Sri Lanka. A Pasqua contro cristiani e occidentali - don paolo mojoli sdb

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Sri Lanka. A Pasqua contro cristiani e occidentali - don paolo mojoli sdb
Sri Lanka. A Pasqua contro
cristiani e occidentali
Colombo (AsiaNews), 21 aprile – Dalle 3 del pomeriggio di
oggi, è stato imposto il coprifuoco nel Paese, dopo
l’attentato a tre alberghi e a tre chiese a Colombo, Negombo e
Batticaloa. La polizia chiede alla popolazione di stare in
casa e soprattutto di non andare nei luoghi delle esplosioni,
né stare fuori dagli ospedali dove giungono le vittime. Il
Ministero dell’educazione ha decretato la chiusura delle
scuole domani e dopodomani: le università saranno chiuse da
domani fino a nuovo ordine.

In meno di 24 ore il bilancio delle vittime è salito a 228
morti; i feriti sono almeno 470. Fra i morti vi sono anche
almeno nove stranieri.

Oltre alle bombe alla Zion Church di Batticaloa, la St.
Anthony’s Church di Kochchikade e la St. Sebastian Church di
Negombo, e agli alberghi Shangri-La, Cinnamon e Kingsbury, si
sono registrate altre due esplosioni: una in un piccolo hotel
vicino al Dehiwela Zoo, a Colombo, e un’altra in una casa nei
Mahawila Gardens, nella zona di Dematagoda, sempre a Colombo.

Mentre non vi è ancora alcuna rivendicazione per le prime sei
esplosioni, che hanno fatto tante vittime, per queste ultime
due la polizia ha arrestato sette persone, dei quali due
legasti all’incidente di Dematagoda. In quest’ultima
esplosione sono morti anche tre agenti di polizia.
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Mentre giungono i messaggi di solidarietà dal mondo – fra
questi anche quello di papa Francesco –        il presidente
Maithripala Sirisena ha condannato il brutale attacco contro
luoghi di culto religiosi e altri edifici civili e ha promesso
di rendere veloci le inchieste e l’arresto dei colpevoli di
questi “attacchi bastardi” e di coloro che sono dietro questa
cospirazione. Egli ha chiesto alla popolazione di non credere
a “storie false e a voci senza sostanza”, sostenendo il
governo nel suo sforzo.

Il premier Ranil Wickremasinghe, ha espresso dolore per le
vittime e ha sottolineato che questi attacchi influenzeranno
la nazione e la sua economia. Egli ha messo anche in allerta
il ministero della Difesa per “proteggere il governo della
nazione”.

Il card. Malcolm Ranjith, arcivescovo di Colombo, ha bollato
come “un atto bestiale e non umano” quanto avvenuto e ha
espresso le sue condoglianze e partecipazione verso le
famiglie dei morti e dei feriti.

Egli ha anche invitato tutti i dottori e il personale
sanitario a fare il possibile per salvare le vittime innocenti
di questi atti crudeli.

ANSA – ROMA, 22 aprile 2019. Erano sette gli attentatori
kamikaze che ieri hanno compiuto la strage in Sri Lanka dove
sono morte almeno 290 persone e ne sono rimaste ferite circa
500. Un funzionario, Ariyananda Welianga, ha spiegato che gran
parte degli otto attentati sono stati realizzati da una
persona ciascuno, mentre in almeno un attacco – quello
all’hotel Shangri-La di Colombo – gli attentatori erano
due. Sono 24 al momento le persone sospette arrestate.

Tra le vittime ci sono anche almeno 36 stranieri. Fra questi
ci sono anche cittadini americani, cinque britannici, olandesi
e indiani, un cinese, un giapponese e un portoghese. Tre dei
quattro figli del patron danese di Asos sono rimasti uccisi,
riporta il Guardian. Nei giorni prima degli attacchi Alma, uno
dei bambini del miliardario Anders Holch Povlsen, aveva
postato su Instagram una foto dei suoi fratelli nella piscina
di un albergo.

Le autorità dello Sri Lanka hanno annunciato un nuovo
coprifuoco dalle 20.00 locali (le 16.30 in Italia) fino alle
4.00 di domani. Già ieri, dopo la serie di attentati che hanno
colpito il Paese, era stato imposto un coprifuoco di 12 ore,
fino alle 6:00 locali di questa mattina.

