TSUNAMI A Traineeship as a Springboard Out of UNemployment for those Affected by Mental Illness
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
TSUNAMI A Traineeship as a Springboard Out of UNemployment for those Affected by Mental Illness Seminario Regionale - Torino, 31 marzo 2017
Programma 9.30 – Apertura dei lavori Giovanna PENTENERO Assessore all’Istruzione, Lavoro, Formazione professionale – Regione Piemonte Gianfranco BORDONE Direzione Generale Coesione Sociale Regione Piemonte – Direttore Claudio SPADON Agenzia Piemonte Lavoro – Direttore 10.15 – L’inserimento lavorativo delle persone con disagio psichico Inserimento e integrazione al lavoro di persone con disturbi psichiatrici: fattori individuali e organizzativi Franco FRACCAROLI Professore, Università degli Studi di Trento Comitato scientifico progetto Tsunami Il supporto all’inserimento lavorativo: percorso lungo o breve? Barbara MARTINI Medico Psichiatra – Comitato scientifico progetto Tsunami L’esperienza del progetto Lavoro&Psiche in Lombardia Stefano CIMA Osservatorio e Valutazione – Fondazione Cariplo 11.20 – Il progetto TSUNAMI Il disegno di TSUNAMI e la valutazione sperimentale Valentina BATTILORO ASVAPP Direttore La dinamica dell’intervento e la figura del Job Coach Angelo PEREZ Kairos Mestieri – Direttore area politiche attive del lavoro Gabriella MASSIMETTI Forcoop – Responsabile area lavoro e orientamento L’avvio di TSUNAMI e il ruolo attivo dei Centri per l’Impiego Giorgio Luigi RISSO Agenzia Piemonte Lavoro – Coordinatore di progetto Coordina Claudio SPADON Agenzia Piemonte Lavoro – Direttore
SEMINARIO REGIONALE – PROGETTO TSUNAMI “I TIROCINI AUMENTANO LE OPPORTUNITÀ DI LAVORARE DELLE PERSONE CON DISAGIO PSICHICO?” Venerdì, 31marzo 2017 Inserimento e integrazione al lavoro di persone con disturbi psichiatrici: fattori individuali e organizzativi Franco Fraccaroli Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive, Università degli Studi di Trento Comitato scientifico progetto Tsunami
INTRODUZIONE Disabilità e lavoro 1. Le persone con disabilità ancora oggi trovano pochi spazi di integrazione lavorativa Disoccupazione (fino al 90%) Povertà Emarginazione sociale 2. I trend mondiali vanno nella direzione di una sempre maggiore e crescente popolazione di disabili 15% della popolazione mondiale ha una disabilità (2011) Invecchiamento della popolazione 3. Tematiche in genere trattate da altre discipline (economia, riabilitazione medica), ma interesse emergente per… Processi organizzativi (job design, HR management) Processi psicologici (stereotipi, pregiudizi, stigma) Processi sociali (inclusione, integrazione)
DIVERSITY MANAGEMENT Diversity management Nuovi fenomeni originano scenari nuovi: • cambiamenti demografici • migrazioni • incremento della presenza femminile nel mondo del lavoro • multiculturalità • disabilità • aumento dell’età media dei lavoratori Nella gestione delle diversità la domanda è: Come è possibile costruire luoghi di lavoro inclusivi dove tutte le diversità siano valorizzate? Rivisitare i sistemi di gestione delle persone e ridisegnare l’organizzazione del lavoro
DIVERSITY MANAGEMENT Diversity management Come? Adottando metodi di valutazione e valorizzazione delle competenze che accolgano le differenze Favorendo la formazione e lo sviluppo delle competenze per tutti i lavoratori Attuando stili di leadership e gestione dei team di lavoro inclusivi Il DM è un processo manageriale lungimirante, orientato alla accettazione delle differenze. Il DM tutela produttività, integrazione e rispetto della persona; un processo che crea valore aggiunto per l’impresa.
NETWORK DI RICERCA DEPARTMENT OF PSYCHOLOGY AND COGNITIVE SCIENCE UNIVERSITY OF TRENTO Prof. Franco Fraccaroli CENTRE FOR ACTION IN WORK DISABILITY PREVENTION AND REHABILITATION UNIVERSITÉ DE SHERBROOKE (Canada) Prof. Marc Corbière PSYCHOSOCIAL RESEARCH CENTER DEPARTMENT OF PSYCHIATRY UNIVERSITY OF MELBOURNE Prof. Carol Harvey & Prof. Ellie Fossey
ATTEGGIAMENTI PIANI FUTURI DI LAVORO: IL RUOLO DEGLI ATTEGGIAMENTI ESPLORAZIONE DEI PIANI LAVORATIVI DI PERSONE CON DISAGIO PSICHIATRICO IN COOPERATIVE SOCIALI
ATTEGGIAMENTI Obiettivi specifici ü Quali sono I piani lavorativi futuri? ü Quali sono le variabili più significative a predire la soddisfazione lavorativa?
