Tesi di laurea: consigli pratici per la redazione - Biblioteca di Farmacia "Icilio Guareschi"

Pagina creata da Nicolo Fabbri
 
CONTINUA A LEGGERE
Tesi di laurea: consigli pratici per la redazione - Biblioteca di Farmacia "Icilio Guareschi"
Tesi di laurea:
consigli pratici per
   la redazione
   Silvia Idrofano,
Biblioteca di Farmacia
  “Icilio Guareschi”
 silvia.idrofano@unito.it
Tesi di laurea: consigli pratici per la redazione - Biblioteca di Farmacia "Icilio Guareschi"
Obiettivi dell’incontro:
•   offrire metodologie e strumenti per affrontare il lavoro di tesi evitando il più possibile passi falsi e contrattempi
•   risolvere problemi pratici e dare indicazioni su come affrontare la stesura del proprio elaborato

           Indice degli argomenti:
•   Il pipistrello: l’insetto flagello dei cieli, ovvero: come non fare la tua tesi di laurea!
•   Prologo. Che cos’è la scientificità?
•   Eco-consigli 1
•   Da che parte iniziare? Cominciamo a fare un elenco di quel che sappiamo
•   Come formulare la propria ipotesi di ricerca?
•   Eco-consigli 2
•   Bibliografia orientativa e bibliografia finale
•   Dove trovo i riferimenti che mi servono per compilare la bibliografia orientativa?
•   La schedatura delle fonti. Esempio di scheda delle fonti
•   Scopo della citazione bibliografica
•   Già, ma cosa devo citare? Esempi
•   Che cos’è la bibliografia finale di una tesi di laurea e che cosa deve contenere?
•   Come devo citare?
•   Come devo citare? Lo stile delle citazioni: Chicago Style e Vancouver Style - Differenze generali - Esempi -
    Citare libri con un solo autore - Citare libri con più autori - Citare i capitoli di un libro - Citare i periodici, i
    periodici elettronici - Citare le tesi di laurea - Citare atti di congresso e papers - Citare da Internet - Citare i
    brevetti - Citare le farmacopee
•   Esempio di bibliografia suddivisa per argomenti
•   Scorciatoie: generazione automatica della bibliografia con Word 2007
•   Come non scrivere la bibliografia finale
•   Oltre la bibliografia: il frontespizio della tesi - gli indici - introduzione e conclusioni - le note al testo - le
    immagini
•   Bibliografia - Webgrafia

                                                                                                                    2
Tesi di laurea: consigli pratici per la redazione - Biblioteca di Farmacia "Icilio Guareschi"
Testi consigliati:

• Dell’Orso, Francesco. Citazioni bibliografiche secondo il “Chicago
  manual of style” (e con appunti da “Come si fa unna tesi di laurea” di
  Umberto Eco). [Ultimo aggiornamento: 07/11/2007] -
  http://www.aib.it/aib/contr/dellorso1.htm [Consultato il 9/01/2012]
• Giovagnoli, Max. Come si fa una tesi di laurea con il computer e
  internet. Milano, Tecniche Nuove, 2003
• Il Pensiero Scientifico Editore. Editoria medica online - Online Medical
  Publishing. Scrivere in medicina. Think2it, 2003-2005. Disponibile
  all’indirizzo:
  http://www.pensiero.it/strumenti/archivio.asp?ID_sezione=6 .
  [Comprende i capitoli: L’inglese medico – Come usare Power Point –
  Questioni di editing – Come illustrare un articolo scientifico. Consultato
  il 9/01/2012].
• Lesina, Roberto. Il nuovo manuale di stile: guida alla redazione di
  documenti, relazioni, articoli, manuali, tesi di laurea. Ed. 2.0. Bologna,
  Zanichelli, 1994. Capitoli 11-16
• Riediger, Hellmut. Scrivere tesi, saggi, articoli : come documentarsi,
  preparare e organizzare un testo nell'epoca di internet. Milano, Editrice
  Bibliografica, c2009. [testo posseduto dalla biblioteca]
• The Chicago Manual Style. 14th ed. Chicago and London, The University
  of Chicago Press, 1993. [testo posseduto dalla biblioteca]
                                                                       3
Tesi di laurea: consigli pratici per la redazione - Biblioteca di Farmacia "Icilio Guareschi"
Il pipistrello: l’insetto flagello dei cieli, ovvero: come non fare la tua tesi di laurea!

                                                                     «La scienza consiste nel
                                                                     porsi domande, nella
                                                                     maggior parte dei casi
                                                                     domande quantitative,
                                                                     precise, che permettono
                                                                     di ricavare distinzioni tra
                                                                     spiegazioni alternative
                                                                     degli eventi. Porre la
                                                                     domanda giusta nel
                                                                     modo giusto è una
                                                                     capacità fondamentale
                                                                     dell’analisi scientifica.»
                                                                     C. Barnard, F. Gilbert, P. McGregor.
                                                                     Osservazioni, analisi, test, verifiche.
                                                                     Guida alle tesi sperimentali in scienze
                                                                     della vita. Bologna, Zanichelli, 1996.
                                                                     Prefazione

                                                                     OK, lo stile è importante,
                                                                     ma non è tutto: è
                                                                     necessario partire da
                                                                     assiomi e definizioni ed i
                                                                     contenuti della tesi
                                                                     dovranno essere
                                                                     originali, verificabili, utili

