TECNICHE DI NUDGING IN AMBITO AMBIENTALE - Una rassegna di esperienze e risultati 34

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TECNICHE DI NUDGING
IN AMBITO AMBIENTALE
Una rassegna di esperienze
e risultati

QUADERNI DELL’OSSERVATORIO ▪ Approfondimenti   34
TECNICHE DI NUDGING IN AMBITO AMBIENTALE
Una rassegna di esperienze e risultati
Di
Angelo Moratti

Collana “Quaderni dell’Osservatorio” n. 34 ■ Anno 2020

Fondazione Cariplo
Via Daniele Manin 23 ▪ 20121 Milano ▪ www.fondazionecariplo.it
INDICE

1.   L’ECONOMIA COMPORTAMENTALE PER POLITICHE EFFICACI    5
2.   I NUDGE IN AMBITO AMBIENTALE                        9
     2.1 Fornitura di Informazioni                       10
     2.2 Opzioni di default                              11
     2.3 Interventi sull’ambiente fisico                 13
     2.4 Uso delle norme sociali                         13
3.   NUDGE E PLASTICA                                    19
     3.1 La plastica oggi                                19
3.2 Politiche per la riduzione dei rifiuti plastici   20
      3.2.1 Ridurre i sacchetti di plastica                21
      3.2.2 Migliorare la raccolta differenziata           23
      3.2.3 Altri ambiti di intervento                     27
4.   INDICAZIONI OPERATIVE                                 29
     4.1 L’importanza della valutazione                    30
     4.2 Indicazioni operative                             31
BIBLIOGRAFIA                                               35
1. L’ECONOMIA COMPORTAMENTALE
PER POLITICHE EFFICACI

A differenza di quanto si è soliti credere, soprattutto a    economia cognitiva e sperimentale, sviluppatasi negli
livello economico, i processi decisionali delle persone      ultimi decenni principalmente a partire dagli studi
non sono quasi mai guidati da principi perfettamente         di due autori, Daniel Kahneman e Vernon Smith,
razionali. Al contrario, essi risultano continuamente        entrambi premio Nobel per l’economia nel 2002.
sospesi fra processi cognitivi contrastanti: razionalità e
                                                             Il nucleo centrale di questa disciplina si fonda su due
irrazionalità, complessità e semplificazione.
                                                             principi: l’integrazione fra economia e psicologia e
A occuparsi di queste tematiche sono stati soprattutto       una critica all’economia neoclassica, in particolare al
gli esponenti di quella branca dell’economia definita        suo concetto di razionalità degli agenti economici. Il

                                                                                                                       5
TECNICHE DI NUDGING IN AMBITO AMBIENTALE – Una rassegna di esperienze e risultati

maggior risultato ottenuto in questo campo di studi è         adattano alla maggior parte delle situazioni della vita
la scoperta che, nel mondo reale, non solo gli agenti         quotidiana; tuttavia esistono delle classi di problemi
economici agiscono in maniera ben diversa da quella           dove tali risposte intuitive, o per l’appunto euristiche,
prospettata dai modelli di razionalità dell’economia          generano errori sistematici. Un punto chiave di queste
neoclassica, ma che le deviazioni rispetto a tale razio-      nuove teorie risiede nella volontà di non limitarsi a
nalità si presentano in maniera sistematica e quindi          descrivere le irrazionalità umane, ma di spingersi oltre,
prevedibile. Quando ci si pone davanti alle scelte delle      cercando di prevedere in anticipo la direzione che
persone, lo scenario appare costellato da compor-             prenderà il comportamento degli individui. In questo
tamenti che l’economia neoclassica giudicherebbe              modo si permette agli studiosi di produrre consigli
irrazionali e che sono dunque difficili da prevedere          normativi in grado di ispirare le scelte di politica eco-
con i canoni di quest’ultima. Per spiegare i comporta-        nomica, efficaci nel mondo concreto e non in quello
menti reali, quindi, non è sufficiente focalizzarsi sulle     astratto popolato dall’onnisciente homo œconomicus.
informazioni razionalmente rilevanti, bensì è necessa-        Può accadere, infatti, che anche le istituzioni incor-
rio cercare di ricostruire il modello mentale utilizzato      rano in errori di valutazione nel tentativo di adottare
(talvolta inconsciamente) dalle persone per rappre-           provvedimenti per risolvere problemi collettivi.
sentare il contesto decisionale in cui esse agiscono.
                                                              Le maggiori applicazioni nel mondo reale si sono
È stato riscontrato che nelle persone il processo di          potute osservare, ad esempio, in quella branca dell’e-
scelta è distinto in due fasi: prima la rappresentazione      conomia applicata che ha preso il nome di “ingegne-
mentale degli eventi e solo dopo la fase di valutazione.      ria economica”, i cui studiosi hanno ottenuto anche
La fase di rappresentazione, perciò, assume un ruolo          diversi successi pratici, per esempio nell’ambito della
determinante nel processo decisionale, al punto che           creazione di aste per la vendita delle frequenze per
uno stesso individuo può arrivare a prendere decisioni        la telecomunicazione o dei sistemi di allocazione di
opposte su problemi identici, semplicemente qualora si        organi per trapianti.
cambino la modalità (il contesto) con cui gli viene sot-
                                                              Negli anni, gli studi in questo campo si sono diffusi
toposto il problema, ad esempio cambiando la cornice,
                                                              anche ad ambiti non monetari, nel tentativo di dise-
o frame, di inquadramento del problema stesso. A par-
                                                              gnare istituzioni e meccanismi in grado di aiutare le per-
tire da queste assunzioni, si è giunti a definire il cosid-
                                                              sone a prendere decisioni migliori in ogni ambito della
detto modello della razionalità limitata: un modello di
                                                              loro vita quotidiana, evitando gli errori che esse sono
decisione capace di tener conto dei forti limiti cognitivi
                                                              portate a compiere in maniera prevedibile. Nel tempo,
cui sottostanno gli individui. Al centro di questo nuovo
                                                              così, le ricette dell’economia cognitiva e sperimentale
approccio all’economia non c’è più l’homo œconomicus
                                                              sono state utilizzate anche per cercare di proporre delle
perfettamente razionale, tanto lontano dalla realtà
                                                              riforme di politica economica che si ponessero come
con cui abbiamo a che fare quotidianamente, ma dei
                                                              una “terza via” fra l’interventismo pubblico keynesiano
decisori più realistici, caratterizzati appunto da una
                                                              e le iniquità provocate da liberismo e laissez-faire. Oggi-
razionalità limitata: insufficiente accesso alle informa-
                                                              giorno, i governi ricorrono sempre più frequentemente
zioni, capacità di calcolo circoscritte, memoria scarsa e
                                                              alla teoria dei due sistemi, per rendere le politiche pub-
inaffidabile, emotività.
                                                              bliche più efficaci. Si tratta di una prospettiva di analisi
In particolare, la continua contrapposizione fra              delle politiche pubbliche basata su due principi cardine:
decisioni razionali ed irrazionali è stata rappresen-         il rifiuto degli assiomi della teoria della decisione razio-
tata dagli studiosi come l’interazione fra due sistemi        nale e l’idea che l’irrazionalità umana dipenda in modo
mentali, definiti semplicemente sistema 1 e sistema           sistematico da piccoli accorgimenti di contesto (si pensi
2, nei quali all’intuitività del primo (fondata su “euri-     alle immagini sui pacchetti di sigarette), modificabili per
stiche”) risponde la logica razionale del secondo. Le         promuovere scelte migliori senza cambiare i vincoli a
risposte che il primo sistema è in grado di dare si           disposizione di chi sceglie. Quest’ultimo approccio costi-

