Tfs, Tfr e le attività Inpdap per la previdenza complementare - Convegno 17 novembre 2011 - Roma
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Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica Le diverse prestazioni di fine lavoro dei dipendenti pubblici Indennità premio di servizio Indennità di buonuscita Indennità di anzianità Trattamento di fine rapporto 2
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica Ips e Buonuscita – caratteristiche comuni Sono prestazioni previdenziali con natura di salario differito e con funzione previdenziale (sentenze Corte costituzionale nn.99 e 243 del 1993); Sono erogate dall’INPDAP; Sono finanziate da un contributo obbligatorio che affluisce in una gestione (con evidenze contabili separate ex Inadel ed ex Enpas) Il calcolo si basa anche sull’anzianità utile e, a questo scopo, sono utili non solo i servizi prestati ma anche i periodi riscattati e valutabili per legge; La base di calcolo è costituita dalla retribuzione • spettante all’atto della cessazione dal servizio (buonuscita) • degli ultimi 12 mesi di servizio (IPS); 23/12/2011Gennaio 2010 L'Inpdap per i pubblici dipendenti 3
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica Ips e Buonuscita – caratteristiche comuni I lavoratori in regime di Tfs I dipendenti pubblici assunti a tempo indeterminato prima del 1° gennaio 2001 I magistrati ordinari, amministrativi e contabili Gli avvocati e i procuratori dello Stato Il personale militare e delle forze armate di polizia Il personale della carriera diplomatica e prefettizia I professori e i ricercatori universitari (segue …) 23/12/2011Gennaio 2010 L'Inpdap per i pubblici dipendenti 4
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica Ips e Buonuscita – caratteristiche comuni I lavoratori in regime di Tfs I dipendenti della Camera dei Deputati del Senato della Repubblica e del Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica Il personale dei Vigili del Fuoco (nota operativa n.35/2008) I dipendenti degli Enti che svolgono la loro attività in materie contemplate dall’art. 1 del Decreto L.vo del Capo provvisorio dello Stato 17/7/1947, n. 691 e delle leggi n. 281/1985 e n. 287/1990 (personale della Borsa, Consob, ecc.) 23/12/2011Gennaio 2010 L'Inpdap per i pubblici dipendenti 5
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica L’indennità di buonuscita (IBU) Che cos’è: consiste in una somma di denaro “una tantum” corrisposta al dipendente al momento della cessazione dal servizio (a condizione che l’iscritto abbia almeno un anno di iscrizione) Legge di base: D.P.R. 29/12/73, n. 1032 e s.m. Destinatari: riguarda i dipendenti delle amministrazioni dello Stato, ivi comprese forze di polizia, arma dei carabinieri, guardia di finanza, forze armate e dipendenti di Senato, Camera, Segretariato del Presidente della Repubblica Regime finanziario: Capitalizzazione a Premio Medio Generale Ente gestore della prestazione: INPDAP, gestione ex Enpas (segue…) 6
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica L’indennità di buonuscita (IBU) Retribuzione di riferimento: (fissata dalla legge) voci fisse e continuative più una quota dell’ indennità integrativa speciale (la contingenza dei dipendenti pubblici, in acronimo IIS) Finanziamento della prestazione: contribuzione la cui misura è pari al 9,60% dell’80% della retribuzione di riferimento (retribuzione contributiva utile) Calcolo dell’indennità: consiste nella somma di due quote. La prima quota è pari ad 1/12 all’80% della retribuzione mensile dell’ultimo giorno di servizio comprensiva di 13a e rapportata ad anno, moltiplicato per gli anni utili fino al 31 dicembre 2010 (ivi compresi quelli riscattati), computando per anno intero la frazione di anno superiore a sei mesi (trascurando quella uguale o inferiore). La seconda quota, relativa alle anzianità utili successive al 2010, è calcolata con le regole del Tfr e quindi, con un accantonamento del 6,91% dell’80% dell’ultima retribuzione mensile rapportata ad anno 7
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica L’indennità premio di servizio (IPS) Che cos’è: consiste in una somma di denaro “una tantum” corrisposta al dipendente al momento della cessazione dal servizio (a condizione che l’iscritto abbia almeno un anno di iscrizione) Legge di base: legge 8/3/68, n. 152 e s.m. Destinatari: riguarda i dipendenti di ruolo e salariati degli EE.LL., dipendenti di Regioni, Province, ASL, Consorzi comunali, provinciali e Comunità montane e di ogni altro Ente possa classificarsi come Ente Locale Regime finanziario: Capitalizzazione a Premio Medio Generale Ente gestore della prestazione: INPDAP, gestione ex Inadel (segue…) 8
