Gli insegnanti incaricati di funzioni obiettivo sulla "piattaforma" telematica di - INDIRE (BDP)
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Gli insegnanti incaricati di funzioni obiettivo sulla “piattaforma” telematica di INDIRE (BDP) Gli insegnanti incaricati di funzioni obiettivo sulla “piattaforma” telematica di INDIRE (BDP) “Formazione” o solo “animazione” in rete? L’esperienza del primo anno cercando di mostrare quali attività di apprendimento ha facilitato. ■ Raffaele Mazzella, coordinatore delle attività in rete del progetto e la ricerca condotta da IRRE Lazio - Università La Sapienza - CNR Roma mazzella@bdp.it Premessa cati per FO non ci sono: saper navigare e co- 1 Istituto Nazionale per la Con l’ultimo contratto collettivo nazionale, noscere l’inglese… ”. Documentazione e la Ri- tutte le scuole possono disporre di risorse I due modelli con cui ci siamo misurati so- cerca Educativa economiche per pagare il lavoro aggiuntivo no la FAD di terza generazione [Trentin, http://www.indire.it necessario per il raggiungimento di obietti- 1998] e il supporto a “comunità di prati- vi considerati prioritari. che” [Brown, Duguid, 1991]. 2 In questa situazione I collegi dei docenti hanno individuato: Alla FAD di terza generazione, in verità, ci qualcuno ha pensato che • “funzioni obiettivo” da assegnare ad in- avvicina solo l’uso intensivo degli strumen- forse avremmo fatto me- segnanti (mediamente 4 per scuola); ti di comunicazione mentre ci distingue la glio a seguire alla lettera • gli insegnanti a cui assegnarle. mancanza di obiettivi dichiarati e misurabi- le indicazioni dell’Ammi- Gli stessi Collegi, alla fine dell’anno scola- li, la mancanza di materiale didattico strut- nistrazione. Ecco come viene definito, il modulo stico, valuteranno l’operato dei colleghi. turato, la mancanza di “tutor” sostituiti da affidato alla BDP (oggi Gli insegnanti a cui vengono assegnate fun- “facilitatori”. INDIRE), in un docu- zioni obiettivo devono partecipare ad atti- Quindi, più che con un confronto con un mento dell’ “Osservato- vità formative per 40 ore, dieci di queste u- modello di FAD, si tratta di capire se il rio di orientamento e tilizzando le nove tecnologie di rete. “marchingegno” ha favorito la nascita e lo monitoraggio della for- mazione”: A INDIRE1 (già BDP) fu affidato l’incarico strutturarsi di una comunità. “… un modulo a caratte- di progettare le attività per le 10 ore; le edi- Per “marchingegno” s’intende l’infrastrut- re nazionale - che si avva- zioni concluse sono due, 1999/2000 e tura info-telematica utilizzata, l’organizza- le del supporto di mate- 49 2000/2001; probabilmente ci verrà affida- zione e le regole che lo staff si è dato. riale didattico organizza- to in un CD-ROM - del- ta anche la terza edizione. Agli albori di Internet scrivevano Brown e la durata di 10 ore … Il Descriverò l’“impianto” concettuale e tec- Duguid: materiale prodotto dovrà nologico della prima edizione rimasto, per “I mezzi per infondere nuove energie in- permettere una fruizione altro, inalterato nelle linee essenziali duran- novative ad una qualsiasi organizzazio- personalizzata e sarà an- te la seconda edizione. ne o alleanza devono in definitiva essere che in internet con un servizio di help line per tenuti in conto nella progettazione del- facilitare i docenti nell’u- INTRODUZIONE l’architettura dell’organizzazione e dei so.” Ritengo di poter considerare la nostra una modi in cui le comunità vengono collega- Il modello è chiaro, si fa esperienza di supporto alla formazione in te tra di loro. Questa architettura do- riferimento a quella che rete, con caratteristiche peculiari. vrebbe preservare e migliorare la salutare in letteratura si chiama “formazione a distanza Una per tutte: si è trattato di un intervento autonomia delle comunità, costruendo, di seconda generazione”: molto vasto, che ha riguardato tutte le al tempo stesso delle interconnessioni at- distribuzione di materia- scuole italiane e ha coinvolto insegnanti che traverso cui diffondere i risultati degli e- le (in questo caso su CD- non avevano scelto di utilizzare gli stru- sperimenti condotti in comunità separa- ROM e/o “scaricabile dalla rete”) e rapporto menti di rete2. te. È già disponibile il potenziale tecnolo- “uno a uno” tra il singo- numero 1-2002 TD25 Infatti molti hanno reagito: “dovevate dir- gico per rendere agibile questa distribu- lo fruitore del servizio e celo prima… tra i requisiti per essere incari- zione, come la posta elettronica, i bolletti- un addetto all’help.