ATTEGGIAMENTI Raccolta dati § Studio longitudinale: - N=36 cooperative sociali del Nord Italia; - N=310 partecipanti (baseline) - N=121 – 12 mesi follow up § Criteri di inclusione: - > 18 anni - Diagnosi psichiatrica 17.7% N=55 - Attività lavorativa retribuita 7.7% all’interno di una struttura N=24 52.6% N=163 organizzativa complessa 4.8% N=15 17.1% § Questionario multidimensionale N=53
PIANI FUTURI Analisi dei piani lavorativi futuri Analisi dei piani lavorativi futuri delle persone con disabilità psichica impiegati nelle cooperative sociali di tipo B Inserirsi in una Lavoro organizzazione imprenditoriale Rimanere nella pubblica o cooperativa privata smettere sociale di lavorare Zanibon S, Fraccaroli F, Villotti P, Corbière M (2011). Working plans of people with mental disorders employed in Italian Social Enterprises. Psychiatric Rehabilitation Journal, 35(1):55-58.
PIANI FUTURI Analisi dei piani lavorativi futuri Intenzione di continuare a lavorare 57,7% all’interno di cooperative sociali Quali variabili Intenzione di lavorare nel mercato di spiegano la 30% lavoro competitivo differenza tra profili? 12,3% Intenzione di smettere di lavorare
PIANI FUTURI Analisi dei piani lavorativi futuri 5,2 5 Non sono variabili socio- demografiche (età, istruzione) 4,8 o legate allo stato di salute a 4,6 spiegare le differenze, ma 4,4 atteggiamenti lavorativi 4,2 6,5 4 6,3 6,1 3,8 5,9 Cluster 1 - lavorare nel Cluster 2 - smettere di Cluster 3 - continuare a 5,7 mercato competitivo lavorare (N=16) lavorare nella coop. 5,5 (N=39) soc. (N=75) 5,3 Importanza data al lavoro 5,1 4,9 4,7 Importanza data al lavoro 4,5 Motivazione a tenere il lavoro Cluster 1 - lavorare nel Cluster 2 - smettere di Cluster 3 - cooperativa mercato competitivo lavorare (N=16) sociale (N=75) (N=39) Motivazione a tenere il lavoro
ATTEGGIAMENTI COSA GENERA SODDISFAZIONE E MOTIVAZIONE ANTECEDENTI DELLA SODDISFAZIONE AL LAVORO
ATTEGGIAMENTI Soddisfazione lavorativa VAR. INDI- AMB. DI VIDUALI LAVORO Soddisfazione lavorativa VAR. SOCIALI • Accomodamenti lavorativi • Impedimenti organizzativi • Supporto sociale colleghi • Supporto sociale famiglia Villotti P, Corbière M, Zaniboni S, Fraccaroli F(2012). Individual and environmental factors related to job satisfaction in people with severe mental illness employed in social enterprises. WORK special issue, 43(1):33-41.
ATTEGGIAMENTI Soddisfazione lavorativa VAR. INDI- AMB. DI VIDUALI LAVORO VAR. SOCIALI Autoefficacia lavorativa +++ Impedimenti organizzativi ++ Accomodamenti lavorativi + Supporto sociale da parte dei colleghi + Villotti P, Corbière M, Zaniboni S, Fraccaroli F(2012). Individual and environmental factors related to job satisfaction in people with severe mental illness employed in social enterprises. WORK special issue, 43(1):33-41.
ACCOMODAMENTI GLI ACCOMODAMENTI ORGANIZZATIVI INDAGINE NAZIONALE E INTERNAZIONALE
ACCOMODAMENTI Accomodamenti lavorativi Usufruire di accomodamenti Work accommoda- lavorativi, lavorare in un tion can be defined ambiente supportivo e portatore di minor as any modification stigmatizzazione aiuta le or adjustment to the persone con disabilità workplace or psichica ad ottenere e workplace mantenere il lavoro nel procedures, which tempo (MacDonald-Wilson et al., 2002, 2003; Mancuso, allows a person with 1995) special needs to perform the tasks Quali accomodamenti? required (Frado 1993).
ACCOMODAMENTI Work Accommodations and Natural Support Scale (WANSS) 41 items, 6 categorie 1. Supporto da parte di diversi stakeholders (Es: Riceve supporto dalla sua famiglia?) 2. Supporto da parte del job coach (Es: Era presente il suo esperto per l’impiego quando è stato assunto?) 3. Supporto da parte dei colleghi e del supervisore (Es: Possono essere modificati i suoi compiti lavorativi?) 4. Formazione (Es: I compiti sono stati introdotti gradualmente?) 5. Flessibilità lavorativa (Es: Può avere giorni di permesso per appuntamenti clinici?) 6. Ambiente lavorativo (Es: Può cambiare i livelli di rumore?) Corbière M, Villotti P, et al (2014). Work accommodations and natural supports for maintaining employment. Psychiatric Rehabilitation Journal, 37(2):90-98.
