LA SICUREZZA ANTINCENDI NELLE GALLERIE - Sistemi di sicurezza antincendi nella realizzazione del nuovo collegamento ferroviario Torino -Lione ...
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LA SICUREZZA ANTINCENDI NELLE GALLERIE Sistemi di sicurezza antincendi nella realizzazione del nuovo collegamento ferroviario Torino -Lione Ing. Silvio Saffioti
NUOVE INFRASTRUTTURE DEI TRASPORTI minor impatto ambientale e sui territori collegamenti più diretti e rapidi nuove tecnologie costruttive e costi di realizzazione minori rispetto al passato = più gallerie
GALLERIA: LUOGO “A RISCHIO” Limitata accessibilità alla sede stradale e difficoltà di abbandono della stessa in caso di sinistro e/o incendio Difficoltà di evacuazione del fumo e del calore in caso di incendio Condizioni di criticità per la sopravvivenza delle persone in caso di incendio; tossicità fumi, elevate temperature, visibilità critica o impedita Difficoltà di accesso dei soccorsi esterni in emergenza Difficoltà nelle comunicazioni Possibili criticità di approvvigionamenti idrici in caso di incendio
PERCHÉ ATTENZIONARE LE LUNGHE GALLERIE Per il rischio oggettivo insito nello specifico tipo di ambiente confinato rappresentato dal tunnel di elevata lunghezza Per le caratteristiche che il fenomeno incendio può facilmente assumere in tale ambiente Per i “limiti operativi” che tale tipo di ambiente pone ai servizi antincendi e più in generale alle squadre di soccorso in caso di sinistro grave
I PIÙ GRAVI SINISTRI NELLE GALLERIE Incendio nel traforo del Monte Bianco (1999): incendio autocarro carico di margarina e farina, 39 morti Incendio nel traforo dei Monti Tauri (1999): tamponamento fra TIR ed autovettura , 12 morti, 42 feriti Incendio del treno-funicolare di Kaprun (Monti Tauri) (2000): 170 morti Incendio nel traforo del S. Gottardo (2001): scontro frontale fra due TIR ed incendio, 11 morti, 30 feriti
NAME LOCATION LENGHT TYPE YEAR NOTE Guangzhou Metro: Guangzhou, China 67,300 m Metro 2005- longest metro/rapid transit Line 3 (41.8 mi) 2010 tunnel longest railway tunnel Beijing Subway: Beijing, China 57,100 m Metro 2008- Line 10 (35.5 mi) 2012 Seikan Tunnel Tsugaru Strait, 53,850 m Railway 1988 longest railway tunnel, 74 m2 Japan (33.5 mi) Single Tube I TUNNEL DI Channel Tunnel English Channel, 50,450 m Railway Twin 1994 longest underwater section, United (31.3 mi) Tube longest international tunnel, Kingdom/France second-longest railway tunnel (2×45 m2 + 1×18 m2) Seoul Subway: Seoul, South Korea 47,600 m Metro 1995 MAGGIORE Line 5 (29.6 mi) Altufyevo - Bulvar Moscow Metro, 41,500 m Metro 1983– Dmitriya Russia (25.8 mi) 2002 Donskogo (line 9) LUNGHEZZA Metro Madrid: L-12 Madrid, Spain 40,900 m Metro 1999– (Metro Sur) (25.4 mi) 2003 Tocho-mae - Tokyo, Japan 40,700 m Metro 1991– Tokyo Metropolitan Bureau of Shiodome - 40,700 (25.3 mi) 2000 Transportation Hikarigaoka (Toei NEL MONDO Oedo Line)[3] Medvedkovo - Moscow Metro, 37,600 m Metro 1958– longest railway tunnel Novoyasenevskaya Russia (23.4 mi) 1990 1978–1984 and from (line 6) november 1987 till march 1988; longest metro/rapid (NON INCLUSI QUELLI transit tunnel 1990-1995 Singapore: Circle Metro INERENTI RETI IDRICHE) Line Seoul Subway: Metro Line 6 Lötschberg Base Bernese Alps, 34,577 m Railway 2007 longest land tunnel, single track along 22 Tunnel (21.5 mi) Single km Track ALTRI 6 TUNNEL Metro Guadarrama Sierra de 28,377 m Railway Twin 2007 Tunnel Guadarrama, Spain (17.6 mi) Tube ALTRI LEP