#sfidaperlosviluppo Treviso, Venerdi 16 Ottobre 2015

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#sfidaperlosviluppo Treviso, Venerdi 16 Ottobre 2015
Treviso, Venerdi 16 Ottobre 2015

           #sfidaperlosviluppo
#sfidaperlosviluppo Treviso, Venerdi 16 Ottobre 2015
#sfidaperlosviluppo
#sfidaperlosviluppo Treviso, Venerdi 16 Ottobre 2015
Quanto pesa la Cooperazione in
              Parlamento?
                 «Cooperazione allo sviluppo»
              (Indice di rilevanza degli argomenti)
- 27° tema più trattato con il Governo Berlusconi IV
- 49° con il Governo Monti
- 47° con il Governo Letta
- Con l’Esecutivo Renzi è entrato fra i primi 15
- Prendendo in considerazione il periodo dall’inizio della XVII
  legislatura (marzo 2013) a giugno 2015, i temi legati alla
  cooperazione allo sviluppo sono stati discussi in Parlamento
  378 volte (249 alla Camera e 129 al Senato).
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I parlamentari più attivi sul tema "cooperazione internazionale"
                        (da marzo 2013 a giugno 2015)
Pos.
                    Deputato                             Senatore
 1
          Maria Edera SPADONI (M5S)          Loredana DE PETRIS (Misto/SEL)
 2
       Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD)           Luis Alberto ORELLANA (Misto)
 3
         Alessandro DI BATTISTA (M5S)             Peppe DE CRISTOFARO
                                                        (Misto/SEL)
 4
           Manlio DI STEFANO (M5S)                  Giorgio TONINI (PD)
 5
             Arturo SCOTTO (SEL)                   Stefano VACCARI (PD)
 6
            Gennaro MIGLIORE (PD)             Alessia PETRAGLIA (Misto/SEL)
 7
          Emanuele SCAGLIUSI (M5S)                 Carlo LUCHERINI (PD)
 8
             Giulio MARCON (SEL)                 Luciano URAS (Misto/SEL)
 9
             Gianni MELILLA (SEL)            Massimo CERVELLINI (Misto/SEL)
10
              Gianluca PINI (Lega)                 Carlo PEGORER (PD)
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DEF e Stabilità del 2014
   Quando il Disegno di Legge Stabilità è entrato alla Camera aveva
    circa 180 milioni sulla 49/87 (ovvero la nuova 125/14) e 60
    milioni per “azioni di cooperazione allo sviluppo” a valere sul
    Fondo di rotazione per le politiche comunitarie (come previsto
    nella precedente Legge di Stabilità). Quindi un totale di 240
    milioni di euro per la cooperazione nel 2015

   Grazie ad alcuni emendamenti parlamentari si arriva a 250
    milioni

   Se il Governo Renzi avesse voluto rispettare gli impegni presi
    (DEF 2014) avrebbe dovuto allocare nella Legge di Stabilità
    almeno 265,1 milioni di euro, se si calcola il +10% partendo da
    241 milioni (risorse totali da Stabilità 2014)
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Risorse per la cooperazione allo sviluppo da L. Stabilità
           risorse L. 49/87 + risorse da fondo rotativo
326

                                  228         241         250
          175
                       86

2010      2011        2012         2013        2014        2015
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DEF e Stabilità del 2015
- Nel DEF dell’aprile 2015, si continua a ribadire l'importanza
  di un riallineamento graduale dell’Italia agli standard
  internazionali della cooperazione allo sviluppo (media Paesi
  OCSE). Si sottolinea l’impegno del Governo a perseguire
  questo percorso secondo un profilo di spesa dell’APS/PNL
  molto ridotto rispetto al precedente: lo 0,18% nel 2016, lo
  0,21% nel 2017 e lo 0,24% nel 2018
- Tale percorso dovrebbe quindi portare a raggiungere nel
  2020 lo 0,3%

[Viene eliminato il riferimento sull’ aumento pari almeno al 10%
                 su base annuale in Stabilità   ]
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…Luglio 2015: Addis                               Abeba
                             Dobbiamo fare di più, dobbiamo
                             investire nella cooperazione
                             La vera sfida non è solo salvare vite umane
                             ma creare lavoro qui, dare nuove prospettive
                             di lavoro qui. La gente scappa da una
                             condizione di povertà e persecuzione e noi
                             dobbiamo fare di più, dobbiamo investire
                             nella cooperazione

