"IN AMORE...NON RISCHIARE" - PROGETTO DI PREVENZIONE IN AMBITO HIV/AIDS
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ASL CITTA’ DI MILANO Servizio di Medicina Preventiva nelle Comunità e dello Sport ASL CITTA’ DI MILANO DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SERVIZIO DI MEDICINA PREVENTIVA NELLE COMUNITA’ E DELLO SPORT “IN AMORE...NON RISCHIARE“ PROGETTO DI PREVENZIONE IN AMBITO HIV/AIDS Milano, gennaio 2008 1
ASL CITTA’ DI MILANO Servizio di Medicina Preventiva nelle Comunità e dello Sport - PREMESSA Il piano triennale di Prevenzione HIV della Regione Lombardia avviato nel 2000, ha valorizzato il ruolo fondamentale della ASL Città di Milano nelle strategie di prevenzione sul territorio cittadino. E’ stato quindi costituito presso il Dipartimento di Prevenzione della ASL uno staff (stabile e coordinato) formato da operatori sanitari del Servizio di Medicina Preventiva nelle Comunità e dello Sport (S.M.P.C-S): medici di comunità, assistenti sanitarie e infermiere professionali. Tale gruppo di lavoro, al termine di uno specifico percorso biennale formativo – metodologico, ha elaborato una proposta di intervento preventivo in ambito H.I.V./ A.I.D.S. destinata agli studenti delle scuole secondarie di II° milanesi. INQUADRAMENTO EPIDEMIOLOGICO E METODOLOGIA GENERALE E’ a tutti noto che la diffusione dell’HIV- AIDS in tutto il mondo è responsabile di milioni di casi di malattia e morte: dall'inizio dell'epidemia il virus HIV ha infettato più di 50 milioni di persone e ha causato la morte di 16,3 milioni di adulti e bambini. In Italia,dal 1982 al 31 dicembre 2005 sono stati notificati 56.076 casi di Aids dei quali 34.757 deceduti. L'ultimo rapporto del Centro Operativo Aids dell'Istituto Superiore di Sanità evidenzia una diminuzione dei contagio, ma la malattia non è ancora sconfitta e il vaccino non così prossimo: nel 2005 ci sono stati 1.141 nuovi casi e la regione più colpita è la Lombardia con un'incidenza di 5.8 per centomila abitanti. Nella maggior parte dei nuovi casi il virus è stato contratto per trasmissione sessuale e quella eterosessuale rappresenta la modalità di trasmissione più frequente nell'ultimo anno. Sempre più spesso, poi, la diagnosi avviene in età adulta, in media a 41 anni per gli uomini e 38 per le donne. Molti progressi sono stati fatti negli ultimi anni in campo terapeutico tanto che, dal 1996 ad oggi, la terapia ha ridotto drasticamente il numero dei morti in Italia passati da 25.000 a 10.000. Purtroppo questi farmaci, da soli o in associazione tra loro, oltre ad essere penalizzati da tossicità e da effetti collaterali considerevoli, determinano solo un allungamento della vita nei malati di AIDS, non la guarigione. Rimane a tutt’oggi indispensabile mantenere alto l’interesse e impegnare risorse ed energie sull’altro fronte di lotta al virus e cioè quello della PREVENZIONE PRIMARIA: la prevenzione del contagio. Partendo da questa considerazione appare indispensabile che i destinatari privilegiati di un progetto di prevenzione primaria siano i giovani adolescenti, più esposti al rischio, sia perché alle prime esperienze sessuali, sia per la particolare condizione psicofisica dell’adolescenza. La comunità scientifica internazionale è convinta che l’informazione,per quanto corretta e capillare, da sola, non sia sufficiente ad evitare la trasmissione Milano, gennaio 2008 2
ASL CITTA’ DI MILANO Servizio di Medicina Preventiva nelle Comunità e dello Sport dell’HIV, perché le origini dei comportamenti a rischio si trovano nelle mentalità, negli stili di vita, nelle qualità delle relazioni interpersonali. L’informazione pertanto acquista significato in un quadro più ampio di formazione, capace di aprire la strada alla promozione della salute e alla capacità di decisione. In questo senso il ruolo della scuola diventa insostituibile in quanto la scuola stessa è luogo di aggregazione e di dibattito e può essere una mediatrice ideale tra giovani, insegnanti, famiglie,operatori sanitari e mezzi di comunicazione di massa nel formare una solida e matura consapevolezza per promuovere la salute di ciascuno. DESTINATARI: Alunni del terzo anno delle scuole secondarie di II grado di Milano. OBIETTIVO GENERALE: Prevenire o modificare comportamenti a rischio di diffusione del virus H.I.V. tra gli studenti destinatari del progetto. OBIETTIVI SPECIFICI sono i seguenti: - Verificare le nozioni già in possesso degli studenti e correggere eventuali errori e/o distorsioni dell’informazione relativa all’H.I.V - A.I.D.S. - Favorire la consapevolezza del rischio personale di contrarre l’infezione da H.I.V,. per ridurre la discrepanza tra nozioni possedute e comportamenti spesso incoerenti o paradossali. - Promuovere l’adozione di strategie comportamentali atte ad