Un acquario virtuale realizzato dagli studenti per studiare i mari d'Europa
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Un acquario virtuale realizzato dagli studenti per studiare i mari d’Europa Un acquario virtuale realizzato dagli studenti per studiare i mari d’Europa Il progetto WAVES mostra come le ICT possano supportare un’esperienza internazionale di educazione alla sostenibilità degli ambienti marini ■ Roberta Parodi, (WAVES project manager) Acquario di Genova rparodi@acquariodigenova.it ■ Vittorio Midoro, CNR - Istituto Tecnologie Didattiche midoro@itd.cnr.it INTRODUZIONE Acquario di Genova (IT, coordinatore progetto): WAVES è un progetto europeo1, sviluppato la struttura, inaugurata ufficialmente nel 1993, nell’arco di due anni (ottobre 2004 - set- attira ogni anno 1.200.000 visitatori. Con i suoi tembre 2006), nell’ambito dell’azione Mi- 10.000 m2 di percorso e le 71 vasche espositi- nerva (programma Socrates) e condotto da ve, è una delle strutture di carattere educativo – una partnership (figura 1) coordinata dal- culturale più visitate in Italia. l’Acquario di Genova. Lithuanian Sea Museum (LT): inaugurato nel http://www.acquariodigenova.it/ 1979, è il più popolare museo della Lituania, vi- waves/index.htm sitato da 400.000 visitatori ogni anno. Com- Le finalità di WAVES sono state molteplici. prende esposizioni dedicate agli ecosistemi del Innanzitutto la creazione di una rete euro- Mar Baltico e dei mari tropicali, e alla storia del- pea di Acquari e Musei del mare, in grado di la navigazione. porsi come nucleo di aggregazione di un si- stema educativo articolato, che coinvolge L’Aquàrium de Barcelona (ES): è uno dei più fa- diverse scuole del territorio in cui operano. mosi e grandi acquari europei, specializzato Tale rete è stata il supporto di una comunità nella rappresentazione degli ecosistemi caratte- ristici del Mar Mediterraneo. finalizzata alla crescita di consapevolezza e conoscenze dei ragazzi sui temi legati agli Nausicaa - Centre National de la Mer (F): aper- ambienti marini. to nel 1991, è considerato un polo di sviluppo 37 È da notare che, essendo WAVES un pro- scientifico, educativo e culturale. Nel 1999 è getto di educazione ambientale, si colloca stato designato Centro di Eccellenza dalla Com- naturalmente nel contesto della Decade missione Oceanografica Intergovernativa del- dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile, l’Unesco. varata dalle Nazioni Unite con l’obiettivo di integrare principi, valori e pratiche dello svi- WWF - (TR): la sezione turca, parte della rete luppo sostenibile in tutti gli aspetti dell’e- globale del WWF, è focalizzata su problemati- che rilevanti a livello nazionale. Conduce pro- ducazione e dell’apprendimento «al fine di getti di conservazione sugli ambienti acquatici e indurre comportamenti compatibili con sulle specie più rappresentative del paese. uno sviluppo sostenibile riguardante l’inte- grità dell’ambiente, la sostenibilità econo- mica e la giustizia sociale per la generazione zione allo sviluppo sostenibile, con partico- figura 1 presente e quelle future». lare riferimento agli ambienti marini. Più in La partnership di WAVES Due sono state le componenti fondamenta- particolare, gli obiettivi specifici e le relative li del progetto: una relativa all’uso delle attività in cui si è articolato il progetto sono ICT per creare comunità di apprendimento stati i seguenti: 1 Grant aggreement num- numero 1-2007 TD40 a livello europeo, l’altra riguardante gli • creazione di una rete internazionale di ber: 116949 - CP - 1 - aspetti correlati alle tematiche dell’educa- scuole operanti nel territorio degli Acqua- 2004 - 1 MINERVA - M
Un acquario virtuale realizzato dagli studenti per studiare i mari d’Europa ri e Musei del mare coinvolti nel progetto a distanza, che coinvolge l’uso delle ICT e a questi collegate; (Information and Communication Techno- • formazione di gruppi di insegnanti delle logies), come fattore chiave che consente ai scuole coinvolte; cittadini europei di trarre vantaggio di un’a- • realizzazione di progetti di educazione rea europea aperta per la collaborazione ambientale da parte delle scuole coinvolte; nell’educazione». • realizzazione del portale SeaStem per il In WAVES, la comunicazione in rete è stata coordinamento delle attività delle scuole e usata principalmente per due scopi: per la dei partner; formazione