SPECIALE sul convegno del 30/10/2020 "Piano di Sviluppo Rurale 2021-2027. Il domani è oggi."
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SPECIALE sul convegno del 30/10/2020 “Piano di Sviluppo Rurale 2021-2027. Il domani è oggi.” “Il domani è oggi” il titolo che ha presentato il convegno che si è svolto venerdì 30 ottobre dalle ore 14:00 in live streaming sulla pagina facebook Confagricoltura Siena. L’argomento trattato riguarda una delle politiche comunitarie di maggiore importanza, la PAC, di recente oggetto di discussione e di riforme. L’Unione Provinciale Agricoltori di Siena guarda al futuro mettendo in piedi un’iniziativa importante. Uno sguardo oltre la pandemia con l’obiettivo di garantire una stabilità economica al settore a partire dal più importante strumento di programmazione comunitaria. Si è trattato di un pomeriggio di approfondimento che ha visto all’opera e accolto i ragionamenti di rappresentanti del mondo accademico e dirigenti istituzionali, politici italiani e parlamentari. Insomma, una tavola rotonda digitale forbita ed esperta, coordinata da Sandro Capitani, giornalista Rai e conduttore della rubrica di Rai 1 “Coltivando il futuro”, dedicata al mondo della terra. Dopo i saluti istituzionali del Presidente dell’Unione Provinciale Agricoltori di Siena, Nicola Ciuffi, è intervenuto il direttore Gianluca Cavicchioli, che ha presentato un documento redatto dall'Unione Agricoltori di Siena con lo scopo di “essere più credibili nelle proposte.” Sempre con questa finalità, Cavicchioli ha ricordato che l’Unione si è impegnata anche con la creazione di un questionario online che è stato compilato da tutti gli imprenditori agricoli soci dell’Unione, i quali hanno espresso in maniera diretta le tante aspettative. Il direttore apre i lavori dicendo “sappiamo benissimo che il Psr è un passaggio fondamentale e se ben gestito e condiviso diventa un volano imprescindibile per la nostra agricoltura.” Il mediatore Sandro Capitani presenta la prima sessione che ha interessato il quadro normativo, dando la parola ad Angelo Frascarelli, professore dell’università di Perugia, il quale apre il suo intervento affermando che siamo entrati nella storia in seguito ad un evento: “il 21 luglio 2020 è una data importante che studieranno i nostri nipoti
perché l ‘Unione Europea ha approvato due provvedimenti importanti: il primo riguarda il quadro finanziario 2021-2027 e l’altro si riferisce ad un programma eccezionale post pandemia con il nome Next Generation EU.” Dopodiché è intervenuto Giuseppe Blasi del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, che ha voluto fare un inciso per quanto riguarda l’importante problema idrico, in quanto “nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che sarà finanziato con il Next Generation EU, sarà dato uno spazio importante al tema dell’acqua in tutti i suoi aspetti.” La parola è stata poi passata a Roberto De Giorgi che lavora nella direzione generale agricoltura e sviluppo rurale della Commissione Europea, nello specifico nell’unità F4 che si occupa dei programmi di Sviluppo Rurale per l’Italia. “Oltre a questo” dice “sono il punto di contatto per una nuova struttura che è stata creata in vista della prossima programmazione che si chiama geographical hub.” In questa prima sessione sono stati affrontati molti aspetti, ma ce né uno, di ambito più burocratico, che è stato affrontato da Roberto Pagni, il quale ha assicurato che la semplificazione oggi è al primo posto: “per preparaci ai prossimi anni cosa dobbiamo davvero semplificare per essere più efficienti nei confronti dei nostri agricoltori? I doveri di Artea sono molti e l’impegno di certo non manca, soprattutto da parte della pubblica amministrazione.” Ad insistere sulla problematica della semplificazione è stata anche Cristina Tinelli di Confagricoltrua Bruxelles, la quale afferma: “semplificazione per la commissione, per gli stati membri e per gli agricoltori.” Subito dopo è intervenuto Vincenzo Lenucci di Confagricoltura Nazionale che si è soffermato sui seguenti punti: le risorse e gli obiettivi del nuovo Sviluppo Rurale, la fase transitoria che ci accompagnerà nei prossimi due anni