                                                                                                        4
Tesi di laurea: consigli pratici per la redazione - Biblioteca di Farmacia "Icilio Guareschi"
La tua tesi dovrà essere il frutto di
un lavoro originale (ma non di
fantasia come quello di Calvin ;-)
protetto dalla legge italiana sul
diritto d’autore (Legge 633/1941 e
successive modifiche). Proprio in
quanto autore, devi essere
consapevole che l’inserimento
all’interno della tua tesi di parti
copiate da altre tesi costituisce
reato, in base all’art. 1 della legge
n. 475 del 19 aprile 1925 e che
quindi in caso di eventuali plagi,
l’Università è tenuta a denunciare
il fatto alle autorità competenti e
ad adottare i relativi
provvedimenti disciplinari
(perdita del titolo ecc.).
Insomma: il copia-incolla non
conviene a nessuno. La
redazione della tua tesi è in
fondo la prima occasione che ti
viene offerta per entrare nel vivo
dei meccanismi della ricerca. Gli
stessi metodi potranno esserti
utili anche nel mondo del lavoro.
Quindi: prendila con un po’ di
filosofia e buon lavoro!
                                                                                                                                      5
                                        Bill Watterson. Calvin and Hobbes. Il progresso tecnologico fa “boink”, [Modena], Comix, 2000, p 25-26
Prologo.
Che cos’è la scientificità?
                                                                            Non lanciarti in imprese impossibili!
«Una ricerca è scientifica quando risponde ai                               Cerca di circoscrivere fin da subito il
                                                                            tema del tuo studio tentando di
seguenti requisiti:                                                         prevedere tutti i possibili argomenti
1) la ricerca verte su di un argomento                                      che esso comprende
riconoscibile e definito in modo tale che sia
                                                                            Lo stato dell’arte della scienza.
riconoscibile anche dagli altri […].
                                                                            Anche una tesi compilativa in cui
2) La ricerca deve dire su questo oggetto cose                              siano riassunte e messe a confronto
che non sono già state dette oppure rivedere                                opinioni precedentemente espresse
con un’ottica diversa le cose che sono già                                  da altri sullo stesso argomento può
state dette. […] 3) La ricerca deve essere utile                            essere scientificamente valida, purché
                                                                            si riesca a dare al lavoro un taglio il
agli altri. E’ utile un articolo che presenti una                           più possibile innovativo adatto a
nuova scoperta sul comportamento delle                                      colmare un effettivo bisogno / vuoto
particelle elementari […] 4) La ricerca deve                                informativo che dovrà essere
                                                                            riassunto nelle conclusioni.
fornire gli elementi per la verifica e per la
falsifica delle ipotesi che presenta e pertanto                             Il tuo lavoro si Inserisce in una
deve fornire gli elementi per una sua                                       tradizione di studi, nella catena
                                                                            infinita della produzione intellettuale:
continuazione pubblica.»
                                                                            tutto ciò che affermi deve essere
(Umberto Eco. Come si fa una tesi di laurea: le materie umanistiche.        verificato e verificabile
Milano, Bompiani, c1977 (stampa 2006). 18° ed. Tascabili Bompiani, p. 37-
43). Vedi anche: Riediger, Hellmut. Scrivere tesi, saggi, articoli: come
                                                                                  Ruolo primario della
documentarsi, preparare e organizzare un testo nell’epoca di Internet.               bibliografia!
Milano, Editrice bibliografica, c2009, p. 16-17                                                                 6
I diversi tipi di tesi
• Tesi di tipo compilativo: «Lavoro di ricerca che consiste in una verifica, un’analisi o semplicemente una
stima della situazione attuale o pregressa della tradizione degli studi condotti in ambito scientifico
intorno a un determinato argomento.» (Giovagnoli 2003, 11). Tra queste, anche le cosiddette “tesine” o tesi
di sintesi dal carattere estremamente succinto.
• Tesi di tipo sperimentale: «Lavoro di ricerca che, diversamente da quello compilativo, rivoluziona il
modo di indagare in via accademica un dato argomento, nel suo metodo e/o nelle fonti utilizzate.»
(Giovagnoli 2003, 12). Il loro contenuto è quello vero e proprio della trattazione scientifica. In esse: 1)
vengono formulate ipotesi e previsioni partendo da materiale originale preliminare; 2) vengono pianificati
esperimenti e osservazioni per verificare le previsioni; 3) vengono analizzati i risultati delle verifiche
per vedere se essi presentino aspetti interessanti; 4) vengono presentati i risultati e le conclusioni delle
verifiche in modo che siano chiari e ricchi di informazione (Barnard et al.1996, 10)
• Tesi di ricerca: «[Lavoro di ricerca che] prende in esame programmaticamente un argomento in via
individuale e considera la tradizione di studi maturata intorno a esso semplicemente come il punto di
partenza e lo strumento metodologico di base per la costruzione della propria analisi.» (Giovagnoli 2003, 13)
La distinzione tra i diversi tipi di tesi non deve essere considerata assoluta (es. in una tesi di ricerca
potrebbe essere inclusa una sezione sperimentale o una sezione compilativa). Ciò che conta è che:
“[…] l’autore scelga fin dall’inizio gli obiettivi del proprio lavoro e verifichi nel tempo l’indirizzo che
sta prendendo, facendo attenzione a non tradire le aspettative metodologiche concordate con il
proprio tutor e non formulare premesse impossibili da mantenere sulla base degli strumenti
prescelti in fase di impostazione della tesi” (Giovagnoli 2003, 15)

                                                                                                          7
Eco-consigli 1

 Umberto Eco individua cinque tappe nell’elaborazione di una tesi le quali
 corrispondono ciascuna ad un capitolo del suo best-seller Come si fa una
 tesi di laurea:
1. Scelta dell’argomento      [formulazione dell’ipotesi di ricerca]
2. Ricerca del materiale      [individuazione delle fonti e ricerca bibliografica:
  bibliografia orientativa]
3. Piano di lavoro e schedatura      [indice provvisorio come piano di lavoro;
  mappatura e schedatura delle fonti]
4. Stesura
5. Redazione definitiva [bibliografia finale, impaginazione, revisione
  generale dell’elaborato nei contenuti e nella forma]

                                                                                     8
Da che parte iniziare? Cominciamo a fare un elenco
               di quel che sappiamo
                        Dato un tema (es. I dispositivi medici), il primo passo da compiere è quello di
                        delineare un’ipotesi di ricerca che andrà discussa in un secondo tempo con il
                        proprio tutor. Per fare questo, è necessario cercare di elencare tutti i possibili
                        argomenti potenzialmente inclusi nel tema (es. legislazione italiana ed europea
                        riguardante i dispositivi medici; tipologia dei DM; i DM utilizzati in farmacia
                        ospedaliera; i materiali e le tecniche utilizzati per la fabbricazione … )

L’ipotesi di ricerca permetterà di valutare:
• la vastità del tema e degli argomenti correlati (ricordiamo il primo principio di scientificità secondo Eco: “La
ricerca verte su di un argomento riconoscibile e definito”) e quindi la necessità o meno di concentrare la
ricerca solo su alcuni aspetti piuttosto che su altri, selezionando le voci di maggior interesse
• la qualità e la quantità dei metodi e degli strumenti di ricerca da mettere in campo (es. metodi
statistici, sperimentali, uso di strumenti informatici come Access, Excel, IsisDraw…)

• la quantità, la qualità e l’effettiva disponibilità delle fonti da utilizzare (es. Oltre ai dati bibliografici, quali
altri dati serviranno (dati chimico-fisici, statistici …). Dove troverò questi dati? Sarà sufficiente la ricerca online o
dovrò utilizzare anche repertori cartacei? Procurarmi dati / documenti presso aziende, archivi, ospedali? )

• il carattere più o meno innovativo della trattazione (Quanto e che cosa è già stato scritto prima di me
sull’argomento? Posso aggiungervi qualche elemento utile?)

• l’effettiva opportunità e praticabilità di seguire un’ipotesi piuttosto di un’altra alla luce delle
precedenti considerazioni, tenendo conto anche dei tempi previsti per la consegna del lavoro di tesi
(fase di verifica dell’ipotesi di ricerca)
                                                                                                                      9
Come formulare la propria ipotesi di ricerca?
                       Un esempio
1. Mettete ordine nelle vostre idee, chiarendo preliminarmente a voi stessi definizioni e concetti correlati
ad un certo argomento attraverso la consultazione di opere generali di riferimento (enciclopedie,
dizionari, trattati, repertori...). Questo servirà anche in parte a chiarire i presupposti ed il contesto
culturale in cui operate;
2. Individuate e selezionate frasi e parole chiave che serviranno ad interrogare banche dati e motori di
ricerca opportunamente scelti (riguardo a questo punto, cfr. le slide dal titolo: La ricerca online:
 strategie e strumenti utili);
3. costruite una mappa delle fonti d’informazione utili;
                                                                                                                      Esempio
4. strutturate un indice provvisorio degli argomenti.

Vi viene proposto il tema: “Proprietà terapeutiche dell'estratto di Securidaca
longipedunculata (Polygalaceae)”
Le prime domande che sarà necessario porsi sono le seguenti:
“Di quale pianta si tratta esattamente?”, “Quale diffusione geografica ha?”, “Che aspetto ha?”
Provo a ricercarne il nome scientifico all’interno del thesaurus della banca dati CABDirect
(http://www.cabi.org/cabthesaurus/). Utilizzando questo descrittore, recupero una serie di indicazioni bibliografiche (abstract, ma
anche articoli a testo pieno) che mi offrono una prima traccia: si tratta di una pianta utilizzata nella medicina tradizionale dell’Africa
occidentale. Le domande successive potrebbero essere:
“Dispongo di fonti adeguate per ottenere ulteriori informazioni a riguardo?”, “Esistono studi scientifici che ne indichino
gli utilizzi anche nella farmacopea internazionale?”, “Quali parti della pianta vengono utilizzate?”, “Quali sono i principi
attivi della pianta?”, “Esistono eventualmente sul territorio centri di documentazione a cui potrei rivolgermi per poter
cercare materiale aggiuntivo sulle piante del continente africano (es. Centro Piemontese di Studi Africani,
 Biblioteca dell’Orto botanico di Torino, l’associazione Aid Progress Pharmacist Agreement)?”                                   10
A questo punto avrò abbozzato una mappa delle fonti che arricchirò via via con il progredire della ricerca.
Come formulare la propria ipotesi di ricerca?
                      Un esempio                  Esempio

