STAGIONE TEATRALE 2021-2022 - COMUNE DI ROVERETO ASSESSORATO ALLA CULTURA TEATRO ZANDONAI - Teatro Zandonai Rovereto
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Quando si varca la porta di un teatro si apre un mondo, anzi, si entra in un luogo dove prendono vita migliaia di altri mondi, in cui l’essere umano si confronta con i pro- pri limiti, dove prendono forma i sogni che in diversi modi si confrontano con la realtà. Una magia che da millenni accompagna l’umanità e che dopo una lunga attesa pos- siamo rivivere a Rovereto, con una stagio- ne ricca di appuntamenti di straordinario spessore che coloreranno i mesi invernali di nuove emozioni. Nelle proposte di quest’anno un’attenzio- ne particolare è dedicata al ruolo delle donne e alla riflessione sulla nostra so- cietà: dalle vite in musica della Carmen di Bizet e della Conchita di Zandonai messe a confronto, alla figura classica della tra- gedia di Clitemnestra, alle parole lucide sul presente di Michela Murgia. Ecco poi gli esempi di donne valorose portate sul palcoscenico da Lella Costa o la genui- nità dei personaggi di Natalia Ginzburg, rappresentati da Maria Amelia Monti. Il teatro incarna così quella vocazione che fin dalla sua origine lo vede come un cen- tro del pensiero, dove si riflette sulla no- stra condizione, sul rapporto-scontro tra ragione e sentimento, dove dal palcosce- nico vengono lanciati messaggi che ani- mano le attese del pubblico e diventano dibattito civile. Avremo occasione di guar- dare la vita rappresentata in tutta la sua bellezza e crudeltà, come nello “Zorro” di
Margaret Mazzantini, intepretato da Ser- gio Castellitto, nella rivisitazione dell’O- pera da Tre Soldi, il “Peachum” di Fausto Paravidino con Rocco Papaleo, o in Dop- pelgänger, lo spettacolo di teatrodanza della “nostra” compagnia Abbondanza/ Bertoni. Ma la stagione di Rovereto è an- che musica, con opere corali come “Stel- le di Broadway”, “Feste”, “Notre Dame il Mistero della Cattedrale”, il racconto di una Sardegna onirica del “Venditore di Metafore” e la dissacrante ironia di Enzo Jannacci interpretato da Elio. Un cartellone molto ricco, una contami- nazione di generi, che risponde alla vo- glia di riappropriarci dello spazio teatrale per troppo tempo lontano e chiuso, quel- lo spazio di condivisione di cui sentiamo il bisogno vitale. A tutte le persone che animano que- sto mondo del teatro e dello spettacolo va il ringraziamento per quanto fanno quotidianamente per coltivarne la qua- lità e la vivacità. Non resta che prendere posto in platea e goderci quel momento tanto atteso, quando si spegne ogni brusio e il sipa- rio si apre verso altri orizzonti che spe- riamo sempre sorprendenti. Buon viaggio! Micol Cossali Assessora alla Cultura
Tarquinia Tarquini a sinistra, in co- stume di Conchita, a fronte di una Carmen dell’epoca: quale migliore immagine per presentare un lavoro prezioso svolto dalla Wind Orche- stra e dalla Peña Andaluza di Ro- vereto? L’opera al debutto era sta- ta interpretata da lei in Italia, il 14 ottobre 1911 al Teatro Dal Verme di Milano, a Londra e nei maggiori teatri degli Stati Uniti. In quell’occasione lei e Riccardo Zandonai si sono conosciuti e attratti. Il maestro Andrea Loss dirigerà il prossimo 6 novembre la sua orche- stra mentre le danzatrici trentine e marchigiane eseguiranno le coreo- grafie create dal danzatore siviglia- no Miguel Angel Espino, affiancato nei passi a due da Marina Claudio, già partner di Antonio Gades. Al loro fianco Adriana Grasselli, Michela Fossà, Elisa Colla con alcune ragazze di Artea, e altra figura maschile Ric- cardo Morelli di Gardadanze. Una collaborazione ottimale per un ROVERETO WIND lavoro musicale e coreografico che ORCHESTRA ha impegnato a lungo sia i musicisti direttore Andrea Loss sia i ballerini, un confronto fra due ASSOCIAZIONE PEÑA ANDALUZA figure di donne così vicine, così di- coreografie Miguel Angel Espino verse, così affascinanti.
MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ 09/11 10/11 11/11 OBLIVION in OBLIVION RHAPSODY RECUPERO SPETTACOLO STAGIONE 2019-20
Uno show per festeggiare l’an- niversario dei primi dieci anni di tournée insieme: OBLIVION RHAP- SODY è la summa dell’universo Oblivion come non l’avete mai vi- sto né sentito prima d’ora. In pie- na crisi di mezza età i cinque rigo- rosi cialtroni sfidano sé stessi con un’inedita e sorprendente versione acustica della loro opera omnia. Uno spettacolo che toglie tutti i paracadute per arrivare all’essen- za dell’idiozia: cinque voci, una chitarra, un cazzotto e miliardi di parole, suoni e note scomposti e uno spettacolo di e con gli OBLIVION: GRAZIANA ricomposti a prendere nuova vita. BORCIANI, DAVIDE Per la prima volta gli Oblivion sa- CALABRESE, FRANCESCA liranno sul palco nudi e crudi per FOLLONI, LORENZO SCUDA, distruggere e reinventare le loro FABIO VAGNARELLI regia Giorgio Gallione hit, dopo aver sconvolto senza produzione A.GI.DI. s.r.l. pietà quelle degli altri.
SABATO 04/12 ore 20.30 TANGO MACONDO IL VENDITORE DI METAFORE con PAOLO FRESU e UGO DIGHERO Teatro Stabile di Bolzano
Tango Macondo è la storia di Mato- foru, un “venditore di metafore” sar- do e del suo amore grande, Anzeli- na Bisocciu, la sua cantatrice. È un viaggio in un territorio “ai confini tra il delirio e la geografia” che parte da Mamoiada in Sardegna, il paese in Barbagia del leggendario Carneva- le e delle sue maschere diaboliche e grottesche e arriva a incrociare Ma- condo, il paese immaginario nato dall’universo onirico e mitico di Ga- briel García Márquez con tutto il suo bagaglio di visioni e prodigi. Una narrazione fluviale dove convi- vono realismo magico e tragedia; un racconto fantastico che lega due ter- re confinanti che diventano laborato- rio e crogiuolo di un’intera umanità. Ad arricchire e a dare senso a que- sto sontuoso universo narrativo sarà la musica, grazie alla presenza in scena di un ensemble guidato dal talento compositivo ed empatico di Paolo Fresu. Dall’organetto sardo al bandoneon argentino – simbolo del continente nuovo dove approdano Matoforu e Anzelina, la creazione musicale di Fresu e della sua trom- ba guiderà il racconto, restituendo- gli tutta la ricchezza evocativa, fa- cendo fermentare passioni e follia, drammaturgia e regia Giorgio Gallione radiografate in tutta la loro straboc- liberamente ispirato all’opera “Il chevole umanità e ricchezza. venditore di metafore” di Salvatore Niffoi, ed. Giunti Narrazione e musica, tanghi e mu- musiche originali Paolo Fresu sica popolare, riti arcaici e onirica con PAOLO FRESU (tromba, flicorno), Daniele di Bonaventura contemporaneità, Tango Macondo (bandoneon), Pierpaolo Vacca va alla ricerca del sapore incanta- (organetto) to di un tempo in cui le storie ser- con UGO DIGHERO, Rosanna Naddeo, Paolo Li Volsi vivano anche ad alleviare la fatica danzatori Luca Alberti, Alice Pan, del vivere e a ribadire la necessità Valentina Squarzoni, Francesca Zaccaria quasi fisiologica dell’essere umano scene Marcello Chiarenza di ascoltare e raccontare.
