TERAPIA SINTOMATICA E DI PROFILASSI DELLA CEFALEA A GRAPPOLO - DR.SSA MARTA ALLENA

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TERAPIA SINTOMATICA E DI PROFILASSI DELLA CEFALEA A GRAPPOLO - DR.SSA MARTA ALLENA
TERAPIA SINTOMATICA E DI PROFILASSI DELLA
           CEFALEA A GRAPPOLO

       DR.SSA MARTA ALLENA
       PAVIA HEADACHE SCIENCE CENTER
      UOS DIAGNOSI E CURA DELLE CEFALEE
TERAPIA SINTOMATICA E DI PROFILASSI DELLA CEFALEA A GRAPPOLO - DR.SSA MARTA ALLENA
MARTA ALLENA - Disclosures

                          Consultant   Speaker Panels   Advisory Board

    Eli-Lilly & Company       X              X

    TEVA                                     X                X

2
TERAPIA SINTOMATICA E DI PROFILASSI DELLA CEFALEA A GRAPPOLO - DR.SSA MARTA ALLENA
CEFALEA A GRAPPOLO E ALTRE CEFALALGIE TRIGEMINO-AUTONOMICHE

3.1 Cefalea a grappolo (CH) – [3.1.1 ECH; 3.1.2 CCH]
3.2 Hemicrania parossistica – [3.2.1 EPH; 3.2.2 CPH]
3.3.1 Short-lasting unilateral neuralgiform headache attacks with Conjuntival injection and
Tearing (SUNCT) -- [3.3.1.1 SUNCT episodica; 3.3.1.2 SUNCT cronica]
3.3.2 Short-lasting Unilateral Neuralgiform headache attacks with cranial Autonomic
symptoms (SUNA)- [3.3.2.1 SUNA episodica; 3.3.2.2 SUNA cronica ]
3.4 Hemicrania Continua
3.5 Probabile cefalalgia trigemino-autonomica – [3.5.1 probable CH; 3.5.2 probable PH;
3.5.3 probable SUNCT; 3.5.4 probable Hemicrania Continua]
                                                                           ICHD III, 2018
TERAPIA SINTOMATICA E DI PROFILASSI DELLA CEFALEA A GRAPPOLO - DR.SSA MARTA ALLENA
CARATTERISTICHE CLINICHE DELLA CEFALEA E GRAPPOLO E DELLE TACS

                                                    Burisk MJ, 2019
                                                                      4
TERAPIA SINTOMATICA E DI PROFILASSI DELLA CEFALEA A GRAPPOLO - DR.SSA MARTA ALLENA
TRATTAMENTO DELLE TACs
                       Similarità         INDIRIZZO COMUNE     Trattamenti
-Dolore unilaterale     cliniche          O DIFFERENTE?         differenti
-Sintomi autonomi craniali
omolaterali

                  Verapamil – Litio         Antiepilettici   Indometacina

                             CH     ?              SUNCT     CPH      HC

                       Triptani               M
TERAPIA SINTOMATICA E DI PROFILASSI DELLA CEFALEA A GRAPPOLO - DR.SSA MARTA ALLENA
TRATTAMENTO DELLA CH e DELLE TACs
     DIFFICOLTÀ a VALUTARE L’EFFICACIA DEL TRATTAMENTO:
   Decorso spontaneo “capriccioso” (intensità, durata, etc.)
   Breve durata degli attacchi
   Remissione spontanea (attacco, grappoli)
   Timing e frequenza differenti degli attacchi da un grappolo all’altro
   Tendenza all’abuso di sintomatici e trattamento concomitante
   Forme rare e con nosografia controversa
   Elevata variabilità alla risposta placebo
   Problematiche metodologiche nei clinical trials
TRATTAMENTO DELLE TACs
Evidenze in letteratura:
 Studi clinici controllati, in doppio cieco
  pochi trattamenti testati
 Spesso sono studi pilota o case reports

                           Trattamenti           Risultati
         Nuove                                 contrastanti
      prospettive?          inefficaci
3.1 CEFALEA A GRAPPOLO
             Criteri Diagnostici ICHD-III, 2018

