Strumenti per il colloquio di coaching pnl Sistemico - L'approccio sistemico per costruire un GROW efficace

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Strumenti per il colloquio di coaching pnl Sistemico - L'approccio sistemico per costruire un GROW efficace
strumenti per il colloquio di coaching pnl Sistemico
                                                                      CORSO
                                                                     COACH DI
                                                                            ING
                                                                       2020
                                                                       2021

                                             L’approccio sistemico
                                             per costruire un GROW
                                             efficace

                                                                                  1
Strumenti per il colloquio di coaching pnl Sistemico - L'approccio sistemico per costruire un GROW efficace
Prima del Grow, avere i dati necessari

Per costruire un GROW efficace è molto importante ottenere in via preliminare i
dati e le informazioni del caso.

L’integrazione tra Programmazione Neurolinguistica e Teoria dei Sistemi è dunque
particolarmente efficace, in quanto offre la possibilità di aiutare il coachee a
prendere coscienza della propria mappa agendo sia sulla sua struttura
esperienziale, sia sulla struttura della rete di relazioni che costituisce l’ambito
della sua esperienza.

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Strumenti per il colloquio di coaching pnl Sistemico - L'approccio sistemico per costruire un GROW efficace
Neutralità, incredulità e curiosità

Occorre instaurare un clima di collaborazione tra coach e coachee. E’ importante
sottolineare che ciò significa alleanza, ma non collusione.

Oltre a ciò, va considerato che se come dice C.Rogers “Il cliente è il miglior
esperto“ del suo problema come del suo obiettivo, non è detto che sia anche il
maggior esperto nel darne una definizione utile.

Il racconto che porta della sua esperienza è spesso viziato da insufficiente
competenza linguistica, stati d’animo e blocchi cognitivi.

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Neutralità, incredulità e curiosità

Perciò il coach sotto certi aspetti si comporta come un detective:

• non si “schiera” rispetto a ciò che il cliente dice;
• non prende ciò che gli viene detto come verità assodata;
• è molto curioso di conoscere dinamiche e presupposti della struttura sistemica in
  cui il cliente matura la sua esperienza, bella o brutta, mentre è impegnato a
  conseguire un obiettivo significativo.

Dunque rapport e direzione vs. collusione e gossip.

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Prima del grow: esplorare il «sistema» obiettivo

E’ importante aver chiaro che ogni obiettivo, ogni finalità o scopo, sono solo
punteggiature nel flusso del sistema “vita“. Perciò ha poco senso limitarsi a far
verbalizzare “l’obiettivo“ senza connetterlo al resto, e soprattutto non fornisce al
coach le informazioni necessarie a impostare il suo lavoro.

                                        Possiamo paragonare l’obiettivo alla punta
                                        di un iceberg: sotto ci stanno scopi, finalità,
                                        valori, timori, resistenze, sogni, ambizioni e
                                        altro ancora. Ma sono questi aspetti
                                        sommersi che forniscono senso e significato
                                        per l’ingaggio del coachee.

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qualche domanda per cominciare

Può darsi il caso in cui il vostro coachee abbia già tentato in precedenza senza
successo di raggiungere l’obiettivo desiderato: ha effettuato alcuni tentativi
rivelatisi fallimentari che gli hanno anzi peggiorato lo stato interno e la percezione
della difficoltà da affrontare.
Sarà utile da parte del coach una accurata indagine della struttura di questi
tentativi, che di fatto costituiscono uno specchio della struttura del blocco del
cliente.
Domande: Cosa hai fatto esattamente fino a oggi per tentare di raggiungere
l’obiettivo? Cosa ha funzionato e cosa no? Come ti senti al riguardo?

