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Sotto osservazione Promuovere la salute Tra nuovo e antico Tutela della storio Valori che durano Nuove opere Il valore di un investimento Investimento di risorse RIVISTA INFORMATIVA PER I COLLABORATORI E I CLIENTI DI UNIONBAU SRL – NUMERO 10, MARZO 2014
UNIONBAU MAGAZIN 2004-2014 UNIONBAUMAGAZIN UNIONBAUMAGAZIN UNIONBAUMAGAZIN Posti di lavoro e capacità produttiva CALCESTRUZZO A VISTA: L’ULTImA mOdA 100 JAHRE UNIONBAU Dove c’è lavoro devono essere creati gli spazi adeguati EINE TRADITION IM BAUGEWERBE CALCESTRUZZO ALLA RISCOSSA ZUM GEBURTSTAG Spazi per la vita PERSONALE Per soddisfare i requisiti di razionalità, praticità e modernità EINE BRÜCKE FÜR SAND IN TAUFERS IL TEAm gIOVANE dI UNIONbAU CINEPLEX IN ROZZANO Cultura e ambienti I 100 ANNI dI UNIONbAU Tra asili, scuole e capannoni industriali UNA fESTA IN CINqUE ATTI PLANMÄSSIG ERÖFFNET Rivista infoRmativa peR i collaboRatoRi e i clienti di UnionbaU sRl – nUmeRo del 6 – maRzo 2009 INFORMATIONSZEITSCHRIFT FÜR MITARBEITER UND KUNDEN DER UNIONBAU GMBH - AUSGABE 4 JAN 2007 Rivista infoRmativa peR i collaboRatoRi e i clienti di UnionbaU sRl – nUmeRo 5 – gennaio 2008 UNIONBAUMAGAZIN vedere e vivere la tempistica Risanamento energetico Diritto all’istruzione Il fattore tempo assume oggi un ruolo determinante Risparmio di costi, maggiore cubatura, incremento del valore Istruzione: la base del futuro e del progresso Preservare le tradizioni Infrastrutture funzionali Soluzione per turisti Un compito molto importante e di grande responsabilità Tra idea e consenso non sempre tutto fila liscio Dove si ferma il viaggiatore quando non è in viaggio? Vivere la cultura Spazio alla cultura Silenziosi testimoni Funzionalità, praticità e conformità alle esigenze moderne La cultura è vita L’eredità culturale riflette spirito e stile di vita Rivista infoRmativa peR i collaboRatoRi e i clienti di UnionbaU sRl – nUmeRo 7 maRzo 2010 Rivista infoRmativa peR i collaboRatoRi e i clienti di UnionbaU sRl – nUmeRo 8, maRzo 2011 Rivista infoRmativa peR i collaboRatoRi e i clienti di UnionbaU sRl – nUmeRo 9, maRzo 2012
SOMMARIO EDITORIAL 4 SOTTO OSSERVAZIONE 10 ANNI DI UNIONBAU MAGAZIN Promuovere la salute: un bene ovvio, finché c’è 10 TRA NUOVO E ANTICO Tutela della storia: radicati nel suolo natio Realizzare una rivista non 20 VALORI CHE DURANO è esattamente il nostro Nuove opere: riconoscere le opportunità mestiere e non rientra tra le nostre competenze pri- 28 IL VALORE DI UN INVESTIMENTO marie. Eppure, senza nas- Investimento di risorse: talvolta ci vuole condere che ci avvaliamo coraggio Unter Beobachtung dell’assistenza professio- Gesundheit fördern: Selbstverständlich, solange sie da ist nale per la redazione dei Die Bewahrung des Feuers 33 COMMENTO Wo ruht der Reisende wenn er nicht reist? testi e l’impaginazione, Werte von DAUER Neues schaffen: Man muss die Chancen erkennen le “notizie” alla base per 34 IL SOGNO DI MANOVRARE UNA GRU Der Wert einer Investition Mittel einsetzen: Bisweilen gehört ein Stück Mut dazu i contenuti di questo ma- gazine nascono proprio 36 COLLABORATORI 2013/14 da noi. INFORMATIONSZEITSCHRIFT FÜR MITARBEITER UND KUNDEN DER UNIONBAU GMBH - AUSGABE 10 - MÄRZ 2014 38 NECROLOGIO Quest’anno abbiamo il piacere di presentare una sorta di rivista giubilare, essendo questo il decimo numero di Unionbau 40 ONOREFICENZE & UNIONBAU-DAY Magazin. E, naturalmente, ne siamo orgogliosi. Sarebbe 2013/14 troppo facile affermare che ci permettiamo il lusso di una ri- vista aziendale, che documenta la nostra efficienza e diventa 42 LO SVILUPPO DI UNIONBAU così testimone di sviluppo e innovazione. Per portare avan- ti un progetto di tale portata, nonostante i dubbi affiorati 44 EVENTI 2013/14 nel corso del tempo, è necessria molta tenacia, proprio una delle caratteristiche principali che contraddistingue la nostra 46 GALLERIA FOTOGRAFICA filosofia imprenditoriale. E siamo lieti di essere stati sempre accompagnati da questo magazine, lungo il nostro percorso nell’ultimo decennio. Il nostro mestiere è quello di costruire, ma da tempo ormai l’edilizia non è più quella d’una volta. Oggi costruiamo ottimiz- EDITORE: Unionbau Srl, 39032 Campo Tures, Zona Industriale Molini 11, zando energie e all’insegna della sostenibilità, risparmiando ri- Sudtirolo – Italia, tel. +39 0474 677 811, info@unionbau.it sorse e pensando alla redditività, con un occhio ai materiali Part. IVA: 00159560218 - Cap. soc. vers.: Euro 500.000. Certificazione QM pregiati, all’individualismo e ai progetti senza barriere, orien- conforme a ISO 9001:2008 - OHSAS 18001:2007 (gestione della sicurezza) tandoci all’ecologia e alla qualità. Nonostante l’attività di co- REDAZIONE: Ufficio redazione Alto Adige, Walther Lücker, struire sia oggi così sfaccettata e composita, tecnologicamente s.redaktion@brennercom.net avanzata e anche un po’ complessa, continua a piacerci. Alla LAYOUT E GRAFICA: SANNI, studio di comunicazione e design, fine ci troviamo tra le mani un risultato tangibile e misurabile, info@sanni.it che rende interessante il nostro compito e ogni nostro pro- TRADUZIONI: Bonetti & Peroni, Bolzano getto, piccolo o grande che sia, consentendoci di toccare con FOTO: Unionbau Srl mano ciò che siamo riusciti a realizzare. Registrazioni SOA: E così, in un certo senso, la nostra attività di costruttori e questo OG 1 Edifici civili e industriali classe VIII illimitato magazine hanno viaggiato di pari passo: negli anni abbiamo OG 2 Restauro e manutenzione classe V fino a 5.165.000 € costruito e una parte delle nostre opere la ritroviamo nelle OG 3 Strade, autostrade, ponti, viadotti, classe III fino a 1.500.000 € ferrovie, … pagine di questo magazine, che cerca di rendere visibili il con- OS 6 Finiture di opere generali in materi- classe V fino a 5.165.000 € tributo dei nostri collaboratori e alcuni aspetti del cantiere, ali lignei, plastici, metallici e vetrosi poiché in molti progetti si cela la famosa “storia dietro la storia”, OS 7 Finiture di opere generali di natura classe IV fino a 2.582.000 € edile e tecnica come amano definirla i giornalisti. OS 8 Opere di impermeabilizzazione classe I fino a 258.000 € OS18-A Componenti strutturali in acciaio classe II fino a 516.000 € Vi auguriamo una lettura interessante e ricca di sorprese! OS18-B Componenti per facciate continue classe III fino a 1.033.000 € OS 28 Impianti termici e di condiziona- classe II fino a 516.000 € mento Cordialmente OS 30 Impianti interni elettrici, telefonici, classe II fino a 516.000 € radiotelefonici e televisivi OS 32 Strutture in legno classe IV fino a 3.500.000 € Famiglia Außerhofer UNIONBAU 3