• A. Almeno 5 attacchi che soddisfino i criteri B-D.
• B. Dolore di intensità severa o molto severa, unilaterale, in sede orbitaria,
  sovraorbitaria e/o temporale, della durata di 15-180 min (senza
  trattamento)
• C. Una o entrambe tra le seguenti:
   – 1. Almeno uno dei seguenti sintomi o segni omolateralei alla cefalea:
        a) Iniezione congiuntivale e/o lacrimazione
        b) Ostruzione nasale e/o rinorrea
        c) Edema palpebrale
        d) Sudorazione facciale e frontale
        e) Miosi e/o ptosi omolaterali
   – 2. Irrequietezza o agitazione.
• D. Frequenza degli attacchi: da 1 ogni due giorni a 8 al giorno
• E. Non meglio inquadrata da altra diagnosi ICHD-3
3.1.1 CEFALEA A GRAPPOLO EPISODICA
Descrizione: Attacchi di cefalea a grappolo che si verificano in periodi che durano da 7
giorni ad 1 anno, separati da periodi di remissione che durano almeno 3 mesi

Criteri diagnostici:
• A. Attacchi che soddisfano i criteri A-E per 3.1.
• B. Almeno 2 grappoli che durano da 7 a 365 giorni (se non trattati) e intervallati da
   periodi di remissione della durata ≥3 mesi.

Nota:
• Il periodo di grappolo dura abitualmente da 2 settimane a 3 mesi.

                                                                            ICHD III, 2018
3.1.2 CEFALEA A GRAPPOLO CRONICA

Descrizione:
• Attacchi di cefalea a grappolo che si verificano per un anno o più senza
  fasi di remissione o con periodi di remissione che durano < di tre mesi.

Criteri diagnostici:
• A. Attacchi che soddisfino i criteri per 3.1 Cefalea a grappolo e il
  seguente criterio B
• B. Attacchi senza fasi di remissione o con periodi di remissione che
  durano < 3 mesi per almeno un anno

                                                           ICHD III, 2018
LA NATURA CICLICA DELLA CEFALEA A GRAPPOLO EPISODICA

                                              6
1990                                          7
                                              8
                                              9
                                             10
                                             11
1991                                         12
                                             13
                                             14
                                             15

                                     HOURS
                                             16
1992                                         17
                                             18
                                             19
                                             20
1993                                          21
                                             22
                                             23
                                             24
1994                                          1
                                              2
                                              3
                                              4
                                              5
       WINTER SPRING SUMMER AUTUMN                 DAYS
EPIDEMIOLOGIA
• PREVALENZA: 0.1% DELLA POPOLAZIONE

• ETÀ DI ESORDIO TIPICAMENTE TRA I 20 E I 40 ANNI.
• PREDOMINANZA NEL SESSO MASCHILE (3:1)

• LA FORME EPISODICA È APPROSSIMATIVAMENTE 6 VOLTE PIÙ COMUNE DI QUELLA
  CRONICA
• UNA PICCOLA PORZIONE DI PAZIENTI PUÒ EVOLVERE DALLA FORMA EPISODICA A QUELLA
  CRONICA O VICEVERSA.

                                                      Fischera M et al, 2008

                                                                                 12
STRATEGIE DIFFERENTI
       TERAPIA SINTOMATICA / ACUTA
       TERAPIA DI PROFILASSI

       TRATTAMENTO CHIRURGICO (forme strettamente unilaterali,
         resistenti e croniche)

       NEUROMODULAZIONE

FATTORI CHE INFLUENZANO LA SCELTA TERAPEUTICA:
     forma episodica vs cronica
     Frequenza e timing degli attacchi
     Intensità del dolore
     Durata delle fasi attive
CH: Trattamento dell’attacco acuto*

        ALTAMENTE EFFICACI               EFFICACIA LIMITATA

   O2-100% 15 L/min per 5-10 min       Ergotamina 1 mg – 2 mg cp o
                                         supposta
   SUMATRIPTAN 6 mg fl sc
                                        DHE spray nasale
   Sumatriptan spray nasale 20 mg      Di-idroergotamina mesilato
   Zolmitriptan 5 e 10 spray nasale     0.5mg – 1.0 mg, ev, im e sc
                                        Octreotide 100 mg sc
   Zolmitriptan 10 mg cp               Lidocaina intranasale
CH: TERAPIA SINTOMATICA
                         Sumatriptan 6mg s.c.