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1. L’Economia comportamentale per politiche efficaci

tuisce appunto la terza via di cui sopra e viene anche        i nudge hanno trovato applicazione nel mondo reale,
definito “paternalismo libertario”.                           al di fuori della sfera strettamente finanziaria, sono i
                                                              risparmi familiari, l’inquinamento, la salute, l’atteggia-
Vi è dunque un crescente interesse verso la possibilità
                                                              mento nei confronti del fisco e molto altro.
di agire su questa “prevedibile irrazionalità”, per ren-
dere le politiche pubbliche più efficaci, indirizzando        Storicamente, i primi casi di politiche comportamen-
il comportamento dei cittadini esponendoli a stimoli          tali si concentravano su misure tanto semplici quanto
più o meno impliciti dati da particolari accorgimenti         efficaci, ovvero varie forme di nudge indirizzate agli
di contesto (piuttosto che andando a operare attra-           individui, che facevano leva soprattutto sul loro
verso il canale pesante della legislazione). Questo           sistema 1. Ad esempio, banalmente, è stato osservato
permette anche di educare i cittadini, in modo che i          che esporre in modo ben visibile frutta e verdura in
comportamenti ritenuti socialmente ottimali vengano           una mensa scolastica ne fa aumentare il consumo
interiorizzati e fatti propri diventando delle abitudini      da parte degli studenti, a scapito di altri cibi meno
consolidate, o ancor meglio delle scelte consapevoli,         salutari. Questa e altre strategie facevano ricorso ad
piuttosto che delle azioni compiute sotto minaccia di         euristiche molto facili da individuare: una particolare
sanzione che, presumibilmente, smettono di essere             configurazione delle opzioni di default, la semplifica-
attuate nel momento stesso in cui la misura coerci-           zione dell’informazione, gli effetti cornice (framing),
tiva dovesse essere rimossa. Si tratta di interventi          l’enfasi su reazioni emotive o norme sociali, ecc.
che vengono sempre più spesso definiti come nudge,
                                                              A seguito di questi primi interventi, l’utilizzo pratico
ovvero delle “spinte gentili” volte a orientare la mente
                                                              dei nudge si è poi diffuso anche a livello di vere e
delle persone a prendere certe decisioni: dei pungoli
                                                              proprie politiche pubbliche: è il caso della riforma
necessari a supportare le scelte umane alla luce della
                                                              del piano pensionistico americano in cui, sotto l’am-
razionalità limitata che ci contraddistingue. In altre
                                                              ministrazione Obama, è stata utilizzata un’euristica
parole, un nudge è uno strumento che permette di
                                                              definita effetto status quo per aumentare i risparmi
modificare in meglio il comportamento delle persone
                                                              dei cittadini in vista della vecchiaia. Un altro esempio
in modo prevedibile, senza però restringere la loro
                                                              è stato il programma “Save more tomorrow” che ha
libertà o modificare sostanzialmente i loro incentivi.
                                                              invitato i lavoratori a impegnarsi preventivamente ad
Queste strategie permettono sia di tutelare i consu-          aumentare la propria contribuzione previdenziale in
matori, ad esempio di fronte a martellanti strategie          modo sincronizzato agli aumenti salariali, reso possi-
di marketing che sfruttano la limitatezza del razio-          bile aggirando la loro avversione alle perdite predetta
nalizzare umano, sia di migliorare l’intervento delle         dall’economia cognitiva e sperimentale. Ultimi esempi
istituzioni affinché l’architettura delle scelte vada a       sono la creazione di un Behavioural Insights Team da
vantaggio dell’intera collettività. La cosa veramente         parte del primo ministro inglese Cameron nel 2010,
interessante, tra l’altro, è che spesso si tratta di imple-   le applicazioni in materia di riduzione dell’evasione
mentare politiche a costo zero, senza investimenti            fiscale e, infine, l’ambito delle politiche ecologiche
finanziari da parte del regolatore.                           messe in atto dall’EPA (l’agenzia statunitense per la
                                                              protezione dell’ambiente).
L’obiettivo che si pone il “paternalismo libertario” è
quindi quello di far leva su euristiche e distorsioni per     Anche la Commissione Europea, a partire dal 2012, ha
modificare, migliorandole, l’architettura delle scelte.       iniziato alcune sperimentazioni su politiche ispirate
Cambiare le opzioni di default, ad esempio introdu-           all’economia cognitiva e sperimentale in ambiti estre-
cendo il silenzio assenso per la donazione di organi, al      mamente rilevanti: dalle etichette per i pacchetti di
fine di aumentare il numero di organi disponibili per         sigarette, alle misure a protezione dei fruitori dei servizi
salvare vite umane, è un classico caso di nudge, una          di gioco d’azzardo on line, fino agli effetti delle pratiche
spinta gentile che sfrutta il sistema 1 (intuitività) senza   di marketing on line che utilizzano giochi per esporre i
ridurre la libertà di scelta. Altri esempi di ambiti in cui   minori ai marchi o indurli a comprare dentro le app.

                                                                                                                         7
TECNICHE DI NUDGING IN AMBITO AMBIENTALE – Una rassegna di esperienze e risultati

In conclusione, quindi, si può affermare che esistono       alle vere grandi sfide del welfare, della povertà e
tre condizioni che definiscono gli interventi che rien-     della disuguaglianza che la società di oggi si trova ad
trano sotto il cappello della “spinta gentile”: riguar-     affrontare. Ciononostante, è chiaro che si tratta di
dano situazioni in cui le scelte individuali producono      politiche che non pretendono di fungere da pozione
effetti collaterali indesiderati e negativi, mirano a       magica per risolvere ogni tipo di problema in maniera
indirizzare le persone verso la scelta migliore senza       strutturale; piuttosto, il loro obiettivo è quello di
limitare le loro opzioni di scelta e sono ispirati dai      riuscire innanzitutto a migliorare, grazie al proprio
risultati dello sperimentalismo comportamentale, indi-      impianto teorico, la conoscenza dell’agire umano e di
rizzandosi a distorsioni ed euristiche e facendo leva sui   conseguenza l’implementazione delle politiche che lo
meccanismi del sistema 1.                                   riguardano; secondariamente, lo scopo rimane quello
                                                            di porsi come dei “pungoli” in grado di influenzare
Naturalmente, anche l’approccio dei nudge non è
                                                            in maniera positiva per la società il comportamento
stato esente da critiche. La principale è probabil-
                                                            delle persone, contribuendo a migliorare il mondo una
mente quella che li dipinge come semplici interventi
                                                            “spintarella” alla volta.
di contorno, ma incapaci in fin dei conti di rispondere

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2. I NUDGE IN AMBITO AMBIENTALE

Abbiamo visto come i nudge rappresentino una tec-          applicazioni pratiche dei nudge sull’architettura della
nica per “spingere gentilmente” le persone a prendere      scelta, sicuramente gli interventi in campo ambientale
delle decisioni ottimali, senza tuttavia privarle della    rivestono un ruolo di primo piano. In questo ambito,
libertà di scelta. Si tratta di strumenti che vengono      gli interventi fondati sui principi dell’economia cogni-
utilizzati in maniera alternativa o complementare alle     tiva hanno mostrato un’efficacia anche superiore
modalità di intervento classiche, basate su incentivi e    rispetto ai tradizionali strumenti di policy, come i
disincentivi di tipo economico, le quali spesso funzio-    divieti, le tasse o altri tipi di incentivi e disincentivi
nano in modo imperfetto in un mondo popolato da            economici, spesso incapaci di produrre gli effetti
uomini dotati di razionalità limitata. Tra le principali   desiderati. Lo stesso si può dire per altre tipologie di

