condivisione.
Un filo di storie - Biblioteca Nazionale di Napoli
Il calcio / Natalie Choux. Gallucci, 2016 - da 2 anni

Questo resistente, pratico e sicuro cartonato, inserito nella ricca collana Scorri e gioca della casa
editrice Gallucci, raggiunge in pieno lo scopo che si prefigge: garantire, attraverso la lettura
interattiva, un positivo incontro dei più piccini con l’oggetto libro, interessarli divertendoli e, al tempo
stesso, concorrere al loro sviluppo cognitivo. Le pagine sono animate da semplici meccanismi che
possono essere messi in movimento dalle dita piccine permettendo, così, al piccolo lettore di
interagire con il libro come in un gioco. Con la complicità dell’adulto e grazie al semplice
meccanismo del cursore che vivacizza le pagine, il piccolo lettore potrà partecipare ad un “vero”
incontro di calcio. Gli sarà consentito muovere, spostare e ruotare i vari soggetti che animano la
partita (il portiere, il calciatore, la squadra), oppure gli oggetti che vengono utilizzati (la palla, la
porta, lo stadio, il fischietto, i guanti) o, ancora, scoprire le azioni più comuni che si svolgono in
campo (correre dietro la palla, dirigere l’incontro, esultare al momento del gol). Il coinvolgimento
concreto con vere e proprie azioni richieste durante la lettura, rappresenta sempre un’arma vincente
per appassionare il piccolo lettore, per rafforzarne le competenze, ed incoraggiarlo a “nominare il
mondo”.
Un filo di storie - Biblioteca Nazionale di Napoli
L’Orso e il Piano / David Litchfield. Zoolibri, 2017- da 3 anni

Protagonisti di questo poetico libro sono un orso e un pianoforte, che si palesano già in copertina,
al di là di un lussuoso sipario di velluto rosso.
Il loro incontro avviene molti anni prima nella foresta, dove il piccolo orsacchiotto rinviene, tra gli
alberi, la sagoma di un oggetto misterioso troppo grande per lui. Crescendo, raggiunge la tastiera e
comincia a suonare, partendo da un semplice "plonk", che gli rivela le potenzialità straordinarie della
strana cosa. Dai suoni iniziali, sperimentali e disorganici, l'orsetto trarrà melodie sempre più
armoniose e complesse, che attireranno tutti gli animali del bosco in estatica ammirazione.
Un giorno, tra gli ascoltatori, si intrufolano anche due impresari, padre e figlia, che entusiasti del suo
talento gli propongono di accompagnarlo in città e di introdurlo nell'ambiente musicale di Brodway.
La prospettiva di nuove conoscenze e di nuove avventure convincono Orso a mettere alla prova le
sue capacità e a sfidare l'ignoto. E accetta l'invito.
Comincia per lui un periodo di rapida e sorprendente crescita nel fisico e nell'esperienza musicale,
che lo porta a calcare i palcoscenici dei più importanti teatri della città, che ad ogni suo concerto
registrano il tutto esaurito. Orso vince molti premi e dischi di platino.
Ha ormai raggiunto il successo, ma avverte dentro di sé una profonda nostalgia delle sue origini e
decide di tornare nella foresta natìa, soprattutto per rivedere gli amici e i compagni della sua
giovinezza. Attraversando il fiume, trova però la radura completamente deserta e pensa che lo
abbiano tutti dimenticato. Poi, tra le frasche, gli appare improvvisamente il suo vecchio pianoforte,
ben tenuto e completamente rivestito, come un monumento, da sue foto, ritagli di giornali e
locandine dei suoi spettacoli. Capisce quindi che tutti lo ricordano con affetto e con orgoglio e, dopo
aver raccontato della sua vita da concertista di successo, dedica un nuovo concerto a tutti loro, che
costituiscono il suo pubblico prediletto.
Illustrata con immagini raffinatissime, è questa una storia commovente, che narra di natura e cultura,
di sentimenti e di sfide personali, di talento e di scelte di vita, e soprattutto di vera amicizia. L’albo
ha vinto il Waterstones Children’s Book Prize del 2016.