The most effective self-administered medication for the symptomatic relief of CH
                                (Dodick et al., 2000)

    •   Risposta rapida (15 min)
    •   Non tachifilassi con assunzioni ripetute
    •   L’uso prolungato non aumenta la frequenza degli attacchi – no
        effetto rebound

        •   Non è efficace come terapia preventiva
        •   nella CCH è meno efficace sulla durata dell’attacco: CCH
15-Minute response headache-sumatriptan sc (6 mg) vs placebo

• Controindicato in malattie cerebro e cardiovascolari, ipertensione arteriosa
• Dolore o fastidio toracico e parestesie distali sono tra gli effetti avversi più comuni
• 2 dosi max al giorno
TERAPIA SINTOMATICA
                                   Altri TRIPTANI
 Sumatriptan intranasale - 20 mg     meno efficace del sc (Hardebo, 1998; van Vliet JA, 2003)
 Zolmitriptan   significativamente migliore del placebo (Bahra et al., 2000)

                                   Zolmitriptan 5 e 10mg spray nasale

                                   Zolmitriptan 10 mg cp (meno efficace della formulazione in
                                  spray)
TERAPIA SINTOMATICA
                           OSSIGENO
•   100% O2 a 15 litri/ min per 5-10 minuti
•   Efficace in circa 2/3 dei pazienti in 15-20 minuti
•   Più efficace se la cefalea è alla massima intensità
•   Efficacia provata in diversi studi, compreso uno studio
    randomizzato placebo-controllato (Cohen AS, et al. JAMA 2009)
•   Non ha effetti collaterali

    •   Può ritardare l’attacco invece di bloccarlo – effetto rimbalzo
    •   Limitazione: scarsa accessibilità e minore praticità di
        utilizzo
ALTRE TERAPIE SINTOMATICHE
ERGOTAMINA e DHE: prima dei triptani era considerata come trattamento di scelta, ora ha ruolo marginale.
 scarsità degli studi controllati
 molte controindicazioni
 short-term profilassi / terapia aggiuntiva
           DHE intranasale non è risultata superiore al placebo (Andersson PG, 1986)
           pregressi studi in aperto di Ergotamina e caffeina, deludenti
           DHE ev può stoppare gli attacchi in 3 gg in 2/3 dei pazienti (Magnoux E, 2004)
           DHE parenterale non disponibile in Italia
COCAINA E LIDOCAINA INTRANASALI: Costa et al., 2000; Matharu et al., 2003. Lidocaina usata nella narice
ipsilaterale ad una concentrazione tra 4 e 10%; indicata per i pazienti che non rispondono all’O2 o per cui sono
controindicati i triptani
         Procedura difficile per il paziente
         Efficacia moderata
         Effetto lento
FANS: utilizzati comunemente nonostante la loro inefficacia (Gallagher et al., 1996)
OCTEOCRIDE 100 mg fl s.c : analogo della somatostina, si è dimostrato efficace in uno studio (Matharu MS,
2004)
TERAPIA DI PROFILASSI: Quando e perchè?

• ATTACCHI FREQUENTI, RAPIDAMENTE SEVERI E TROPPO BREVI PER AVERE
  BENEFICIO CON I TRATTAMENTI SINTOMATICI
• I TRATTAMENTI SINTOMATICI POSSONO SOLO POSTICIPARE L’ATTACCO MA
  NON PREVENIRLO
• TRATTARE FREQUENTEMENTE GLI ATTACCHI CON IL SINTOMATICO
  POTREBBE PORTARE AD UNA OVERUSE DI FARMACI
• UN PERIODO DI CLUSTER SE NON TRATTATO IN FRETTA POTREBBE
  PROSEGUIRE PER MESI