Costruire è: SOTTO OSSERVAZIONE PROMUOVERE LA SALUTE: UN BENE OVVIO, FINCHÉ C’È La salute è un bene prezioso, si sa, e spesso il desiderio d’incolumità fisica si colloca al primo posto quando si parla di benessere. Nel corso dei secoli, l’uomo si è dato molto da fare per preservare e favorire la propria salute: quando c’è, sembra scontata e solo quando viene meno, ne comprendiamo il valore e l’unicità. Poiché da tempo ha assunto un ruolo primario nella nostra quotidianità, abbiamo voluto osservare attentamente qual è l’effetto degli interventi edili nel settore sanitario. E l’osservazione è sempre una sfida. UNIONBAU 5
Il fiore all’occhiello sono le aiuole rialzate Grazioso giardino d‘inverno per la struttura per anziani di San Giovanni Il progetto Realizzazione, ampliamento e riallestimento del giardino della casa di riposo Georgianum Luogo: San Giovanni, Comune di Valle Aurina Progettista: Architetti Pedevilla, Brunico Tempi d’esecuzione: da aprile ad agosto 2013 Commessa: 327.000 Euro Capisquadra: Christian Kirchler, Peter Walcher Dettagli tecnici: esecuzione chiavi in mano Responsabile di progetto: Geom. Bernd Griessmair Invecchiare con dignità: ecco un concetto Contemporaneamente, è stata ricavata molto ampio che potrebbe racchiudere, una terrazza di oltre cento metri quadrati, ad esempio, un ambiente piacevole, se che conferisce al giardino, un tempo poco proprio fossimo costretti a trascorrere utilizzato, un carattere completamente l’ultima parte della nostra vita in una casa nuovo. Ma anche l’intera area del parco è di riposo. Per questo, nel Georgianum di stata riconcepita e riallestita, attraverso la San Giovanni in Valle Aurina, una porzione piantumazione e la disposizione dei vialetti di terreno fino a poco tempo fa inutilizzata secondo un concetto ad hoc che evita vicoli è stata trasformata in un’area piacevole ciechi, consentendo così di tornare sempre esteticamente e per il soggiorno. Grazie al punto di partenza senza problemi. alla costruzione di una nuova struttura e a un intervento di design, è stato creato un Il clou di quest’intervento, molto apprez- nuovo angolo confortevole e accogliente. zato dagli ospiti della struttura, sono le due aiuole rialzate, che permettono di Al tratto dell’edificio esistente è stato cogliere comodamente fiori, piante ed annesso un generoso giardino d’inverno erbette, senza faticosi piegamenti. In tal di 80 metri quadrati, realizzando un modo, sono sorte nuove aree d’incontro comodo passaggio dalla vecchia stube in all’interno del giardino d’inverno e sulla cirmolo alla nuova struttura chiara e lumi- terrazza, assicurando anche sufficiente nosa, dotata di ampie finestre e porte. spazio per il relax nelle diverse zone del Gli accessi all’esterno e quelli che condu- parco e un agolo per “incontri ravvicinati” cono all’edificio sono stati attrezzati affin- con la natura nelle aiuole rialzate. ché fossero agibili anche dagli anziani. 6 PROMUOVERE LA SALUTE
Una piscina a forma di acquario L’ospedale di San Candido è dotato di un nuovo centro terapeutico A San Candido, in Via Freising, diretta- Durante la fase dei lavori, Unionbau ha mente nei pressi dell’ospedale, sorge un completamente scavato il pianterreno e edificio che, dalla sua costruzione avvenuta quello interrato, realizzando una nuova trent’anni fa, è sempre stato adibito a casa suddivisione degli spazi con muri di mat- di riposo e che, sin dall’inizio, era collegato toni, senza interferire con il resto della tramite un tunnel sotterraneo all´ospedale. struttura, che nel frattempo non ha mai Ora, in seguito ai lavori di ristrutturazione e interrotto l’operatività. L’edificio è stato ampliamento del pianterreno e di parte di inoltre risanato energeticamente e att- quello interrato, la struttura è stata trasfor- rezzato affinché fosse accessibile anche mata in un centro riabilitativo dell’ospedale, da disabili, mentre la scala che porta dal che accoglie i reparti terapia, logopedia ed pianterreno a quello interrato è stata rin- ergoterapia. forzata con fasce in fibra di carbonio, rese necessarie a causa della struttura statica Le opere edili hanno lasciato intatta la strut- esistente. tura, intervenendo solo nella suddivisione interna degli spazi, affinché i locali potes- Il fiore all’occhiello di quest’edificio è una sero soddisfare le esigenze di una stazione piscina terapeutica di quasi dodici metri, riabilitativa. Al pianterreno, dove un tempo realizzata in acciaio inox, con un parzi- sorgevano l’ingresso e gli alloggi della casa ale rivestimento in vetro che ricorda un di riposo, sono stati ricavati reception e sala acquario, e un pavimento sollevato con d’attesa, palestra e annesso locale per le una profondità variabile tra 50 cm e 1,1 terapie, area bagni con spogliatoi propri, metri, adattabile a seconda delle esigenze. una sala visite e la stanza delle infermiere, nonché altri locali per le terapie e, legger- mente schermati, i reparti ergoterapia e logopedia con i necessari vani accessori. Al piano interrato, già sede della Croce Bianca, sorgono ora il locale soggiorno e i sanitari per il personale, nonché un’altra stanza adibita all’ergoterapia. Il progetto Ospedale di San Candido, ristrutturazione di un edificio Luogo: San Candido Progettista: Arch. Johanna Niederkofler Tempi d’esecuzione: da marzo a settembre 2012 Commessa: 2,1 milioni di Euro, in assoc. temporanea d’impresa Caposquadra: Günther Reichegger Dettagli tecnici: esecuzione chiavi in mano Responsabile di progetto: Geom. Hannes Unterhofer UNIONBAU 7
Contemporaneamente su quattro livelli Sfide logistiche per l’ospedale di Bressanone Ospedale di Bressanone, lotto b3: è quello A lavori ultimati, il piano interrato accoglie Complessivamente sono stati posati 3.000 che si legge nell’asciutto linguaggio del gli uffici tecnici, il pianterreno i laboratori metri quadrati di pavimenti in PVC, 860 capitolato d’appalto che, dietro a questa e la sezione ricerca e il primo piano la sala metri quadrati di piastrelle e 40 metri qua- descrizione, cela però interessanti det- operatoria, il reparto medicina intensiva drati di pavimento sopraelevato. La mag- tagli. Nell’ambito degli interventi di ampli- e la sala parto. I piani secondo, terzo e giore sfida ha riguardato i sofisticati aspetti amento e ristrutturazione, sono sorti un quarto ospitano le camere dei pazienti, la logistici, legati alla necessità d’intervenire piano interrato, un pianterreno e cinque sala infermiere e quella dei medici, nonché contemporaneamente su quattro piani, piani fuori terra per una superficie edificata i locali per le medicazioni e la saletta sog- richiedendo una precisa suddivisione dei complessiva di oltre 4000 metri quadrati e giorno. Infine, al quinto piano sono stati cicli operativi e una pianificazione prelimi- una nuova ala del nosocomio brissinese. installati tutti gli impianti tecnici. nare con diverse settimane di anticipo. Unionbau ha realizzato tutti gli allestimenti interni con consegna chiavi in mano, dagli Le sottostrutture in legno per i bagni delle impianti elettrici a quelli termosanitari fino camere sono state prefabbricate nello agli arredi, ricavando una sala operato- stabilimento di Gais, per poi procedere ria e un laboratorio, nonché 39 identiche con l’assemblaggio dei singoli elementi camere per i pazienti; complessivamente, in cantiere. In tal modo è stato possibile sono stati eretti muri in cartongesso su tagliare drasticamente i tempi di realizza- circa 4.700 metri quadrati. zione, riducendoli da due mesi a uno solo. 8 PROMUOVERE LA SALUTE