degli insegnanti e per le attività • realizzazione di un acquario virtuale, basa- collaborative degli studenti. to sui materiali prodotti dalle scuole nei progetti di educazione ambientale. I CONTENUTI E I METODI La struttura, gli obiettivi e le finalità, indivi- In WAVES, l’intervento educativo, che ha duate dall’Acquario di Genova, sono state coinvolto una comunità di apprendimento condivise con i partners durante i periodici costituita da docenti, esperti dei contenuti e incontri di coordinamento. tutor, mirava allo sviluppo della consapevo- Nel corso del primo incontro sono state in- lezza degli studenti sulle tematiche di soste- dividuate le caratteristiche principali richie- nibilità degli ambienti marini. ste alle scuole e alle classi interessate ad un In particolare l’ambiente oggetto di studio coinvolgimento: accesso a Internet, età de- è stato individuato durante il corso di ag- gli studenti (compresa tra 14 e 16 anni), giornamento per i docenti, dopo aver defi- partecipazione degli insegnanti di inglese, nito i pre-requisiti necessari agli studenti materie scientifiche e tecnologiche. Duran- per affrontare le attività. Ogni partner ha te gli altri incontri sono stati valutati gli svi- deciso di studiare e rappresentare un solo luppi e analizzate le problematiche via via ecosistema e precisamente: emerse. • la costa rocciosa e le pozze di scogliera Le relazioni tra tutti i soggetti coinvolti nel- (Italia); la rete di WAVES sono state sostenute da • le praterie di Posidonia oceanica (Spagna); piattaforme tecnologiche che hanno per- • la costa baltica (Lithuania); messo una comunicazione telematica in • la costa d’Opale (Francia); tempo differito. Questa comunicazione ha • la costa della Licia (Turchia). consentito di dare vita a processi di educa- I docenti, supportati dagli esperti in biolo- zione a distanza e di collaborazione tra tut- gia marina, hanno individuato le tematiche figura 2 ti i partecipanti alla comunità, obiettivo (figura 2) da approfondire nel corso dei esplicitamente perseguito dall’azione Mi- progetti di educazione ambientale. Contenuti del progetto. nerva: «lo sviluppo dell’educazione aperta e Tali contenuti sono stati condivisi, ma ana- lizzati con modalità differenti dalle classi coinvolte. DESCRIZIONE GENERALE DELL’ECOSISTEMA Per raggiungere gli scopi di un progetto di • localizzazione geografica • profondità educazione ambientale, i modi in cui si ap- 38 • tipo di fondale (sabbioso, fangoso, roccioso) prende sono altrettanto importanti dei con- • minacce all’ambiente tenuti [Midoro et al., 1999]. Infatti da que- • minacce alle specie sti dipendono sia la qualità dell’apprendi- mento, sia lo sviluppo di valori, atteggia- PARAMETRI AMBIENTALI menti e comportamenti. Ciò richiede un’a- • temperatura desione affettiva ed emotiva che va al di là • salinità della comprensione di concetti e dell’acqui- • caratteristiche idrodinamiche (onde, correnti e maree) sizione di abilità. I modi tradizionali di ap- prendere, basati sulla lezione in classe, lo DESCRIZIONE DELLE SPECIE DELL’ECOSISTEMA • classificazione tassonomica studio a casa, l’interrogazione e l’eventuale • nome comune recupero appaiono inadeguati perché mira- • classificazione ecologica no a trasferire conoscenze disponibili sui • dieta manuali scolastici, ma non si pongono il • tipo di riproduzione problema di indurre un apprendimento • caratteristiche biologiche salienti profondo, destinato a durare nel tempo. • stato di conservazione Scrive Bruno Ciari: «La formazione di atti- • interesse commerciale (se applicabile) tudini e di valori etici non può derivare dal numero 1-2007 TD40 • livello di protezione secondo gli accordi internazionali (se applicabile) verbalismo predicatorio, dai racconti edifi- • stato di migrazione (se applicabile) canti, dalle chiacchiere. Le attitudini, i valo-