                                                 (Mathew, 1992)
TERAPIA DI PROFILASSI: PRINCIPI GENERALI

• INIZIARLA PRECOCEMENTE
• PROSEGUIRE IL TRATTAMENTO PER ALMENO 2 SETTIMANE DALL’ULTIMO ATTACCO
  DOLOROSO
• RIDURRE GRADUALMENTE IL TRATTAMENTO SINO ALLA SOSPENSIONE (NON
  SOSPENDERE BRUSCAMENTE LA TERAPIA)
• RIPRENDERE IL FARMACO ALL’INIZIO DEL GRAPPOLO SUCCESSIVO (NON
  PROSEGUIRE LA TERAPIA)
• EVITARE ALCOOL E SONNELLINO POMERIDIANO PERCHÈ POTREBBERO ESSERE
  FATTORI SCATENANTI
                                                      (Mathew, 1992)
TERAPIA DI PROFILASSI: SCELTA DEL FARMACO

•   PREGRESSA RISPOSTA AD UNA TERAPIA
•   PREGRESSA REAZIONE AVVERSA A QUALCHE FARMACO
•   CONTROINDICAZIONE ALL’UTILIZZO DI UN FARMACO
•   TIPO DI CEFALEA A GRAPPOLO (EPISODICA /CRONICA)
•   FREQUENZA E TIMING DEGLI ATTACCHI (NOTTURNI VS DIURNI)
•   DURATA ATTESA DELLA FASE ATTIVA
•   ETÀ E ABITUDINI DI VITA DEL PAZIENTE

• Esistono alcune differenze nel trattamento preventivo delle forme episodiche rispetto a
  quelle croniche, dipendenti sostanzialmente dal loro pattern temporale.
• Nella CH episodica il trattamento deve agire rapidamente, prima che il grappolo si esaurisca
  spontaneamente; nella CH cronica non è tanto importante la rapidità di azione quanto la
  mancanza di fenomeni di tossicità o di assuefazione per somministrazione protratta.
CH: TRATTAMENTO PREVENTIVO *

    CH EPISODICA                                CH CRONICA
•   Verapamil                               •   Verapamil
•   Litio carbonato                         •   Litio carbonato
•   (Ergotamina tartrato)                   •   (Metisergide)
•   (Metisergide)                           •   Valproato ?
•   Valproato                               •   Topiramato ?
•   Prednisone                              •   Lamotrigina ?
•   Topiramato ?
•   Lamotrigina ?
                            *IHS education committee ’ recommendation
CH: TRATTAMENTO PREVENTIVO

              VERAPAMIL (240-960 mg/day)
Terapia di profilassi di I scelta sia per la ECH che la CCH
ECH: quando il periodo del grappolo è sufficientemente lungo da
raggiungere la dose corretta (Matharu et al., 2003)
Efficacia paragonabile a quella del litio (Mathew, 1988) e con alcune
similarità di azione

 Eseguire ECG prima e dopo ogni aumento di dosaggio
 buona tollerabilità
 possibile associazione con altre terapie
CH: TRATTAMENTO PREVENTIVO

           CARBONATO DI LITIO (600-900 mg/day)
Efficace nel 78% dei casi (25 trials, solo due controllati) (Ekbom and Solomon, 2000)
Efficace particolarmente per la CCH
Meccanismo sconosciuto. Centrale? Raggiunge elevate concentrazioni
nell’ipotalamo, riduce la fase REM e altera i ritmi circadiani. Aumento della melatonina
mostrato in studi animali- (Perez-Cruet J, 1971)
Effetti collaterali: tremore, poliuria, diarrea
Occorre controllare regolarmente la litiemia (< 1.2 mEq/L) , la funzionalità
renale e quella tiroidea
ALTRE OPZIONI DI TERAPIA PREVENTIVA
•   TOPIRAMATO (75-200 mg / die):
         • meccanismo non chiaro nella CH (probabilmente agisce sull’ipotalamo posteriore)
         • Open-label trials, piccolo campioni di pazienti.
         • 75–200 mg die sono efficaci nel 70% dei pazienti con CCH (Leone M, 2003; Pascual J, 2007)