Il progetto Ristrutturazione e ampliamento dell’ospedale di Bressanone Luogo: Bressanone Progettista: Architetti Pardeller, Putzer, Scherer Tempi d’esecuzione: da marzo 2013 a febbraio 2014 Commessa: 6,5 milioni di Euro, in assoc. temporanea d’impresa Caposqua- dra: Othmar Steiner Dettagli tecnici: esecuzione chiavi in mano Responsabile di progetto: Geom. Hannes Unterhofer UNIONBAU 9
Costruire è: TRA NUOVO E ANTICO TUTELA DELLA STORIA: RADICATI NEL SUOLO NATIO Emana sentori di terriccio, un profumo ancestrale, selvatico: la terra natia, in un certo senso, è un qualcosa di arcaico. L’uomo è radicato nel proprio luogo d’origine e avverte questo legame in modo istin- tivo. La patria non può prescindere dal passato, che evoca sicurezza e stabilità, ma anche al futuro, spesso foriero di preoccupazioni e talvolta anche di paure. Tracciare una linea di congiunzione tra antico e nuovo è un compito appassionante. La tradizione, in questa veste, si carica di vitalità e il suolo natio diventa un patrimonio degno di tutela. Possiamo affermare lo stesso anche per le opere edili che, ognuna in conformità alla propria epoca, narrano e tramandano un pezzo di storia, un valore da preservare. UNIONBAU 11
Il progetto Realizzazione di un apiario presso il Museo etnografico di Teodone Luogo: Teodone, Comune di Brunico Pro- gettista: EM2 Architetti Brunico Tempi d’esecuzione: da agosto 2012 a marzo 2013 Commessa: 247.000 Euro Capos- quadra: Klaus Gasteiger Caposquadra car- pentieri: Stefan Klammer Dettagli tecnici: esecuzione chiavi in mano Responsabile di progetto: Geom. Bernd Griessmair Una casa per milioni di operose lavoratrici Un progetto davvero singolare presso il Museo etnografico di Teodone Sono i datori di lavoro più importanti facciata esterna adeguata e la suddivisi- tagliare. Oggi, parte dell’apiario sorge dell’Alto Adige, hanno milioni di collabo- one degli spazi interni riorganizzata. Nella all’ombra del vecchio albero del Museo ratori alle loro dipendenze, ma anziché nuova costruzione, con una cubatura pari etnografico di Teodone. pagare loro uno stipendio, finiscono con a 600 m³, verrà prossimamente trasferito svaligiargli casa: gli apicoltori si prendono il museo dedicato alle api, con innume- cura delle loro colonie d’api, custodendole revoli e interessanti pezzi d’esposizione. come dei figli. Per questo motivo, una L’edificio, distribuito su due piani, è stato sistemazione adeguata è di fondamentale costruito in cemento armato e rivestito, importanza. E poiché la produzione di sia internamente che esternamente, da miele vanta una lunga tradizione in Alto tavole di abete rosso, mentre il pavimento Adige, il Museo etnografico di Teodone, è realizzato con uno speciale battuto di alle porte di Brunico, si è concesso il lusso cemento e sabbia colorata. di ospitare un proprio apiario nell’area all’aperto, risanando quello esistente e A movimentare la situazione ci ha pensato creandone uno nuovo. un antichissimo albero: data l’impossibilità di realizzare un ripido pendio di scavo Un apiario non si costruisce tutti i giorni e senza danneggiare le radici del maestoso per Unionbau è stata la prima esperienza noce, è stata eretta una parete chiodata. in assoluto in questo ordine di grandezza. Un paesaggista ha provveduto a sigil- Prima che 16 colonie di api potessero lare con mastice da innesto e antimuffa trasferirvisi, il tetto del vecchio museo è le poche radici che, nonostante tutte le stato rivestito con tavole di abete rosso, la precauzioni del caso, è stato necessario 12 TUTELA DELLA PATRIA
Intervista all’Arch. Heinrich Mutschlechner Le è già capitato di occuparsi di un museo di apicoltura? No, non avevo mai progettato niente di simile. Strutture museali di altro genere invece sì. Può descrivere le particolarità di un progetto così ricco di storia? La sfida, in sede progettuale, non era tanto la creazione di uno spazio che ospitasse l’istallazione – api, allevamento e medicina popolare – bensì la formulazione di un corpo edile in un luogo pregno di antica sostanza costruttiva. Nel complesso dei masi storici, doveva essere integrata una nuova costruzione che, nella forma e nella manifestazi- one, venisse letta come architettura contemporanea, inserendosi con discrezione nell’ensemble di antichi volumi edili. La soluzione è stata un’evoluzione della forma costruttiva locale, realizzata con materi- ali tipici del complesso, in primis il legno non trattato che invecchia naturalmente, integrandosi con il tempo, e senza soluzione di conti- nuità, nel patrimonio esistente. Considera un compito particolare la tutela dell’albero sotto cui ora sorge parte dell’apiario? Assolutamente. Un’ulteriore sfida è stata posta proprio dalla tutela dell’antico noce, nelle cui immediate vicinanze doveva essere edifi- cato il nuovo museo delle api. Per non danneggiare l’esteso appa- rato radicale, lo scavo e la fondazione del nuovo edificio sono stati eseguiti quanto più accuratamente possibile. Sotto l’attenta super- visione di un paesaggista specializzato, parte delle radici è stata dis- sotterrata manualmente, potata e costantemente inumidita durante l’esecuzione dei lavori. La messa in sicurezza della scarpata con una parete chiodata e perforazioni di drenaggio, inizialmente non pre- vista, ha permesso un pendio dello scavo di fondazione conforme- mente più ripido: in questo modo, le radici sono state protette e il vecchio noce salvato. Il fogliame fitto e rigoglioso dell’estate di quest’anno ne è la prova e i frutti maturi dell’autunno un dono carico di gratitudine. UNIONBAU 13