Un acquario virtuale realizzato dagli studenti per studiare i mari d’Europa ri etici, in quanto sono di “natura pratica”, ne percepita come una risorsa per l’appren- non possono che nascere da un modo di dimento. Sarà la classe (o più classi), e non i operare e di vivere». singoli alunni, l’attore principale del pro- Il risultato di un percorso di educazione getto. Tuttavia una classe può non avere le ambientale è l’inizio di un cammino per co- competenze per affrontare un problema struire un modello di vita personale compa- ambientale reale. È necessario che la comu- tibile con l’ambiente. Quali sono i modi di nità si arricchisca di esperti. Esperti sia di apprendere funzionali all’educazione am- contenuti specifici (in WAVES gli operatori bientale? Un’idea forte è che i ragazzi fac- degli Acquari e dei Musei coinvolti) sia di ciano insieme un’esperienza di vita sostenibi- modi di operare, che possono essere coin- le, cioè in armonia con l’ambiente fisico, volti in varie forme e a vario titolo nel pro- con quello sociale e con se stessi, conte- getto. Questa comunità opererà nell’am- stualmente all’apprendimento dei contenu- biente scelto per comprenderlo e, se possi- ti. Inoltre è importante che questa esperien- bile, modificarlo. za modifichi in qualche misura l’ambiente La condizione perché questa collaborazio- (fisico, sociale, individuale) nella direzione ne abbia successo è che ci sia una reale in- di uno sviluppo sostenibile. Infatti la perce- terdipendenza tra i membri di un gruppo zione che con il proprio impegno sia possi- nella realizzazione di un compito (nel no- bile trasformare l’ambiente motiva i ragazzi stro caso la realizzazione di una sezione di e li dispone a proseguire sulla strada intra- un “Acquario Virtuale”), un impegno nel presa. Ma come costruire un’esperienza di mutuo aiuto, un senso di responsabilità per vita sostenibile? il gruppo e i suoi obiettivi. Ecco perché il la- Ad esempio tramite un progetto, che preve- vorare in modo cooperativo, con i compa- da la creazione di una comunità di studenti, gni, con gli insegnanti e gli “esperti”, per insegnanti, esperti, ecc., interessata ad af- raggiungere fini comuni percepiti come im- frontare un problema di un certo ambiente. portanti per sé e per l’ambiente, può svilup- Favorire poi l’organizzazione di questa co- pare quel senso di solidarietà, amicizia, sti- munità perché possa lavorare in modo coo- ma reciproca e anche fratellanza che è l’in- perativo in quell’ambiente al fine di com- grediente principale non solo per lavorare prenderlo e trasformarlo. insieme ma anche per vivere in armonia in Perché servono questi ingredienti? Per di- una società sostenibile (Kaye, 1994). versi motivi. Un singolo individuo da solo non può com- LE REALIZZAZIONI prendere tutti gli aspetti implicati in un pro- Waves online blema ambientale che è intrinsecamente Il primo passo del progetto è stato la strut- complesso, perché dipendente da moltepli- turazione e realizzazione di un corso online ci fattori, ciascuno dei quali richiede com- per i docenti coinvolti [Banzato e Midoro, petenze diverse. Inoltre le relazioni che le- 2006]. Obiettivo principale di tale corso è gano questi fattori sono soggette a più in- stato quello di fornire agli insegnanti le ca- terpretazioni e le soluzioni sono frutto di pacità per strutturare e svolgere con i propri un accordo tra diversi punti di vista. Ecco studenti un progetto di educazione am- 39 perché lo studio di un problema ambienta- bientale focalizzato sull’analisi di un am- le, per esempio l’impatto ambientale di una biente marino. Il corso, della durata com- certa opera, viene affrontato nella realtà da plessiva di 11 settimane, è stato strutturato un’équipe interdisciplinare. Lo studio di un su quattro moduli, ognuno dei quali basato problema ambientale è al di fuori delle com- a sua volta sullo studio individuale dei ma- petenze di un singolo individuo e va affron- teriali, su discussioni remote circa i conte- tato in modo cooperativo da un gruppo di nuti, su attività proposte dai tutor e dagli lavoro eterogeneo. Questa situazione do- esperti. Tre incontri frontali sono stati orga- vrebbe essere ricreata in un’esperienza di nizzati all’inizio, a metà circa e nella fase educazione ambientale a scuola, il cui og- conclusiva. Particolare enfasi è stata data al- getto è lo studio di un problema ambienta- le attività pratiche e alla condivisione tra i le, così come si manifesta in un dato am- diversi gruppi locali. biente, congiunto con la ricerca di possibili Il primo modulo aveva come obiettivo la fa- soluzioni in grado di trasformare quell’am- miliarizzazione tra i partecipanti e la cono- biente nella direzione di una risoluzione del scenza dell’utilizzo del sistema di computer problema. conferenza utilizzato, First Class. numero 1-2007 TD40 A scuola una classe (studenti + insegnanti) Nel secondo modulo sono state definite le costituisce una comunità, ma raramente vie- basi dell’esperienza di apprendimento degli