•   GABAPENTIN (900mg/die):
         Open-label study, efficace in 8 ECH e 4 CCH in 8 gg (Tay BA, 2001)

•   ACIDO VALPROICO (600-2000 mg/die)
          Efficace nel 54-73% dei pazienti CH (Hering R,1989)
          Studio randomizzato, doppio cieco, non efficace (El Amrani M, 2002)

•   BLOCCO DEL NERVO OCCIPITALE CON LIDOCAINA E STEROIDE:
     92% dei pazienti presentava una riduzione > 50% nella frequenza degli attacchi ed il 70% dopo 4 settimane
ALTRE SOSTANZE TESTATE NELLA CH

SMALL OPEN STUDIES, CASE REPORTS, CONTRASTING OR NEGATIVE DATA:
• olanzapine
• mirtazapine
• clonidine
• capsaicine, civamide
• somatostatin
• diltiazem
• tizanidine
• flunarizine
• histamine
• nifedipine
NEW DRUGS IN DEVELOPMENT

Anticorpi monoclonali contro il CGRP, efficaci nella prevenzione dell’emicrania, sono stati
testati in trial clinici randomizzati, placebo controllati, per la profilassi della ECH e della
CCH

- CGRP è stato valutato come possibile biomarker di «disease
  activity»
La concentrazione sierica di CGRP è improbabile che sia un biomarcatore clinicamente utile della attività di
malattia o della efficacia del trattamento (breve emivita, molto differenze inter e intraindividuali)
REFRACTORY CLUSTER HEADACHE

• COMBINAZIONE DI TERAPIE
• RICOVERO / CENTRI SPECIALIZZATI (metilprednisolone ev)

• CHIRURGIA
INDICAZIONI:
   – CEFALEE STRETTAMENTE UNILATERALI
   – CCH CRONICA RESISTENTE (sino al 20% dei paz con CCH è resistente)
   – PROFILO DI PERSONALITÀ STABILE SENZA TENDENZA DI DIPENDENZA
PROCEDURE CHIRURGICHE PER CH

   Sensory trigeminal pathway procedures
   Radiofrequency or glycerol / thermocoagulation of trigeminal ganglion
   Rhizotomy
   Gamma knife radiosurgery
   Trigeminal root section
   Autonomic (parasympathetic) pathway procedures

 OCCIPITAL NERVE STIMULATION

 HYPOTHALAMIC STIMULATION
3. Trigeminal autonomic cephalalgias

3.1 Cefalea a grappolo
                                 Durata
                                            degli attacchi
3.2 Hemicrania
                                 Frequenza

  parossistica
                                 Durata
                                            Degli attacchi
                                     Frequenza
3.3 SUNCT
3.2 EMICRANIA PAROSSISTICA
A. Almeno 20 attacchi che soddisfino i criteri B-D
B. Attacchi con dolore unilaterale, di forte intensità, in sede
   orbitaria, sovraorbitaria e/o temporale, della durata di 2-30
   minuti
C. Il dolore è accompagnato da almeno uno dei seguenti sintomi o
   segni:
   1. iniezione congiuntivale e/o lacrimazione omolaterali
   2. congestione nasale e/o rinorrea omolaterale
   3. edema palpebrale omolaterale
   4. sudorazione facciale omolaterale
   5. miosi e/o ptosi omolaterali
D. La frequenza degli attacchi è superiore a 5 al giorno per più della
   metà del tempo, anche se possono presentarsi periodi con una
   frequenza inferiore
E. Gli attacchi sono prevenuti in maniera completa da dosi
   terapeutiche di indometacina
F. Non attribuita ad altra condizione o patologia                     ICHD III, 2018
3.2 Hemicrania parossistica
 Criteri diagnostici:
• D. La frequenza degli attacchi è superiore a 5 al giorno per più
  della metà del tempo, anche se possono presentarsi periodi
  con frequenza inferiore
• E. Gli attacchi sono prevenuti in maniera completa da dosi
  terapeutiche di indometacina
• Non attribuita ad altra condizione o patologia.
3.2 Hemicrania parossistica
3.2.1 Hemicrania parossistica episodica
• Descrizione: attacchi che si presentano per periodi di durata compresa
  fra 7 giorni e 1 anno, intervallati da remissioni che durano almeno 1
  mese

