Tradurre e migrare, metafora di una trasformazione - Di Flavia Cavaliere RISE NUMERO I | 2019 LINGUA E LINGUE - EDLupt

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Tradurre e migrare, metafora di una trasformazione - Di Flavia Cavaliere RISE NUMERO I | 2019 LINGUA E LINGUE - EDLupt
Tradurre e migrare,
metafora di una
trasformazione
Di Flavia Cavaliere
RISE
NUMERO I | 2019
LINGUA E LINGUE
Tradurre e migrare, metafora di una trasformazione - Di Flavia Cavaliere RISE NUMERO I | 2019 LINGUA E LINGUE - EDLupt
LINGUA E LINGUE

  Di Flavia Cavaliere                                                  Fenomeni come globalizzazione, migrazione e svilup-
                                                                       po tecnologico, stanno creando, nelle e tra le varie
                                                                       nazioni, profondi cambiamenti socioculturali che ri-
  Professore Associato Lingua Inglese e                                chiedono continue (ri)negoziazioni linguistiche ed
  Traduzione, Dipartimento di Studi Umanistici                         identitarie. Negli odierni scenari in cui la mobilità
  Università degli Studi di Napoli Federico II                         tanto fisica che virtuale consente a uomini, merci e
                                                                       concetti di spostarsi a velocità sempre maggiori, e
                                                                       dove flussi migratori si muovono incessanti in società
                                                                       sempre più multietniche, la traduzione assurge a valo-
                                                                       re emblematico, divenendo probabilmente la metafo-
  In today’s fluid and ever-changing scenarios,                        ra più eloquente dei nostri tempi.
  where profound changes in socio-cultural at-                         Se, infatti Rushdie, in un articolo risalente all’ormai
  titudes require constant (re)accommodation                           lontano1982, affermava «Migration […] offers us one
  and negotiation to new identities and lan-                           of the richest metaphors of our age» and descriveva il
  guage(s), translation has possibly become one                        migrante «as the central or defining figure of the twenti-
  of the essential metaphors of our globalized                         eth century»1, in tempi più recenti Susan Bassnett, una
  world. Indeed, each kind of transfer is at the                       delle maggiori e più influenti studiose di Translation
  very basis of translation (Pym 1992), which                          Studies, afferma ragionevolmente che «Today the
  makes translation a metaphorical migration.                          movement of peoples around the globe can be seen to
  Additionally, translation and migration, which                       mirror the very process of translation itself, for translation
  entail transporting languages and cultural is-                       is not just the transfer of texts from one language into an-
  sues from from a source language/place into a                        other, it is now rightly seen as a process of negotiation be-
  target language/place, are both concerned with                       tween texts and between cultures. »2 (Bassnett 2003:56).
  dislocating identities, though from different                        Traduzione e migrazione divengono dunque concet-
  perspectives.                                                        tualmente sovrapponibili dal momento che ad en-
                                                                       trambi è sotteso un trasporto di linguaggi e culture
                                                                       da un luogo/lingua di partenza ad un luogo/lingua di
                                                                       arrivo – entrambi quindi comportano un’inevitabile
                                                                       dislocazione identitaria.
                                                                       Ogni traduzione, così come ogni migrazione, è ne-
                                                                       cessariamente basata sul concetto di trasferimento:
                                                                       «translation depends on transfer (…). If nothing has
                                                                       moved or is going to move from A to B, then there is no
                                                                       reason to translate from the culture of A into the culture of
                                                                       B. If someone is translating or has translated, then some-
                                                                       thing has moved or is meant to move»3 (Pym 1992:17).
                                                                       Ogni processo traduttivo è quindi, di per sé, un me-
                                                                       taforico quanto letterale trans-porto da una lingua ad
                                                                       un’altra, un intrinseco passaggio da una cultura verso

                                                                       1
                                                                         S. Rushdie, Imaginary Homelands: essays and criticism, 1981-
                                                                       1991, New York,Viking and Granta, 1991, pp. 278-279.