Gli insegnanti incaricati di funzioni obiettivo sulla “piattaforma” telematica di INDIRE (BDP) ni interni e altri strumenti capaci di so- La comunità virtuale stenere lo scambio operativo” [ Brown e • 60 mila insegnanti incaricati di funzioni Duguid, 1991]. obiettivo (FO), praticamente la totalità Come si definiscono le nostre comunità? degli “aventi diritto” si sono registrati al- Attorno al loro essere insegnanti? Intorno al l’ingresso del sito. loro essere insegnanti con incarichi “specia- • 100 Responsabili di Rete (RdR): “perso- li”? Come vivono il “mandato”? naggi” individuati dalle strutture periferi- Le comunicazioni nei forum ma anche i mes- che dell’amministrazione (provveditora- saggi inviati all’indirizzo funzioni@bdp.it ti); nella maggior parte si è trattato di do- (nella home c’è scritto: “per qualunque centi comandati già con altri incarichi problema rivolgersi a …”, l’invito è stato ac- (anche se non sono mancati gli insegnan- colto anche per problemi… al margine del ti con la responsabilità di classi). contesto) offrono molti elementi per com- • 11 “consulenti” degli RdR: abbiamo ri- prendere la difficoltà. tenuto indispensabile affiancare i RdR Il modello di apprendimento con esperti di attività di rete, dato lo scar- L’insegnante FO si trova con problemi da so tempo avuto per la formazione dei R- affrontare alla luce dell’esperienza (manca il dR (ricordo che questi ultimi non hanno “manuale d’uso” per l’insegnate incaricato avuto la “chiave” per interventi tecnici di funzioni obiettivo). La sua condizione è per la personalizzazione della propria a- quella del bricoleur alle prese con un pro- rea provinciale; per qualunque variazione getto con a disposizione risorse accumulate. dovevano consultarsi con il proprio “Si immagini - scriveva Lèvi-Strauss utiliz- “consulente” e solo quest’ultimo era in zando l’immagine del bricoleur in tutt’altro grado di operare sul server (a distanza). contesto - qualcuno al lavoro entusiasmato • uno staff tecnico: composto da elementi dal suo progetto. Il primo passo pratico che dei tre dipartimenti della BDP (oggi IN- compie è retrospettivo. Deve rivolgersi indie- DIRE). tro a quell’insieme già disponibile di attrezzi L’insieme dei materiali di studio e materiali per valutare o rivalutare quello Gli “esperti” non sono stati elencati tra i che contiene e infine, e soprattutto, per impe- partecipanti alla comunità virtuale perché gnarsi in una sorta di dialogo con esso e, pri- non erano stati “impegnati contrattualmen- ma di scegliere tra gli attrezzi, per elencare le te” a partecipare alle attività comunicative. risposte possibili che l’intero insieme è in gra- Gli “esperti” sono stati scelti tra quelli che, do di offrire per risolvere il suo problema.” per la propria attività professionale, hanno [Lèvi-Strauss, 1966] una “visibilità” dei processi in corso tale da Il primo problema che incontrano è … de- permettergli di “dire qualcosa” agli inse- finirsi. gnanti che nei processi sono coinvolti. 3 Quali sono le prime “storie” che gli inse- Gli “esperti” hanno fornito dei contributi Si tratta di un ambiente di sviluppo del Joint gnanti FO fanno circolare nelle comunità scritti che una redazione ha provveduto a Research Centre.http:// appena nate? mettere in linea in formato “navigabile” e gist.jrc.it/defaul/ Dicono dei rapporti con il collegio, con il “scaricabile”. 