ACCOMODAMENTI Accomodamenti lavorativi DATI LONGITUDINALI ITALIANI 25 * 23,04 20,86 Lavoro mantenuto 20 Lavoro perso 15 10 * 7,98 7,2 * * 4,57 4,41 5 3,63 3,48 2,61 2,28 2,63 1,69 1,84 1,91 0 Numero totale Supporto da Job coach Supporto dei Formazione Flessibilità Ambiente di diversi colleghi e lavorativa lavoro stakeholders supervisore
ACCOMODAMENTI Italy Canada Australia N=30 N=30 N=30 Matched on age, gender, level of education and diagnosis Accomodamenti lavorativi in cooperative sociali Comparazione internazionale : Australia, Canada, Italia
ACCOMODAMENTI Prospettiva internazionale 100 Australia N=30 90 Canada N=30 80 B B Italia N=30 B 70 A 60 A A 50 40 30 20 10 0 Diversi Supporto Formazione Flessibilità Ambiente Numero stakeholders colleghi e lavorativa lavorativo totale supervisore
ACCOMODAMENTI ACCOMODAMENTI E MANTENIMENTO LAVORO Formazione + Flessibilità lavorativa + Villotti P, Corbière et al (In press). Work accommodations and natural supports for employees with severe mental illness in social businesses: An international comparison. Community Mental Health Journal.
STIGMA IL RUOLO DELLO STIGMA INTERIORIZZAZIONE DI STEREOTIPI NEGATIVI SU SE STESSI
STIGMA RUOLO DELLO STIGMA § IL SUPPORTO AFFETTIVO E’ UNA IMPORTANTE LEVA MOTIVAZIONALE CON EFFETTI SULLA PERFORMANCE § IL SUPPORTO NEI LUOGHI DI LAVORO HA EFFETTI ANCHE SU IMMAGINE DI SE’ E FIDUCIA § LE PERSONE CON DISTURBI PSICHIATRICI SONO ESPOSTI A STIGMA SOCIALE § LO STIGMA HA EFFETTI NEGATIVI SE VIENE INTERIORIZZATO DAL SOGGETTO
STIGMA COS’È LO STIGMA INTERIORIZZATO Internalized Stigma of Mental Illness (ISMI- Ritsher et al., 2003) ALIENAZIONE (6 items, =0.83) I am embarrassed or ashamed that I have a mental illness. APPOGGIO DELLO STEREOTIPO (7 items, =0.74) Mentally ill people tend to be violent. ESPERIENZE DI DISCRIMINAZIONE (5 items, =0.86) People ignore me or take me less seriously just because I have a mental illness. RITIRO SOCIALE (6 items, =0.87) I avoid getting close to people who don’t have a mental illness to avoid rejection. RESISTENZA ALLO STIGMA (R - 5 items, =0.74) In general, I am able to live life the way I want to.
STIGMA Results baseline R2= .14 R2= .20 follow up Internalized - .54, p < .001 Job tenure Stigma self-efficacy 4.22 007 ,p= .35, p=. .02 R2= .23 Workplace Work social support - 1.02, p = ns unproductivity Total effect (SS à WP) : β = –5.27, t = –3.01, p = .003 R2= .05 Workplace Total direct effect (removing the effect of mediators) : β = –1.02, t = –.58, p = ns Work - 5.28,effects): p = .003-4.26, 95%CI = –6.89, –2.35 Total indirect effect (sum of the specific indirect social Specific indirect effect (SS à IS à WP): –1.65, 95%CI = –3.41, –.54 unproductivit support Specific indirect effect (SS à JTSE à WP): –1.63, 95%CI = –3.84, –.38 y Specific indirect effect (SS à IS à JTSE à WP): –.98 95%CI = –2.02, –.42 N=170
CONCLUSIONI TRE AREE DI INTERVENTO PER FAVORIRE LA PERMANENZA AL LAVORO • ATTEGGIAMENTI INDIVIDUALI • MOTIVAZIONE E SODDISFAZIONE • ACCOMODAMENTI ORGANIZZATIVI • SUPPORTO SOCIALE • FORMAZIONE • FLESSIBILITA’ ORGANIZZATIVA • RIDUZIONE DELLO STIGMA • RAFFORZARE IL SENTIMENTO DI AUTO- EFFICACIA
CONTATTI Franco Fraccaroli Università di Trento Franco.Fraccaroli@Unitn.it
TSUNAMI A Traineeship as a Springboard Out of UNemployment for those Affected by Mental Illness Il supporto all’inserimento lavora1vo: Percorso lungo o percorso breve? Dr.ssa Barbara Mar1ni SEMINARIO REGIONALE – PROGETTO TSUNAMI “I TIROCINI AUMENTANO LE OPPORTUNITÀ DI LAVORARE DELLE PERSONE CON DISAGIO PSICHICO?” Torino, 31 marzo 2017
Train and place • 1. Frequenza del centro diurno, è la c.d. con finalità socio-riabilita1ve • 2. Elaborazione di un bilancio di “voca1onal rehabilita1on” competenze o • 3. Orientamento “riabilitazione al lavoro” • 4. Avvio a un corso di formazione • 5. Risocializzazione al lavoro con un «1rocinio osserva1vo» in coopera1va o la frequenza di un laboratorio • 6. Borsa lavoro • 7. Inserimento lavora1vo • 8. Sostegno al paziente inserito
