MARIA DOMENICA MAZZARELLO TRA LE FONDATRICI DELL'OTTOCENTO
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Non è possibile richiamare in breve l’evoluzione della storiografia concernente la vita religiosa femminile, interna agli Istituti o esterna, senza cadere in riduzioni eccessivamente schematiche. Basti accennare che recentemente la corrente della storia delle donne si è interessata alle fondatrici, tentando di comprendere le loro singolari vicende.3 Ovviamente esse s’iscrivono nella storia sociale e nella storia della Chiesa tout court, fatta di presenze femminili e maschili interagenti. La secolarizzazione, provocata dalla Rivoluzione francese, si affaccia prima e si afferma dopo la Restaurazione, / GRAZIA LOPARCO MARIA DOMENICA mettendo in crisi le istituzioni più tradizionali. Nell’ancien régime infatti, MAZZARELLO col dilemma “aut murus, aut maritus" TRA LE la clausura, le rendite, i voti solenni caratterizzavano la consacrazione FONDATRICI TRA LE FONDATRICI DELL’OTTOCENTO femminile, nell’autonomia e separazione dei monasteri. DELL’OTTOCENTO Il ritiro di donne di estrazione più modesta avveniva invece nei conservatori o in famiglia, come monache in casa. Nel ‘700 si affacciò oltralpe il modello francese, imperniato sulla vita attiva, già ostacolata per Mary Word, e ripreso da un trattato di s. Alfonso (1760): La vera sposa di Gesù Cristo cioè GRAZIA LOPARCO la monaca santa. M. MAZZARELLO Le nuove urgenze apostoliche esercitarono pressione sulle strutture ecclesiastiche.4 Nonostante i persistenti pregiudizi circa la debolezza femminile, la nuova fisionomia istituzionale delle religiose si delineò con la centralizzazione del governo e dell’economia; l’affermazione della figura della superiora generale, contrastata inizialmente dalla curia; un’audace dedizione apostolica che ben presto raggiunse 1Paesi di missione (le prime religiose missionarie in America latina, dal 1855, furono le suore di S. Maria dell’Orto, o Gianelline). RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO XL NUMERO 2 MAGGIO/AGOSTO 2002 343
Nel corso dell’Ottocento fiorì una vasta RIASSUNTO gamma di forme, dalla conferma di consuetudini monastiche travasate La nota inquadra la figura di madre nelle Congregazioni (ad es. alcuni M aria D. Mazzarello tra le fondatrici ambienti di clausura, silenzio, abitudini dell'800. È un secolo ricco di penitenziali, spiritualità di riparazione) fondazioni religiose fem m inili dedite a varie modalità di consacrazione privata alla vita attiva, nell'Europa interessata al processo di e temporanea. secolarizzazione. La Chiesa riconosce Dal modello anteriore delle Figlie della gradualmente le novità istituzionali Carità essa si evolve in modo articolato veicolate da donne intraprendenti, e prelude alla consacrazione nel secolo, mosse da una multiforme carità come la corrente frassinettiana. In mezzo apostolica. c ’è una selva di Congregazioni di voti semplici formate da membri orientati RÉSUM É verso la temporaneità dei voti, a causa dello stretto contatto col “mondo", La note situe la figure de mère Marie e per il fatto di non essere riconosciuti NOTE E DISCUSSIONI D. Mazzarello parm i les fondatrices formalmente come religiose (lo erano de 1800. C ’est un siècle riche en ancora in senso proprio e forte solo fondations religieuses féminines le monache). Generalmente si distingue dédiées à la vie active en Europe où tra gli Istituti sorti nella prima metà se développait le processus de del secolo, pionieristici, e quelli sécularisation. L ’Église reconnaìt della seconda metà, in cui si situa Maria graduellement les nouveautés Domenica Mazzarello. institutionnelles apportées p a r des fem m es entreprenantes, poussées par Nel primo periodo le fondatrici, che talora une multiforme charité