Star Wars Special Edition - Che la Forza sia con te.

Pagina creata da Giulio Zanella
 
CONTINUA A LEGGERE
Star Wars Special Edition - Che la Forza sia con te.
Star Wars Special Edition

Che la Forza sia con te.

                                                                                          Ventisette anni fa, la frase avrebbe al massimo
                                                                                          ottenuto uno sguardo perplesso di rimando.
                                                                                          Ma verso la metà del 1977, successivamente
                                                                                          all'uscita negli Stati Uniti d'America di un film
                                                                                          intitolato Guerre Stellari queste parole erano
                                                                                          già sulle labbra di decine di milioni di persone.
                                                                                          E con l'uscita dei sequel L'Impero Colpisce
                                                                                          Ancora e Il Ritorno dello Jedi, Guerre Stellari
                                                                                          sarebbe entrato per sempre nella nostra vita,
                                                                                          esercitando un'influenza permanente
                                                                                          sull'industria cinematografica, sulla tecnologia
                                                                                          e sulla cultura popolare.

                                                                                       Evento di riferimento per un'intera
                                                                                       generazione, quello di Guerre Stellari è un
fenomeno che si è allargato a quelle successive, assicurandosi di diritto un posto tra le epopee immortali. La trilogia per
antonomasia ha affascinato spettatori di qualsiasi età ed offerto loro ampi argomenti per riflettere, avendo esplorato il classico
conflitto bene/male, il rapporto dell'uomo con la tecnologia e celebrato valori quali l'eroismo ed il trionfo delle illimitate possibilità
del singolo individuo.

Guerre Stellari è entrato a far parte della cultura popolare moderna al punto che termini e frasi che sarebbero state considerate
strane o incomprensibili poco più di 27 anni fa, oggi fanno parte del linguaggio comune: Wookie, Morte Nera e, ovviamente Che la
Forza sia con te. Dai giorni di Ronald Reagan e dell'"Impero del Male" ad un recente episodio della serie televisiva Friends,
incentrato su una fissazione per la Principessa Leila in costume succinto da danzatrice, l'epica saga spaziale di George Lucas ha
sempre rappresentato qualcosa di unico che vive secondo regole proprie. Un numero incalcolabile di studenti di cinema e di
persone che oggi lavorano nel mondo del cinema, identificano con Guerre Stellari l'evento cinematografico che li ha spinti a
dedicarsi alla settima arte. Altri esponenti del mondo della creatività, dagli scrittori ai pubblicitari, riconoscono alla trilogia il merito
di aver catalizzato le loro pulsioni creative. Per molti degli spettatori che al tempo erano intorno ai vent'anni di età, la prima
proiezione di Guerre Stellari cambiò senz'altro qualcosa, ha spiegato qualche anno fa Rick McCallum, produttore dell'Edizione
Speciale, di Star Wars Episodio I: La Minaccia Fantasma e di Star Wars Episodio II: L'Attacco dei Cloni. La prima pellicola rappresentò
un punto di svolta che ha portato ad una presa di coscienza, ovvero che quasi tutto era possibile ed al tempo stesso realistico. La
durevole influenza del film è stata riconosciuta da 2 prestigiose organizzazioni culturali statunitensi. Nel 1989 Guerre Stellari si è
visto inserito nella lista dei 25 film sotto la tutela della Biblioteca del Congresso per l'immutato valore culturale, storico ed estetico
mentre il Museo Smithsonian dell'aviazione e dello spazio di Washington D.C. ha allestito una retrospettiva della Trilogia. George
Lucas, secondo Mary Henderson curatrice dell'iniziativa, ha saputo convertire antiche forme mitologiche in una storia che conserva
il suo significato anche alla fine del XX secolo. I primi 3 film hanno fortemente influenzato le metodologie di realizzazione degli
effetti visuali, i procedimenti di post produzione ed il
modo stesso di allestire una sala cinematografica.
Allo scopo di rendere possibili gli effetti che aveva in
mente per Guerre Stellari, George Lucas e John
Dykstra hanno fondato la Industrial Light & Magic,
studio che ha introdotto nel cinema la cinepresa a
controllo computerizzato del movimento
rivoluzionando il settore degli effetti ottici e con
modelli in miniatura.

In concomitanza con l'uscita de Il Ritorno dello Jedi,
Lucas diede inizio al Theater Alignment Program
(programma teso all'ottenimento di condizioni
d'ascolto ideali ed omogenee nei vari cinema),
introducendo il THX Sound System, per garantire il
giusto supporto tecnico alla proiezione dei propri
Star Wars Special Edition - Che la Forza sia con te.
film. Il THX è ormai divenuto sinonimo di qualità ed oggi largamente impiegato anche negli impianti home theater, per laserdisc,
videocassette VHS , dischi e lettori DVD. La divisione THX ha inoltre allargato la sua sfera di intervento che, partita da interessi
puramente sonori, include oggi il controllo di qualità per trascrizioni e riversamenti, sia delle immagini che delle colonne sonore
destinate ai laserdisc (con il THX Laser Program, partito nel 1993 con The Abyss Special Edition) e video cassette (che ha preso il via
nel 1995 con la Trilogia di Guerre Stellari, primo progetto video frutto del THX Digital Mastering, distribuito dalla 20th Century Fox
Home Entertainment).