                                                                       2
                                                                          S. Bassnett, Translation Studies, London and New York,
                                                                       20023, p. 56. Nel 2000 anche Papastergiadis aveva accostato
                                                                       la migrazione al un processo traduttivo in The turbulence
                                                                       of migration: globalization, deterritorialization and hybridity. Cfr.
                                                                       N. Papastergiadis. The turbulence of migration: globalization,
                                                                       deterritorialization and hybridity, Oxford, Polity Press, 2000.

                                                                       3
                                                                          A. Pym, Translation and text transfer. An essay on the
                                                                       principles of intercultural communication, Frankfurt am Main,
                                                                       Peter Lang, 1992, p. 17 [sua sottolinatura].
In copertina: A little girl aboard a train at Beli Manastir sta-
tion near the Hungarian border, Croatia. Source: EC - Audiovi-
sual Service. Photographer: Oliver Bunic
RISE - Rivista Internazionale di Studi Europei - N. I, VOLUMEV, ANNO 2019 • ISSN 2421-583X | CULTURA | LINGUA E LINGUE

un’altra. In tal senso si possono riconoscere diverse rela-                      of describing himself, new ways of being human» (1991:278).
zioni analogiche tra il termine metafora – che nuovamente                        Basti solo ricordare, ad esempio, quanto sia comune per
riconduce al concetto di trasporto e/o dislocazione – ed i                       molti migranti, soprattutto quelli di provenienza asiatica,
termini traduzione e metamorfosi, sostantivi anch’essi ri-                       la scelta di adottare nomi propri occidentali, o comunque
conducibili alle nozioni di trasferimento, passaggio, cambia-                    tradotti e/o (più simili) con quelli in uso nel paese di arrivo,
mento e/o trasformazione, da una lingua ad un’altra, da un                       proprio per facilitare/accelerare il loro processo di inte-
codice/stato ad un altro, da un contesto spazio temporale                        grazione e accettazione.
ad un altro e così via.                                                          Ancora in Shame Rushdie sottolinea come «All migrants
  Le relazioni semantico-concettuali tra traduzione, me-                         leave their pasts behind, although some try to pack it into bun-
tafora e migrazione erano già state eloquentemente evi-                          dles and boxes – but on the journey something seeps out of
denziate da Salman Rushdie nel 1987: «I discovered that if                       the treasured mementoes and old photographs, until even their
you look etymologically at the meaning of the word metaphor                      owners fail to recognize them, because it is the fate of migrants
and the word translation [...] it turned out that they meant                     to be stripped of history, to stand naked amidst the scorn of
the same thing. See, translation from the Latin means to carry                   strangers upon whom they see the rich clothing, the brocades
across»4. Egli spiega ulteriormente: «The very word meta-                        of continuity and the eyebrows of belonging» (1983:63-64).
phor, with its roots in the Greek words for bearing across, de-                  Ogni migrazione, il processo di ‘traduzione’ da un luogo ad
scribes a sort of migration, the migration of ideas into images.                 un altro – sia esso di un popolo, o di una singola persona
Migrants – borne-across humans – are metaphorical beings                         – comporta sempre un doloroso sradicamento, una me-
in their very essence; and migration, seen as a metaphor, is                     taforica quanto spesso letterale perdita delle proprie ra-
everywhere around us. We all cross frontiers; in that sense, we                  dici. Tale sradicamento, ad esempio è rappresentato molto
are all migrant peoples»5.                                                       plasticamente da Chagall nel suo famoso dipinto ‘Sopra
Il termine ed il concetto di traduzione ricorrono infatti                        Vitebsk’ dove, egli stesso migrante,8 sorvola la sua cittadi-
molto frequentemente nei romanzi di Rushdie, sia per de-                         na natale, fluttuando appunto senza radici.
scrivere alcuni personaggi, sia per meglio definire la loro                      Al di là dello sradicamento, un altro aspetto della migra-