                                                                                                                    9
TECNICHE DI NUDGING IN AMBITO AMBIENTALE – Una rassegna di esperienze e risultati

interventi più soft, come l’educazione ambientale o le        indiscutibile1. Alcuni degli ambiti di maggiore appli-
campagne di sensibilizzazione: nonostante la tematica         cazione sono stati soprattutto quelli del risparmio
ambientale sia da decenni oggetto di politiche spe-           delle risorse, dell’efficientamento energetico e della
cifiche, i comportamenti delle persone continuano a           gestione dello spreco e dei rifiuti. Sono stati sperimen-
essere piuttosto resistenti al cambiamento. A titolo          tati e implementati una grande varietà di nudge, che
esemplificativo, basti pensare che “in quasi tutti i          alcuni studiosi (Elberg Nielsen et al., 2016) hanno clas-
paesi dell’OCSE una percentuale tra il 70% e l’80%            sificato in quattro tipologie2: 1) la semplice fornitura
degli intervistati si dichiara informata e favorevole al      di informazioni; 2) la modifica delle opzioni di default;
consumo sostenibile, ma solo esigue minoranze (3%-            3) le modificazioni all’ambiente fisico e 4) l’utilizzo di
5%) sottoscrivono contratti per forniture di energia          norme sociali. Si tratta di quattro categorie di stru-
da fonti rinnovabili o comprano prodotti a minore             menti dai confini relativamente aleatori e che pos-
impatto ambientale” (Codagnone et al., 2016). Esiste          sono anche essere intersecate e utilizzate in maniera
quindi un gap da colmare tra grado di consapevolezza          combinata.
ambientale e le azioni effettivamente messe in atto.
                                                              In ogni caso, si tratta di tecniche che tornano molto
Una domanda che sorge spontanea è perché il campo             utili ai policy maker, non solo per i bassi costi, ma
ambientale sia così soggetto all’utilizzo di nudge da         anche perché estremamente flessibili e adattabili
parte dei policy maker (Evans et al., 2017). Le motiva-       tanto a grandi comunità quanto a singoli individui,
zioni possono essere diverse. Innanzitutto, la tema-          perché sono utilizzabili e trasferibili fra diversi ambiti
tica ambientale è spesso associata a forti sentimenti         di applicazione e, soprattutto, perché hanno dimo-
morali, come possono essere la colpa e la vergogna,           strato di poter funzionare. Vediamo quindi, breve-
ma anche l’orgoglio o la commozione: tutte compo-             mente, come questi quattro tipi di nudge sono stati
nenti che di certo influenzano il comportamento, le           utilizzati e sfruttati a livello ambientale.
abitudini e le credenze degli attori in maniera anche
irrazionale. Inoltre, molte problematiche ambientali          2.1 Fornitura di Informazioni
sono veramente complesse o generano effetti riscon-
                                                              Fornire alle persone informazioni credibili e facilmente
trabili soltanto sul lungo periodo e a livello globale:
                                                              comprensibili è certamente la tecnica più semplice da
tutti elementi difficilmente valutabili dalla razionalità
                                                              implementare ed è spesso utilizzata in modo combinato
limitata delle singole persone senza una specifica
                                                              con le altre tipologie, ciò infatti riduce notevolmente la
esperienza tecnica in merito. Naturalmente, quelli
                                                              complessità della loro scelta e permette di indirizzarla
ambientali sono anche quasi sempre beni pubblici,
                                                              verso azioni ambientalmente sostenibili, soprattutto
nel senso economico del termine, ed è risaputo che
                                                              quando le decisioni sono molto complesse o dalle con-
nella fornitura di tali beni i fattori socio-psicologici,
                                                              seguenze difficilmente identificabili.
soprattutto in riferimento al fenomeno del free-ri-
ding, rivestono un ruolo chiave (Shang, Croson, 2009).        Un classico esempio di nudge legato alla pura infor-
Infine, anche nelle tematiche ambientali sono stati           mazione, nemmeno eccessivamente sofisticata, è
identificati alcuni fattori che limitano ulteriormente la     quello dell’eco-labeling, in cui etichette e marchi
razionalità delle persone, ampliando quindi le possi-         testimoniano la presunta sostenibilità di un prodotto
bilità di intervenire tramite lo strumento dei nudge          inducendo i consumatori a comperarlo. Si pensi alla
(Beshears et al., 2008; Thaler, Sunstein, 2008). Si tratta
di fattori come scelte passive, difficili e infrequenti,      1 Un’altra strategia attuata, con un approccio maggior-
                                                                mente “bottom up” rispetto a quello dei nudge, è
limitata esperienza personale, scelte intertemporali e
                                                                stata quella della cosiddetta Corporate Environmental
dagli esiti difficilmente prevedibili con certezza.             Responsibility (Croson, Treich, 2014).
Di fronte a tale scenario, è chiaro che l’ipotesi di ricor-   2 Altre classificazioni alternative dei diversi tipi di green
rere a strumenti come i nudge assume una centralità             nudge si possono trovare in Schubert (2017) o in Evans
                                                                et al. (2017).

10
2. I nudge in ambito ambientale

griglia introdotta dall’Unione Europea, a partire dal         matori per e-mail ed essi devono attivarsi in prima
2005, per classificare il livello di efficienza energetica    persona se vogliono riceverle in modo cartaceo.
degli elettrodomestici attraverso l’utilizzo di lettere: in
                                                              Un importante articolo sull’utilizzo dell’impostazione
soli otto anni, ha portato il 90% di essi a raggiungere
                                                              default è quello pubblicato da Sunstein e Reisch (2014),
la classe A, con annesso rischio che tale lettera funga
                                                              i quali sostengono che la default rule sia uno strumento
da “ancoraggio” rispetto ai livelli ancora migliori di
                                                              particolarmente in grado di generare impatti positivi
efficienza (che possono raggiungere A+++), creando una
                                                              sulla qualità dell’ambiente, grazie a una capacità di
sorta di nudge in negativo (Ölander, Thøgersen, 2014).
                                                              modificare il comportamento delle persone superiore
Il nudge dell’informazione, inoltre, è stato utilizzato       a quella degli incentivi economici tradizionali.
soprattutto nei casi relativi al tema energetico, sia per
                                                              A livello teorico, è stato rilevato che il funzionamento
favorire una riduzione dei consumi che per aumentare
                                                              di questa strategia viene assicurato principalmente da
l’efficienza, con risultati positivi molto significativi
                                                              tre fattori.
(Elberg Nielsen et al., 2016). Un caso tipico è la cosid-
detta real-time information, utilizzata nelle case o          ■■ Il primo riguarda la suggestione implicita, o endor-
negli uffici per mostrare i consumi energetici in tempo         sement, che le persone subiscono trovandosi di
reale, come ad esempio avviene con le smart-grid –              fronte a una soluzione di default proposta loro in
reti che gestiscono e monitorano la distribuzione di            partenza. Il fatto che proprio quell’opzione, fra
energia – che si sono dimostrate un ottimo strumento            le tante, venga data come preimpostata la rive-
per ridurre gli sprechi3.                                       ste automaticamente di una specie di superiorità
                                                                morale, una raccomandazione implicita che fa sì
                                                                che, stimolati da una sorta di fiducia nei sistemi
2.2 Opzioni di default
                                                                esperti, gli individui ritengano poco saggio disco-
Anche la modificazione delle opzioni di default è stata         starsi da essa, nonostante l’assenza di costi mone-
ampiamente utilizzata. In particolare, essa sfrutta il          tari. Questa considerazione porta con sé due impli-
fatto che, spesso, le persone scelgono passivamente             cazioni importanti: in primo luogo, che le persone
accettando le opzioni di default che vengono loro               più suggestionabili dall’opzione default sono quelle
proposte. È evidente che un policy maker attento                a cui manca una certa dose di conoscenza tecnica
può decidere di sfruttare questa predisposizione per            nella materia; in secondo luogo, che l’opzione di
indurre la popolazione a prendere delle decisioni               default potrebbe non funzionare nel caso in cui a
migliori per l’ambiente e per la collettività, pur senza        proporla sia un policy maker poco amato dalle per-
privarla in toto della libertà di scelta.                       sone o del quale esse non si fidano.
Uno degli ambiti di applicazione principali è stato, di       ■■ Il secondo fattore è quello dell’inerzia. Per disco-
nuovo, quello dell’energia: quando un consumatore               starsi dall’opzione di default è richiesta una scelta
deve scegliere tra l’utilizzo di diverse fonti energe-          attiva da parte delle persone, il che spesso le con-
tiche, settare la scelta di default su quella più green         duce a rinviare (e in conclusione a non prendere
si è dimostrato molto utile per indirizzare la scelta           mai) la decisione. Si tratta di una sorta di “tassa
delle persone in quella direzione, salvaguardando la            sullo sforzo”, per cui i soggetti preferiscono man-
loro libertà di prendere decisioni diverse. Allo stesso         tenere lo status quo piuttosto che impegnarsi per
tempo, molte banche o compagnie telefoniche inviano             modificarlo, correndo poi magari il rischio di pen-
automaticamente le proprie comunicazioni ai consu-              tirsene. Questo ci permette di dedurre che l’effetto
                                                                default funzioni meglio quando i cambiamenti
3 Altri studi hanno confermato questa teoria dimostran-
  do l’esatto contrario, ovvero che rendere automatico il       apportati sono marginali, piuttosto che quando
  pagamento delle bollette, senza avere l’opportunità di        sono talmente sgraditi da portare le persone a
  visionare i propri consumi, porta a un aumento degli          superare la propria inerzia e decidere di attivarsi.
  sprechi (Sexton, 2015).

