Gli Spin-off universitari e accademici - Ricerca applicata. Gli spin-off
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Ricerca applicata. Gli spin-off Gli Spin-off universitari e accademici A.A. 2017-18 Diritto e 1 Brevettabilità M. Cossu
Gli spin-off del settore biotech: il caso ASSOBIOTECH Costituita nel 1986 all’interno della Federchimica, Assobiotec è l'Associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie, che rappresenta le imprese e i parchi tecnologici e scientifici che operano in Italia nei diversi settori delle scienze della vita. La missione di Assobiotec è quella di sostenere e promuovere lo sviluppo delle biotecnologie in tutte le aree di applicazione, che spaziano dalla salute al benessere, dalla medicina veterinaria alla zootecnia, dall’agricoltura all’alimentazione, dall’ambiente ai processi industriali, dai biomateriali alle bioenergie, dall’edilizia al restauro. Per promuovere lo sviluppo delle biotecnologie, Assobiotec ha una intensa attività di relazioni con le istituzioni, nazionali e regionali, e con gli organismi europei. L’Associazione interagisce e collabora inoltre con le organizzazioni imprenditoriali, gli istituti scientifici e le associazioni dei pazienti e dei consumatori. Tra le aree di intervento dell'Associazione, hanno una rilevanza particolare quelle relative alla promozione di programmi di ricerca di interesse strategico per il comparto, alla definizione delle misure finanziarie e fiscali idonee a favorire l'innovazione A.A. 2017-18 Diritto e 2 Brevettabilità M. Cossu
Il Rapporto Assobiotec-Ernst & Young 2011 Il Rapporto analizza i vari settori di applicazione delle biotecnologie dando risalto alla parte finanziaria anche attraverso un confronto con i principali paesi europei Il Rapporto è anche scaricabile dal sito Assobiotec: www.assobiotec.it A.A. 2017-18 Diritto e 3 Brevettabilità M. Cossu
Le biotecnologie in Italia (I) ► Nel corso degli ultimi anni abbiamo assistito ad un significativo sviluppo dell’industria biotech italiana nonostante la difficile congiuntura economica e l’assenza di idonei incentivi fiscali per la crescita dei settori maggiormente innovativi ► Realtà che generano sempre più valore ed occupazione all’interno del Paese ► Al terzo posto in EU per Numero imprese biotech in Italia numero di imprese pure biotech (187) Fonte: Ernst & Young – Assobiotec, BioInItaly Report 2011 A.A. 2017-18 Diritto e 4 Brevettabilità M. Cossu
Fonte: Ernst & Young – Assobiotec, BioInItaly Report 2011 Totale Pure Biotech ► Imprese 375 221 ► Addetti 52.411 6.000 ► Addetti R&S 6.400 2.248 ► Fatturato biotech 7.400 mln€ 1.184 mln€ ► Investimenti in R&S 1.800 533 Suddivisione imprese biotech per dimensione Micro Piccola Media Grande ► Nonostante l’elevata crescita, il biotech italiano presenta ancora una quota rilevante d’imprese di piccole dimensioni, sottocapitalizzate e con scarsità di risorse finanziarie ► Le imprese biotech riescono a sfruttare le proprie competenze e tecnologie trasversalmente nei diversi settori di applicazione A.A. 2017-18 Diritto e Brevettabilità M. Cossu 5
Numero imprese biotech Fatturato biotech Investimenti in R&S + 1,6% + 2,7% + 2,7% + 3,0% + 12,1% + 10,0% Numero addetti Fatturato biotech per addetto Investimenti in R&S per addetto - € migliaia - - € migliaia - + 0,8% + 9,4% + 1,9% + 8,2% + 2,5% + 3,0% 2009 2010 2008 2009 2009 2010 Le imprese biotech investono in R&S una quota consistente del fatturato e/o dei costi operativi (24%), e ciò è particolarmente vero per le pure biotech che investono in media il 45% del fatturato A.A. 2017-18 Diritto e 6 Brevettabilità M. Cossu
Distribuzione geografica Distribuzione geografica imprese biotech Distribuzione geografica imprese pure biotech micro e piccole rispetto ai PST biotech > 50 > 30 11 - 50 15 - 30 5 - 10 5 - 15
Gli spin-off biotech 2009 2010 ► Spin-off biotech 45 70 totali ► Spin-off red biotech 28 36 ► In Italia nell’ultimo decennio risultano ben 873 spin-off accademici, di cui 131 (15%) nel settore delle Life Sciences e del Biomedicale ►Dal 2003 ad oggi, sono state avviate dall’Università di Milano 28 imprese spin-off A.A. 2017-18 Diritto e 8 Brevettabilità M. Cossu