verso il cambiamento della riforma e le principali novità che avremo nel Nuovo Piano di Sviluppo Rurale. A soffermarsi, poi, su alcuni aspetti applicativi è stato Gabriele Papa Pagliardini direttore di Agea, secondo il quale “una delle novità principali è che si passa da una verifica di ammissibilità degli aiuti a una verifica del raggiungimento degli obiettivi. Oggi le somme sono erogabili se gli obiettivi sono stati raggiunti”. La prima sessione si è conclusa con gli interventi dei dirigenti di regione: Roberto Scalacci della Toscana, Andrea Massari della Lombardia, Valtiero Mazzotti dell’Emilia Romagna e Gianluca Fregolent del Veneto, i quali, di nuovo si sono trovati tutti d’accordo sulla necessità della semplificazione e non molto a favore sull’allontanamento dell’Unione Europea dalle singole regioni, perché non avere contezza del particolare di tante regioni porta ad un allontanamento della conoscenza dei problemi di quest’ultime. Più nello specifico Scalacci ha presentato gli obiettivi ai quali bisogna ambire, ovvero competitività, sostenibilità ambientale ed economica. Mazzotti, inoltre, espone delle preoccupazioni di fondo, ovvero: “eliminare 108 programmi di sviluppo rurale per averne solo 27, crea un effetto imbuto e sappiamo che gli effetti imbuto non sono proprio dinamici e adattativi a
quello che invece sono realtà che cambiano e necessitano di misure di sostegno del tutto innovative.” La seconda sessione che ha reso protagonisti i politici italiani ed europei, è iniziata con la lettura da parte del moderatore Sandro Capitani di una lettera di saluti scritta dal Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Teresa Bellanova. Oltre a ringraziare direttamente l’Unione Agricoltori di Siena per il prezioso invito all’evento, ha affermato che per il Nuovo Piano di Sviluppo Rurale è stato fatto tanto, ma che sono necessari molti altri sforzi per costruire uno Sviluppo Rurale in linea con il ruolo strategico. “La riforma, che entrerà in vigore il primo gennaio 2023, al termine dei due anni di transizione, presenta novità importanti. Tra queste le ambiziose disposizioni volte ad allineare la politica agricola europea alla sfida dei cambiamenti climatici e della sostenibilità”. Come sostenuto da altri relatori nel corso di questo incontro, secondo Bellanova questa è una sfida fondamentale, sulla quale ci giochiamo il futuro del nostro Paese e il nostro impegno continua basandoci sui due pilastri dell’innovazione e della sostenibilità. La lettera termina con un messaggio che si traduce nell’intenzione di lavorare al solo scopo di migliorarsi: “Abbiamo già fatto tanto ma, così come ci impongono i tempi duri che stiamo affrontando, dobbiamo continuare con il nostro impegno e aumentare ulteriormente gli sforzi per costruire uno Sviluppo rurale in linea con il ruolo strategico di fondamentale importanza che l’agricoltura può e deve rivestire”. Illuminante anche l’intervento dell’On.le Giuseppe L’Abbate, Sottosegretario alle Politiche Agricole, il quale ci descrive il tipo di verifica che sta effettuando per far emergere le esigenze e necessità dei territori, come “la valorizzazione dell’immagine paesaggistica e ambientale per l’olio extra vergine d’oliva dove emerge l’esigenza di aggregare i produttori per abbattere i costi e pianificare il recupero di oliveti abbandonati, ammodernando quelli esistenti per recuperare produttività e redditività, scongiurando così l’abbandono dei campi”. Il moderatore cede poi la parola all’On.le Filippo Gallinella, che presenta i principali cambiamenti in merito alla Pac: cambiamento climatico e la sostenibilità. Lo stesso per l’On.le Nicola Procaccini, il quale racconta che in seguito a dei pareri contrastanti in merito alla Pac “ci siamo dovuti riposizionare tutti e l’abbiamo difesa, anche se non è la nostra Pac, ma figlia di un Commissario Europeo precedente e di un dibattito precedente. Comunque ci è stato dato modo di salvare quello che si poteva salvare”. Seguendo il programma degli interventi arriva il turno dell’On.le Paolo De Castro, che ci presenta un po’ quello che è lo stato dell’arte, parlando dei grandi passi avanti fatti dalla Commissione Europea, risolvendo il problema della “nazionalizzazione che con Phil Ogan prevedeva carta bianca agli stati membri. Noi, quindi, siamo tornati ad una decisione europea, le misure sono definite a livello europeo, lasciando agli stati membri la flessibilità di poter scegliere quali di queste misure sono più adatte nei vai paesi.” L’On.le Daniela Rondinelli della Commissione Agri,