MARTEDÌ 14/12 ore 20.30 PEACHUM UN’OPERA DA TRE SOLDI di Fausto Paravidino con ROCCO PAPALEO e FAUSTO PARAVIDINO Teatro Stabile di Bolzano
Fausto Paravidino è l’autore di un nuovo spettacolo dedicato all’an- tieroe Peachum, il re dei mendican- ti dell’Opera da Tre Soldi di Bertolt Brecht. «Peachum è una figura del nostro tempo più ancora che del tempo di Brecht» sostiene Paravidi- no. «Dipende dal denaro senza ne- anche prendersi la briga di esserne appassionato. Non è avido. Non ambisce a governare il denaro, è governato dal denaro.» «In questa nuova Opera da tre sol- di detta Peachum» scrive Paravidino «succede quello che succede nell’O- pera di John Gay nel Sogno di un notte di mezza estate e in Otello di Shakespeare e in moltissime fiabe. A un padre portano via la figlia. Il padre la rivuole. Brecht ci dice che la rivuole perché gli hanno toccato la proprietà. Non altro. Le avventure e disavventure che l’eroe dei miserabili incontrerà nello sforzo di riprender- si la figlia saranno un viaggio, un regia Fausto Paravidino mondo fatto di miserie: la miseria scene Laura Benzi costumi Sandra Cardini dei poveri, la miseria di chi si vuole maschere Stefano Ciammitti arricchire, la miseria di chi ha paura musiche Enrico Melozzi di diventare povero». luci Gerardo Buzzanca video Opificio Ciclope Rocco Papaleo e Fausto Paravidi- scene Laura Benzi no, allo loro prima collaborazione e con in (o.a.) Federico Brugnone, Romina Colbasso, Marianna Fol- teatrale, interpretano questa nuova li, Iris Fusetti, Daniele Natali epopea al rovescio.
MARTEDÌ 21/12 ore 20.30 STELLE DI BROADWAY Compagnia Corrado Abbati
“Stelle di Broadway” – questo il titolo dello spettacolo – è nato da un’idea dello stesso Corrado Ab- bati con le coreografie di Francesco Frola e intende accompagnare ide- almente lo spettatore sui più presti- giosi palcoscenici del mitico distretto dei teatri di New York, dove i sogni diventano realtà, dove si può vive- re “cantando sotto la pioggia”, in- contrare “my fair lady”, stringersi “tutti insieme appassionatamente”, rivedere “Evita” sul suo balcone o lasciasi trascinare da Ginger e Fred in uno scatenato tip tap…. Lo spettacolo si avvale della pre- senza di un nutrito gruppo di professionisti che provengono da importanti esperienze in campo nazionale. Tutti hanno calcato pre- stigiosi palcoscenici quali il Petruz- zelli di Bari, il Regio di Parma, il Ponchielli di Cremona, il Verdi di Firenze, l’Arcimboldi di Milano… Le diverse estrazioni degli interpreti (chi proviene dal conservatorio, chi dall’accademia di danza, chi da una scuola di musical) li ha portati a fondere la propria esperienza spe- cifica con quella degli altri, crean- do una ricchezza di intenti, accen- ti, sfumature, che si riverberano in una amalgama straordinaria; una straordinaria “performance” dove canto, ballo, musica, si fanno un tutt’uno tipico dell’espressione più alta del “genere” musical. Le grandi emozioni e il divertimento dei “classic musical” (ri)accenderan- no ancora una volta in questo spet- tacolo la voglia di cantare, ballare e ridere. Una sferzata di buon umore e di allegria, dunque, ricreata da un nuova produzione musicale affiatato gruppo di performers im- ideata da Corrado Abbati Compagnia Corrado mersi in una nuova e dinamica di- Abbati mensione teatrale.
