UBS outlook Energia Risorse in mutamento - Analisi L'energia si fa più cara Prospettive Vento, clima ed energie fossili
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UBS outlook Impulsi per la gestione aziendale 2013 Energia Risorse in mutamento Analisi Prospettive Soluzioni L’energia si fa più cara Vento, clima Efficienza energetica ed energie fossili come opportunità
Contenuto Editoriale ........................................................................................................................3 In sintesi .........................................................................................................................4 Parte 1 – Analisi L’energia si fa più cara Il panorama energetico svizzero ......................................................................................6 Mutamenti del mercato svizzero dell’elettricità ................................................................9 Parte 2 – Prospettive Vento, clima ed energie fossili La svolta pilotata delle fonti di energia primarie.............................................................14 Energie rinnovabili: le fonti energetiche del futuro ........................................................21 Parte 3 – Soluzioni Efficienza energetica come opportunità Efficienza energetica: la migliore fonte di energia alternativa .........................................28 Efficienza energetica conviene ......................................................................................36 Illustrazione di copertina: www.gettyimages.com www.ubs.com/outlook No SAP 83418D-1301 83418F-1301 83418I-1301 Il presente opuscolo è una pubblicazione di marketing che non soggiace alle disposizioni legali in materia di indipendenza dell’analisi finanziaria. 2 UBS outlook
Editoriale Energia: cambiamento in meglio? Cara lettrice, caro lettore, il governo elvetico è convinto che la Svizzera possa e debba soddisfare e soddisferà il suo fabbi- sogno energetico a medio termine senza centrali atomiche. Almeno questo è ciò che prevede la Strategia energetica 2050 per la Svizzera. Quando, come e con cosa si dovrà sostituire l’energia atomica verrà deciso nel corso della consultazione. Certo è che sarà necessario ridurre i consumi energetici. Entro il 2050 il Consiglio federale vuole praticamente dimezzare i consumi medi per persona e anno rispetto ai consumi del 2000. Ed è altrettanto certo che bisognerà aumentare notevolmente l’efficienza energetica: stando a quanto affermato dal Consiglio federale, nell’industria, nel commercio e nel settore dei servizi vi è an- cora un notevole potenziale di risparmio. Per sfruttarlo appieno sarebbe opportuno, ad esempio, fissare degli obiettivi di efficienza vincolanti con le aziende. UBS realizza fin da subito questo obiettivo. Fra le altre cose abbiamo avviato un parteneriato con l’Agenzia dell’energia per l’economia (AEnEC) e promuoviamo il suo modello PMI. Ai nostri clienti PMI rimborsiamo la metà del contributo del primo anno e ricompensiamo le misure soste- nibili con il bonus UBS di efficienza energetica; a pagina 37 trovate ulteriori informazioni sul nostro impegno. (A proposito di impegno: in qualità di azienda operante a livello internazionale, siamo consapevoli della nostra responsabilità e agiamo di conseguenza. Per questo, in sei anni abbiamo ridotto del 40% le emissioni di CO2 del nostro Gruppo rispetto al 2004.) Una svolta esplosiva Il nuovo orientamento strategico della politica energetica svizzera rende l’approvvigionamento energetico del Paese un tema estremamente scottante. Sia a livello tecnologico, che economico o politico, la svolta energetica pone enormi sfide sotto ogni punto di vista. Anche per l’economia svizzera: cosa può fare per rimanere competitiva, nonostante il probabile aumento dei prezzi energetici e gli investimenti – presumibilmente elevati – necessari per incre- mentare l’efficienza energetica? In quest’edizione di UBS outlook dedicata all’energia, i nostri esperti analizzano il tema sotto diversi punti di vista e delineano possibili scenari. Con queste informazioni, auspichiamo di poterle fornire degli elementi utili per prendere le sue decisioni. Le auguriamo una piacevole lettura Christine Novakovic, Responsabile Corporate & Institutional Clients UBS outlook 3
In sintesi Parte 1 – Analisi: Parte 2 – Prospettive: Parte 3 – Soluzioni: L’energia si fa più cara Vento, clima ed energie fossili Efficienza energetica come opportunità Il panorama energetico Fonti di energia primarie Efficienza energetica: svizzero nella svolta pilotata la migliore fonte di energia L’energia è il motore pulsante della La svolta energetica è determinata alternativa nostra società. Senza energia non da forze di mercato e politica ener- L’efficienza energetica consente ci sono luce, calore, mobilità né getica. Quali tendenze si profilano, di risparmiare energia e ridurre benessere. Uno sguardo al panora- cosa condiziona il mix delle fonti le emissioni di CO2. L’aumento ma energetico svizzero. di energia primarie e come questo dei prezzi energetici stimola gli Pagina 6 mix evolverà nei prossimi anni. investimenti su questo fronte. Il Pagina 14 vero impulso proviene però da una Mutamenti del mercato normativa più rigida per tutelare svizzero dell’elettricità Le fonti energetiche del futuro l’ambiente e garantire l’approvvi- La domanda è in aumento. Inoltre, sono rinnovabili gionamento energetico. un’elevata sicurezza dell’approvvi- Che si tratti di energia idrica, da Pagina 28 gionamento, l’uscita dal nucleare biomassa, solare, eolica, mareo- e la creazione di nuove capacità motrice o geotermica: in futuro L’efficienza energetica produttive non si ottengono a le energie rinnovabili diverranno conviene costo zero. sempre più importanti. In partico- Nel quadro della partnership realiz- Pagina 9 lare la quota di energia eolica e so- zata con l’Agenzia dell’energia per lare evidenzierà una forte crescita. l’economia (AEnEC), UBS sostiene Pagina 21 finanziariamente i clienti azien- dali che adottano il modello PMI dell’AEnEC e migliorano la propria efficienza energetica. Pagina 36 4 UBS outlook
Energie wird kostbarer Thema Analisi L’energia si fa più cara Finora, in Svizzera l’energia era relativamente conveniente. L’auspicato abbandono del- l’energia atomica, il crescente consumo energetico e le quan- tità di petrolio estratto ormai prossime al limite, comporte- ranno tuttavia a lungo termine uno spostamento verso forme di energia rinnovabili. In Sviz- zera, l’elettricità sembra avviata verso un ulteriore rincaro: un approvvigionamento sicuro di energia a impatto zero ha il suo prezzo. UBS outlook 5