identità di migranti. In Shame, ad esempio, è l’esperienza                       zione altrettanto complesso e spesso doloroso riguarda
migratoria stessa ad essere descritta nei termini di una                         l’integrazione. Un chiaro esempio delle difficoltà spesso
traduzione. L’autore-narratore, si definisce, come il poeta                      sottese ad ogni processo migratorio è riportato ancora da
persiano Omar Khayyam a cui si paragona, «a translated                           Rushdie nel suo famigerato The Satanic verses, un altro dei
man. I have been borne across»6 (1983:29).                                       suoi romanzi in cui, nuovamente il concetto della tradu-
In tale ottica, la traduzione si conferma il metaforico Third                    zione del mohjir, ossia del migrante, è la metafora portante
Space teorizzato da Homi Bhabba, un figurato spazio no-                          di tutto il testo.9 Nel seguente brano Rushdie riporta una
madico, quella zona di contatto tra culture diverse in cui le
identità sono continuamente (ri)plasmate ed in cui, come                         8
                                                                                     Il pittore, il cui nome originario era Mark Zacharovič Šagal,
anticipato, il concetto di identità, appare più che mai flu-                     nacque infatti in Russia nei pressi di Vitebsk in una comunità
ido e indefinibile. I migranti, in particolare, sono divenu-                     ebraica chassidica. Compiuti i suoi studi a San Pietroburgo si
ti «Transmigrants […] whose daily lives depend on multiple                       trasferì a Parigi e, naturalizzatosi francese, il suo cognome fu poi
and constant interconnections across international borders and                   trascritto Chagall. Ritornato a Vitebsk nel 1923, e costretto a
whose public identities are configured in relation to more than                  lasciare il paese a causa delle persecuzioni razziali durante la II
one nation-state» (Schiller et al 1995:48).7                                     Guerra Mondiale, trovò quindi asilo negli Stati Uniti. Rientrato
Come ricorda sempre Rushdie, coloro che lasciano il pro-                         in Francia vi morì nel 1985. In gran parte della produzione
                                                                                 artistica di Chagall riaffiora il tema della sua vita errabonda e
prio paese sono costretti a rinnegare i più basilari elemen-
                                                                                 viene richiamato l’archetipo dell’ebreo errante. Vitebsk, infatti,
ti identitari: radici, linguaggio e norme sociali, «three of the                 il suo villaggio nativo, è il soggetto di molte sue opere, e come
most important points of definition of what is to be a human                     Chagall stesso scrive nella sua autobiografia Ma vie “non vivo più
being.The migrant, denied all three, is obliged to find new ways                 là, ma non ho un solo quadro che non vi si ispiri o la rifletta» (in
                                                                                 Wullsclager 2008: 254). Il celebre dipinto ‘Sopra Vitebsk’, in cui
4
   P. Brown / U. Eichter / D. Herman (eds.), Salman Rushdie                      il pittore si libra in volo sul suo villaggio nativo, si richiama sia
in conversation with Günter Grass, in Voices: Writers and politics,              ad una espressione Yiddish er geyt iber di hayzer, che si riferisce
Nottingham, Spokesman, 1987, p. 63. Quoted in C. Cundy, Salman                   al mendicare di porta in porta, sia al migrare in cerca di una
Rushdie, Manchester, Manchester University Press, 1996, p. 57.                   vita migliore. Chagall ripropone temi ricorrenti nelle sue opere
5
   S. Rushdie, Imaginary Homelands: essays and criticism, 1981-                  quali l’abbandono della sua terra, il volo, metaforico simbolo di
1991, New York,Viking and Granta, 1991, pp. 278-279.                             sradicamento e perdita di punto di riferimento, la gerla sulle
6
   S. Rushdie, Shame, New York, Alfred A. Knopf, 1983, p. 29.                    spalle che rappresenta il peso della sua cultura e al tempo stesso
7
   N. G. Schiller, L. Basch, C. Szanton Blanc, From Immigrant to                 il carico dei suoi ricordi e della sua nostalgia. J.Wullsclager, 2008.
Transmigrant: Theorizing Transnational Migration, «Anthropological               Chagall: A Biography, New York, Knopf.
Quarterly», LXVIII (Jan. 1995), 1, pp. 48-63:48.
                                                                                 9
                                                                                     S. Rushdie, 1988. The Satanic Verses. New York,The Viking Press.

