SOCIAL MARKET VENDERE E COMPRARE NEL WEB 2.5 - Chiara Di Stefano - Dipartimento FILOSOFIA ...
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I siti più importanti del Web 1.0 erano i portali: siti che semplificavano l’accesso alle informazioni, indirizzando gli utenti.
Nel Web 2.0 invece gli utenti, ormai esperti, vogliono esplorare la rete da soli o con le comunità di cui sono parte. Per i portali comincia l’obsolescenza.
Setacciando il Web i motori di ricerca trovano le corrispondenze di una parola o frase indicata dall’utente. La ricerca avviene attraverso parole chiave, di cui il motore di ricerca individua le ricorrenze.
Usando le parole chiave (“indicizzando un contenuto”) esso risulta assai più visibile dai motori di ricerca.
Individuare le corrette parole chiave, influisce sul successo del business aziendale, in quanto aumenta il traffico di utenti sul sito e allarga decisamente le probabilità di entrare in contatto con possibili clienti.
Con il termine ottimizzazione per i motori di ricerca (in inglese Search Engine Optimization, in acronimo SEO) si intendono, nel linguaggio di internet, tutte quelle attività volte a migliorare la visibilità di un sito web sui motori di ricerca al fine di migliorare (o mantenere) il posizionamento nelle pagine di risposta alle interrogazioni degli utenti del web. A sua volta, il buon posizionamento di un sito web nelle pagine di risposta dei motori di ricerca è funzionale alla visibilità dei prodotti/servizi venduti.
Le grandi novità di Google 1. La partecipazione degli utenti è determinante per la raccolta pubblicitaria di Google. Più una pagina è cliccata, più aumenta la tariffa per le inserzioni pubblicitarie su quella pagina. In questo modo ciascun utente contribuisce alla raccolta pubblicitaria del motore di ricerca. 2. Sul piano tecnico, l’efficienza di Google è molto superiore perché Google copia automaticamente (copia cache) e memorizza tutte le pagine, almeno teoricamente, e quindi anche quando la pagina è successivamente modificata o cancellata. La sua indicizzazione (tag) è migliore di tutti i concorrenti. 3. Le pagine sono elencate in ordine di autorevolezza. L’autorevolezza è determinata sia dal numero di click che riceve, sia da quanto siano cliccate le pagine da cui provengono
Search Intent Una ricerca correlata (Serach Intent) altro non è che una ricerca strettamente connessa alla parola chiave che si digita su Google.
Una ricerca correlata può essere definita come la ricerca “semanticamente” affine a quella che si digita nella Google Bar. Google restituisce al suo utente dei risultati che, attraverso la semantica, offrono il contenuto più adeguato rispetto alla ricerca effettuata. Google fornisce dei suggerimenti per rendere la tua parola chiave ancora più specifica, oppure, ti propone argomenti molto vicini a quelli che stai cercando anche ad esempio in base alla tua attuale localizzazione o alle tue abitudini precedentemente registrate.
Il successo di Google si deve: § All’efficienza § Ai milioni di pagine memorizzate § Alla capacità di selezionare le fonti più consultate e affidabili § Alla capacità di ordinare le pagine per rilevanza (page ranking)
La vittoria di Google si deve anche all’efficienza del suo sistema economico
Ogni volta che clicchiamo su una pagina di Google aumentiamola tariffa pubblicitaria di chi investe su quella pagina.
Con il nostro click sulla pagina “viaggio in Grecia” aiutiamo Google a fare profitto con le inserzioni sponsorizzate.
Google guadagna anche registrando i nostri passaggi sui vari siti, e vendendo i profili che ne risultano alle aziende. Il marketing abbina le caratteristiche di un prodotto al profilo dei possibili compratori, utilizzando appositi e segretissimi algoritmi, li contatta in internet e propone loro l’acquisto. Questo processo è chiamato reccomendation.
Per questo motivo, dopo aver visionato la pagina dei viaggi in Grecia probabilmente riceveremo per alcuni mesi, su vari siti, offerte di acquistare viaggi o prodotti affini. Ma anche offerte di prodotti e servizi piuttosto diversi, che il marketing considera vicini allo stile di vita di chi è interessato ai viaggi in Grecia. Ogni nostro movimento in Internet è tracciato, per profilare la clientela, per stabilire le tariffe delle pagine.
I cookie HTTP (più comunemente denominati cookie web, o per antonomasia cookie) vengono utilizzati dalle applicazioni web lato server per archiviare e recuperare informazioni a lungo termine sul lato client. I server inviano i cookie nella risposta HTTP al client e ci si aspetta che i web browser salvino e inviino i cookie al server, ogni qual volta si facciano richieste aggiuntive al web server. Tale riconoscimento permette di realizzare meccanismi di autenticazione usati ad esempio per i login; di memorizzare dati utili alla sessione di navigazione, come le preferenze sull'aspetto grafico o linguistico del sito; di tracciare la navigazione dell'utente, ad esempio per fini statistici o pubblicitari; di associare dati memorizzati dal server, ad esempio il contenuto del carrello di un negozio elettronico.
Oggi, si parla di Web 2.5 o 3.0. La produzione di Web si sposta verso gli utenti.
Internet tende ad allungare la vita dei prodotti e dei contenuti. E’ il fenomeno definito “coda lunga”
In una libreria un libro sta poche settimane sugli scaffali, finché si vende bene. In una libreria online rimane praticamente all’infinito senza costi. Questo è ancora più evidente con la musica che è principalmente consumata via mp3.
Economia dei prodotti immateriali: la «coda lunga» (Anderson, 2004)
La coda lunga non è solo un fenomeno commerciale, ma riguarda la persistenza della cultura ma la coda lunga è anche connessa alla virtualità del commercio elettronico, che ha costi di magazzino irrilevanti a fronte di un forte cambiamento sociale.
Con il pulsante Dash si riceve il prodotto desiderato senza passare dallo store online. i clienti beneficiano degli stessi prezzi bassi di Amazon.it e ricevono i prodotti con le spedizioni Prime illimitate, senza costi aggiuntivi.
Sharing Economy È un sistema economico in cui beni o servizi sono condivisi tra individui privati, gratis o a pagamento, attraverso Internet. Grazie alla sharing economy, si può agevolmente noleggiare la propria auto, il proprio appartamento, la propria bicicletta o persino la propria rete wifi quando non li si utilizzano”. Oxford Dictionary
Economia del dono: Un complesso di aspirazioni etiche e considerazioni pratiche che determinano comportamenti in cui le persone e i gruppi producono gratuitamente e spontaneamente informazioni e le condividono con altri. Fornire recensioni, commenti, critiche non retribuite rientra nell’economia del dono.
Marcel Mauss (1872-1950) Antropologo. Saggio sul dono, 1923-24 1) il dono è socialità obbligatoria; 2) il dono non è pratica disinteressata; 3) il dono crea e rafforza i legami sociali e comunitari; 4) il dono è parte dell'economia.
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