50 Noi l’abbiamo utilizzato preside, con l’amministrazione. Ho cercato La redazione ha avuto il compito di aggior- anche per il data base di seguire il dibattito sulla figura dell’inse- nare i materiali e di arricchirli con riferi- delle esperienze didat- tiche e dei pof delle gnante incaricato di FO anche fuori dalle menti a risorse in internet e nelle banche scuole GOLD nostre comunità virtuali, partecipando al- della BDP. http:gold.bdp.it l’attività di mailing list, seguendo forum e Un particolare tipo di materiali di studio so- parlando con colleghi reduci dalle riunioni no state le esperienze che gli insegnanti FO 4 del collegio docente. Sinteticamente l’im- hanno segnalato nella banca dati del “labo- www.webboard.com pressione che ne ho ricavato è che l’inse- ratorio delle esperienze” (si veda la descri- 5 gnante FO è definito in un continuo che va zione della “piattaforma”): sono state se- La “piattaforma” dall’incarnazione del contropotere del pre- gnalate circa 8.000 esperienze riempiendo utilizzata non consente side/dirigente a quella di “lacchè” dell’au- una “scheda catalografica”. In molti casi i la memorizzazione e la elaborazione di tutte le torità. segnalatori hanno anche allegato un docu- operazioni compiute mento più ampio che descrive più ampia- (“tracciabilità”). LA NOSTRA PROPOSTA mente l’“oggetto”. Analizziamo i tre elementi fondamentali Le tecnologie 6 [Midoro, 1998]: All’URL http://www.bdp.funzioniobiettivo.it Il sistema di conference (WebBoard) è stato 1. La comunità virtuale abbiamo aperto un “cantiere di lavoro” con in- numero 1-2002 TD25 configurato in modo da 2. L’insieme dei materiali di studio gresso vietato ai non addetti ai lavori. Per i “cu- permettere ciò. 3. Le tecnologie riosi” ci sono alcune pagine informative.
La metafora utilizzata è quella del “col- Gli insegnanti incaricati di funzioni obiettivo sulla “piattaforma” telematica di INDIRE (BDP) lege”: • segreteria (registrazione); • news, segnalazioni ultimi aggiornamenti; • aule per lo studio (con materiali apposi- tamente commissionati, riferimenti bi- bliografici, segnalazioni di esperienze); • laboratori (banca dati per la ricerca e la segnalazione on line di esperienze relati- ve all’azione da FO); • salette per incontri (forum nazionali e provinciali, tra “pari” e con interventi di esperti). Dal punto di vista tecnologico si tratta di un sito composto da tre ambienti: • l’ambiente GIST3 che gestisce il data ba- se delle registrazioni e la banca dati del “laboratorio esperienze”; • l’ambiente html per le pagine di acco- glienza e la messa a disposizione dei ma- teriali delle “aule di studio”; Quanti? figura 1 • l’ambiente WebBoard4 in cui sono state Dei circa 60mila utenti registrati all’ingres- Home page del sito. aperte più di cento aree forum provincia- so del sito, ne troviamo circa 25mila nelle a- li con una dotazione “standard” di 7 fo- ree forum provinciali. rum: 5 tematici legati alle aree di studio Quelli che non appaiono registrati nell’area delle “aule”, 1 generico da utilizzare per forum cosa hanno fatto? Si possono fare so- discutere temi non rientranti nelle aree di lo delle ipotesi5: hanno scaricato e letto al- studio, il settimo forum, “caffè”, per la cuni materiali dell’ “aula di studio”. socializzazione. Hanno consultato il data base delle espe- rienze, alcuni di essi hanno inserito delle e- CHE COSA È ACCADUTO sperienze (circa 6mila). Una certa parte di Comunità sempre aperte ai “nuovi”. coloro che non si sono registrati nelle aree Ben strana “scuola”, la nostra. Una scuola forum hanno comunque letto i messaggi con le iscrizioni sempre aperte. entrando come “ospiti”6. Uno dei punti critici