evitare il contagio da H.I.V. METODOLOGIA E STRUMENTI Coinvolgimento dell’Istituzione Scolastica tramite il Referente alla Salute e i docenti coordinatori di classe. Interventi nelle classi predisponendo un setting adeguato dello spazio ed utilizzando momenti di lezione interattiva alternati a lavoro a piccoli gruppi e/o giochi di ruolo, brainstorming. Gli incontri sono gestiti da due operatori sanitari del Servizio Medicina Preventiva nelle Comunità appartenenti al Gruppo Cittadino Prevenzione A.I.D.S. dell’ASL Città di Milano. L’intervento è preceduto dalla somministrazione di un questionario d’entrata da parte dell’insegnante coordinatore della classe. In questo modo, quando gli operatori sanitari entrano nelle classi, già conoscono il livello di conoscenze degli studenti e possono così modulare la parte informativa. Al termine degli incontri, gli operatori sanitari somministrano agli studenti un questionario d’uscita e viene messo a disposizione del materiale informativo del Ministero della Salute e della ASL Città di Milano. Con i docenti referenti sono previste, quando è possibile, delle brevi restituzioni al termine degli interventi nelle classi. E’ inoltre previsto un incontro finale, con restituzione dei risultati complessivi del progetto alla Commissione Salute della scuola o comunque ai docenti interessati. Milano, gennaio 2008 3
ASL CITTA’ DI MILANO Servizio di Medicina Preventiva nelle Comunità e dello Sport PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI E TEMPI DI REALIZZAZIONE Il progetto prevede due incontri di due ore ciascuno per ogni singola classe distanziati da circa una settimana. VALUTAZIONE: Il progetto sarà valutato attraverso indicatori di risultato, tramite i questionari compilati dagli studenti; indicatori di gradimento, tramite i questionari destinati ai docenti e agli operatori sanitari; indicatori di processo valutando il numero di richieste pervenute dalle scuole e il numero delle classi raggiunte in relazione alla popolazione scolastica cittadina. Per gli studenti, in base all’elaborazione e confronto delle domande dei questionari in entrata e uscita, si valuteranno : 1) l'aumento delle conoscenze e della consapevolezza del rischio 2) il gradimento e l’utilità per questo tipo di interventi Per docenti referenti (Referente alla Salute e coordinatori di classe) è previsto un questionario sul gradimento, l’utilità e l’eventuale ricaduta del progetto nelle classi e sulla scuola nel suo complesso. Anche gli operatori sanitari impegnati nelle classi daranno una loro valutazione complessiva sugli incontri con gli studenti e sul coinvolgimento e la collaborazione della scuola. A ciascuna scuola coinvolta verrà fornita una restituzione scritta sui risultati emersi dai questionari degli alunni e sulla ricaduta degli interventi nella classe e sulla scuola nel suo complesso. Milano, gennaio 2008 4
ASL CITTA’ DI MILANO Servizio di Medicina Preventiva nelle Comunità e dello Sport Educazione tra Pari (Peer Education) INQUADRAMENTO EPIDEMIOLOGICO E METODOLOGIA GENERALE A completamento ed integrazione del progetto di prevenzione in ambito HIV- AIDS "In amore…non rischiare", gli operatori della ASL Città di Milano propongono di utilizzare una nuova strategia educativa incentrata sulla formazione di un gruppo di adolescenti, che consenta loro di assumere un ruolo da protagonisti nella realizzazione del progetto. Si intende cioè ricorrere al modello di "educazione tra pari" (peer education), che porterebbe dei ragazzi adeguatamente formati ad essere i migliori "moltiplicatori di messaggi" per i loro pari, in quanto portatori di esperienze, conoscenze e linguaggi comuni alla fascia giovanile. La filosofia che sottende l'educazione tra pari mira a valorizzare le risorse e le capacità comunicative dei giovani nel diffondere informazioni tra coetanei, contribuendo al superamento delle barriere culturali e comunicative che spesso si frappongono tra operatori sanitari e/o insegnanti e popolazione giovanile. L'evidenza emersa da innumerevoli ricerche di psicologia sociale dimostra come un individuo sia più facilmente indotto a modificare le proprie convinzioni o atteggiamenti se il gruppo sociale al quale appartiene lo spinge in questa direzione. Tale fenomeno riveste un'importanza particolarmente significativa in alcuni periodi della vita, come l'adolescenza, quando il senso di appartenenza ad un gruppo diviene un fattore fondamentale e strutturante della personalità. Da qui la proposta di coinvolgere direttamente i giovani in questo progetto sperimentale di prevenzione in ambito HIV-AIDS occorrendo, al riguardo, ricordare l'attualità del problema in quanto: - l'infezione da HIV è in aumento soprattutto nella fascia giovanile eterosessuale (tra i 14 ed i 22 anni) ed