apostolique. erano donne sposate, come Maddalena Frescobaldi e la marchesa Giulia Falletti SUM M ARY di Barolo, più spesso erano consacrate, dovettero insistere presso vescovi The figure o f M other M ary D. e S. Sede per ottenere alcuni riconoscimenti Mazzarello is set among the che sembravano indispensabili alle nuove foundresses o f the 1800’s. It is a esigenze. century rich in the foundation o f Così la Eustochio Verzeri e Paola Frassinetti fem inine religious congregations per le Figlie del S. Cuore e le Dorotee dedicated to the active life; and this, chiesero un’autorità reale per le superiore while Europe is undergoing the generali e anche la carica a vita (mentre process o f secularization. The Church la temporaneità era legata al fatto di essere gradually recognizes the institutional donne). novelties invented by enterprising La tendenza della S. Sede, invece, era women moved by a multiform quella di affiancare un superiore apostolic charity. ecclesiastico e un cardinale protettore, orientando a chiedere l’autonomia R E SUM EN degli Istituti femminili dal ramo maschile affine, soprattutto per timore di scarsa La nota encuadra la figura de madre dipendenza dai vescovi. M arta D. Mazzarello entre las Così, per altri aspetti, Giulia Barolo fundadoras del 800. Es un siglo rico per le Suore di S. Anna come più tardi Rosa Gattorno per le Figlie di S. Anna 344 PO NTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUC AZION E A U X ILIU M
dovettero lottare perché le Costituzioni non rispecchiassero la mentalità dell’autore de fundaciones religiosas femeninas dedicadas a la vida activa, mientras materiale o del canonista più che l’intuizione en Europa se desarrollaba el proceso originaria. de secularización. La Iglesia reconoce Queste fondatrici, che seppero scrivere, en form a gradual las nuevas difendere le proprie idee e imprimere modalidades institucionales dirigidas un impulso apostolico in campo educativo p o r mujeres emprendedoras, movidas e assistenziale in sintonia con por diversas form as de caridad l’intraprendenza della borghesia cittadina, apostólica. provenivano soprattutto da ceti sociali medio-alti (come Maddalena di Canossa), A BSTR AKT e dunque contavano su reti di conoscenze e di prestigio sociale, su una certa N ota przedstawia figuri* m atki cultura e su una disponibilità economica Marii D. M azzarello wsród iniziale. zalozycielek X I X wieku. Jest to Altre superiore si riferirono in modi diversi wiek niezw ykle bogaty we fundacje zenskich zgrom adzen zakonnych / GRAZIA LOPARCO al superiore di un istituto maschile, come zycia aktywnego w Europie, gdzie le Figlie della Sapienza, le Rosminiane, zauwaza si* post§pujqcq e più tardi, le Serve dei Poveri del Cusmano sekularyzacj§. Kosciól stopniowo e anche e Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA). uznaje nowosc tych instytucji O collaborarono con un sacerdote zakladanych i prowadzonych przez diocesano o vescovo che stimolò TRA LE FONDATRICI DELL’OTTOCENTO kobiety o talentach o sostenne la fondazione, come fu per imprenditorskich i motywowanych le Marcelline e tante altre... bogatymi i róznorodnym i form am i Non fu e non è ancora sempre agevole milosci apostolskiej. e inequivocabile accertare se il ruolo della prima superiora poteva identificarsi più radicalmente anche con quello di confondatrice o fondatrice. Tali protagoniste, come tanti fondatori, sensibili alle necessità altrui, svilupparono una nuova santità urbana, consona M. MAZZARELLO alle nuove povertà, nel senso che non affrontarono più il problema della carità in termini di elemosina (come l’antica aristocrazia intendeva assistenza e beneficenza). Sempre più l’educazione e l’assistenza dei derelitti vennero istituzionalizzate, cioè non considerate attività contingenti destinate a dissolversi con l’emergenza, ma riconosciute come ambiti di impegno costante e sempre più qualificato professionalmente. Per questo, varie iniziative di associazioni di Figlie di Maria sfociarono in Istituti religiosi o affidarono ad essi la continuità dell’opera iniziata. RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO XL NUMERO 2 MAGGIO/AGOSTO 2002 345