Solaio storico, tetto ripido Ristrutturazione lampo dell’Hotel Brückenwirt a Novacella Il Brückenwirt di Novacella, uno degli Quando il piano superiore è stato demo- hotel più antichi dell’Alto Adige, viene lito, era già stato accertato l’imperativo menzionato per la prima volta in un docu- di preservare il tetto, alla luce delle mento del 1507. Il ponte storico, oggi considerazioni storiche dell’Ufficio dei aperto solo al transito pedonale, testimo- Beni culturali della Provincia. L’obiettivo nia l’importanza dell’edificio quale stazi- era quello di rivestire l’esistente solaio one doganale e di sorveglianza, ma anche in legno con un getto massiccio in cal- punto di ristoro. Dagli anni ‘80, il tradizi- cestruzzo, evitando che l’acqua rag- onale esercizio ricettivo, con il suo eccel- giungesse il legno: il tetto è dunque lente ristorante, è posto sotto tutela delle rimasto sull’edificio sino all’ultimazione belle arti. Nell’ambito di un ampliamento del nuovo solaio. L’antico patrimonio quantitativo e qualitativo, così come di un edile è stato accuratamente rivestito. risanamento energetico, nel 2013, il piano Successivamente, con uno sforzo non superiore dell’edificio, lungo il ponte, è indifferente, la statica del solaio in legno stato demolito e ricostruito. L’esperto è stata rafforzata, per poi pompare il team di Unionbau, insieme all’architetto calcestruzzo nella copertura attraverso incaricato Klaus Hellweger, è riuscito in un foro. Solo allora è stato possibile un’impresa straordinaria, perfezionando in smantellare il vecchio tetto bisognoso di modo accattivante la cultura architettonica risanamento. altoatesina in un’ottica di tutela artistica. 14 TUTELA DELLA PATRIA
Un tetto per la cappella Scandole in larice e deumidificazione dei muri esterni L´annata che indica l’anno di costruzione é ancora visibile sopra la porta: 1760. All’interno, le pareti e la volta sono ador- nati da affreschi di evangelisti, stemmi e santi. La cappelletta Gasper è coperta da un incantevole tetto piramidale. Tutta- via, la piccola costruzione di Stegona ha conosciuto giorni migliori. Per questo, la Compagnia degli Schützen di Brunico ha conferito a Unionbau l’incarico di svolgere gli urgenti lavori di risanamento, in colla- borazione con il restauratore “Pescoller Werkstätten”. Unionbau ha provveduto a rivestire il tetto, compresa la necessa- ria sottostruttura, con scandole in larice, nonché a deumidificare le opere murarie sotterranee mediante cavità ventilata. Tutti i lavori sono stati eseguiti secondo le indicazioni e disposizioni dell’Ufficio dei Beni culturali. Nel frattempo, gli addetti hanno iniziato ad alzare le murature. Tuttavia, si è reso evidente quanto il tetto sarebbe stato pendente, alla stregua di una tipica copertura di chiesa alto- Il progetto atesina! Una sfida non comune per muratori, Risanamento della cappelletta Gasper carpentieri e lattonieri, nonché per il capo- mastro Günther Reichegger. Nel corso del Luogo: Stegola/Brunico Tempi di esecuzi- progetto, inoltre, è stata sollecitata una stra- one: da aprile a luglio 2013 Commessa: ordinaria urgenza. I lavori sono iniziati il 16 17.000 Euro Responsabile di progetto: aprile 2013 e il 4 giugno sono stati rimossi Erwin Monauni gran parte dei ponteggi, consentendo, nei giorni successivi, l’ingresso dei primi ospiti nelle camere del seminterrato. Un “atter- raggio di precisione” professionale, affinché anche in futuro, al Brückenwirt, tradizione e comfort possano integrarsi armoniosamente. Il progetto Ampliamento qualitativo e quantitativo, nonché risanamento energetico dell’Hotel Brückenwirt; eliminazione delle barriere ar- chitettoniche Luogo: Novacella, Com. di Varna Progettista: Arch. Klaus Hellweger Tempi d’esecuzione: da aprile ad agosto 2013 Caposquadra: Günther Reichegger Caposquadra carpentieri: Stefan Klammerer Dettagli tecnici: lavori di costru- zione, carpenteria, lattoneria Responsabile di progetto: Ernst Künig UNIONBAU 15
Quasi 40 diverse superfici di copertura Il forte Mitterberg, una sfida quasi impossibile È lì da oltre 130 anni. Nel 1882, Italia, parte delle quali presentano uno spesso- Austria e Ungheria siglarono un’alleanza re di oltre due metri e mezzo. Gli addetti difensiva e da lì a poco, gli Stati inizia- di Unionbau, il cui compito era quello di rono a costruire fortificazioni militari risanare, con opere di carpenteria e lat- deputate a difendere i confini naziona- toneria, il tetto parzialmente deteriorato, li. Anche a Sesto, su entrambi i lati della sono rimasti impressionati dalle grandio- vallata, con l’intento di sbarrare il transi- se volte e dagli innumerevoli vani e scale to dal Passo di Monte Croce Comelico, d’accesso. Come era possibile constatare furono erette due imponenti fortezze, il a prima vista, non si trattava affatto di forte Heideck sul versante nord e il for- te Mitterberg sul versante sud: mentre il primo è andato distrutto, il secondo si è conservato in ottimo stato in molte sue parti, soprattutto internamente. L’unione storica “Bellum Aquilarum” segnala come la fortezza costituisca uno straor- dinario esempio dei sistemi di fortifica- zione del 19° secolo. La colossale opera, disposta su tre livelli, è corazzata con blocchi in granito e dotata di postazioni di artiglieria, nonché di un vallo difensi- vo. La storia, l’imponente architettura e gli ampi spazi offrono innumerevoli pos- sibilità di valorizzazione storico-culturale. Di fatto, la cubatura complessiva conta circa 8.000 m³, sebbene all’interno lo spazio sia sottratto dalle opere murarie, 16 TUTELA DELLA PATRIA
Il progetto Risanamento forte Mitterberg Luogo: Sesto Progettista: Dott. Arch. Harald Frena Tempi d’esecuzione: da ottobre 2012 a giugno 2013 Commessa: 164.000 Euro Caposquadra carpentiere: Peter Walcher Intervisa Capisquadra lattoniere: Oliver Kahler insieme all’Arch. Harald Frena a Berhard Brunner Dettagli tecnici: lavori di restauro Responsabile di progetto: Edmund Berger Che cosa ha provato quando ha visto il forte Mitterberg di Sesto per la prima volta? Rispetto ed entusiasmo. Non capita tutti giorni di collaborare a un progetto di tale valenza storica ed entrare a far parte della sua affas- cinante storia. Quale sfida architettonica ha comportato il risanamento del tetto? Innanzitutto si è reso necessario un immediato intervento di imperme- abilizzazione, per non esporre l’opera a ulteriori disfacimenti: alcune componenti avevano già patito molto i difetti di isolamento della copertura e in un edificio storico si tratta di preziose testimonianze perdute. In questo contesto, il mio compito è quello di tutelare tale patrimonio, senza alterarlo, rendendolo accessibile ad altri. un intervento semplice: diversamente da quan- to ci si poteva attendere, la costruzione risul- Personalmente, quale scopo d’uso immagina per questa sontuosa tava incredibilmente complessa e soprattutto opera? tortuosa. Quasi quaranta diverse superfici dalla pendenza variabile, risanate pezzo per pezzo, In modo particolare in architettura, messa innanzitutto in relazione hanno dato vita a uno sforzo titanico. Su un ai conflitti bellici, occorre procedere con grande cautela. Ritengo che isolamento multistrato, sono state applicate l’architettura possa influenzare notevolmente il contesto paesaggi- una ventilazione posteriore e una copertura in stico e ambientale, ma anche la psiche umana. Non solo, dunque, lamiera. Il tutto è stato reso possibile da una muri e tetti, ma anche colori, rumori, forme, profumi, luci e ombre solida collaborazione fra tutte le parti coinvolte giocano un ruolo essenziale e dovrebbero essere presi in considera- e da numerose soluzioni spontanee, che hanno zione in un’ottica di valorizzazione futura. Credo che l’imposizione permesso di approdare a una messa in opera di un generale sdegno nei confronti della guerra non sia produttivo: duratura e soddisfacente. Il destino futuro del occorrerebbe cercare di coinvolgere il singolo nel proprio persona- forte Mitterberg e il suo utilizzo non sono anco- lissimo modo, e con un’architettura di questo tipo, con gli ambi- ra stati svelati, ma il tetto ora è impermeabiliz- enti della fortezza Mitterberg a fare da sfondo, i presupposti non zato e l’opera muraria esterna risanata. mancano. Sono dell’opinione che un’adeguata mostra artistica, una pièce teatrale o un’opera musicale presentata in questo scenario possano lasciare un’impronta indelebile, alla stregua di alcuni saggi sulla guerra e sulla pace. UNIONBAU 17