in particolar modo tra le giovani donne. - il 70% dei nuovi casi di AIDS si è verificato in persone ignare di essere sieropositive per HIV. I DESTINATARI saranno un piccolo gruppo di studenti che già lo scorso anno scolastico hanno realizzato il progetto riguardante la prevenzione HIV-AIDS, in un’ottica di continuità ed approfondimento. L'OBIETTIVO è quello di fare di un gruppo di adolescenti adeguatamente formato, il migliore moltiplicatore di messaggi per i loro pari , rispetto alla prevenzione della infezione HIV. A tal fine si prevede di: - valorizzare il protagonismo dei ragazzi potenziandone le capacità espressive e comunicative affinché siano in grado di progettare e di realizzare degli "eventi informativi" nella scuola, relativi alla prevenzione HIV. - incrementare la loro capacità di riconoscere e ricorrere ad adulti significativi come interlocutori . - accrescere il senso di appartenenza alla loro scuola . Milano, gennaio 2008 5
ASL CITTA’ DI MILANO Servizio di Medicina Preventiva nelle Comunità e dello Sport LA METODOLOGIA messa in atto da due operatori sanitari prevede le seguenti tappe : - la promozione dell'educazione tra pari, al fine di individuare ragazzi interessati, avverrà tramite un incontro di un ora nelle classi già coinvolte nella prima fase del progetto; ai ragazzi verrà quindi spiegato cos’è l’educazione pari e quali sono i suoi obiettivi. - la scelta dei candidati educatori pari (E.P.) verrà fatta dai ragazzi stessi che indicheranno per ogni classe alcuni rappresentanti in base a criteri da noi indicati: motivazione personale, propensione al lavoro di gruppo, rappresentatività e capacità di gestione del lavoro nella scuola. Nella scelta definitiva degli educatori pari verranno prese in considerazione eventuali osservazioni e/o suggerimenti dei docenti. Il gruppo di E.P. sarà formato da un minimo di 4 ad un massimo di 7-8 ragazzi per scuola. - la formazione prevede di fornire ai giovani E.P. i mezzi indispensabili sia per veicolare una informazione adeguata riguardo la prevenzione dell'infezione da HIV, sia per identificare una domanda che necessita di rinvio verso un adulto, o un Servizio in grado di venire in aiuto al giovane interlocutore. - l'accompagnamento che seguirà il processo formativo, servirà ad assistere il gruppo E.P. nel percorso di preparazione e realizzazione dell’ ”evento informativo" sulla prevenzione HIV, rivolto agli studenti della scuola . Si sottolinea come il coinvolgimento ed il supporto degli adulti sia un elemento fondamentale per la riuscita del progetto in quanto: garantisce la continuità dell'azione, permette il controllo del lavoro nella scuola, tutela e valorizza i giovani E.P. nella loro funzione di moltiplicatori .Da questa importante considerazione consegue che il gruppo degli educatori pari deve avere nella scuola un “reale” punto d’appoggio rappresentato da uno o due insegnanti di riferimento che a loro volta si impegnano a trasmettere ai colleghi quanto avviene intorno al progetto nel suo complesso. E' anche importante che l'attività svolta dagli E.P. sia riconosciuta ufficialmente dalla scuola (ad esempio con dei crediti formativi o altre forme di riconoscimento da individuare) e che sia possibile usufruire di spazi idonei per le attività previste. LA PROGRAMMAZIONE ed i TEMPI di realizzazione degli interventi saranno i seguenti : - presentazione del progetto alla scuola tra giugno e settembre - scelta degli EP: incontro nelle classi quarte della durata di circa un’ora tra settembre e ottobre - formazione del gruppo di E.P. con 5 incontri di 2 ore ciascuno in orario scolastico, per un totale di 10 ore complessive, entro la fine del primo quadrimestre. - accompagnamento del gruppo di E.P. durante l'attuazione nella scuola del loro "evento informativo" con incontri periodici da gennaio a maggio (5 incontri di 2 ore). - valutazione e restituzione dei risultati raggiunti tra giugno e settembre con eventuale proroga del progetto per l’anno scolastico successivo. LA VALUTAZIONE del risultato del progetto nel suo complesso si baserà su indicatori in grado di verificare: Milano, gennaio 2008 6
ASL CITTA’ DI MILANO Servizio di Medicina Preventiva nelle Comunità e dello Sport 1) il livello di partecipazione, di gradimento e di coinvolgimento degli studenti del gruppo E.P. durante la formazione e la loro capacità di organizzare e realizzare nella scuola un “evento informativo” sulla la prevenzione dell’infezione HIV. 2) la risposta degli altri studenti riguardo alle attività svolte dal gruppo degli educatori pari. 3) la valutazione complessiva dei docenti referenti riguardo alla ricaduta del nostro progetto sia sul gruppo degli educatori pari che sulla scuola nel suo complesso (utilità o meno della peer education). Vi saranno inoltre delle nostre valutazioni conclusive sul lavoro svolto con il gruppo degli educatori pari e sulla partecipazione della scuola nell’accompagnamento necessario alla realizzazione di questo progetto. A cura del Gruppo Prevenzione HIV - A.I.D.S. per gli Adolescenti ASL Città di Milano- Dipartimento di Prevenzione Servizio Medicina Preventiva nelle Comunità Milano, gennaio 2008 7