Place and train • 1. Arruolamento nel Il percorso più noto, la cui programma su richiesta validità è riconosciuta a livello dell’utente internazionale, è l’IPS • 2. Affiancamento di un “job coach” • 3. Individuazione delle ovvero aspirazioni e professionalità del soggeZo (equiparabile al bilancio di competenze) Individual Placement and • 4. Stesura del curriculum Support • 5. Ricerca a]va del lavoro • 6. Sostegno all’utente una volta trovato il lavoro
Train and place Place and train • medico-centrico • collocamento lavora1vo direZo • non preceduto da percorsi riabilita1vi • focus sulla cura e la riabilitazione • importanza data al sostegno al lavoratore e della persona malata al datore di lavoro • Il focus è sulla ricerca del lavoro da parte di • percorso guidato dall’équipe, un utente del “Servizio di collocamento proteZo, ad hoc per i pazien1 lavora1vo” • è l’utente che definisce le mete, ha il • con risorse messe a disposizione bandolo della matassa in mano dal Servizio sanitario • le risorse sono quelle a disposizione di tu] i ciZadini, non sono pensate ad hoc per i • un menù limitato di offerte a cui pazien1 il paziente si adaZa • Tempi medio-brevi • La persona valuta quando si sente pronta • tempi solitamente lunghi ad affrontare il mondo del lavoro, e decide se muoversi in autonomia o accompagnata • L’équipe valuta quando il dall’operatore paziente è “pronto” per la tappa • Fondamentale è la MOTIVAZIONE AL successiva e gliela propone. LAVORO
Non sono percorsi in opposizione, ma alternaSvi • L’approccio «Place and train» funziona meglio con gli uten1 più giovani che non hanno alle spalle un lungo “percorso” tradizionale di avvicinamento al lavoro, e con i sogge] meno compromessi dalla mala]a e con preceden1 esperienze lavora1ve. • Ci saranno sempre uten1 che hanno bisogno di tempi lunghi e percorsi a piccoli passi, ma sempre di più l’utenza giovane, spesso con un diploma o una laurea, che non è mai stata is1tuzionalizzata, superata la fase acuta della mala]a è pronta per muoversi in tempi brevi.
Va soZolineato che gli studi condo] negli ul1mi 15 anni, non solo negli Sta1 Uni1 dove sono sta1 elabora1 i primi percorsi “place and train”, ma anche in Europa, Italia compresa, dimostrano che: il metodo IPS è più efficace dei “Voca1onal Services” (Servizi riabilita1vi) nell’aiutare gli uten1 nella ricerca di un lavoro: 85 uten1 IPS (54.5%) lavorarono per almeno un giorno, a fronte di 43 (26.6%) degli uten1 a cui furono offer1 i tradizionali interven1 riabilita1vi, e per periodi più lunghi, con un raddoppio neZo delle chance di trovare impiego. (ricerca Eqolize, condo4a su pazien6 con diagnosi di psicosi in Inghilterra, Germania, Olanda, Italia e Bulgaria)
Dove si colloca Tsunami in questo quadro? • Il modello che propone è più vicino a quello dell’IPS (2 mesi di fase conosci1va, 6 mesi di 1rocinio, poi una fase di supporto alla ricerca di un impiego), anche se si rivolge in modo specifico a persone con cer1ficazione di invalidità per patologia psichica e u1lizza gli strumen1 del collocamento mirato ex lege 68/99. • Analogamente ad IPS, l’opera1vità è affidata al job coach, figura non sanitaria. • Diversamente da IPS, non opera u1lizzando tu] gli strumen1 a disposizione dei ciZadini, privilegiando quelli del collocamento mirato, ed in modo par1colare i 1rocini.
Ma i Srocini, stanno nel percorso «lungo» o in quello «breve»? Il !rocinio è “un'esperienza lavora1va e forma1va temporanea, che non cos1tuisce un rapporto di lavoro, ma è finalizzata a consen1re alle persone che li svolgono di inserirsi per un certo periodo in un ambiente di lavoro, sperimentandone in modo concreto la realtà”. Si traZa, nell’intenzione del legislatore, di una vera opportunità per acquisire competenze tecniche, professionali e sociali aZraverso un progeZo forma1vo individuale.