                                                                                                                        11
TECNICHE DI NUDGING IN AMBITO AMBIENTALE – Una rassegna di esperienze e risultati

                                 CASSA                                                     VUOTI

■■ L’ultima motivazione teorica per spiegare il funzio-           sia economica che a livello di opportunità (ad esem-
     namento dell’effetto default è legata ai due feno-           pio di passare a forme di energia più sostenibili).
     meni, ben conosciuti dall’economia cognitiva, che
                                                                Sunstein e Reisch hanno anche analizzato alcuni possi-
     prendono il nome di reference point e loss aversion.
                                                                bili problemi legati all’effetto default. Dal lato pratico,
     È stato dimostrato che le persone percepiscono in
                                                                le principali questioni sono legate alle situazioni in cui
     misura quasi doppia la disutilità legata alla perdita di
                                                                o la strategia è mal costruita, ad esempio il famoso
     una somma rispetto all’utilità che provano quando la
                                                                caso4 in cui la temperatura di default di alcuni uffici era
     medesima somma viene guadagnata. E quasi sempre
                                                                stata abbassata troppo e gli impiegati si erano subito
     questo fenomeno, chiamato appunto avversione
                                                                attivati per riportarla a temperature più alte, oppure ai
     alle perdite, è percepito non tanto in termini assoluti
                                                                casi in cui un default non esiste in partenza o le prefe-
     quanto in riferimento ad un certo status quo. Ecco
                                                                renze delle persone sono talmente radicate che questo
     che, allora, quando alle persone viene proposta
                                                                nudge non è sufficiente a modificarle. Dal lato etico,
     un’opzione default, essa assume immediatamente il
                                                                invece, la regola di default potrebbe influenzare soprat-
     ruolo di status quo, dal quale non solo sarà difficile
                                                                tutto le persone più povere o meno educate: in questo
     discostarsi a causa delle motivazioni sopra citate, ma
                                                                caso è necessario ponderare, da parte del policy maker,
     che costituirà il punto di riferimento dal quale ogni
     distaccamento potrà essere visto come una perdita,
                                                                4 Citato in Sunstein e Reisch (2014).

12
2. I nudge in ambito ambientale

la combinazione tra vantaggi di natura ambientale               anche ciò che viene considerato moralmente corretto
e svantaggi di natura redistributiva che potrebbero             da parte della società.
derivare dall’impostare come default un’opzione più
                                                                In tutti questi casi è l’influenza sociale a giocare un
costosa rispetto alle altre presenti sul mercato.
                                                                ruolo chiave nel condizionare i comportamenti. Si
                                                                tratta di una tecnica utilizzata in diversi ambiti, non
2.3 Interventi sull’ambiente fisico                             solo quello energetico, ma anche in riferimento al con-
Per quanto concerne gli interventi sull’ambiente fisico,        sumo di acqua e alla produzione di rifiuti: in partico-
i principali hanno riguardato soprattutto il tema della         lare, gli studiosi affermano che l’applicabilità in questi
raccolta differenziata, del riciclo e della riduzione dello     campi è favorita dalla bassa elasticità della domanda
spreco di cibo. Nei primi due casi è chiaro che, banal-         rispetto al prezzo, ragion per cui gli incentivi non
mente, la disposizione fisica e spaziale dei recipienti         monetari possono davvero giocare un ruolo determi-
riveste un ruolo assolutamente determinante al fine             nante. Addirittura, alcuni studi (Bühren, Daskalakis,
del corretto smaltimento dei rifiuti: ad esempio,               2015) hanno dimostrato che possono essere raggiunti
negli ambienti preposti alla raccolta differenziata nei         degli ottimi risultati in termini di risparmio energetico
condomini, disporre i contenitori dell’indifferenziato          non solo con la comparazione, ma anche stimolando
più lontano dall’entrata rispetto a quelli dei rifiuti          la competizione fra diversi gruppi (si pensi alle compe-
meno comuni (metallo, plastica, materiale elettrico…)           tizioni aziendali per stimolare i dipendenti all’utilizzo di
può ridurre il rischio che le persone inseriscano, per          mezzi di trasporto non inquinanti, come la bicicletta)5.
comodità o pigrizia, tutti i rifiuti nei bidoni dell’indiffe-   Come vedremo in seguito, diversi studi hanno con-
renziato (Haglund, 2017).                                       fermato che fornire alle persone un feedback sui loro
Anche nella riduzione dello spreco di cibo è stato              consumi, comparandoli a quelli delle altre famiglie
riscontrato che questo tipo di interventi può avere             della zona, può portare a una loro riduzione. Infine,
degli effetti decisamente positivi: come vedremo più            anche la volontà di apparire attenti ai temi ambientali
avanti, ad esempio, riducendo le dimensioni dei piatti          nei confronti di altre persone (ma anche di sé stessi)
nelle mense e negli hotel si è visto che le persone,            può giocare un ruolo importante: in un esperimento
automaticamente, riempivano di meno il proprio                  (List et al., 2004) è stato dimostrato che gli individui
piatto, evitando quindi di sovraccaricarlo con cibo in          sono molto più disponibili a esprimersi in favore di un
eccesso destinato allo spreco.                                  progetto per l’ambiente, seppur costoso, nei casi in cui
                                                                tale scelta viene resa pubblica6.
2.4 Uso delle norme sociali                                     Nella tabella 2.1, possiamo vedere un riassunto di
Le norme sociali prescrivono come devono compor-                come queste quattro tipologie di nudge siano state
tarsi gli individui e i gruppi sociali in determinate           utilizzate nel corso del tempo. In particolare, è pos-
situazioni. Il loro uso si è rivelato efficace soprattutto      sibile vedere a quale grado di “maturità” sia giunto
nello stimolare il confronto virtuoso con il proprio            l’utilizzo dello strumento, quali siano gli ambiti di
gruppo di riferimento, ad esempio i propri vicini di            applicazione, i gruppi target, gli attori che lo possono
casa (la cosiddetta peer comparison). Alcuni studiosi           implementare e a quale prezzo.
(Evans et al., 2017) hanno identificato l’esistenza di
tre modalità di influenza attraverso l’utilizzo di norme
sociali. Possono essere utilizzate delle norme pura-
mente descrittive, che informano semplicemente su
                                                                5 Si veda a questo proposito l’iniziativa Bike Challenge –
quello che viene normalmente fatto; norme compa-                  Love to Ride Milano.
rative, che mettono in relazione i comportamenti                6 Le ragioni che spingono le persone a sentirsi meglio
delle persone; oppure norme ingiuntive, che spiegano              dopo aver agito in maniera positiva per l’ambiente sono
                                                                  state ben spiegate in Venhoeven et al. (2016).