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica L’indennità premio di servizio (IPS) Retribuzione di riferimento: (fissata dalla legge) voci fisse e continuative più la indennità integrativa speciale (la contingenza dei dipendenti pubblici nota in acronimo come I.I.S.) Finanziamento della prestazione: contribuzione pari al 6,10 % dell’80% della retribuzione di riferimento (retribuzione contributiva utile) Calcolo dell’indennità: consiste nella somma di due quote la prima quota, relativa alle anzianità utili fino AL 31.12.2010, è pari a 1/15 dell’80% della retribuzione di riferimento dell’ultimo anno precedente la cessazione moltiplicato per gli anni utili (ivi compresi quelli riscattati), computando per anno intero la frazione di anno superiore a sei mesi (trascurando quella uguale o inferiore) La seconda quota, relativa alle anzianità utili successive al 2010, è calcolata con le regole del Tfr e quindi, con un accantonamento del 6,91% dell’80% della retribuzione di riferimento dell’ultimo anno precedente la cessazione 9
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica Il calcolo dei Tfs dopo la legge 122/2010: le due quote Il comma 10 dell’art 12 legge 122/10 stabilisce che: “Con effetto sulle anzianità contributive maturate a decorrere dal 1° gennaio 2011, per i lavoratori alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, come individuate dall'Istituto nazionale di statistica (ISTAT) ai sensi del comma 3 dell'articolo 1 della legge 31 dicembre 2009, n. 196, per i quali il computo dei trattamenti di fine servizio, comunque denominati, in riferimento alle predette anzianità contributive non è già regolato in base a quanto previsto dall'articolo 2120 del codice civile in materia di trattamento di fine rapporto, il computo dei predetti trattamenti di fine servizio si effettua secondo le regole di cui al citato articolo 2120 del codice civile, con applicazione dell'aliquota del 6,91 per cento”. Formazione Inpdap 2010 10
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica Il calcolo dei Tfs dopo la legge 122/2010: le due quote Calcolo prima quota di TFS Relativa all’anzianità maturata al 31/12/2010, continuano ad applicarsi le disposizioni di cui al DPR 1032/73 ed alla legge n. 152/1968 Calcolo seconda quota di TFS Per l’anzianità maturata dal 1° gennaio 2011 secondo le regole di calcolo del Tfr: si accantona una quota del 6,91% della retribuzione contributiva utile ai fini TFS per ciascun anno di servizio con le rivalutazioni ex art. 2120 c.c. 11
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica Il calcolo dei Tfs dopo la legge 122/2010: le due quote – la natura della prestazione Le nuove regole non mutano la natura della prestazione, pertanto: Contribuzione Nulla cambia circa le modalità di finanziamento delle gestioni dell’Istituto, rimanendo confermato il contributo alle gestioni ex ENPAS ed ex INADEL secondo l’attuale ripartizione a carico del lavoratore e del datore di lavoro Tassazione Resta quella dei Tfs
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica Il calcolo dei Tfs dopo la legge 122/2010: gli effetti del riscatto di periodi e servizi Effetti sulla prima quota I riscatti di periodi e/o servizi prestati in data antecedente al 1° gennaio 2011 influiscono, ai fini del computo degli anni utili, sulla individuazione della “prima quota” TFS, contribuendo ad aumentare l’anzianità utile (vecchie regole di calcolo) Effetti sulla seconda quota I riscatti di periodi e/o servizi prestati successivamente al 31 dicembre 2010 hanno l’effetto di trasformare i relativi periodi in quote di retribuzione da accantonarsi unitamente a quelle calcolate in base alle modalità previste per la “seconda quota” TFS
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica Il calcolo dei Tfs dopo la legge 122/2010: arrotondamenti Effetti sulla prima quota I periodi superiori ai sei mesi continuano ad arrotondarsi ad anno intero, quelli inferiori si trascuranio Effetti sulla seconda quota I periodi pari o superiori a 15 giorni nel mese si arrotondano a mese intero, quelli inferiori si trascurano, ai sensi del 1° comma dell’art. 2120 c.c.