Il Governo si impegna ad aumentare la cooperazione per lo sviluppo
internazionale. Per il prossimo triennio ci sarà un cambiamento essenziale in
questa direzione
All'ultimo G7 l’Italia si classifica settima su sette per fondi alla
cooperazione. Questo è inaccettabile, ma abbiamo cambiato strategia
e l'obiettivo è diventare quarti entro il 2017. Difficile arrivarci subito,
già in questa legge di stabilità allo 0,7% del Pnl, ma stiamo facendo
molto
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Valori percentuali

                                                                                                                                   1,00

                                0,00
                                                0,20
                                                                       0,40
                                                                                              0,60
                                                                                                                      0,80
                                                                                                                                             1,20
                        Polonia
            Repubblica Slovacca

                                    0,080,08
                         Grecia
               Repubblica Ceca
                       Slovenia
                           Korea
                         Spagna
                           Italia
                     Portogallo

                                           0,110,110,130,130,140,160,19
                     Stati Uniti

                                                                      0,19
                      Giappone
                                                                         0,19
                         Iceland
                                                                            0,21

                        Canada
                         Austria
                                                                               0,240,26

Paesi DAC
                       Australia
                Nuova Zelanda
                                                                                      0,270,27

                        Francia
                                                                                             0,36
                                                                                                                                                        dati provvisori 2014

                        Irlanda
                                                                                                0,38

                     Germania
                                                                                                                                                    Rapporto APS/PNL Paesi DAC

                           Belgio
                                                                                                    0,410,45

                       Svizzera
                                                                                                           0,49

                      Finlandia
                                                                                                              0,60

                        Olanda
                  Regno Unito
                                                                                                                 0,640,71

                    Danimarca
                                                                                                                            0,85

                      Norvegia
                 Lussemburgo
                                                                                                                                    0,991,07

                          Svezia
                                                                                                                                           1,10
#sfidaperlosviluppo Treviso, Venerdi 16 Ottobre 2015
I Paesi del G7
Il Regno Unito nel 2014 è l’unico Paese che ha centrato lo 0,7% del
rapporto APS/PNL con un APS di circa 18 miliardi USD
La Germania è al secondo posto, con un APS/PNL pari allo 0,41% con
un APS di circa 16 miliardi USD

La Francia al terzo posto con APS/PNL di 0,36% APS di        circa 10
miliardi USD
A seguire il Canada con 0,24% del APS/PNL con APS di        circa 4,5
miliardi USD
Al quinto e al sesto posto si piazzano Stati Uniti con lo 0,19% del rapporto
APS/PNL, ma gli americani hanno allocato fondi per 32 miliardi
USD      e Giappone che ha allocato   circa 10 miliardi USD
L’Italia ultima con 3,3 miliardi USD per un APS/PNL di
0,16%                                 #SfidaPerLoSviluppo
#sfidaperlosviluppo
11 agosto 2014:
approvazione della legge n. 125/14, con cui il
Parlamento    vara    la   riforma    della
Cooperazione Italiana allo Sviluppo
Modificando anche l’assetto organizzativo
stabilito 27 anni prima con legge n. 49/87

                               #SfidaPerLoSviluppo
Ragioni tecniche
 - Legge n.49/87 prima inapplicata e abusata, poi
   deformata (privata di caratteristiche essenziali)
 - Necessità di superare la commistione dei ruoli
 - Adeguamento a nuove formule d'intervento
 - Nuovo protagonismo della società civile, delle realtà
   territoriali e dell'impresa
 - Superamento della frammentazione
 - Bisogno di una chiara guida politica e di più risorse

Ragioni storiche e politiche
 - Aumentato ruolo dell'Europa
 - Cambiamenti        geo-politici,    paesi    emergenti,
   cooperazione Sud-Sud
 - Partenariati pubblico-privato e nuovi attori
 - Efficacia dell'aiuto (Parigi 2005; Busan 2011)
                                             #SfidaPerLoSviluppo
Attori
 Amministrazioni dello Stato, Università ed Enti
  pubblici