Analisi L’energia si fa più cara Il panorama energetico svizzero In Svizzera il consumo lordo di energia pro Il consumo energetico della Svizzera capite, intorno ai 40 000 kilowattora (kWh) Nel 2011 il consumo lordo di energia della Sviz- all’anno, è coperto per circa il 70% da zera ammontava a circa 1130 000 terajoule fonti che nei prossimi decenni dovranno (TJ) ovvero 314 terawattora (TWh) che, conver- essere sostituite, facendo lievitare i prezzi. titi, danno una cifra pro capite di circa 40 000 Il consumo lordo di energia totale degli kWh, pari a 3,5 tonnellate di gasolio. Le spese svizzeri dovrebbe ormai aver raggiunto dei consumatori finali per l’energia hanno il suo apice. raggiunto 31,2 miliardi di franchi (5,3% del PIL), vale a dire circa 3900 franchi pro capite. L’energia è il motore pulsante della nostra A parte l’energia idroelettrica e il legno, la Sviz- società. Si cela nei prodotti che consumiamo zera è praticamente sprovvista di fonti ener- Sibille Duss Economa, UBS SA ogni giorno e fa girare l’economia. Senza getiche. Quindi, approssimativamente l’80% del energia non c’è luce, calore o mobilità. Essendo consumo di energia è coperto da importazioni relativamente poco costosa, finora l’energia di petrolio, prodotti petroliferi e combustibili ha dato pochi grattacapi all’economia. La situa- nucleari. La Svizzera ha speso circa 17,5 miliardi zione però è destinata a cambiare: la crescita nel 2012 per le importazioni energetiche e dei consumi a livello globale, la quantità di pe- nello stesso periodo ha esportato elettricità per trolio estratto ormai quasi al limite e l’uscita un valore di circa 6,5 miliardi di franchi. Al dal nucleare perseguita da molti Paesi a lungo netto quindi circa 11 miliardi di franchi, pari termine provocheranno un massiccio sposta- all’1,9% del PIL, sono andati all’estero per co- mento verso forme di energia sostenibili. Nel prire il fabbisogno energetico del Paese. prossimo futuro, in assenza di innovazioni tecniche eccezionali, ciò comporterà probabil- mente un aumento dei prezzi. Caesar Lack Economo, UBS SA Figura 1 Consumo energetico lordo della Svizzera In migliaia di terajoule 1300 1100 900 700 500 300 100 –100 1930 1940 1950 1960 1970 1980 1990 2000 2010 Importazioni nette di elettricità Legno Scorie Carbone Prodotti petroliferi Gas Energia idroelettrica Combustibili nucleari Altre energie rinnovabili Consumo lordo totale Fonte: Ufficio federale dell’energia UFE, UBS 6 UBS outlook
L’energia si fa più cara Analisi «Tendenzialmente, un aumento dei prezzi dell’energia dovrebbe far sì che il consumo energetico totale della Svizzera perlomeno non cresca ulteriormente.» La fonte di energia di gran lunga più importante varie fonti di energia hanno impieghi diversi a per la Svizzera, con una quota del 44%, è seconda del ramo economico. Ad esempio, rappresentata dai prodotti petroliferi, seguiti dai il carbone, i rifiuti industriali e la nafta pesante combustibili nucleari con il 25%, dall’energia vengono utilizzati esclusivamente nel settore idroelettrica con l’11% e dal gas con il 10%. Il industriale, a forte intensità energetica, mentre legno e le altre energie rinnovabili raggiungono nel comparto dei servizi si usa quasi esclusi- il 5% (cfr. figura 1). vamente olio combustibile leggero. Tuttavia, in sostanza nel 2011 il consumo di prodotti pe- Fabbisogno complessivo stagnante, troliferi è diminuito per tutte le utenze. Il mag- intensità energetica in calo gior calo si è registrato nelle famiglie, con Dal 1950, in Svizzera il consumo di energia –21,9%, seguite dai servizi con circa il 20%. è aumentato in media del 3% annuo. La cre- scita demografica ed economica stimola la domanda, il progresso tecnico e gli sforzi di in- centivazione dell’efficienza energetica hanno invece effetti di riduzione dei consumi. La curva ha registrato un netto appiattimento negli anni passati, imputabile alla flessione dell’inten- sità energetica del PIL (consumo di energia per ogni franco di PIL prodotto al netto dell’in- flazione). L’intensità energetica, in calo dalla metà degli anni Ottanta, è scesa da 0,75 kWh a 0,58 kWh per franco di PIL, per effetto di in- crementi di efficienza e misure di risparmio Figura 2 (cfr. figura 2). Negli ultimi anni, l’abbassamento dell’intensità energetica ha addirittura segnato Intensità energetica del PIL una netta accelerazione ed ora scende con una In kWh per franco di PIL al netto dell’inflazione ai prezzi del 2005 tale rapidità da controbilanciare la crescita economica. Ciò si manifesta nella stagnazione 0,8 dei consumi energetici totali degli ultimi anni. 0,7 Nel 2011 si è persino osservato un forte calo del consumo totale. Il 2010 ha probabilmente rap- 0,6 presentato il punto di svolta. Tendenzialmente, 0,5 un aumento dei prezzi dovrebbe produrre un’ulteriore flessione dell’intensità energetica, 0,4 con la conseguenza che il consumo energe- 0,3 tico totale della Svizzera perlomeno non cresce- 0,2 rebbe ulteriormente. 0,1 I trasporti, la principale causa 0 del consumo energetico 50 55 60 65 70 75 80 85 90 95 00 05 10 Nel 2011 i settori economici dell’industria e dei Totale servizi hanno consumato rispettivamente il Energia 19,2% e il 15,6% dell’energia; con una quota Petrolio del 36,5% i trasporti si collocano al primo posto, seguiti dalle famiglie con il 27,2%. Le Fonte: Seco, Ufficio federale dell’energia UFE, UBS UBS outlook 7
Minor fabbisogno totale nel settore prezzi. Questi sviluppi racchiudono opportunità, ma anche dei servizi rischi per l’economia svizzera e gli investitori, che approfon- Il consumo energetico è fortemente correlato diremo nei seguenti articoli. all’attività (cfr. figura 3). Nell’industria, che presenta una notevole intensità energetica, se- gnano di gran lunga i maggiori consumi i pro- duttori di cemento e calcestruzzo. A confronto, il comparto metalli e ferro ne utilizza meno Figura 3 di un decimo, un consumo comunque molto al di sopra della media di 1327 TJ per posto di Consumo energetico totale dei diversi settori lavoro a tempo pieno, riscontrata nei rami in- In terajoule per posto di lavoro a tempo pieno dustriali esaminati. 10 000 900 Il terziario mostra tendenzialmente un con- 800 sumo energetico relativamente basso. Al suo 8 000 700 interno, l’istruzione si colloca al primo posto 600 6 000 500 mentre nel 2009 il minor consumo di energia si è osservato nel settore credito e assicura- 4 000 400 300 zioni, con soli 38 TJ per posto di lavoro a tempo 2 000 200 pieno. 100 0 0 Atteso un aumento dei prezzi energetici Cemento/calcestruzzo Metallo/ferro Chimica/farmaceutica Metalli non ferrosi Carta/stampa Alimentari Tessili/pelle Istruzione Industria alberghiera Sanità/socialità Metalli/apparecchi Commercio Macchinari Amministrazione Crediti/assicurazione Edilizia La produzione globale di petrolio è prossima al suo apice e, secondo la strategia energetica della Confederazione, tra qualche decennio anche l’energia atomica apparterrà al passato. Questo mette in discussione il 70% delle fonti attuali. L’odierno 15% delle energie rin- Scala a sinistra novabili dovrà quindi aumentare in misura Scala a destra consistente, con un probabile incremento dei Fonte: Ufficio federale dell’energia UFE, UBS 8 UBS outlook