Una struttura su una strada transitata Nuova fase al forte di Fortezza: l‘infopoint della galleria di base del Brennero Il forte di Fortezza venne edificato tra il dotate di nuova impermeabilizzazione, 1833 e il 1838, coinvolgendo poco meno rimuovendo il materiale esistente, com- di 6.000 operai e soldati nella costruzione preso l’isolamento in argilla che aveva di un’imponente opera di sbarramento in trovato impiego all’epoca. Le fughe tra uno dei punti più stretti della Valle Isarco. le lastre in pietra naturale portate alla Sopravvissuto all’implacabile scorrere del luce sono state sigillate e i blocchi man- tempo, il forte, con un’estensione di quasi canti integrati, dotando l’intera superfi- venti ettari, vanta ancor oggi le dimensi- cie di un nuovo strato coibente in argilla. oni di una piccola cittadina. Tra il 2007 Allo stesso modo, il materiale rimosso e il 2008, Unionbau ha risanato parte ha trovato nuovamente utilizzo e, alla della fortificazione, rendendola accessi- stregua dell’opera, è stato ripristinato e bile. Nel frattempo, un ulteriore settore rinverdito. dell’opera è stata ristrutturata, sempre con il coinvolgimento di Unionbau. Con Nel risanamento interno, gli spazi sono la creazione di un punto informativo rimasti tali, sebbene l’opera muraria sia per la galleria di base del Brennero, la stata trattata con una speciale procedura parte del forte gravemente danneggiata, di dissalazione sulla superficie interna e o meglio distrutta, dallo spostamento riportata allo stato originario. della statale SS12, è stata ripristinata, rendendo l’intero progetto interessante La sfida più complessa, tuttavia, è stata e avvincente. Le coperture sono state posta dalla nuova costruzione, realizzata 18 TUTELA DELLA PATRIA
trasversalmente alla statale. Nello stesso è stato eseguito esattamente come nella punto, un tempo, prima della realizzazi- prima fase costruttiva per le torri inferiori one dell’arteria stradale, sorgeva già un della fortezza. La copertura è data da un edificio, ma questa volta lo sforzo richie- massiccio solaio inverdito. sto è stato enorme. L’accesso sarà prossi- mamente consentito mediante un nuovo tunnel scavato nella roccia e da un ulte- riore passaggio laterale lungo la statale, che conduce alla tromba delle scale e all’ascensore, da dove si raggiungono i nuovi ambienti. Per gli spazi sotterra- nei, è stato scavato altro materiale roc- cioso, un’impresa non facile, consideran- done lo stato fortemente danneggiato. In questo punto sorge il nuovo edifico, dotato di toilette e spogliatoio. Sul livello superiore, nella nuova sovrastruttura, troverà spazio una sala polifunzionale di circa 200 m². Per poter costruire in quel punto, si è resa necessaria l’edificazione di speciali Il progetto costruzioni di sostegno sulla strada. La Punto informativo galleria di base del Brennero nuova struttura, infatti, doveva essere presso il Forte di Fortezza realizzata senza interrompere il flusso del traffico sulla statale 12. La cemen- Luogo: Forte di Fortezza Progettista: Dott. Arch. tificazione di una copertura di spessore Markus Scherer Tempi d’esecuzione: da gennaio pari a 140 cm su una via di transito e la 2013 a luglio 2014 Commessa: 3,53 milioni di successiva realizzazione di un involucro Euro Caposquadra: Klaus Innerbichler Dettagli esterno in calcestruzzo a due strati con tecnici: in assoc. temporanea d’impresa, esecu- interno coibentato, dotato di isolamento zione chiavi in mano Responsabile di progetto: termico CasaClima, è un’opera di natura Erwin Monauni logistica. All’interno resta visibile il calce- struzzo isolante nero. L’involucro esterno UNIONBAU 19
Costruire è: VALORI CHE DURANO NUOVE OPERE: RICONOSCERE LE OPPORTUNITÀ Le realizzazione di qualcosa di nuovo non può prescindere dalla cre- atività e spunti eclettici e originali sono un imperativo irrinunciabile. Dall’idea al progetto, dal progetto alla concretizzazione. La realizza- zione del nuovo s’identifica con l’ideazione di qualcosa di peculia- re e non significa affatto spodestare il passato, bensì costruire sulle esperienze maturate, utilizzandole e imparando da esse. Se si vuole dare vita a qualcosa di nuovo, occorre essere in grado di riconoscere le opportunità: è così che si plasma e modella il futuro ed è così che si creano valori duraturi. Gli imprenditori edili di tutto il mondo sono dotati di una raffinata sensibilità per il nuovo, che rappresenta la loro forza propulsiva e la filosofia dell’evoluzione. UNIONBAU 21
Il progetto Costruzione biblioteca civica e universitaria di Brunico Luogo: Brunico Progettista: Aichner Seidl Architetti Tempi d’esecuzione: da agosto 2011 a luglio 2013 Commessa: 5,9 milio- ni di Euro, in assoc. temporanea d’impresa Caposquadra: Klaus Gasteiger Dettagli tec- nici: esecuzione chiavi in mano Responsa- bile di progetto: Geom. Hannes Unterhofer Un ascensore in vetro nella casa della cultura La biblioteca civica e universitaria di Brunico affascina sotto diversi punti di vista Inserire una biblioteca civica e universita- inserito nel corpo principale come costru- al secondo sono ubicati la bellettristica e ria in un contesto urbano è un compito zione indipendente. La CasaClima A un angolo dedicato a N.C. Kaser, al terzo tanto significativo quanto stimolante e, vanta 12.300 m³ di cubatura comples- una sala polifunzionale, la biblioteca uni- a Brunico, è stato portato a termine in siva, 9.000 dei quali riscaldati. Metà della versitaria con relativo ufficio, così come modo straordinario. Alle spalle della nota copertura è stata eseguita in legno, in la sala studio e infine, al quarto, quotidi- scuola media “Meusburger”, si estendeva virtù dell’enorme carico statico, mentre ani, riviste, opere specialistiche, gli uffici un terreno edificabile, la cui destinazi- l’altra metà è in cemento armato. Una della biblioteca civica e dell’archivista. one, per molti anni, aveva quasi assunto parte del seminterrato è stata completa- Qui sorge anche un’ampia e praticabile il carattere di un cortile interno, come mente divisa e può essere ora sfruttata terrazza coperta. I vani