delle nostre comunità Dei 25mila registrati nelle aree forum circa “sempre aperte” è stata la gestione dei nuo- 5800 hanno inviato almeno due messaggi. vi arrivati. Gestione complessa che avrebbe Quelli che hanno inviato un solo messaggio richiesto per i RdR formazione accurata e risultano 4200, mentre circa 15.500 sono supporti locali adeguati. gli utenti che si sono collegati al sito senza Istituzionalmente a cosa dovevano servire i inviare alcun messaggio. È ragionevole sup- servizi attivati? A permettere agli insegnan- porre che questi ultimi abbiano letto alcuni 51 ti FO di acquisire un credito di “10 ore di messaggi. formazione” da aggiungere alle 20 ore di Questi dati quantitativi presentano una si- formazione locale (provinciale o sub pro- tuazione che rimanda al modello proposto vinciale). da A Tidwel (1999) ed utilizzato da Calva- Si è ipotizzato il seguente utilizzo: ni e Rotta (1999) per descrivere le relazioni • un insegnante incaricato di funzioni o- tra gruppi di utenti di una mailing list biettivo, venuto a conoscenza dell’obbli- (gruppo di discussione), di grandi dimen- go delle 10 ore in rete, si connette per sioni, con alto numero di messaggi, senza cercare i materiali di studio, scaricarli e leggerli; figura 2 • una volta nel sito si rende conto che ha Gruppi di Affluenti altre due possibilità: utenti/iscritti in una mailing list. - consultare il data base del laboratorio e- sperienze (e dare il proprio contributo); Nocciolo - incontrare i colleghi della propria provin- Usa e getta Defluenti cia in un’area forum con l’aiuto e il so- numero 1-2002 TD25 stegno di un personaggio che abbiamo chiamato Responsabile di Rete (RdR).
Gli insegnanti incaricati di funzioni obiettivo sulla “piattaforma” telematica di INDIRE (BDP) moderatore (automoderata), attorno a un anche come spazio per esprimere il proprio gruppo di interesse (vedi fig. 2). disagio e le proprie difficoltà. L’offerta for- “Si identifica un nocciolo, uno ‘zoccolo du- mativa bilancia la domanda, si attivano ro’ (core), ovvero un gruppo di individui spontaneamente le catene di riflessione, esi- particolarmente attivi, coloro che di fatto ste una forte esigenza di arricchimento”. danno un senso alla comunità via e-mail… Ma gli stessi ricercatori sottolineano il fatto Attorno al gruppo più attivo ruotano soli- che le condizioni “non si sono verificate in tamente gruppi di ‘affluenti’ (drops-in): una percentuale del tutto soddisfacente” e individui meno esperti che cercano di par- suggeriscono di “mirare meglio il ruolo e la tecipare per diventare esperti a loro volta, formazione del Responsabile di Rete. Nel individui che partecipano alla discussione senso che esso debba essere essenzialmente più saltuariamente ma con cognizione di un “tutor”, che sia in grado cioè di fornire causa… non solo aiuto tecnico, ma soprattutto sup- Restano poi ai margini altri due gruppi i- porto scientifico alle domande specifiche dentificabili in quanto tali: i ‘defluenti’ che vengono fatte dai docenti e che sono ri- (drops-out) sono coloro che si iscrivono… maste senza risposta. Se il forum deve esse- ma decidono di uscirne dopo poco tem- re un luogo di formazione, deve anche ave- po… re una struttura metodologica adeguata, Il gruppo di chi ‘usa e getta’ (read-delete) con gruppi di esperti a disposizione per ri- è invece costituito da coloro che si iscrivo- solvere i vari problemi (a cominciare da no ma partecipano raramente… non si quelli riguardanti l’uso vero e proprio del tratta solo dei lukers7… ma