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qualche domanda per cominciare

Può succedere che il cliente nutra timori o scarsa fiducia circa le sue possibilità di
ottenere il risultato desiderato. Se è così, ecco alcune domande per esplorare
Il suo vissuto

Domande: Quali sono in particolare i fattori critici interni ed esterni? In che
modo pensi che potrebbero ostacolarti? Cosa potrebbe servirti per raggiungere
l’obiettivo nonostante questi fattori ? Come ti senti motivato? Da uno a dieci
quanto sei convinto di volerlo raggiungere?

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qualche domanda per cominciare

A volte il cliente porta come obiettivo un desiderio che cova già da diverso tempo
senza essere mai passato all’azione. E’ utile fare qualche domanda al proposito per
raccogliere dati utili su di lui.

Domande: Come mai hai atteso fino a oggi per tentare di raggiungere l’obiettivo?
Cosa ti ha frenato fino a ora? Come ti senti motivato? Da uno a dieci quanto sei
convinto di volerlo raggiungere? E di essere in grado di farlo?

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esplorare il «sistema» obiettivo (da Whitmore)

                              OBIETTIVI               OBIETTIVI            OBIETTIVO      OBIETTIVO
                             DI PROCESSO          DI PERFORMANCE            FINALE         SOGNO

                                PASSI SMART      TRAGUARDI TANGIBILI     UNA FINALITA’    SCOPO E SIGNIFICATO
                                                                           CHIARA

                             Il lavoro           Obiettivi di          Manifestazione     Vision o futuro
                             necessario per      performance in        concreta del       desiderato. Il
                             raggiungere gli     funzione del          sogno. Il grande   grande
                             obiettivi di        sogno e degli         “Cosa”             “Perché”
                             performance.        obiettivi finali.
                                               OBIETTIVO
                                                SOGNO
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esplorare il «sistema» obiettivo (da Whitmore)

                              OBIETTIVI             OBIETTIVI           OBIETTIVO      OBIETTIVO
                             DI PROCESSO        DI PERFORMANCE           FINALE         SOGNO

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                               PASSI SMART     TRAGUARDI TANGIBILI     UNA FINALITA’   SCOPO E SIGNIFICATO
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                             Come pensi di      Quali sono gli       Dove portano ?     Per realizzare
                              arrivarci in         effetti            Dove vorresti        cosa di
                               concreto?         misurabili?           arrivare?        significativo?
                                                                        Perché?
                                             OBIETTIVO
                                              SOGNO
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Esplorazione: Utili domande di chunking

DI CATEGORIA:
•      Che tipo di obiettivo è questo? (categorizzare)
• L’obiettivo cosa rappresenta per te?
• Cos’altro potrebbe rappresentare?
• A quali altri obiettivi assomiglia? (andare nel contesto di vita del coachee, anche
      nel passato)
• Questo obiettivo quali prospettive aprirebbe?

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Esplorazione: Utili domande di chunking

DI CATEGORIA SU EVENTUALI PROBLEMI O OSTACOLI CHE POSSONO SORGERE:
•      Che tipo di problema è questo? (categorizzare)
• Questo ostacolo cosa rappresenta per te?
• Cos’altro potrebbe rappresentare?
• A quali altri problemi assomiglia? (andare nel contesto di vita del coachee, anche
      nel passato)
• Questo problema quali conseguenze potrebbe comportare?

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Esplorazione: Utili domande di chunking

DI CAMPO:
• In quali ambiti si riflette (casa, lavoro, socialità…) ?
• Qual è l’elemento più/meno saliente dell’obiettivo?
• L’obiettivo di quale contesto è parte? Chi coinvolge?
• Quali altri fattori/elementi/persone nel contesto favoriscono/ostacolano
      l’obiettivo?
• In quel contesto ci sono altri elementi più/meno problematici/favorenti?

