STRAVINSKY'S LOVE EVENTO INAUGURALE VENERDÌ 15 OTTOBRE 2021 - Teatro Verdi Pordenone

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STRAVINSKY'S LOVE EVENTO INAUGURALE VENERDÌ 15 OTTOBRE 2021 - Teatro Verdi Pordenone
EVENTO INAUGURALE
VENERDÌ 15 OTTOBRE 2021

STRAVINSKY’S
LOVE
STRAVINSKY'S LOVE EVENTO INAUGURALE VENERDÌ 15 OTTOBRE 2021 - Teatro Verdi Pordenone
Igor Stravinsky, Sergei Diaghilev con Serge Lifar
Stravinsky’s Love
Nel cinquantesimo
anniversario della morte
di Igor Stravinsky

         “In considerazione della passione di Igor Stravinsky per
         il balletto, i cui allestimenti, prodotti da Sergei Diaghilev
         a Parigi, hanno contribuito notevolmente alla nascita di
         alcune delle opere musicali più straordinarie – tra cui
         L’Uccello di fuoco (1910), Petrushka (1911) e La Sagra della
         primavera (1913) – volendo incoraggiare la programmazione
         Stravinsky’s Love di Daniele Cipriani in cui narrazione, danza
         e musica onorano la musica di Stravinsky con il talento
         degli artisti riuniti in piccole ensemble, abbiamo concesso
         a questa notevole iniziativa di programmazione il patrocinio
         della Fondazione per le prime rappresentazioni pubbliche
         recentemente autorizzate che, da giugno a ottobre 2021,
         compiranno uno splendido viaggio musicale in un’Italia
         tanto amata dal compositore.”

                  Marie Stravinsky
         		       Presidente
         		       Fondazione Igor Stravinsky
STRAVINSKY’S LOVE
a cura di Daniele Cipriani
consulenza musicale di Gastón Fournier-Facio
testo di Vittorio Sabadin

produzione realizzata con la
FONDAZIONE TEATRO CARLO FELICE DI GENOVA
per il Nervi Music Ballet Festival 2021

Vladimir Derevianko                    Costumi di
narratore                              Anna Biagiotti
                                       con alcune ricostruzioni
Beatrice Rana e Massimo Spada          dai disegni originali di
pianoforte                             Alexandre Benois e Pablo Picasso
Simone Lamsma                          Messa in scena
violino                                Anna Maria Bruzzese
                                       Maître de ballet
Danzatori                              Stefania Di Cosmo
Sergio Bernal                          Ufficio stampa/consulenza storica:
(già Balletto Nazionale di Spagna)     Simonetta Allder
Ana Sofia Scheller                     Acting coach
(già New York City Ballet)             Paolo Triestino
Jacopo Bellussi                        Assistente DCE
(Hamburg Ballet)                       Silvia Stoppani
Alessandro Frola                       Luci/direzione tecnica
(Hamburg Ballet)                       Alessandro Caso
Tommaso Beneventi                      Trucco
(Reale Balletto Svedese)               Giulia Ferruzzi
Francesco Curatolo,
Susanna Elviretti,                     Si ringraziano:
Maria Vittoria Frascarelli,            John Neumeier
Noemi Luna, Mattia Tortora             Ellen Sorrin, Administrator/Foreign
(Compagnia Daniele Cipriani)           Licensing The George Balanchine Trust
                                       Nadja Kadel Künstlermanagement
                                       Ricardo Cue
                                       Fondazione Teatro dell’Opera di Roma
                                       Compañía Nacional de Danza de
                                       España

con il patrocinio della
Fondation Igor Stravinsky
presieduta da Marie Stravinsky
PROGRAMMA