• Na1 quindi come strumen1 per affinare la formazione professionale dei giovani o delle persone uscite precocemente dal mercato del lavoro e richieden1 una ricollocazione, dovrebbero essere “brevi”. • Una serie di successivi aggiustamen1 legisla1vi ha però reintrodoZo, ad esempio in Piemonte con la DGR 42-7397 del 2014, il 1rocinio “lungo”, appositamente pensato per i sogge] disabili, che può protrarsi fino a 48 (48!!!) mesi.
• Perché questo allungamento dei tempi? • A chi serve? Al lavoratore o all’azienda? • Serve al lavoratore per apprendere delle mansioni: per 4 anni??? • Allora perché non una scuola? • E se davvero ha bisogno di 4 anni, allora NON E’ PRONTO PER LAVORARE, e dovrebbe forse fare altro, ad esempio frequentare un Centro Diurno o un FAL, o essere inserito in un PASS
I PASS??? CHE SONO??? (perdonate la piccola digressione) • PASS sta per «Percorso di A]vazione Sociale Sostenibile» • Sono rivol1 a sogge] che si trovino nell'impossibilità di svolgere a]vità produ]ve economicamente rilevan1 • e per i quali non è possibile avviare un percorso finalizzato all'inserimento lavora1vo ai sensi della norma1va vigente
Tornando al Srocinio «lungo»: serve all’azienda? • Ma per fare cosa? • Per valutare il lavoratore? E ci meZe fino a 4 anni??? 6 mesi dovrebbero bastare!!! • O per procurarsi mano d’opera a basso costo??? • O???
ALLORA? Le persone affeZe da patologie psichiche sono per la maggior parte persone intelligen1 e capaci di apprendere. Se mo1vate a lavorare, sono in grado di lavorare
PERCHE’ Il migliore rimedio analgesico, tranquillante, narco1co, e in certa misura persino an1bio1co – in breve, la cosa più vicina ad una genuina panacea – noto alla scienza medica è il lavoro. Thomas Szasz, psichiatra, 1973
QUINDI? Non si possono dare regole, ma fare raccomandazioni Il 1rocinio dovrebbe essere usato, coerentemente con le finalità per cui è stato pensato, per «il tempo più breve possibile», ovvero quanto necessario per valutare le capacità del lavoratore e insegnargli le mansioni base del suo lavoro (il resto, come i lavoratori «abili», lo imparerà lavorando e ricevendo uno s1pendio)
L’esperienza del progetto Lavoro&Psiche in Lombardia Stefano Cima – Fondazione Cariplo SEMINARIO REGIONALE – PROGETTO TSUNAMI “I TIROCINI AUMENTANO LE OPPORTUNITà DI LAVORARE DELLE PERSONE CON DISAGIO PSICHICO?” Torino, 31 Marzo 2017
LAVORO&PSICHE Fondazione Cariplo ha promosso e finanziato (2009-2012) Regione Lombardia - Tre Direzioni Generali (Salute, Lavoro e Famiglia) partner di progetto che hanno sostenuto l’intervento e ne osserveranno gli esiti in un’ottica di valutazione dei costi/benefici per la programmazione regionale; ASVAPP (Associazione per lo Sviluppo della Valutazione e l’Analisi delle Politiche Pubbliche) di Torino: disegno dello studio randomizzato, raccolta e analisi dei dati ALA Sacco - Agenzia Lavoro e Apprendimento, che opera all’interno del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Ospedaliera “Luigi Sacco” di Milano: implementazione dell’intervento Data 2 Ufficio / Autore
L’OBIETTIVO Il progetto intende testare la fattibilità e la validità di un modello innovativo di integrazione lavorativa per pazienti psichiatrici gravi (schizofrenico, schizoide, paranoide, borderline e disturbo bipolare). Il progetto utilizza lo studio controllato randomizzato per misurare l’efficacia dell’intervento, analizzando le condizioni occupazionali e di benessere di 300 pazienti psichiatrici. A 150 pazienti (scelti a caso tra i 300) viene offerto di sperimentare il nuovo modello di integrazione lavorativa (gruppo sperimentale) mentre i restanti (gruppo di controllo) continuano a usare i servizi tradizionali. Data 3 Ufficio / Autore
LAVORO&PSICHE: l’intervento COACH – Professionista con competenze nel campo della psichiatria e dell’inserimento lavorativo. Segue il paziente utilizzando le risorse del territorio per progettare l’intervento individuale (un Coach ogni 12 utenti). FONDO AD PERSONAM – Fondo a disposizione del Coach per agire nella progettazione individuale del percorso del paziente TAVOLO TECNICO – Rete di attori territoriali che opera a supporto dei percorsi di integrazione lavorativa dei pazienti psichiatrici. Data 4 Ufficio / Autore