3.2.2 Hemicrania parossistica cronica
• Descrizione: attacchi presenti da almeno un anno senza remissioni o con
  intervalli liberi che durano < di1 mese
3.2 Hemicrania parossistica
Commento:
• Predominanza nel sesso femminile. L’esordio si colloca abitualmente in
  età adulta, anche se sono stati segnalati casi in età infantile.
• Nella prima edizione tutte le Emicranie parossistiche venivano indicate
  come hemicrania cronica parossistica. Si sono accumulate evidenze
  scientifiche a favore di una forma episodica, come per la cefalea a
  grappolo.
HP & CH - differenze
MANIFESTAZIONI                 HP    CH
CLINICHE
Preponderanza              -         +
maschile
Durata degli attacchi      2-30     30-180
(min)
Frequenza degli                +      -
attacchi di solito >4 al
giorno
Preponderanza di               -      +
attacchi notturni
Cambio di lato             3.5%      15%
Precipitazione             15%        -
meccanica degli
attacchi
HP & CH - differenze
AGENTI                        HP      CH
FARMACOLOGICI
Effetto del Sumatriptan        -      ++
Effetto dell’Ergotamina        -      +
Effetto del Litio           _         +
                          (peggio!)
Effetto                       ++      -
dell’Indometacina
Provocazione con               -      -+
Nitroglicerina
3.3 Short-lasting unilateral neuralgiform headache
            with conjunctival injection & tearing (SUNCT)
Descrizione: Attacchi di dolore unilaterale, di durata nettamente inferiore a
   quanto osservato in qualsiasi altra TAC e nella maggior parte dei casi si
   associano lacrimazione intensa e iperemia congiuntivale omolaterali.

Criteri diagnostici:
• A. Almeno 20 attacchi che soddisfino I criteri B-D
• B. Attacchi di dolore unilaterale, in sede orbitaria, sovraorbitaria o
    temporale, trafittivo o pulsante, della durata di 5-240 secondi
• C. Il dolore si associa a iniezione congiuntivale e lacrimazione omolaterale
• D. La frequenza è compresa tra 3 e 200 al giorno
• E. Non attribuita ad altra condizione o patologia

ATTENZIONE: le lesioni della fossa cranica posteriore si possono presentare
con una sintomatologia algica che ha caratteristiche simili alla SUNCT.

                                                                                 ICHD III, 2018
SUNCT

        With permission from J. Pareja
STRATEGIE TERAPEUTICHE PER LA PROFILASSI DELLA SUNCT
Considerata una cefalea altamente resistente ai trattamenti

•Non ci sono studi controllati a causa dell’esiguo numero di casi.
•Evidenze di efficacia per:
    -Lidocaina ev in n bolo 100mg e poi infusione di 4mg/min per 48h (Matharu and
    Goadsby, 2003)
    -Lamotrigina: 100-300 mg/die (D’Andrea et al., 2002; Gutrierrez – Garcia, 2002)
    -Gabapentin: 900-2700 mg/die (Porta-Etessam et al., 2002; Hunt et al, 2002)
    -Topiramato: 75-300 mg/die (Matharu et al., 2002; P. Rossi et al., 2003)
• Terapia attualmente più efficace: LAMOTRIGINA 100-300mg die
• Deep Brain stimulation ? Occipital Nerve stimulation ?
TRATTAMENTO PREVENTIVO SUNCT E
            SUNA

                      Lamotrigina: 100-600 mg/die
                      Topiramato: 50-500 mg/die
                      Gabapentin: 1800-2400 mg/die
                       Carbamazepina 100-1200 mg/die

                    Hsing-Yu W et al., 2018
CONCLUSIONI

- TACs represent a new chapter including forms presenting clinical
similarities but a different responsiveness to treatment
- the treatment strategies for CH can be considered well-defined on
the basis of controlled studies but further studies are needed to
evaluate new interesting therapeutic outlooks
- therapeutic approach to rare forms (SUNCT e SUNA) has recently
been significantly improved
GRAZIE!
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