Lo sviluppo dei Technology Transfer Office – TTO nelle università Più del 50% dei TTO italiani è stata fondata negli ultimi 5 anni. Registrando cospicui aumenti in termini di: Portfolio brevetti universitari Invenzioni individuate per anno Brevetti concessi per anno Accordi di licenza >56% A.A. 2017-18 Diritto e 9 Fonte: Netval, 2010 Brevettabilità M. Cossu >91%
Ricerca e Generazione e sviluppo di impresa ► Qualità della ricerca e delle risorse umane ► Proprietà intellettuale, solida e definita ► Normativa chiara, contesto definito ► Professionalità eterogenee per la nascita e lo sviluppo d’impresa ► Supporto del Technology Transfer Office ► Risorse finanziarie (Imprese, Business Angels, Venture Capitalists, Investitori Istituzionali specializzati (banche, fondazioni bancarie ► Strumenti di incentivazione alla nascita d’impresa (vedi il Decreto Legislativo 297/1999 e il D.M. M.i.u.r. 8 Agosto 593/2000). ► Strumenti a supporto dello sviluppo competitivo d’impresa, dopo la fondazione, da parte dei “fondatori” (vedi TTO delle Università) e degli altri soci. 10 ► Misure di sistema, adeguate, definite e costanti nel tempo
Ricerca di base e ricerca applicata • Il valore socio-economico del trasferimento di conoscenza • Rapporto tra università e impresa • Società - spin-off come società ad elevato valore creativo, veicoli per il trasferimento di conoscenze dall’università/ente di ricerca all’impresa e quindi alla collettività. • L’impresa è interessata ad acquisire le conoscenze universitarie sia perché non è capace di produrle a sua volta e sia perché trova più conveniente il «buy» rispetto al «make». A.A. 2017-18 Diritto e 11 Brevettabilità M. Cossu
Ricerca di base e ricerca applicata • Esistono modelli economici e dati empirici anche sull’utilità degli spin-off universitari a sostenere la crescita nel mercato regionale di riferimento e l’aumento di risorse delle università specie in riferimento ad aree geoeconomiche depresse o a università marginali, o comunque non elitarie (le università della Sardegna sono uno di questi casi); e la constatazione risulta ancora più interessante in un momento storico che vede un progressivo declino del modello di finanziamento pubblico alla ricerca di base. • Di contro, si paventa lo spostamento del baricentro dell’attività universitaria dalle funzioni istituzionali di promozione della ricerca di base verso la ricerca applicata. A.A. 2017-18 Diritto e 12 Brevettabilità M. Cossu
Società – spin – off della ricerca • Si teme che “la preoccupazione per la remunerazione dei propri brevetti distolga le università dalla loro funzione principale, e dall’altro che il ricercatore/inventore sia troppo coinvolto nella fase di sviluppo dell’invenzione (coinvolgimento che, peraltro, è necessario per definire le scelte di grantback . (le scelte di grant- back sono le strategie in materia di brevettazione e le clausole contrattuali dei contratti di licenza). • Al rischio di una contesa tra ricerca di base e ricerca applicata si aggiunge il rischio di una “contesa finanziaria” tra lo spin-off e l’ateneo/ente di ricerca per il reperimento di fondi; ciò che rende necessario, ex ante, un «GIUDIZIO DI • NON CONCORRENZA» e di sostenibilità dell’iniziativa. • Infine, bisogna considerare i rischi connessi ai profili di RESPONSABILITÀ PATRIMONIALE PER L’ATENEO (ad esempio se il trasferimento tecnologico non riesce, e se l’Ateneo perde ciò che ha conferito nello spin- off). A.A. 2017-18 Diritto e 13 Brevettabilità M. Cossu
Società – spin – off della ricerca Per questa ragione gli spin-off sono costituiti per la quasi totalità in forma di società di capitali (dunque l’ipotesi di una responsabilità illimitata dell’ateneo quale socio è esclusa) e le convenzioni che regolano i rapporti con gli spin-off contengono, di norma, una clausola generale di manleva a tutela dell’ateneo o del dipartimento. RISCHIO RESIDUO: possono comunque configurarsi ipotesi di responsabilità patrimoniale per contratti di licenza non appropriatamente configurati . A.A. 2017-18 Diritto e 14 Brevettabilità M. Cossu