Un acquario virtuale realizzato dagli studenti per studiare i mari d’Europa figura 3 Il portale SeaStem. studenti. In particolare è stato scelto l’am- la propria area per condividere competenze biente da studiare con i ragazzi e la struttu- e problematiche e per discutere sui risultati ra del progetto di educazione ambientale. ottenuti. Nel terzo modulo ogni gruppo ha definito L’area degli esperti è invece stata utilizzata un modello per rappresentare l’ambiente per analizzare i materiali elaborati dalle clas- scelto e lo ha condiviso con gli altri gruppi. si e per discutere sulla complessità del pro- Altro tema affrontato è stato il legame tra le getto. varie materie di insegnamento e i progetti. Ogni paese partecipante ha avuto inoltre la L’ultimo modulo infine è stato focalizzato possibilità di comunicare nella propria lin- sulle modalità di apprendimento cooperativo, gua in un’area di lavoro locale, strutturata sulla definizione delle attività sul territorio e in maniera analoga a quella comune. sulle modalità di valutazione delle stesse. I progetti di educazione ambientale Il portale SeaStem Seguendo le stesse procedure adottate dagli 40 Una volta terminato Waves online, la co- acquaristi per realizzare il modello di un munità, studenti inclusi, ha iniziato a lavo- ecosistema in una vasca espositiva, gli stu- rare sul portale SeaStem (http://www.sea denti hanno osservato e raccolto dati sul- stem.info/fad/), utilizzando la piattaforma l’ambiente reale scelto, con l’obiettivo di open source “Moodle” (figura 3). Questo comprendere i processi che regolano la vita nuovo strumento è stato utilizzato fino alla di determinate specie in date condizioni conclusione del progetto. ambientali. Ogni membro della comunità è stato dota- Dopo una fase iniziale di condivisione delle to di password e username e sono state crea- preconoscenze, i partecipanti sono stati te diverse aree comuni di lavoro: quella de- coinvolti nella strutturazione delle attività dicata agli studenti, quella per i docenti e sul territorio e nel loro inserimento nel pro- quella degli esperti. Nella prima, i ragazzi di getto vero e proprio. La vera sfida è stata tutti i paesi hanno condiviso informazioni quella di trasformare l’esperienza non solo sulle attività svolte a livello locale. Per au- in conoscenza, ma anche in cambiamenti di mentare la loro motivazione e il grado di comportamento e attitudini che sono parte coinvolgimento sono state organizzate dai integrante della formazione dei giovani. Le tutor, in collaborazione con gli esperti, ap- metodologie didattiche applicate sono an- numero 1-2007 TD40 puntamenti on line. date oltre i tradizionali sistemi di apprendi- La comunità degli insegnanti ha utilizzato mento e hanno preso in considerazione l’e-
Un acquario virtuale realizzato dagli studenti per studiare i mari d’Europa figura 4 Ragazzi che studiano le pozze di scogliera sperienza diretta e l’impegno verso le pro- Spagna blematiche correlate, aspetti di fondamen- Il progetto è durato circa tre mesi, da di- tale importanza nell’ambito dell’Educazio- cembre 2005 a marzo 2006. ne Ambientale. I principali obiettivi sono stati i seguenti: Ma diamo uno sguardo più ravvicinato ai • conoscere i parametri chimici e fisici che diversi progetti. determinano la presenza di una prateria di posidonia; Italia • conoscere le specie viventi in una prateria Le attività con gli studenti si sono svolte tra di posidonia; settembre 2005 e maggio 2006. Tra gli • individuare la relazione tra le attività uma- obiettivi principali ricordiamo: ne e l’ecosistema studiato; • descrivere gli elementi di un ecosistema; • utilizzare in maniera appropriata le nuove • promuovere la conservazione e la prote- tecnologie per l’e-learning; zione dell’ambiente; • accrescere le proprie competenze nella ricer- • risolvere problemi; ca e nell’utilizzo di informazioni scientifiche; 41 • lavorare in gruppo e cooperare con grup- • comunicare con studenti di altri paesi eu- pi esterni; ropei e condividere esperienze e cono- • utilizzare in maniera appropriata le nuove scenze. tecnologie per l’e-learning. Anche in questo caso sono state organizzate Incontri frontali sono stati organizzati per attività sul territorio, come uscite in mare fi- valutare i prerequisiti dei partecipanti e per nalizzate al campionamento