L’energia si fa più cara Analisi Mutamenti del mercato svizzero dell’elettricità Il mercato svizzero dell’elettricità attra- delle centrali idroelettriche e delle energie rin- versa una fase di mutamento. L’uscita dal novabili, come vento e sole. Si sta valutando nucleare e la creazione di nuove capacità anche un aumento della produzione di energia produttive non si ottengono a costo zero. elettrica da combustibili fossili (impianti di co- Inoltre, la domanda cresce. generazione, centrali a gas a ciclo combinato). Nel 2011, in Svizzera l’elettricità è stata ge- La fornitura di energia a imprese e famiglie nerata per il 53,7% dalle centrali idroelettriche, è in tutto il mondo una delle maggiori sfide del per il 40,7% dal nucleare e per il 5,6% da nostro tempo. La domanda è destinata ad impianti alimentati da combustibili fossili e altro, aumentare nei prossimi decenni, non solo nelle percentuali che soprattutto a partire dalla fine economie in forte crescita dei paesi emer- di questo decennio subiranno forti variazioni. Carsten Schlufter genti, ma anche nei paesi avanzati. In Svizzera, Analista, UBS SA il Consiglio federale ritiene che, in assenza di Un importante pilastro di questa strategia misure di risparmio, la domanda potrebbe pas- energetica riguarda inoltre la domanda. Si tratta sare dagli attuali circa 60 TWh a circa 90 TWh di provvedimenti volti a ridurre sensibilmente nel 2050. Le cause vanno ricercate soprattutto l’atteso incremento della domanda di energia nella prevista espansione demografica, nel elettrica grazie a una maggiore efficienza. maggior numero di apparecchi elettrici e nella I principali interventi riguardano il settore delle crescente elettrificazione dei trasporti. Inoltre è costruzioni. È inoltre previsto lo sviluppo stata annunciata l’uscita dal nucleare. Tutto ciò delle reti di distribuzione fino alla realizzazione trasformerà il mercato svizzero dell’elettricità. di «smart grid» (reti intelligenti). La strategia energetica della Svizzera Il legislatore decide direttamente la di fronte a radicali trasformazioni politica energetica, influenzando A maggio 2011, nel quadro della nuova stra- così indirettamente gli investimenti tegia energetica, il Consiglio federale ha pub- Una politica energetica efficace si articola blicato le «Prospettive energetiche 2050». intorno a tre obiettivi. In primo luogo deve ga- Gli adeguamenti strategici riguardano sia il rantire la sicurezza degli approvvigionamenti, fronte dell’offerta, cioè il parco di centrali cioè l’energia elettrica deve essere disponibile elettriche («ampliare l’offerta di energia elet- in qualsiasi momento, poiché i blackout pro- trica») sia quello della domanda («ridurre il vocano generalmente gravi conseguenze a fa- consumo di energia elettrica»). Occorre inoltre miglie e imprese, oltre a danni per miliardi continuare ad importare energia elettrica, all’economia. In secondo luogo, l’energia elet- ampliare e modernizzare le reti di distribuzione trica deve avere un costo accessibile, sia e incentivare la ricerca in campo energetico. in termini di tariffe assolute che in rapporto ad altri Paesi. Prezzi elevati possono essere all’or- A seguito della decisione di non sostituire più igine di svantaggi comparativi, soprattutto per le centrali atomiche giunte al termine e di i settori ad alta intensità energetica. In terzo abbandonare questa controversa tecnologia, è luogo, occorre contenere gli effetti negativi necessario procedere a una graduale con- sull’ambiente della produzione di energia elet- versione del sistema svizzero di approvvigiona- trica. Questo obiettivo è tuttavia difficile da mento. Le cinque centrali nucleari esistenti valutare. Ad esempio, le centrali nucleari prati- dovranno essere disattivate alla fine del loro ci- camente non rilasciano CO2, ma non per questo clo di vita, tra il 2019 e il 2034. La lacuna che vantano un bilancio ecologico ineccepibile, prevedibilmente si verrà a creare dovrà essere se si tiene conto dello smaltimento delle scorie colmata innanzitutto con il potenziamento o degli effetti dei possibili incidenti. UBS outlook 9
Analisi L’energia si fa più cara Il mix di generazione elettrica, cioè le fonti da gradualmente salito sino a raggiungere circa cui si ricava l’energia (fossili, nucleari o rinnova- EUR 85/MWh nell’estate del 2008. La succes- bili), dipende dal quadro legislativo, che influi- siva recessione e le misure di potenziamento sce in misura determinante sulle decisioni d’in- dell’efficienza energetica hanno però generato vestimento delle imprese approvvigionatrici, un calo della domanda, mentre l’espansione in quanto la costruzione delle centrali elettriche della capacità produttiva, soprattutto nel campo richiede capitali ingenti e un orizzonte d’inve- delle energie rinnovabili, ha incrementato stimento estremamente lungo (30 anni e oltre). l’offerta, facendo scendere i prezzi a circa EUR Le modifiche delle leggi in materia energe- 40/MWh (situazione a fine gennaio 2013). tica possono avere ricadute negative sui margini della produzione di elettricità e inoltre, una Pur avendo indubbiamente centrato l’obiettivo volta creato un mix, non è semplice cambiarlo. della sicurezza degli approvvigionamenti, la La realizzazione di nuove centrali e la sosti- liberalizzazione ha anche dato vita a maggiori tuzione delle vecchie è legata a investimenti mi- fluttuazioni dei prezzi. Impossibile tuttavia sa- liardi. Sia gli organi politici che gli investitori pere se con un mercato regolamentato i prezzi hanno quindi interesse a conciliare le rispettive sarebbero più o meno aumentati. L’incenti- posizioni, oltre che a una politica energetica vazione delle energie rinnovabili da parte dello affidabile e di lunga durata. Il Consiglio federale, Stato ha inoltre provocato distorsioni del mer- con questo mutamento della sua strategia, cato e ne ha notevolmente influenzato il ha formulato le condizioni a lungo termine che modello. Nella sola Germania, la capacità delle determineranno gli investimenti dei produttori. centrali eoliche è cresciuta di circa 2 GW all’anno e quella dell’energia solare