Tunnel[9] CERN, 26,659 m Particle 1989 11.3–15.9 m2 circular ring, Switzerland/France (16.6 mi) accelerator now used by Large Hadron Collider ALTRI Lærdal Tunnel Lærdal - Aurland, 24,510 m Road 2000 the longest road tunnel in the Norway (15.2 mi) world ALTRI Simplon Tunnel Lepontine Alps, 19,803 m Railway Twin 1906 a parallel tunnel was opened in Switzerland/Italy (12.3 mi) Tube 1922 (19,824 m long) ALTRI Vaglia Bologna - Firenze, 18,711 m Railway 2009 Bologna–Florence high-speed Italy (11.6 mi) Single railway Tube Apennine Base Tuscan-Emilian 18,507 m Railway 1934 Tunnel Apennines, Italy (11.5 mi) Single Tube ALTRI Gotthard Road Lepontine Alps, 16,918 m Road 1980 Tunnel Switzerland (10.5 mi) ALTRI Gotthard Rail Lepontine Alps, 15,003 m Railway 1882 Tunnel Switzerland (9.3 mi) Single Tube
LE PIÙ LUNGHE GALLERIE STRADALI NAME LOCATION LENGHT TYPE YEAR NOTE Lærdal Tunnel Lærdal - Aurland, 24,510 m Road 2000 the longest road tunnel in the Norway (15.2 mi) world Zhongnanshan China 18,040 m Road 2007 the longest road tunnel in (11.2 mi) China Gotthard Road Lepontine Alps, 16,918 m Road 1980 Tunnel Switzerland (10.5 mi) Arlberg Road Arlberg, Austria 13,972 m Road 1978 Tunnel (8.7 mi)
LE PIÙ LUNGHE GALLERIE STRADALI IN ITALIA
LE GALLERIE STRADALI IN ITALIA 1235 gallerie in esercizio sulle strade di competenza ANAS 755 km di lunghezza totale delle gallerie 911 gallerie a singolo fornice (bidirezionali), pari al 61% dello sviluppo complessivo di gallerie naturali 295 gallerie a doppio fornice (monodirezionali), 39% del totale Dati censimento ANAS 2011
LE GALLERIE STRADALI IN SARDEGNA 67 gallerie 39 gallerie bidirezionali 28 gallerie monodirezionali 34,81 km di lunghezza totale delle gallerie Dati censimento ANAS 2011
LE GALLERIE DELLA SARDEGNA DI INTERESSE PER I VIGILI DEL FUOCO Gallerie stradali Comando VVF CA Nuova SS 125 : n° 4 gallerie, tra cui la più lunga della Sardegna (galleria “Murtineddu”, 2650m) e la galleria Mari Pintau di 1290 m; queste due gallerie sono dotate di cunicoli di emergenza diametro 3,9 m, raggiungibili tramite by- pass posti ad intervalli di 150 m; la galleria Murtineddu è dotata, tra gli altri, – prima in Italia - di un sistema automatico di rilevazione incendi a cavo termosensibile e di un impianto automatico di spegnimento incendi ad acqua e schiuma, suddiviso in sezioni da 75 m; in prossimità degli imbocchi sono posti quadri di comando, ad esclusivo uso dei VVF, che consentono alle squadre di soccorso di assumere il totale controllo dell’impianto di ventilazione longitudinale Comando VVF SS Gallerie “Chighizzu” in zona “Scala di Giocca”, due per senso di marcia, di cui la più lunga misura 980 m Comando VVF NU N° 15 gallerie di lunghezza maggiore di 500 m tra cui n° 3 di 1400,1700,1870m Comando VVF OR SS 131: galleria “S. Costantino”, Sedilo (OR), di 956 m
LE GALLERIE DELLA SARDEGNA DI INTERESSE PER I VIGILI DEL FUOCO Gallerie ferroviarie Comando VVF SS La galleria di “Campeda”, inaugurata nel 2001, è la più lunga della Sardegna e misura 7019 m di lunghezza; gli accessi alla galleria sono situati sulla salita di Bonorva e sull’altopiano di Campeda; un accesso intermedio per i mezzi di soccorso è ubicato al km 159 della SS 131 Altra galleria di lunghezza superiore al km si trova sulla tratta ferroviaria compresa tra Monti ed Olbia