nonostante i vari problemi ancora da risolvere, ha voluto ricordare che “durante la pandemia il settore dell’agricoltura è stato quello più resiliente, ha dato risposte immediate continuando a dare ai consumatori e ai cittadini prodotti di qualità a prezzi adeguati. Un aspetto che non si può non considerare”. L’On.le Angelo Ciocca ha iniziato il suo intervento ringraziando gli imprenditori agricoli perche è grazie a loro che anche durante la pandemia abbiamo potuto nutrirci di prodotti di qualità e che non sono mai mancati nei super mercati. Ha chiuso con un messaggio che trasmette coraggio: “il futuro ce lo costruiamo. Possiamo avere un futuro positivo se teniamo l’attenzione alta e se teniamo i toni della discussione accesi”. Troviamo poi l’On.le Nicola Danti del Parlamento europeo, per il quale “l’agricoltura italiana è uno degli elementi portanti del nostro export nazionale. La Pac dà la forza per continuare a rafforzare il sistema di export italiano e di competitività del sistema agricolo”. Parere che può essere legato alle parole dal carattere imprenditoriale dell’On.le Massimiliano Salini: “i progetti buoni li creano le imprese, le soluzioni buone le trovano gli imprenditori, così come i prodotti di valore, il rapporto buono con il consumatore è garantito da un produttore intelligente al quale lo stato lascia fare il suo lavoro. Questo è il punto su cui abbiamo costruito politiche di intervento sulla partita agricola”. Dopodiché abbiamo ascoltato l’On.le Susanna Cenni, che è intervenuta muovendo un po’ una critica sul modo di considerare l’agricoltura e la sostenibilità: “sono convinta di dover smettere di considerare queste due dimensioni, dimensioni concorrenti. L’attività agricola non può essere letta come a sé stante”. Aggiunge poi che “ciò che mi preoccupa non sono i contenuti e gli obiettivi della strategia Far to Fork, ciò che mi preoccupa è che questa strategia è stata presentata da commissari che non si occupano dell’agricoltura.” Ammirevole l’approccio positivo e fiducioso sulla nuova Pac da parte dell’On.le Maria Chiara Gadda, in quanto “le riforme mettono paura perché hanno un approccio diverso rispetto al passato e in merito alla pac ritengo che abbiamo raggiunto un compromesso importante. La Pac sta portando un cambio di paradigma in ambito culturale, perché non è indifferente passare da un concetto di monitoraggio delle pratiche documentarie rispetto a un’analisi a misurazione per obiettivi e per risultati”. Tornando al problema più sensibile di questo convegno, ovvero la semplificazione, l’On.le Patrizio La Pietra è intervenuto dicendo che tutti provvedimenti fin d’ora presi, ancora non sono veramente sufficienti a soddisfare l’esigenza della semplificazione. C’è dunque, ancora molto da fare. Arrivando al termine dell’evento, Capitani coinvolge Massimiliano Giansanti, Presidente di Confagricoltura Nazionale, il quale trae le conclusioni del convegno secondo cui “quello che è emerso dagli interventi che si sono susseguiti oggi è che l’Italia ha bisogno di un progetto di strategia nazionale. Un paese forte ha bisogno di un’agricoltura forte”.
La portata dell’evento è senza dubbio notevole, sia per l’argomento trattato sia per la presenza dei personaggi appena menzionati, dei quali abbiamo avuto l’onore di raccogliere pareri e testimonianze. L’Unione Provinciale Agricoltori di Siena ancora una volta si è dimostrata molto attiva e di certo continuerà ad impegnarsi sotto questo aspetto, per poter condividere riflessioni, progetti e discutere su aspetti che potrebbero e/o dovrebbero essere rivisti, da ogni punto di vista. Ricordiamo che l’evento è disponibile alla visione sulla pagina facebook Confagricoltura Siena, dove sarà possibile rivedere ogni singolo intervento.
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