di 5, fino a Liberalizzazione del mercato nell’UE: raggiungere gli 8 GW. A fine 2012, il totale un quadro eterogeneo della capacità in termini sia di energia eolica che Nella maggior parte dei Paesi, compresa la di fotovoltaico superava i 30 GW, attestan- Svizzera, il prezzo per l’utilizzo della rete è re- dosi quindi a un livello 20 volte maggiore della golamentato, essendo le reti di trasmissione capacità installata delle centrali nucleari sviz- e distribuzione dell’elettricità un esempio di mo- zere, attualmente di 3,4 GW, seppure occorra nopolio. Per la produzione si distingue invece distinguere tra la capacità degli impianti tra un modello di prezzo regolamentato e uno e l’effettiva produzione di energia elettrica. di mercato liberalizzato. Nel primo caso, le tariffe sono stabilite da un’autorità di regola- Attualmente, in molti Paesi europei è in corso mentazione statale, mentre nel secondo il un dibattito sul ritorno a un modello di prezzo prezzo si basa essenzialmente sulla domanda e misto o regolamentato. Sia le imprese che gli l’offerta. In alcuni Paesi esistono forme miste, organi politici propendono sempre più per un come accade negli Stati Uniti, dove vi sono cen- allontanamento dal modello liberalizzato. Per trali interamente regolamentate ed altre sog- le imprese approvvigionatrici infatti gli attuali gette ai prezzi di mercato. L’UE ha avviato sin prezzi di produzione, in virtù dell’eccesso di ca- dagli anni ’90 la completa liberalizzazione dei pacità, sono troppo bassi per costruire ad mercati dell’elettricità, ormai in larga parte rea- esempio nuove centrali a gas, come auspicato lizzata, seppure ancor oggi la Francia ad esem- invece dalla politica in Germania al fine di pio si oppone a una totale apertura del mercato. compensare le oscillazioni della produzione di energia eolica e solare. I gestori delle cen- A nostro parere, le esperienze di liberalizzazione trali stanno anche riflettendo sull’opportunità fatte all’interno dell’UE forniscono un quadro di chiudere permanentemente gli impianti eterogeneo. Subito dopo l’apertura del mercato, non redditizi. Tutto ciò va a scapito della sicu- i prezzi sono crollati. Tuttavia, sulla scia del pro- rezza degli approvvigionamenti. In Gran gressivo assottigliamento delle capacità delle Bretagna, il governo porta avanti i suoi piani di centrali, di un aumento della domanda di ener- costruzione di nuove centrali atomiche. Al gia elettrica, di un forte rialzo dei prezzi delle momento si delinea tuttavia una situazione in materie prime (carbone e gas), nonché dell’in- cui i potenziali investitori sarebbero disposti troduzione dello scambio di quote di emissioni eventualmente a realizzare nuovi impianti solo di CO2, nell’Europa centrale il livello dei prezzi è a prezzi garantiti a lungo termine, pari a oltre 10 UBS outlook
L’energia si fa più cara Analisi il doppio degli attuali prezzi di mercato. Appare nabili al nostro, i costi per il trasporto dalla quindi sempre più chiaro che il modello di centrale al consumatore (tariffa per l’utilizzo mercato europeo non funziona come previsto. della rete) sono più alti. Positivo bilancio intermedio della politica Il futuro del mercato svizzero dell’elettricità energetica svizzera Come accennato, le esperienze fatte in Europa Se si considera il raggiungimento degli obiet- con la liberalizzazione del prezzo sono etero- tivi di politica energetica, la Svizzera presenta genee. Per la Svizzera, un vasto modello di mer- un posizionamento relativamente buono, con cato resta un’alternativa valida; riteniamo altresì un’elevata sicurezza degli approvvigionamenti, probabile un’intensificazione dei legami con un basso livello di emissioni di CO2 e prezzi per la rete europea. Il mercato europeo dell’energia il cliente finale competitivi. Dal 2009 il mercato elettrica offre infatti il vantaggio di essere suf- svizzero dell’energia elettrica è parzialmente ficientemente grande per compensare le even- liberalizzato. I grandi clienti con consumi supe- tuali oscillazioni della domanda. Si può quindi riori a 100 MWh all’anno possono scegliere i presupporre un miglioramento della sicurezza propri fornitori e dal 2014 è prevista l’estensione degli approvvigionamenti. Il legislatore po- di questa libertà di scelta a tutti i clienti. Finora trebbe comunque regolamentare il prezzo per le tuttavia sono pochi gli utenti che hanno usu- forme di produzione più convenienti, come fruito di questa possibilità. Nel 2013 la società ad esempio le centrali idroelettriche, limitando Swissgrid ha acquisito la proprietà della rete gli aumenti per i consumatori. D’altro canto, di trasmissione svizzera ed è ora responsabile un sistema di prezzi regolamentato consente di non solo della sua gestione, ma anche del creare incentivi per la costruzione di nuove suo rinnovamento e potenziamento. centrali. Negli Stati Uniti ad esempio, la regola- mentazione delle centrali è ampiamente diffusa In Svizzera, l’apertura del mercato ha avuto una scarsa incidenza sui prezzi dell’elettricità. Se- condo Elcom, nel 2013 i prezzi per i privati e le aziende sono scesi di circa l’1%, raggiungendo in media rispettivamente 19,4 e 19,3 centesimi per kWh. Gli abbassamenti dei prezzi sono stati motivati in particolare con la riduzione delle tariffe per l’utilizzo delle reti, mentre le imposte e le prestazioni a favore degli enti pubblici sono aumentate del 6–7%. Da un confronto con altri Paesi europei emerge che i prezzi dell’elettricità in Svizzera sono senz’altro competitivi, con tariffe spesso netta- mente inferiori a Germania, Italia e Austria. I prezzi praticati in Germania alle famiglie sono i più alti d’Europa e superano le tariffe medie svizzere di quasi il 50%. Il motivo va ricercato innanzitutto nelle tasse e imposte notevol- mente più elevate, con cui in Germania viene finanziato il potenziamento delle energie rin- novabili. In Svizzera i prezzi per le utenze private sono comunque più alti che in Francia e Fin- landia, che presentano una quota altrettanto elevata di energia nucleare e idroelettrica nell’ambito del mix di generazione elettrica e di conseguenza bassi costi di produzione. Tutta- via, mentre in Svizzera le tasse e le imposte sono inferiori a quelle di altri Paesi europei parago- UBS outlook 11