La motivazione della carità, nella visione ecclesiastiche con relativo incameramento cattolica intransigente dell’Ottocento, dei beni, dalla propaganda negativa era accompagnata dall’ideale della su una notevole parte della stampa. riconquista religiosa della società, di cui Esse dovettero pertanto sottolineare si avvertiva l’urgenza della rigenerazione, il carattere “ laico" dei sodalizi, ossia minata da crescenti forme di laicismo. le religiose avrebbero conservato i diritti Grazie a coraggiose fondatrici i nuovi civili, non avrebbero rinunciato all’eredità Istituti, sorti in una realtà socio-politica in vista di un’eventuale uscita o dimissione variegata, cominciarono a svilupparsi dall’Istituto. con certi margini di creatività Da questo modo nuovo di intendere e di autonomia, regolati dal Methodus la “cittadinanza",5 scaturì l’impegno del 1854. Nel clima di graduale di adeguarsi alle leggi, anche allontanamento dei fedeli dalla Chiesa, nell’acquisizione dei titoli di studio, come la S. Sede e i vescovi favorirono lo slancio nell’edificazione degli stabili, apostolico femminile, corrispondente nella partecipazione ai concorsi pubblici alla continua diminuzione del clero, che e nella collaborazione con enti e comitati, si rese più visibile dopo l’Unità e il 20 tutte realtà a cui le fondatrici prestarono NOTE E DISCUSSIONI settembre 1870. Formalmente esclusi attenzione con senso realistico e di cui i cattolici italiani dalla vita politica, ben poco si conosce a tutt’oggi. le religiose penetrarono negli interstizi Mentre la polemica culturale tra cattolici informali, nelle sacche della povertà e liberali si inaspriva nel secondo e del disagio, di cui neppure il nuovo Ottocento, le nuove Congregazioni erano Stato si mostrò capace di farsi carico, fondate valorizzando un reclutamento dato che la matrice liberale lo rendeva di base sociale medio-bassa, rispecchiando poco sensibile alle esigenze elementari lo spostamento dell’asse Chiesa - potere di gran parte della popolazione. politico, verso l’asse Chiesa - società e L’Unità politica della penisola favorì nella società verso i membri più deboli, la diffusione delle congregazioni, sorte tra cui innanzitutto le donne, che nei decenni anteriori soprattutto al nord, responsabilmente si incaricarono anche nelle regioni meridionali e nelle della trasmissione della fede e dei costumi isole, conosciute come terre di missione cristiani.6 in Italia, giacché alle antiche povertà Così l’alleanza tra i due perdenti del di fatto si aggiungevano le nuove. processo della modernità laica, alla lunga La conseguente mobilità di personale si rivelò un successo, per certi versi. ebbe l’effetto positivo di mettere a contatto Le fondatrici caratterizzavano gli Istituti forme moderne di vita religiosa, ispirate religiosi per il fine secondario, cioè da una spiritualità apostolica, attiva l’apostolato. e intraprendente, maturata nei contesti Francesca Cabrini, per esprimere più avanzati, con ambienti e mentalità una sensibilità in via di maturazione, più ingabbiate nelle tradizioni. ebbe a dire che verso i trent’anni imparò L’incontro divenne quasi il presupposto a tenere gli occhi ben aperti, non bassi, di altre esperienze sorte in loco, con com’era costume diffuso all’epoca. tratti peculiari, tra la fine dell’Ottocento Non a caso si accentuò fin all’inizio e l’inizio del Novecento. del ‘900 il legame tra nubili e apostolato. Le nuove fondazioni, sempre meno Era evidente, infatti, che le donne legate all’obbligo delle doti e invece acquisivano con la consacrazione alcune sostenute dal lavoro dei membri, trovarono libertà di trasferimento, di organizzazione un clima anticlericale, attestato dalle leggi e gestione di opere ancora impraticabili eversive, dalla soppressione di istituzioni per le laiche contemporanee. 346 PO NTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUC AZION E A U X ILIU M