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica Il calcolo dei Tfs dopo la legge 122/2010: la tassazione L’importo lordo complessivo, determinato dalla somma della prima e seconda quota di TFS ovvero, nel caso di personale in regime di diritto pubblico con anzianità inferiore a sei mesi al 31/12/2010, dalla sola seconda quota, è soggetto al trattamento fiscale fissato, per il TFS, dalle disposizioni contenute nell’art. 19, comma 2 bis, del DPR 22/12/86 n. 917 e s.m.i.
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica Il calcolo dei Tfs dopo la legge 122/2010: esercizio dell’opzione di cui al DPCM 20/12/99 Per i lavoratori in regime TFS con anzianità utili successive al 31/12/2010 continuano a trovare applicazione le regole del DPCM 20/12/99 e s.m.i. in materia di opzione per la trasformazione del Tfs in Tfr all’atto dell’adesione ad un fondo pensione complementare
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica Il calcolo dei Tfs dopo la legge 122/2010: i benefici di legge Norme di legge che attribuiscono dei benefici virtuali al momento del collocamento a riposo di determinate categorie di dipendenti pubblici. Si distinguono in: Benefici economici: norme che attribuiscono aumenti della retribuzione al momento del collocamento a riposo. Hanno l’effetto di maggiorare la base di calcolo del trattamento di fine servizio. Anzianità convenzionali: periodi di anzianità virtuali attribuiti al momento del collocamento a riposo e che si aggiungono all’anzianità effettivamente maturata ai fini previdenziali 23/12/2011Gennaio 2010 L'Inpdap per i pubblici dipendenti 17
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica Il calcolo dei Tfs dopo la legge 122/2010: i benefici di legge Benefici economici I quota: la retribuzione maggiorata dei benefici economici costituisce la base di calcolo della prima quota ed ha effetto sull'anzianità utile maturata al 31 dicembre 2010; II quota: l'accantonamento del 6,91 per cento è calcolato sulla retribuzione utile dell'ultimo mese di servizio maggiorata dei benefici economici 23/12/2011Gennaio 2010 L'Inpdap per i pubblici dipendenti 18
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica Il calcolo dei Tfs dopo la legge 122/2010: i benefici di legge Anzianità convenzionali l'anzianità attribuita in virtù di specifiche norme è trasformata in quote di retribuzione che aumentano l'accantonamento riferito all'ultimo anno 23/12/2011Gennaio 2010 L'Inpdap per i pubblici dipendenti 19
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica Il calcolo dei Tfs dopo la legge 122/2010: decesso in servizio Ai fini della individuazione dei beneficiari aventi diritto iure proprio alla prestazione continua ad applicarsi l’art. 5 del DPR 1032/73
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica Il trattamento di fine rapporto (TFR) Che cos’è: consiste in una somma di denaro corrisposta al dipendente all’atto della risoluzione del rapporto di lavoro il cui diritto sorge al termine di un rapporto di lavoro di durata pari ad almeno 15 giorni continuativi in un mese. E’ costituito da accantonamenti annui di quote della retribuzione nella misura del 6,91% della retribuzione utile fissata dalla contrattazione Disciplina di base: art. 2120 del codice civile per i lavoratori privati e legge 335/1995, Accordo quadro Aran – Sindacati del 29/07/1999 e Dpcm 20 dicembre 1999 che hanno esteso, con alcune peculiarità, ai dipendenti pubblici la prestazione Destinatari: nel settore pubblico riguarda i dipendenti a tempo determinato con contratto in corso al 31/05/2000 ovvero assunti successivamente e i dipendenti assunti con contratto a tempo indeterminato successivo al 1°/1/2001 (segue…) 21
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica Il trattamento di fine rapporto (TFR) I lavoratori in regime di Tfr I dipendenti pubblici contrattualizzati assunti dopo il 31 dicembre 2000 I dipendenti pubblici contrattualizzati con un rapporto di lavoro a tempo determinato in corso o successivo al 30 maggio 2000 I dipendenti pubblici già in regime di Tfs che, aderendo ad un fondi di previdenza complementare, trasformano il proprio Tfs in Tfr. 23/12/2011Gennaio 2010 L'Inpdap per i pubblici dipendenti 22