                                                                            23
RISE - Rivista Internazionale di Studi Europei - N. I, VOLUMEV, ANNO 2019 • ISSN 2421-583X | CULTURA | LINGUA E LINGUE

Source: EC - Audiovisual Service, Photographer: Oliver Bunic, https://audiovisual.ec.europa.eu/en/photo/P-
029140~2F00-50

dolorosa esperienza autobiografica risalente al suo primo                       for which they envy the birds: we have flown» (85). 10. In senso
giorno di college nel paese in cui è emigrato. A mensa, il                      figurato qui ci si riferisce alla capacità di (ri)scrivere la pro-
compito apparentemente scontato e banale (in un con-                            pria realtà attingendo a quanto di meglio le diverse culture
testo nord-europeo) di mangiare un’aringa diviene per il                        con cui si entra in contatto possono offrire.
ragazzino indiano una mortificante, metaforica sfida:                           Tuttavia, nonostante ciò, è indubbio che la migrazione re-
                                                                                sti sempre una scelta estremamente dolorosa che sta nel
He sat there staring at it, not knowing where to begin.Then he                  contempo apportando mutamenti socioculturali epocali.
cut into it and got a mouthful of tiny bones. And after extract-                «To migrate is to experience deep changes and wrenches in
ing them all, another mouthful, more bones. His fellow pupils                   the soul, but the migrant is not simply transformed by his act,
watched him suffer in silence; not one of them said, here, let                  he also transforms the new world. Migrants might well become
me show you, you eat it in this way. It took him ninety minutes                 mutants, but it is out of such hybridization that newness can
to eat the fish and he was not permitted to leave to rise from                  emerge»11 (Rushdie 2006).
the table until it was done. By that time, he was shaking, and                  Da questa nuova condizione può e deve scaturire un’op-
if he had been able to cry, he would have done so. Then the                     portunità di crescita e di arricchimento non solo per il
thought occurred to him that he had been taught a valuable                      migrante, ma per la comunità tutta. Tuttavia, come ricorda
lesson. England was a peculiar tasting smoked fish full of spikes               anche il legislatore, è indispensabile combinare politiche di
and bones, and nobody would ever tell him how to eat it. He                     promozione della lingua con reali politiche di integrazione
discovered that he was a bloody-minded person. “I’ll show them                  (Gnes 2017: 222)12.
all,” he swore. “You see if I don’t.” The eaten kipper was his                  Soprattutto in Europa, la questione dell’integrazione scola-
first victory, the first step on his conquest of England (Rushdie               stica del bambino migrante appare un aspetto decisamen-
1988:137).                                                                      te complesso e di non facile, né tantomeno immediata,

Questo episodio è la perfetta epitome delle difficoltà in-
                                                                                10
                                                                                     Anche in tal caso, come nel succitato dipinto Chagall, la
                                                                                ‘capacità di volare’ del migrante assume una duplice valenza
trinseche in ogni processo di integrazione, processo spes-
                                                                                metaforica.
so non scevro da esclusione e marginalizzazione. Tuttavia,                      11
                                                                                     S. Rushdie, ICA Video. Northbrook, Ill., Roland Collection of
da un’altra prospettiva, proprio nella loro condizione di                       Films on Art, BBC, 1989. Citato in G. D’Cruz, 2006. Midnight’s
translated people, i migranti possono anche acquisire un                        Orphans: Anglo-Indians in Post/colonial Literature, Bern, Peter Lang.
potere esclusivo, la capacità di volare come spiega sempre                      12
                                                                                    M. Gnes, 2017, La lingua come fattore di integrazione civile e
uno dei migranti di Rushdie in Shame, (p.85) «We have                           politica, in A 150 anni dall’unificazione amministrativa italiana: Unità
performed the act of which all men anciently dream, the thing                   e pluralismo culturale.Vol.VI. E. Chiti, G. Gardini, A. Sandulli (a cura
                                                                                di). Firenze, Firenze University Press, pp. 195-231.