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Le giraffe non sanno ballare / Giles Andreae, Guj Parker-Rees. Nord Sud ed, 2017- da 3 anni
Questo delizioso libro si presenta già con un'evidente contraddizione, visto che in copertina la
protagonista volteggia disinvolta, inquadrata dalla luna, in un cielo di stelle.
Ma la storia ci narra il pregresso. Rispetto agli altri animali, la giraffa Zelda si presenta con gravi
handicap: troppo alta, troppo lungo il collo, troppo magre le zampe, con le ginocchia per di più storte.
Tanto è vero che, appena tenta di correre, cade rovinosamente.
Quindi, non può certo partecipare al Ballo della Giungla, che ogni anno si svolge nella savana
africana: un appuntamento imperdibile, frequentato da tutti gli animali che, in coppia o in gruppo, si
lanciano in ogni forma di danza. I cinghiali volteggiano in romantici valzer, i rinoceronti si scatenano
in rock and roll acrobatici, i leoni, con la rosa tra le fauci, compongono le classiche figure del tango;
perfino le scimmie conoscono perfettamente i passi del cha cha cha e della tarantella.
Ma quando la giraffa prova ad entrare in pista, incerta e sgraziata, viene accolta da scroscianti
risate. E lei si allontana e si isola, per meditare sul proprio fallimento. Solo il grillo le viene incontro,
proponendole un tipo di danza su misura per lei, con una melodia suonata dalla luna, dal vento e
dal suo violino.E sull'onda di questa musica soave, la giraffa incredula riacquista fiducia in se stessa
e finalmente volteggia leggiadra e felice.
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La regina dei baci / Kristien Aertssen. Babalibri, 2017 - da 4 anni

Questo albo, dolce e avventuroso al punto giusto, meriterebbe un sottotitolo: un viaggio alla ricerca
di coccole. Racconta la storia di una piccola principessa che una mattina chiede alla sua mamma
di darle tanti baci. Ma la mamma è troppo impegnata nel suo lavoro di regina e le consiglia,
mettendole a disposizione il suo aereo, di andare a cercare quello che desidera da un’altra parte, in
giro per il mondo. La principessa segue il consiglio della mamma e in un avventuroso viaggio
incontra tante regine che la accolgono nei loro fantastici regni. Sono regine di diverse etnie, ognuna
con la propria peculiarità, ma ognuna di loro è disposta a far vivere alla principessa la caratteristica
del proprio regno e a condividere con lei piacevoli momenti di spensieratezza. La regina delle torte
la invita a preparare insieme squisiti dolcetti, quella dei gatti la lascia trastullarsi con una simpatica
schiera di gattini, la regina dei giochi la accoglie nel suo castello pieno di svaghi e passatempi,
quella dei fiori le permette di girovagare nel suo profumato giardino fiorito. Nonostante i numerosi
doni ricevuti, la principessa, però, è sempre più triste per non aver raggiunto il suo scopo. Ma, si sa,
il viaggio, come l’avventura, di per sé costituiscono una risorsa ed una occasione di crescita:
consentono di conoscere realtà diverse dalle quali si può sempre imparare e dalle quali si ricevono
“doni”. Così nel regno della regina della notte la principessa ricorda la sua mamma rimasta sola.
Non le resta che correre da lei e, finalmente, baciandola e abbracciandola, capire che è proprio la
sua mamma la sua regina dei baci.
Una storia di affetto e di scoperta originale e rassicurante (per i bambini ma, anche, per gli adulti),
impreziosita da belle ed efficaci illustrazioni un po’ sognanti e un po’ buffe, tutte da godere nei minimi
particolari.