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica Il trattamento di fine rapporto (TFR) Modalità di calcolo della prestazione: il TFR riflette gli emolumenti percepiti durante tutto il rapporto di lavoro. Tali accantonamenti vengono annualmente contabilizzati e rivalutati al 31 dicembre di ogni anno con l’applicazione di un tasso costituito dall’1,5% in misura fissa e dal 75% dell’aumento dell’indice dei prezzi al consumo Istat Il Tfr dei dipendenti pubblici è erogato dagli stessi enti che provvedono ad erogare i trattamenti di fine servizio al personale assunto prima del 1° gennaio 2001: Inpdap per i dipendenti degli enti iscritti alle gestioni ex Enpas ed ex Inadel; datori di lavoro per i dipendenti degli enti che erogano l’indennità di anzianità Le anticipazioni, possibili ma solo quando e alle condizioni previste dalla contrattazione Le anticipazioni per i congedi parentali e formativi: si attende il DM 23
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica L’erogazione dei TFS/TFR superiori a 90.000 € Per le prestazioni di fine servizio comunque denominate , nonché quelle di fine rapporto, inerenti alle cessazioni intervenute dal 31/5/2010, queste sono le regole di erogazione Se la prestazione dovuta ha un importo massimo di 90.000 € lordi viene erogata in un’unica soluzione e seguendo la scadenza già prevista per la generalità dei casi Nel caso in cui la prestazione superi l’importo di 90.000 € lordo ma sia inferiore a 150.000€ lordo, fermo restante il pagamento del primo acconto nei modi sopra stabiliti, la seconda rata è erogata dopo 12 mesi dalla decorrenza del diritto al primo pagamento Nel caso in cui la prestazione superi l’importo di 150.000€ lordo, fermo restanti i pagamenti dei primi due acconti nei modi sopra stabiliti, la terza ed ultima rata è erogata dopo 24 mesi dalla decorrenza del diritto al primo pagamento La legge 122/2010 e l'imptt su tfs/tfr 24
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica L’erogazione dei TFS/TFR - Termini di pagamento Con l’art. 1, commi 22 e 23, del DL 138/2011, conv. dalla legge n.148/2011 nuove scadenze di pagamento delle prestazioni di fine lavoro con modifica ai termini dell’ art. 3 del DL 79/97, conv. dalla legge 140/1997. Questi i nuovi termini per cessazioni successive al 12 agosto 2011 Termine breve: entro 105 giorni (15+90) - Inabilità - Decesso Termine di 6 mesi - Raggiungimento limiti di età o servizio previsti da ordinamenti di appartenenza (anzianità contributiva massima ai fini pensionistici) - Collocamento a riposo d’ufficio a causa dell’anzianità massima di servizio prevista da norme di legge o di regolamento applicabili nell’ente di appartenenza - Raggiungimento del termine finale del contratto a tempo determinato La legge 122/2010 e l'imptt su tfs/tfr 25
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica L’erogazione dei TFS/TFR - Termini di pagamento Termine di 24 mesi Tutti gli altri casi di cessazione e, quindi, per: - Dimissioni volontarie - Recesso da parte del datore di lavoro (licenziamento, destituzione dall’impiego etc …) Deroghe per vecchi termini I vecchi termini valgono se entro il 12 agosto (31 dicembre per il personale scolastico e Afam) 2011 si è maturato il dritto a pensione. Pertanto. - 105 giorni (entro) per inabilità, decesso, limiti di età o servizio previsti dagli ordinamenti di appartenenza, compreso il raggiungimento del termine finale dei contratti a tempo determinato - 6 mesi in tutti gli altri casi La legge 122/2010 e l'imptt su tfs/tfr 26
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica Il regime fiscale delle diverse prestazioni TFS TFR (*) quota esente del 26,04% (IB) e rendimenti tassati dell’11% del 40,98% (IPS) applicazione dell’aliquota media tassazione in funzione del reddito Irpef degli ultimi 5 anni sui di riferimento capitali defiscalizzazione di € 309,87 (£ 600.000) per ogni anno di servizio 27