più in generale mezzo) e con figure di moderatori che sap- di coloro che non intendono contribuire piano rivitalizzare gli scambi”. alla discussione o non sono ancora in gra- Sul ruolo dei RdR la ricerca ritorna9 per di- do di farlo.” re che “il mix delle due dimensioni, infor- 7 Quale formazione? mativa e partecipativa, si rende maggior- “Coloro che stanno in L’idea alla base della nostra proposta è sem- mente possibile, e dunque il ruolo del RdR agguato”. In una plice: gli insegnanti sono dei professionisti, diventa più facilitante, laddove ci siano stati comunità sor ta per il sostegno reciproco non gli insegnanti con maggiore esperienza so- incontri “in presenza” tra il responsabile e sono ben visti, anche se no stati incaricati di Funzioni Obiettivo dal gli utenti”. Ed avverte: “non tutto può es- ai “neofiti” si suggerisce loro Collegio. sere lasciato al virtuale e al telematico”. un periodo di ascolto. Come si può dare un contributo alla forma- Negli “spunti di riflessione” posti a conclu- zione di professionisti esperti? Creando un sione della sintesi10 della ricerca si riconfer- 8 Si fa riferimento al favorevole ambiente di lavoro per delle “co- ma che “il forum è stato un successo” ma si repor t (in via di munità di pratiche”. mette anche in guardia da un probabile ri- pubblicazione) della Qual è stato l’esito formativo? Risponde a schio: “l’entusiasmo dei docenti e il loro ricerca affidata dal MPI, questa domanda una ricerca condotta da un coinvolgimento collettivo potrebbe essere Coordinamento Forma- zione Insegnanti a un gruppo di lavoro IRRE Lazio, Università durato una sola volta, irripetibile, determi- gr uppo di ricerca La Sapienza e CNR di Roma.8 nata dal senso di esplorazione del mezzo te- formato da ricercatori In particolare, il gruppo a cui è stata affida- lematico e dall’ingenuità dell’approccio. 52 dell’Università La ta “l’analisi della dimensione pedagogica Già una seconda volta si vedrebbero mag- Sapienza, CNR di dei forum” ha indagato il realizzarsi delle giormente messe a nudo le carenze, inevita- Roma, IRRE Lazio coordinato da Massimo seguenti condizioni: bili la prima volta, insopportabili la secon- Radiciotti, Vicepresi- • “I messaggi dei singoli utenti sviluppano da”. dente dell’IRRE Lazio. una rete intesa come interscambio di Bisogna dare atto al gruppo di ricerca per la informazioni; “leggerezza” con cui ha trattato la questio- 9 • il rapporto tra domanda ed offerta di ne delle carenze tecniche: non ci sono stati La ricerca, iniziata nell’ottobre 2000, si è informazione/formazione è bilanciato; i tempi per approntare e testare sufficiente- conclusa nel maggio • gli atteggiamenti di fiducia (o di disagio) mente lo strumento. I veri testatori della 2001. Si veda la che connotano la domanda/offerta for- piattaforma sono stati gli utenti che con la relazione del gruppo che mativa sono espliciti; loro interazione (spesso “dura”) con lo ha osservato lo stile di conduzione dei RdR. • la riflessione dei singoli utenti ha effetti staff tecnico ne hanno permesso la messa a moltiplicativi, attivando catene di rifles- punto. 10 sioni.” Ecco uno dei tanti messaggi pervenuti al- La “sintesi” è stata Secondo i ricercatori le condizioni elencate l’indirizzo e-mail di servizio: curata dal coordinatore si sono realizzate e quindi “il forum ha rag- From: “Alessandra M.” dei Gruppi di Ricerca, Massimo Radiciotti, giunto lo scopo per il quale era stato istitui- To: numero 1-2002 TD25 vicepresidente dell’IRRE to, rivelandosi un efficace luogo di confron- Subject: funzioni o non funzioni???? Lazio. to e di scambio professionale, sia pure usato Date: Fri, 31 Mar 2000 18:04:04 +0200