SUITE ITALIENNE (da Pulcinella)     TRE DANZE
Trascrizione dall’originale         (da L’Histoire du soldat)
dell’autore e Samuel Dushkin        (1918)
per violino e pianoforte (1933)        - Tango
COREOGRAFIA:                           - Valse
Léonide Massine,                       - Ragtime
ripresa da Vladimir Derevianko      COREOGRAFIA:
in collaborazione con               Sergio Bernal
Stefania Di Cosmo                   DANZANO:
DANZANO:                            Sergio Bernal,
Francesco Curatolo (Pulcinella),    con la partecipazione nel Tango di
Tommaso Beneventi,                  Ana Sofia Scheller
Susanna Elviretti,
Maria Vittoria Frascarelli,         INTERPRETI:
Noemi Luna (Pimpinella),            Simone Lamsma, violino solo
Mattia Tortora                      Igor Stravinsky è interpretato da
COSTUMI:                            Vladimir Derevianko
Anna Biagiotti
ricostruiti dai disegni originali
di Pablo Picasso
                                    PETER AND IGOR
INTERPRETI:                         (Divertimento, da Il bacio della fata)
Simone Lamsma, violino
                                    Trascrizione originale
Massimo Spada, pianoforte
                                    per violino e pianoforte (1934)
Igor Stravinsky è interpretato da
                                       - Sinfonia
Vladimir Derevianko
                                       - Passo a due
                                        (Adagio, Variazione, Coda)
                                    COREOGRAFIA:
                                    John Neumeier
                                    DANZANO:
                                    Jacopo Bellussi e Alessandro Frola
                                    INTERPRETI:
                                    Simone Lamsma, violino
                                    Beatrice Rana, pianoforte
                                    Igor Stravinsky è interpretato da
                                    Vladimir Derevianko
APOLLO                                   Da PETRUSHKA
(Apollon Musagète)                       Versione originale
(1928)                                   per pianoforte solo (1911)

   - Variazione di Tersicore                - Danza russa:
   - Variazione di Apollo                     la Ballerina, Petrushka
   - Passo a due                              e il Moro diretti dal Prestigiatore

COREOGRAFIA:                             COREOGRAFIA:
George Balanchine ©                      Michel Fokine,
The George Balanchine Trust              ripresa da
DANZANO:                                 Stefania e Riccardo Di Cosmo
Ana Sophia Scheller e Sergio Bernal      COSTUMI:
Registrazione diretta da                 Anna Biagiotti
Igor Stravinsky con la                   ricostruiti sui bozzetti originali di
Los Angeles Philharmonic (1957)          Alexandre Benois
                                         DANZANO:
The performance of Apollo pas            Susanna Elviretti (la Ballerina),
de deux, a Balanchine® Ballet, is        Francesco Curatolo (Petrushka),
presented by arrangement with The        Tommaso Beneventi (il Moro)
George Balanchine Trust and has          e Vladimir Derevianko (il Prestigiatore)
been produced in accordance with         INTERPRETE:
Balanchine Style® and Balanchine         Beatrice Rana, pianoforte
Technique® Service standards
established and provided by the Trust.   Igor Stravinsky è interpretato da
                                         Vladimir Derevianko