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica Il trattamento di fine servizio, il TFR e l’opzione Il TFR è la principale fonte di finanziamento della previdenza complementare. Per aderire a previdenza complementare, necessaria la trasformazione dei vecchi TFS in TFR che avviene mediante la cosiddetta opzione contestuale all’adesione ad un fondo pensione complementare L’Accordo quadro del 29/7/1999 • Esercizio dell’ opzione per il TFR mediante adesione al Fondo pensione. Sottoscrizione T.F.R. Scheda d’adesione Previdenza Complementare 28
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica L’opzione per il TFR e la previdenza complementare Dipendente a tempo indeterminato In servizio al 31/12/2000 Assunto dopo il 31/12/2000 Opta per il TFR aderendo alla Non aderisce alla TFR Previdenza previdenza compl.re compl.re Aderisce alla Prev Compl : Non aderisce: TFR: max TFS intero TFR al intero TFR al 2% al Fondo Fondo lavoratore + 1,5% base TFS Scadenza per l’opzione: 31/12/2015 L'Inpdap per gli iscritti - iniziativa 2011 29
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica Il TFR e la previdenza complementare per i tempi determinati Dipendente a tempo determinato al 30/5/2000 o assunto successivamente TFR Aderisce alla Non aderisce alla Prev. Compl.re Prev. Compl.re Intero TFR al TFR al lavoratore Fondo L'Inpdap per gli iscritti - iniziativa 2011 30
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica Il TFR, l’opzione e la previdenza complementare In altre parole, al momento della cessazione, il TFR andrà così ripartito: Per gli “optanti”, in servizio al 31/12/2000 - All’interessato, quale prestazione finale, l’importo di Tfr derivante dalla trasformazione del Tfs spettante sino all’adesione, nonché il Tfr in misura intera relativo al periodo intercorrente tra la data di adesione e quella di decorrenza della contribuzione ed, infine, le quote residue di Tfr che non confluiscono a previdenza complementare e maturate dall’adesione alla cessazione. Le quote così calcolate vengono determinate con i criteri delle rispettive discipline - Al Fondo, vengono conferiti gli accantonamenti di Tfr nella misura prevista dalla contrattazione e che al momento non può superare il 2% della base utile Tfr Per gli assunti dal 1°/1/2001 - All’interessato, quale prestazione finale, il Tfr maturato dalla data di assunzione all’adesione - Al Fondo vengono conferiti gli accantonamenti di Tfr, in misura intera, maturati dall’adesione alla cessazione del rapporto di lavoro 31
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica TFR e adesione alla previdenza complementare I lavoratori assunti a tempo determinato In altre parole, al momento della cessazione, il TFR andrà così ripartito: Per il dipendente in servizio al 30/5/2000, o assunto in data successiva - All’interessato, andrà liquidato il Tfr riguardante i periodi di servizio precedenti a quello di adesione a previdenza complementare - Al Fondo andrà conferito il Tfr, nella misura intera, maturato per il periodo successivo all’adesione, fino alla cessazione 32
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica L’opzione per il TFR e la previdenza complementare - Il reale e la posizione figurativa Contribuzione versata Accantonamenti figurativi periodicamente versati alla cessazione Contributo datore di lavoro + eventuale TFR bonus d’avvio Contributo del Quota aggiuntiva 1,5% lavoratore + eventuale contribuzione ( solo optanti) aggiuntiva Fondo pensione L'Inpdap per gli iscritti - iniziativa 2011 33
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica Previdenza complementare: la circolare 14 del 2011 sui conferimenti in caso di continuità di iscrizione ai fini TfsTfr Il principio della continuità di iscrizione all’Inpdap introdotto dall’art. 1, comma 267, della legge 28 dicembre 1996, n. 662 e confermato e precisato con sentenza della Corte di cassazione – sezione lavoro - n. 14632/1999. Non contestualità del conferimento del montate virtuale con il trasferimento o la liquidazione della posizione di previdenza complementare (non accompagnati dall’interruzione del rapporto previdenziale ai fini Tfs e Tfr), principale effetto dell’applicazione del principio della continuità di iscrizione all’Inpdap. 23/12/2011Gennaio 2010 L'Inpdap per i pubblici dipendenti 34