Sin dalla prima uscita, avvenuta il 25 Maggio 1977, Guerre Stellari ebbe subito grande effetto a Hollywood, galvanizzando l'intera
industria cinematografica con incassi che nei box office di tutto il mondo scardinavano, uno dopo l'altro, tutti i precedenti record
detenuti da Lo Squalo di Steven Spielberg. La Trilogia conserva ancora un significativo impatto, da un recente sondaggio effettuato
nei college americani, è emerso che Il Ritorno dello Jedi è il film più amato di tutti i tempi; i siti web dedicati a Guerre Stellari non si
contano e l'attrazione Star Tours risulta essere la più visitata tra quelle presenti nei parchi a tema Disney.

L'edizione speciale

Per un'intera generazione l'unico mezzo per conoscere ed apprezzare i 3 film che sono alla base di questo fenomeno culturale, è
stato il piccolo schermo televisivo. Nel 1997, con i festeggiamenti per i 20 anni di Guerre Stellari, la Trilogia è tornata sul grande
schermo in una veste del tutto inedita per le platee: con copie rigenerate, effetti visuali nuovi o migliorati, colonne sonore
rimasterizzate... e qualche sorpresa davvero speciale per renderli come George Lucas li aveva sempre immaginati, senza però
riuscire a raggiungere il risultato voluto per mancanza di tempo, ristrettezze di budget o limiti tecnologici.

Un famoso cineasta ha detto una volta che i film non sono mai completati, vengono semplicemente abbandonati, ha detto Lucas.
Quindi, piuttosto che tenermi i miei film 'abbandonati', ho deciso di riprenderli e completarli". E non solo per completarli, ma anche
per riportare i colori alle ricche e soffuse sfumature originali, approfittando delle odierne tecnologie del suono per far sì che la
proiezione cinematografica si trasformi in un'esperienza viscerale.

Tre anni di duro lavoro, anche se interessante e piacevole, da parte di un team di cineasti e restauratori ha consentito di giungere
alle versioni definitive di Guerre Stellari, L'Impero Colpisce Ancora e Il Ritorno dello Jedi. Ho voluto preservare la Trilogia, ha
spiegato Lucas, perché potesse continuare ad interessare e divertire le platee del XXI secolo.
Star Wars Special Edition - Che la Forza sia con te.
Per il regista statunitense, l'Edizione Speciale della
                                                                                 Trilogia di Guerre Stellari è stata un vero gesto d'amore,
                                                                                 una possibilità di giungere a completare un lavoro
                                                                                 iniziato due decenni prima. Un lavoro di queste
                                                                                 proporzioni, dice, non era mai stato tentato. Ho molto
                                                                                 apprezzato l'opportunità di tornare di nuovo a lavorare
                                                                                 sui miei film per terminarli e renderli come li avevo
                                                                                 sempre immaginati. L'idea dell'Edizione Speciale della
                                                                                 Trilogia di Guerre Stellari è scaturita pensando
                                                                                 all'approssimarsi del ventesimo anniversario dall'uscita
                                                                                 di Guerre Stellari che risale per l'appunto al 25 Maggio
                                                                                 1977. Già diversi anni fa, continua Lucas, avevamo
cominciato a chiederci cosa avremmo fatto per festeggiare l'anniversario. Io suggerii la riedizione dei 3 segmenti di seguito, come
una trilogia appunto, a poche settimane di distanza l'uno dall'altro; la cosa avrebbe consentito allo spettatore di vivere questa
esperienza come le speciali proiezioni di serial al sabato mattina, un genere con cui i 3 film presentano analogie molto marcate. Dal
momento che ho sempre considerato le 3 pellicole come un'unica storia epica, questo mi sembrava un modo quanto mai
appropriato di celebrarne il ventesimo anniversario. Un altro forte impulso per riportare Guerre Stellari nei cinema si deve
all'assoluto convincimento di Lucas sul fatto che la trilogia appartenga al grande schermo. E' stata concepita come un'esperienza
cinematografica, dice il cineasta. E per poterla apprezzare appieno è fondamentale che venga proiettata sul grande schermo. Lucas
si era infatti reso conto del fatto che milioni di giovanissimi, tra i più accaniti sostenitori dei suoi film, in realtà non avevano mai
avuto l'occasione di vedere la Trilogia di Guerre Stellari in un cinema. E trovava difficile accettare che a quei giovani fosse mancata
una componente fondamentale: l'esperienza comune che deriva dal vedere i film immersi in una folta platea. A loro era mancato
quell'entusiasmo contagioso, quell'elettricità che attraversa tutta la platea, dice ancora Lucas. E' un'esperienza di gruppo
assimilabile a quelle dei grandi eventi sportivi o dei concerti rock. Una delle cose che sin dall'inizio Guerre Stellari aveva senza
dubbio prodotto, aggiunge Rick McCallum, era una straordinaria partecipazione da parte di noi spettatori, che gridavamo ed
urlavamo durante lo spettacolo. Grazie all'Edizione Speciale una nuova generazione di giovani potrà vivere un coinvolgimento così
straordinario. Altri importanti fattori che hanno contribuito alla decisione di proseguire con l'Edizione Speciale della Trilogia di
Guerre Stellari sono scaturiti da valutazioni di carattere tecnologico su quelli che sono stati gli effetti visuali dell'epoca. Al tempo,
George Lucas dovette destreggiarsi tra budget limitati, scadenze pressanti ed handicap tecnici propri di effetti speciali e suono
dell'era pre digitale. Per quanto riguardava gli
effetti, c'erano poi stati vari problemi durante i
difficili esterni tunisini di Guerre Stellari ed altri ne
erano sorti nei teatri di posa inglesi EMI Elstree
Studios. Vent'anni dopo, grazie anche al contributo
offerto dalle più avanzate tecnologie messe a
disposizione dalla Industrial Light & Magic, Lucas
ha potuto finalmente portare i film più vicini a
quella che era stata la sua concezione originaria.
Questo mi è stato di ulteriore stimolo, dice Lucas
della decisione di aggiornare i 3 film perché
rispecchiassero gli odierni standard visivi e sonori.
C'erano diverse cose che non mi avevano mai
soddisfatto: inquadrature con effetti speciali mai
veramente portati a termine ed anche scene che
non mi era stato possibile inserire per mancanza di
mezzi e di tempo.