                                                                           24
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soluzione, anche a causa delle tuttora esistenti differenze                       Ecco come ‘Il giudice’ di Brecht mostra al migrante tutta la
tra i vari sistemi scolastici europei. Tali differenze, come                      sua empatica, ed anche sensata, umanità…
confermato dai risultati di molti tests condotti a livello in-
ternazionale (tra cui ad esempio i PISA e PIRL tests)13 rap-                      L’esame per ottenere la cittadinanza o Il giudice democratico’
presentano una grande sfida anche alla mobilità in ambito
europeo. Il sistema educativo europeo, o meglio i sistemi                         A Los Angeles davanti al giudice che esamina coloro
educativi europei, piuttosto che favorire l’integrazione, in-                     che vogliono diventare cittadini degli Stati Uniti
coraggiano l’esclusione e minano la coesione sociale. Le                          venne anche un oste italiano. Si era preparato seriamente
sensibili discrepanze fra i diversi sistemi scolastici europei                    ma a disagio per la sua ignoranza della nuova lingua
infatti non garantiscono che tutti i più giovani migranti ab-                     durante l’esame alla domanda:
biano le stesse opportunità formative, e ciò può mettere                          che cosa dice l’ottavo emendamento? rispose esitando:
sensibilmente a rischio le possibilità di integrazione di al-                     1492.
cuni rispetto ad altri.                                                           Poiché la legge prescrive al richiedente la conoscenza della
Purtroppo, come le cronache quotidiane tristemente ci                             lingua nazionale,
confermano, ed in assenza di adeguate scelte politiche,                           fu respinto. Ritornato
le nuove identità sono troppo spesso viste come ostacoli                          dopo tre mesi, trascorsi in ulteriori studi
ed indesiderati intralci. Questa visione, purtroppo, sta (ri)                     ma ancora a disagio per l’ignoranza della nuova lingua,
acuendo anche nel nostro paese l’ostile contrapposizio-                           gli posero la domanda: chi fu
ne tra NOI e l’ALTRO, una visione da cui sono scaturiti,                          il generale che vinse la guerra civile? La sua risposta
e tutt’oggi continuano a scaturire, i più efferati crimini e                      fu: 1492 (con voce alta e cordiale). Mandato via
genocidi della storia.                                                            di nuovo e ritornato una terza volta,
Esempio concreto di come trasformare un incontro con                              alla terza domanda: quanti anni dura in carica il presidente?
l’ALTRO in reale accoglienza ci viene fornito oggi dall’or-                       rispose di nuovo: 1492. Orbene
mai anziano, ‘Giudice Democratico’ di Brecht.14                                   il giudice, che aveva simpatia per l’uomo, capì che non po-
Scritta nel 1942, durante il suo esilio in California, questa                     teva
poesia, probabilmente ispirata da un reale fatto di cronaca,                      imparare la nuova lingua, si informò sul modo
appare tuttavia estremamente attuale. Sin da allora, come                         come viveva e venne a sapere: con un duro lavoro. E allora
tutt’oggi naturalmente, gli immigranti richiedenti cittadi-                       alla quarta seduta il giudice gli pose la domanda:
nanza statunitense venivano sottoposti ad una rigorosa                            quando