 Regioni, province autonome di Trento e di Bolzano ed
  Enti locali

 Organizzazioni della società civile e in generale
  soggetti senza finalità di lucro;

 Soggetti con finalità di lucro, purché rispettosi di
  adeguati standard di responsabilità sociale
                                         #SfidaPerLoSviluppo
Livello politico
 Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione
  Internazionale (MAECI)
 Cooperazione allo sviluppo "parte integrante e
  qualificante" della politica estera
 Viceministro per la Cooperazione allo sviluppo
Coordinamento istituzionale
  Comitato Interministeriale per la cooperazione allo
   sviluppo (CICS)
         Spetta al CICS (art. 15, c. 1) “il compito di assicurare la
     programmazione ed il coordinamento di tutte le attività di cui
    all’art. 4 ” e inoltre “la coerenza delle politiche nazionali con i
    fini della cooperazione allo sviluppo. Nonché la coerenza delle
      politiche nazionali con i fini della cooperazione allo sviluppo”
                                                            #SfidaPerLoSviluppo
L’Agenzia per la cooperazione allo Sviluppo
 Eroga servizi, assistenza e supporto ad                     altre
  amministrazioni   pubbliche operanti nell’ambito            della
  Cooperazione allo sviluppo

 Può assumere incarichi di esecuzione di programmi
  dell’Unione Europea, di banche e fondi di sviluppo, e altri
  organismi internazionali, nonché realizzare iniziative finanziate
  da privati

 Il Direttore dell’Agenzia è nominato dal Presidente del
  Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro degli Affari
  Esteri e della Cooperazione Internazionale, a seguito di
  procedura di selezione con evidenza pubblica. Riceve un
  mandato di 4 anni rinnovabile una sola volta

 L’autonomia di spesa è limitata dalla legge alle iniziative di
  ammontare non superiore ai 2 milioni di Euro
                                                    #SfidaPerLoSviluppo
Il Comitato Congiunto
 La decisione per iniziative che superino l’ammontare di 2
  milioni di Euro spetterà al Comitato istituito presso il MAECI
  ed è composto da 3 persone: il Ministro degli Affari Esteri e
  della Cooperazione Internazionale o dal Vice-Ministro della
  Cooperazione allo Sviluppo, che lo presiedono, dal Direttore
  Generale della DGCS e dal Direttore dell’Agenzia

 Al Comitato partecipano inoltre, senza diritto di voto, anche i
  responsabili di altre amministrazioni interessate in base
  all’ordine del giorno

 Definisce la programmazione annuale con riferimento a Paesi
  e aree di intervento e svolge le altre funzioni specificate dalla
  legge o dai suoi regolamenti attuativi.

                                                    #SfidaPerLoSviluppo
Il Consiglio Nazionale per la Cooperazione allo Sviluppo

- è convocato almeno annualmente dal Ministro degli Affari
  Esteri e Cooperazione Internazionale

- è composto dai principali soggetti pubblici e privati, profit e
  non-profit della cooperazione internazionale allo sviluppo,
  Ministeri coinvolti, Regioni, Province autonome di Trento e di
  Bolzano, Enti locali, l’Agenzia, principali reti di organizzazioni
  della società civile, delle università e del volontariato

- Esprime pareri sulle materie attinenti la cooperazione e in
  particolare sulla coerenza delle scelte politiche, sulle
  strategie, sulle linee d’indirizzo, sulla programmazione, sulle
  forme d’intervento, sulla loro efficacia, sulla valutazione

                                                     #SfidaPerLoSviluppo
Frammentarietà e non programmabilità
       delle risorse finanziarie
 Ripartizione degli stanziamenti su diversi Ministeri
                            ma

 Indicazione in apposito allegato allo stato di previsione
  di spesa del MAECI di tutti gli stanziamenti destinati a
  iniziative di Cooperazione allo sviluppo, distinti per singoli
  ministeri
                             e
 Approvazione degli stanziamenti su base annuale e
  solamente indicazione di una programmazione triennale