Il restauro della pellicola

Ben prima che l'originale visione d'insieme di Lucas potesse finalmente emergere, Lucasfilm Ltd. e Twentieth Century Fox hanno
dovuto affrontare un problema tanto serio quanto inaspettato: il negativo originale di Guerre Stellari, dal quale sarebbero derivati
gli internegativi per la stampa delle copie, era in condizioni disastrose che ne rendevano pressoché impossibile l'utilizzo. I colori un
giorno vibranti erano sbiaditi in percentuale pari al 10/15%, senza contare che polvere e sporcizia accumulate nelle scatole
contenenti le bobine rischiavano di graffiare e rigare il negativo, rendendo inaccettabile la proiezione delle copie sul grande
schermo.
Star Wars Special Edition - Che la Forza sia con te.
Eppure, a suo tempo, erano state prese tutte le precauzioni. Nel 1977 il negativo originale di Guerre Stellari venne preso in carico in
un deposito sotterraneo nel Kansas e conservato alla temperatura ottimale di 11°C. Ma a causa di circostanze impreviste, quale la
scoperta che l'emulsione usata allora non era in grado di mantenere la brillantezza dei colori, ai realizzatori si è imposta l'impresa
del restauro del negativo, prima di poter apportare qualsiasi cambiamento. Al restauro, condotto da Lucasfilm/ILM e Twentieth
Century Fox, ha lavorato un gruppo di specialisti comprendenti esperti della Pacific Title (per il rifacimento di molti effetti ottici,
tendine e dissolvenze) e degli YCM Laboratories. Leon Biggs, consulente per il restauro, ha seguito l'opera generale di recupero. Le
più grandi difficoltà per la produzione dell'Edizione Speciale venivano proprio da questo, come ha spiegato McCallum: E' stata la
parte più difficile dell'intero processo e quella che ha richiesto il maggior sforzo comune ma anche la nostra più importante
conquista. Basti pensare che per 3 anni un gruppo di circa 30 persone si è visto impegnato nella ripulitura del negativo con una
spugnetta in mano, fotogramma dopo fotogramma. E sono loro gli eroi meno celebrati, perché l'intera impresa partiva dal restauro
e da esso non poteva prescindere.

Una grande componente del lavoro di restauro è consistita nella meticolosa pulizia del negativo, con l'impiego di uno speciale
bagno chimico pre riscaldato ad una temperatura di circa 40°C. Una volta effettuato il lavoro di ripulitura, le porzioni di negativo
che dovevano essere elaborate per l'Edizione Speciale sono state inviate a Tom Kennedy, produttore degli effetti visuali alla ILM per
sottoporre gli spezzoni di film a scanning digitale, inserirli in un computer ed abbinarli al materiale realizzato ex novo. Poi, effettuati
i passaggi intermedi, si è giunti ad un negativo finale e relativa copia. In alcune occasioni però, alcune sezioni del negativo originale
erano talmente deteriorate da non poter essere più impiegate. In questi casi gli esperti del team responsabile del restauro sono
andati a recuperare i master di separazione YCM (yellow cyan magenta) tanto che i negativi ottenuti dagli YCM presentavano una
quasi perfetta omogeneità con gli originali. Altre difficoltà sono sorte a causa della presenza di 4 diverse emulsioni impiegate nelle
riprese e dei diversi stili fotografici dovuti alle condizioni ambientali, dagli esterni agli interni nei teatri di posa, passando per le
complicate riprese con la tecnica del passo-uno che hanno caratterizzato la lavorazione del film.