Società – spin – off della ricerca • E difatti i regolamenti spin-off di Ateneo contengono, di norma, una “CLAUSOLA DI • NON CONCORRENZA”, O CLAUSOLA SUL CONflITTO DI INTERESSI: così, a titolo di esempio, all’art. 6 del regolamento spin-off dell’Università di Genova è detto che “[a]d ogni domanda di costituzione di uno spin-off accademico deve essere allegata la delibera del consiglio di dipartimento o dell’amministrazione centrale a cui afferisce ciascun socio, relativa all’assenza di conflitto di interessi fra il prodotto/processo/servizio obiettivo dello spin off e l attività del dipartimento. • Ancora più perspicuo l’art. 5 del regolamento spin-off dell’Università di Sassari, ove è detto che “1. [l]’attività svolta dallo spin off deve essere distinta e non concorrenziale rispetto all’attività che professori e ricercatori svolgono all’interno delle strutture universitarie di appartenenza. Del pari, deve essere distinta e non concorrenziale rispetto all’attività che il personale tecnico-amministrativo svolge all’interno dell’Ateneo. 2. Qualunque, eventuale, situazione di conflitto deve essere resa palese e comunicata all’amministrazione di appartenenza, pena l’esclusione dallo spin off.. A.A. 2017-18 Diritto e 15 Brevettabilità M. Cossu
Società – spin – off della ricerca • Lo spin off dovrà poi illustrare, con apposita relazione esplicativa indirizzata al Rettore e al direttore generale le azioni specificatamente adottate per contrastare il conflitto di interessi”. • Analoghe formule si riscontrano nell’art. 5 del regolamento spin-off dell’Università di Lecce; • nell’art. 8 del regolamento dell’Università del Salento, e nell’art. 8 del regolamento dell’Università Politecnica delle Marche. • Lo spin-off societario universitario può scegliere uno qualunque dei tipi di società disciplinati dal codice civile e strutturarsi, poi, secondo i tre submodelli organizzativi che vedremo tra poco: spin- off universitario o spin-off accademico o spin-off spurio.. A.A. 2017-18 Diritto e 16 Brevettabilità M. Cossu
La normativa • Decreto Legislativo 27 luglio 1999, n. 297/ e D.M. Mi.u.r.8 Agosto 2000, n. 593. • L’’espressione spin-off societario (o spin-out) contrassegna lo • scorporo di una funzione aziendale alla quale viene riconosciuta l’autonomia di una nuova impresa, e la cui titolarità viene attribuita al soggetto • scorporante o, in caso di società, ai suoi soci ovvero (ex) amministratori o (ex) • dipendenti . • Il modello dello spin-off societario universitario, o società di • alta tecnologia, è ora disciplinata dal combinato disposto dell’art. 2, co. 1, d.lgs. 27 luglio 1999, n. 297 e dell’art. 11 d.m. M.i.u.r. 8 agosto 2000, n. 593. A.A. 2017-18 Diritto e 17 Brevettabilità M. Cossu
A. Il modello dello spin-off universitario (in senso stretto) • Nel primo modello, detto spin-off universitario in senso stretto , alla • società costituita dall’ateneo o da un suo dipartimento sono attribuiti in • licenza uno o più brevetti, altri diritti di proprietà industriale, tecnologie • e/o conoscenze. • Il conferimento della licenza può, eventualmente, essere preceduto da un • periodo di tutoraggio . • La società spin-off è dunque, in senso lato, una “società-veicolo” di • nuova costituzione per lo scorporo di conoscenze o tecnologie suscettibili di A.A. 2017-18 Diritto e 18 Brevettabilità M. Cossu