dell’acqua e in- dare loro informazioni generali sull’ambien- terviste a subacquei professionisti; attività di te, le specie e le tecniche di campionamento. laboratorio focalizzate sull’analisi dei princi- Gli studenti si sono inoltre recati in visita al- pali parametri dell’acqua (pH, alcalinità, clo- l’Acquario di Genova per osservare gli am- ruri, nitriti…) e incontri di approfondimen- bienti mediterranei e per discutere con gli to presso l’Acquario di Barcellona. esperti sugli elementi dell’ecosistema. Le attività sul territorio (figura 4) sono sta- Francia te condotte anche sulla base dei suggeri- Le attività sono iniziate a dicembre 2005 e menti degli studenti stessi, mentre le schede si sono concluse a gennaio 2006; tra gli da inserire nel data base dell’acquario vir- obiettivi ricordiamo: numero 1-2007 TD40 tuale sono state realizzate raccogliendo dati • conoscere la costa e il porto di Boulogne su testi scientifici e Internet. sur Mer;
Un acquario virtuale realizzato dagli studenti per studiare i mari d’Europa figura 5 Home page dell’acqua- rio virtuale. • comunicare in inglese con studenti di altri Tra gli obiettivi ricordiamo: paesi europei; • aumentare la consapevolezza della limita- • utilizzare in maniera appropriata le nuove tezza delle risorse ittiche; tecnologie per l’e-learning. • accrescere la capacità di lavorare in gruppo; Le informazioni sono state raccolte in segui- • utilizzare in maniera appropriata le nuove to ad attività pratiche di raccolta e analisi da- tecnologie per l’e-learning. ti, incontri con gli esperti presso il Centro Nazionale del Mare, ricerche bibliografiche. L’acquario virtuale Docenti e studenti, nell’ambito dei loro Lituania progetti hanno infine condiviso la progetta- Il progetto è iniziato a settembre 2005 e si è zione del sito web dell’acquario virtuale (fi- concluso a maggio 2006. Le attività pratiche gura 5), il cui obiettivo principale è quello sono state strutturate dai docenti di scienze, di divulgare informazioni sull’ambiente ma- mentre gli insegnanti di materie artistiche e rino e sulla necessità di gestire le risorse na- 42 di tecnologia hanno curato gli aspetti legati turali in maniera responsabile. alla modellizzazione dell’ecosistema. La visita all’acquario virtuale inizia dalla Obiettivi salienti del progetto sono stati: mappa dell’Europa. Ciascuno dei paesi • accrescere la conoscenza del Mar Baltico; coinvolti rappresenta idealmente una vasca; • aumentare le capacità di ricerca e utilizzo cliccando su essa il visitatore trova informa- delle informazioni scientifiche; zioni sulla componente vivente e su quella • sviluppare la capacità di lavorare in gruppo; non vivente dell’ambiente rappresentato. • utilizzare in maniera appropriata le nuove I dati raccolti durante i progetti sono stati tecnologie per l’e-learning. standardizzati e inseriti in un data base co- Le attività sul territorio sono state essenzial- mune. Dove possibile, sono stati inseriti mente visite guidate al Museo Lituano del link a siti di approfondimento. Mare e campionamenti. VALUTAZIONE DEI RISULTATI Turchia La valutazione del progetto WAVES, rea- Le attività si sono sviluppate tra dicembre lizzata da un osservatore esterno sulla base 2005 e aprile 2006. Si è trattato essenzial- di informazioni raccolte durante il suo svol- mente di visite a strutture museali, parteci- gimento, mirava non solo a presentare i ri- numero 1-2007 TD40 pazione a relazioni di esperti e visite ad am- sultati più importanti in termini di prodot- bienti naturali. ti e di processi, ma anche a evidenziare in
Un acquario virtuale realizzato dagli studenti per studiare i mari d’Europa che misura sono stati raggiunti gli obiettivi • la combinazione di attività di formazione, iniziali e quali sono stati i punti di forza e di lavoro in classe e di riflessione all’inter- gli aspetti problematici del progetto. La no di un’originale attività di educazione metodologia usata e i risultati completi del- ambientale; la valutazione sono descritti in [Losito, • lo svolgimento di attività didattiche, di- 2006]. Qui ci limitiamo a menzionare le versificate e flessibili, in grado di promuo- principali conclusioni del rapporto di valu- vere la partecipazione attiva degli studen- tazione. ti e il raggiungimento degli obiettivi co- gnitivi del progetto; Aspetti problematici • la costruzione, seppure con le limitazioni Come