Un metodo caduto pressoché in disuso ha dato invece risultati sorprendenti per le luci della pellicola, ovvero per il procedimento
che permette di controllare l'intensità dei colori sullo schermo. Ventisette anni fa 2 copie di Guerre Stellari erano state stampate
con il procedimento tricromico della Technicolor; un metodo che, dal 1932, anno della sua adozione, era considerato uno dei
migliori sistemi di stampa e che oggi è un'arte perduta o quasi. George Lucas in persona ha reso disponibile una di queste copie
originali Technicolor che aveva conservato in casa. Questo è il Guerre Stellari che ho fatto. Ha detto George Lucas.

Il suono

Per l'Edizione Speciale, George Lucas si era
posto l'obiettivo di realizzare una colonna
sonora rimissata digitalmente che esprimesse
il meglio delle moderne tecnologie. Anche se
le versioni originali di Guerre Stellari, L'Impero
Colpisce Ancora ed Il Ritorno dello Jedi si
avvalevano già di un suono stereofonico, da
allora le tecnologie del suono nel cinema
hanno fatto segnare notevoli passi avanti con
l'avvento del suono digitale e del programma
THX. La prima uscita di Guerre Stellari ha
preceduto l'introduzione nelle sale
cinematografiche del nostro sistema sonoro
THX, ha spiegato Lucas. Volevo che gli
spettatori potessero rivedere i miei film con il
vantaggio degli odierni progressi fatti dal
sonoro nel cinema. Come avevano già operato
per il restauro del negativo, i realizzatori sono
tornati agli elementi originali per assicurare il
massimo della qualità sonora. Ha precisato ancora Lucas: Siamo andati alla ricerca delle piste originali giungendo a selezionare la
copia più pulita, magnetico che abbiamo poi rimasterizzato digitalmente; quindi questa è la prima volta che il film viene proiettato
con suono digitale. Il De-Hiss Processing è opera della Cedar Dh-1, Hhb Communications Inc.

Nella prima uscita di Guerre Stellari, datata 1977, alcune delle copie erano state stampate in 70mm e presentavano piste
magnetiche che, secondo Lucas, permettevano di apprezzarne il suono al massimo del suo splendore. Purtroppo la maggior parte
dei cinema di quel periodo leggevano solo la pista ottica della copia che, pur impiegando il sistema Dolby al suo primo affacciarsi,
Star Wars Special Edition - Che la Forza sia con te.
non aveva la qualità sonora del 70mm. Oggi il nuovo suono digitale supera persino quello delle copie originali in 70mm pertanto
L'Edizione Speciale ha beneficiato di una gamma sonora che negli anni passati sarebbe stata impossibile ottenere. Ben Burtt,
premio Oscar già responsabile della creazione del sonoro per la prima edizione dei 3 film, è tornato per rivestire lo stesso incarico
nell'Edizione Speciale. Burtt ha messo insieme vari mixage e diverse versioni dei film originari, alcune delle quali presentavano
dialoghi aggiunti che avevano creato un certo fenomeno di folklore poiché c'erano persone seguenti diverse correnti di pensiero su
quale fosse la versione definitiva del montaggio di Guerre Stellari. Burtt ha avuto anche la possibilità di mettere in pratica quelle
idee che George Lucas aveva avanzato 20 anni prima, tutte annotate con cura in una serie di appunti. Dagli sforzi di Burtt è
scaturito il mixage definitivo di Guerre Stellari. Se esisteva una battuta di dialogo aggiunta o un cambiamento negli effetti sonori, ha
confermato Burtt, è certamente qui nel nuovo mixage fatto per l'Edizione Speciale.

Insieme ai suoi collaboratori, Burtt ha completamente rimissato le piste del surround aggiungendo nuovi elementi per ampliare
l'effetto spaziale lungo tutta la lunghezza del film per cui lo spettatore adesso può sentire l'effetto sonoro delle navi stellari
passargli sopra la testa. Burtt ed i suoi collaboratori hanno fatto ricorso a frequenze molto basse che fanno tremare la sala durante
le esplosioni e nei passaggi delle astronavi.