Basti ricordare le maestre comunali, un argomento che attende di essere la cura degli infermi, le visite dei malati esaminato sulle fonti archivistiche, per a domicilio. I viaggi, le associazioni far luce sulla mentalità interna ai due religiose o caritative, le iniziative Istituti dei salesiani e delle FMA di allora, di trasmissione della fede e dell’istruzione poco inclini a un riconoscimento che erano elementi concreti di promozione sembrava offuscare la grandezza femminile, radicati in un terreno comunitario. del fondatore a favore di una donna Sia chiaro che non l’ideale praticamente illetterata e ignota all’esterno.8 dell’emancipazione condiviso da élites Maria Mazzarello appartiene a una schiera femministe, ma l’adesione alla vocazione di confondatrici e fondatrici meno apostolica produsse vari cambi nel mondo attrezzate culturalmente, ma aperte religioso femminile. e lungimiranti, pronte ad aderire Dopo aver lasciato libertà di espressione a proposte ardite, grazie a una vita nell’Ottocento, col Novecento la Conditae spirituale soda nelle virtù, che non a Christo (1900) di Leone XIII sanciva confondeva l’umiltà con la grettezza, il pieno riconoscimento delle religiose l’intraprendenza con la superbia. di voti semplici, ma implicava un processo Dal dialetto di Mornese si passò in breve / GRAZIA LOPARCO di disciplinamento che si sarebbe e con decisione all’italiano e allo spagnolo compiuto col Codice di Diritto Canonico al seguito degli emigranti - che erano del 1917, passando per le Normae del 1901. in forte aumento - e ispirarono poi i numerosissimi viaggi di Francesca La fondazione delle FMA nel 1872, Cabrini. M. Mazzarello, a capo dovuta alla collaborazione attiva TRA LE FONDATRICI DELL’OTTOCENTO di una comunità costituita da giovani di don Bosco con Maria D. Mazzarello, modeste e audaci, entrò in un concerto si situa dunque in un quadro storico ecclesiale molto ampio. Non erano più ed ecclesiale complesso. i tempi dell’imposizione religiosa Don Bosco voleva suore che fossero accettata con rispetto, ma tempi sempre vere cittadine davanti allo Stato e vere meno scanditi dalle pratiche devozionali religiose di fronte alla Chiesa, senza e soprattutto dalla morale cristiana. porre questioni o dilemmi La via della convinzione e delle relazioni di cittadinanza, accettando di fatto interpersonali avrebbe espresso la sua la situazione politica, schivando efficacia in un tempo di crescente le polemiche sulle questioni di principio. secolarizzazione, in cui la tradizionale M. MAZZARELLO La sua apertura alle nuove esigenze sottomissione si scontrava con la moderna e perciò l’audacia nel campo affermazione della libertà di coscienza. dell’educazione delle fasce popolari, Le FMA intendevano essere educatrici anche femminili, incrociò la simile intuizione di educatrici, secondo il modello di Maria Mazzarello, che nella giovinezza, cattolico dell’epoca, restio all’apertura minata dalla malattia, seppe ripensare in linea di principio, declinato con tratti la sua vita in chiave di piena dedizione specifici costituiti dalle sfumature apostolica. del sistema preventivo. E col realismo tipico dei contadini, seppe Un punto di forza delle Congregazioni leggere la chiamata di Dio nell’ambiente dell’Ottocento risiede nell’aver mediato vicino, senza chiudersi tuttavia nel suo i contenuti tradizionali cristiani confine.7 col linguaggio della carità, dell’operosità Il titolo di confondatrice attribuito cordiale, della prossimità alle istanze a Maria Mazzarello per suggerimento sociali vecchie e nuove, non per del promotore della fede, mons. Natucci, giudicarle ma per assumerle a luoghi prima della beatificazione, è teologici, e dunque di impegno RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO XL NUMERO 2 MAGGIO/AGOSTO 2002 347