Analisi L’energia si fa più cara e garantisce la sicurezza degli approvvigiona- Conclusioni riguardo ai mutamenti del menti a prezzi concorrenziali. mercato svizzero dell’energia elettrica Il mercato svizzero dell’energia elettrica si trova Il mix di generazione elettrica adatto alla Sviz- di fronte a un profondo mutamento. Nei pros- zera dovrebbe tenere presenti i tre obiettivi simi anni, la politica e gli investitori, ma anche della politica energetica: prezzo, sicurezza degli le imprese approvvigionatrici dovranno pren- approvvigionamenti e ambiente. Data la sua dere decisioni che avranno ricadute intense e a struttura topografica, la Svizzera si trova nella lungo termine sui prezzi dell’elettricità e sulla fortunata condizione di poter produrre 35 TWh, sicurezza degli approvvigionamenti. Noi preve- vale a dire una quota elevata di elettricità, diamo i seguenti sviluppi: sfruttando l’energia idroelettrica, una tecnolo- 1. tutte le attuali tecnologie di produzione evi- gia che a nostro parere in Svizzera è possibile denziano pro e contro. Se le centrali atomiche e e opportuno potenziare. L’energia idroelettrica, a carbone non si possono realizzare senza un oltre ad essere sostenibile ed ecologica, garan- sostegno politico, per varie ragioni diamo una tisce prezzi convenienti e sicurezza degli approv- valutazione critica degli impianti eolici in Sviz- vigionamenti. Alla luce soprattutto delle possi- zera. A nostro avviso, le alternative più probabili bili sovvenzioni (incrociate) e dell’aumento delle sono un potenziamento dell’energia idroelet- tasse, consideriamo invece critica l’eventuale trica e di altre energie rinnovabili (fotovoltaico, intensificazione dell’energia eolica e in una certa biomassa), nonché la costruzione di nuove misura anche dell’energia solare. Come mostra centrali a gas; l’esempio della Germania, le nuove energie 2. una buona società di gestione può contri- rinnovabili possono contribuire notevolmente buire a migliorare l’efficienza delle reti energe- alla produzione di energia elettrica, ma l’incre- tiche, a ridurre i prezzi dell’elettricità e a mante- mento di tasse e imposte ad esse associato nere alta la sicurezza degli approvvigionamenti. costituisce uno svantaggio competitivo non tra- In Paesi come Gran Bretagna, Spagna e Italia, scurabile. Si aggiunga poi che la posizione le società di gestione delle reti sono da lungo geografica della Svizzera va giudicata negativa- tempo un fattore di successo. Grazie alla loro mente ai fini di uno sfruttamento efficace struttura privata contribuiscono a generare in- dell’energia eolica. Lo stesso dicasi del fotovol- vestimenti in moderne reti elettriche; la rego- taico, benché in questo caso il potenziale di lamentazione della loro attività consente una incremento appaia maggiore. gestione più efficiente delle aziende e una ridu- zione delle tariffe per l’utilizzo delle reti, mentre La costruzione di nuove centrali atomiche ha per gli investitori rappresentano allettanti subito un costante rincaro negli ultimi anni, opportunità d’investimento in un settore con dovuto a progressi tecnologici e maggiori re- ricavi stabili e rendimenti interessanti; quisiti di sicurezza. In Finlandia il prezzo di 3. le misure di efficienza energetica hanno un reattore da 1,6 GW nel 2005, all’inizio della un’elevata priorità nell’ambito della strategia costruzione, era stato calcolato in EUR 3 mi- nazionale; è quindi auspicabile portarle avanti liardi. Ora la messa in esercizio è prevista per il e incentivarle. Con una migliore efficienza ener- 2016 e il totale dei costi ha raggiunto EUR 8,5 getica gli utenti possono ridurre il fabbisogno miliardi, quasi il triplo. Data l’incerta redditività, alla fonte, con una conseguente minore neces- giudichiamo improbabile la costruzione di sità di nuove centrali. In effetti, l’efficienza nuove centrali nucleari in Svizzera. Per contro energetica è spesso definita il «miglior combu- un ampliamento delle centrali alimentate da stibile alternativo». I provvedimenti finalizzati combustibili fossili (carbone o gas) sarebbe più all’efficienza energetica possono dunque con- conveniente, ma determinerebbe un maggiore tribuire a ridurre i prezzi e le fatture per impatto sull’ambiente. Attualmente, molti l’elettricità; Paesi puntano sulle centrali a gas, che presen- 4. l’uscita dal nucleare, che con circa 25 TWh tano una flessibilità e possibilità di program- produce una grossa parte dell’energia elettrica, mazione elevate ed emissioni di CO2 dimezzate e il rinnovamento del parco di centrali richie- rispetto alle centrali a carbone. dono denaro. Nel lungo periodo prevediamo pertanto un incremento dei prezzi dell’energia elettrica per i consumatori. 12 UBS outlook
Energie wird kostbarer Thema Prospettive Vento, clima ed energie fossili A medio-lungo termine, l’ener- gia eolica e il fotovoltaico assumeranno un ruolo chiave nell’approvvigionamento energetico. Un’analisi obiettiva non lascia però dubbi: con ogni probabilità, anche tra 20 anni la loro quota nel mix di energie primarie sarà relativamente contenuta. Anche nel 2030 l’offerta energetica sarà presu- mibilmente guidata da gas naturale e carbone. UBS outlook 13
Prospettive Vento, clima ed energie fossili La svolta pilotata delle fonti di energia primarie Forze di mercato e politica energetica Figura 5 Carsten Schlufter Analista, UBS SA decretano la svolta energetica. Per gli in- Carbone e gas sono indispensabili vestitori è interessante capire quali ten- per la produzione elettrica denze si profilano, cosa condiziona il mix Mix di generazione elettrica per fonti di energia delle fonti di energia primarie e come 3% 6% Petrolio questo mix evolverà nei prossimi anni. 16% Carbone Gas La combinazione di fonti globali di energia Energia atomica primarie (il mix di energie primarie) di regola 41% Potenza idraulica muta molto lentamente. Questo perché nel 13% Altre (incl. energie settore Energia gli investimenti hanno orizzonti rinnovabili) molto ampi e l’infrastruttura lunghi cicli di vita. Tra il 1980 e il 2009 la quota del carbone 21% nel mix di energie primarie è salita di poco (dal 25 al 27%), così come le quote di energia Fonte: International Energy Agency – Key World Energy Statistics 2010 idrica e da biomassa. I veri cambiamenti si sono visti invece su petrolio e gas naturale. La quota di petrolio si è contratta da quasi il di particolare importanza (cfr. figura 4). Negli 43 al 33%, mentre quella di gas naturale è pas- ultimi quarant’anni, la domanda globale di cor- sata dal 17 al 21%. È nettamente aumentata rente elettrica è triplicata, evidenziando quindi anche la quota di energia atomica ed energie una crescita notevolmente superiore al consumo rinnovabili, anche se resta marginale in termini energetico in generale, che invece è «solo» assoluti. raddoppiato. Poiché l’elettricità si ottiene solo tramite trasformazione di energia primaria, L’industria elettrica è il settore economico a parliamo in questo caso di energia secondaria. maggior consumo di energia primaria, dove è Il mix di generazione elettrica, ossia la fonte da cui si produce elettricità, è cambiato negli ultimi anni (cfr. figura 5). Il carbone è la fonte Figura 4 principale con una quota del 41%. Ma anche gas naturale, forza idraulica ed energia nu- Ruolo particolare dell’industria cleare giocano un ruolo notevole nella genera- elettrica come maggiore consumatore zione elettrica e il loro impiego è molto au- Consumo di energia primaria per settori economici mentato negli ultimi decenni. Si sono imposte 7% Generazione di anche le energie rinnovabili, benché la loro corrente elettrica quota globale resti relativamente esigua. 