prova di conoscenza della civiltà e della lingua del paese                        fu scoperta l’America? e in base alla risposta esatta,
in questione.15                                                                   1492, l’uomo ottenne la cittadinanza.
13
     Tali tests si inseriscono in una serie di progetti che
tuttavia l’Unione Europea ha recentemente varato, finalizzati                     ‘Der demokratische Richter’ sottolinea quindi, ancora una
alla promozione del dialogo interculturale nel rispetto delle                     volta come, nella metaforica sovrapposizione operata tra
pluralità culturali e religiose, tra cui, ad esempio, si ricordano                traduzione e migrazione, ogni atto comunicativo può e
EDUMIGROM, YIP-PEE e ACCEPT PLURALISM.                         http://            deve porsi come un’«esperienza di un’ospitalità che è in-
www.edumigrom.eu/;          https://bettercarenetwork.org/library/                contro, conoscenza, trasformazione di sé e della lingua»
strengthening-family-care/education-programmes/yippee-                            (Prete 2011:128).16
project-young-people-from-a-public-care-background-                               Si ripropone quindi il concetto di traduzione da non in-
pathways-to-further-and-higher-education https://www.eui.eu/                      tendersi semplicisticamente come un elenco di diverse
DepartmentsAndCentres/RobertSchumanCentre/Research/
                                                                                  possibili strategie metodologiche messe in atto dai vari
ArchivesMigration/AcceptPluralism.
Per ulteriori approfondimenti si veda F. Cavaliere, 2016.                         addetti ai lavori nel trasporre letteralmente significati da
L’integrazione multiculturale e i diversi percorsi dell’istruzione in             una lingua all’altra, ma, più complessamente, da conside-
Europa, «RISE – Rivista Internazionale di Studi Europei» II (4),                  rare come « a means of rendering self- knowledge foreign
pp. 10-17.                                                                        to itself; a way of denaturalizing citizens, taking them out of
                                                                                  the comfort zone of national space, daily ritual, and pre- giv-
14
    B. Brecht, ‘L’esame per ottenere la cittadinanza o Il giudice                 en domestic arrangements»17 (Apter 2006:6). La traduzione,
democratico’, in Bertolt Brecht, Poesie, II (1934-1956), Torino,                  come ponte tra le differenze, ci invita anche ad una fon-
Einaudi, 2005, pp. 1062.                                                          damentale metariflessione, ricordandoci che: «difference is
15
     Per quanto riguarda l’Italia solo dal 2010 i cittadini stranieri             dettagli si veda L. 15.7.2009, n.94, in G.U.n. 170 24 luglio 2009
che risiedono stabilmente in Italia da oltre cinque anni senza aver               S.O. n.128.
subito condanne possono richiedere e ottenere la cittadinanza                     16
                                                                                      A. Prete. 2011. All’ombra dell’altra lingua. Torino, Bollati
italiana sottoponendosi e superando un test di conoscenza della                   Boringhieri.
lingua italiana di grado molto basilare, corrispondente al livello                17
                                                                                      E. Apter, The Translation Zone: A New Comparative Literature,
A2 del Quadro di Riferimento Europeo (CEFR). Per ulteriori                        Princeton, Princeton University Press, 2006, p. 6.