Consultando l’opac Unito ( http://cavour.cilea.it/SebinaOpac/Opac ), scopro che tra i libri della biblioteca di Farmacia
(selezionando: “Ricerca avanzata” / BF “Guareschi”) ed inserendo nel campo “Ricerca libera” il soggetto “Botanica
farmaceutica” è presente un libro di Bep Oliver-Bever dal titolo Medicinal plants in tropical West Africa.
Chiedo di consultare il libro e, a pagina 108, trovo una piccola monografia sulla pianta che ne elenca anche i nomi volgari:
Violet tree o Senega-root tree o Wild wisteria, gli usi nella medicina tradizionale africana (antielmintico e purgativo) ed i
principi attivi: «The roots have been shown to contain saponin (0.4%) and 4% methyl salicylate. A systematic examination of
roots gathered in Angola indicated 27% lipids and 0.36% protides, tannins and steroids. Hydrolysis of the saponide produced a
steroid genin and glucose.»
In CABDirect, in prima battuta, ho già trovato una buona quantità di letteratura (circa quaranta articoli che hanno per
argomento principale la pianta che sto esaminando), ma voglio vedere se potrò disporre anche di fonti iconografiche
interessanti. Provo a ricercare immagini attraverso il motore specializzato Picsearch (http://www.picsearch.com) e trovo un
certo numero di belle fotografie corredate anche da informazioni tassonomiche. Per curiosità dò anche un’occhiata a
“PreferiTO” e, digitando nel campo di ricerca in alto “piante africane” trovo il riferimento ad un open archive denominato Aluka
( http://www.aluka.org ) contenente la sezione specifica “Botany & Plant Science”. Interrogando il database scopro addirittura
delle tavole di erbario della pianta.
Ora dispongo di elementi sufficienti per sapere quali banche dati mi serviranno per approfondire la mia ricerca
(essenzialmente: SciFinder Scholar e/o ISIWeb of Knowledge, PubMed, PubChem, Toxnet, CABDirect) e quali termini
utilizzare nella ricerca online: Securidaca longipedunculata OR Violet tree OR Senega-root tree OR Wild wisteria ed inoltre:
root, saponin, methyl salicylate, traditional medicine ecc.
Sarà utile annotare le parole chiave via via raccolte accanto alla fonti online utilizzate, sia per tener traccia del
percorso di ricerca sia per valutare il grado di rilevanza/importanza/copertura delle diverse fonti rispetto
all’argomento. Leggendo i primi gli articoli trovati, scoprirò ulteriori chiavi di ricerca e ulteriori riferimenti bibliografici
utili a circoscrivere e delimitare i diversi argomenti che compongono il tema: posso così provare a scrivere il titolo di
massima da dare alla tesi e un indice provvisorio, che mi servirà da guida e piano di lavoro, proprio come suggerito
da Umberto Eco:
                                                                                                                           11
Eco-consigli 2
«Una delle prime cose da fare per cominciare a lavorare su una tesi di laurea è
scrivere il titolo, la introduzione e l’indice finale – e cioè esattamente le cose che
ogni autore fa alla fine. Il consiglio sembra paradossale: cominciare dalla fine? Ma chi ha
detto che l’’indice vada alla fine? In certi libri è all’inizio, in modo che possa farsi subito un’idea di
quello che troverà leggendo. […] Così per la vostra tesi. Proponetevi un piano di lavoro.
Questo piano assumerà la forma di indice provvisorio. Meglio se questo indice
sarà un sommario, dove per ogni capitolo tentate un breve riassunto. Procedendo in
tal modo chiarirete anche a voi stessi quel che volete fare. In secondo luogo potrete proporre
un progetto comprensibile al relatore. In terzo luogo vi accorgerete se avete già le idee chiare.
Ci sono dei progetti che sembrano chiarissimi sino a che li si pensa, ma quando si comincia a
scrivere tutto si spappola tra le mani. Si possono avere idee chiare sul punto di partenza e sul
punto di arrivo, ma accorgersi che non si sa proprio come si arriverà da uno all’altro e cosa ci sarà in
mezzo. Una tesi è come una partita a scacchi fatta di tante mosse, salvo che dall’inizio dovreste
essere in grado di predire le mosse che farete per dare scacco all’avversario, altrimenti non ci
arriverete mai. A essere più precisi, il piano di lavoro comprende il titolo, l’indice e
l’introduzione. Un buon titolo è già un progetto. Non parlo del titolo che consegnerete in
segreteria molti mesi prima e che quasi sempre è così generico che consente infinite variazioni; parlo
del titolo “segreto” della vostra tesi, quello che di solito poi appare come sottotitolo.» (Eco, 1977/2006,
120)

                                                                                                             12
Bibliografia orientativa e bibliografia finale
Ogni tesi di laurea è un work in progress suscettibile di continue modifiche e variazioni in corso
d’opera: la ricerca procede dal generale al particolare e dal particolare al generale, in un movimento
ricorsivo in cui scopro via via elementi utili a supportare la mia tesi o tali da indurmi a pormi nuove
ed ulteriori domande e quindi ad escludere ipotesi precedenti.
«Proprio per la sua funzione di guida, la prima bibliografia di una tesi ha la forma di un elenco
procedente in via alfabetica, oppure ordinato per argomenti (“orientativo”, appunto), costituito da
tutti i testi, i materiali e le risorse (anche elettroniche) che lo studente ha utilizzato nel corso del
proprio percorso di studi (triennale o quinquennale). La bibliografia orientativa deve inoltre
contenere tutte le risorse riferibili in qualche modo al proprio “tema” di ricerca e quelle a carattere
enciclopedico e manualistico di prima consultazione, nonché tutti i titoli eventualmente indicati dal
tutor per indirizzare da subito la ricerca a un corretto approccio critico all’argomento concordato.
L’insieme di tutti questi materiali, non ancora definibili come “fonti” costituisce […] il primo
strumento a disposizione del tesista per:
1. conoscere lo stato degli studi accademici e professionali sull’argomento prescelto per la propria
tesi;
2. avere un primo elenco di pubblicazioni da verificare (comprese le bibliografie di cui esse sono
corredate, che informeranno a loro volta su altre “reti di testi”);
3. individuare la terminologia critica specifica e le regole metodologiche più ortodosse, o al contrario
sperimentali, per il tipo di indagine previsto.» (Giovagnoli 2003, 26)

       Mentre la bibliografia orientativa ha una di mappa dei saperi che mi serve
       a non perdere di vista il filo del mio discorso che si dipana via via , la
       bibliografia finale conterrà tutte le coordinate necessarie a dar modo agli
       studiosi di rintracciare le fonti citate nel lavoro di tesi ed effettivamente
                                                                                 13
       consultate.
Riepilogando: dove trovo i riferimenti che mi
 servono per compilare la bibliografia orientativa?
• negli OPAC e nei METAOPAC
• utilizzando Google Scholar (http://scholar.google.it/)
• nelle banche dati bibliografiche e fattuali a mia disposizione (reviews o revisioni
sistematiche …)
• nelle bibliografie e nei repertori specializzati (SciFinder Web, Cabdirect…)
• in Internet, utilizzando motori specializzati (Scirus …) o generalisti (con i dovuti
accorgimenti richiesto da ogni singolo motore di ricerca)
• nei siti accademici ed istituzionali (es. se il mio tema è la lebbra, andrò a dare
un’occhiata prima di tutto al sito dell’Organizzazione Mondiale della Sanità
http://www.who.int/topics/en/ in cui sono presenti molte monografie a testo pieno)

Vivamente consigliata la lettura di:

• Giovagnoli, Max. Come si fa una tesi di laurea con il computer e internet. Milano, Tecniche Nuove,
2003, cap. “Fare ricerche con Google”, p. 123-136
• Riediger, Hellmut. Scrivere tesi, saggi, articoli: come documentarsi, preparare e organizzare un testo
nell’epoca di Internet. Milano, Editrice bibliografica, c2009, p. 37-138

(su questi argomenti, cfr. le slide dal titolo: La ricerca online: strategie e strumenti utili )
                                                                                                   14
La mappa delle fonti

Fin da subito, cioè fin dalla bibliografia orientativa, è possibile ottimizzare il
proprio tempo risparmiando ansie e timori che caratterizzano la fase finale di
revisione prima della consegna della tesi, anche perché una fonte che ho
inizialmente sottovalutato per un certo aspetto, potrebbe in seguito rivelarsi
utile per un altro e, se non avrò inizialmente annotato il riferimento in modo
corretto, avrò sprecato del tempo prezioso.