LE NORME PER LA SICUREZZA DELLE GALLERIE Stradali Circolare ANAS 7735/’99 Circolare ANAS 7938/’99 D.M.Lavori Pubblici giugno 2001 “Sicurezza nelle gallerie stradali” Direttiva 2004/54/CE “Requisiti minimi di sicurezza per le gallerie della Rete Stradale TransEuropea (TERN)” D.Lvo 264/’06 di recepimento della Direttiva 2004/54/CE
LE NORME PER LA SICUREZZA DELLE GALLERIE Ferroviarie Direttive Europee 96/48/CE, 2001/16/CE, 2004/49/CE D.M. 28/10/2005 “Sicurezza nelle gallerie ferroviarie” “Specifiche Tecniche di Interoperabilità (S.T.I.)” relative alla “sicurezza nelle gallerie ferroviarie”, emanate dalla Commissione Europea Fissano un insieme di misure da adottare nei sistemi ferroviari suddiviso nei seguenti sottosistemi: - infrastruttura - segnalamento - materiale rotabile - esercizio e gestione
REQUISITI DETTATI DALLE DIRETTIVE CE Consentire alle persone coinvolte in incidenti di mettersi in salvo Consentire agli utenti di reagire immediatamente per evitare conseguenze più gravi Garantire l’azione efficace dei servizi di pronto intervento Proteggere l’ambiente nonché limitare i danni materiali
NORME DI PREVENZIONE INCENDI PER LE GALLERIE IN ITALIA CIRCOLARE Ministero dei Lavori Pubblici n. 7938 del 6/12/1999 - Sicurezza della circolazione nelle gallerie stradali con particolare riferimento ai veicoli che trasportano materiali pericolosi D.P.R. 151/2011 – All. II - punto 80: “Gallerie stradali di lunghezza superiore a 500 m e ferroviarie superiori a 2000 m” (tutte classificate in categoria A) CIRCOLARE Ministero Interno n. 1 DIP.VVF del 29/01/2013. Circolare esplicativa per l'attuazione da parte dei gestori delle gallerie stradali degli adempimenti amministrativi introdotti dal Nuovo Regolamento di semplificazione di Prevenzione Incendi emanato con il D.P.R. 151/11
CIRCOLARE M.I. N. 1 DIP.VVF DEL 29/01/2013 La circolare, nelle more dell’emanazione delle nuove regole tecniche rese necessarie dall’inserimento delle gallerie stradali di lunghezza superiore a 500 mt. tra le attività sottoposte ai controlli di prevenzione incendi, al fine di dare immediata attuazione al DPR 151/2011, fornisce ai gestori di gallerie stradali alcuni elementi esplicativi relativi agli adempimenti del regolamento antincendi introdotto dal suddetto decreto. Nello specifico la circolare distingue diversi casi seguendo le differenti tipologie di una galleria che può essere: ricadente o non ricadente nella rete stradale trans europea; conforme o non conforme ai requisti indicati nel D. Lgs. 246/06; esistente o di nuova realizzazione. Le disposizioni prevedono che: per le gallerie non conformi ai requisti indicati nel D. Lgs. 246/06 è fissato al 12 febbraio 2013 il termine ultimo per presentare la scheda asseverata, redatta da tecnico qualificato, che contenga le caratteristiche antincendio e le dotazioni antincendio esistenti e il programma operativo degli interventi di adeguamento; per le gallerie conformi, applicando quanto disposto al comma 4 dell’art. 11 del D.P.R. 151 è fissato al 7 ottobre 2013 il termine ultimo per presentare la SCIA, Segnalazione Certificata di Inizio Attività. Per quanto riguarda le gallerie stradali che non ricadono nella rete stradale trans europea gli adempimenti amministrativi saranno regolati da prossima norma. Infine, sempre in merito alla presentazione della SCIA, si chiarisce che per tutte le gallerie che dopo gli interventi di adeguamento diventeranno conformi la SCIA dovrà essere presentata entro sei mesi dalla conclusione dei lavori e per tutte le gallerie di nuova realizzazione dovrà essere presentata prima dell’entrata in esercizio della stessa.