16% Altri settori 37% dell’Energia Industria Trasporti 19% Edilizia Altri 1 Inoltre si fanno ipotesi sulla crescita economica, sull’andamento demografico e sul progresso tecnico. La grande incertezza 8% 13% soprattutto nei presupposti politici significa che i risultati non vanno interpretati come previsioni ma piuttosto come proiezioni in grado di dare un’idea degli sviluppi, purché si verifichino Fonte: International Energy Agency – Key World Energy Statistics 2010 determinate ipotesi. 14 UBS outlook
Vento, clima ed energie fossili Prospettive «Tutti gli scenari prevedono un incremento della domanda di energia fino al 2035 – a seconda dello scenario tra il 23 e il 50%.» Scenari del mix di energie primarie Secondo lo scenario di base, l’incremento della L’orientamento politico in materia energetica domanda energetica mondiale salirà di circa il nei vari Paesi è la vera incognita quando si tenta 40% entro il 2035. Nello scenario di riferimento di proiettare il mix di energie primarie nel fu- la domanda aumenterà di oltre il 50% mentre turo.1 Ecco perché vengono definiti vari scenari nel rigido scenario di tutela del clima la crescita a seconda del grado di determinazione nell’at- si fermerà al 23%. Tutti gli scenari prevedono tuare gli obiettivi di politica ambientale. Nel comunque un incremento della domanda. La suo scenario di base (maggiore probabilità di quota di fonti energetiche fossili scenderà solo verificarsi) l’Agenzia Internazionale dell’Energia leggermente, dall’81 all’80% nello scenario di (AIE), alle cui stime più recenti ci riferiamo in riferimento, al 75% nello scenario di base e al questo capitolo, prevede che gli attuali orienta- 62% in quello di protezione del clima. Le fonti menti, obiettivi e programmi politici vengano fossili si confermano in tutti e tre gli scenari le perseguiti anche in futuro. Lo scenario di riferi- principali risorse energetiche anche nel 2035.3 mento adotta la poco probabile ipotesi che non vi saranno ulteriori misure di influenza politica e che quindi gli attuali obiettivi verranno 2 La AIE definisce questo scenario di protezione del clima anche abbandonati in futuro. Il terzo scenario pre- come scenario 450 perché sottintende la volontà politica di vede l’attuazione di obiettivi ambientali partico- limitare la concentrazione di gas serra a 450 parti per milione di CO2 equivalente. larmente rigidi, soprattutto per quanto attiene 3 Altri istituti di energia e gruppi energetici giungono a simili alla protezione del clima.2 risultati nei propri studi. Composizione del mix di energie primarie Attualmente il petrolio occupa la quota maggiore nel mix Il gas naturale è l’unica materia prima capace di incre- di energie primarie e aumenterà ancora in termini asso- mentare la propria quota sia relativa che assoluta. La luti. Ma la quota di petrolio è continuamente diminuita domanda di gas dovrebbe aumentare a una velocità negli ultimi 40 anni e continuerà a farlo. doppia rispetto a carbone e petrolio. Il carbone è al secondo posto nel mix di energie globale Le energie rinnovabili aumenteranno in termini assoluti e nei prossimi anni aumenterà in misura superiore alla nei prossimi anni ma la loro quota risulterà solo legger- media in termini assoluti, fino al 2020, quando la quota mente potenziata. Le fonti energetiche fossili continue- relativa dovrebbe iniziare a calare. ranno così a dominare. Dominano le fonti energetiche fossili (petrolio, Gas naturale ed energie rinnovabili conquistano quote carbone, gas) Sviluppo previsto del mix di energia globale Attuale mix di energia primaria globale 18 000 1% 16 000 Petrolio 14 000 2% 10% 12 000 Carbone 10 000 6% 33% Gas 8 000 Energia atomica 6 000 Potenza idraulica 4 000 Biomassa 2 000 21% Energie rinnovabili 0 1980 2009 2015 2020 2030 2035 Petrolio Gas Potenza idraulica Energie rinnovabili 27% Carbone Energia atomica Biomassa Fonte: International Energy Agency – World Energy Outlook 2011 Fonte: International Energy Agency – World Energy Outlook 2011 International Energy Agency – Key World Energy Statistics 2010 International Energy Agency – Key World Energy Statistics 2010 UBS outlook 15
Prospettive Vento, clima ed energie fossili «Nella generazione elettrica e nell’industria, in futuro il petrolio dovrebbe venir sostituito da alternative più convenienti come il gas naturale.» Petrolio: perde sempre più quota nel Tendenze nel settore petrolifero mix di energie primarie La crescente attività estrattiva di olio di scisto Il petrolio registrerà il tasso di crescita di gran e le varie riserve di olio non convenzionali, lunga più basso tra tutte le principali fonti come sabbie bituminose o asfaltene: scisti bitu- di energia. Il petrolio è utilizzato soprattutto nei minosi sono rocce che contengono bitume trasporti. In altri settori, come la generazione od oli flussanti, utilizzati soprattutto negli Stati elettrica e l’industria, dovrebbe venire sostituito Uniti. La sabbia bituminosa è uno stadio pre- da alternative più convenienti, come il gas liminare del petrolio, composta da una miscela naturale. di argilla, silicati, acqua, greggio e altre so- stanze; i maggiori giacimenti di sabbia bitumi- La domanda di petrolio, solo moderatamente nosa si trovano in Canada e Venezuela. La in aumento a livello globale, è sostenuta AIE prevede una produzione in netta crescita. Le dal ripido incremento della domanda dai Paesi nuove tecnologie hanno permesso di sfruttare emergenti (Cina, India e Medio Oriente su questi giacimenti e l’elevato prezzo del petrolio tutti), dove le stime dell’OCSE indicano che il li ha resi economicamente redditizi. L’estrazione numero di persone del ceto medio e quindi di olio di scisto in America del Nord conviene di potenziali acquirenti di automobili salirà di solo a partire da un prezzo del petrolio di circa circa tre miliardi nei prossimi 20 anni.4 Nei 50 dollari USA/barile. Con l’estrazione, le Paesi OCSE è previsto invece un continuo calo quantità di produzione da nuovi giacimenti di della domanda di petrolio. Questa flessione olio di scisto diminuiscono rapidamente dopo nei Paesi industrializzati è legata alla migliorata la prima perforazione. L’infrastruttura negli Stati efficienza delle tecnologie motoristiche. Inoltre, Uniti non ha poi saputo stare al passo con alcuni Paesi avanzati intendono ridurre la questi sviluppi, e quindi sono necessari nuovi propria dipendenza dalle importazioni di petro- investimenti. I giacimenti di olio di scisto in lio puntando su una diversificazione del proprio Nord America non rivestono ancora un ruolo mix nazionale di energie. Queste preoccupa- significativo per il mix di energie globale; zioni sono condivise anche dai Paesi emergenti, bisognerebbe estrarre olio di scisto in tutto il come Cina e India. Poiché finora nei trasporti mondo. Questo olio è presente anche in molti nessuna fonte energetica è riuscita a sostituire degnamente il petrolio per la sua convenienza e facilità d’uso, non esistono alternative, almeno sul fronte dei veicoli privati. 