ASL CITTA’ DI MILANO Servizio di Medicina Preventiva nelle Comunità e dello Sport BIBLIOGRAFIA • American School Health Association, Standard Nazionali per l’Educazione Sanitaria: come alfabetizzare sulla salute, versione italiana curata da Pellai Alberto ed altri • ASL Città di Milano, Lezioni di vita: la prevenzione dell’AIDS nelle scuole Medie Superiori, 1997 • Azienda USSL 36 di Milano, L’età dell’incoscienza, approccio culturale alla prevenzione dell’AIDS nelle Scuole Media Superiori, 1997 • Azienda USSL Città di Bologna, L'educazione tra pari. Percorso formativo sull'AIDS. Progetto salute, 1998 • Bollettino Ordine Provinciale Medici Chirurghi e Odontoiatri -Milano, Hiv da evento fatale a patologia cronica, marzo 2002 • Capranico S., Role Playing, manuale a uso di formatori e insegnanti, Cortina Editore 1997 • Carta Europea di Roma per la prevenzione dell’HIV nella scuola, Roma 1994 • Donvito C. e Moretta M., Legami a rischio. Uno studio sulla vita affettiva e sessuale nelle relazioni con soggetti HIV positivi, ASL Città di Milano 2000 • Ewles G., Educazione alla salute, Edizioni Sorbona, 1989 • Houioux G. ed Altri, Educazione tra pari e la prevenzione dell'AIDS nella scuola secondaria. Bilancio intermedio di una azione-ricerca sanitaria nella comunità francofona del Belgio, Atti secondo congresso educazione sanitaria Varsavia 1990 • IREF (Istituto Regionale Lombardo di Formazione per l’Amministrazione Pubblica), Educazione alla Salute e Prevenzione dell’AIDS verso i giovani delle Scuole Medie Superiore e dell’obbligo. Raccolta dei Progetti 1992- 1993 • Manes S., Strumenti per il lavoro psicosociale ed educativo; 83 giochi psicologici per la conduzione dei gruppi , Franco Angeli Editori, 1998 • Marini U., Educazione alla Salute nella scuola, Erikson edizioni 2001 • Menduno G., Educazione tra pari, la Salute Umana n. 139, 1996 • Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca, Decreto Ministeriale n.8332/DM 8 febbraio 2001 - Decreto Ministeriale n. 83/DM 4 maggio 2001 • Ministero della Salute, Documenti sull’AIDS, www.Sanità.it • Muraro, Il gruppo dei pari come strategia di progetto. Seminario europeo sull'educazione alla salute e prevenzione AIDS nella scuola. Istituto Superiore di Sanità, 1994 • Pellai A., Educazione alla Salute, Franco Angeli Editori, 2001 • Pellai A. I comportamenti a rischio negli adolescenti frequentanti le scuole superiori della Città di Milano; Ricerca realizzata nell’ambito del piano triennale di prevenzione della Regione Lombardia (I parte), ASL Città di Milano , 200 • Pellai A.ed altri , Educazione tra Pari, Erikson edizioni, 2002 • Progetto Europeo EUROPEER • Putton A., Empowerment e scuola, Carocci Editore, 2001 • Rinaldin V. ed Altri, Selezione dei peer leader nell'educazione tra pari: un modello partecipativo, Educazione sanitaria e promozione della salute, vol. 24 n° 3 settembre 2001 Milano, gennaio 2008 8
ASL CITTA’ DI MILANO Servizio di Medicina Preventiva nelle Comunità e dello Sport • Servizio Igiene Pubblica Regione Lombardia, Linee guida ed approfondimenti per la prevenzione dell’infezione da HIV nella Regione Lombardia, 1996 • Svenson Gary R. Linee guida per la Peer education fra giovani coetanei mirata alla prevenzione dell’AIDS 1998 • Watzlawich e Altri, Pragmatica della comunicazione umana, Astrolabio Editori 1971 • Word Health Organization, WHO information Series on School Health, Ginevra, 1999 Milano, gennaio 2008 9
ASL CITTA’ DI MILANO Servizio di Medicina Preventiva nelle Comunità e dello Sport ASL CITTA’ DI MILANO DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SERVIZIO DI MEDICINA PREVENTIVA NELLE COMUNITA’ E DELLO SPORT “IN AMORE...NON RISCHIARE“ PROGETTO DI PREVENZIONE IN AMBITO HIV/AIDS SCHEDE VALUTAZIONE PROGETTO (interventi nelle classi – educazione tra pari) Milano, gennaio 2008 1