                                         LA SAGRA DELLA PRIMAVERA
                                         Versione originale
                                         per pianoforte a quattro mani (1913)
                                         COREOGRAFIA:
                                         Uwe Scholz,
                                         ripresa da
                                         Giovanni Di Palma
                                         DANZA:
                                         Mattia Tortora
                                         INTERPRETI:
                                         Beatrice Rana
                                         e Massimo Spada, pianoforte
STRAVINSKY e LA DANZA                        sviluppa a Parigi in un ambiente
di Gastón Fournier-Facio                     interdisciplinare, alla ricerca dell’opera
                                             d’arte totale. Conosce Puccini, Satie,
                                             Debussy, Ravel, De Falla, Casella e
                                             Schönberg. Frequenta Sarah Bernhardt,
                                             Marcel Proust, Paul Claudel, Jean
                                             Giraudoux, Paul Valerie e Coco Chanel.
                                             Collabora con coreografi del calibro di
                                             Mikhail Fokine, Vaslav Nijinsky, Leonide
                                             Massine e George Balanchine e con
                                             scenografi-costumisti come Alexander
Igor Stravinsky nasce il 17 giugno 1882      Benois, Leon Bakst, ma anche con
vicino a San Pietroburgo. La sua lunga       Pablo Picasso e Giacomo Balla. Jean
vita abbraccia momenti estremi della         Cocteau, André Gide e W.H. Auden
storia della musica del suo tempo: il 15     scrivono testi per le sue partiture. Fu
gennaio 1890, all’età di 8 anni, incontra    un compositore molto fertile e diverse
Tchaikovsky al Teatro Mariinsky,             delle sue opere sono ancora presenti
in occasione della prima del suo             nel grande repertorio contemporaneo.
balletto La bella addormentata; muore        Come il suo amico Picasso, anche
88enne a New York il 6 aprile 1971,          Stravinsky attraversa tanti stili
un anno dopo che i Beatles si erano          diversi del ‘900. Secondo il suo
sciolti. Vive in esilio a partire dal 1914   contemporaneo Malipiero: “Seguire
e torna in patria solo nel 1962, intorno     questo musicista è come voler
al suo 80° compleanno, dopo 48 anni          arrestare l’acqua di una cascata,
di assenza. Deve riadattare la sua vita      quella del Niagara addirittura”. Nel
in continuazione, come un surfer che         corso della sua lunga vita passa
cavalca onde gigantesche: vive la            dal folclore primitivo russo al
Rivoluzione Russa del 1917, la pandemia      neoclassicismo e quindi alla musica
Spagnola del 1918-1920, la Grande            dodecafonica, componendo dalla più
Depressione del 1929, nonché le due          rarefatta musica religiosa al tango e
Guerre Mondiali. Risiede in Svizzera         al jazz, influenzando di continuo le
(1914-1920), in Francia (1920-1939) e        avanguardie contemporanee, restando
quindi negli Stati Uniti fino alla morte     però sempre riconoscibile e fedele a
(1939-1971).                                 sé stesso. Come Stravinsky sostiene
Il padre era stato primo basso               su di sé: “Sorgenti rigenerate di opere
della compagnia stabile dell’Opera           del passato hanno nutrito opere del
Imperiale di San Pietroburgo e Igor,         presente per tutta la mia vita; ecco
sin da piccolo, entra in contatto con i      uno dei motivi per cui credo che la
circoli avanguardisti della città votati     mia musica debba essere considerata
a rinnovarne la cultura.                     come un complesso organico”.
Attraverso i Balletti Russi del grande
impresario culturale Sergej Diaghilev,       Uno dei fili rossi di tutta la sua opera,
la sua carriera di compositore si            chiave per capirne l’estetica, è la
passione intramontabile per la danza.        affidati a Pablo Picasso. Composta per
Debutta nella scena internazionale           tre cantanti e orchestra da camera, la
con tre monumentali partiture                partitura è basata su musica originale
composte per le stagioni parigine            e/o apocrifa di Giovanni Battista
dei Balletti Russi di Diaghilev, L’Uccello   Pergolesi d’inizio ‘700. Stravinsky ricicla
di fuoco (1910), Petrushka (1911) e La       forme e prassi storiche dell’epoca
Sagra della primavera (1913) che,            barocca, esprimendole in un linguaggio
all’improvviso, lo pongono in prima          contemporaneo. L’operazione incanta
linea nell’avanguardia mondiale,             il pubblico ma scandalizza diversi
riconosciuto subito come il più grande       critici, che non perdonano all’audace
compositore vivente. Da lì in poi, fino      innovatore il ritorno ad un linguaggio
ad Agon (una delle sue ultime partiture,     tonale convenzionale che lui stesso
composta nel 1957 per il New York            aveva contribuito a distruggere con la
City Ballet di George Balanchine), la        rivoluzionaria Sagra della primavera.