4 Kharas, Homi, «The emerging middle class in developing countries», OECD Development Centre, Working Paper No. 285, gennaio 2010 16 UBS outlook
Vento, clima ed energie fossili Prospettive altri posti al mondo (ad esempio nei bacini pa- rigini) e potrebbe diventare determinante per la sicurezza dell’approvvigionamento. I metodi di estrazione (soprattutto il fracturing, che immette grandi quantità di acqua e sostanze chimiche nel terreno) sono ancora controversi e quindi lo sviluppo subisce spesso battute d’arresto sulla scorta dei dubbi per la sostenibilità ambientale. Sviluppo di giacimenti petroliferi in acque profonde dell’Atlantico al largo delle coste bra- siliane: nel 2006 furono individuati grandi giacimenti petroliferi davanti alle coste del Bra- sile. Le stime sulle quantità di petrolio estrai- bili divergono molto. La cosa certa è che queste riserve potrebbero rendere il Paese uno dei maggiori produttori di petrolio al mondo. Tro- vandosi in acque profonde e in parte sotto due chilometri di spessi strati salini, l’estrazione dai giacimenti è tecnicamente molto difficile e richiede ingenti investimenti nei prossimi anni. Secondo i piani dell’azienda petrolifera statale, Petrobras, entro il 2016 si investiranno circa 142 miliardi di dollari USA nello sviluppo di queste riserve. Carbone: i Paesi emergenti trascinano la crescita La domanda di carbone è sostenuta soprattutto dalla produzione di energia elettrica, che rap- presenta circa due terzi della domanda. Nella generazione elettrica il carbone è di gran lunga la fonte principale, con una quota del 41%. In Cina l’attuale quota di carbone raggiunge persino circa l’80% e in India il 70%. Negli ultimi anni la domanda di carbone dai Paesi emergenti è addirittura esplosa. Questa problema serio nei Paesi emergenti asiatici. Con regione si conferma il principale mercato di una politica più rigorosa (scenario di tutela sbocco anche per il futuro. Cina, India e Indo- ambientale), secondo l’AIE la quota di carbone nesia fanno insieme quasi il 90% della cre- nel mix di energie dovrebbe scendere al solo scita futura della domanda di carbone dai Paesi 16% entro il 2035. Il carbone ha però impor- non OCSE. La quota cinese sulla domanda tanti vantaggi dal punto di vista della politica globale di carbone dovrebbe superare in pochi energetica. È relativamente conveniente e offre anni il 50%. a molti Paesi un buon grado di sicurezza nell’ap- provvigionamento. Le riserve carbonifere ba- Nelle nazioni industriali avanzate il carbone sterebbero ancora per quasi 150 anni agli attuali tende ad essere sostituito da gas ed energie rin- livelli di sfruttamento. Diversamente dal petro- novabili, e quindi la sua domanda si contrae. lio, le riserve di carbone sono geograficamente Questo perché la combustione di carbone e le meglio distribuite. relative emissioni di anidride carbonica sono dannose per il clima. L’inquinamento da com- bustione del carbone diventa sempre più un UBS outlook 17
Prospettive Vento, clima ed energie fossili «In un rapporto uscito nell’estate 2011 l’Agenzia internazionale dell’energia parla di unimminente ‹periodo d’oro del gas›.» Tendenze nel settore del carbone Dai Paesi non OCSE deriva oltre l’80% della Sviluppo di tecnologie che consentono una com- crescita della domanda e, proprio come per pe- bustione più eco-sostenibile: il punto debole trolio e carbone, anche qui gioca un ruolo del carbone come fonte energetica sta nelle ele- determinante la domanda dalla Cina. Secondo vate emissioni prodotte in fase di combustione lo scenario di base, nei Paesi non OCSE la e trasformazione in elettricità. La tecnologia car- domanda dovrebbe aumentare di circa il 2,4% bondioxide capture and storage (CCS) per- all’anno portando la quota sul mix di energie mette di separare e raccogliere nel sottosuolo primarie dal 14 al 19% entro il 2035. Anche nei i gas di CO2 dannosi evitando che finiscano Paesi OCSE la domanda di gas continuerà nell’atmosfera. Finora queste tecnologie CCS ad aumentare (0,7% all’anno). non hanno avuto successo visto che sono costose e l’infrastruttura è assente. L’impiego di In un rapporto uscito nell’estate 2011 la AIE tecnologie CCS in centrali elettriche solitamente parla di un’imminente «era d’oro del gas». Gli viene sovvenzionato dalla mano pubblica. Un autori rimandano ai vantaggi del gas sul fronte ulteriore fattore di incertezza sta nella tendenza della domanda: l’utilizzo flessibile, la relativa verso un maggiore impiego di gas non con- sicurezza tecnica e il miglior bilancio ambientale venzionale, che abbassa il prezzo del gas natu- rispetto ad altri combustibili fossili. In più si rale rendendolo quindi più competitivo. Resta aggiungono vantaggi sul lato dell’offerta in ter- ancora da capire fino a che punto la tecnologia mini di sicurezza nell’approvvigionamento: CCS saprà affermarsi. la dimensione delle riserve di gas conosciute e l’ampia distribuzione geografica di questi gia- Trasformazione e gassificazione del carbone: la cimenti. Nell’ottica dei tre obiettivi primari della gassificazione sotterranea del carbone (under- politica energetica, redditività economica, sicu- ground coal gasification, UCG) è una soluzione rezza dell’approvvigionamento ed eco-compati- interessante soprattutto per Paesi con riserve bilità, il gas naturale dovrebbe essere valutato carbonifere che consentono solo un ridotto positivamente in quasi tutte le regioni. grado di sfruttamento. La gassificazione rende utilizzabili giacimenti carboniferi inadatti a Tendenze nel settore del gas naturale un’estrazione diretta di carbone. La liquefazione Sfruttamento ed estrazione mondiale di riserve del gas così prodotto è fattibile