ASL CITTA’ DI MILANO Servizio di Medicina Preventiva nelle Comunità e dello Sport ASL CITTA’ DI MILANO DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SERVIZIO MEDICINA PREVENTIVA NELLE COMUNITA’ E DELLO SPORT Il questionario che stai per leggere contiene delle domande a cui ti preghiamo di rispondere, in modo da permetterci di realizzare, anche attraverso le risposte, migliori programmi di educazione sanitaria e di prevenzione rivolti ai ragazzi della tua età. Poiché alcune parti del questionario riguardano aspetti personali della tua vita, ci teniamo a rassicurarti sul fatto che nessuno potrà mai sapere quali risposte hai fornito: il questionario è totalmente anonimo. NON DEVI RIPORTARE IN NESSUN MODO IL TUO NOME SU QUESTO MODULO. Quando avrai terminato di compilare il questionario, accertati, se puoi, di non aver saltato nessuna domanda: se non sei a tuo agio nel rispondere a qualche domanda, sei naturalmente libero di lasciarla in bianco. NESSUNO DEI TUOI INSEGNANTI SAPRA’ CIO’ CHE HAI RIFERITO NEL QUESTIONARIO. Istruzioni per la compilazione • Fai dei segni chiari sulla risposta che decidi di dare • Se sbagli a dare una risposta scrivi NO di fianco alla risposta fornita per errore GRAZIE PER LA COLLABORAZIONE Milano, gennaio 2008 1
ASL CITTA’ DI MILANO Servizio di Medicina Preventiva nelle Comunità e dello Sport QUESTIONARIO IN ENTRATA 1) Che cos’è l’AIDS? ( una sola risposta ) un insieme di malattie (sindrome ) causate da un virus un tipo di tumore una malattia ereditaria una malattia delle scimmie 2) Come può entrare il virus nel nostro corpo? (una sola risposta) attraverso i pori della pelle attraverso le lesioni delle mucose e ferite della cute attraverso le vie respiratorie 3) Con quali liquidi biologici contenenti il virus ci si può contagiare? (risposta multipla) saliva sangue sperma sudore latte materno lacrime secrezioni vaginali urina 4) Un sieropositivo è contagioso? (una sola risposta) si no non so Milano, gennaio 2008 1
ASL CITTA’ DI MILANO Servizio di Medicina Preventiva nelle Comunità e dello Sport 5) Un sieropositivo è riconoscibile dall’aspetto? (una sola risposta) si no non so 6) Riguardo la prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale cosa intendi per sesso sicuro? (una sola risposta) usare sempre il preservativo usare un anticoncezionale avere rapporti con persone conosciute altro ___________________________ 7) Chi si può ammalare di AIDS? (una sola risposta) solo chi si droga solo chi ha rapporti omosessuali solo chi si prostituisce chiunque adotti comportamenti a rischio 8) Esistono attualmente farmaci per guarire dall’AIDS? (una sola risposta) si no non so 9) Hai avuto rapporti sessuali? si no Milano, gennaio 2008 1
ASL CITTA’ DI MILANO Servizio di Medicina Preventiva nelle Comunità e dello Sport se SI passare alla domanda successiva se NO passare alla domanda n°13 10) L’ultima volta che hai avuto un rapporto sessuale hai utilizzato il preservativo? si no 11) Se avete utilizzato il preservativo, chi lo ha proposto? ( una sola risposta) tu il/la partner eravamo d’accordo entrambi 12) Se non lo avete utilizzato, perché? ( una sola risposta) costa troppo non l’avevo con me mi vergognavo a proporlo lui/lei non ha voluto mi dà fastidio non sono capace di usarlo si può rompere usavamo un altro anticoncezionale è inutile,siamo una coppia fissa altro _____________________ 13) Ritieni il profilattico uno strumento di prevenzione dall’infezione HIV: valido abbastanza valido poco valido Milano, gennaio 2008 1
ASL CITTA’ DI MILANO Servizio di Medicina Preventiva nelle Comunità e dello Sport 14) Il questionario precede di qualche mese la realizzazione nella tua scuola di alcuni incontri tenuti da operatori sanitari sul tema dell’AIDS. Ti interessa parlare di questo argomento? si no, per niente poco 15) Tu sei: una ragazza un ragazzo 16) Quanti anni hai? 16 17 18 oltre GRAZIE ! Milano, gennaio 2008 1
ASL CITTA’ DI MILANO Servizio di Medicina Preventiva nelle Comunità e dello Sport QUESTIONARIO IN USCITA 1) Che cos’è l’AIDS? (una sola risposta) un insieme di malattie (sindrome ) causate da un virus un tipo di tumore una malattia ereditaria una malattia delle scimmie 2) Come può entrare il virus nel nostro corpo? (una sola risposta) attraverso i pori della pelle attraverso le lesioni delle mucose e le ferite della pelle attraverso le vie respiratorie 3) Con quali liquidi biologici contenenti il virus ci si può contagiare? (risposta multipla) saliva sangue sperma sudore latte materno lacrime secrezioni vaginali urina 4) Un sieropositivo è contagioso? (una sola risposta) si no non so 5) Un sieropositivo è riconoscibile dall’aspetto? (una sola risposta) si Milano, gennaio 2008 1
ASL CITTA’ DI MILANO Servizio di Medicina Preventiva nelle Comunità e dello Sport no non so 6) Riguardo la prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale cosa intendi per sesso sicuro? (una sola risposta) usare sempre il preservativo usare un anticoncezionale avere rapporti con persone conosciute altro ___________________________ 7) Chi si può ammalare di AIDS? (una sola risposta) solo chi si droga solo chi ha rapporti omosessuali solo chi si prostituisce chiunque adotti comportamenti a rischio 8) Esistono attualmente farmaci per guarire dall’AIDS? (una sola risposta) si no non so 9) Hai avuto rapporti sessuali? si no se SI passare alla domanda successiva se NO passare alla domanda n°13 10) L’ultima volta che hai avuto un rapporto sessuale hai utilizzato il preservativo? si no Milano, gennaio 2008 1