IL MODELLO DI INTERVENTO Caratterizzati dalla presenza di un “Coach” professionista qualificato che: Øsulla base di un progetto condiviso con i curanti ha preso in carico per almeno due anni un numero limitato di pazienti psichiatrici (circa 10); Øli ha accompagnati nelle rete dei servizi sociali, assistenziali e di inserimento lavorativo con un approccio personalizzato e multidimensionale; Øha attivato strumenti e servizi funzionali a facilitarne l’ingresso e la tenuta nel mercato del lavoro e il miglioramento delle condizioni di benessere; Modello di intervento che prevede il coinvolgimento di diversi soggetti (paziente, servizi psichiatrici, servizi territoriali e comparto produttivo) che intervengono in più fasi del percorso di reinserimento del paziente. Il coach opera per l’inserimento lavorativo nella rete territoriale e si attivano servizi a supporto alla azienda per la progettazione e la realizzazione del percorso di inserimento lavorativo nel contesto aziendale. Data 5 Ufficio / Autore
I DESTINATARI I destinatari dell’intervento sono stati pazienti psichiatrici in trattamento nei Centri Psico-sociali (CPS) operanti nel territorio degli OCSM selezionati con i seguenti criteri: Diagnosi di disturbo psichico grave: schizofrenia e disturbi correlati, disturbo bipolare e disturbi di personalità gravi (ICD 10: F20, F31, F60.3, F60.1, F60.0) e avere manifestato almeno una volta sintomatologia psicotica; ØEtà compresa tra i 18 e i 50 anni; ØRapporto stabile e continuativo con il Servizio Psichiatrico; ØCompenso psichico da almeno sei mesi e buona «compliance» alle cure; ØNessuna occupazione o tirocinio nei tre mesi precedenti l’avvio del progetto; ØMotivazione e attitudine ad intraprendere un percorso di integrazione lavorativa. I destinatari dell’intervento potevano anche non essere in possesso del riconoscimento di invalidità civile (giovani all’esordio della malattia). Data 6 Ufficio / Autore
LAVORO&PSICHE: effetto su cosa? Ø Probabilità di trovare un lavoro Ø Probabilità di mantenere il lavoro Ø Qualità della vita (percepita) e condizione psichica Ø Ricorso ai servizi psichiatrici Data 7 Ufficio / Autore
LAVORO&PSICHE: OCSM e CPS coinvolti ü Bergamo, 10 ü Como, 5 ü Milano, 10 ü Sondrio, 4 Data 8 Ufficio / Autore
LAVORO&PSICHE: la randomizzazione Fase 1: arruolamento ü Individuazione degli ammissibili ü Firma del consenso informato ü Trasmissione dei dati sul paziente ü Prenotazione dell’intervista Fase 2: intervista di partenza ü Il paziente viene intervistato per conoscere a) la situazione occupazionale, b) qualità della vita ü Prima dell’intervista vengono compilate GAF e BPRS ü Randomizzazione ü Comunicazione dell’esito della randomizzazione Data 9 Ufficio / Autore
LAVORO&PSICHE: la randomizzazione Pazienti che hanno firmato il consenso 313 informato Pazienti che si sono presentati all'intervista 311 di partenza Pazienti randomizzati Sperimentali Controlli 157 154 Data 10 Ufficio / Autore
LAVORO&PSICHE: l’arruolamento Data 11 Ufficio / Autore
LAVORO&PSICHE: follow-up Fase 3: follow-up Tutti gli utenti (dei due gruppi) sono stati intervistati ogni 6 mesi: ü La situazione occupazionale ü I servizi di inserimento ricevuti ü Qualità della vita e valori di BPRS e GAF Data 12 Ufficio / Autore
LAVORO&PSICHE: impatto su cosa? Sulla probabilità di avere un lavoro retribuito nell’arco dei 12 mesi successivi alla conclusione dell’erogazione del servizio di supporto da parte dei coach. Utilizziamo le COB, cioè l’archivio statistico delle comunicazioni che ogni datore di lavoro è tenuto ad effettuare ai servizi per l’impiego in coincidenza con l’inizio e la fine di qualsiasi contratto di lavoro. Data 13 Ufficio / Autore
LAVORO&PSICHE: lavoro Figura 2: % di pazienti con un lavoro retribuito Utenti seguiti dai coach Controlli 30% Arruolamento Intervento a regime Post intervento 25% 20% 15% 10% 5% 0% gen-08 gen-09 gen-11 gen-12 gen-13 gen-10 apr-08 apr-09 apr-11 apr-12 apr-10 apr-13 lug-08 lug-11 lug-12 lug-09 lug-10 lug-13 ott-08 ott-11 ott-12 ott-09 ott-10 ott-13 Data 14 Ufficio / Autore