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Esplorazione: Utili domande di chunking

DI CAMPO SU EVENTUALI PROBLEMI O OSTACOLI:
• In quali ambiti si riflette (casa, lavoro, socialità…) ?
• Qual è l’elemento più/meno saliente del problema?
• Il problema di quale contesto è parte? Chi coinvolge?
• Quali fattori/elementi/persone nel contesto amplificano/bilanciano il problema?
• In quel contesto ci sono altri elementi più/meno problematici?
• Dentro te o nel tuo ambiente, quali risorse potrebbero aiutarti a superare
      l’ostacolo?

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Alcune utili domande sistemiche

- Cosa penseranno gli altri se raggiungi/non raggiungi l’obiettivo?

- Oltre a te, chi avvertirà l’effetto del tuo cambiamento?

- In che modo l’organizzazione/il team/il gruppo potrà beneficiare
   del tuo cambiamento?

- Ci sono persone coinvolte dal tuo piano d’azione?
  Come si comporteranno?

-   In che modo il tuo percorso di cambiamento potrebbe essere
    agevolato/ostacolato dal resto del sistema?

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Le posizioni percettive per osservare il sistema

La descrizione di ciò che avviene in un sistema cambia a seconda della prospettiva
da cui viene considerata.

• Prima Posizione : ogni punto di vista soggettivo

• Seconda Posizione : ciò che percepisce un osservatore mettendosi nei panni di un
  altro osservatore. Partendo da qui è possibile agire in modo dislocato anche la
  terza e quarta posizione.

• Terza Posizione : la posizione di un osservatore che considera le relazioni tra altri
  componenti del sistema

• Quarta Posizione: la posizione di un osservatore “esterno” che considera come
  funziona il sistema nel suo complesso.

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Indagine sistemica: Le domande circolari
L’esplorazione col chunking serve anche a fornire una prima descrizione del sistema
in cui il coachee agisce nonché dei suoi partecipanti.
(Chi c’è oltre al cliente nel contesto in cui l’obiettivo prende corpo?)

Le domande circolari sono utili per costruire una mappa sistemica delle relazioni in
cui il cliente deve conseguire un obiettivo.

Per mezzo di domande circolari si aggira l’inevitabile egocentrismo del soggetto
accompagnandolo verso altre posizioni percettive e altri panorami
nella sua mappa.

Tanto il coachee quanto il coach, attraverso le domande, cambiano costantemente
sulla base dell’informazione offerta dell’altro. La circolarità è indispensabile allo
sviluppo di una concreta visione sistemica.

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Circolari triadiche

Le circolari triadiche sono domande con le quali si chiede alla persona di
commentare la relazione tra altri due membri del gruppo o su una situazione in
particolare o sul rapporto tra un membro del gruppo e gli altri.

Es.: “ Come descriverebbe la relazione tra il suo capo e il CEO?

           “Come vede la relazione del suo collega con gli altri collaboratori?”

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Circolari dislocate

Le circolari dislocate sono un’ipotesi che viene fatta formulare all’intervistato/a
rispetto a cosa pensano o vorrebbero fare rispetto ad altri componenti del sistema

Es. “ Immagini di essere il capo: che opinione ha del suo collega? E di lei? “

“Se lei fosse uno del team, come giudicherebbe la situazione?“

“Cosa penserebbe dell’atteggiamento del capo nei suoi confronti, se fosse nei panni
della sua collega? “

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Circolari di differenza

Le circolari di differenza riguardano comportamenti o qualità riferiti al confronto
tra due o più persone.

Es.: “Chi pensa che potrebbe aiutare di più il suo reparto rispetto ai problemi
evidenziati ?”

 “Chi si lamenta maggiormente
per la situazione?”

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Circolari di graduatoria

Sono graduatorie dei vari membri del gruppo rispetto a un comportamento o
un’interazione specifica

Es.” Mi fa una classifica delle persone più brillanti nel team di progetto?”

“Quante persone intervengono di solito alle presentazioni? Mi dice le top ten?“

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Circolari di cambiamento

Sono un’indagine diacronica, prima o dopo uno specifico evento, su un cambiamento
nelle relazioni

Es. “Come vanno le cose tra voi dopo
l’arrivo del nuovo responsabile qualità?”