ASL CITTA’ DI MILANO Servizio di Medicina Preventiva nelle Comunità e dello Sport 11) Se avete utilizzato il preservativo, chi lo ha proposto? (una sola risposta) tu il/la partner eravamo d’accordo entrambi 12) Se non lo avete utilizzato, perché? (una sola risposta) costa troppo non l’avevo con me mi vergognavo a proporlo lui/lei non ha voluto mi dà fastidio non sono capace di usarlo si può rompere usavamo un altro anticoncezionale è inutile,siamo una coppia fissa altro _____________________ 13) Ritieni il profilattico uno strumento di prevenzione dall’infezione HIV: valido abbastanza valido poco valido 14) Durante gli incontri ti è capitato di sentirti a disagio? si no 15) Se si, per quale motivo? (risposta multipla) atteggiamento delle conduttrici presenza di compagni di sesso opposto al mio argomenti trattati Milano, gennaio 2008 1
ASL CITTA’ DI MILANO Servizio di Medicina Preventiva nelle Comunità e dello Sport perché mi ha suscitato paura per le esercitazioni proposte altro __________________ 16) Complessivamente hai gradito gli incontri sull’AIDS? (una sola risposta) per niente poco molto moltissimo 17) Sono utili secondo te questi incontri? (una sola risposta) per niente poco molto moltissimo 18) Ti piacerebbe far parte di un gruppo di studenti della tua scuola che si rivolge ai coetanei per la prevenzione del contagio HIV/AIDS? si no 19) Tu sei: una ragazza un ragazzo 20) Quanti anni hai? 16 17 18 oltre 18 GRAZIE ! Milano, gennaio 2008 1
ASL CITTA’ DI MILANO Servizio di Medicina Preventiva nelle Comunità e dello Sport PROGETTO DI PREVENZIONE HIV- AIDS “IN AMORE NON RISCHIARE” QUESTIONARIO PER DOCENTI COORDINATORI DI CLASSE DATA ------------------- SCUOLA -------------------------------------------- REFERENTE ALLA SALUTE SI NO MATERIA D’INSEGNAMENTO ------------------------------------------------ 1) Lei è a conoscenza che nella sua Scuola è stato realizzato un Progetto rivolto agli alunni del terzo anno che prevede degli incontri relativi alla prevenzione in ambito HIV-AIDS ? SI NO 2) Personalmente quanto giudica utile che interventi di questo tipo vengano realizzati all’interno della scuola ? - molto - abbastanza - poco - per nulla 3) Ritiene che il Progetto abbia suscitato interesse nel Suo Istituto ? - molto - abbastanza - poco - per nulla 4) Ha avuto occasione di parlare di questo Progetto con i suoi colleghi ? SI NO Se SI, quali commenti ha raccolto ? Milano, gennaio 2008 2
ASL CITTA’ DI MILANO Servizio di Medicina Preventiva nelle Comunità e dello Sport 5 ) Gli studenti hanno riportato a lei o ai suoi colleghi osservazioni o quesiti inerenti al Progetto? SI NO NON SO Se SI, che tipo di osservazioni ? 6) Ha avuto occasione di parlare di questo Progetto con i genitori ? SI NO Se SI, quali commenti ha raccolto ? 7) Ritiene che le procedure utilizzate per i contatti con il Vostro Istituto siano state adeguate ? SI NO Se NO, perché ? 8) Se ce ne fosse la possibilità, riproporrebbe questo Progetto nella Sua Scuola ? SI NO Se SI, quali suggerimenti per migliorarne la riuscita ? ____________________________________________________________ GRAZIE PER LA COLLABORAZIONE Milano, gennaio 2008 2
ASL CITTA’ DI MILANO Servizio di Medicina Preventiva nelle Comunità e dello Sport SCHEDE DI VALUTAZIONE SUL PERCORSO REALIZZATO DAL GRUPPO DEGLI EDUCATORI PARI SCHEDA 1 Destinatari : il gruppo di Educatori Pari E’ una scheda di ingresso somministrata all’inizio della formazione per divenire educatori pari che rileva le motivazioni, le aspettative, dubbi e timori di ogni singolo componente del gruppo dei pari (compilata singolarmente e col proprio nominativo). SCHEDA 2 Destinatari : il gruppo di Educatori Pari Viene compilata a fine progetto ed è suddivisa in due parti A e B La parte A ( personale e anonima ) contiene : - considerazioni e valutazioni sul percorso di formazione, accompagnamento, sull’intervento nelle classi e con un richiamo anche alle aspettative, timori personali espressi nella scheda 1 d’ingresso La parte B ( compilata in gruppo da tutti i ragazzi ) contiene : - considerazioni e valutazioni sull’ “evento informativo“ progettato e realizzato dal gruppo dei pari e il rapporto con la scuola SCHEDA 3 Destinatari : i docenti Suddivisa in due parti A e B La parte A verrà compilata dal Referente alla Salute che è stato il punto di riferimento con la scuola durante tutto il progetto. La parte B verrà compilata dai coordinatori delle classi in cui gli Educatori Pari hanno realizzato il loro intervento. Restituzione complessiva alla scuola Le formatrici consegnano una relazione contenente la valutazione del lavoro svolto con e da i ragazzi pari e la ricaduta del progetto nella scuola nel suo complesso. Milano, gennaio 2008 2