LAVORO&PSICHE: tirocinio Figura 1: % di pazienti che svolgono un tirocinio Utenti seguiti dai coach Controlli 45% Arruolamento Intervento a regime Post intervento 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% gen-09 gen-10 gen-13 gen-08 gen-11 gen-12 apr-09 apr-10 apr-12 apr-13 apr-08 apr-11 lug-08 lug-09 lug-10 lug-12 lug-13 lug-11 ott-08 ott-09 ott-12 ott-13 ott-10 Data ott-11 15 Ufficio / Autore
LAVORO&PSICHE: probabilità di lavorare Data 16 Ufficio / Autore
LAVORO&PSICHE: probabilità di fare un tirocinio Pre- Trattamento a regime Post- intervento intervent o 2008 2011 2012 2013 % di PAZIENTI CHE Trattati 8% 46% 42% 12% SVOLGONO almeno Controlli 11% 27% 23% 18% un giorno di differenza -3% +19%* +19%* -6% TIROCINIO nell’anno Numero di Trattati 15 84 84 11 GIORNATE di Controlli 18 53 42 27 TIROCINIO in differenza -3 +31* +42* -16* media nell’anno Data 17 Ufficio / Autore
LAVORO&PSICHE: ma il tirocinio è forse il vero trattamento? ØE se stimassimo l’effetto solo sugli obbedienti? Cioè tra coloro che hanno fatto il tirocinio perché era parte del progetto, ma non lo avrebbero fatto altrimenti? Ø In questo caso otteniamo un effetto molto più grande ØTra gli obbedienti fare un tirocinio più che triplica la probabilità di avere un lavoro nel 2013 Data 18 Ufficio / Autore
TSUNAMI A Traineeship as a Springboard Out of UNemployment for those Affected by Mental Illness Valentina Battiloro ASVAPP – Associazione per lo Sviluppo della Valutazione e l’Analisi delle Politiche Pubbliche Torino, 31 marzo 2017 Project awarded under the 2015 Call for Proposals on social policy innovations supporting reforms in social services
Da dove siamo partiti 2 “Lavoro & Psiche” mostra che la probabilità di trovare un lavoro tra chi ha fatto un tirocinio cresce in maniera esponenziale Il tentativo di fare un passo in avanti rispetto a quanto appreso ha portato a TSUNAMI: un progetto finanziato dall’Unione Europea nell’ambtito di una call finalizzata a sostenere la sperimentazione di progetti di innovazione sociale
Da “Lavoro & Psiche” a TSUNAMI 3 Stesso obiettivo: aumentare la probabilità di occupazione dei beneficiari Alcune differenze: • il tirocinio diventa parte rilevante del trattamento • aumenta il numero di utenti coinvolti • cambia il modo di identificare i beneficiari
Il trattamento 4 Il trattamento, ad alta densità e durata limitata, può essere rappresentato in 4 fasi: 1- ANALISI DELLA DOMANDA Presa in carico e valutazione dell’occupabilità 2- PIANO DI INTERVENTO Predisposizione e realizzazione del piano di azione individuale 3- TIROCINIO 4- RICERCA DI LAVORO
Durata del trattamento 5 FASE 1 + 2 FASE 3 FASE 4 MAX 2 MONTHS 3-6 MONTHS MAX 3 MONTHS I servizi vengono erogati da operatori (formati) ad hoc esperti nell’accompagnamneto al lavoro dei disabili
Il target 6 - Beneficiari della “legge 68/99” iscritti ai CPI - Con disagio psichico - Senza disabilità intellettiva - Con meno di 56 anni Osservando il flusso negli anni precedenti stimiamo di avere tra i 1000 e i 1200 iscritti con queste caratteristiche nei 18 mesi dell’intervento
Effetto su cosa? Il trattamento produce un effetto sulla probabilità di occupazione dei beneficiari? ü Qual è il tasso di occupazione dei trattati (fattuale) ü Quale sarebbe stato in assenza del trattamento (controfattuale) Ma come ricostruiamo il controfattuale?
Attraverso una sperimentazione controllata 8 Dividiamo i potenziali beneficiari in due gruppi (estratti a caso) 1.000 TRATTATI CONTROLLI 500 500 FATTUALE CONTROFATTUALE Tasso di occupazione un anno dopo Tasso di occupazione un anno dopo DIFFERENZA= IMPATTO STIMATO
Quali sono le minacce alla validità dell’esperimento? 9 Il passaparola all’interno di un CPI rispetto all’esistenza del progetto potrebbe non garantire la casualità nell’asegnazione ai due gruppi Rischio che alcuni soggetti selezionati come controlli diventino trattati
Una possibilità: randomizzare i CPI 10 Ci sono 30 CPI nella Regione Randomizziamo 15 Centri in modo che siano trattati Individuiamo delle coppie di Cpi con caratteristiche simili (per dimensione e tasso di occupazione stimato) Quindi estraiamo a sorte un Cpi per ogni coppia Torino?