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica Previdenza complementare: la circolare 14 del 2011 sui conferimenti in caso di continuità di iscrizione ai fini TfsTfr Casi di chiusura delle posizioni di previdenza complementare presso il fondo senza interruzione del rapporto previdenziale ai fini Tfs e Tfr Trasferimento ad altro fondo negoziale di dipendenti pubblici - Il montante virtuale del Fondo A di provenienza è convertito al valore quota del Fondo B di destinazione - Continuano accantonamenti e rivalutazioni presso il Fondo B secondo le sue regole - Conferimento al Fondo B alla cessazione del rapporto di lavoro con soluzione di continuità con successivi periodi di iscrizione ai fini Tfs e Tfr 23/12/2011Gennaio 2010 L'Inpdap per i pubblici dipendenti 35
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica Previdenza complementare: la circolare 14 del 2011 sui conferimenti in caso di continuità di iscrizione ai fini TfsTfr Trasferimento da fondo negoziale di dipendenti pubblici a forma pensionistica individuale (Fondo aperto o Pip) - Cessano gli accantonamenti delle quote figurative di Tfr (e di Tfs, per gli optanti) sulla posizione virtuale maturata in relazione all’adesione al Fondo negoziale A - Il montante figurativo maturato presso il Fondo A di provenienza, se espresso con valori quota del fondo stesso, è convertito al valore quota del paniere dei fondi pensione - Il montante figurativo continua ad essere solo rivalutato in base ai rendimenti del paniere - Conferimento alla forma pensionistica individuale alla cessazione del rapporto di lavoro con soluzione di continuità con successivi periodi di iscrizione ai fini Tfs e Tfr 23/12/2011Gennaio 2010 L'Inpdap per i pubblici dipendenti 36
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica Previdenza complementare: la circolare 14 del 2011 sui conferimenti in caso di continuità di iscrizione ai fini TfsTfr Riscatto della posizione per perdita dei requisiti di partecipazione - Cessano gli accantonamenti delle quote figurative di Tfr (e di Tfs, per gli optanti) sulla posizione virtuale maturata in relazione all’adesione al Fondo negoziale A - Il montante figurativo maturato presso il Fondo A di provenienza, se espresso con valori quota del fondo stesso, è convertito al valore quota de paniere dei fondi pensione - Il montante figurativo continua ad essere solo rivalutato in base ai rendimenti del paniere - Conferimento al Fondo A alla cessazione del rapporto di lavoro con soluzione di continuità con successivi periodi di iscrizione ai fini Tfs e Tfr - Il Fondo provvede alla riliquidazione del riscatto dopo il cnferimento 23/12/2011Gennaio 2010 L'Inpdap per i pubblici dipendenti 37
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica Previdenza complementare: la circolare 14 del 2011 sui conferimenti in caso di continuità di iscrizione ai fini TfsTfr Accesso alla pensione complementare di vecchiaia in costanza di rapporto di lavoro - Cessano gli accantonamenti delle quote figurative di Tfr (e di Tfs, per gli optanti) sulla posizione virtuale maturata in relazione all’adesione al Fondo negoziale - Il montante figurativo continua ad essere rivalutato in base ai rendimenti del fondo tesso - Conferimento al Fondo alla cessazione del rapporto di lavoro con soluzione di continuità con successivi periodi di iscrizione ai fini Tfs e Tfr - Il Fondo provvede ad una riliquidazione della prestazione dopo il conferimento 23/12/2011Gennaio 2010 L'Inpdap per i pubblici dipendenti 38
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica Il ruolo dell’Inpdap Formazione Inpdap 2010 39
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica Il ruolo dell’Inpdap: le attività obbligate Contabilizzazione e rivalutazione delle quote di TFR e della quota aggiuntiva (1,5% su base Tfs) Conferimento al Fondo, al momento della cessazione del rapporto di lavoro, del montante maturato Riparto delle risorse destinate a previdenza complementare, stanziate per le amministrazioni statali Versamento ai Fondi pensione dei contributi a carico delle amministrazioni statali per gli iscritti ai Fondi (non più per i dipendenti scolastici dal 2008) Versamento delle risorse a copertura delle spese di avvio dei fondi Formazione Inpdap 2010 40
