SORVEGLIANZA SANITARIA - COMPLESSO INTEGRATO COLUMBUS - CAPOSALA Liberata Del Proposto
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
PROCEDURA COMPORTAMENTALE IN CASO DI SPANDIMENTO ACCIDENTALE DEI FARMACI ANTIBLASTICI
RISCHIO CHIMICO Tra i rischi chimici particolare importanza deve essere data ad alcune sostanze chimiche utilizzate frequentemente in ambiente ospedaliero quali: FARMACI CHEMIOTERAPICI o ANTINEOPLASTICI o ANTIBLASTICI
RISCHIO CHIMICO FARMACI CHEMIOTERAPICI O ANTIBLASTICI o ANTINEOPLASTICI Sono farmaci antitumorali che hanno la capacità di inibire la proliferazione delle cellule tumorali
RISCHIO CHIMICO La maggior parte delle sostanze chemioterapiche utilizzate, sono risultate mutagene, cancerogene e teratogene
RISCHIO CHIMICO MUTAGENE: Agenti che causano mutazioni o alterazioni del materiale genetico R47 CANCEROGENE: Fattore (sostanza o radiazione ) che può provocare il cancro R45 TERATOGENE:Agenti chimici fisici o biologici che danneggiano direttamente il feto a dosi innocue per la madre R46
D.P.I. Essendo questi farmaci “pericolosi” è necessario utilizzare dei DPI esclusivamente dedicati quali: Guanti chemioterapici in lattice pesante Camice monouso, idrorepellente in TNT rivestimento impermeabile a liquidi nella parte anteriore, non sterile Cuffia monouso Maschera facciale filtrante FFP2 Soprascarpe Occhiali monouso
PROCEDURA COMPORTAMENTALE IN CASO DI SPANDIMENTO ACCIDENTALE DEI FARMACI ANTIBLASTICI 1. Valutare l’entità dello spandimento 2. Delimitare l’area con l’apposito nastro e posizionare gli appositi cartelli di emergenza 3. Indossare i DPI contenuti nel KIT di emergenza:maschera facciale occhiali di protezione,camice,sopra scarpe, guanti di lattice e sopra di essi i guanti di protezione chimica 4. Aprire il contenitore di polvere GREEN Z e versarla sopra il liquido da eliminare 5. Utilizzare i panni POWER SORB per assorbire il liquido procedendo dall’esterno verso l’interno, in caso di perdita consistente versare altra polvere sui panni 6. Collocare i panni bagnati nella scatola dello smaltimento con l’ausilio della scopa e della paletta
PROCEDURA COMPORTAMENTALE IN CASO DI SPANDIMENTO ACCIDENTALE DEI FARMACI ANTIBLASTICI 7. Pulire l’area contaminata con i restanti panni affinchè risulti completamente asciutta ed inserirli nella scatola di smaltimento 8. in presenza di frammenti di vetro utilizzare l’apposita pinzetta e cotone per raccoglierli e versare il tutto nella scatola di smaltimento 9. Rimuovere i guanti di protezione chimica tirandoli dal polsino e collocarli nella scatola di smaltimento 10. Chiudere ermeticamente la scatola di smaltimento e porla nel sacco per rifiuti CHEMOPROTECT insieme alla scopa e alla paletta 11. Versare sulla zona contaminata ipoclorito di sodio al 10% 15% e con un panno pulire, sempre, partendo dall’esterno verso l’interno e gettare il panno nel sacco chemoprotect
PROCEDURA COMPORTAMENTALE IN CASO DI SPANDIMENTO ACCIDENTALE DEI FARMACI ANTIBLASTICI 12. Versare acqua e, sempre usando un panno, pulire partendo dall’esterno verso l’interno, infine gettare il panno nel sacco chemoprotect 13. Ripetere questa procedura (ipoclorito / acqua )per 3 volte 14. Rimuovere il nastro delimitatore ed i cartelli di emergenza e porli nel sacco chemioprotect 15. Rimuovere i sovrascarpe, camice, occhiali, mascherina guanti e porli nel sacco chemoprotect 16. Chiudere il sacco con il nastro plastificato presente nel kit e inserirlo nell’apposito contenitore per rifiuti speciali 17. Lavare tutto il pavimento utilizzando il carrello MOP
PROCEDURA COMPORTAMENTALE IN CASO DI SPANDIMENTO ACCIDENTALE DEI FARMACI ANTIBLASTICI 18 . Lavarsi accuratamente le mani
CAPPE A FLUSSO LAMINARE
CAPPE A FLUSSO LAMINARE La cappa a FLUSSO LAMINARE, è una cappa ventilata aperta frontalmente progettata per la protezione dell’operatore,dei prodotti al suo interno e per l’ambiente circostante
CAPPE A FLUSSO LAMINARE CARATTERISTICHE: E’ caratterizzata da un flusso di aria in ingresso e con filtrazione sia Dell’aria aspirata sia di quella espulsa. Il flusso laminare, proveniente dal sovrastante filtro HEPA,scende Perpendicolarmente al piano di lavoro evitando di investire l’operatore L’aria espulsa deve essere filtrata da un secondo filtro HEPA prima di mandarla all’esterno
CAPPE A FLUSSO LAMINARE Per l’utilizzo della cappa il personale deve avere dei protocolli scritti La cappa non protegge le mani dell’operatore da grossi versamenti, rotture o cattiva tecnica di lavoro La cappa non deve essere usata se non è perfettamente funzionante Quando la cappa è in uso il vetro non deve essere aperto I materiali nella cappa devono essere ridotti al minimo e posti in fondo all’area di lavoro Nella cappa non si devono usare i becchi di Bunsen, il caldo prodotto causa scompensi nel flusso d’aria e piò danneggiare i filtri
CAPPE A FLUSSO LAMINARE Tutte le operazioni devono essere eseguite nel mezzo o in fondo alla superficie di lavoro ed essere visibili dal pannello di vetro Il passaggio di cose o persone deve essere ridotto al minimo L’operatore non deve disturbare il flusso d’aria introducendo e togliendo ripetutamente le braccia La ventola della cappa va lasciata in moto per almeno 5 minuti dopo la fine del lavoro
PROCEDURA Indossare guanti e sovrascarpe entrare nella zona lavoro dove è posizionata la cappa ed accenderla Uscire dalla zona lavoro, togliersi guanti e sovrascarpe gettarli nel ROT posizionato nella zona decontaminazione Dopo 20 min. indossare tutti i DPI, per ultimo guanti e maschera facciale e rientrare nella zona lavoro Ogni 30 minuti cambiare i guanti All’uscita togliere tutti i DPI e gettarli nel ROT Lavarsi le mani
DPI Camice in TNT monouso impermeabile Sovrascarpe Cuffia Occhiali protettivi Maschera facciale filtrante FFP2 Guanti
Puoi anche leggere