adiacenti sono si legge in una relazione tecnica. Ora il dalle associazioni, indipendentemente completamente invetriati ad altezza sof- quadro è cambiato. Con la sua bizzarra dagli orari di apertura della biblioteca. fitto. Otto cupole di vetro sul tetto, con forma geometrica, la nuova biblioteca Le numerose finestre ad oblò, distribu- un diametro superiore a un metro con- s’inserisce nell’ensemble di Piazza Muni- ite liberamente lungo le facciate laterali sentono il passaggio della luce naturale cipio tra la stazione degli autobus, i bas- in diverse dimensioni, balzano subito negli ambienti. Il 15 luglio, dopo quasi tioni, la vecchia palestra, il municipio e la agli occhi, mentre nella prospettiva fron- due anni di lavori, il sindaco di Brunico stazione ferroviaria. tale è l’imponente vetrata a catturare Christian Tschurtschenthaler ha fatto il l’attenzione. suo ingresso sul tappeto rosso per il taglio Il nuovo edificio, per Brunico, costitu- del nastro, inaugurando l’edificio, rea- isce senza dubbio una costruzione dalle Al secondo piano interrato sono stati alle- lizzato chiavi in mano da Unionbau. Nel dimensioni imponenti: per la sua realiz- stiti l’intero sistema tecnico dell’edificio giro di una settimana, l’intera biblioteca, zazione sono stati utilizzati oltre 3.000 e i depositi. L’archivio storico è situato con i suoi volumi, riviste, giornali e altri m³ di calcestruzzo e 330.000 kg di al primo piano interrato, dove trovano media, è stata trasferita da Via Centrale acciaio, mentre più 3.400 m² di calce- spazio anche il magazzino, gli impianti e Vicolo Posteriore. Adesso un ascensore struzzo a vista conferiscono all’opera un sanitari, lo spogliatoio e un deposito. Al con cabina e vano in vetro scivola silen- aspetto del tutto singolare. Tre dei cinque pianterreno, nell’ingresso, sono dislocati ziosamente tra i piani della cultura e piani complessivi sorgono su pilastri di i sistemi automatici di restituzione e pre- dell’educazione. E ci si vede. cemento centrifugate e un edificio poli- stito libri, il guardaroba e un punto infor- funzionale con sistema costruttivo ligneo, mativo. Al primo piano sono stati trasferiti destinato alle manifestazioni, è stato i nuovi media e la sezione per i ragazzi, 22 NUOVE OPERE
Una cucina d’eccellenza La nuova scuola alberghiera e il convitto di Brunico Un convitto per 124 studenti universi- progetto esecutivo della Provincia è stato tari e di scuola superiore, così come una realizzato dall’architetto Matteo Scagnol. mensa. Una scuola alberghiera con 15 aule, due locali EDP, spazi per lezioni pra- 40.000 metri cubi e una superficie comp- tiche, una cucina da ristorante completa, lessiva superiore a 12.000 metri quadri una cucina didattica con 12 postazioni offrono spazio sufficiente per la formazi- di lavoro e una dimostrativa, un risto- one, il convitto e lo studio. Entrambi i corpi rante completo per esercitazioni e addi- di fabbrica, separati l’uno dall’altro, sono rittura due bar: così si presenta l’ultimo fiore all’occhiello del Centro scolastico di Brunico. Per essere precisi, qui si è tras- ferita la scuola professionale alberghiera: Il progetto circa 500 tra studenti e personale Costruzione scuola alberghiera e convitto docente sono rimasti piacevolmente con mensa impressionati dalla nuova dotazione for- mativa, restando a bocca aperta dinanzi Luogo: Brunico Progettista: progetto pre- stati realizzati in cemento armato e con alle nuove aule. Quasi come se non liminare Dott. Arch. Josef March, Dott. una vistosa facciata in vetro, in modo tale potessero più aspettare, le prime classi Arch. Stefan Bauer, Dott. Arch. Andrea da inserirsi perfettamente nel complesso di si sono insediate addirittura durante Sega Progetto esecutivo: Arch. Matteo edifici del Centro scolastico. La scuola e il la fase costruttiva. Originariamente, Scagnol Tempi d’esecuzione: da luglio convitto sono collegati tra loro unicamente l’ultimazione dei lavori era prevista per a settembre 2011 per le infrastrutture, a livello del sottosuolo. Le cucine della fine settembre 2013, ma la volontà poli- da novembre 2011 scavo, ultimazione scuola alberghiera sono costate circa 1,2 tica ha fatto sì che già il 29 agosto una scuola fine agosto 2013 Commessa: 16 milioni di Euro, laddove ha trovato spazio parte dell’opera venisse consegnata. milioni di Euro Capisquadra: Markus solo l’eccellenza presente attualmente Unionbau è riuscita nell’impresa con un Steiner, Klaus Innerbichler, Dettagli tec- sul mercato. Gli studenti dell’istituto di imponente sprint finale e trattenendo il nici: esecuzione chiavi in mano, in assoc. Brunico, al termine del proprio percorso fiato sino all’ultimo: è stato necessario temporanea d’impresa Responsabile di formativo, diventano ambiti collaboratori anticipare gli arredamenti interni di quasi progetto: Marcel Kasseroler in Italia e all’estero, in virtù dell’ottima due mesi a causa dei tempi strettissimi. Il fama che precede la scuola. UNIONBAU 23
E all’improvviso arrivò l’acqua La nuova rimessa di Soprabolzano, un gioiello raro Il progetto Demolizione e costruzione ex novo della ri- messa di Soprabolzano Luogo: Soprabolzano, Comune di Renon Progettista Dott. Arch. Kurt Stecher, Ingeni- eurteam Bergmeister Tempi d’esecuzione: da marzo a dicembre 2013 Commessa: 2,47 mi- lioni di Euro Caposquadra: Florian Heiss Ca- posquadra carpentieri: Peter Walcher Dettagli tecnici: esecuzione chiavi in mano Responsa- bile di progetto: Geom. Horst Mair, Edmund Berger (costruzione in legno) per la rimessa di Soprabolzano, che un tempo sorgeva direttamente alla stazione di Bolzano. Smontata nelle sue componenti, è stata ricostruita nell’ubicazione odierna, dove per molti anni è servita alla manu- tenzione della linea ferroviaria e dei rota- bili. Tuttavia, poiché la vecchia rimessa non poteva più soddisfare le moderne esigenze, nel 2013 è stata ricostruita. L’incarico di progetto così riportava: “La vecchia rimessa di Soprabolzano deve essere ade- guata alle crescenti esigenze aziendali del trenino del Renon e allacciata all’impianto di teleriscaldamento. Nella rimessa, un terzo binario andrà ad aggiungersi a quelli esistenti: la medesima deve consentire il deposito e l’immagazzinaggio sotter- raneo del materiale rotabile, così come l’istallazione di un’autogru. Inoltre, in essa devono trovare ubicazione un’officina, una fucina, un ufficio, un’area ricreativa, spogli- La costruzione della rimessa per il trenino Nel 1966, l’impianto venne sostituito da atoi, impianti sanitari, ripostigli e magaz- del Renon a Soprabolzano si è trasformata, un collegamento a fune, che ancora oggi zini.” Committenti: la Provincia di Bolzano per tutte le parti coinvolte, in un’avventura raggiunge l’altopiano tra Soprabolzano e e la Società Strutture Trasporto Alto Adige entusiasmante, a tratti spettacolare. L’acqua, Collalbo, restando operativo