I PIU’ LUNGHI TUNNEL FERROVIARI (NON METRO) già in esercizio: Tunnel del Seikan (Giappone) 53,850 km 1984 galleria sottomarina; più lunga galleria per ferrovia a scartamento ridotto Tunnel della Manica (F-R.U.) 50,450 km 1994 galleria sottomarina; più lunga galleria del mondo a due canne Galleria di base del Lotschberg (CH) 34,577 km 2007 22 km a binario unico, restante a binario doppio in due canne Guadarrama (SP) 28,377 km 2007 altre 5 gallerie fra Cina e Giappone Sempione (CH-I) 19,823 km 1906 seconda canna nel 1921 Vereina (CH) 19,058 km 1999 in costruzione o in avanzata fase di progettazione: Galleria di base del S. Gottardo (CH) 57,072 km apertura 2016 (traforo completato) Koralmtunnel (A) 32,900 km apertura 2022 Guanjiao (Cina) 32,600 km apertura ? Galleria di base del Brennero (I-A) 55 km apertura dopo il 2020 Galleria di base del Frejus (I-F) 57,499 km apertura dopo il 2020
IL COLLEGAMENTO FERROVIARIO STORICO FRA TORINO E LIONE Traforo del Frejus Modane-Bardonecchia Anno 1871 Km 13,636
IL NUOVO COLLEGAMENTO FERROVIARIO TORINO-LIONE
IL NUOVO COLLEGAMENTO FERROVIARIO TORINO-LIONE Comprende una tratta internazionale Commissione Inter Governativa (C.I.G.) - Gruppo Tecnico Sicurezza (G.T.S.) per l’Italia ne fanno parte: - Ministero dei Trasporti - Ministero dell’Interno (Vigili del fuoco) - Ministero dell’Ambiente - R.F.I. - Regione Piemonte
IL NUOVO COLLEGAMENTO FERROVIARIO TORINO-LIONE: STATO DELLA PROGETTAZIONE Come indicato nell’ Accordo Binazionale del 30/1/2012 il collegamento Torino-Lione comporta una SEZIONE INTERNAZIONALE, che comprende la SEZIONE TRANSFRONTALIERA compresa tra S.J. DE MAURIENNE E BUSSOLENO; quest’ultima comprende il “tunnel di base” transfrontaliero, l’attraversamento della piana di Susa, il tunnel dell’Interconnessione e l’ingresso nella stazione di Bussoleno E’ stata redatta ed approvata nel 2012 la revisione del progetto definitivo in variante, che comprende il Progetto Funzionale, il Progetto tecnico e il Planning/costi E’ iniziata la progettazione esecutiva
LA “GALLERIA DI BASE” DEL NUOVO COLLEGAMENTO FERROVIARIO “TORINO-LIONE”
LA “GALLERIA DI BASE” DEL NUOVO COLLEGAMENTO FERROVIARIO “TORINO-LIONE”
TRACCIATO LATO ITALIA
NORMATIVA DI RIFERIMENTO Norme e regolamenti europei, in particolare le Specifiche Tecniche di Interoperabilità (S.T.I.) Norme dell’Accordo Europeo sulle Grandi Reti Internazionali Ferroviarie (AGC) “Criteri di Sicurezza per l’esercizio” stabiliti dalla CIG Norme e regolamenti nazionali (francesi e italiane) fra quelle italiane: - D.M. 28 ottobre 2005 – “Sicurezza nelle gallerie ferroviarie”
PRINCIPALI PARAMETRI FUNZIONALI LINEA A TRAFFICO MISTO VIAGGIATORI E MERCI Velocità nominale (velocità di tracciato): 250 km/h Massima pendenza longitudinale: 12,5/1000 Interasse minimo fra i binari: 4,50 m Sistema di trazione elettrica: 2x25 kV ca Sistema di segnalamento e controllo denominato ERTMS/ETCS (European Rail Trafic Management System / European Train Control System) livello 2, associato a un sistema di comunicazioni radio GSM-R Interdistanza fra due treni: passeggeri 2500 m; merci pericolose 4200 m
SCHEMA DELLE GALLERIE E OPERE CONNESSE
SAGOME FERROVIARIE Confronto fra la sagoma standard ferroviaria ("universale" o "Berna 1914", tipica della generalità delle linee ferroviarie) e le sagome maggiorate standardizzate dall'UIC GA-B-C. A titolo di confronto sono riportate anche le sagome di container standard ISO e high-cube e l'ipotesi di sagoma "Autostrada ferroviaria grande sagoma" prevista da LTF.