quotidiano sempre più qualificato. alcune rigidezze, che le fondatrici ben conobbero, ha costituito una leva Non era la via di una critica serrata di umanizzazione, ossia ha favorito alle ingiustizie, ma la via delle opere, l’espressione delle risorse personali, per diminuire le distanze non tanto più che divenire un motivo di costrizione, sociali quanto di fronte al progresso, come si tendeva a credere nel laicismo e assicurare una vita degna in un mondo ottocentesco. in cambiamento. Nel processo di normalizzazione disciplinare Così tante religiose hanno veicolato e di consolidamento istituzionale, alcuni l’immagine della bontà, della misericordia fattori pionieristici nelle fondatrici si sono di Dio, di un Dio attivo, non offeso sfumati, cedendo a richiami di uniformità o vendicativo; l’efficacia della protezione e conformismo, ritenuti poi, per vari della Vergine e della salvezza di Gesù, decenni, garanti di fedeltà allo spirito invocato sotto tanti titoli, attraverso delle origini. il sacrificio, la dolcezza, la tenacia, il senso Oltre agli aspetti istituzionali e carismatici, di responsabilità e, nel caso salesiano, molto c’è da scandagliare per comprendere attraverso la caratteristica nota dello stile l’effettiva incidenza delle Congregazioni di cordialità e di gioia nelle relazioni NOTE E DISCUSSIONI sviluppatesi dal gruppo originario, comunitarie ed educative. intorno alle fondatrici, nella vita sociale Senza rivendicare diritti, le fondatrici ed ecclesiale, in particolare negli ambiti e in genere le religiose conquistarono di attività in cui furono maggiormente spazi sociali nuovi attraverso il servizio. presenti. L’impossibilità di far “carriera" nella Chiesa, Sfugge ancora in buona parte in che manifestò forse più chiaramente misura gli Istituti religiosi siano stati la dimensione della gratuità del dono. vettori di un’autentica cultura e non solo La vocazione religiosa, assunta come femminile, fatta di valori, costumi, criterio e misura delle scelte apostoliche, mentalità, abilità professionali, e perfino agiva da forza propulsiva per superare vocabolario proprio. vari condizionamenti, vivi nelle stesse Nella misura in cui crescerà l’autocoscienza fondatrici, figlie del loro tempo. del percorso storico della propria identità Per questo la preghiera, l’ascesi a partire dalle origini, le Congregazioni e la convinzione di svolgere un ruolo Religiose potranno arricchire il dialogo di collaborazione attiva alla salvezza, culturale e, dando ragione di sé nel tempo diventarono gli strumenti per credere e nello spazio, potranno rinnovare in se stesse, nonostante la convinzione le categorie di comprensione del proprio di essere deboli e vulnerabili. compito nella storia, che per essere Non a caso il modello ricorrente era Maria, umana, è anche storiadi salvezza. figura della donna redenta e cooperatrice del Redentore, che ispirò moltissimi Istituti religiosi, come anche il S. Cuore di Gesù, la sua misericordia, la divina provvidenza. Le fondatrici del secondo Ottocento trovarono la strada in qualche modo tracciata per la definizione istituzionale delle Congregazioni, per cui potettero dedicarsi alla qualità dell’apostolato e della formazione dei membri e delle case. In sintesi l’orizzonte religioso, nonostante 348 PO NTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUC AZION E A U X ILIU M