ASL CITTA’ DI MILANO Servizio di Medicina Preventiva nelle Comunità e dello Sport Educazione tra pari SCHEDA DI PRESENTAZIONE (scheda 1) Nome -Cognome___________________ Età ________ Scuola _____________________Anno Scolastico __________ Questo progetto mi interessa perchè _____________________________________________________ _____________________________________________________ _____________________________________________________ _____________________________________________________ Ho questi dubbi e queste preoccupazioni _____________________________________________________ _____________________________________________________ _____________________________________________________ _____________________________________________________ Da questa formazione mi aspetto _____________________________________________________ _____________________________________________________ _____________________________________________________ _____________________________________________________ Milano, gennaio 2008 2
ASL CITTA’ DI MILANO Servizio di Medicina Preventiva nelle Comunità e dello Sport Educazione tra pari SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL PERCORSO DEI PARI (scheda 2 A) 1) FORMAZIONE E ACCOMPAGNAMENTO Per quanto riguarda questi due momenti del percorso realizzato per diventare degli educatori pari, con un punteggio da 1 a 10 ( 1= assolutamente negativo 10 = assol. posit. ) valuta : ● chiarezza e adeguatezza del linguaggio usato 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 suggerimenti ________________________________________________________ ● informazioni ricevute/ materiale informativo : 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 suggerimenti ________________________________________________________ ● adeguatezza degli strumenti metodologici ( comunicativi e organizzativi ) trasmessi durante la formazione e l’accompagnamento per realizzare “l’evento informativo” nella scuola 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 suggerimenti _________________________________________________________ ● adeguatezza del tempo utilizzato : 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 suggerimenti _________________________________________________________ Milano, gennaio 2008 2
ASL CITTA’ DI MILANO Servizio di Medicina Preventiva nelle Comunità e dello Sport ● realizzazione delle tue aspettative iniziali : 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ● dai un voto complessivo a questa fase del progetto ( formazione e accompagnamento ) : 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 suggerimenti _________________________________________________________ 2 ) EVENTO INFORMATIVO Per quanto riguarda la realizzazione dell’evento informativo nella scuola ( video ed interventi nelle classi ) con una scala da 1 a 10 (1 = assolutamente neg. 10 = assolutamente pos. ) valuta : ● la soddisfazione personale che hai provato nel fare l’educatore pari 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 perchè _________________________________________________________ ● la possibilità che hai avuto di esprimerti nel gruppo dei pari per la realizzazione di questo progetto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 perchè _________________________________________________________ ● l’utilità che ritieni abbiano questo tipo di interventi 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 perchè _________________________________________________________ ● il gradimento dell’ intervento che hai percepito durante gli incontri nelle classi 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 perchè _________________________________________________________ Milano, gennaio 2008 2
ASL CITTA’ DI MILANO Servizio di Medicina Preventiva nelle Comunità e dello Sport ● voto globale all’esperienza nelle classi 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ● punti forti dell’intervento perchè _________________________________________________________ _______________________________________________________________ ● punti deboli perchè _________________________________________________________ _______________________________________________________________ ● I dubbi e/o le preoccupazioni che avevi prima di iniziare questa esperienza, li hai ancora ? SI NO Perché ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ Milano, gennaio 2008 2