La schedatura delle fonti è un’operazione molto efficace, perché permette di
conservare un certo ordine nel flusso delle informazioni raccolte facilitando
quindi la costruzione del discorso. Permette inoltre di annotare fin da subito
gli elementi di maggior interesse per la mia ricerca (argomento, dato
numerico, immagine … ) e i tutti i dati bibliografici che serviranno a redigere la
bibliografia finale (capitolo, paragrafo, pagina …), risparmiando così tempo
utile nella convulsa fase finale di consegna, prima della quale sarà necessario
compiere una revisione accurata del testo (errori di battitura, inesattezze, dati
mancanti…)

Ricorda inoltre che tutto quanto affermi nel corso della redazione della tua
tesi deve poter essere verificato e verificabile !
                                                                               15
Quali dati annotare
quando si scheda una fonte?

                              Monografie

                               Periodici

                                    16
Per avere sempre a portata di mano
               la vostra mappa delle fonti
Per avere sempre a portata di mano la schedatura delle fonti, è molto
utile compiere questa operazione utilizzando Google Documents. E’
semplice: basta creare un account di Google (ma non sarà necessario
se siete già in possesso di un account gmail). Basta seguire questo
percorso:

                                                                        17
Scopo della citazione bibliografica
Come vedremo in seguito, esistono numerosi stili di citazione bibliografica, ma lo
scopo della citazione bibliografica, anche se declinata secondo stili diversi, è:

«a) distinguere i libri dagli articoli o dai capitoli di altri libri;
 b) individuare senza equivoci sia il nome dell’autore che il titolo;
c) individuare il luogo di pubblicazione, editore, edizione;
d) individuare eventualmente la consistenza ovvero la mole del libro
[ossia il numero delle pagine]»
(Eco 1977/2006, 78).

Tutti questi elementi essenziali citati da Eco potranno essere trascritti su un semplice taccuino
o ancor meglio, soprattutto se sto utilizzando un pc, memorizzati su un file di Microsoft Excel,
Access, Word o in Google Documents , oppure ancora memorizzati grazie ad uno dei software
detti BMS, Bibliography Management Software (alcuni di questi programmi per la gestione
dei dati bibliografici sono scaricabili gratuitamente dalla rete come l’ottimo ZOTERO). Altri,
come EndNote Web, sono fruibili grazie alla stipula di un abbonamento da parte dell’Università
di Torino (EndNote Web è incluso nell’abbonamento di Ateneo alla banca dati ISI Web of
Knowledge: Web of Science. Per maggiori info su EndNote Web, cfr.:
http://www.unito.it/unitoWAR/page/biblioteche1/B017/B017_BD_restrizioni_accesso1)

                                                                                           18
Già, ma allora cosa devo citare?

La vostra tesi dovrà essere il più possibile il risultato di un’elaborazione
personale dei materiali e delle letture che avrete raccolto e analizzato: non
dovrete parafrasare il contenuto di un articolo o di un libro come se fosse
farina del vostro sacco, senza citare le fonti da cui traete il dato o
l’informazione!!!
Esistono fonti dirette e fonti indirette:
«L’opportunità di una citazione nel testo di un’indagine scientifica può derivare
dall’esigenza di esprimere o testimoniare il pensiero o l’informazione di cui si sta
parlando, oppure dalla necessità di contestualizzare un concetto attraverso
l’intervento di una “terza voce” più autorevole o semplicemente antecedente la
propria. Nel primo caso a essere citati saranno evidentemente le fonti e i materiali
sui quali si è concentrato direttamente lo studio [sono queste le “fonti dirette”,
ossia le fonti primarie: brevetti, articoli, rapporti di ricerca, comunicazioni a
congressi ...]; nel secondo, invece, tutti i testi e i dati rinvenuti sull’argomento
nel corso della ricerca [cioè le “fonti indirette”, ossia le fonti secondarie:
reviews, bibliografie tematiche ...]» (Giovagnoli 2003, 78)

Osserva alcuni esempi
                                                                                19
Già, ma cosa devo citare? Esempi
                                                                                     «Le fonti dirette di
                                                                                     una tesi di laurea
                                                                                     vanno citate nel
                                                                                     corpo del testo ed
                                                                                     espresse con
                                                                                     precisione e
                                                                                     puntualità ogni volta
                                                                                     che non possono
                                                                                     essere riassunte o
                                                                                     date per scontate»
                                                                                     (M. Giovagnoli 2003, 78)

                                                                                     Esempio di citazione
                                                                                     diretta breve: se
                                                                                     devo citare un brano
                                                                                     breve e con continuità
                                                                                     logica, proseguirò il
                                                                                     paragrafo inserendo
                                                                                     la citazione in corsivo
                                                                                     (anche senza
                                                                                     l’aggiunta delle
                                                                                     virgolette “ ”) . Notare
                                                                                     la citazione della
                                                                                     fonte tra parentesi
Pagina tratta da: Minghetti, P.; Marchetti, M. Legislazione farmaceutica: esami di
                                                                                     tonde
farmacia. 4. ed. Milano, Casa Editrice Ambrosiana, 2007, p. 333
                                                                                                         20
Già, ma cosa devo citare? Esempi
                                                                          Esempio di citazione diretta lunga:
                                                                          mantenendo l’impaginazione originale,
                                                                          rientrerò la prima riga del paragrafo citato
                                                                          (a volte l’intero paragrafo, le due opzioni
                                                                          sono possibili: dipende dalla quantità
                                                                          delle citazioni che è necessario fare.
                                                                          Usare i tabulatori). In questi casi è
                                                                          anche necessario citare con una nota a
                                                                          piè di pagina la pagina esatta della
                                                                          fonte da cui è stata tratta la citazione, a
                                                                          meno che non si stia utilizzando uno
                                                                          stile partivcolare di bibliografia (es.
                                                                          Chicago Style), nel qual caso il numero
                                                                          della pagina può essere posto dopo il
                                                                          cognome dell’autore e l’anno di
                                                                          pubblicazione, separato da una
                                                                          virgola, es.: (Giovagnoli 2003, 78) (vedi
                                                                          oltre).
                                                                          Attenzione però: non infarcire mai il
Pagina tratta da: Riva, E. L’universo delle piante medicinali: trattato
storico, botanico e farmacologico di 400 piante di tutto il mondo.        testo di citazioni non essenziali solo
[Bassano], Ghedina & Tassotti, 1995 [ristampa 2001], p. 243               per aumentare la quantità di testo
                                                                          scritto. Citare solo i passaggi
                                                                          assolutamente necessari alla coerenza
                                                                                                              21
                                                                          logica del discorso.
Già, ma cosa devo citare? Esempi
                                                                                Esempio di citazione indiretta:
                                                                                in questo caso, a causa della sua
                                                                                brevità, è inserita nel corpo del
                                                                                paragrafo; se si trattasse di una
                                                                                citazione più lunga, dovrei comportarmi
                                                                                come nei casi delle citazioni dirette,
                                                                                cioè rientrando il paragrafo a sinistra
                                                                                utilizzando i tabulatori. Sarà
                                                                                necessario citare con una nota a piè
                                                                                di pagina la pagina esatta della fonte
                                                                                da cui è stata tratta la citazione, a
                                                                                meno che non si stia usando uno
                                                                                specifico stile bibliografico(cfr. slide
                                                                                precedente).
  Pagina tratta da: Fumero, S. Ricerca e sviluppo nell’industria biotecnologica e farmaceutica: strategie, processi,
  organizzazione, pianificazione e altre considerazioni. Torino, Bollati Boringhieri, 2003, p. 57