SAGOME FERROVIARIE Sezione tipo delle gallerie della nuova linea. Sono evidenziate la sagoma standard di un treno TGV, la "grande sagoma" UIC GC1 e la sagoma "autostrada ferroviaria grande sagoma" proposta da LTF che sarebbe caratteristica della nuova ferrovia Torino-Lione.
TUNNEL DI BASE Lunghezza km 57,5 (di cui 45 in territorio francese e 12,5 in territorio italiano) N° 2 gallerie monobinario, interasse 40 m circa sezione circolare: diametro minimo utile interno 8,40 m sezione libera: 43 m2 circa
TUNNEL DI BASE Lungo i due lati del binario sono disposti un marciapiede di evacuazione (lato interno di larghezza utile 1,20 m) ed un marciapiede di manutenzione (lato esterno di larghezza utile 0,70 m) Ogni 333 m i marciapiedi di evacuazione delle due canne ferroviarie sono collegati tra loro mediante un ramo di collegamento, di sagoma utile pari a 4,30 m di larghezza e 2,93 m di altezza. Alcuni di questi rami, normalmente uno ogni tre, sono dotati al loro interno di ramo di locali tecnici necessari al funzionamento degli impianti tecnologici. Lo spazio a disposizione per il ricovero dei viaggiatori è di 120 m 2 . In corrispondenza dei marciapiedi di emergenza nelle Aree di Sicurezza questi rami di collegamento hanno interasse di 50 m.
CARATTERISTICHE TECNICHE DELLA GALLERIA Lungo l'intero tunnel sono previsti: - La stazione di servizio in sotterraneo di Modane (km 32+165), con funzione anche di Area di Sicurezza, con relativo pozzo di ventilazione e discenderia per l’accesso dall’esterno di soccorritori/manutentori - Le Aree di Sicurezza sotterranee di La-Praz (km 20+588) e di Clarea (km 47+998) con relative discenderie per l’accesso dall’esterno di soccorritori/manutentori. L’Area di sicurezza di Clarea ha, oltre alla discenderia per l’accesso dei soccorritori/manutentori, anche un pozzo di ventilazione. Discenderia e pozzo si sviluppano prevalentemente in territorio italiano. La discenderia è denominata Galleria della Maddalena ed è in fase realizzativa come galleria geognostica
CARATTERISTICHE TECNICHE DELLA GALLERIA - Discenderia di Saint-Martin-La-Porte (km 11+618) per l’accesso di eventuali soccorritori/manutentori
CARATTERISTICHE TECNICHE DELLA GALLERIA SEZIONE TIPO TUNNEL DI BASE - SCAVO CON TBM SCUDATA
CRITERI GENERALI DI PROGETTAZIONE DELLA SICUREZZA ANTINCENDI DEL TUNNEL I differenti tipi di dispositivi per la sicurezza del “tunnel di base”: • Le discenderie e i cunicoli esplorativi • I rami di comunicazione tra le due canne del tunnel di base • I siti di sicurezza esterni e sotterranei • I siti di intervento • Le stazioni di sicurezza e di servizio. ..\immagini\Le descenderie e le gallerie - Gli studi e lavori - La sezione transfrontaliera - Lyon Turin Ferroviaire.pdf
CRITERI GENERALI DI PROGETTAZIONE DELLA SICUREZZA ANTINCENDI DEL TUNNEL Le procedure operative di emergenza prevedono che il treno con incendio a bordo debba comunque raggiungere uno dei siti di sicurezza (esterni o interni), ove attuare la strategia primaria di estinzione Ognuna delle due canne funge comunque da galleria di sicurezza e di soccorso per l’altra canna; le persone presenti su un treno che si fermi in linea possono in ogn i caso raggiungere con un percorso max di 167 m uno dei rami di collegamento con l’altra canna La gestione dell’esodo dai treni passeggeri è assistita da addetti presenti a bordo Le due canne sono collegate da rami di collegamento posti ogni 333 m Le 3 aree di sicurezza sotterranee sono dotate di impianti di estinzione ad acqua nebulizzata e di rami di collegamento ogni 50 m, ognuno dei quali ha una sala di accoglienza che può ospitare in sicurezza circa 300 persone
CRITERI GENERALI DI PROGETTAZIONE DELLA SICUREZZA ANTINCENDI DEL TUNNEL Siti di sicurezza per la gestione degli incidenti Situati a distanza regolare lungo il tunnel, i tre siti di sicurezza sotterranei saranno collegati alla superficie tramite: • La discenderia di La Praz • La discenderia di Villarodin-Bourget/Modane • La galleria della Maddalena. L'accesso dei soccorsi sarà possibile anche in un quarto punto, il sito di intervento di Saint-Martin-la- Porte, accessibile dalla discenderia.