Per le nuove scene realizzate nell'Edizione Speciale si è reso necessario un intervento chirurgico finalizzato all'inserimento nel
vecchio mixage dei nuovi effetti sonori, tagliando la vecchia colonna sonora per far posto al nuovo inserto e facendo molta
attenzione per evitare che si avvertissero salti o buchi nell'audio.

Per l'inedita scena dove il comandante Han Solo incontra Jabba the Hutt ed i suoi tirapiedi compreso il pericoloso cacciatore di
taglie Boba Fett, Burtt aveva disponibile solo il dialogo di Harrison Ford registrato in presa diretta sul set e mai utilizzato. Per
giungere al sonoro finale, ha cancellato la voce dell'attore impersonante Jabba sostituendola con quella creata apposta in huttese,
la lingua parlata da Jabba. Ci siamo divertiti molto a creare il caratteristico verso di Jabba, ha raccontato Burtt, sono andato nello
studio in cui si registrano gli effetti sonori ed ho riempito un secchio della spazzatura di asciugamani bagnati. E così sono riuscito a
produrre i rumori un po' viscidi che accompagnano Jabba nel suo strisciare per terra mentre gesticola argomentando con Han Solo.

Burtt ha inserito pure nuovi elementi quali effetti di laser e folgoratori, esplosioni nello spazio potenziate perché avessero maggiore
espansione con un impatto superiore sugli spettatori ed anche la qualità del dialogo è stata molto migliorata. Pur riconoscendo gli
indiscutibili meriti della nuova colonna sonora arricchita e corretta, Burtt non ha potuto fare a meno di sottolineare la bellezza
dell'ormai ventennale mixage. Guerre Stellari è stato spesso imitato senza contare che molti film hanno sviluppato i loro effetti e le
loro colonne sonore proprio partendo da lì. Siamo rimasti davvero colpiti nel constatare che il nostro vecchio mixage aveva retto
tanto bene; un fatto che ci ha riempiti d'orgoglio. Questo il commento di Burtt.

Gli effetti visuali

                                                                          Mentre Burtt ed i suoi collaboratori erano impegnati nel
                                                                          preparare il nuovo mixage, alla Industrial Light & Magic
                                                                          continuava il lavoro teso ad ampliare e migliorare gli effetti
                                                                          visuali. Ben lungi dall'apportare cambiamenti radicali al film,
                                                                          l'idea di base era quella di affidarsi ai copioni originali per
                                                                          reinserire scene che erano state tagliate o non realizzate
                                                                          per mancanza di tempo o di mezzi.

                                                                          Il processo ha avuto inizio verso la fine del 1993 sotto la
                                                                          supervisione del produttore Rick McCallum, coadiuvato da
                                                                          un gruppo di cui facevano parte Dennis Muren,
                                                                          plurivincitore di Oscar e già impegnato per la prima versione
                                                                          del film, John Knoll, Joseph Letteri, Alex Seiden e Steve
                                                                          Williams, tutti esperti della ILM. Il lato ironico del compito
                                                                          non è sfuggito al team della ILM. George, ha raccontato il
                                                                          produttore McCallum, aveva creato la ILM per poter
                                                                          realizzare i suoi effetti speciali per Guerre Stellari. Nel 1997,
                                                                          dopo l'incredibile sequela di film ai quali la struttura ha
                                                                          contribuito, mettendo a segno una serie di conquiste
                                                                          tecnologiche, le nuove tecnologie sviluppate alla ILM sono
state riconvogliate nella nuova edizione speciale del film.
Star Wars Special Edition - Che la Forza sia con te.
Nel dare inizio
al lavoro della
durata di 3
anni necessari
per
completare
l'Edizione
Speciale,
Muren ha
adottato come
guida un
videotape di
Guerre Stellari
per illustrare
le idee iniziali
di Lucas ai
colleghi della
ILM, i quali
hanno poi disegnato una serie di storyboard. La successiva tappa è stata quella di organizzare presso la ILM una proiezione di
Guerre Stellari alla quale far partecipare il regista per esporre altre idee per l'Edizione Speciale. Il team della ILM condivideva un
fermo proposito, quello di evitare che le animazioni realizzate in computer grafica bucassero lo schermo una volta accostate agli
effetti ottici e meccanici prodotti 20 anni prima ed inseriti in inquadrature che solo il ricorso a grande inventiva aveva reso possibili
quale, ad esempio, l'impiego di una calza di nylon tesa sugli obiettivi delle macchine da presa per filtrare l'accecante sole tunisino.
L'impresa consisteva nell'inserire in maniera invisibile le nostre immagini di sintesi in contesti espressivi di materiale realizzato anni
prima allo scopo di ampliare e non di cambiare, ha precisato John Berton, supervisore della computer grafica. In aggiunta, alcuni dei
sofisticati movimenti di macchina utilizzati per talune riprese, avrebbero dovuto essere ricreati per consentire agli animatori della
ILM l'inserimento degli elementi in CGI. Le tecnologie digitali, che hanno visto la ILM rivestire un ruolo pionieristico per pellicole che
vanno da Jurassic Park a Twister e Jumanji, sono state impiegate in modo intenso per aggiungere profondità a 2 sequenze chiave di
Guerre Stellari: l'arrivo del Landspeeder con a bordo Luke Skywalker, Obi-Wan Kenobi, D3-BO e C1-P8 nel porto spaziale di Mos
Eisley ed il confronto tra Han Solo e Jabba the Hutt, quest'ultima sequenza, girata nel 1976, non era stata inclusa nel montaggio
finale.