solo a un prezzo di gas non convenzionali: sono di partico- del petrolio relativamente elevato. Ma per ri- lare importanza i giacimenti di gas di scisto negli durre la dipendenza dalle importazioni di petro- Stati Uniti. Si tratta di gas naturale legato in lio si procede anche alla liquefazione del car- rocce sedimentarie scistose. Le riserve di gas di bone, un procedimento impiegato con successo scisto sono enormi e potrebbero soddisfare il in Cina, Sudafrica e Stati Uniti. consumo nordamericano per decenni. Queste riserve di gas sono importanti anche per l’in- Gas naturale: grandi opportunità nei dipendenza dalle importazioni. Negli Stati Uniti prossimi decenni la quota di gas di scisto sull’intera produzione La domanda di gas è sostenuta soprattutto dal di gas nazionale è salita dal 1% nel 2000 all’at- settore della generazione elettrica e la sua tuale circa 25%, comportando il crollo del quota nel mix di elettricità salirà ancora fino al prezzo di gas naturale nel Paese. Anche se la 2035, questo perché il gas ha emissioni di CO2 questione è ancora politicamente dibattuta, nettamente inferiori rispetto al carbone, effi- nel prossimo futuro gli Stati Uniti potrebbero ad- cienza termica e flessibilità operativa maggiori, dirittura esportare se continuassero ad incre- necessità di investimento minori e tempi di mentare in modo costante la produzione di gas costruzione inferiori. Il settore edilizio (riscalda- metano. Le riserve di gas non convenzionali mento e acqua sanitaria) è la seconda fonte sono ben distribuite a livello geografico, e la AIE di domanda di gas, anche se si prevede una cre- ritiene che tutte le regioni del mondo dispon- scita alquanto ridotta. Nell’industria e nei gano di risorse di gas estraibili che, tenendo trasporti risiede invece un maggiore potenziale fermo l’attuale tasso di consumo, potrebbero di crescita. bastare per almeno 75 anni. A livello globale 18 UBS outlook
la quota di gas non convenzionali sull’intera geograficamente molto divergenti, potrebbero produzione di gas è del 13%, ma nel 2023 po- trovare un equilibrio. trebbe salire al 22%. In Europa la Polonia è in prima linea nello sviluppo di giacimenti di gas Energia atomica: futuro incerto non convenzionale. Affinché questo sviluppo L’energia atomica ha vissuto una sorta di piccola possa continuare sono necessari ingenti investi- rinascita negli ultimi anni visto che non pro- menti in infrastrutture, come la realizzazione duce emissioni di CO2, ma comporta un grande di condutture e la costruzione di terminali GNL problema di smaltimento. Dopo l’incidente (liquefied natural gas, raffreddato e portato nucleare di Fukushima l’opinione pubblica in al- allo stato liquido per la riduzione del volume). cuni Paesi è cambiata rispetto alla sicurezza Come per il scisto bituminoso, anche qui sono dell’energia nucleare. forti i dubbi in materia di eco-compatibilità dei processi estrattivi. A ogni perforazione occorre Attualmente sono attivi 433 reattori atomici con pompare da circa 7500 a 20 000 metri cubi una capacità totale di circa 372 gigawatt; di acqua (e sostanze chimiche). La preoccupa- concentrati soprattutto in Stati avanzati e Paesi zione riguarda soprattutto l’elevato consumo dell’ex Unione Sovietica. 63 centrali sono in idrico e il rischio di contaminazione delle falde corso d’opera e 160 in fase di ordinazione o già acquifere. progettate, la maggior parte di queste nei Paesi emergenti, soprattutto in Cina e India. Ciò Il gas naturale liquefatto (GNL) rafforza il com- riflette il fatto che la crescita della domanda mercio internazionale di gas: la tecnica di raf- sarà sostenuta principalmente (circa l’80%) dai freddare il gas naturale a meno 163 °C, di lique- Paesi non OCSE. L’AIE prevede un tasso di cre- farlo riducendo quindi notevolmente il suo scita annua del 5,6% in questi Paesi, ma ritiene volume, viene impiegata già da diversi decenni. che, nei prossimi decenni, anche nelle nazioni Negli ultimi dieci anni la sua diffusione è au- industrializzate avanzate si annunci un leggero mentata, consentendo l’apertura di nuovi centri incremento dell’offerta di energia atomica. di estrazione. Il gas naturale può quindi anche Dal nostro punto di vista, gli elevati costi d’inve- essere estratto in territori remoti e trasportato ai stimento potrebbero tuttavia frenare il pro- mercati al consumo ovunque nel mondo. getto. Tra i vantaggi del nucleare si conta l’ele- Questo sviluppo condurrà nel tempo a una glo- vata disponibilità degli impianti, che riescono balizzazione dei mercati regionali del gas. Le così a soddisfare l’esigenza di sicurezza dell’ap- regioni potrebbero aumentare lo scambio reci- provvigionamento e di diversificazione. Inoltre, proco di volumi e i prezzi del gas, oggi ancora l’energia atomica non genera praticamente gas UBS outlook 19
Prospettive Vento, clima ed energie fossili «Grazie all’elevata disponibilità degli impianti l’energia atomica riesce a soddisfare l’esigenza di sicurezza dell’approvvigionamento.» dannosi per il clima e quest’ultimo argomento Europa sono in fase di costruzione nuovi im- ha assunto un’importanza notevole proprio pianti in Finlandia e Francia. A causa dell’irrigi- a fronte del grande dibattito sul clima degli ul- dimento dei requisiti di sicurezza e dei mag- timi anni. Ma ci sono anche svantaggi. Da giori costi di costruzione nonché della ridotta un lato serpeggiano i timori, rafforzati dall’inci- redditività e dei maggiori rischi di pianifica- dente di Fukushima, sulla sicurezza tecnica zione non ci aspettiamo però un vero potenzia- degli impianti nucleari. Dall’altro i dubbi a pro- mento dell’energia atomica negli Stati Uniti e posito di uno smaltimento e uno stoccaggio in Europa. Anzi: in seguito all’incidente in Giap- sicuro e durevole delle scorie radioattive e pone, la Germania ha comunicato la chiusura dell’abbattimento delle centrali più obsolete di tutte le sue centrali entro il 2022. Svizzera e non sono ancora stati completamente fugati. Italia hanno annunciato, diversamente dai precedenti piani, di non avere intenzione di rea- Tendenze nel settore dell’energia atomica lizzare nuovi impianti. Tuttavia, ciò comporta Diverse preferenze nei singoli Paesi: anche ulteriori investimenti in ambito di sicurezza, ma- in futuro confluiranno investimenti nell’energia nutenzione, smaltimento e abbattimento. La atomica. Gli Stati Uniti, ad esempio, hanno nuova costruzione di reattori continua comun- recentemente avviato la costruzione di un reat- que soprattutto in Cina, Russia, India e Corea tore nello Stato federale della Georgia. In del Sud. 20 UBS outlook
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