NOTE femminile, in G ia n n a t e l l i Roberto (a cura di), Pensiero e prassi di don Bosco nel I centenario della morte (31 gennaio 1888-1988) 1 Il contributo è stato presentato dall’Autrice Quaderni di «Salesianum» 15, Roma, LAS 1988, in occasione della celebrazione commemorativa 151-169; P o s a d a M. E., Don Bosco Fondatore del cinquantesimo della canonizzazione di S. Maria dell'Istituto delle Figlie d i Maria Ausiliatrice, Domenica Mazzarello (1837-1881) tenutasi a Roma in M id a l i Mario (a cura di), Don Bosco Fondatore presso la Pontificia Facoltà di Scienze della Famiglia Salesiana. Atti del Simposio dell’Educazione “Auxilium" il 6 dicembre 2001. (22-26 gennaio 1989), Roma, EDB 1989, 281-303; POSADA M. E., L'Istituto delle Figlie di Maria 2 Cf S c a r a f f ia Lucetta, “Il Cristianesimo l'ha fatta Ausiliatrice in rapporto a don Bosco, in M id a l i M. libera, collocandola nella famiglia accanto (a cura di), Don Bosco nella storia. all'uomo"(dal 1850 alla “Mulieris dignitatem”), Atti del I Congresso Internazionale di studi in E a d . - Z a r r i G., Donne e fede. Santità e vita su don Bosco religiosa in Italia, Roma-Bari Laterza 1994, 441 Studi storici 10, Roma, LAS 1990, 217-229. 493; S c a r a f f ia L., Fondatrici e imprenditrici, L’archivio centrale salesiano molto probabilmente in F a t t o r in i Emma (a cura di), Santi, culti, simboli conserva materiale prezioso circa la mentalità dei nell'età della secolarizzazione, Torino, Rosenberg superiori all’epoca della beatificazione, & Sellier 1997, 479-493. Per un panorama e su don Ferdinando Maccono, che dovette soffrire storiografico sulla vita religiosa, cf ROCCA per aver molto stimato la Mazzarello. Giancarlo, Contenuti e periodizzazione della storia / GRAZIA LOPARCO della vita religiosa, in DE SPIRITO Angelomichele - BELLOTTA Ireneo (a cura di), Antropologia e storia delle religioni. Saggi in onore d i Alfonso M. d i Nola, Roma, Newton & Compton 2000, 147-182; sulle religiose in particolare, cf anche il mio volume Le Figlie di Maria Ausiliatrice nella società italiana (1900-1922). Percorsi e problemi d i ricerca TRA LE FONDATRICI DELL’OTTOCENTO = Il Prisma 24, Roma, LAS 2002 3 Cf R o c c a Giancarlo, Donne religiose. Contributo a una storia della condizione femminile in Italia nei secoli XIX-XX, Roma, Ed. Paoline 1992. 4 Cf G a io t t i d e B ia s e Paola, Da una cittadinanza all'altra. Il duplice protagonismo delle donne cattoliche, in B o n a c c h i Gabriella - G r o p p i Angela (a cura di), Il dilemma della cittadinanza. Diritti e doveri delle donne, Roma-Bari, Laterza 1993, 128-165. M. MAZZARELLO 5 Cf C a f f ie r o Marina, Dall'esplosione mistica tardo- barocca all'apostolato sociale (1650-1850), in S c a r a f f ia - Z a r r i , Donne e fede 327-373. 6 Cf C a v a g l ià Piera, Il rapporto stabilitosi tra S. Maria Domenica Mazzarello e S. Giovanni Bosco. Studio critico d i alcune interpretazioni, in P o s a d a M. E. (a cura di), Attuale perché vera. Contributi su S. Maria Domenica Mazzarello Il Prisma 6, Roma, LAS 1987, 69-98. 7 Cf P o s a d a Maria Esther, Significato della «validissima cooperatio» d i S. Maria Domenica Mazzarello alla fondazione dell'Istituto delle Figlie d i Maria Ausiliatrice, in E a d . (a cura di), Attuale perché vera 53-68; F io r a Luigi, Storia del titolo d i «Confondatrice» conferito dalla Chiesa a S. Maria Domenica Mazzarello, in ivi 37-51; P o s a d a Maria Esther, Alle origini di una scelta. Don Bosco Fondatore d i un Istituto religioso RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO XL NUMERO 2 MAGGIO/AGOSTO 2002 349
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