danza sarà sempre ricorrente nelle sue       Ma Stravinsky non ha dubbi:
composizioni.                                “Pulcinella fu la mia scoperta del
                                             passato, l’epifania attraverso la quale
Poco dopo le celebri stagioni parigine       tutto il mio lavoro ulteriore divenne
scoppia la Prima Guerra Mondiale. Le         possibile. Fu uno sguardo all’indietro,
sue precedenti grandiose partiture           naturalmente – la prima di molte
devono misurarsi adesso con delle            avventure in quella direzione – ma fu
ristrettezze economiche. Nel 1918,           anche uno sguardo allo specchio”.
diretta da Ernest Ansermet, debutta a        Alcuni più accorti (come Jean Cocteau)
Lausanne la sua Histoire du soldat,          realizzano che Stravinsky, pienamente
pantomima danzata composta per un            cosciente della distanza storica, ritorna
gruppo di soli sette strumentisti, quasi     al passato della sua arte per creare
un ensemble jazz. Su testo di Charles-       il futuro. Compone musica di una
Ferdinand Ramuz, narra la storia di un       insolita vitalità, vertigini e spaesamenti,
soldato che cede il suo violino (simbolo     scomponendo il passato attraverso
della sua anima) al diavolo. Nel corso       un prisma multicolore, inaugurando
della storia, cercando di conquistare        con questa fortunata partitura il
la figlia del re, il soldato esegue con il   Neoclassicismo in musica.
suo violino una sequenza di tre danze        Nel 1933 Stravinsky realizzata insieme
popolari: Tango, Valse e Ragtime.            al violinista Samuel Dushkin la Suite
                                             italienne, trascrizione per violino e
Nel 1920 debutta all’Opéra de                pianoforte di highlights di Pulcinella.
Paris, diretta da Ernest Ansermet, la
sua action-dansée Pulcinella, con            Nel 1928, diretto dallo stesso
la quale Diaghilev vuole rinnovare           Stravinsky, va in scena all’Opera di
la grande tradizione italiana                Parigi Il bacio della fata, nuovo balletto
della Commedia dell’arte.                    costruito su melodie poco note del
La coreografia è di Leonide Massine,         suo ammiratissimo Tchaikovsky.
mentre le scene e i costumi sono             Basato su una fiaba di Hans Christian
Andersen, La vergine dei ghiacci o La           Ma dopo la Seconda Guerra Mondiale
regina delle nevi, è composto su                Stravinsky, per anni indiscussa
commissione della nota ballerina                personificazione del progresso in
Ida Rubinstein. Il fatto fa infuriare           musica, comincia ad essere attaccato
Diaghilev, suo possessivo Pigmalione.           dai giovani compositori per via della
La coreografia è di Bronislava                  sua “pigrizia intellettuale, il piacere
Nijinska (sorella del grande ballerino/         quale fine a sé stesso” (Pierre
coreografo), le scene e costumi di              Boulez). E così, a metà degli anni ’50,
Alexandre Benois. È invece del 1934             qualche anno dopo la morte della
il Divertimento, trascrizione per violino       triade Schönberg, Berg e Webern
e pianoforte di parte della partitura           (creatori della musica dodecafonica),
del balletto (realizzata ed eseguita            Stravinsky sorprende ancora una
dallo stesso compositore insieme al             volta il mondo musicale aprendo
violinista Samuel Dushkin) della quale          un suo nuovo, inaspettato periodo
John Neumeier ha realizzato adesso              stilistico, immergendosi nella estetica
una nuova coreografia: Peter and Igor.          della musica dodecafonica. Nuovo
                                                periodo compositivo, così lontano
Nello stesso 1928, provando a ricucire il       dal suo precedente neoclassicismo,
suo rapporto con Diaghilev, Stravinsky          durante il quale crea ulteriori
cede ai Ballets Russes la prima europea         capolavori quali Threni, Requiem
del suo Apollon musagète, che va                Canticum e addirittura un nuovo
in scena al Teatro Sarah Bernhardt di           balletto, Agon (coreografato dal suo
Parigi, diretta dallo stesso compositore.       fedele George Balanchine), dove si
Il balletto è realizzato dall’ultimo            evince ancora una volta la sua univoca
talento scoperto da Diaghilev, George           personalità artistica.
Balanchine, che diventerà il coreografo
di riferimento per molte delle future           Ciò nonostante, fino alla fine della sua
partiture di Stravinsky. Composto               vita e ben oltre ancora, sono proprio
per soli archi, la monocromia                   quei tre capolavori creati a Parigi per
sonora stimola una realizzazione di             i Ballets Russes di Diaghilev, L’Uccello
grandissima purezza e astrazione                di fuoco (1910), Petrushka (1911)
espressiva. L’armonia è consonante ma           e La Sagra della primavera (1913), e
ricca di intrecci polifonici e di un’insolita   che avevano fatto esplodere la sua
effusione melodica, tinto dalla                 carriera internazionale, a mantenere
compostezza e leggerezza della danza            la supremazia nel suo nutrito catalogo
classica dell’apollineo ballet blanc.           compositivo.