Gli insegnanti incaricati di funzioni obiettivo sulla “piattaforma” telematica di INDIRE (BDP) Carissimi (nel senso che la bolletta del te- lefono la pago io...) È già la seconda volta che tento di regi- strarmi e il mio tentativo viene respinto. La prima volta, ingenuamente, ho man- dato un messaggio di errore all’indirizzo che voi stessi mi dicevate di contattare. Naturalmente, tale indirizzo risulta i- nesistente. Quando la smetterete con questa politica di sistematico scoraggia- mento della buona volontà degli inse- gnanti? Immagino che potrei proseguire con deci- ne e decine di insulti a livello personale, ma sono ancora abbastanza ingenua da pensare che, forse, almeno questo indiriz- zo corrisponde a qualcosa di esistente. Io esisto, ovviamente, e mi firmo Alessandra M. liceo classico M. M. Ma la ricerca non si riferisce solo alle caren- ze tecniche quando avverte: “errare è uma- Dobbiamo creare le condizioni per entrare figura 3 no ma perseverare….” e invita a: in rapporto con le domande, metterle in Un esempio di area • ripensare il ruolo dei Responsabili di contatto con chi può contribuire a cercare le forum provinciale. Rete; risposte. Stando attenti a non dare risposte • rendere disponibili “risorse” per dare ri- che “uccidono la domanda”. sposte alle numerose questioni poste nei Per fare questo occorrono risorse nuove e di- forum; verse. Dove trovarle? • integrare l’attività a distanza con quella • Tra gli esperti dei corsi in presenza in presenza. • Nel pool di risorse messe a disposizione na- zionalmente VERSO LA SECONDA EDIZIONE • Tra gli esperti messi a disposizione delle Le conclusioni della ricerca sul primo anno Associazioni Professionali che collaborano sono arrivate quando la seconda edizione • ……………. volgeva al termine. Ma il sistema di “moni- • …………… toraggio interno” ci ha permesso di indivi- Rapporto attività in presenza/attività a duare i punti di attenzione in seguito evi- distanza. denziati dalla ricerca. Per questo la seconda Durante la precedente attività molti RdR edizione ha potuto mettere in pratica i hanno trovato spazi durante le attività in “consigli” del gruppo di ricerca ed ora pos- presenza per presentare i servizi in linea e siamo dire sino a che punto la situazione è per dare le prime indicazioni operative. 53 mutata. Anche su questo punto bisogna fare qualco- Sulla seconda edizione tornerò in un prossi- sa di più e di diverso. mo articolo. Si è già detto della possibilità di utilizzare Vorrei accennare agli elementi che l’espe- esperti dei corsi in locale come “risorse” per rienza fatta ci suggerivano di introdurre. Lo attivare “eventi” in linea. Ma è necessario, faccio riportando una parte della mia rela- immediatamente, approfondire il rapporto zione di apertura del seminario11 di forma- di collaborazione con il Responsabile di zione per Responsabili di Rete della secon- Progetto della propria provincia. da edizione: Sono convinto dell’ utilità di uno stretto rapporto tra l’attività in linea e l’attività La precedente edizione è stata caratteriz- in presenza. Secondo me bisogna pensare zata dall’elemento di “rottura”; a volte ha all’attività formativa come un percorso u- “forzato” ma ha fatto utilizzare le nuove nico, con momenti “caldi” e momenti tecnologie a migliaia di insegnanti. Ha “freddi”. permesso a migliaia di insegnanti di “fare Allora, accanto all’uso dei forum che si è domande”. fatto l’anno scorso, accanto a forum “spe- numero 1-2002 TD25 Quest’anno l’azione deve essere caratteriz- cializzati” su singoli temi garantendo la 11 zata dalla “propositività”. presenza in linea di esperti perché non pre- Firenze, novembre 1999