tutto l’anno. S.p.A. Finanziamento del progetto: Unione un’autogru, enormi elementi prefabbricati e Con 3,50 Euro di biglietto si può rivivere Europea. Unionbau si è aggiudicata la gara un paio di tubi hanno fatto la loro parte. una suggestiva pagina di storia della ferro- del progetto chiavi in mano. via. Dal 1987, il trenino del Renon è posta La storia del trenino del Renon risale a sotto tutela delle belle arti. I lavori di demolizione sono iniziati a marzo oltre 100 anni fa, quando venne costruita 2013 con la messa in sicurezza, mediante una cremagliera che, da Piazza Walther, La ferrovia a scartamento ridotto del una parete chiodata, della scarpata verso nel centro storico di Bolzano, conduceva Renon, logorata dal trascorre del tempo, è la strada, per un’altezza di 6 metri e una sul Renon, superando quasi mille metri di stata sempre salvaguardata e tutelata con lunghezza pari a 60 m. Una volta realizzato dislivello per mezzo di una ruota dentata. dedizione ed è accaduto lo stesso anche il nuovo scavo di fondazione, la ruspa, a 24 NUOVE OPERE
livello del piano interrato, ha scoperchiato una falda freatica, evento alquanto inso- lito sul Renon, e per poco lo scavo non si è trasformato in una piscina. In brevissimo tempo, al di sotto dei binari esistenti, è stato posato un tubo, facendo deviare l’acqua in un terreno adiacente. Successivamente, si è resa necessaria l’impermeabilizzazione del piano interrato. Gli addetti hanno dovuto Intervista vedersela anche con le condotte di acque all’Arch. Kurt Stecher nere e bianche, che correvano sul terreno e al di sotto dell’edificio progettato. Durante la posa dei tubi, l’approvvigionamento e Che ruolo ha svolto il trasporto su rotaia nella sua vita? lo smaltimento delle acque sul Renon non doveva essere interrotto: ciò è stato possi- Sino ad oggi ho avuto poco a che fare con la ferrovia: per motivi bile mediante una conduttura provvisoria e professionali utilizzo solo l’auto, sebbene abbia sfruttato la comodità un nuovo allacciamento. del trasporto su rotaia in svariate situazioni, come nel caso della Gal- leria della Vereina, in Svizzera, che consente di evitare il transito di Infine, le componenti per entrambe le un valico poco agevole. Tuttavia, con la ristrutturazione di tre stazioni fosse d’ispezione sono state inserite sotto lungo la tratta della Val Venosta, ho avuto modo di conoscere meglio i binari. Enormi prefabbricati, per un valore l’esercizio delle ferrovie. complessivo pari a mezzo milione di Euro, complessivamente di 2 x 35 metri di lung- hezza, sono stati smontati in quattro parti In veste di progettista, quali sono state le sfide a cui ha dovu- e trasportati su un carro a pianale ribassato. to far fronte per quest’opera? Con grande attenzione, le componenti sono state sollevate dalla strada e inserite La sfida principale posta dalla rimessa di Soprabolzano è riconducibile, con precisione a sei metri di profondità per da un lato, a una configurazione architettonica sensibile, dall’altra, mezzo di una gigantesca autogru, sotto lo alla necessità di progettare un ambiente di lavoro razionale e al passo sguardo affascinato dei presenti. con i tempi, conforme alle esigenze attuali. A seguito di svariate proposte concettuali e colloqui con l’Ufficio dei Beni culturali, che Nel frattempo, la rimessa è stata ultimata. Un comprendevano la tutela e il risanamento, così come l’ampliamento gioiellino, se si pensa che, di fatto, si tratta della vecchia rimessa in legno, si è convenuto di realizzare una nuova “solo” di un edifico funzionale. Le pareti soluzione, incisiva in termini architettonici, assumendo a modello i sono realizzate in calcestruzzo a vista, legno materiali del precedente fabbricato in legno. e vetro, in assenza di mattonelle e intonaco. Qui s’inserisce il rivestimento completo in legno di larice delle pareti Il pavimento è stato rivestito con una spe- e del solaio, con porte e pareti frontali tuttovetro, superfici fine- ciale resina artificiale, mentre la copertura è strate integrate lateralmente e un lucernario continuo per assicurare costruita con travi in legno lamellare e pan- l’illuminazione dell’ambiente di lavoro. Gli interni sono completa- nelli prefabbricati, su cui sono stati apposti mente realizzati in calcestruzzo a vista e pavimenti in cemento per dei listelli, come da indicazione dell’Ufficio supportare i carichi dei rotanti e delle gru, garantendo una superficie dei Beni culturali. La nuova rimessa contribu- resistente alle sollecitazioni. irà senza dubbio a tutelare l’antica tradizione della Ferrovia del Renon. Cosa ha pensato quando lo scavo per la nuova rimessa di Soprabolzano si è improvvisamente riempito d’acqua? La perizia geologica non indicava la possibilità di imbattersi in una falda acquifera di versante, tale da filtrare attraverso le rocce dissot- terrate. Di conseguenza, si sono resi necessari ulteriori interventi di drenaggio, così come la realizzazione di una vasca bianca al piano interrato. UNIONBAU 25
Il progetto Ampliamento scuola professionale alberghiera Luogo: Merano Progettista Dott. Arch. Helmut Stifter, Dott.ssa Arch. Angelika Bachmann Tempi d’esecuzione: da giugno 2010 a giugno 2014 Commessa: 5,7 mili- oni di Euro Caposquadra: Martin Ausser- hofer Dettagli tecnici: esecuzione di lavori edili Responsabile di progetto: Geom. Alessandro Brogiato Come una diga Le facciate inclinate della scuola professionale Savoy riportata a nuovo splendore Lo storico Savoy di Merano, eretto nel più suggestivi di Merano. Nel corso della si videro costretti a cedere lo splen- 1895, in un periodo di fioritura della sua storia, il Savoy ha più volte cambiato dido Hotel Savoy. La Provincia acquistò cittadina termale, ospitò dapprima una proprietario. Negli anni Sessanta, con la l’edificio, ubicandovi quella che ancor pensione, per poi essere convertito in costruzione del ponte sul Passirio, su cui oggi è la scuola professionale Savoy: il un hotel da 130 posti letto, entrando venne deviato quasi tutto il traffico per centro formativo, votato alle professioni a pieno titolo a far parte dei fabbricati la Val Venosta, i proprietari dell’epoca del settore gastronomico-turistico, non potrebbe trovare collocazione migliore. Tuttavia, questo istituto ricco di storia risultava carente sotto alcuni punti di vista, come nel caso degli spogliatoi per studenti e docenti, dei magazzini o locali di servizio per le lezioni e, infine, delle aree parcheggio. Poiché la superficie era limitata e le possibilità di ampliamento minime, gli architetti Helmut Stifter e Angelika Bachmann hanno individuato un’interessante soluzione, progettando un corpo discreto, sebbene in netto, se non estremo, contrasto con l’edificio esistente. Da una parte il vecchio Savoy in Jugendstil e dall’altra una nuova inte- grazione con bizzarre facciate inclinate e una forma eccentrica. Da un lato, i mate- riali palesemente datati della vecchia struttura, dall’altra, la quasi totalità del potenziale high-tech a disposizione dell’attuale edificio. 26 NUOVE OPERE