MERCOLEDÌ 29/12 ore 20.30 CONCERTO DI FINE ANNO Orchestra Haydn di Bolzano e Trento
Vestiti sfavillanti, suntuosi lampa- dari, stucchi baroccheggianti… è a questa atmosfera quasi fiabesca che rimandano i celebri valzer e polke di Johann Strauss figlio e che Enrico Calesso, direttore trasporteranno il pubblico presente Gina Gloria Tronel, al concerto di fine anno dell’Orche- soprano stra Haydn in una sfarzosa sala da programma: ballo viennese del 1800. Definito “Il Johann Strauss II, Ouverture più amabile dispensatore di gioia”, da Der Zigeunerbaron Johann Strauss II, «Mein Herr Johann Strauss jr. era stato osteg- Marquis» da Die Fledermaus giato dal padre, compositore lui Jacques Offenbach, Ouvertu- re da La belle Hélène stesso, nell’abbracciare la carriera Jacques Offenbach, «Les musicale. Grazie alla madre riuscì oiseaux dans la charmille» da Les contes d'Hoffmann ad aggirare il divieto paterno e ad Jacques Offenbach, Galop assecondare la propria passione, infernal (Can-can) da Orphée che lo portò ad ottenere prestigio aux enfers Charles Gounod, «Je veux e fama e a scrivere uno dei valzer vivre» da Roméo et Juliette più celebri di tutti i tempi: Sul bel Johann Strauss II, Unter Don- ner und Blitz, Polka schnell Danubio blu. Il brano prevedeva op. 324 inizialmente la presenza dal coro, Johann Strauss II, Frühlingss- timmen, Walzer op. 410 ma fu accolto con scarso entusia- Johann Strauss II, An der smo. Fu solo con l’esecuzione della schönen blauen Donau, versione orchestrale che incominciò Walzer op. 314 Franz Lehár, «Meine Lippen, a riscontrare il successo che ancora sie küssen so heiß» da oggi mantiene e che, dopo più di Giuditta Johann Strauss II, Éljen a Ma- 150 anni lo rende uno dei brani più gyar!, Polka schnell op. 332 eseguiti ed amati.
MERCOLEDÌ 19/01 ore 20.30 CLITEMNESTRA Teatro Stabile d’Abruzzo ore 18.00 Ridotto del Teatro incontro con Luciano Violante
“Ho dimestichezza con l’odore della morte e del sangue…” Così incomin- cia la narrazione al pubblico contem- poraneo di Clitemnestra, regina di Micene e assassina di Agamennone suo marito, scritta per il Teatro Sta- bile d’Abruzzo da Luciano Violante. Assassina per vendetta o assassina per giustizia? E’ la questione posta da Violante nel disegnare la sua Clitemnestra che viaggia dal mito alla contem- poraneità sorretta da un fraseggio tragico che scolpisce le parole sulla declinazione di una storia di un esi- lio perpetuo post mortem. E’ un canto nel dolore di una ma- dre che ha subito l’ingiusto sacrifi- cio di Ifigenia per mano dell’am- bizioso padre, è un canto della purificazione perché condannata a vagare nell’eterno nulla al fine di emendare un omicidio non ac- cettabile nell’alveo del moderno patriarcato occidentale. Luciano Violante, da tempo studioso del mito classico e del suo messag- gio alla modernità, ha dato vita ad un testo poetico di grande bellezza, il racconto di una donna che attende il momento del riscatto (o della vendet- ta?) con pazienza e fermezza per un tempo così lungo da essere inconce- pibile per il pensiero maschile. A dare voce al personaggio sarà Viola Graziosi, interprete di grande sensibilità e talento, protagonista di di Luciano Violante regia Giuseppe Dipasquale importanti spettacoli di teatro classi- con Viola Graziosi co e contemporaneo.
GIOVEDÌ 03/02 ore 20.30 DOVE SONO LE DONNE? Monologo di e con MICHELA MURGIA
Se arrivassero gli alieni domattina e cercassero di farsi un’idea del genere umano guardando ai luo- ghi della rappresentazione pubbli- ca, probabilmente penserebbero che un virus misterioso abbia col- pito tutte le persone di sesso fem- minile d’Italia, rendendole mute o incapaci di intendere e volere. Il governo, i dibattiti televisivi e le prime pagine dei quotidiani tra- boccano di interventi maschili. Ep- pure le donne non sono una sot- tocategoria socioculturale ma più della metà del genere umano. Dopo aver interpretato in scena il premio Nobel Grazia Deledda nello spettacolo ‘Quasi grazia’, Michela Murgia, autrice tra le più impegnate nelle battaglie civili, porta per la prima volta in teatro il Drammaturgia sonora eseguita dal vivo da Fran- suo punto di vista sulla ‘questione cesco Medda Arrogalla femminile’ in un lucido monologo Illustratore Edoardo Massa che supera per sempre gli angusti Produzione: Mismaonda srl confini delle quote rosa.