Gli insegnanti incaricati di funzioni obiettivo sulla “piattaforma” telematica di INDIRE (BDP) vedere spazi telematici ad esplicito supporto CONCLUSIONI dell’attività in presenza. Alcune migliaia di insegnanti, spesso per la Un forum che il responsabile dell’attività prima volta, hanno “avuto a che fare” con le in presenza può utilizzare: nuove tecnologie di comunicazione. Que- • prima dell’attività (per presentare il lavo- sto non era tra gli obiettivi dichiarati ma si- ro ed “accogliere” i corsisti, ma anche con curamente è un risultato interessante, in funzione di bacheca informativa su tempi, questo momento. programmi etc); Ci sono state lamentele sulla difficoltà ad u- • durante l’attività (per far circolare docu- tilizzare le connessioni da scuole ma poi menti di studio, semilavorati, ma anche qualcuno avrà apprezzato la possibilità di a- riempire lo spazio temporale tra un incon- gire da casa, magari con l’aiuto del figlio. tro e l’altro); Alcune centinaia di insegnanti hanno inco- • dopo l’attività (per far circolare elaborati minciato a riflettere su possibili usi didattici ma anche raccogliere elementi di valuta- delle risorse (tecniche e di conoscenza) con zione). cui erano venuti in contatto. Ovviamente questo utilizzo dell’area fo- Non solo hanno incominciato a riflettere 12 rum non deve portare un appesantimento ma anche a confrontarsi con i colleghi pro- In INDIRE, in questo dell’attività del RdR. prio utilizzando gli stessi strumenti. periodo (novembre 01), È proponibile solo dove il responsabile del- Come fa notare Donatella Persico [Persico, stiamo utilizzando l’esperienza fatta per l’attività in presenza si rende disponibile 1999], quando il bacino di utenza è costi- progettare l’attività di per seguire l’attività in linea a supporto tuito da migliaia di individui organizzare at- formazione per i 62 mila della sua attività in presenza. tività di formazione non è banale12. insegnanti neo-assunti, In altre parole, questa ipotesi può essere Speriamo di aver dato un contributo anche oltre che per riprendere, praticata solo se l’utilizzo degli strumenti alla definizione di possibili modelli di for- per la terza volta l’attività per le Funzioni di rete viene previsto nel momento del pro- mazione in servizio basata, almeno in parte, Obiettivo. getto dell’attività in presenza sull’utilizzo delle nuove tecnologie. 54 riferimenti bibliografici Brown J. S., Duguid P. Calvani A., Rotta M. s’è questa formazione in Journal on the Internet, (1991), Apprendimento (1999), Comunicazione rete, TD Tecnologie didat- n.4, vol. 7. nelle organizzazioni e ed apprendimento in In- tiche, Menabò Ortona http://www.firstmon- “comunità di pratiche”, in ternet, Erikson, Trento, (CH), vol 3 n.15, pp. 15- day.dk/issues/is- Pontecorvo, Ajello e Zuc- pp.121-123. 26. sue4_7/index.html carmaglio (a cura di), I contesti sociali dell’ap- Lèvi-Strauss C. (1966), Il Tidwel A. (1999), The vir- Trentin G. (1998), Inse- prendimento, LED, Mila- pensiero selvaggio, tual agora: online ethical gnare e apprendere in no, pp. 327-355. dialogues and professio- rete, Zanichelli, Bologna, numero 1-2002 TD25 nal communities, First pp. 125-136. Midoro V. (1998), Ma co- Monday. Peer Reviewed
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