La normativa • Naturalmente lo spin-off può anche essere pluripersonale: v., ad esempio, “Mito Tech s.r.l.”, costituita nel 2007 quale spin-off del Politecnico di Milano, e partecipata dall’Università di Milano statale, dall’Università di Padova e dall’Università della Calabria. • • Quando nello spin-off siano conferiti brevetti conseguiti dai soci si applicherà anche la disciplina in materia di tutela brevettuale. • Vi sono anche studi empirici sull’utilità che lo spin-off può ricavare dal fatto di servirsi di un INCUBATORE DI IMPRESA (esterno o fornito dall’ateneo). • Gli incubatori di impresa universitari in Sardegna. • La presenza dell’ateneo, o del dipartimento, nella compagine sociale dovrebbe, dunque, essere limitata al tempo necessario a consentire l’avvio dell’attività distaccata, ma normalmente non sono previsti limiti temporali di permanenza (v. regolamento spin-off dell’università di Sassari). A.A. 2017-18 Diritto e 19 Brevettabilità M. Cossu
I regolamenti di Ateneo sugli spin-off • Alcuni regolamenti, tuttavia, lo prevedono: così l’art. 11 del regolamento spin-off dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, che contempla una permanenza massima di tre anni; • così l’art. 8, co. 1, del regolamento spin-off dell’Università di Pisa e del Politecnico di Bari, che prevedono una permanenza massima di tre anni, rinnovabile per tre anni un’unica volta alle condizioni stabilite dal consiglio di amministrazione dell’Ateneo, sentiti i dipartimenti interessati. A.A. 2017-18 Diritto e 20 Brevettabilità M. Cossu
I regolamenti di Ateneo sugli spin-off • Spetta all’ateneo definire attraverso un apposito regolamento la propria participation policy, e in particolare i meccanismi di negoziazione e • determinazione del prezzo e le regole per l’amministrazione dei diritti di • proprietà intellettuale che sono oggetto di trasferimento. • sati. A.A. 2017-18 Diritto e 21 • Brevettabilità M. Cossu
I regolamenti di Ateneo sugli spin-off • Si v., ad esempio, il modello utilizzato dall’Università di Eindhoven, in virtù del quale “[i]n case of well defined knowledge like patent or copyright and no additional facilities, a license agreement between the TU/e and the spin-off can be sufficient. In this agreement a royalty is determined, possibly with an UPFRONT PAYMENT. • The royalty percentage will be based on common practice. After deduction of all costs inventor(s) are entitled to 1/3 of the royalty income according to the TU/e regulation patents and inventions, 1/3 is for the department and 1/3 returns to the patent fund”. A.A. 2017-18 Diritto e 22 Brevettabilità M. Cossu
B. Il modello dello spin—off accademico • Il secondo modello, che risponde al nome di spin-off accademico, è • una variante nella quale soci promotori sono uno o più professori o ricerca- • tori, spesso anche unità di personale tecnico-amministrativo (41), titolari di • assegni di ricerca , e dottorandi di ricerca (43). Anche questo aspetto, • tuttavia, è in larga parte lasciato ai regolamenti di ateneo, alcuni dei quali contemplano quali soci promotori unicamente il personale docente e tecnico- amministrativo e ammettono altre categorie solo in fase successiva; altri, invece, consentono anche a dottorandi, specializzandi, allievi di master e amministrazione, e non (anche) al pubblico. A.A. 2017-18 Diritto e 23 Brevettabilità M. Cossu
B. Il modello dello spin—off accademico • Una variante dello spin-off accademico è descritta nell’art. 3, comma 2, del decreto legislativo 27 luglio 1999, n. 297, ed é quella forma di distacco di ricercatori e docenti universitari presso imprese che intende favorire l’avvio di iniziative econo- miche attraverso l’utilizzo di ricerche realizzate nelle università. A.A. 2017-18 Diritto e 24 Brevettabilità M. Cossu
C. Il modello dello spin—off SPURIO • Un terzo modello organizzativo di spin- off è detto spurio in quanto alla • compagine dello spin-off universitario, o accademico, aggiunge soggetti • appartenenti al mondo delle istituzioni, dell’impresa o delle professioni. A.A. 2017-18 Diritto e 25 Brevettabilità M. Cossu
I soci privati dello spin-off • negli spin-off universitari e accademici della ricerca pubblica la selezione del socio privato, secondo alcuni, dovrebbe avvenire attraverso • procedure ad evidenza pubblica, sia pure adattate alle particolarità dell’operazione A.A. 2017-18 Diritto e 26 Brevettabilità M. Cossu
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