STADIO R. CURI PERUGIA - VENERDÌ 6 MAGGIO ORE 20.30 - MATCHDAY / CAMPIONATO ITALIANO DI
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M A T C H D AY / C A M P I O N A T O I T A L I A N O D I C A L C I O S E R I E B 2 0 2 1 / 2 0 2 2 VENERDÌ 6 MAGGIO STADIO R. CURI ORE 20.30 PERUGIA sponsored by
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PERUGIA MONZA GOAL SEGNATI PARATE (media 114,3) 39 60 129 104 PERUGIA MONZA PERUGIA MONZA GOAL SUBITI CLEAN SHEET 32 37 13 15 PERUGIA MONZA PERUGIA MONZA TIRI IN PORTA GOAL IN AREA PICCOLA (media 174,2) (media 9,2) 152 164 9 15 PERUGIA MONZA PERUGIA MONZA GOAL SU CORNER GOAL DI TESTA (media 7 %) 8 8 7 8 PERUGIA MONZA PERUGIA MONZA 11 VITTORIE PERUGIA PRECEDENTI AL CURI 1 PAREGGI 0 VITTORIE MONZA
38 GIORNATA a 06-05-2022 COMO ORE 20.30 CREMONESE 06-05-2022 PERUGIA ORE 20.30 MONZA 06-05-2022 FROSINONE ORE 20.30 PISA 06-05-2022 CROTONE ORE 20.30 PARMA 06-05-2022 BRESCIA ORE 20.30 REGGINA 06-05-2022 BENEVENTO ORE 20.30 SPAL 06-05-2022 ASCOLI ORE 20.30 TERNANA 06-05-2022 ALESSANDRIA ORE 20.30 L.R. VICENZA 06-05-2022 COSENZA ORE 20.30 CITTADELLA 06-05-2022 LECCE ORE 20.30 PORDENONE CLASSIFICA SERIE B 1 LECCE 68 11 CITTADELLA 52 2 MONZA 67 12 COMO 47 3 CREMONESE 66 14 REGGINA 46 4 PISA 64 15 PARMA 46 5 BRESCIA 63 16 SPAL 39 6 BENEVENTO 63 17 ALESSANDRIA 34 7 ASCOLI 62 18 COSENZA 32 8 FROSINONE 58 19 L.R. VICENZA 31 9 PERUGIA 55 20 CROTONE 26 10 TERNANA 54 20 PORDENONE 18
Il mio idolo è sempre stato Joe Hart, In porta ho iniziato da piccolo, un anche se fisicamente e tecnicamente anno o due dopo aver cominciato a completamente diverso da me sono giocare a calcio quindi a 7 anni circa, cresciuto vedendo i suoi video su per necessità dato che nessuno voleva Youtube e cercando di imitare le sue andare fra i pali. Ricordo che eravamo parate. Oggi invece seguo moltissimo ad un torneo vicino al mio paese e mi Alessio Cragno molto piu simile a me hanno convinto a provare. Feci molto come caratteristiche. bene e non ne sono più uscito. Della mia mia Seguo infanzia ricordo principalmente la soprattutto le partitelle che ANDREA NFL, sport che amo moltissimo e spero facevamo nel campetto del patronato insieme ai ZACCAGNO prima o poi di poter assistere dal vivo ad una partita. miei amici, ricordo Gioco anche a che giocavamo ore softair in estate e ore a prescindere quando torno a dal meteo o qualsiasi casa. altra cosa, molte volte finivamo La parata più l’allenamento nella bella? In realtà squadra del paese e due, la prima con subito correvamo a il Torino in finale giocare ancora tutti di Campionato assieme lì. Erano Primavera quando momenti davvero abbiamo vinto lo felici. scudetto contro la Lazio su un colpo di Cantante preferito testa di Tounkara. La è sempre stato seconda ai Mondiali Eminem, canzone U20, quarti di finale, Mockingbird. contro la Francia su un tiro deviato di Augustin. Tra i portieri più forti Ormai per l’evoluzione che il ruolo del al momento metto portiere ha avuto credo non basti una sola Alisson, più completo che caratteristica. Credo che ai massimili livelli esista, poi Ter Stegen, oltre ovviamente ad essere bravi a parare fortissimo tra i pali e bisogna avere una grande personalità e fenomenale nella gestione presenza in campo, che si traduce nell’essere di palla con i piedi e sicuri nelle uscite e nel saper gestire bene Curtois, per struttura le situazioni difficili anche mentalmente. In fisica e capacità, anche secondo luogo bisogna sempre di più aver lui comunque è sempre padronanza con i piedi perche sta diventando determinante. un fattore chiave nel calcio di oggi.