TSUNAMI: randomizzazione
La mappa del trattamento 12 TORINO PIEMONTE
Dove siamo arrivati? 13 É stata realizzata la prima tranche di formazione per i coach nel mese di febbraio (19 coach) la seconda è prevista per maggio 2017 Il progetto è partito in 12 dei 15 CPI coinvolti Sono stati contattati 82 utenti dei 148 coinvolgibili La presa in carico degli utenti è prevista fino ad aprile 2018 Il progetto terminerà a settembre 2019
I partner di TSUNAMI 14 Regione Piemonte Agenzia Piemonte Lavoro Mestieri e ForCoop Fondazione Adecco per le Pari Opportunità CREARE ASVAPP
15
A Traineeship as a Springboard Out of UNemployment for those Affected by Mental Illness LA DINAMICA DELL’INTERVENTO E LA FIGURA DEL JOB COACH Angelo Perez, Gabriella Massimetti, Seminario Regionale 31/03/17
LA DINAMICA DELL’INTERVENTO E LA FIGURA DEL JOB COACH PRINCIPALI ASPETTI SPERIMENTALI DEL PROGETTO: Tempestività dell’intervento Assistenza intensiva e definita nel tempo - job coaching alta intensità e durata limitata, max 13 mesi Tirocinio quale elemento cardine dell’esperienza di accompagnamento al lavoro (6 mesi) Angelo Perez, Gabriella Massimetti, Seminario Regionale 31/03/17
LA DINAMICA DELL’INTERVENTO E LA FIGURA DEL JOB COACH PRINCIPALI ASPETTI SPERIMENTALI DEL PROGETTO: Intervento integrato nel sistema dei servizi per l’impiego regionale (APL – CPI), e con la rete territoriale dei servizi sanitari e socio- assistenziali. in coerenza con quanto previsto dalla DGR 60/2009 Team di lavoro organizzati ed insediati su ciascuno dei 15 CPI sperimentali randomizzati Angelo Perez, Gabriella Massimetti, Seminario Regionale 31/03/17
LA DINAMICA DELL’INTERVENTO E LA FIGURA DEL JOB COACH SVILUPPO OPERATIVO: DURATA 2 MESI acquisizione preliminare con Fase 1 il CPI delle info sulla persona; verifica presenza diagnosi funzionale liste mensili iscritti L.68/99 con patologia psichica telefonate e colloqui iniziali contatto, convocazione, proposta patto di servizio mappatura delle competenze, proge
LA DINAMICA DELL’INTERVENTO E LA FIGURA DEL JOB COACH DURATA 6-8 MESI Fase 3 Azioni di supporto mo-vazionale, mediazione azienda/-rocinante, supporto all’azienda in momen- di crisi, ges-one eventuali interruzioni, verifica esi- inserimento in tirocinio e tutoraggio 6 mesi (+ 2) DURATA 3 MESI aGvazione del rapporto accompagnamento all’avvio contra
L'avvio di TSUNAMI e il ruolo attivo dei Centri per l'Impiego Torino, 31 marzo 2017 Agenzia Piemonte Lavoro Giorgio Luigi RISSO
ALCUNE PAROLE CHIAVE Collaborazione Esperienza tra maturata Attenzione alla Servizi Il raccordo persona Relazione con CENTRI Studio e l’analisi le aziende dei casi PER L’IMPIEGO Capacità di Referenti Tsunami- lavorare in collocamento La Rete equipe mirato Professionalità degli operatori
ALCUNE RIFLESSIONI La centralità della persona disabile Ricercare la personalizzazione dei percorsi: § Centralità del beneficiario e dei suoi bisogni correttamente individuati § Valutare l’attivazione della persona § Programmazione e realizzazione delle azioni, possibilmente, nei Centri per l’Impiego § Promozione e attivazione della rete locale formale e informale § Definizione e realizzazione di un progetto personalizzato integrato con la presenza di un Job Coach al fine di garantire unitarietà e coerenza del percorso individuale
ALCUNE RIFLESSIONI Il progetto personalizzato per l’inserimento lavorativo dei disabili “Persona giusta al posto giusto” Art. 2. L.68/99 (Collocamento mirato) Per collocamento mirato dei disabili si intende quella serie di strumenti tecnici e di supporto che permettono di valutare adeguatamente le persone con disabilità nelle loro capacità lavorative e di inserirle nel posto adatto, attraverso analisi di posti di lavoro, forme di sostegno, azioni positive e soluzioni dei problemi connessi con gli ambienti, gli strumenti e le relazioni interpersonali sui luoghi quotidiani di lavoro e di relazione. § Conoscere le caratteristiche, le capacità, le competenze della persona con disabilità § Conoscere le caratteristiche del posto di lavoro e le mansioni richieste § Ricerca attiva di posti di lavoro adeguati § Confronto per valutare la compatibilità azienda/persona
ALCUNE RIFLESSIONI Il progetto personalizzato per l’inserimento lavorativo § Azioni di orientamento § Il tirocinio Il tirocinio consiste in un periodo di orientamento al lavoro e di formazione in situazione che non si configura come un rapporto di lavoro. § Accompagnamento all’inserimento in tirocinio (tutoraggio) § Azioni di monitoraggio costante, eventuali interventi di mantenimento del posto lavoro (in caso di assunzione) § Azioni di Job Club e di revisione critica del percorso § Analisi e valutazione dei risultati (analisi controfattuale, ambito della valutazione delle politiche pubbliche)
Puoi anche leggere