In qualsiasi tipo di citazione, diretta o indiretta, utilizzerò le parentesi quadre quando è necessario
inserire una nota di commento al testo, inserendo alla fine del commento tra parentesi quadre la
sigla N.d.r. (nota del redattore) , es.: [il dato statistico è relativo all’anno in corso , N.d.r.].
Per quanto riguarda l’utilizzo generale delle abbreviazioni, consultate:
Lesina, Roberto. Il nuovo manuale di stile. Ed. 2.0. Cap. 9.3, “Abbreviazione di termini redazionali”,
p. 194.
Quando invece si omettono alcune parti non essenziali della citazione, si evidenzia l’omissione
inserendo i punti di sospensione entro parentesi quadre […]                                     22
Che cos’è la bibliografia finale di una tesi di
         laurea e che cosa deve contenere?
                                   «Vero è, […], che pochi dei materiali trovati inizialmente nel
                                 lavoro preparatorio di una tesi di laurea finiscono per essere
                                     citati come fonti nella bibliografia finale. Come qualsiasi
                                       indagine, infatti, anche quella relativa alla tesi di laurea
                                           segue una sorta di “selezione naturale” nel proprio
                                         patrimonio documentariale […] » (Giovagnoli 2003, 27]

La bibliografia di una tesi di laurea «obbligatoria, ha la forma di un indice
articolato (in ordine alfabetico, per temi, per capitoli) al cui interno vanno
inserite tutte le fonti e le risorse consultate di prima mano dal ricercatore e
ritenute di qualche rilievo nella propria indagine [...] Vanno escluse dalla
bibliografia, invece, tutte le fonti, anche consultate a prezzo di faticosi
inseguimenti e ricerche in biblioteca, giudicate ininfluenti o utilizzati per
mezzo di testimoni intermediari

[in altre parole: non potrò riportare nella bibliografia finale il riferimento ad
un’opera che ho trovato citata da un autore terzo, senza averla
effettivamente letta e utilizzata per le mie ricerche.]» (Giovagnoli 2003, 72).

                                                                                              23
Come citare i metadati?
        “Morfologia” e “sintassi” della citazione
Esistono standard internazionali per la citazione dei riferimenti bibliografici che li
rendono universalmente decifrabili.
La norma generale di riferimento in vigore riguardante i vari possibili casi di citazione
è la ISO 690, Bibliographical references. Content, form and structure. 2. ed. 1987
Per quanto riguarda in generale la citazione degli AUTORI (per ulteriori
approfondimenti, cfr. Lesina, 274-277), ad esempio, la norma ISO 690 prevede che:
• nomi e cognomi degli autori vanno riportati nella forma e nella lingua in cui
compaiono sugli scritti a cui ci si riferisce (eventualmente in forma traslitterata se i
nomi sono scritti in alfabeti non latini). Generalmente i nomi degli autori di un libro
vengono citati o/e in copertina o/e sul frontespizio o nel verso del frontespizio;
• i nomi di autori stranieri non vanno comunque tradotti;
• nelle bibliografie, la regola generale prevede di citare sempre prima il cognome e poi
il nome o la sua iniziale, separati da una virgola: es. Lesina, Roberto. Nelle note a piè
di pagina invece si usa spesso scrivere prima il nome e poi il cognome;
• quando siamo di fronte ad opere con due o tre autori nominati sul frontespizio,
vengono citati tutti gli autori nell’ordine in cui compaiono. Se gli autori sono più di tre,
si indica solo il primo, sostituendo quelli che non vengono riportati con la dicitura in
latino “et al.” (“e altri”);
• se il contenuto di un’opera non è concettualmente identificabile con un autore in
particolare (es. libri o pubblicazioni in più volumi come enciclopedie, dizionari,
manuali... prodotte su iniziativa diretta di un editore e sviluppate con l’intervento di
collaboratori di vario genere), si cita per primo il titolo dell’opera, seguito
eventualmente dall’indicazione di collaboratori primari:
es. Enciclopedia della chimica Garzanti. 1. ed. Milano, Garzanti, 1998                 24
Come devo citare?
• più in particolare: collaboratori intervenuti a vario titolo nella realizzazione di un’opera (traduttori,
illustratori, commentatori, curatori, compilatori o simili) possono venire indicati dopo il titolo se i loro
nomi compaiono sul frontespizio. Es.: Dizionario inglese italiano / italiano inglese. A cura di EDIGEO.
Bologna, Zanichelli, 1993.
Se invece sul frontespizio non compaiono indicazioni di autore, il nome del curatore o figura analoga
può essere l’unico citato, trascrivendolo sempre dopo il titolo;
• il curatore esclusivo di un’opera (es. gli “editors” nei casi di collane monografiche) può anche
essere considerato come un normale autore anteponendo il nome al titolo e posponendo il ruolo
svolto. Es. Hawthorne, John Nigel and Gordon Brian Ansell, editors. 1982. Phospholipids.
Amsterdam, New York, Oxford: Elsevier biomedical press. (New comprehensive biochemistry; v. 4).
• autori collettivi: organizzazioni varie (enti pubblici, aziende, associazioni...) sono considerati autori
quando sono i primi responsabili del contenuto di un’opera. In questo caso si cita come primo
elemento il nome dell’organizzazione, anziché il nome, di un eventuale compilatore materiale. Es.:
British Pharmacopoeia Commission. British pharmacopoeia 2005. London, Stationery Office, c2004.
• I nomi delle organizzazioni sono riportati nella forma in cui compaiono sugli scritti, ma se non sono
universalmente note o per distinguere due organizzazioni che portano lo stesso nome, è possibile
inserire tra parentesi il luogo in cui hanno sede. Es.: Trinity College (Cambridge) – Trinity College
(Dublin).
• Se un ente si articola in uffici, direzioni ecc. ed ha una struttura gerarchica, si cita prima
l’organizzazione di grado superiore, poi la singola articolazione: Es.: Università di Genova,
Dipartimento di Chimica e Tecnologie farmaceutiche ed alimentari.
• Quando un’organizzazione, oltre che autore, è anche editore della pubblicazione, il suo nome viene
citato prima come autore, poi come editore. Es.: The University of Chicago Press. The Chicago
manual style. 13. ed. riv. ed ampl. Chicago e Londra,The University of Chicago Press, 1982
• nel caso di scritti anonimi, nel riferimento si indica per primo il titolo dell’opera; però, se il nome
dell’autore può venire ricavato con certezza da parti interne (introduzione, prefazione ecc.) o esterne
della pubblicazione (bibliografie nazionali), si può inserire il cognome tra parentesi quadre. Es.:
[Hadert, H.] Fachbücher für den Farbenchemicher. In caso di attribuzione incerta di un’opera si può
seguire lo stesso criterio inserendo però un punto interrogativo dopo il nome dell’autore. Es.: 25
[Hadert, H. ?]
Come devo citare? Lo stile delle citazioni:
           Chicago Style e Vancouver Style
Oltre a standard ISO che prevedono uniformità di contenuto, forma e struttura, esistono anche
numerosi stili di citazione e di bibliografia che dipendono dalle scelte redazionali delle diverse case
editrici o della comunità scientifica in cui si opera (es. la comunità degli psicologi, la comunità degli
economisti, dei fisici, dei medici …). Sarà bene concordare fin dall’inizio con il proprio relatore lo
stile di citazione a cui attenersi. Una volta stabilito lo stile, sarà indice di rigore scientifico
mantenere lo stesso stile di citazione durante tutta la redazione della tesi.