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica Rendimento del montante figurativo contabilizzato presso l’Inpdap – la media e i fondi del paniere La rivalutazione avviene sulla base della media ponderata dei risultati conseguiti dai maggiori fondi pensione negoziali, individuati con il decreto: ALIFOND ARCO COMETA COOPERLAVORO FONCHIM FONDENERGIA FOPEN LABORFONDS PEGASO PREVIAMBIENTE PREVICOOPER QUADRI E CAPI FIAT SOLIDARIETA' VENETO 41
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica Rendimento del montante figurativo contabilizzato presso l’Inpdap – I valori dal 2002 La rivalutazione degli accantonamenti figurativi delle quote di Tfr (e dell’eventuale 1,5% aggiuntivo su base Tfs per gli “optanti”) avviene sulla base della media ponderata dei risultati conseguiti dai maggiori fondi pensione negoziali, individuati con il decreto del ministro dell’economia e delle finanze del 23 dicembre 2005. Tali fondi sono: ALIFOND, ARCO, COMETA, COOPERLAVORO, FONCHIM ,FONDENERGIA, FOPEN, LABORFONDS, PEGASO, PREVIAMBIENTE, PREVICOOPER, QUADRI E CAPI FIAT, SOLIDARIETA' VENETO Anno Rendimento 2002 -3,36% 2003 5,03% 2004 4,45% 2005 7,32% 2006 3,90% 2007 2,25% 2008 -6,42% 2009 9,15% 2010 2,89% 2011* 1,04% * Valore a giugno 2011 L'Inpdap per gli iscritti - iniziativa 2011 42
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica Rendimento del montante figurativo contabilizzato presso l’Inpdap – I valori dal 2002 Rendimento nel periodo Dal Al* Rendimento cumulato 2002 2011 28,35% 2003 2011 32,81% 2004 2011 26,45% 2005 2011 21,06% 2006 2011 12,81% 2007 2011 8,57% 2008 2011 6,18% 2009 2011 13,46% 2010 2011 3,95% 2011 2011 1,04% * Giugno 2011 43
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica Un’occhiata ai rendimenti del montante figurativo presso l’Inpdap - aggiornamento al 2009 Fonte: Inpdap su dati Covip Formazione Inpdap 2010 44
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica Un elemento di forte impatto nel ruolo dell’Inpdap: i flussi informativi e la DMA Per la certificazione dei dati retributivi che danno origine al calcolo degli accantonamenti in Inpdap ci si avvale della DMA. Pertanto la correttezza degli accantonamenti è strettamente connessa al flusso dei dati che perviene all’Inpdap tramite la DMA. Disciplina normativa: Art. 44 del d. lgs. 30 settembre 2003, n. 269, convertito nella legge 24 novembre 2003, n. 326. Con tale norma i sostituti d’imposta trasmettono in via telematica tutti i dati necessari che consentono la completa gestione delle posizioni in Inpdap Termine per la presentazione: l’ultimo giorno del mese successivo a quello di riferimento Formazione Inpdap 2010 45
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica Un altro elemento determinante nel ruolo dell’Inpdap: - il conferimento Definizione: Il conferimento è la procedura di versamento a favore del Fondo del montante dell’aderente, derivante dal TFR accumulato ed incrementato dei rendimenti La procedura del conferimento in Inpdap è resa possibile alla cessazione dal servizio che abbia almeno un giorno d’interruzione rispetto ad un eventuale successivo servizio prestato con iscrizione all’Inpdap ai fini Tfs/Tfr Le modalità stabilite dagli statuti dei Fondi pensione adesso operativi per i pubblici dipendenti prevedono che i Fondi stessi debbano provvedere alla liquidazione del montante all’interessato e/o al trasferimento presso altro Fondo della posizione nel termine di sei mesi a partire dalla domanda Formazione Inpdap 2010 46
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica Il ruolo dell’Inpdap: le attività gratuite in convenzione Per i Fondi che intendono avvalersene e tramite convenzione l’Inpdap provvede a: Gestione delle anagrafiche degli aderenti Raccolta dei dati contributivi relativi alla quota del lavoratore delle amministrazioni statali e della contribuzione delle amministrazioni pubbliche non statali Fornitura dati per consultazione protetta dei conti individuali per gli associati Informazione ed assistenza per gli enti datori di lavoro Informazione ed assistenza per i dipendenti pubblici Formazione Inpdap 2010 47