                                                                             25
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                                                           Ethnic DiffErEncEs in EDucation anD
                                                           DivErging prospEcts for urban youth
                                                                  in an EnlargED EuropE

 Project Overview                                             Research Design and Methodology                                                                                                                        Research Results
 Aims of the project:                                         Sites: two multi-ethnic communities with relatively high proportions of ethnic minority inhabitants (Roma/                                             • Children of one-time migrants and from
 • understand how ethnic differences in education             second generation immigrants), and additionally, with a wide range of industries and services, a full-fledged                                          Roma background are exposed to conditions
 contribute to the diverging prospects for minority           social structure, and with a proper diversity of primary school arrangements.                                                                          and conducts in schooling that conclude in
 ethnic youth and their peers in ethnically diverse           Ethnic minority: visible minorities, embedded in the given locality with the possibility of being marginalised                                         their relative disadvantages in achievement
 urban settings                                                                                                                                                                                                      and advancement conducive to the
                                                              Focus group: 14-17 year old youth at the turning point of leaving behind compulsory education in multi-
 • explore how educational practices address                                                                                                                                                                         reproduction of poverty and ethnicised
                                                              ethnic urban communities
 ethnic differences which appear to be crucial in                                                                                                                                                                    inequalities.
 developing social inclusion based on equal                   Applied methods:
 citizenship and recognition                                  1. collection of literature and data on educational systems and policies; past and present of ethnic relations                                         • Among the intersecting components,
                                                              and minority politics;                                                                                                                                 institutionalised selection among and within
 Focus of the research:                                       2. quantitative methods: questionnaires with students and head teachers.                                                                               schools frequently lowers the quality of
 • how intersecting social and ethnic divisions               3. qualitative methods: personal in-depth interviews, focus group discussions with students, their parents and                                         teaching and overall student performance, and
 manifest themselves in the daily working of                  the teachers; participant observation in the classroom, in the school and scenes of everyday interactions                                              causes long-term damages in inter-ethnic
 schools which then institutionalise and reinforce            outside the school.                                                                                                                                    relations and inter-cultural exchange.
 differences                                                  Qualitative and quantitative inquires into:
 • how both the institutional setting and the wider           • educational advancement and future educational and labour market career aspirations of students;                                                     • Second generation migrant and Roma youth
 social environment influence the individual’s                • daily lives and inter-ethnic relations in schools;                                                                                                   often supersede their majority peers in their
 performance, identity formation and future                   • identity formation;                                                                                                                                  dedication to participate in education. Claims
 aspirations                                                  • relations between schools and families;                                                                                                              for inclusive education and equitable
                                                              • relations between schools and communities.                                                                                                           opportunities of advancement are represented
 Visible minorities in “old” and “new” member                                                                                                                                                                        by large groups of minority ethnic
 states:                                                                                                                                                                                                             communities.
 • second-generation migrants in Western Europe
 • Roma in Central and Eastern Europe                                                                                                                                                                                • Frustrations with forced separation and
                                                              Quantitative Study
                                                                                                                                                                                                                     frequent discrimination in education largely
 The cross-national comparative perspective helps             Qualitative Sudy
                                                                                                                                                   “Immigrants”(Africa, Middle-East/South, South-East Asia/
                                                                                                                                                                                                                     explain high drop-out rates among students
 to reveal that despite great variations in economic                                                                                               Balkans); 34 interviews, 9 focus group discussions                from poor families of minority ethnic
 development and welfare state arrangements,                                                                                                                                                                         backgrounds. Early departure from education
 recent developments have similar consequences                                                                                                                                                                       proves to be the primary source of early
 for certain groups of second-generation                                                                                           Turkish and Kurdish, Middle East/Arab; 7 schools, 392 questionnaires              marginalisation and social exclusion.
                                                                                                                                   “Immigrants” (Turkish, Kurdish, Pakistani, Somali, Middle East/Arab); 28 inter-
 immigrants and Roma.                                                                                                              views, 6 focus group discussions
                                                            Black Caribbean, Pakistani; 3 schools, 434 questionnaires
                                                                                                                                                                                                                     • The plight of most marginalised groups of
Dettaglio del poster di Edumigrom - fonte: http://www.edumigrom.eu/sites/default/files/field_attachment/page/node-
                                                            Black Caribbean, Pakistani, Traveller Gypsy
                                                                                           students in education calls for deep-going         Turkish/Arab, Polish/Russian; 16 schools, 1200 questionnaires
                                                                                                                                              Turkish and Lebanese; 52 interviews, 6 focus group discussions