spesso accade nei corsi di formazione evidenziate dagli stessi partecipanti, di un di persone in servizio, uno dei problemi processo di comunicazione e condivisio- maggiori si è rivelata la mancanza di tempo. ne, che ha consentito agli studenti, ma an- Infatti gli insegnanti erano coinvolti in altre che agli insegnanti, di venire in contatto attività e, sebbene considerassero la parteci- con realtà diverse e stimolanti; pazione al progetto utile e interessante, • la crescita della consapevolezza sulle po- spesso avevano altre priorità legate alla loro tenzialità e i limiti della comunicazione in pratica di insegnanti: rete e dell’opportunità di integrare diver- • nonostante le opinioni largamente positi- se forme di comunicazione nella collabo- ve sull’organizzazione della comunicazio- razione tra scuole; ne, più di un gruppo sentiva il bisogno di • la crescita della consapevolezza della ne- una comunicazione più diretta e una di- cessità di accompagnare l’introduzione di scussione più serrata al livello nazionale; nuove forme di comunicazione tra le • l’apprendimento degli studenti ha riguar- scuole (comunicazione differita online) dato quasi esclusivamente la sfera cogniti- con processi di formazione e di supporto va, nonostante gli obiettivi del progetto per gli insegnanti; indicassero come importanti anche obiet- • la conferma della relazione stretta tra edu- tivi legati alla sfera affettiva e dei valori e cazione ambientale e innovazione della ciò sembra confermare quanto emerge scuola, e del ruolo giocato dalle ICT nel- anche in altri progetti di educazione am- la realizzazione di processi di innovazione. bientale. Ciò probabilmente è connesso al Concludendo si può affermare che l’espe- periodo di tempo troppo breve rispetto ai rienza del progetto WAVES mostra come tempi richiesti per tali mutamenti. Nel metodologie innovative, nuove tecnologie, progetto WAVES, inoltre, l’identificazio- apertura internazionale e l’uso nella didatti- ne di tali cambiamenti è ancora più diffi- ca delle risorse del territorio possano inne- cile a causa del carattere internazionale scare processi di innovazione profonda della del progetto, che rende difficile compara- scuola, in cui gli studenti si sentano cittadini re atteggiamenti e valori; europei, in un mondo “tutto attaccato”. • uno dei maggiori problemi è stato il coor- riferimenti dinamento delle attività dei gruppi locali. RINGRAZIAMENTI bibliografici Infatti ogni gruppo ha lavorato indipen- Un caldo ringraziamento va a tutti coloro 43 dentemente e il fatto che avessero orari che con il loro appassionato lavoro hanno Banzato M., Midoro V. (2005), Modelli di E- differenti e fossero coinvolti diversi tipi di contribuito alla buona riuscita del progetto learning, TD-Tecnologie scuole spesso ha reso problematico il e in particolare ai partner del progetto, agli Didattiche, n.36, edizio- coordinamento; insegnanti e agli studenti delle scuole coin- ni Menabò, Ortona. • in alcuni casi l’integrazione delle attività volte, che hanno collaborato con entusia- del progetto nel curricolo tradizionale smo e competenza. Un grazie di cuore a Kaye A. (1994), Appren- dimento collaborativo della scuola è stata carente; Stefano Angelini e Eleonora Amoriello, la basato su computer, TD- • uno dei problemi emersi è stata la diffi- cui preziosa collaborazione ha dato qualità Tecnologie Didattiche, coltà nella comunicazione in Inglese, che alle attività del progetto, a Stefania Bocco- n.4, edizioni Menabò, ha reso più lenta e farraginosa la collabo- ni, instancabile tutor del corso WAVES on- Ortona. razione. L’aspetto linguistico è stato sicu- line, a Monica Banzato e a Domenico Cor- Losito B. (2006), Final ramente un ostacolo a una collaborazione cione, per il lavoro svolto nello sviluppo Evaluation Report, inter- più attiva. delle piattaforme di comunicazione del pro- nal report of WAVES getto, a Jeffrey Earp per l’indispensabile project. Punti di forza consulenza linguistica e al MUVITA (Mu- Midoro V., Briano R. Le conclusioni del rapporto di valutazione seo della Vita) della Provincia di Genova, (1999), Educazione am- numero 1-2007 TD40 menzionano una lista dei punti che costitui- che ha facilitato lo svolgimento di diverse bientale a scuola, edizio- scono gli aspetti più positivi del progetto: attività del progetto. ni Menabò, Ortona.
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