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica Il ruolo dell’Inpdap: alcuni numeri sulle attività attività/fondi Espero Fopadiva Laborfonds Totale Adesioni - 96.133 2.574 13.771 112.478 Posizioni contabilizzate * Valore posizioni € 394.517.363,45 € 12.447.136,60 € 83.705.023,55 € 490.669.523,60 contabilizzate ** *** *** Conferimenti 29.664 2.134 209 32.007 eseguiti Valore € 43.338.742,25 € 5.090.987,02 € 574.228,23 € 49.003.957,50 conferimenti eseguiti * Contributo € 34.142.810,16 € 3.490.027,27 € 37.632.837,43 datoriale versato Fonte: Inpdap. (*) Dati aggiornati al 31 ottobre 2011 (**) Dati aggiornati al 28 febbraio 2011 (***) Dati aggiornati al 30 giugno 2011 Formazione Inpdap 2010 48
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica Gli adempimenti amministrativi Formazione Inpdap 2010 49
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica Chi fa che cosa per la previdenza complementare in Inpdap La direzione centrale e l’ufficio previdenza complementare Rapporti con i soggetti istituzionali e le parti istitutive dei fondi pensione Gestione delle convenzioni con i fondi pensione Sviluppo ed aggiornamento dell’applicativo di gestione Predisposizione degli strumenti formativi per le sedi provinciali Concorso alla elaborazione di testi e documenti di informazione Monitoraggio e supporto per le attività delle sedi locali Concorso alla soluzione delle anomalie delle adesioni e delle posizioni Gestione rapporti e scambio flussi informativi con i fondi pensione e delle relative anomalie Formazione Inpdap 2010 50
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica Chi fa che cosa per la previdenza complementare in Inpdap Le sedi provinciali Acquisizione delle domande di adesione Gestione delle risultanze dell’acquisizione delle denunce mensili: - contatti con enti datori di lavoro - sanatoria delle anomalie anagrafiche e contributive (di competenza Inpdap) in raccordo con la direzione centrale Conferimenti al Fondo pensione dei montanti degli accantonamenti figurativi Informazione e supporto ai lavoratori Informazione e supporto agli enti datori di lavoro Formazione Inpdap 2010 51
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica Gli adempimenti amministrativi: il lavoratore Il lavoratore, raccolto ogni utile elemento di valutazione sul proprio futuro pensionistico, deve: leggere attentamente la nota informativa, lo statuto del Fondo ed ogni informazione allo scopo utile e, in piena consapevolezza, può scegliere se aderire o meno; in caso di scelta per l’adesione, compilare il modulo di adesione reperibile presso datore di lavoro o Fondo; consegnare il modulo di adesione al proprio datore di lavoro e farsi restituire la copia a lui spettante, completa dei dati sottoscritti dal datore di lavoro; Verificare che venga messa in atto ogni procedura che gli consente di iniziare ad esercitare i diritti associativi; Formazione Inpdap 2010 52
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica Gli adempimenti amministrativi: il datore di lavoro Il datore di lavoro, dopo aver acquisito un’adeguata conoscenza della previdenza complementare e dei suoi aspetti, deve: favorire la cultura della previdenza complementare presso i dipendenti con iniziative di informazione mettere a disposizione la modulistica per l’adesione, ivi compresa nota informativa e statuto del fondo compilare le parti di competenza e sottoscrivere il modulo, avendo cura di verificare la correttezza dei dati indicati e la corrispondenza dei dati della propria sezione nel rispetto delle regole del fondo inoltrare il modulo con tempestività ai destinatari interessati (Fondo, Inpdap; attivare le ritenute della contribuzione includere ogni certificazione richiesta in tema di p.c. nella DMA (compreso il quadro E1) gestire, in collaborazione con il fondo e con l’Inpdap, ogni evento che abbia riflessi sull’iscrizione dell’aderente, ivi comprese sanatorie di anomalie ecc. Formazione Inpdap 2010 53
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica Grazie A cura della D.C. PREVIDENZA Ufficio III Tfr, Tfs, Asv e Previdenza complementare INPDAP – Via Ballarin, 42 ROMA Formazione Inpdap 2010 54
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