Tenere fuori dalla portata dei bambini di età inferiore ai tre anni. Non superare la dose consigliata. Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata, equilibrata e di un sano stile di vita. NUTRIHUM MAIN SPONSOR NUTRE IL BENESSERE, NUTRE LO SPORT NUTRIHUM è una linea di Integratori che nasce dall’incontro tra Nutrizione e Farmaceutica, concepita per fornire supporto mirato al conseguimento del Benessere della Persona e dello Sportivo. Scegliere NUTRIHUM è scegliere Qualità, Innovazione e Ricerca Scientifica. www.nutrihum.it keybusiness.com
LA PARTITA DEL LORD Perugia-Monza è la sua partita. Il "Lord", il capitano di quel Perugia dei miracoli con 323 presenze, divenendo il secondo giocatore per numero di partite nella storia della squadra, nonché, limitatamente alla Serie A, il più presente in assoluto con 170 match, e, dall'altra parte, l'allenatore dei brianzoli con una promozione in B e una Coppa di Serie C. Chissà cosa avrebbe pensato Pierluigi Frosio di questo scontro all'ultima giornata.. "Sarebbe stata una giornata particolare per lui - spiega Alex Frosio, figlio e giornalista della Gazzetta dello Sport - come in quel Monza-Perugia del 1998 dove sedeva sulla panchina del Monza. Tra l'altro fu la mia prima intervista a lui e ricordo che mi (per gentile concessione di Alex Frosio) disse "Ho il cuore diviso a metà". A proposito di quel Monza-Perugia del 1998 (terminato 0-2). C'è un parallelo, a livello di percorso, con la gara di venerdì? Secondo me no. Quel Perugia fece una grande rincorsa ma si giocava la promozione diretta in Serie A visto anche la struttura regolamentare di quel campionato (senza playoff). Il percorso di questa squadra qui è stato diverso. Sono due annate che non sono paragonabili. Fra i vari giocatori che fece crescere papà Frosio c'è Giovanni Stroppa che venerdì sarà sulla panchina del Monza. Giovanni è un amico di famiglia. Io sono nato a Perugia e quindi la considero come casa mia in senso stretto. Però sarei felice per Giovanni se vincesse. Se si pensa alla figura del "libero", oltre Scirea, viene in mente subito Pierluigi. A quell'epoca andava di moda l'impostazione olandese con i giocatori che non avevano posizione fisse ed è una cosa che sta tornando, lo fanno l'Inter e il Milan, anche se in modo diverso, e altre squadre. È un ritorno al passato, come quello della marcatura a uomo. Anzi, papà negli ultimi tempi era convinto che sarebbe proprio tornato il ruolo del libero, l'uomo staccato dietro che poi, come lui, avanzava e impostava in avanti. Dieci anni di Perugia, un gruppo unito che portò a risultati incredibili. Un segreto particolare dietro questa compattezza? Guarda, ti dico di più. Quel gruppo, in un certo senso, è continuato anche dopo. Io abito a Milano. Ho ritrovato Eva Scaini (la figlia di Enzo, a proposito di ex..), Sabrina Curi la vedo ogni volta che posso, e la nipote di D'Attoma, Giulia, l'ho conosciuta quando eravamo già grandi (non poco tempo fa) ma ci siamo legati moltissimo, forse proprio per quella "eredità miracolosa". Quando venni a San Sisto con papà lo scorso settembre conobbi per la prima volta il figlio del "Tigre" Ceccarini, era come se lo conoscessi da sempre. Ecco, quel Perugia lì, quel gruppo lì, non si è fermato ai nostri padri, continua ancora oggi. Che partita sarà quella di venerdì sera al Curi. Come tutto il calcio italiano in questo momento, dico imprevedibile. Entrambe fino a due giornate fa sembravano tagliate fuori e proprio l'imprevedibilità della Serie B le tiene ancora in corsa ognuno per il proprio obiettivo. A mio parere dipenderà più dal Monza, se avrà il "braccino corto" di chi sta per tagliare il traguardo oppure la voglia di andarsi a prendere il proprio obiettivo. Queste gare sfuggono a qualsiasi tipo di analisi.