                                                                                                                         13
TECNICHE DI NUDGING IN AMBITO AMBIENTALE – Una rassegna di esperienze e risultati

Tabella 2.1 – Usi delle diverse tipologie di nudge

                         Fornitura di                                           Interventi          Uso delle norme
      Tipologia                                 Opzioni di default
                        informazioni                                      sull’ambiente fisico            sociali
 Maturità – quanto Usato molto comu-          Esistono alcuni           Esistono alcuni          Esistono alcuni
 spesso è utilizzato nemente                  esempi                    esempi soprattutto       esempi soprattutto
     il nudge?                                                          nella produzione e       nella riduzione dei
                                                                        raccolta dei rifiuti     consumi domestici
Dove è stato appli- Beni e servizi di con- Beni e servizi di con- Beni e servizi di con-         Beni e servizi di con-
cato il nudge?      sumo privato              sumo privato              sumo privato             sumo privato
Dove può essere     In teoria in tutti i tipi In teoria in tutti i tipi Principalmente per       In teoria in tutti i tipi
applicato il nudge? di beni e servizi         di beni e servizi         I beni e servizi di      di beni e servizi
                                                                        consumo privato, ma
                                                                        utilizzabile anche per
                                                                        i servizi pubblici
Gruppi target       Autorità pubbliche        Autorità pubbliche        Consumatori privati      Autorità pubbliche
                    Consumatori privati Consumatori privati Società private                      Consumatori privati
Gruppi target       Autorità pubbliche        Autorità pubbliche        Società di servizi       Autorità pubbliche
potenziali          Consumatori privati Consumatori privati Società private                      Consumatori privati
                    Società private           Società private                                    Società private
Chi può usare il    Società di servizi        Società di servizi        Società di servizi       Società di servizi
nudge per favorire Autorità pubbliche         Autorità pubbliche        Società private          Autorità pubbliche
un’agenda più       Organizzazioni non        Società private                                    Organizzazioni non
ambientalista?      profit                                                                       profit
                    Società private                                                              ONG
Questioni di        Manca la conoscenza Manca la conoscenza Manca la conoscenza                  Manca la conoscenza
genere              sull’influenza del        sull’influenza del        sull’influenza del       sull’influenza del
                    genere                    genere                    genere                   genere
Prezzo del nudge Costo dell’implemen- Costo dell’implemen- Costo dell’implemen-                  Costo dell’implemen-
                    tazione del nudge         tazione del nudge         tazione del nudge        tazione del nudge
                    generalmente non          generalmente non          generalmente non         generalmente non
                    rilevato                  rilevato                  rilevato                 rilevato
Fonte: Elberg Nielsen et al., 2016 (tradotta)

Vediamo ora alcuni esempi di casi in cui queste             conseguenze della donazione, modificare l’ambiente
diverse tecniche sono state utilizzate per favorire         fisico e stimolare le norme sociali. Nel primo caso,
comportamenti favorevoli all’ambiente.                      veniva comunicata e descritta la finalità del progetto,
                                                            nel secondo caso una freccia metteva in risalto il
In un esperimento condotto in un supermercato
                                                            tasto relativo alla donazione e nel terzo, infine, veniva
svedese, alcuni studiosi (Elberg Nielsen et al., 2016)
                                                            comunicata al soggetto la quota di persone che aveva
hanno cercato di valutare l’efficacia di tre diversi tipi
                                                            già donato in passato. Ognuno di questi interventi
di nudge. La sperimentazione era così costruita: un
                                                            ha avuto un effetto positivo sulle donazioni ricevute,
distributore automatico di bevande prevedeva il depo-
                                                            seppur non statisticamente significativo; gli effetti
sito di una somma di denaro che sarebbe stata resti-
                                                            maggiori sono stati generati dall’utilità personale
tuita una volta riconsegnato il contenitore dopo l’uso.
                                                            derivante dal compiere un’azione socialmente utile e
Tuttavia, invece di farsela restituire, i consumatori
                                                            dalla ricompensa sociale derivante dal giudizio posi-
potevano decidere di donare quella somma a favore
                                                            tivo altrui.
di un progetto di salvaguardia ambientale. Per incen-
tivare questo comportamento, sono state attuate tre         Un altro studio molto interessante, di natura quali-
tecniche: fornire al consumatore informazioni sulle         tativa, che ha approfondito il funzionamento delle

14
2. I nudge in ambito ambientale

quattro diverse tipologie di nudge sopracitate è quello      Anche per la default rule, gli esempi pratici non man-
svolto da Haglund (2017), in merito alle possibili strate-   cano. La gran parte ricade, in particolare, in quattro
gie per la riduzione dei consumi negli edifici pubblici.     ambiti. Il primo è quello della riduzione del consumo
                                                             di carta: è stato dimostrato in un esperimento alla
Un esperimento relativo al funzionamento dell’in-
                                                             Rutgers University, nel New Jersey (Stavins, 2019),
formazione sul risparmio energetico è stato quello
                                                             che impostare le stampanti in modo automatico sulla
condotto a Honolulu (Lynham et al., 2016), dove
                                                             modalità fronte e retro ha ridotto il consumo di carta
alcune case erano state dotate di display per comuni-
                                                             del 44%, permettendo di risparmiare più di 55 milioni
care in tempo reale i consumi elettrici dell’abitazione.
                                                             di pagine, pari a 4.650 alberi.
A seguito di questa installazione, i consumi si sono
ridotti fino all’11%, soprattutto nelle ore del giorno in    Il secondo ambito è quello dell’energia. In questo
cui solitamente erano più elevati (mattina e sera).          caso, difficilmente le persone si trovano a dover sce-
                                                             gliere in completa autonomia e sono quasi sempre
Anche lo studio condotto da Asensio e Delmas (2015)
                                                             sottoposte a un’opzione di default, non per forza
ha dimostrato l’efficacia delle informazioni di tipo
                                                             green7. Tuttavia, alcuni studi (riportati in Sunstein
non monetario volte a ridurre il consumo di energia
                                                             e Reisch, 2014) hanno dimostrato che passare a
delle famiglie. L’esperimento era basato sulla diffu-
                                                             un’opzione di default più favorevole all’ambiente
sione nelle case di messaggi contenenti, ad esempio,
                                                             può essere un ottimo modo per incentivare questo
informazioni sugli effetti negativi sull’ambiente e
                                                             tipo di comportamento. In un primo caso si è visto
sulla salute, generati dai consumi energetici in corso.
                                                             come, in un paesino della Germania con una popo-
Questa strategia ha portato ad una riduzione dei
                                                             lazione di orientamento prevalentemente conser-
consumi nelle famiglie esposte ai messaggi pari all’8%,
                                                             vatore, impostare la scelta di default delle persone
mostrandosi particolarmente efficace sulle famiglie
                                                             sull’utilizzo di energie rinnovabili abbia portato a un
con bambini, nelle quali la riduzione si è attestata al
                                                             tasso di opt-out pressoché nullo. In un secondo caso,
19%.
                                                             sempre in Germania, un noto fornitore di energia ha
Un altro esempio dell’utilizzo di informazioni legate al     provato a cambiare l’opzione default fornita ai propri
risparmio dell’energia è quello relativo agli incentivi a    clienti con una decisamente più green, seppur dai
spegnere le luci nelle stanze inutilizzate. Vi sono stati    costi maggiori: nonostante il disincentivo economico,
vari esperimenti a riguardo, fra cui quello di Sussman       il 94% dei consumatori non ha modificato la scelta
e Gifford (2011), che hanno mostrato come l’esposi-          proposta dalla compagnia.
zione di cartelli invitanti a spegnere le luci dopo aver
                                                             Un terzo ambito di applicazione, sempre legato
utilizzato i bagni dell’università ha aumentato fino
                                                             all’energia, è quello dell’efficientamento. A proposito
a otto volte la frequenza di questo comportamento
                                                             dell’utilizzo di lampadine meno dispendiose, ad esem-
virtuoso da parte delle persone.
                                                             pio, uno studio negli Stati Uniti ha dimostrato che,
L’informazione non è stata utilizzata solo per favo-         nonostante il costo superiore dell’opzione favorevole
rire il risparmio energetico, ma anche per spingere i        all’ambiente, impostare le lampadine a risparmio
consumatori verso la scelta di prodotti maggiormente         energetico come default nel momento della stipula dei
sostenibili. Alcuni esempi sono gli esperimenti con-         contratti di ristrutturazione delle case ha dimezzato le
dotti da Demarque e colleghi (2015) e, in Italia, da Bec-    scelte di lampadine meno efficienti.
chetti e colleghi (2018). In quest’ultimo caso, è stato
dimostrato che il semplice fatto di aggiungere nei
supermercati un cartello informativo, sull’importanza
                                                             7 Anche se in realtà questo avviene in ogni ambito, non
di comperare prodotti realizzati in modo ambiental-            solo in quello dell’energia: siamo sempre indirizzati in
mente sostenibile, aumenta in maniera considerevole            modo più o meno diretto verso qualche cosa ed è pro-
le scelte responsabili dei consumatori.                        prio in questo spazio che la tecnica del nudging ambien-
                                                               tale si vuole inserire.