Per quanto riguarda il settore delle scienze pure e le discipline biomediche, due sono
gli stili più diffusi a livello mondiale:

           il Chicago Style della University of Chicago Press: questo stile si suddivide
in due sottotipi, A e B (A per le scienze umane e sociali; B per le discipline scientifiche).
In queste slide ci riferiremo sempre al Chicago Style B. Ha un’altissima diffusione a livello mondiale;

           il Vancouver Style, messo a punto nel 1978 nel corso di un incontro tra gli editori
delle più prestigiose riviste biomediche interazionali. Si tratta di un insieme di norme destinate agli
autori di articoli o scritti di carattere scientifico finalizzate alla redazione della bibliografia e dei
relativi rimandi all’interno del testo.

 Nelle slide 26- 37 cercheremo di riassumerne le regole previste da entrambi e le differenze tra i
 due stili. Per maggiori informazioni, è tuttavia necessario riferirsi alla bibliografia e webgrafia
 riportate in fondo a queste slide.
                                                                                                     26
Chicago Style e Vancouver Style:
                  differenze generali

                 Chicago B                                           Vancouver
Sistema di riferimento bibliografico autore-        Sistema di riferimento bibliografico a
data :                                              numerazione progressiva:

nel corpo del testo viene citato, tra parentesi     il rimando alla bibliografia nel corpo del testo
tonde, il nome dell’autore con accanto la data      viene affidato alla numerazione posta ad
della pubblicazione a cui si fa riferimento.        esponente, in questo modo32 oppure
                                                    racchiusa tra parentesi (tonda o quadra).
                                                    Es.: (32) [32] 32.

La bibliografia finale avrà l’aspetto di un         La bibliografia finale avrà l’aspetto di un
elenco AUTORE + TITOLO secondo l’ordine             elenco che comprende la sequenza delle
alfabetico di autore (ma anche di titolo, nel       citazioni nell’ordine in cui si succedono nel
caso di opere anonime o opere di riferimento:       corpo del testo, precedute ovviamente dal
dizionari, enciclopedie …)                          numero corrispondente.

Vedi esempio alla slide successiva                  Vedi esempio alla slide n. 29

Per un’efficace sintesi sull’uso di questo stile,
vedi: http://www.aib.it/aib/contr/dellorso1.htm

                                                                                                    27
Esempio di Chicago Style b
tratto da: Genetics and Evolution of Infectious Diseases. 2011. Edited by Michel Tibayrenc.
Amsterdam etc.: Elsevier. E-book disponibile dalla rete Unito all’indirizzo:
http://www.sciencedirect.com/science/book/9780123848901#ancp1

Citazioni nel corpo del testo (N.B.: il
riferimento risulta sottolineato, perché si
tratta di link all’interno di un libro
elettronico o “e-book”)

  Il C.S.b ha come esito una
  bibliografia finale in ordine
      alfabetico per autore

                                                                                              28
Esempio di Vancouver Style
                                Kenakin, Terry. Pharmacology in drug discovery :
                                understanding drug response. © 2012, Elsevier. E-book
                                acquisito dall'Università di Torino disponibile all'indirizzo:
                                http://www.sciencedirect.com/science/book/97801238485
                                67

 Il V.S. ha come esito una
bibliografia finale in ordine
    numerico di citazione

                                                                                    29
?
                                            ? ??
Nella redazione della bibliografia dovrò sempre precisare se sto citando
il TUTTO o la PARTE:
sto citando una pubblicazione nel suo complesso (TUTTO il volume, perché
l’ho letto interamente e faccio riferimento alle tesi generali esposte
dall’autore) o faccio riferimento ad una PARTE specifica della pubblicazione
(singolo capitolo di un libro, articolo scritto da uno o più autori, singola
voce all’interno di un’enciclopedia, singola comunicazione contenuta negli
atti di un congresso …)???
Ricorda (slide 16): esistono numerosi stili di citazione bibliografica, ma l’obiettivo comune a tutti
è:
«a) distinguere i libri dagli articoli o dai capitoli di altri libri;
b) individuare senza equivoci sia il nome dell’autore che il titolo;
c) individuare il luogo di pubblicazione, editore, edizione;
d) individuare eventualmente la consistenza ovvero la mole del libro.» (Eco 1977/2006 ,78).
Cerchiamo di capire come utilizzare il Chicago Style o il Vancouver Style

                                                                                                 30
Chicago B                                                              Vancouver
     NEL CORPO DEL TESTO               NELLA BIBLIOGRAFIA FINALE                 NEL CORPO DEL TESTO          NELLA BIBLIOGRAFIA FINALE

(Cognome data, pagina/e)               Cognome, Nome. Anno di                 Sistema a numerazione           Cognome - spazio - Iniziale
Es.                                    pubblicazione.                         progressiva dei riferimenti     del nome (senza virgola tra
(Giovagnoli 2003)                      Titolo in corsivo. Edizione.           con numero ad esponente o       cognome e nome). Titolo
                                       Luogo di pubblicazione:                tra parentesi tonde o quadre:   non in corsivo. Edizione.
Il riferimento al numero di/delle      Nome dell’editore
pagina/e, quando necessario, viene                                            (1) [1] o 1.                    Luogo di pubblicazione:
indicato senza che sia preceduto da
                                       Es.:                                                                   Nome dell’editore; anno di
abbreviazioni come p. , pp.; il        Giovagnoli, Max. 2003.                                                 pubblicazione
numero è semplicemente preceduto       Come si fa una tesi di                                                 Es.
da una virgola. Appendici, sezioni e   laurea con il computer e                                               Carlson BM. Human
simili vanno indicate:                 internet. Milano: Tecniche
Es.
                                                                                                              embryology and
(Giovagnoli 2003, 78)
                                       Nuove                                                                  developmental biology.
(Foley 1955, app. A)                   Nella maggior parte dei casi, nella                                    3rd ed. St. Louis: Mosby;
                                       bibliografia finale, viene citato:
                                       cognome, prima lettera puntata del
                                                                                                              2004
Più riferimenti dello/degli stesso/i                                                                          Il titolo del libro viene scritto
autore/i pubblicati nello stesso       nome (e non il nome per esteso),
                                       in questo modo: Giovagnoli, M.                                         riportando in maiuscolo solo la
anno richiedono un’ulteriore                                                                                  prima lettera della prima parola e
distinzione alfabetica, es.:           Esistono però in ambito scientifico
                                       molti casi di omonimie; per questo,                                    non con le iniziali maiuscole per
(Knight e Belinsky 1987a, 1987b)                                                                              ogni singola parola significativa,
                                       per capire a quale autore ci si
                                       riferisce davvero, è preferibile                                       come nell’uso anglosassone:
                                       scrivere il nome per esteso; quindi,                                   es. Statistical methods in
                                       es.: Giovagnoli, Max. e non                                            biology e non Statistical
                                       Giovagnoli, M.                                                         Methods in Biology.
                                       I nomi abbreviati degli autori ente
                                       collettivo andrebbero di preferenza                                    Il/i numero di/delle pagina/e non
                                       citati per esteso nella bibliografia                                   è preceduto da abbreviazioni
                                       finale anziché solo con l’acronimo:                                    come p. o pp., ma da due punti;
                                       es. American Chemical Society,                                         non vengono ripetute le centinaia o
                                       anziché ACS.                                                           le decine se queste non variano.
  COME CITARE                          Il titolo del libro viene scritto                                      Es.:
                                                                                                              Eisen HN. Immunology: an
                                       riportando in maiuscolo solo la
LIBRI INTERI CON                       prima lettera della prima parola:                                      introduction to molecular and
                                                                                                              cellular principles of the
UN SOLO AUTORE                         es. Statistical methods in
                                       biology e non Statistical                                              immune response. 5th ed. New
                                       Methods in Biology                                                     York: Harper and Row; 1974:
                                                                                                              406-16                     31
Chicago B                                                               Vancouver
      NEL CORPO DEL TESTO                   NELLA BIBLIOGRAFIA FINALE             ALL’INTERNO DEL TESTO       NELLA BIBLIOGRAFIA FINALE