MARTEDÌ 08/02 ore 20.30 DOPPELGANGER CHI INCONTRA IL SUO DOPPIO, MUORE Compagnia Abbondanza/Bertoni Nerval Teatro
Compagnia Abbondanza/Bertoni e Nerval Teatro presentano un la- voro sul concetto di “doppio”, sulla dualità come differenza, sull’op- posto che dà origine al mistero. Sul palco, si intrecciano i corpi uno spettacolo di Michele di Francesco Mastrocinque, atto- Abbondanza, Antonel- re con disabilità, e Filippo Porro, la Bertoni, Maurizio Lupinelli danzatore. Quello che nasce è un con Francesco Mastro- percorso di gesti, sguardi, picco- cinque, Filippo Porro Disegno luci e direzione le e grandi tenerezze, beffardi e tecnica Andrea Gentili spietati tradimenti. Un processo di elaborazioni musicali: relazione quasi esclusivamente so- ORLANDO CAINELLI produzione: COMPAGNIA matico, un tentativo di raccontare, ABBONDANZA/BERTO- tra sapiente ignoranza e disarmo- NI, ARMUNIA/FESTIVAL INEQUILIBRIO, NERVAL nica bellezza, l’incontro con l’altro TEATRO e la possibilità di esistere insieme.
DOMENICA 20/02 replica ore 15.00 ore 18.30 LA COMPAGNIA DEL VILLAGGIO in NOTRE DAME IL MISTERO DELLA CATTEDRALE Produzione LiveMusical
“Un antico mistero si nasconde nella Cattedrale di Notre Dame; secondo gli Alchimisti tra quelle mura si cela il segreto della conoscenza eterna e qualcuno è vicino alla sua scoperta… A Parigi, nel 1482, in occasione della festa dell’Epifania, va in sce- na una strampalata opera del po- eta Pierre Gringoire che, a sorpre- sa, viene interrotta dall’arrivo di un gruppo di zingari festanti e colorati, guidati da Clopin, il re degli argo- tiers. Tra di loro la bellissima Esme- ralda che affascina i presenti con numeri di illusione e magia. L’Arci- diacono della Cattedrale, Claude Frollo, è particolarmente turbato dalla giovane; Quasimodo, il de- forme campanaro, si meraviglia di tanta bellezza mentre Febo, il capi- tano delle guardie reali, non riesce a staccarle gli occhi di dosso. Ad assistere c’è anche la fidanzata di Febo, la perfida Fiordaliso, che da sempre odia profondamente gli zingari e vorrebbe cacciarli da Pa- rigi; sarà questo il pretesto per met- tere in pratica il suo piano: risolvere il mistero della Cattedrale per poter Musiche e soggetto avere ricchezza e potere!” Antonio Lanzillotti e Questi gli elementi della storia, ric- Luca Lovato Dialoghi ca di colori e ritmi che vi travolge- Luca Lovato e Stefania ranno. Le vicende di Quasimodo ed Pedersini Regia Esmeralda, viste dalla Cattedrale, vi Luca Lovato mostreranno quante facce può ave- Aiuto regia e coreografie Matteo Perin re la verità. Venite a scoprirle... Scenografie Liberamente tratto dal celebre ro- Gabriele Moreschi e manzo di Victor Hugo Mattia Bonomi Sound designer Dagli autori di Hansel & Gretel e il Ma- Emiliano Arcaro leficio della Foresta Nera e di Aladino Luci Davide Ballardin – Luca e la Lampada Meravigliosa un nuovo Lovato affascinante viaggio ricco di mistero.