                                                                                                                     15
TECNICHE DI NUDGING IN AMBITO AMBIENTALE – Una rassegna di esperienze e risultati

Infine, l’opzione di default è stata utilizzata anche per     il piatto più volte se necessario) è stata in grado di
gli strumenti che forniscono ai consumatori informa-          ridurre lo spreco nel ristorante di un hotel di circa il
zioni in tempo reale sui consumi elettrici. Sebbene           20%. Si tratta di una politica molto semplice da imple-
siano raramente utilizzate in maniera spontanea, uno          mentare, che permette di ridurre gli sprechi in modo
studio danese (Dinner et al., 2011) ha dimostrato che         favorevole tanto all’ambiente quanto ai ristoratori,
proporle come opzione di default al momento della             che diminuiscono i costi lasciando invariato il grado di
stipula del contratto ha aumentato fortemente la              soddisfazione dei clienti.
diffusione di questa tecnologia.
                                                              Anche nell’ambito della riduzione dei rifiuti nelle
Per quanto riguarda le modifiche all’ambiente fisico,         strade i risultati di questo tipo di nudge non si sono
il caso paradigmatico è quello, già anticipato, relativo      fatti attendere. Un esperimento riportato da Haglund
alla diminuzione degli sprechi di cibo nelle mense di         (2017) ha dimostrato che, disegnando sulla strada per-
scuole ed hotel, attraverso la riduzione delle dimen-         corsi di impronte verdi direzionate verso i cestini dei
sioni dei piatti. Due famosi esperimenti condotti su          rifiuti nelle vicinanze, si è riusciti a ridurre in misura
questa materia sono stati quelli di Wansink (2004) e          considerevole la quantità di cartacce sparse a terra
di Kallbekken e Sælen (2013). In quest’ultimo caso, ad        nella medesima zona.
esempio, la riduzione della dimensione dei piatti unita
                                                              La peer comparison, infine, si è rivelata funzionale
all’utilizzo di “stimoli sociali” (come l’invito a riempire
                                                              soprattutto nell’ambito della riduzione dei consumi

16
2. I nudge in ambito ambientale

energetici (Ayres et al., 2009). Due esperimenti su         mento all’università danese di Roskilde, si è cercato
larga scala hanno dimostrato che distribuire periodi-       di abbinare all’informazione anche la social com-
camente alle famiglie un report che permette loro di        parison, applicando accanto agli interruttori delle
confrontare i consumi attuali con quelli passati e con      luci la seguente frase: “Più dell’85% degli studenti
quelli delle famiglie del vicinato, produce una signifi-    della Roskilde University si ricorda di spegnere le
cativa riduzione dei consumi. Questo caso ha anche          luci. E tu?”. L’utilizzo di questa norma descrittiva
fatto emergere uno dei possibili effetti distorsivi dei     ha permesso, in due settimane, di raggiungere una
nudge, l’effetto boomerang che porta alcune fami-           riduzione del 26,4% del numero di luci dimenticate
glie, in partenza più virtuose, ad aumentare i propri       accese (Haglund, 2017).
consumi conformandosi alla media del quartiere
                                                            Anche alcuni hotel hanno beneficiato dei nudge basati
(effetto a sua volta eliminato con un altro nudge: un
                                                            sulla peer comparison, risparmiando sui consumi legati
emoticon triste nelle comunicazioni nei confronti di
                                                            al lavaggio giornaliero di asciugamani e salviette, come
queste famiglie).
                                                            testimoniato dagli esperimenti riportati da Goldstein
Anche in un noto esperimento di Allcott (2011) si è         et al. (2007), Schultz et al. (2008) e da Goldstein et al.
dimostrato che includendo nelle comunicazioni ai            (2008). In quest’ultimo caso, ad esempio, si è visto che
propri clienti delle frasi che mettessero in relazione      apporre nei bagni delle camere la scritta “Quasi il 75%
il loro consumo energetico con quello dei vicini più        degli ospiti partecipa al nostro nuovo programma di
“efficienti” ha portato a una diminuzione media dei         risparmio energetico usando gli asciugamani più di una
consumi pari al 2% su un campione molto signifi-            volta” ha portato a un risparmio superiore non solo
cativo, pari a circa 600.000 persone. In particolare,       rispetto alla norma, ma anche rispetto a un cartello
secondo l’autore, l’effetto della social comparison         analogo contenente solo un generico riferimento
nella riduzione dei consumi è equivalente a quello          all’ambiente, senza peer comparison.
di un aumento del costo dell’energia pari all’11-20%.
                                                            A proposito dell’importanza della reputazione sociale
Altri studiosi (Ayres et al., 2009) si sono dichiarati
                                                            acquisita comportandosi in maniera favorevole
ancora più ottimisti, valutando questa equivalenza
                                                            all’ambiente, Delmas e Lessem (2014) hanno rilevato
tra il 17% e il 29%; nel caso dello spreco di acqua,
                                                            che pubblicizzare le azioni green delle persone le aiuta
invece, la social comparison ha un effetto pari a un
                                                            fortemente a metterle in pratica. Ad esempio, nell’am-
amento di prezzo tra il 12% e il 15% (Ferraro, Price,
                                                            bito del risparmio energetico nelle stanze di un college
2011).
                                                            americano, non solo veniva confermata l’efficacia
Uno dei motivi per cui le norme sociali tendono a fun-      dell’informazione sui consumi in tempo reale, ma l’ef-
zionare piuttosto bene in questo ambito è che fanno         fetto positivo veniva amplificato rendendo pubblico il
leva sull’identità sociale delle persone (Schubert,         livello di consumo di ogni stanza rispetto alla media.
2017). In Texas, nel 1986, venne lanciata una famosa        Grazie a questa strategia, è stato possibile risparmiare
campagna per ridurre i rifiuti abbandonati lungo le         circa il 20% di energia nel campus, con una riduzione
autostrade, dal titolo “Don’t mess with Texas”. In soli     soprattutto da parte dei consumatori più accaniti. Si
quattro anni, i rifiuti vennero ridotti di circa il 70%     tratta di un caso in cui le strategie dell’informazione
(Mols et al., 2015), essenzialmente perché lo slogan        e dell’utilizzo delle norme sociali funzionano perfetta-
faceva leva sul senso di comunità e sull’orgoglio degli     mente in modo combinato, così come predetto dalla
autisti, per lo più giovani uomini, permettendo loro di     teoria.
interiorizzare questa norma sociale.
                                                            Quello appena presentato è solo uno dei tanti casi in
Abbiamo visto in precedenza come l’utilizzo dell’in-        cui diversi nudge vengono impiegati in maniera com-
formazione possa aiutare gli studenti universitari a        binata. Un altro esempio di questo genere è la policy
ricordarsi di spegnere le luci nelle stanze inutilizzate.   implementata dal governo britannico nel 2010, con
Per raggiungere il medesimo obiettivo, in un esperi-        l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 da parte degli