Le esplosioni sono le violenze più letali nello Sri Lanka
dalla fine della ventennale guerra civile nel 2009. Il premier
ha chiesto un’indagine sulle apparenti carenze dei servizi di
intelligence nei giorni precedenti alla strage. Secondo
l’Independent, Ranil Wickremsinghe ha riconosciuto che il suo
governo aveva ricevuto informazioni su possibili attacchi, ma
sembra che i ministri non siano stati avvisati.

La Farnesina, da subito al lavoro per verifiche, ha indicato
anche un numero di telefono a cui rivolgersi per eventuali
segnalazioni: 00390636225.
Un selfie prima dell’esplosione, prima di morire nel giorno di
Pasqua: Shantha Mayadunne, una chef molto famosa in Sri Lanka,
è una delle vittime. La donna è ritratta in una foto
pubblicata dalla figlia su Facebook (sopra) prima
dell’esplosione all’hotel Shangri La.

“Gli Stati Uniti condannano nel modo più duro gli ignobili
attacchi terroristici in Sri Lanka che hanno reclamato così
tante vite preziose in questa domenica di Pasqua“, afferma la
Casa Bianca. “Le nostre sentite condoglianze vanno alle
famiglie delle oltre 200 vittime e delle centinaia di altri
feriti. Stiamo col governo e col popolo dello Sri Lanka mentre
portano alla giustizia gli autori di questi atti deprecabili e
senza senso”, prosegue. La diplomazia Usa ha confermato che ci
sono diversi cittadini americani tra le vittime, senza
tuttavia precisare il loro numero. “Possiamo confermare che
tra le vittime ci sono diversi cittadini americani”, ha
dichiarato il segretario di stato Mike Pompeo.
GUARDA LE FOTORaffica di attentati contro chiese e hotel in
Sri Lanka

Sri Lanka, decine di vittime in esplosioni in chiese e hotel

Nel Paese dell’Asia meridionale la minoranza cristiana è circa
il 7,5% della popolazione. Il capo della polizia aveva messo
in guardia, 10 giorni fa, contro possibili attentati kamikaze
a “chiese di rilievo” del Paese. Almeno due degli attacchi
odierni sono stati eseguiti da kamikaze.
“Desidero manifestare la      mia affettuosa vicinanza alla
comunità cristiana, colpita   mentre era raccolta in preghiera,
e a tutte le vittime di        così crudele violenza”. Così
il Papa nel messaggio di      Pasqua.

“Ho appreso con sdegno e profonda tristezza la notizia
dell’efferato attentato che nelle ultime ore ha insanguinato
lo Sri Lanka, causando numerosissime vittime anche tra fedeli
inermi riuniti per celebrare la Pasqua – è il messaggio
di Sergio Mattarella al presidente Maithripala Sirisena -. In
queste drammatiche ore, interprete dei sentimenti degli
italiani, desidero far giungere a Lei e all’amico popolo dello
Sri Lanka le più sincere espressioni di cordoglio e di
condanna di questo vile gesto di insensata violenza”.

I responsabili “vanno puniti senza pietà”: lo               ha
detto l’arcivescovo di Colombo, cardinale Malcom Ranjith.

“Nella domenica di Pasqua la notizia degli attentati in Sri
Lanka contro Chiese, fedeli e turisti mi coglie addolorato e
sinceramente preoccupato da questa nuova deriva d’odio. Dal
Governo italiano un pensiero alle famiglie di queste vittime
innocenti e ai feriti”, scrive su twitter il Presidente del
Consiglio, Giuseppe Conte.

“La preghiera, mia, del governo e di tutti gli Italiani, per i
morti innocenti massacrati dai terroristi in Sri Lanka”, dice
il ministro dell’Interno Matteo Salvini.

“Gli attacchi testimoniano di un genocidio perpetrato contro i
cristiani. Preghiamo per le vittime innocenti e lavoriamo per
la libertà di religione nel mondo”. Così in un tweet il
presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani.

(ANSA) – ROMA, 22 APR – C’è un gruppo jihadista locale aiutato
da una rete internazionale dietro i sanguinari attacchi di
ieri in Sri Lanka. Lo annuncia il governo precisando che si
tratta del National Thowheed Jamath. Il governo, secondo
quanto riportato dai media locali, ha anche ammesso grosse
falle nella sua intelligence. Il sottosegretario al governo
Rajitha Senaratne ha detto di non ritenere che “gli attacchi
possano essere stati portati avanti solo da un gruppo di
questo paese.
    C’è una rete internazionale senza la quale questi attacchi
non sarebbero riusciti”.
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