“Lei come stava col vecchio direttore?”

“Dopo il taglio del personale, come è
cambiata la relazione tra lei e l’HR?“

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Circolari sul futuro

Domande aperte sul futuro e al possibile, che sfidano la prospettiva immobilistica
del cliente.

Es. “Che cosa pensa che potrà
accadere nel team se lei raggiunge il suo
obiettivo di performance?”

“La direzione cosa si aspetta dalla fusione societaria?”

“Come pensa che cambierà la vostra situazione
 grazie allo smart working?“

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chiudere il cerchio con le domande riflessive
•      Alla fine o all’inizio di ogni sessione, oppure dopo insight importanti, le domande
       riflessive aiutano il coachee a capitalizzare ed elaborare.

• Questi strumenti linguistici sono elementi essenziali in un colloquio di
     cambiamento, sia per le informazioni che forniscono, sia per gli insight che
     procurano, sia perché sono il punto di partenza per costruire riformulazioni di
     particolare efficacia

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domande Auto-riflessive
Hanno la funzione di produrre consapevolezza del coachee rispetto a ciò che pensa
di sé, a come percepisce i propri cambiamenti, alle rappresentazioni di sé nel
passato, nel presente e nel futuro. Esempi:

•      Come la fa sentire questa scoperta?
•      Se avesse saputo ciò che sa ora sei mesi fa, cosa avrebbe fatto?
•      A questo punto, come si immagina che si sentirà la prossima volta?
•      Che persona sente di essere ORA?
• Cosa ha capito adesso rispetto alla sua situazione?
• A questo punto che idee le vengono per realizzare le sue aspirazioni?
• Come si posiziona ora rispetto all’obiettivo? E allo scopo?

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domande meta-riflessive
Hanno la funzione di aiutare il cliente a stabilire punti fermi rispetto al processo di
cambiamento in atto. Esempi:

•      Cosa pensa di ciò che abbiamo detto?
•      Quali risorse utili ha individuato?
•      Cosa ha compreso fino ad ora rispetto alla sua situazione?
•      Come descriverebbe ora l’obiettivo? E la finalità?
•      In che modo il nostro processo è in accordo con la sua visione?
•      In percentuale, a che punto del percorso ritiene di essere?
•      Quali parti del percorso pensa siano state sufficientemente esplorate?

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domande riflessive ipotetiche
Aiutano il cliente a prefigurare scenari che al momento non ritiene realizzabili. E’
tipico delle situazioni di impasse che il soggetto rinunci già in partenza a esplorare e
articolare lo stato futuro che desidera. Inducendolo invece a farlo, può fare
scoperte interessanti e accrescere la propria motivazione ad agire. Esempi:

•      Cosa farebbe nella sua vita se raggiungesse la qualifica che desidera?
•      Se avesse il coraggio necessario per dire ciò che pensa, come cambierebbe la sua
       relazione col boss?
•      Con un dieci per cento in più di sicurezza, cosa potrebbe iniziare a fare?
•      Se davvero il team trovasse l’allineamento necessario, cosa cambierebbe nel
       vostro modo di lavorare?

,
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tirando le file
Questi passaggi di colloquio iniziano con domande sullo schema di Whitmore e lì
tornano alla fine, in modo che il coachee possa ridefinire i passaggi via via che
acquisisce nuove informazioni. Dunque un andamento circolare, dove a ogni giro gli
elementi nuovi arricchiscono il ciclo successivo. Tecnicamente, una struttura
ricorsiva.

La scelta della sequenza tra i vari passaggi (chunk, domande circolari ecc) è decisa
di volta in volta dal coach in base a come si sviluppa la sessione.

Alla fine di ogni sessione è comunque opportuno chiudere con domande riflessive.

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By Camillo Sperzagni, 2021
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