Libri con più autori:                      Libri con più autori:                Libri con più autori:         Libri con più autori:

(Cognome et al. data, pagina/e)            Cognome del 1° autore,               Sistema a numerazione         Cognome - spazio - Iniziale
Se vi sono fino a tre autori, si           Nome del 1° autore, Nome e           progressiva dei riferimenti   del nome(senza virgola tra
citano tutti e tre. Es.:                   cognome del 2° autore,               con numero ad esponente o     cognome e nome),
(Smith, Wessen e Gunless                   Nome e cognome del 3° ,              tra parentesi tonde o         Cognome - spazio -Iniziale
1988)                                      Nome e cognome del 4°                quadre: (1) [1] o 1.          del nome, Cognome - spazio
Se gli autori sono più di tre, mi          autore. Anno di                                                    -Iniziale del nome, Cognome
limiterò a citare:                         pubblicazione.                                                     - spazio -Iniziale del nome.
(Laumann et al. 1994, 262),                Titolo in corsivo. Edizione.                                       Titolo non in corsivo.
dove “et al.” sta per “et alii”            Luogo di pubblicazione:                                            Edizione. Luogo di
cioè “e altri”.                            Nome dell’editore                                                  pubblicazione: Nome
In base a questo criterio però, se si      Es.:                                                               dell’editore; anno di
presentasse il caso di due opere con       Laumann, Edward O., John                                           pubblicazione
lo stesso anno di pubblicazione,
con più di tre autori diversi di cui il
                                           H. Gagnon, Robert T.                                               Es.:
primo comune, si rischierebbe una          Michael, and Stuart                                                Laumann E, Gagnon JH,
confusione di questo tipo:                 Michaels. 1994. The social                                         Michael RT, Michaels S.
(Zipursky et al. 1959)                     organization of sexuality:                                         The social organization of
Infatti, a quale opera mi riferisco di     Sexual practices in the                                            sexuality: Sexual practices
preciso se i possibili riferimenti sono:
Zipursky, Hull, White e Israel 1959
                                           United States. Chicago:                                            in the United States.
e                                          University of Chicago                                              Chicago: University of
Zipursky, Smith, Jones e Brown 1959        Press                                                              Chicago Press; 1994
???
In questi casi: o si citano tutti i nomi   Riferimento al numero di/delle
anche se sono più di tre o si fa seguire   pagina/e (come sopra)
                                                                                                              Il titolo del libro (come sopra)
al cognome accompagnato da “et al.”                                                                           Il/i numero di/delle pagina/e
                                           Più riferimenti dello/degli
un breve titolo: es.
(Zipursky et al., Brief notes, 1959).      stesso/i autore/i pubblicati nello    COME CITARE                  (come sopra)
                                           stesso anno (come sopra)
                                                                                  LIBRI INTERI
N.B. Quando l’opera non riporta il
nome dell’autore si usa il titolo o                                             CON PIÙ AUTORI
parte di esso, non si usano
espressioni come: Anon., Anonimo,                                                                                                        32
Autori vari, AA.VV.
Sia nel Chicago Style sia nel Vancouver Style, quando
non compare il nome dell’autore, ma solo quello di
curatori, compilatori o traduttori si può scrivere come
segue (dove “eds” sta per “editors”, ma potrebbe
trattarsi di “trad.” ecc.):

CS: Dausset, Jean and Julie Colombani, eds. 1973.
Histocompatibility testing. Copenaghen: Munskgaard

VS: Dausset J, Colombani J, eds. Histocompatibility testing.
Copenaghen: Munskgaard; 1973

                                                          33
Chicago B                                                     Vancouver
   NEL CORPO DEL TESTO      NELLA BIBLIOGRAFIA FINALE          NEL CORPO DEL TESTO           NELLA BIBLIOGRAFIA FINALE
Es.
(Schleimer 1998, 638-60)   Schleimer, Roland. 1998.         Sistema a numerazione           Schleimer R.
                           “Glucocorticosteroids:           progressiva dei riferimenti     Glucocorticosteroids: their
                           their mechanism of action        con numero ad esponente o       mechanism of action and
                           and use in allergic              tra parentesi tonde o quadre:   use in allergic diseases. In:
                           diseases”. In: Allergy:          (1) [1] o 1.                    Middleton E, Ellis EF,
                           principles and practice. 5th                                     Yunginger, JW, editors.
                           ed. edited by E. Middleton,                                      Allergy: principles and
                           E.F. Ellis and J.W.                                              practice. 5th ed. St. Louis:
                           Yunginge, 638-60. St.                                            Mosby; 1998. p. 638-60
                           Louis: Mosby
                                                                                            Cito prima gli autori del
                           Cito prima gli autori del
                                                                                            capitolo, il capitolo e poi il
                           capitolo, il capitolo e poi il
                                                                                            titolo dell’opera che lo
                           titolo dell’opera che lo
                                                                                            contiene preceduto da “In:”
                           contiene preceduto da “In:”
                                                                                            Niente uso di virgolette per
                           Il titolo del capitolo è posto
                                                                                            il titolo del capitolo o del
                           tra virgolette alte; il titolo
                                                                                            corsivo per il titolo del
                           del libro è scritto in corsivo
                                                                                            libro: tutto in tondo

  COME CITARE
    SINGOLI
 CAPITOLI DI UN
     LIBRO
                                                                                                                  34
«Con il termine periodico [...] si indica una pubblicazione che ha una periodicità regolare
                                     (settimanale, quindicinale, mensile, ecc.) e contiene di norma articoli che sono resoconti
 COME CITARE I                       di ricerche originali. In genere, un periodico viene pubblicato sotto forma di fascicoli che
   PERIODICI                         vengono riuniti, nel corso dell’anno solare, in uno o più volumi.» (Bellini e Roletto 2001, 9).
                                     Dei periodici, dovrò citare le singole parti, cioè i singoli articoli, anziché soltanto il/i
                                     volume/i che li comprende. Per i periodici elettronici , cfr. slide successiva.

                            Chicago B                                                            Vancouver
    NEL CORPO DEL TESTO                 NELLA BIBLIOGRAFIA FINALE          NEL CORPO DEL TESTO            NELLA BIBLIOGRAFIA FINALE

Articolo pubblicato su un              Articolo pubblicato su un        Articolo pubblicato su un        Articolo pubblicato su un
periodico in carta con un solo         periodico in carta con un solo   periodico in carta con un solo   periodico in carta con un solo
autore:                                autore:                          autore:                          autore:

Es.                                    Il titolo dell’articolo va       Sistema a numerazione            Il titolo dei periodici nel VS
(Seeber 2007, 2418)                    citato in tondo, il nome del     progressiva dei riferimenti      va scritto in tondo (non in
                                       periodico che lo contiene        con numero ad esponente o        corsivo) e va abbreviato
                                       in corsivo                       tra parentesi tonde o quadre:    secondo le regole della
                                                                        (1) [1] o 1.                     National Library of
Per quanto riguarda:
la forma dei nomi degli autori,
                                       Es.                                                               Medicine americana.
la forma dei numeri delle pagine,      Seeber, Franck. 2007.                                             Le abbreviazioni sono
e di più riferimenti dello/degli       Patent searches as a                                              presenti in questo
stesso/i autore/i pubblicati nello     complement to literature                                          database:
stesso anno, vale quanto detto         searches in the life
per la citazione dei libri                                                                               http://www.ncbi.nlm.nih.gov/projects/link
                                       sciences: a ‘how-to’                                              out/journals/jourlists.fcgi?typeid=1&type
                                       tutorial. Nature protocols                                        =journals&operation=Show