ASL CITTA’ DI MILANO Servizio di Medicina Preventiva nelle Comunità e dello Sport Educazione tra pari SCHEDA RIASSUNTIVA SULL'EVENTO INFORMATIVO (scheda 2 B) INTERVISTE difficoltà incontrate VIDEO difficoltà incontrate INCONTRI NELLE CLASSI n. n. studenti raggiunti materiale utilizzato metodologia degli incontri e difficoltà difficoltà incontrate STRUMENTI DI VALUTAZIONE DEGLI INCONTRI SODDISFAZIONE DEL GRUPPO EDUCATORI PARI RISPETTO alle classi incontrate alla scuola nel suo insieme IL TEMPO IMPIEGATO E' STATO VI INTERESSEREBBE CONTINUARE L'ESPERIENZA DI EDUCATORI PARI NEL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO ? In che modo Milano, gennaio 2008 2
ASL CITTA’ DI MILANO Servizio di Medicina Preventiva nelle Comunità e dello Sport Educazione tra pari QUESTIONARIO PER DOCENTI REFERENTI (scheda 3 A) DATA ------------------- SCUOLA --------------------------------------A.S.-------------- MATERIA D'INSEGNAMENTO -------------------------------------------------------------- 1) Il gruppo degli Educatori Pari le è sembrato soddisfatto da questa esperienza? - molto - abbastanza - poco - per nulla perché ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ 2) Il gruppo dei Pari le ha riportato qualche osservazione in merito a : - formazione - accompagnamento______________________________________ ___________________________________________________________ - loro interventi nelle classi ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ 3) Ha raccolto ( se ne ha raccolti ) commenti favorevoli dagli studenti che sono stati oggetto dell’intervento informativo dei pari ? - molto - abbastanza - poco - per nulla perché ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ 4 ) Le ore scolastiche utilizzate per la formazione e l’accompagnamento (20 ore) aggiunte a quelle per gli interventi nelle classi (6 ore),sono a suo giudizio un tempo adeguato inadeguato eccessivo perché ____________________________________________________________ Milano, gennaio 2008 2
ASL CITTA’ DI MILANO Servizio di Medicina Preventiva nelle Comunità e dello Sport 5) Ritiene che l’intervento dei Pari abbia suscitato interesse nel Suo Istituto ? - molto - abbastanza - poco - per nulla perché ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ 6) Ha avuto occasione di parlare di questo intervento con i suoi colleghi SI NO Se SI, quali commenti ha raccolto ? ____________________________________________________________ 7) Ha avuto occasione di parlare di questo intervento con i genitori ? SI NO Se SI, quali commenti ha raccolto ? 8) Personalmente quanto ritiene utili interventi come quelli organizzati dal gruppo dei pari nella scuola ? - molto - abbastanza - poco - per nulla perché ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ 9) Se ce ne fosse la possibilità, riproporrebbe interventi di questo tipo nella Sua Scuola ? SI NO Se SI, quali suggerimenti per migliorarne la riuscita ? ______________________________________________________________________ GRAZIE PER LA COLLABORAZIONE Milano, gennaio 2008 2
ASL CITTA’ DI MILANO Servizio di Medicina Preventiva nelle Comunità e dello Sport Educazione tra pari QUESTIONARIO PER DOCENTI COORDINATORI (scheda 3 B) DATA ------------------- SCUOLA --------------------------------------A.S.-------------- MATERIA D’INSEGNAMENTO ----------------------------------------------------------- 1) Lei è a conoscenza che nella sua classe, un gruppo di studenti Educatori Pari, ha realizzato un intervento informativo sulla prevenzione in ambito HIV-AIDS ? SI NO 2) Conosce la motivazione e la metodologia sulle quali si basa l’Educazione tra Pari ? SI NO IN PARTE 3) Ritiene che l’intervento dei Pari abbia suscitato interesse nel Suo Istituto ? - molto - abbastanza - poco - per nulla perché ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ 4) Ha avuto occasione di parlare di questo intervento con i suoi colleghi della sua sezione o di altre sezioni ? SI NO Se SI, quali commenti ha raccolto ? ____________________________________________________________ 5) Gli studenti hanno riportato a lei o ai suoi colleghi commenti relativi a questo intervento tra pari ? SI NO NON SO Milano, gennaio 2008 3
ASL CITTA’ DI MILANO Servizio di Medicina Preventiva nelle Comunità e dello Sport Se SI, che tipo di osservazioni ? 6) Ha avuto occasione di parlare di questo intervento con i genitori ? SI NO Se SI, quali commenti ha raccolto ? 7) Personalmente quanto ritiene utili interventi di questo tipo nella scuola ? - molto - abbastanza - poco - per nulla perché _________________________________________________ 8) Se ce ne fosse la possibilità, riproporrebbe interventi di questo tipo nella Sua Scuola ? SI NO Se SI, quali suggerimenti per migliorarne la riuscita ? ___________________________________________________________ 9) Sarebbe interessato/a a partecipare all’incontro di restituzione relativo a questa esperienza che si terrà a scuola tra settembre e ottobre ? SI NO GRAZIE PER LA COLLABORAZIONE Milano, gennaio 2008 3
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