MARTEDÌ 22/02 MARIA AMELIA MONTI e ROBERTO TURCHETTA LA PARRUCCA di Natalia Ginzburg
“La Parrucca” e “Paese di Mare” sono due atti unici di Natalia Ginzburg che sembrano l’uno la prosecuzione dell’altro. Nel primo, una coppia gi- rovaga e problematica prende pos- sesso di uno squallido appartamento in affitto. Lui, Massimo, è un uomo perennemente insoddisfatto, passa da un lavoro all’altro ma vorrebbe fare l’artista. Lei, Betta, è una donna ingenua, irrisolta, che si deprime e si annoia facilmente, e tuttavia è ge- nuina come solo i personaggi della Ginzburg sanno essere. A Betta la nuova casa non piace, come non le piace quel piccolo paese di mare. Ma Massimo, la convince a restare. Ne “La Parrucca” ritroviamo Betta e Massimo in un piccolo albergo iso- lato, dove si sono rifugiati per un guasto all’automobile. Betta è a letto disperata e dolorante perché duran- te un litigio Massimo l’ha picchiata. Massimo, che ora è pittore ma dipin- ge quadri che la moglie detesta, si è chiuso in bagno a leggere. Dopo aver urlato al marito la sua rabbia e la sua frustrazione per un matrimo- nio che non funziona più, Betta tele- fona alla madre e le rivela di essere incinta di un politico con cui ha una relazione clandestina. Comico, drammatico, vero, scrit- to con l’ironia e la leggerezza che rendono la Ginzburg unica nel panorama della narrativa e della drammaturgia italiana, “La Parruc- ca” conferma Maria Amelia Monti come straordinaria interprete gin- zburghiana, l’attrice più adatta oggi a far rivivere quel personaggio fem- regia Antonio Zavatteri produzione Nidodiragno/ minile che tanto aveva di Natalia CMC stessa.
MERCOLEDÌ 02/03 CI VUOLE ORECCHIO ELIO CANTA e RECITA ENZO JANNACCI
Enzo Jannacci, il poetastro come ama- va definirsi, è stato il cantautore più ec- centrico e personale della storia della canzone italiana, in grado di intrecciare temi e stili apparentemente inconciliabi- li: allegria e tristezza, tragedia e farsa, gioia e malinconia. E ogni volta il suo sguardo, poetico e bizzarro, è riuscito a spiazzare, a stupire: popolare e an- ticonformista contemporaneamente. Jannacci è anche l’artista che meglio di chiunque altro ha saputo raccontare la Milano delle periferie degli anni ‘60 e ‘70, trasfigurandola in una sorta di te- atro dell’assurdo realissimo e toccante, dove agiscono miriadi di personaggi pi- careschi e borderline, ai confini del sur- reale.“Roba minima”, diceva Jannacci: barboni, tossici, prostitute coi calzett de seda, ma anche cani coi capelli o te- legrafisti dal cuore urgente. Un Buster Keaton della canzone, nato dalle parti di Lambrate, che verrà rivisitato, reinter- pretato e “ricantato” da Elio. Sul palco, nella coloratissima scenografia dise- gnata da Giorgio Gallione, troveremo assieme a Elio cinque musicisti, i suoi stravaganti compagni di viaggio, che formeranno un’insolita e bizzarra caro- vana sonora: Seby Burgio al pianoforte, Martino Malacrida alla batteria, Pietro Martinelli al basso e contrabbasso, Sophia Tomelleri al sassofono, Giulio Tullio al trombone. A loro toccherà il compito di accompagnare lo scoppiet- tante confronto tra due saltimbanchi della musica alle prese con un reper- torio umano e musicale sconfinato e regia e drammaturgia irripetibile, arricchito da scritti e pensieri Giorgio Gallione arrangiamenti musicali di compagni di strada, reali o ideali, di Paolo Silvestri “schizzo” Jannacci. Da Umerto Eco a con Seby Burgio piano- Dario Fo, da Francesco Piccolo a Marco forte, Martino Malacrida batteria, Pietro Marti- Presta a Michele Serra. nelli basso e contrabbas- Uno spettacolo giocoso e profondo so, Sophia Tomelleri sassofono, Giulio Tullio perché “chi non ride non è una per- trombone sona seria”.