E' stato fatto molto lavoro per migliorare la sequenza dell'ingresso a Mos Eisley, ha spiegato Lucas. Venti anni fa non ero riuscito a
farne il porto spaziale brulicante d'attività che volevo. La ILM ha ripreso prima un'estesa miniatura di Mos Eisley e poi il suo stesso
personale indossante i costumi originali del film mentre camminava sopra ad un grande tappeto blu. La gente a passeggio è stata
quindi compositata con le strade del modellino mentre con l'ausilio della CGI hanno preso vita i droidi da lavoro ASP-7, veicoli
Swoop bike, i Ronto cavalcati dai Jawa, altri piccoli animaletti simili a topi ed i Dewback, i lucertoloni utilizzati dai Sandtrooper
dell'Impero. Nel cielo del porto spaziale inoltre si vedono astronavi atterrare e decollare ed è possibile riconoscerne alcuni tipi visti
                                                                         nel corso dell'intera trilogia. Profonda insoddisfazione era
                                                                         stata pure espressa da Lucas per il risultato non eccelso
                                                                         ottenuto 20 anni prima per cancellare, con l'ausilio di una
                                                                         maschera di vasellina, le ruote che in realtà tenevano il veicolo
                                                                         di Luke sollevato dal suolo. Nell'Edizione Speciale di Guerre
                                                                         Stellari l'immagine è nitida e non presenta alcun difetto
                                                                         rilevante. Subito dopo la cattura da parte di uno Star Destroyer
                                                                         della flotta imperiale dell'astronave che trasporta la
                                                                         Principessa Leila, i 2 droidi D3-BO e C1-P8 riescono a fuggire in
                                                                         un guscio di salvataggio atterrando sull'arido pianeta Tatooine
                                                                         dove vengono catturati dai piccoli Jawa, popolo del deserto
                                                                         che vive a bordo di giganteschi cingolati chiamati Sandcrawler,
                                                                         veri e propri depositi viaggianti di droidi da riparare e
                                                                         rivendere agli agricoltori delle idrofattorie. Per aggiungere
altre inquadrature del veicolo terrestre in marcia, il vecchio modello costruito per Guerre Stellari è stato prelevato dagli archivi
della Lucasfilm e filmato di nuovo.

Dato che il rapporto tra Han Solo e Jabba aveva assunto una certa importanza nell'economia narrativa dei 2 film successivi, per
l'Edizione Speciale Lucas intendeva portare a termine la sequenza. Volevo davvero reinserirla perché è rilevante per ciò che accade
Star Wars Special Edition - Che la Forza sia con te.
a Han alla fine del film e ne L'Impero Colpisce Ancora
ed Il Ritorno dello Jedi per creare un collegamento tra
il primo film ed i 2 successivi, come doveva essere
anche per la presenza del cacciatore di taglie Boba
Fett, ha detto Lucas. Il team della ILM dell'Edizione
Speciale ha preso in carico lo spezzone di film dove si
vede il molo d'attracco del Millennium Falcon per
estrarre l'attore in carne ed ossa sostituendolo con
un Jabba generato al 100% in CGI su sistemi Silicon
Graphics e visualizzato per apparire leggermente più
giovane che ne Il Ritorno dello Jedi. Ad un certo
punto del dialogo però, Han Solo passa dietro a Jabba
per girargli intorno. A causa dell'enorme massa
dell'hutt "putrescente e verminosa" Han Solo non
avrebbe potuto camminare sempre a livello del
terreno ma salire sopra il corpo di Jabba provocandogli un grido di dolore.La ILM ha quindi dovuto alzare la figura di Solo e
riposizionarla fotogramma dopo fotogramma per consentirgli di scavalcare il suo interlocutore che, a differenza de Il Ritorno dello
Jedi, è capace di strisciare per seguire Han.

La scena estesa della ricerca delle tracce degli occupanti il guscio di salvataggio da parte delle truppe imperiali, alcune delle quali a
cavallo dei Dewback, si è resa necessaria perché più di 20 anni prima la creatura costruita per le riprese aveva solo un lungo palo
nella testa che permetteva un movimento limitatissimo. Nell'Edizione Speciale di Guerre Stellari si vede una navetta da sbarco
dell'Impero nel cielo, gli Stormtrooper che perlustrano la zona ed i Dewback dietro di loro che procedono sulla sabbia smossa dalla
coda. Il decollo del Millennium Falcon dal porto spaziale è stato anche rifatto, subito dopo la sparatoria tra han solo e le truppe
dell'impero.