1819/edumigromposterwmagjun2012.pdf
                                                                                           reforms in the systems of compulsory
 Project duration: March 2008 - March 2011                  Roma; 21 schools, 918 questionnaires
                                                                                           education. Efforts to combat language and
                                                            Roma; 57 interviews, 8 focus group discussions                                                      Roma; 20 schools, 502 questionnaires
 Consortium:                                                                                                                                                    Roma; 95 interviews, 7 focus group discussions       cultural hindrances in pre-school age should
                                                            Roma; 18 schools, 611 questionnaires
 Central European University (Hungary)                      Roma; 61 interviews, 13 focus group discussions                                                          Roma; 10 schools, 509 questionnaires            take a central place in such renewed efforts.
 Masaryk University Brno (Czech Republic)                                                                                                                            Roma, 65 interviews, 9 focus group
                                                            Maghreb and Turkey, African; 6 schools, 512 questionnaires

                                                              Rushdie in conversation with Günter Grass, in Voices: Writers
the source of richness that translation processes provide: they
 University of Copenhagen (Denmark)                                                                                                                                  discussions
                                                            Maghreb and Turkey, African; 97 interviews,
 Victor Segalen University, Bordeaux 2 (France)             8 focus group discussions
 Peace Research Institute Frankfurt (Germany)
allow to acknowledge, embrace, enjoy, but also to reject and
 Hungarian Academy of Sciences, Budapest (Hungary)
 Babes-Bolyai University, Cluj-Napoca (Romania)
                                                              and politics, Nottingham, Spokesman.  For more information

fear differences. Thinking about translatability may offer the
 Slovak Academy of Sciences, Bratislava (Slovakia)
 Stockholm University (Sweden)
 University of Leeds (United Kingdom)
                                                              Cavaliere, F. 2016. L’integrazione multiculturale
                                                                                                    please visit our website
                                                                                                    http://www.edumigrom.eu
                                                                                                                             e i diversi per-
possibility to consider difference a richness of our world (incorsi dell’istruzione in Europa, «RISE – Rivista Internazionale
the sense that it provides variety), but also offer the means di Studi Europei» II (4), pp. 10-17.
how to communicate difference in a peaceful and respectful    Gnes, M. 2017, La lingua come fattore di integrazione ci-
way»18 (Bachmann-Medick 2009:3). Tuttavia, comunicare la      vile e politica. In E. Chiti, G. Gardini, A. Sandulli (a cura di).
differenza implica preliminarmente il doverla accettare, e    A 150 anni dall’unificazione amministrativa italiana: Unità e
questa è forse, paradossalmente, la sfida più subdola dei     pluralismo culturale.Vol.VI. Firenze, Firenze University Press,
nostri giorni che nessuna politica di integrazione linguisti- pp. 195-231.
ca potrà mai vincere senza delle preliminari e fondamen-      Papastergiadis, N. 2000. The turbulence of migration: global-
tali consapevolezze. Un reale dialogo interculturale, sia pur ization, deterritorialization and hybridity, Oxford, Polity Press,
all’interno di società apparentemente pluri- e multilingue,   2000.
sarà pienamente raggiunto solo quando tutti ricorderemo       Prete. A. 2011. All’ombra dell’altra lingua. Torino, Bollati Bo-
che l’etimologia del suffisso inter rimanda ad uno scambio    ringhieri.
reciproco e paritario che necessariamente esclude ogni        Pym, A. 1992.Translation and text transfer. An essay on the
forma di elitaria supremazia.                                 principles of intercultural communication. Frankfurt am Main,
                                                              Peter Lang.
                                                              Rushdie, S. 1983. Shame, New York, Alfred A. Knopf.
Bibliografia                                                  Rushdie, S. 1988. The Satanic Verses. New York, The Viking
                                                              Press.
Apter, E. 2006. The Translation Zone: A New Comparative Rushdie, S. 1989. ICA Video. Northbrook, Ill., Roland Col-
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Brown, P. / U. Eichter / D. Herman (eds.), 1987. Salman Schiller, N.G. L. Basch, C. Szanton Blanc, 1995. From Immi-
                                                              grant to Transmigrant:Theorizing Transnational Migration, «An-
18
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                                                                                                                         26
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