GIOVEDÌ 10/03 ore 20.30 SE NON POSSO BALLARE... NON E’ LA MIA RIVOLUZIONE con LELLA COSTA ispirato a Il catalogo delle donne valorose di Serena Dandini
Mary Anderson ha inventato il tergicri- stallo. Lillian Gilbreth la pattumiera a pedale. Maria Telkes i pannelli solari. Ci sono Marie Curie, Nobel per la fi- sica, e Olympe De Gouges che scrisse la Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina. Ci sono Tina Ansel- mi, primo ministro della Repubblica italiana; Martha Graham che fece scendere dalle punte e Pina Bausch che descrisse la vita danzando. E poi c’è Maria Callas con la sua voce im- mortale come immortale è il canto po- etico di Emily Dickinson. C’è Angela Davis che lottò per i diritti civili degli afroamericani e c’è la fotoreporter Ilaria Alpi. Le sorelle Bell: Vanessa e naturalmente Virginia, la Woolf! Entrano una dopo l’altra, chiamate con una citazione, un accento, una smorfia, un lazzo, una canzone, una strofa, un ricordo, una poesia, un ge- mito, una risata. O solo col nome, che a volte non serve aggiungere altro. Entrano ciarlando e muovendo le ve- sti, mentre in scena si avvicendano i cambi di stagione. Si aggirano come fossero, finalmente, felici tutte, per dir- la con Elsa Morante che è lì con loro. Entrano come danzando Anna Pavlo- va, Hannah Arendt, Mae West, Grazia Deledda, Anna Frank, Eloisa, Artemi- sia Gentileschi e molte, molte altre, fino a farci girare la testa ed arrivare ad essere più di ... cento! Un progetto a cura di MISMAONDA prodotto Una al minuto. Tante eppure non da CENTRO TEATRALE ancora tutte le valorose che Lella BRESCIANO e TEATRO CARCANO Costa, in uno spettacolo di grande Progetto drammaturgico di virtuosismo, riesce ad evocare con Serena Sinigaglia Scrittura scenica di Lella la voce e con i gesti, invitandole Costa e Gabriele Scotti come un gran cerimoniere, ad en- Scene di Maria Spazzi trare e ballare con lei. Regia di Serena Sini- gaglia Perchè, come disse magistralmente e Ambientazione sonora di per sempre una di loro, Emma Gold- Sandra Zoccolan Costumi di Antonio man, se non posso ballare questa non Marras è la mia rivoluzione.
LUNEDÌ 21/03 ore 20.30 FESTE Una produzione di FAMILIE FLÖZ
"Questa tempesta lo spinge irresistibilmente nel futuro, a cui volge le spalle, mentre il cumulo delle rovine cresce davanti a lui al cielo. Ciò che chiamiamo il progresso, è questa tempesta". Walter Benjamin In una maestosa villa sul mare, tutto è pronto per la celebrazione di un matrimonio e della conse- guente festa. Dietro la villa, si na- sconde un cortile, sporco e caoti- co, dove il personale lavora senza sosta per cucinare, preparare, sorvegliare, pulire, ordinare. In un poetico equilibrio fra trage- dia e comicità, gli adorabili per- sonaggi di FESTE fanno del loro meglio per assicurare l'approvi- gionamento e il perfetto funzio- namento della magnifica casa sul mare. Condannati però a rimane- re fra i deboli e i vinti, lottano per la loro dignità e il rispetto da parte dei ricchi padroni. Ma improvvisamente il mare scom- pare, lasciando solo un deserto di sabbia e pietra. Per un momento, tutto si ferma. La musica, tuttavia, suona ancora e ancora più forte, perché la celebrazione dell'amore deve continuare con tutti i mezzi. FESTE è una favola per adulti sen- za parole. Una storia tragicomica sul perseguimento della felicità individuale - ma dietro al quale c'è di più: come gli angeli di Paul Klee, le maschere testimoniano Una produzione di Familie con la loro silenziosa immobilità Flöz l'impetuosa follia del progresso.
MARTEDÌ MERCOLEDÌ 29/03 30/03 ZORRO di Margaret Mazzantini con SERGIO CASTELLITTO
Uno spettacolo che vede in scena un vagabondo che ripercorre la storia della sua vita e delle scelte che lo hanno portato a vivere sulla strada e nel mentre riflette sul significato della vita. Un uomo ai margini della societa' capace di vedere la realta' osservando la vita delle persone "normali". Capace di restituire at- traverso una sorta di "filosofare" al- legro e indefesso il "sale della vita", la complessità e l'imprevedibilità Angelo Tumminelli e Prima dell'esistenza. Uno spettacolo tragi- International Company comico ed emozionante.
