UN DEMOCRISTIANO CHE SAPEVA DIMETTERSI - SCIENCE AWARENESS BEHAVIOURS - CIMA ...

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UN DEMOCRISTIANO CHE SAPEVA DIMETTERSI

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Incontrai Giuseppe Zamberletti che aveva poco più di cinquant’anni. Io ne avevo
pochi di meno.

Era sottosegretario agli Interni nel 1976, ministro Luigi Gui.

Ad un certo punto della legislatura, Gui si dimise.

Aldo Moro, presidente del consiglio, assunse l’interim degli Interni.

Zamberletti, a quarant’anni, diventò il diretto referente di Aldo Moro.

Fu un anno terribile, per il Paese. Il governo Moro si era dimesso in gennaio. Fu ricostituito e Aldo Moro si dimise nuovamente in giugno. Fu arrestato
Renato Curcio, ma le Brigate Rosse continuavano a sparare alle gambe. Lo scandalo Lockheed faceva contorcere le viscere ai cittadini.
Il terremoto in Friuli, l’Orcolat, arrivò all’ora di cena del sei maggio. 1000 morti.

Aldo Moro, la mattina dopo, era in Friuli.

Zamberletti fu nominato commissario.

Per una malversazione di un sindaco si dimise.

Moro insistette che ritirasse le dimissioni.

Rifiutò.

Fu un anno terribile, per il Paese. Il governo Moro si era dimesso in gennaio. Fu ricostituito e Aldo Moro si dimise nuovamente in giugno. Fu arrestato
Renato Curcio, ma le Brigate Rosse continuavano a sparare alle gambe. Lo scandalo Lockheed faceva contorcere le viscere ai cittadini.
Quattro anni dopo, a novembre, il terremoto dell’Irpinia. 3000 morti.

Era Presidente della Repubblica Sandro Pertini.

«Pertini arrivò in Irpinia il giorno dopo il terremoto, quando la gente aspettava
ancora i vigili del fuoco. I cittadini videro arrivare la colonna delle autorità al
seguito del presidente e pensavano che si trattasse della colonna d'emergenza per
i soccorsi. Pertini fu quindi accolto in un modo terribile.»

Zamberletti fu nuovamente nominato Commissario.

Anche questo fu un anno terribile. Assassinato Piersanti Mattarella. BR uccidono Vittorio Bachelet e Walter Tobagi. Strage di Ustica e strage di Bologna
La ricostruzione, contrariamente al Friuli, andò malissimo.

26 miliardi di Euro, da 37 a 650 comuni colpiti.

I primi interventi funzionarono correttamente, poi prevalsero interessi locali e
camorristici.

Pertini si impuntò con il governo di Giovanni Spadolini per creare una struttura
tecnica finalizzata.

Anche questo fu un anno terribile. Assassinato Piersanti Mattarella. BR uccidono Vittorio Bachelet e Walter Tobagi. Strage di Ustica e strage di Bologna
Il 5 febbraio 1982 Zamberletti presenta la legge su la Protezione Civile.

Nel settembre 1983 il disegno di legge Istituzione del Servizio di Protezione Civile
inizia l’iter parlamentare.

Dieci anni.

….all’articolo 14 si prevede la costituzione presso il Consiglio Nazionale delle
Ricerche di gruppi nazionali di ricerca e si affronta il tema …delle modalità di
intervento nel campo della protezione civile…, possiamo definirla “cultura della
protezione civile”, che in sostanza significa essere preparati in modo permanente,
coralmente, Stato e società, corresponsabilizzare…la popolazione ai doveri della
protezione di sé stessa e dell’ambiente…. Atti parlamentari IX legislatura, disegno di
legge 480, relazione, pag.4
Quando la legge è pubblicata in gazzetta ufficiale il sistema funziona già da un bel
po’

Il Dipartimento esiste dal 1982, creato per decreto.

I gruppi scientifici esistono dal 1983-84, creati per decreto.