                                                                                                                    17
TECNICHE DI NUDGING IN AMBITO AMBIENTALE – Una rassegna di esperienze e risultati

uffici pubblici. Per farlo, sono state utilizzate diverse    razione dai policy maker, i quali dovrebbero costruire
strategie ispirate all’economia comportamentale,             i propri interventi solo dopo aver svolto le dovute
ad esempio: cambiare le impostazioni di default nei          analisi di contesto e di permanenza dell’effetto dopo
sistemi di condizionamento dell’aria, lo spegnimento         una prima fase di successo iniziale8.
elettrico degli edifici nei periodi di chiusura, l’espo-
                                                             Inoltre, anche laddove l’effetto persista nel tempo,
sizione di tabelle mensili per mostrare i progressi in
                                                             uno dei rischi è che esso produca dei cambiamenti
corso, display negli uffici riportanti i consumi in tempo
                                                             “one-shot”, che però non vengono ulteriormente
reale, competizioni mensili fra i dipartimenti per
                                                             migliorati nel corso del tempo. Si pensi al caso dell’op-
eleggere quello più virtuoso. Grazie a questi piccoli
                                                             zione default: una volta adottata e prodotto il proprio
accorgimenti, in un solo anno le emissioni di CO2
                                                             miglioramento, l’effetto positivo continuerà a esistere
sono state ridotte del 10%. Tutto questo a dimostrare
                                                             fintanto che le persone manterranno quella scelta;
come piccoli accorgimenti, all’apparenza insignificanti,
                                                             tuttavia, una volta selezionata quell’opzione, l’effetto
possano portare a grandi risultati, in particolar modo
                                                             del nudge sul comportamento delle persone non pro-
in un ambiente, come quello degli uffici pubblici,
                                                             durrà nuovi effetti virtuosi, di fatto esaurendosi.
dove l’incentivo economico individuale a risparmiare
è comunque molto inferiore rispetto a quello delle           Infine, per tutte le ragioni sopra esposte, non sempre
famiglie private.                                            l’effetto dei nudge è prevedibile in modo preciso, o
                                                             perlomeno non quanto quello degli incentivi tradi-
Tornando ad un discorso più generale, è chiaro che
                                                             zionali di tipo monetario, i quali comunque devono
questi interventi non possono pretendere di avere
                                                             essere sempre tenuti in considerazione come una
effetti a livello strutturale. Il rischio principale dei
                                                             valida alternativa o misura complementare rispetto ai
nudge è che si tratti di interventi singoli che non
                                                             nudge (Shogren, Taylor, 2008). Per indicazioni opera-
producono né effetti di lungo periodo né tantomeno
                                                             tive su come evitare questi problemi e realizzare in
cambiamenti nelle abitudini delle persone (Croteau,
                                                             maniera appropriata interventi ispirati all’economia
2019). Inoltre, alcuni autori (Boun My, Ouvrardb, 2019;
                                                             cognitiva, si rimanda all’ultimo capitolo di questo
Costa, Kahn, 2013) hanno rilevato come l’efficacia
                                                             lavoro.
di questi interventi possa variare in maniera consi-
derevole alla luce dei diversi contesti di applicazione      8 Ouvrard e Spaeter (2016) hanno cercato di valutare la fat-
                                                               tibilità di un modello in grado di confrontare l’efficacia di
e delle caratteristiche delle persone a cui è rivolta          un nudge rispetto a quella di una tassa tradizionale come
la politica. Si tratta di rischi spesso sottolineati dagli     scelta di policy a livello ambientale.
studiosi e che quindi devono essere tenuti in conside-

18
3. NUDGE E PLASTICA

3.1 La plastica oggi
Attualmente, la nostra società sembra aver adottato           Nonostante l’introduzione dei primi materiali plastici
una serie di abitudini che hanno reso la vita senza           risalga molto indietro nel tempo, l’esplosione del loro
plastica quasi inimmaginabile. Tuttavia, nonostante           utilizzo è avvenuta a partire dal XX secolo. Grazie alla
le numerose comodità che questo materiale ha                  sua versatilità ed economicità, la plastica si è impo-
introdotto nelle nostre vite, tanto da diventare una          sta nel mercato globale, tanto che si stima che ne
presenza costante nell’esperienza di tutti noi, il suo        vengano prodotte circa 310 milioni di tonnellate ogni
utilizzo si è rivelato portatore di significativi problemi,   anno (Lavers, Bond, 2017), con tendenza in ulteriore
sia a livello ambientale che di salute.                       aumento.