Nel corso dell'attacco dei caccia stellari Ala-X ed Ala-Y alla Morte Nera, diverse inquadrature del film del 1977 girate con miniature
filmate con la cinepresa motion-control su blue-screen non possedevano la dinamicità sperata da Lucas, in particolare il decollo e
l'avvicinamento della flottiglia ribelle dalla luna di Yavin alla stazione spaziale ed alcuni combattimenti contro i caccia TIE
dell'Impero. Nei primi 2 casi, i modellini dei caccia ribelli in formazione sono stati sostituiti con repliche digitali così dettagliate che
si vedono i caschi dei piloti muoversi all'interno delle cabine di pilotaggio e la stessa cosa è avvenuta per l'inseguimento dei caccia
stellari Ala-X di Luke e Biggs da parte dei TIE imperiali. Poco dopo il lancio dei siluri ai protoni contro la luce di scarico termico del
reattore della Morte Nera, questa esplode con uno degli effetti pirotecnici miniaturizzati più belli mai creati, potenziato in CGI dalla
ILM con l'aggiunta dell'onda d'urto, poi ripetuta anche per la distruzione del pianeta Alderaan ed al termine de Il Ritorno dello Jedi
quando la nuova Morte Nera viene distrutta. Dave Carson, supervisore degli effetti visuali, ha spiegato che per L'Impero Colpisce
Ancora gran parte del lavoro ha riguardato l'eliminazione del fastidioso effetto di trasparenza degli Snowspeeder decollati dalla
                                                                                            base Echo dei ribelli per andare all'attacco dei
                                                                                            camminatori AT-AT e AT-ST dell'Impero,
                                                                                            causato dalle riprese di fronte al blue-screen.
                                                                                            Nessuno negli anni precedenti l'Impero
                                                                                            Colpisce Ancora aveva mai integrato modellini
                                                                                            filmati su schermo blu da inserire tramite
                                                                                            compositing fotochimico su fondali chiari e
                                                                                            girati alla luce del giorno, nel film le distese di
                                                                                            neve e ghiaccio del pianeta Hoth, poiché
                                                                                            stampando gli elementi al massimo
                                                                                            dell'opacità si sarebbero rese troppo visibili le
                                                                                            linee nere lungo i bordi delle miniature. Ne
                                                                                            L'Impero Colpisce Ancora la scelta fatta fu
                                                                                            quella di ridurre questo problema al minimo
                                                                                            ma si dovette accettare l'effetto di trasparenza
                                                                                            dei veicoli ribelli bucati dalle immagini di
                                                                                            sfondo. Nessuno fu in grado di giudicare cosa
                                                                                            fosse peggio, se le linee nere dei mascherini,
                                                                                            che nelle inquadrature spaziali erano di fatto
                                                                                            invisibili, o la trasparenza. La ricomposizione
Star Wars Special Edition - Che la Forza sia con te.
digitale della ILM è riuscita alla fine a limitare questo ed altri problemi, conferendo alla battaglia su Hoth quel valore aggiunto
voluto da Lucas.

Quando Luke Skywalker in sella suo Tauntaun viene aggredito dal feroce Wampa e trascinato nella sua tana di ghiaccio, nel 1980 al
cinema si vedeva poco o niente, soprattutto nulla del pasto della creatura che si ciba del Tauntaun di Luke. George Lucas ha girato
pertanto delle nuove scene con un attore nella parte del Wampa all'interno della caverna e poi richiesto l'intervento di Carson e dei
suoi collaboratori per alcune scene ambientate a Cloud City, la città mineraria su Bespin dove facciamo la conoscenza con il
personaggio di Lando Calrissian. Realizzata in origine con matte-painting dipinti a mano, sostituiti nell'Edizione Speciale da
ambientazioni tridimensionali realizzate in CGI, Cloud City è stata migliorata con l'aggiunta di vetrate panoramiche negli elaborati
corridoi del palazzo di Lando. Ora, ha osservato Carson, la sensazione che intorno ai personaggi ci sia in effetti una città viva, è
molto più netta. Ai fini della continuità narrativa, a dire il vero non impeccabile nel primo montaggio, quando Han Solo si aggancia
ad uno Star Destroyer (lo stesso tipo di astronave che all'inizio di Guerre Stellari cattura il Blockade Runner della Principessa Leila)
per poi fuggire confondendosi con i rifiuti spaziali scaricati dalla nave imperiale, è stata aggiunta persino un'inquadratura dello
Slave I pilotato da Boba Fett all'inseguimento del Falcon e mostrata la partenza di Lord Darth Fener da Cloud City a bordo di uno
shuttle imperiale.