1982 Il Fondo per la Protezione Civile: spendere prima rendicontare poi

Come era scritto nel disegno di legge, che legge non era ancora.
« Deve essere tuttavia detto chiaramente che il non affrontare questo

problema significa adottare una decisione precisa: la situazione di regime

sarà   raggiunta aspettando che le vecchie costruzioni in zona sismica (o

nell’alveo dei fiumi o sotto le frane) vengano distrutte dai futuri …

(parossismi della natura), quando non saranno demolite dall'uomo per altre

ragioni. Questa decisione ha un costo sociale immenso. Adottarla di fatto,

attraverso la politica dello struzzo, non è degno di una classe dirigente

responsabile»
politica scientifica condivisa con Zamberletti.

Incontri frequenti.

Lucio Ubertini / Fabio Rossi / Franco Siccardi / Massimo Civita /Paolo Canuti /
Pasquale Versace

Domande:

Dove?

    Quanto grande?

        Quando?

                 Quanto tempo per il preannuncio e l’allerta?
I modelli di inondazione e l’inventario delle inondazioni storiche

    La valutazione delle portate di piena e il periodo di ritorno

        La meteorologia degli eventi estremi

            L’idrologia accoppiata alla meteorologia (Hydrometeorology)

                 L’idrometeorologia urbana e le allerte

                     La modellistica di frana e l’inventario delle frane

                         I centri abitati instabili

                                  Modelli di vulnerabilità degli acquiferi
realizzazioni

1986            La prima scuola nazionale sulle procedure per la mappatura delle
                   aree soggette a rischio di inondazione

1986-1990       Rapporti regione per regione sulla valutazione in probabilità delle
                          piene
                Il Flood Study Report italiano

    1988        Il piano di protezione civile della città di Firenze (pubblicato sulla guida
                dei telefoni di allora)

1992            Finalmente la legge 225
1995-2000 Franco Barberi

Le reti di osservazione al suolo dei parametri idrometrici e idrografici

Sistemi in telemisura

Centri funzionali

La rete di radar meteorologici

e i finanziamenti?

nel nostro paese è questione di fantasia. Bisogna però che il potere politico non si
accorga che sono disponibili denari. In ogni leggina di ristoro di danni prima
Zamberletti e poi Barberi riuscirono ad inserire una frazione di stanziamenti per le
realizzazioni tecnologiche. «senza dirlo troppo in giro»
tavoli tecnici tra esperti del Dipartimento e esperti delle Regioni, per progettare ed
eseguire le reti tecnologiche di cui il paese aveva necessità.

Come cospiratori.
innovare nel segmento di Italia che faceva capo alla Protezione Civile, senza che
la politica e i politici se ne accorgessero.

Già Zamberletti aveva utilizzato questo espediente: «Sarei stato un ministro in più
per la Dc. La soluzione escogitata fu alla fine questa: per decreto nasceva il
Dipartimento della Protezione Civile , io venivo nominato alto commissario ma con il
rango di ministro senza portafoglio. Insomma, partecipavo alle riunioni del governo
ma senza dirlo troppo in giro».
La disponibilità di finanziamenti certi, anche se modesti, per un congruo numero di
anni, consentì ad un segmento non rilevante dell’ingegneria civile di diventare un
          settore scientifico attivo e competitivo a livello internazionale.

           Ricevo ancora oggi richieste di una copia del lavoro

       The Italian radar network: current status and future developments
                                2002

La meteorologia e l’idrologia italiana debbono lo sviluppo a cavallo del secolo alla
                        personalità di Giuseppe Zamberletti.
Quando morì, nel suo sito, Fondazione CIMA scrisse

                     Un uomo cui Fondazione deve di esistere.

Un uomo che capì, cinquanta anni or sono, che l’azione sociale e politica non può
              fare a meno di scienza e conoscenza applicata.

 Lo abbiamo aiutato a far sì che la comunità scientifica italiana capisse il proprio
 valore sociale, e poi capisse anche la comunità scientifica del nostro mondo. Ne
                    siamo stati onorati, e lo siamo ancora oggi.

               Si sarà persa la razza di uomini politici di questo tipo?

        Speriamo di no, per il nostro paese e per il nostro mondo di scienza
grazie dell’attenzione

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