                                                                                                                    19
TECNICHE DI NUDGING IN AMBITO AMBIENTALE – Una rassegna di esperienze e risultati

Quali sono i motivi che rendono la plastica una minac-      ugualmente importanti e necessari. Il primo è quello
cia tale da smuovere governi e associazioni ambienta-       della produzione, ambito in cui le singole persone
liste per contrastarne la diffusione?                       possono comunque avere voce in capitolo, seppur in
                                                            maniera indiretta: ad esempio attraverso il proprio
In primo luogo, naturalmente, troviamo i danni della
                                                            voto o le proprie scelte di consumo etico e sostenibile.
plastica a livello ambientale. Si tratta di una pro-
                                                            Il secondo livello, invece, chiama in causa in maniera
blematica ampiamente studiata e dibattuta, le cui
                                                            diretta ogni singola persona, la quale deve attuare
proporzioni hanno raggiunto livelli non più sosteni-
                                                            delle scelte consapevoli che, nel proprio piccolo,
bili: la produzione di rifiuti plastici ha raggiunto un
                                                            riducano l’utilizzo e lo spreco di materiali plastici:
ammontare così elevato che, anche se smettessimo
                                                            per quanto insignificante possa sembrare la singola
immediatamente di produrne, i problemi generati
                                                            azione di una persona, ci sono un’infinità di studi che
perdurerebbero comunque per secoli (Barnes et al.,
                                                            spiegano come a livello aggregato tali comportamenti
2009). Il problema principale per l’ambiente, infatti, è
                                                            (si pensi alla raccolta differenziata) permettono di
che i rifiuti in plastica impiegano dai 100 ai 1000 anni
                                                            ottenere dei risultati spesso inimmaginabili.
per degradarsi nell’ambiente, rilasciando nel corso di
questo processo agenti chimici nel suolo e nelle acque
a causa della disgregazione in particelle sempre più        3.2 Politiche per la riduzione dei rifiuti plastici
piccole che prendono il nome di microplastiche.             Dal punto di vista delle azioni intraprese a livello di
In secondo luogo, non sono da ignorare gli effetti che      policy, storicamente gli strumenti più diffusi sono stati
gli elementi chimici associati alla plastica possono        quelli regolatori, basati sull’utilizzo di misure coercitive
avere sulla salute umana. Infatti, nel processo di          o disincentivi economici di tipo tradizionale. Cionono-
produzione di materiali e prodotti plastici, vengono        stante, anche strumenti come i nudge, legati all’eco-
aggiunti numerosi agenti chimici allo scopo di miglio-      nomia cognitiva, hanno iniziato a farsi strada anche in
rarne le proprietà: durezza, elasticità, durabilità.        questo ambito.
Sfortunatamente, molti di questi agenti sono anche          In particolare, per quanto ci è stato possibile riscon-
dannosi per la salute umana, come diversi studi hanno       trare, nel caso della plastica lo strumento dei nudge
già dimostrato (Ebersole, 2012). A causa dell’utilizzo      è stato sperimentato soprattutto in due ambiti: la
estremamente diffuso di questo tipo di materiali, que-      riduzione dell’utilizzo di sacchetti di plastica e le stra-
sti agenti chimici possono entrare nel corpo umano          tegie per potenziare le raccolte differenziate (inclusa,
nei modi più diversi, dall’ingestione diretta, al con-      naturalmente, quella della plastica). Si tratta di due
tatto cutaneo, fino all’inalazione, e rivelarsi dannosi     campi di intervento molto importanti, i cui esempi di
soprattutto per i bambini (Meeker et al.,2009).             applicazione verranno presentati di seguito.
Infine, la plastica è un materiale tipicamente connesso     Ad ogni modo, vale la pena sottolineare fin da ora che
a un modello di consumo che favorisce lo spreco e la        gli strumenti utilizzati in questi ambiti, o comunque il
dilapidazione delle risorse: un terzo della plastica pro-   loro background connesso all’architettura delle scelte,
dotta è, infatti, destinata a prodotti monouso, con un      possono essere estesi ad altri settori legati alla ridu-
ciclo di vita molto breve e utilizzati soprattutto per il   zione della plastica, a seconda delle circostanze, delle
confezionamento di altri prodotti, principalmente cibo      possibilità e anche della creatività di ogni policy-ma-
e bevande (Thompson et al., 2009).                          ker, pubblico o privato.
Per questi motivi, preso atto della tendenza di cre-        3.2.1 Ridurre i sacchetti di plastica
scita e della capillarità della diffusione della plastica
in tutto il pianeta, è urgente un cambiamento che           Incominciamo la presentazione dei casi studio con
coinvolga il maggior numero di persone, aziende e           il primo tema, quello della riduzione dell’utilizzo di
governi. I cambiamenti devono avvenire su due livelli,      sacchetti e borse di plastica, specie se monouso. Si

20
3. Nudge e plastica

tratta di un ambito nel quale storicamente si è ricorso          colarmente nocivi per l’ambiente, dovranno avere
quasi solo a strumenti di tipo tradizionale e, in parti-         determinate caratteristiche fisiche ed essere non solo
colare nell’Unione Europea, esistono norme piuttosto             biodegradabili, ma anche compostabili. È fatto dun-
specifiche che regolano la produzione e l’utilizzo di            que divieto categorico di fornire borse di plastica, a
questi oggetti.                                                  pagamento o a titolo gratuito, che non rispettino que-
                                                                 ste caratteristiche. In merito ai sacchetti ultraleggeri,
La produzione dei sacchetti di plastica impiega molte
                                                                 utilizzati per questioni igieniche come l’imballaggio
risorse naturali, in particolare il petrolio, rilasciando
                                                                 di alimenti sfusi, la strategia prevede invece una loro
emissioni inquinanti nell’atmosfera; inoltre, una
                                                                 riduzione progressiva nel corso degli anni, che farà sì
singola borsa di plastica impiega fino a mille anni per
                                                                 che entro il 2021 essi dovranno essere costituiti per
decomporsi (McLaughlin, 2007). Lo spreco dei sac-
                                                                 almeno il 60% di materia prima rinnovabile.
chetti di plastica, in particolare, è stato considerato
(Nilsen, 2010) tra i comportamenti più suscettibili              Ciò detto, incominciamo col passare in rassegna alcuni
di essere modificati attraverso incentivi e sanzioni             esempi di casi pratici in cui sono stati sperimentati
sociali, puntando ad esempio sull’immagine eco-frien-            nudge ed altri strumenti non coercitivi per ridurre l’u-
dly che le persone tengono a mostrare di sé stesse:              tilizzo di questi oggetti tanto dannosi per l’ambiente,
tutti fattori che rendono l’utilizzo dei nudge particolar-       strumenti che si rivelano ancora utili soprattutto nel
mente indicato. Nella pratica, essi possono essere uti-          contesto americano, dove la legislazione è meno avan-
lizzati anche a complemento di misure più tradizionali,          zata che in Europa3, nella consapevolezza che comun-
come le tasse o i divieti, al fine di aumentare l’ottem-         que essi possono fare da spunto per altri interventi
peranza e l’adattamento da parte della popolazione.              legati anche ad ambiti diversi.
Si pensi, ad esempio, all’iniziativa irlandese (Convery
                                                                 Un primo esempio perfettamente calzante è quello
et al., 2007) in cui alla tassazione era associata una
                                                                 realizzato da De Groot e colleghi (2013), i quali hanno
campagna informativa finalizzata ad aumentare la
                                                                 realizzato un esperimento sul campo per testare il
consapevolezza della cittadinanza e l’accettazione
                                                                 modo in cui l’attivazione di messaggi normativi può
della misura, che ha riscosso un notevole successo in
                                                                 incoraggiare i consumatori a ridurre l’uso dei sacchetti
termini di riduzione dell’utilizzo degli shopper1.
                                                                 di plastica. In particolare, questi messaggi (di tipo
Vale la pena, a questo punto, fare una brevissima                personale e ingiuntivo) sono stati associati a informa-
precisazione sulla normativa attualmente vigente                 zioni di tipo descrittivo già presenti nel supermercato
in materia (Maglia, Maestri, 2018). A partire dal 1o             e finalizzate a ridurre gli sprechi.
gennaio 2018, infatti, sono entrate in vigore nuove
                                                                 Nel primo caso, presumendo un orientamento delle
regole, parte di un più ampio contesto di direttive a
                                                                 persone favorevole dell’ambiente nella maggioranza
livello comunitario su borse e sacchetti di plastica, con
                                                                 dei consumatori, gli studiosi hanno cercato di stimo-
relativi divieti e sanzioni. Questa legge2 ha lo scopo di
                                                                 larli comunicando il seguente messaggio: “We thank
regolamentare l’utilizzo di sacchetti leggeri e ultra-
                                                                 YOU for helping the environment by continuing to
leggeri, comunemente utilizzati nei supermercati, i
                                                                 re-use your bags”.
quali dovranno necessariamente essere biodegradabili
e pagati dai consumatori. I sacchetti leggeri, parti-            Nel secondo caso, è stata utilizzata una norma ingiun-
                                                                 tiva basata sul confronto sociale: “Shoppers in this
1 Si tratta di un esempio spesso utilizzato per dimostra-        store believe that re-using shopping bags is a wor-
  re come, a livello ambientale, le misure tradizionali          thwhile way to help the environment. Please continue
  rimangano l’alternativa più valida per ridurre lo spreco
  di risorse. Tuttavia, non si tratta di una verità assoluta,    to re-use your bags”.
  tanto che in alcuni paesi, come il Botswana, lo stesso
  tipo di politica non ha avuto, nel tempo, gli stessi effetti   3 Fonte: UNEP (2018). Per una rassegna sulle diverse legi-
  positivi (Dikgang et al., 2012).                                 slazioni nel mondo a proposito dei sacchetti di plastica,
2 Legge di conversione del D.L. 91/2017.                           si veda anche Nilsen (2010).

                                                                                                                          21
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