                                                 #SfidaPerLoSviluppo
#SfidaPerLoSviluppo
#sfidaperlosviluppo
Come da slide n°4 (nuovi attori):
 Soggetti con finalità di lucro, purché rispettosi di
  adeguati standard di responsabilità sociale
 La Legge 125/14 (art. 27) riconosce per la prima volta l’apporto
  dei soggetti aventi finalità di lucro, ma non dà maggiori
  indicazioni circa le caratteristiche dell’apporto dei
  soggetti aventi finalità di lucro come eventuali promotori
  dell’attività di cooperazione
 Mentre nell’ art. 23 ammette come soggetti con finalità di lucro
  solo quelli “che aderiscano agli standard comunemente
  adottati sulla responsabilità sociale e alle clausole
  ambientali, nonché rispettino le norme sui diritti umani per
  gli investimenti internazionali”. Richiama il rispetto dei
  principi di trasparenza, concorrenzialità e responsabilità
  sociale, senza però offrire riferimenti certi a proposito di questi
  criteri, che dovranno essere individuati in sede di normativa
  secondaria
I temi analizzati da Actionaid (1/2)
 Ruolo     del    settore    privato    nella
  legislazione italiana (dalla L. 49/87 alla L.
  125/14) e nel contesto internazionale
  (Monterrey Consensus, Forum Efficacia
  degli aiuti di Parigi, Busan, la Global
  Partnership, FfD Addis Abeba 2015)
 Standard internazionali (UN Global
  Compact,      Linee    guida    OCSE)       e
  certificazioni volontarie (ISO 26000
  Guidance        Standard      on      Social
  Responsibility)
I temi analizzati da Actionaid (2/2)

 Gli strumenti di finanziamento
  previsti dalla Legge 125/2014

 Il ruolo di Cassa Depositi e Prestiti

 Il monitoraggio e la valutazione dei
  progetti/programmi che coinvolgono il
  settore privato
Raccomandazioni per
      DGCS/Agenzia
Inserire, fra le condizioni minime che i soggetti con finalità di
lucro siano tenuti a rispettare:
• la piena adesione ai principi di Busan,
• al Global Compact delle Nazioni Unite
• e alle Linee Guida dell’OCSE per le imprese
  multinazionali
Assicurare il rispetto di standard internazionalmente
riconosciuti in materia di Responsabilità Sociale di Impresa e
rispetto dei diritti umani
Creare un elenco, analogamente per quanto avviene per i
soggetti della società civile, a cui le imprese del settore
privato possano iscriversi per accedere ai fondi
istituzionali stanziati per l’APS previa verifica, da parte
dell’Agenzia, delle condizioni minime per l’accesso a tali fondi,
da definirsi attraverso l’adempimento agli specifici requisiti
Raccomandazioni
per Cassa Depositi e Prestiti

        Chiarire lo spettro d’azione e d’autonomia
        della Cassa Depositi e Prestiti attraverso
        l’attesa convenzione tra MAECI, CDP e Agenzia,
        prevista dall’art. 22, c.2 della Legge 125/14

        Assicurare che le decisioni relative ai crediti
        concessionali e all’erogazione di crediti agevolati
        da parte di Cassa Depositi e Prestiti siano
        governate da una valutazione non solo della
        sostenibilità economico-finanziaria, ma anche
        dalla verifica dell’impatto sociale connesso
        alle attività finanziate tramite tali crediti
Raccomandazioni per il
settore privato

  Adattare il proprio core business ai principi e alle
  finalità della cooperazione internazionale, superando
  l’approccio      incentrato   esclusivamente      sulla
  massimizzazione del profitto e sulla minimizzazione del
  rischio.

  Integrare lavoratori e stakeholders esterni nella
  definizione     dei  piani    di   RSI,   assicurando
  sensibilizzazione e partecipazione nella definizione, o
  quantomeno nella consapevolezza, delle policy
  aziendali
Raccomandazioni per la
    società civile

Collaborare con le imprese attraverso attività
di incontro e condivisione del know-how, in
modo da adottare una visione sistemica che
permetta di valorizzare le specifiche identità di
ciascun attore all’interno di una cornice di
obiettivi di sviluppo condivisi
Damiano Sabuzi Giuliani
        Policy and Lobby Unit
            ActionAid Italia

damiano.sabuzi@actionaid.org

      @DamianoSG
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