CRITERI GENERALI DI PROGETTAZIONE DELLA SICUREZZA ANTINCENDI DEL TUNNEL I 3 siti di sicurezza sotterranei per l’evacuazione dei viaggiatori (La Praz, Villarodin-Bourget/Modane e La Maddalena ) hanno le seguenti caratteristiche: • Larghi corridoi • Spazi di sosta di emergenza per i passeggeri • Sistemi di estrazione dei fumi e l’intervento antincendio • Galleria per l’accesso dei mezzi di soccorso e per la rapida evacuazione dei passeggeri verso l'esterno.
CRITERI GENERALI DI PROGETTAZIONE DELLA SICUREZZA ANTINCENDI DEL TUNNEL I siti di sicurezza sotterranei sono concepiti per un intervento rapido dei soccorsi e sono ubicati a livello del tunnel al fondo delle discenderia. Esse consentono: l’accesso a piedi alla sala di accoglienza l’accesso diretto, a piedi, dei servizi di soccorso alle estremità del marciapiede, alla testa e alla coda dei treni, attraverso rami riservati a tale uso (due rami spaziati di 400m per accedere alla testa e alla coda di un treno viaggiatori e due rami spaziati di 750m per accedere alla testa e alla coda di un treno merci o AF) il passaggio su di un marciapiede allargato a 3 m per agevolare la fuga dal treno e/o il movimento dei servizi di soccorso lungo il treno.
CRITERI GENERALI DI PROGETTAZIONE DELLA SICUREZZA ANTINCENDI DEL TUNNEL Il sito di sicurezza di Villarodin-Bourget/Modane sarà collegato a una stazione sotterranea di sicurezza e di soccorso; il più ampio impianto di sicurezza a metà circa del tunnel di base che comprenderà dei binari per lo stazionamento dei treni. In caso di incidente o incendio, i treni passeggeri avranno la precedenza per proseguire la corsa verso l'uscita del tunnel o fino al sito di sicurezza successivo, dove i viaggiatori potranno aspettare i soccorsi nelle aree di sosta di emergenza.
AREE DI SICUREZZA SOTTERRANEE Le aree di sicurezza sono progettate per accogliere qualsiasi tipo di treno: viaggiatori, AF e Merci. Esse comprendono una serie di dispositivi per favorire l’evacuazione rapida e la messa in sicurezza delle persone nonché il controllo dell'incendio: - marciapiede con una larghezza di 3 m (su 750 m) per facilitare l’evacuazione da tutte le porte del treno e l’accesso dei soccorsi - rami di comunicazione con la “sala di accoglienza” (luogo sicuro) ogni 50 m su una lunghezza di 400 m (ossia in corrispondenza della fermata di emergenza del treno viaggiatori) - ramo di comunicazione alle estremità del marciapiede di soccorso per l’evacuazione dei macchinisti di un treno merci incidentato - accesso attraverso i rami ad una sala di accoglienza in sovrappressione per 1.200 persone (capacità massima prevedibile in futuro per un treno viaggiatori) - locali e impianti di medicalizzazione - sistema di ventilazione (estrazione intensa dei fumi) - dispositivi antincendio rinforzati: sistema di riduzione della potenza dell'incendio per impianto di spegnimento su una lunghezza di 750 m - opere di accesso dei servizi di soccorso dalle discenderie - accesso delle squadre di soccorso indipendente dall’ evacuazione dei viaggiatori - possibilità per i veicoli bimodali di inserirsi sui binari alle estremità dei marciapiedi - rete idrica antincendio - sistema di drenaggio liquidi pericolosi con un serbatoio di contenimento da 120 m3 - sistema di illuminazione - installazioni di sorveglianza con teletrasmissione al PCC.