Il suo periodo neoclassico (che si              Petrushka viene creata il 13 giugno
chiude nel 1951 con la composizione             1911 al Theatre du Chatelet. Il
dell’opera lirica La carriera di un             coreografo è di nuovo Mikhail Fokine,
libertino) ha prodotto grandissimi              con scene e costumi di Alexandre
capolavori di musica pura, di                   Benois. La storia è basata sul
composizioni per il teatro e la danza.          personaggio omonimo della tradizione
popolare russa, una marionetta che          direttore d’orchestra è Pierre Monteux.
prende vita e prova sentimenti umani;       Stravinsky scatena qui uno sconosciuto
soffre per l’amore non ricambiato dalla     paganesimo musicale, un primitivismo
Ballerina, attratta invece dal Moro, che    rituale fauve, sviluppato con una
alla fine uccide Petrushka. Ed ecco         modernità barbarica senza precedenti.
gli interpreti della prima: Petrushka,      La ferocia della partitura ha una
Vaclav Nijinsky; Ballerina, Tamara          tale forza travolgente da rompere
Karsavina; Moro, Alexandre                  per sempre i canoni più sacri della
Orlov; Prestigiatore, Enrico Cecchetti.     tradizione, diventando l’esempio
Dirige Pierre Monteux. È con questo         per antonomasia del modernismo
balletto che Stravinsky trova finalmente    in musica, con un impatto indelebile
il suo linguaggio personale di              sulla coscienza estetica di tutto il
compositore: al posto dello sviluppo        ‘900. Rimane ancora oggi la partitura
sinfonico dei temi principali (tipico       di Stravinsky più proiettata verso il
della storica scuola sinfonica austro-      futuro, rivoluzionando i parametri più
tedesca), Stravinsky inventa una            elementari del linguaggio musicale.
elaborata giustapposizione di diversi       Come scrisse il grande Claude Debussy
motivi e frammenti di melodie, utilizzati   al suo sorprendente collega russo:
come building blocks per creare delle       “ho sempre impresso nella memoria il
strutture di dimensioni discontinue         ricordo di quando, a casa di Louis Laloy,
e crescenti. Parallelamente esalta i        suonammo [a 4-mani] la vostra Sagra
timbri strumentali in registri estremi      della Primavera. Mi ossessiona
e in insolite combinazioni. L’armonia,      come un magnifico incubo e cerco,
attraverso la politonalità, si riempie di   invano, di rievocare quell’impressione
dissonanze inaspettate. La metrica è        terrificante”.
asimmetrica. I ritmi e gli accenti sono
sovrapposti e presentati in sequenze
imprevedibili.

Tutte queste procedure vengono
portate alle loro estreme conseguenze
nella Sagra della primavera, che
debutta il 29 maggio 1913 al Theatre
des Champs-Elysées. Alla vigilia della
Prima Guerra Mondiale, rappresenta
una vera e propria bomba atomica
che cambia per sempre la Storia della
Musica, come lo furono in passato la
Nona Sinfonia di Beethoven del 1824, o
il Tristano e Isotta di Wagner del 1865.
Nikolaj Roerich firma soggetto, scene
e costumi, mentre la coreografia è del
celebre ballerino Vaclav Nijinsky. Il
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