Due piani interrati, cinque soprassuolo, Ora, nell’ampliamento della scuola pro- professione, prima di avventurarsi per il un tradizionale tetto piano e doppie fessionale alberghiera di Merano, in mondo e consolidare l’ottima fama gas- pareti in calcestruzzo, intramezzate da ambienti che rispondono a tutte le esi- tronomico-alberghiera dell’Alto Adige. un efficace strato coibente. Il vecchio genze di un istituto moderno, trovano edificio Savoy e la costruzione ex novo posto 300 studenti, che potranno app- sono stati collegati da una passerella in rendere tutto quanto necessario alla loro acciaio e vetro in superficie e da un pas- saggio sotterraneo. Per rendere tutto ciò possibile, è stato necessario ricavare un vano ascensore profondo sette metri, di soli due metri per due, nel vecchio edi- ficio. Durante lo scavo, le opere murarie sono state messe costantemente in sicurezza prima d’inserire e cementare l’armatura pezzo per pezzo, dal basso verso l’alto. Anche i muri esterni inclinati hanno richiesto un certo sforzo, con il ricorso a un interessante cassero rampante, che sostanzialmente cresce con l’innalzarsi dell’edificio: una tecnica che trova per lo più impiego nella costruzione delle dighe laddove non è possibile, come nel caso del Savoy di Merano, innalzare un ponteggio esterno per l’armatura. UNIONBAU 27
Costruire è: IL VALORE DI UN INVESTIMENTO INVESTIMENTO DI RISORSE: TALVOLTA CI VUOLE CORAGGIO Chi investe risorse, persegue un obiettivo o uno scopo. Su ciò si basa il principio economico, per cui con un investimento minimo si raggi- unge un intento prestabilito o con un dato investimento si consegue il massimo successo. Non è sempre semplice, in un’epoca caratterizzata da una difficile situazione congiunturale, mettere in campo risorse fi- nanziarie. Tuttavia, proprio quando a un’azienda o a un committente privato è richiesta una buona dose di coraggio, necessaria a mettere in atto un investimento, il valore dell’impegno assume uno spessore ancora maggiore. Se le risorse vengono impiegate in modo mirato, si dà vita a opere pubbliche, magari a una struttura associativa o a un capannone aziendale. UNIONBAU 29
Il progetto Costruzione di una centrale a biomassa a Molini di Tures Luogo: Molini di Tures, Comune di Campo Tures Progettista: Dott. Ing. Dieter Schöna- finger Tempi d’esecuzione: da novembre 2012 a marzo 2013 Commessa: 315.000 di Euro Caposquadra: Klaus Gasteiger Dettagli tecnici: esecuzione chiavi in mano Responsa- bile di progetto: Ernst Künig Alla luce artificiale Impianto a biomassa per il Comune di Campo Tures Da alcuni anni, il Comune di Campo Tures di Molini di Tures, presso la nuova zona cubatura complessiva pari a 2.400 m³, 10 conquista la ribalta mediatica grazie a un artigianale “Molaris”, è stata costruita una metri di altezza e 20 metri di lunghezza. Si è progetto energetico globale, che prevede, centrale a biomassa con funzionamento a lavorato addirittura al buio, alla luce dei fari. tra le altre cose, l’indipendenza energetica cippato, destinata a produrre 2,6 mega- Con l’approssimarsi delle festività natalizie, i da fornitori terzi dell’area comunale, che watt di energia per il teleriscaldamento. lavori sono stati interrotti per poi riprendere conta circa 5.200 abitanti e cinque frazi- in gennaio. Infine, un’azienda specializzata oni, puntando su fonti autoctone. In modo Il 19 novembre era la data di inizio dei ha provveduto a istallare l’impianto verde particolare, Campo Tures intende diventare lavori prevista per Unionbau, secondo brillante, facendo sì che il Comune di Campo un comune “CO2 neutrale”. Nell’inverno l’espresso desiderio del Comune di Campo Tures compisse un ulteriore passo in avanti 2012/13, nell’area comunale della frazione Tures: entro Natale il nuovo edificio doveva nel proprio progetto di teleriscaldamento. essere cementato e dotato di copertura. Ma l’inverno è sopraggiunto rapidamente, con temperature anche sensibilmente al di sotto dello zero, che consentivano il getto di calcestruzzo solo con la miscelazione di additivi. Inoltre, all’ultimo momento, lo scavo è stato nuovamente rimandato, prima che le pareti prefabbricate giungessero da Bressanone. Il 12 dicembre 2012, faceva bella mostra di sé una costruzione con una 30 INVESTIMENTO DI RISORSE
Il progetto Ampliamento del capannone industriale Durst Luogo: Bressanone Progettista Dott. Arch. Paul Seeber; MAS, Varna Tempi d’esecuzione: da giugno a dicembre 2013 Commessa: ca. un milione di Euro Caposquadra: Werner Steger Dettagli tecnici: lavori di carpente- ria e lattoneria Responsabile di progetto: Heinrich Forer Collaborazione tra aziende storiche L’azienda Durst commissiona un nuovo capannone a Bressanone I dati di riferimento del progetto Unionbau, se la prima vanta una storia ultracen- Con l’ampliamento del capannone in- commissionato dall’azienda Durst di Bres- tenaria, la seconda svolge un ruolo pi- dustriale nell’area dell’azienda Durst, sanone, sono impressionanti. Una copertu- onieristico dal 1936. In un’epoca in cui nell’ambito del quale Unionbau ha as- ra con una superficie pari a 4.000 m², una la fotografia era ancora analogica e le sunto l’incarico per i lavori di carpenteria struttura in legno lamellare su pilastri di pellicole la facevano da padrone, i fratelli e lattoneria, è stato fatto un altro impor- acciaio, una realizzazione con elementi fondatori Julius e Gilbert Durst si concen- tante passo nel futuro. prefabbricati di dimensione pari a 2,5 x trarono sullo sviluppo e l’ingrandimento, 12 metri, un dispendioso rivestimento in conquistando i mercati in quasi ogni an- PVC, circa 1.200 m² di pareti realizzate golo del globo, grazie a un’innovazione in pannelli prefabbricati e isolati proveni- costante. I tecnici viaggiavano in tutto il enti dalla Germania, un ambiente interno mondo per la manutenzione di dispositivi dotato di ampie gallerie per uffici e ma- d’ingrandimento altamente tecnologici. gazzini. Il tetto è stato montato da Uni- onbau in sole due settimane, nonostante Nel 1992, Durst si convertì al digitale, un’occasionale pioggia torrenziale, noto- presentando una stampante laser per riamente poco gradita dai carpentieri. Il formati di grande dimensione, destinata tetto prevede due ampie aperture (10 x all’esposizione ad alta definizione. Oggi, 30 metri) per l’invetriatura e l’ingresso di le principali sedi di Durst sorgono a Bres- luce naturale dall’alto. sanone e Lienz, nel Tirolo Orientale. Per una mostra congiunta, dislocata tra Li- Come Unionbau, anche Durst è una enz, Dobbiaco e San Candido, Durst ha impresa tradizionale dell’economia locale: stampato 500 m² di pannelli. UNIONBAU 31
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