A cura di Carlo Giulietti SCHEGGE DI GRIFO, LE TRASFERTE DEGLI ANNI '90 Diciamolo chiaramente, le trasferte che abbiamo vissuto negli anni ‘90 sono ormai irripetibili, per una lunga serie di motivazioni. Tutto iniziò nella stagione 1991-1992 con l’arrivo a Perugia di Luciano Gaucci, in quella stagione di serie C girone B la tifoseria perugina, travolta da un entusiasmo dilagante, cominciò a riorganizzarsi per seguire la propria squadra dovunque. Soprattutto nel profondo Sud dove, in quegli anni, ogni viaggio rappresentava un’insidia, il Perugia Calcio era temuto, invidiato e pure odiato. Si partiva di sabato sera e si tornava di lunedì mattina, una sfacchinata come diciamo noi, ma anche un modo per vivere le trasferte a 360 gradi, fuori dai classici schemi. Una sfida nella sfida. In poche settimane si macinavano centinaia, anzi migliaia di chilometri. La Salerno-Reggio Calabria la conoscevamo come le nostre tasche, i postali non erano il massimo della comodità ma non ce ne fregava assolutamente niente. Si partiva e basta, in pochi o in tanti: a Salerno come a Nola, a Siracusa come ad Acireale, a Reggio Calabria come ad Andria, fino a Barletta. Tanti ricordi, un’infinità di aneddoti, scorrono i volti di tutti, compresi coloro che ci hanno lasciato prematuramente. Il consueto bagno sulla magnifica spiaggia di Scilla prima di traghettare verso la Sicilia era un classico. Villa San Giovanni, Messina, Taormina, Giardini di Naxos con la rituale sosta propiziatoria. La nostra era diventata una “strana” e costante abitudine, un gruppo di sonnambuli che verso la mezzanotte del sabato girovagavano con sciarpa e bomber biancorossi dalle parti del bar Melograno a Madonna Alta. I soliti pazzi che avevano deciso di trascorrere 30 ore in autobus per seguire il Grifo in ogni trasferta. Un ricordo a distanza di decenni: ad Acireale (26.04.1992: 1-1) nel nostro settore appare una signora che ci chiede disperatamente una sciarpa, è perugina doc ma da 20 anni risiede in Sicilia dal momento che ha sposato un acese. Ci dice che si trova bene ma “Perugia è un’altra cosa…” e le scende una lacrimuccia. Invece a Siracusa (23.03.1992: 2-4) nonostante il pesante passivo i sostenitori locali ci offrono a fine gara deliziosi cannoli siciliani, l’anno seguente la musica cambierà e pure di parecchio (1-1 con rete di Gelsi, la gara “incriminata”). I sentimenti si accavallano, ieri come oggi: felicità, dispiaceri, volontà di riscatto, superare lo sterile fatalismo. E poi rimane impressa una regola che ci ha sempre contraddistinto, in ogni categoria, che ci stimola a non mollare: i calciatori e gli addetti ai lavori vanno e vengono, i veri tifosi resistono, soffrono, nella buona come nella cattiva sorte. " lio tig 'Ar nl co oe str Ro ol "C
SETTORE GIOVANILE PRIMAVERA Nell'andata dei quarti di finale playoff del Campionato Primavera 2 sfiora l’impresa la Primavera del Perugia che viene beffata nei minuti di recupero dopo essere stata in vantaggio per gran parte della gara. A passare in vantaggio è il Perugia con Seghetti ma il Parma trova il pari con De Rinaldis con una punizione. Al 28’ ducali in vantaggio con Lusha che approfitta di un errore in disimpegno biancorosso. Arriva subito la reazione del Grifo con Sulejmani che al 32' pt fa 2-2. A due minuti dall’intervallo si riporta avanti il Perugia con il rigore trasformato da Fabri. Nel secondo tempo, Farucci a tempo scaduto fa 3-3. UNDER 17 SERIE A e B - GIRONE C I ragazzi di mister Papini chiudono il campionato al 8° posto con 9 vittorie, 2 pareggi e 13 sconfitte. Da segnalare le vittorie arrivate contro Crotone, Reggina e nel derby. I Grifoni realizzano 47 reti subendone 49, con un media gol di 2 reti a partita. Capocannoniere di squadra Ronconi con 10 reti seguito da Giunti e Sulejmani a quota 7, Leone 5, Polizzi 4, Della Valle, Fagotti, Peroni e Serfilippi 2 mentre Ascani, Piccioli, Ravanelli, Tarja e Viti 1 rete ciascuno. UNDER 16 SERIE A e B - GIRONE C I ragazzi di mister Possanzini chiudono il campionato al 9° posto con 2 vittorie, 2 pareggi e 14 sconfitte. Le vittorie sono arrivate contro Ascoli e Pisa. Realizzano 22 reti subendone 53, con un media gol di 1,2 reti a partita. Ambrogi e Caprari hanno realizzato 4 reti ciascuno seguiti da Befaro, Carbonini e Costanzi a quota 3, Giommetti 2 mentre Marinelli, Marocchi e Saveri 1 rete ciascuno. UNDER 15 SERIE A e B - GIRONE C L'Under 15 biancorossa chiude il campionato al 9° posto con 4 vittorie, 3 pareggi e 11 sconfitte. Le vittorie sono arrivate contro Bologna, Ascoli, Pisa e Sassuolo. I ragazzi biancorossi hanno realizzato 21 gol subendone 42, media reti a partita di 1,2. Capocannoniere di squadra Salvatore Monaco con 12 reti, Barberini, Bevilacqua e Giordani a quota 2, Mazzeo e Mottola quota 1.