Un filo di storie - Biblioteca Nazionale di Napoli
L'isola del nonno / Benji Davies. Giralangolo, 2016 - da 5 anni
In tempi difficili come questo un tema delicato, come la morte inattesa di una persona cara e i suoi
effetti su un bambino, è affrontato in questo libro da un punto di vista fantastico e magico. Nonno e
nipotino abitano in due case vicine, le separa un giardino: per andarlo a trovare al piccolo Syd basta
varcare la porta del giardino e prendere le chiavi lasciate sotto il vaso. Ma un giorno, una volta
entrato in casa, è accolto da un insolito silenzio: il nonno sembra scomparso; dopo un attimo la sua
voce familiare lo invita a raggiungerlo in soffitta. Il bambino per la prima volta sale per quella scala
pieno di curiosità e entra in una stanza piena di oggetti bizzarri e affascinanti (un timone, una
tavolozza di colori, un grammofono, un pupazzo a forma di scimpanzé …). Sulla parete in fondo,
dietro un lenzuolo, compare come per magia una porta di metallo, e il nonno si mostra sereno e,
con una valigia come per partire, invita Syd a girare la maniglia e… la scena muta radicalmente: i
due si ritrovano sul ponte di una immensa nave, con l’oceano tutto intorno e il cielo luminoso che li
avvolge, in viaggio per un’isola dalla vegetazione folta e con una ricca fauna da esplorare in lungo
e largo. Scoprono così mille angoli meravigliosi finché non trovano una vecchia baracca su un
grande albero in cui sistemarsi per trascorrere insieme un tempo gioioso e felice. Ma quanto tempo
effettivamente? Non lo sappiamo: i due sembrano sospesi in un territorio indefinito, dai contorni
sfumati, a metà strada tra il sogno e la realtà. Dopo mille avventure, arriva il momento di ripartire,
ma soltanto Syd si rimette in viaggio, il nonno sorridente gli dice che ha scelto di rimanere in
quell’isola misteriosa e affascinante, non si sente solo e, circondato dagli uccelli tropicali e da tutti i
suoi oggetti più cari, lo abbraccia per l’ultima volta. Syd coraggiosamente affronta da solo la
traversata e una volta tornato a casa del nonno si accorge che la porta di metallo e tutti i fantastici
oggetti raccolti in soffitta sono scomparsi. Che sia stato solo un sogno? Ma in bocca a un pellicano
arriva il messaggio a rassicurarlo cancellando i suoi dubbi: il nonno sorride sereno in mezzo agli
amici dell’isola. È un bellissimo racconto del ricordo, della bellezza del volersi bene e stare insieme
e della necessità del commiato, ma anche del coraggio di esplorare l’ignoto e affrontare le
circostanze, che parla ai bambini della morte di una persona amata, senza farvi mai cenno
direttamente ma elaborando una metafora fantastica e delicata sul senso della vita e su quello che
c’è dopo di essa.
Un filo di storie - Biblioteca Nazionale di Napoli
Piccola volpe / Edward van de Vendel, Marije Tolman / Traduzione di Laura Pignatti. Il
                                castoro, 2019 - da 7 anni
La storia è da leggere con calma, ammirando a libro aperto le splendide immagini fotografiche,
elaborate in disegni monocromatici sul grigio-verde e sull'azzurro, che raffigurano incantevoli
paesaggi nordici, con spiagge, dune e brughiere. Nota di colore smagliante, col suo manto fulvo, è
lei, la piccola volpe che si inserisce nella natura circostante popolata da gabbiani, fenicotteri,
cormorani e altri strani uccelli. Sono soprattuttto le farfalle ad attirarla; ed è proprio per rincorrerne
una di colore viola, che la protagonista cade, si addormenta e comincia a sognare...
Ripercorre tutte le tappe della sua infanzia, fin da quando veniva allattata dalla mamma, quando
con il papà imparava a camminare, quando si divertiva a giocare con i fratellini.
Da cucciola, ogni evento era un'avventura: uscire dalla tana e scoprire gli astri nel cielo, inoltrarsi
nel bosco rincorrendo il profumo del muschio, cercare l'acqua e berla in compagnia degli altri
animali, cacciare e nutrirsi di insetti per sopravvivere. Unico avvertimento paterno era di non essere
troppo curiosa e di ritenere gli uomini piuttosto pericolosi. Ma proprio un giovane rappresentante
della specie umana, che in bicicletta irrompe nella seconda parte del racconto, la salverà da un
piccolo incidente, dovuto alla sua curiosità e alla sua inesperienza.
Una storia 'di formazione' che conduce il lettore alla scoperta del mondo naturale e di quello umano,
evidenziandone le somiglianze e le differenze: un'avventura affascinante e talvolta pericolosa, che
vale sempre la pena di vivere.
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