                                       2(10): 2418-28                                                    Es.:
                                                                                                         Seeber F. Patent searches
                                                                                                         as a complement to
                                                                                                         literature searches in the
                                                                                                         life sciences: a ‘how-to’
                                                                                                         tutorial. Nat Protoc 2007;
                                                                                                         2(10): 2418-28        35
Vedi anche la slide “Citare internet”
  COME CITARE I PERIODICI ELETTRONICI                                     (“e-journals”)

                          Chicago B                                                          Vancouver
   NEL CORPO DEL TESTO          NELLA BIBLIOGRAFIA FINALE              NEL CORPO DEL TESTO              NELLA BIBLIOGRAFIA FINALE

Articolo con più autori        Articolo con più autori              Articolo con più autori          Articolo con più autori pubblicato
pubblicato su un periodico     pubblicato su un periodico           pubblicato su un periodico       su un periodico online :
online:                        online:                              online:
Es.:                           Es.:                                                                  Es.:
(Hlatky et al. 2002)                                                Sistema a numerazione            Hlatky MA., Boothroyd D,
                               Hlatky, Mark A., Derek               progressiva dei riferimenti      Vittinghoff E, Sharp P,
I nomi dei diversi autori si   Boothroyd, Eric Vittinghoff,         con numero ad esponente o        Whooley MA.
citano nell’ordine descritto   Penny Sharp, and Mary A.             tra parentesi tonde o            Quality-of-life and depressive
per i libri con più autori e   Whooley. 2002. Quality-of-           quadre: (1) [1] o 1.             symptoms in postmenopausal
cioè:                          life and depressive                                                   women after receiving
                               symptoms in                                                           hormone therapy: Results
Cognome del 1° autore,                                                                               from the Heart and
                               postmenopausal women
Nome del 1° autore, Nome e                                                                           Estrogen/Progestin
                               after receiving hormone
cognome del 2° autore,                                                                               Replacement Study (HERS)
                               therapy: Results from the
Nome e cognome del 3°                                                                                trial. JAMA [Internet]. 2002
                               Heart and
autore, Nome e cognome                                                                               [pubblicato il 6 febbraio 2002;
                               Estrogen/Progestin
del 4° autore. Anno di                                                                               consultato: gennaio 2003];
                               Replacement Study (HERS)
pubblicazione. Titolo in                                                                             287(5): [circa otto schermate].
                               trial. Journal of the
corsivo. Edizione. Luogo di                                                                          Disponibile all’indirizzo:
                               American Medical
pubblicazione: Nome                                                                                  http://jama.ama-
                               Association 287, no. 5
dell’editore                                                                                         assn.org/issues/v287n5/rfull/jo
                               (February 6),
                               http://jama.ama-                                                      c10108.html#aainfo
                               assn.org/issues/v287n5/rful
                                                                                                     Lo stile è il medesimo che per gli
                               l/joc10108.html#aainfo                                                articoli in carta, ma viene aggiunta la
                               (consultato il 7 gennaio                                              dicitura [periodico pubblicato in
                               2004).                                                                Internet], il numero di pagine a video,
                               Lo stile è il medesimo che per gli                                    la data di pubblicazione online,
                               articoli in carta, ma viene                                           l’ultima data di consultazione36e la
                               aggiunta la URL e la data di                                          URL
                               consultazione
COME CITARE LE TESI DI LAUREA

                     Chicago B                                                    Vancouver
   NEL CORPO DEL TESTO      NELLA BIBLIOGRAFIA FINALE        NEL CORPO DEL TESTO          NELLA BIBLIOGRAFIA FINALE

Es.:                        Es.:                                                          Es.:
(Amundin 1991, 22–29, 35)   Amundin, M. 1991. Click       Sistema a numerazione           Cairns RB. Infrared
                            repetition rate patterns in   progressiva dei riferimenti     spectroscopic studies of
                            communicative sounds          con numero ad esponente o       solid oxygen
                            from the harbour porpoise,    tra parentesi tonde o quadre:   [dissertation]. Berkeley
                            “Phocoena phocoena”.          (1) [1] o 1.                    (CA): University of
                            PhD diss., Stockholm                                          California, 1965
                            University

                                                                                                               37
COME CITARE RIFERIMENTI TRATTI DAGLI ATTI DI CONGRESSI E PAPERS PRESENTATI IN
OCCASIONE DI CONFERENZE , CONVEGNI (CONFERENCE PROCEEDINGS, CONFERENCE PAPER)
                           Chicago B                                                           Vancouver
    NEL CORPO DEL TESTO             NELLA BIBLIOGRAFIA FINALE           NEL CORPO DEL TESTO             NELLA BIBLIOGRAFIA FINALE

Contributi in atti di congressi:   Contributi in atti di congressi   Contributi in atti di congressi   Contributi in atti di congressi

Es.:                               Es.:                                                                Es.:
(Dupont 1974, 44)                  Dupont, Brian. 1974.“Bone         Sistema a numerazione             Dupont B. Bone marrow
                                   marrow transplantation in         progressiva dei riferimenti       transplantation in severe
                                   severe combined                   con numero ad esponente o         combined
                                   immunodeficiency with an          tra parentesi tonde o quadre:     immunodeficiency with an
                                   unrelated MLC compatible          (1) [1]                           unrelated MLC compatible
                                   donor”. In: White H.J.,                                             donor. In: White HJ, Smith
                                   Smith R., eds. Proceedings                                          R, eds. Proceedings of the
                                   of the third annual meeting                                         third annual meeting of the
                                   of the International Society                                        International Society for
                                   for Experimental                                                    Experimental Hematology,
                                   Hematology: 44-6                                                    1974: 44-6

                                   Paper presentato ad un            Paper presentato ad un            Paper presentato ad un
Paper presentato ad un
                                   convegno:                         convegno:                         convegno:
convegno:
                                   Es.:                                                                Es.:
Es.:                                                                 Sistema a numerazione
                                   Anderson, James C. 1986.                                            Anderson JC. Current
(Anderson 1986)                                                      progressiva dei riferimenti
                                   Current status of chorion                                           status of chorion villus
                                   villus biopsy. Paper              con numero ad esponente o         biopsy. Paper presented at
                                   presented at the 4th              tra parentesi tonde o quadre:     the 4th Congress of the
                                   Congress of the Australian        (1) [1]                           Australian Perinatal
                                   Perinatal Society,                                                  Society, Brisbane,
                                   Brisbane, Queensland                                                Queensland, 1986.
                                                                                                                                38
Citare da Internet
Oltre che gli articoli pubblicati su periodici disponibili in Internet, potrebbe essere necessario citare
un capitolo di un libro o una homepage. I riferimenti relativi al tipo di documento elettronico (libro,
articolo ecc.) seguono le regole previste per i documenti in carta. Tuttavia, qualunque sia lo stile
prescelto, per le risorse online bisogna tener conto di tre diverse date:
1. la data in cui un documento è stato prodotto e pubblicato in linea;
2. la data in cui un documento è stato riveduto e aggiornato, visto che le risorse internet non sono
permanenti e sono passibili di continui aggiornamenti;
3. la data in cui un documento è stato da noi consultato per l’ultima volta.
La data del copyright deve essere citata solo se diversa dalla data di ultima revisione o di prima
pubblicazione. Dal momento che spesso non viene riportata né la prima né la seconda data, è di
fondamentale importanza citare la data di nostra ultima consultazione.
Questo è lo schema generale per la citazione di risorse elattroniche proposto da Walker e Taylor in:
The Columbia Guide to Online Style , p. 1 (cfr. webgrafia finale):

Schema generale esemplificativo:
Cognome, Nome (o iniziali del). (Data del documento, se disponibile). Titolo del
documento. Titolo dell'opera complessiva, dove questo sia possibile, p. es. se sto
citando un capitolo specifico all'interno di un portale. (Data di edizione o revisione
[se presenti e chiaramente identificabili]). Protocollo e indirizzo, es. http://...
oppure nome del database e dell'editore del database, oppure percorso
d'accesso o directory o numero del file. (Data ultimo accesso)
                                                                                                    39
Puoi anche leggere