MONDO ACADEMY INTERVISTA A YAMATO KAWAI, PRESIDENTE DEL PERUGIA JAPAN Nel Sol Levante c'è una scuola calcio che sventola fiera la bandiera del Grifo. Infatti fra le varie Academy biancorosse in giro per il mondo ce ne è una in Giappone, la Perugia Japan, del presidente Yamato Kawai, che ci ha raccontato qualche cosa di più sulla sua scuola e sul rapporto con il Perugia. Quando è iniziata la collaborazione con il Perugia e quanti ragazzi iscritti avete? Tutto è iniziato nel 2008 e ora abbiamo circa 300 ragazzi divisi fra le quattro città in cui abbiamo le nostre scuole: Tokyo, Yokohama, Kobe e Ashiya. Come è iniziata la collaborazione con i colori biancorossi? Dopo aver giocato nel settore giovanile biancorosso dal 2002 al 2004, ho deciso di tornare nel mio paese per trasmettere ai bambini giapponesi i meravigliosi metodi di allenamento che avevo appreso qui da voi. Qual è la differenza tra il calcio italiano e quello giapponese? In generale, i giocatori giapponesi sono cresciuti in qualità e hanno un ricco repertorio di dribbling. La mia impressione è che ultimamente nel calcio si creano più duelli individuali. Se ci sono ostacoli, cercheremo di risolverli giocando uno contro uno. La personalità per noi è molto importante. I giocatori italiani, invece, solitamente scelgono di lavorare più di squadra per superare la difesa avversaria, spostano la palla da un lato all'altro del campo, effettuano passaggi rapidi ad un tocco o due e aspettano che si crei spazio nella difesa avversaria. Anche l'aspetto ambientale è molto diverso. In Giappone non abbiamo spazi ampi dove puoi giocare a calcio come l'Italia, quindi ci alleniamo in piccoli centri. Sopratutto nelle aree urbane come Tokyo, i campi vengono realizzati sui tetti
MONDO ACADEMY di edifici come, ad esempio, i centri commerciali. Academy Perugia-Academy Japan. Quanto è speciale per voi questo connubio? Ci sentiamo una famiglia. Ringraziamo soprattutto il vicepresidente Mauro Lucarini per starci vicino e seguirci in ogni nostra attività. Speriamo che la situazione della pandemia vada in miglioramento così da poter tornare a Perugia in estate. Come gestite la scuola calcio in questo periodo particolare? L'influenza della pandemia rimane ancora ma è notevolmente migliorata e ora c'è un ambiente favorevole per far divertire i bambini. I vostri bambini hanno un giocatore italiano preferito? Marco Verratti è popolare tra i bambini giapponesi. Per i più grandi invece c'è Alessandro Nesta, che ha esperienza come allenatore a Perugia ed è ancora un personaggio popolare. E il giocatore del Grifo preferito? Attualmente Manuel De Luca. Del passato invece l'indimenticabile Hidetoshi Nakata, la sua figura viene accostata spesso al Perugia. Che impatto ha il marchio Perugia in Giappone? Molte grandi squadre ora hanno scuole in Giappone. Ad esempio, prendendo le squadre italiane, Milan, Inter e Juventus hanno varie scuole calcio. Ma il Perugia è stata la prima squadra di calcio professionistica europea ad aprire una scuola qui da noi quindi ormai è una squadra molto conosciuta in Giappone al pari di Milan, Inter e Juventus. Un saluto a tutta la città di Perugia e..forza Grifo!
Il matchday program è un contenuto esclusivo a cura dell’ufficio marketing e stampa A.C.PERUGIA CALCIO, visionabile gratuitamente online sul sito internet ufficiale www.acperugiacalcio.com (( (((((( (((( ((( ( ( (( ( ((( #PULCHRAPERUSIA (( ((( C A ((( IB AT T E R I (( N T ( PA A ( STAM ( A (( U N G I N ((((((( E ANTIF o ur g g i a m o il fut Prote Graphicmasters Srl Via A. Manna, 89/1/2/3 - 06132 Sant’Andrea delle Fratte (PG) +39 075 5271355 - info@graphicmasters.it www.graphicmasters.it
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