Per l'Edizione Speciale de Il Ritorno dello Jedi, alla ILM sono riusciti a dare vita ad un breve numero musicale a cui assistiamo nel
palazzo di Jabba all'inizio del film. Viene suonato un nuovo pezzo blues sul quale ballano 3 nuove danzatrici, Rystàll, Greeata, Lyn
                                                                                                             Me, e cantano Sy Snootles
                                                                                                             ed il suo contrappunto Joh
                                                                                                             Yowzah, entrambi
                                                                                                             personaggi digitali della
                                                                                                             Max Rebo Band. L'attrice
                                                                                                             Femi Taylor, che per Il
                                                                                                             Ritorno dello Jedi aveva
                                                                                                             impersonato Oola, la
                                                                                                             schiava danzatrice dalla
                                                                                                             carnagione verdastra
                                                                                                             divorata dal mostro
                                                                                                             Rancor, è tornata sul set
                                                                                                             per girare nuovo materiale
                                                                                                             poi montato alternandolo
                                                                                                             ad inquadrature realizzate
                                                                                                             17 anni prima.

                                                                                                                Al team della ILM si
                                                                                                                devono anche gli
                                                                                                                interventi fatti per
migliorare la sequenza del pozzo di sabbia dove Luke, Leila, Lando e Han si scontrano con gli sgherri di Jabba e con Boba Fett che
tentano di darli in pasto al mostro Sarlacc. Nella prima versione, il Sarlacc risulta in gran parte nascosto; per l'Edizione Speciale
Lucas ha deciso di dispensare qualche brivido in più facendo aggiungere vari tentacoli ed un pauroso becco alla creatura che vive
nel pozzo. Più aggiungevamo scene, ha osservato Carson, più a George piacevano, tanto che nell'Edizione Speciale del terzo
capitolo della saga c'è pure una mandria di Bantha cornuti che pascolano nel mare delle dune. Parlando di godibilità non si può non
menzionare il lavoro fatto sulla gioiosa scena dei festeggiamenti per la vittoria che si scatenano dopo la distruzione della seconda
Morte Nera, anch'essa potenziata con l'onda d'urto a forma di anello. Oltre alle danze dei piccoli Ewoks sulla luna boscosa di Endor,
gli spettatori hanno potuto assistere all'esultanza della gente per la vittoria dell'Alleanza Ribelle, rimusicata dal compositore John
Williams, con un entusiasmo che rimbalza da Tatooine a Cloud City fino a Coruscant, capitale dell'Impero. In realtà, è logico pensare
che, essendo stati pianificati a metà degli anni 90 i 3 prequel della saga di Star Wars, Episodio I: La Minaccia Fantasma, Episodio II:
L'Attacco dei Cloni ed il prossimo Episodio III: revenge of the Sith, il lavoro fatto per l'Edizione Speciale abbia in qualche modo
consentito alla ILM di definire e perfezionare quelle tecniche comprendenti set virtuali su blue-screen, miniature estese
digitalmente ed ambienti 3D complessi su cui si basano la maggior parte degli effetti visuali delle nuove pellicole.

La Industrial Light & Magic ha poi rispolverato il VistaVision, un grande formato molto popolare negli anni 50 che, con una
superficie di emulsione doppia rispetto al fotogramma standard 35mm, garantiva un'alta qualità dell'immagine durante tutto il
complesso procedimento di compositing che ciascuna delle inquadrature combinate di Guerre Stellari richiedeva.
Star Wars Special Edition - Che la Forza sia con te.
Oggi la tecnologia consente al mondo digitale di diventare parte nella stessa fase delle riprese. Nel 1996, Rick McCallum ha
ottenuto che i tecnici della Sony di Atsugi in Giappone si impegnassero per sviluppare una cinepresa a scan progressivo in alta
definizione a 24 fotogrammi, nonché i principali elementi del sistema di post-produzione a 24 fotogrammi. Anche la Panavision si è
unita al progetto, sviluppando un nuovo rivoluzionario obiettivo adatto alla fotografia digitale. Quando si è dato il via alle riprese
nel Giugno del 2000, Star Wars Episodio II: L'Attacco dei Cloni è diventato il primo film realizzato utilizzando una videocamera
digitale in alta definizione a 24 fotogrammi al secondo e il nastro digitale invece della pellicola. Abbiamo ricevuto la versione
definitiva della cinepresa una settimana prima dell'inizio delle riprese, ha ricordato McCallum, iniziando a girare senza nessuna rete
di protezione. Abbiamo girato e basta. Nel deserto, con temperature sopra ai 50°, per settimane, sotto piogge torrenziali e in 5
paesi sparsi per il globo. E non abbiamo mai avuto un solo problema. Guerre Stellari o Star Wars che sia, ha cambiato il modo di
fare il cinema, 27 anni fa, ora e per sempre.
Star Wars Special Edition - Che la Forza sia con te.
Puoi anche leggere