Informazioni Biglietti Intero Ridotto Ridotto Ridotto generico giovani studenti superiori Poltrone e palchi centrali € 22,00 € 18,00 € 12,00 € 5,00 Palchi laterali e balconata € 19,00 € 16,00 € 10,00 € 5,00 Loggione € 15,00 € 13,00 € 8,00 € 5,00 Biglietti spettacoli SAB 06/11/21 Due donne a confronto: le sigaraie Carmen di Bizet e Conchita di Zandonai MER 19 /01/22 Clitemnestra MART 08/02/22 Doppelgänger DOM 20/02/22 Notre Dame, il mistero della cattedrale Intero Ridotto Ridotto Ridotto generico giovani studenti superiori Poltrone e palchi centrali € 15,00 € 13,00 € 8,00 € 5,00 Palchi laterali e balconata € 13,00 € 11,00 € 7,00 € 5,00 Loggione € 11,00 € 9,00 € 6,00 € 5,00
Ridotto • Anziani oltre i 65 anni • Disabili Speciale studenti • Per gli studenti delle scuole dell’obbligo e superiori sono a disposizione biglietti ridotti a € 5 per ogni ordine di posto • Per i possessori di tessera di iscrizione all'università e per i giovani fino a 32 anni sono a disposizione biglietti ridotti a partire da € 6 Agevolazioni per chi si era abbonato alla Stagione Teatrale 2019-20 presentando la tessera abbonamento • Parcheggio gratuito presso il parcheggio interrato del MART • Ingresso a prezzo ridotto sui biglietti della sezione a concorso presso il Teatro Zandonai del Sipario d’Oro 2022, Concorso Nazionale di Teatro Amatoriale • Ingresso a prezzo ridotto a tutti i concerti della Stagione Concertistica 2021-22 promossa dall'Associazione Filarmonica di Rovereto Vendita biglietti Servizio “Primi alla prima” (a partire da 20 giorni prima la data dello spettacolo) • Presso gli sportelli convenzionati delle Casse Rurali Trentine solo per gli spettacoli programmati fino al 31.12.2021 • online sul sito www.primiallaprima.it Biglietteria Teatro Zandonai Corso Bettini 78 - T 0464 425569 il giorno dello spettacolo a partire dalle ore 19.30
Informazioni Portatori di handicap L’accesso al Teatro Zandonai mediante carrozzelle non presenta difficoltà; per ogni necessità di accompagnamento, assistenza e informazione, gli interessati si possono rivolgere all’Ufficio Cultura che provvederà ad avvisare il personale di sala Segreteria Teatro Zandonai Palazzo Alberti corso Bettini 43 38068 Rovereto T 0464 452368 - 0464 452256 turismo@comune.rovereto.tn.it www.comune.rovereto.tn.it www.teatro-zandonai.it IL CALENDARIO DEGLI SPETTACOLI È SUSCETTIBILE DI VARIAZIONI PER CAUSE DI FORZA MAGGIORE SI RICORDA AL GENTILE PUBBLICO CHE L’ORARIO D’INIZIO SPETTACOLO È FISSATO ALLE ORE 20.30 SI RACCOMANDA LA MASSIMA PUNTUALITÀ IL POSTO ACQUISTATO IN PREVENIDTA SARÀ GARANTITO FINO ALLE ORE 20.30
Teatro Riccardo Zandonai Corso Bettini 78 Rovereto Palchi centrali primo e secondo ordine palchi 2 e 22 dal palco 8 al palco 16
Comune di Rovereto Assessorato alla cultura Assessora alla cultura Micol Cossali Programmazione artistica Ufficio Turismo e grandi eventi Comune di Rovereto Servizio Istruzione, cultura e sport Dirigente Mauro Amadori Ufficio Turismo e grandi eventi Responsabile Lorenzo Oss Eberle Ufficio Stampa Marco Nicolò Perinelli Amministrazione e segreteria Cristina Bisoffi Staff tecnico dei teatri Guido Girardi Lorenzo Simoncelli Informazioni Rita Illuzzi Servizio di sala Società Multiservizi Rovereto Coordinamento Michele Cumer Progetto grafico e stampa Grafiche Stile Si ringrazia per la preziosa collaborazione ed in particolare per la gestione della biglietteria online il Coordinamento Teatrale Trentino
Comune di Rovereto Assessorato alla Cultura Teatro Zandonai Rovereto www.teatro-zandonai.it
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