CRITERI GENERALI DI PROGETTAZIONE DELLA SICUREZZA ANTINCENDI DEL TUNNEL Le 4 discenderie sono provviste di canne di ventilazione e costituscono accesso dei soccorsi esterni Le discenderie assicureranno il transito dei veicoli di soccorso nelle due direzioni, anche utilizzando delle zone d’incrocio distribuite lungo la discenderia. Esse permettono la circolazione dei mezzi di soccorso stradali (autopompe, ambulanze o altri): le corsie consentono la circolazione di veicoli di una larghezza di 2,55 m e di un'altezza di 3,5 m.
CRITERI GENERALI DI PROGETTAZIONE DELLA SICUREZZA ANTINCENDI DEL TUNNEL L’evacuazione dalle aree di sicurezza sotterranee (o dalla linea) è prevista mediante uno speciale “treno di soccorso”, che serve anche per l’accesso dei soccorsi in linea in caso di incidente, previsto sempre pronto ad ognuno dei due ingressi; alcune carrozze sono pressurizzate, ad uso specifico dei vigili del fuoco, altre per i soccorsi sanitari e l’evacuazione dei passeggeri e di eventuali vittime
CRITERI GENERALI DI PROGETTAZIONE DELLA SICUREZZA ANTINCENDI DEL TUNNEL Lungo tutta la linea è previsto un impianto automatico di rilevazione incendi Analogamente per l’impianto antincendi ad idranti, l’illuminazione di sicurezza e l’impianto di diffusione sonora Sono previsti N° 2 Posti di Comando e Controllo fra loro intercambiabili (anche x gestione emergenze)
CRITERI GENERALI DI PROGETTAZIONE DELLA SICUREZZA ANTINCENDI DEL TUNNEL Gli impianti di sicurezza sono costituiti dai seguenti dispositivi: rilevatori incendio; portali termografici; rilevatori di sagoma; rilevatori di gas; rilevatori di boccole calde; rilevatori di deragliamento; segnalamento nei rami di collegamento; L'utilizzazione del segnalamento di sicurezza in un ramo riduce la probabilità d'apertura di una porta del ramo al passaggio di un treno. stazioni meteo.
ORGANIZZAZIONE GENERALE DEI SOCCORSI I mezzi di primo intervento sono costituiti dal personale di bordo dei treni viaggiatori e dagli agenti di sicurezza dipendenti dal Gestore (minimo due agenti per il versante italiano e due per il versante francese) I mezzi di secondo intervento sono costituiti fondamentalmente da mezzi pubblici di soccorso francesi e italiani, dotati di personale e di materiale specifico alle proprie mansioni, e completati da mezzi d’intervento classici utilizzati quotidianamente dai vari servizi.
ORGANIZZAZIONE GENERALE DEI SOCCORSI Accesso dei soccorsi • È garantita la presenza permanente di squadre e convogli di intervento e di evacuazione specializzati per i passeggeri alle due estremità del tunnel (Susa e Saint- Jean de Maurienne). • L’accesso dei soccorsi potrà avvenire anche su veicoli da strada, passando attraverso le discenderie. • La gestione delle aree all’ingresso delle 3 discenderie (St-Martin-la-Porte, la Praz, Villarodin-Bourget/Modane), del cunicolo esplorativo della Maddalena e dei siti di sicurezza esterni, avverrà in modo da consentire lo stazionamento dei mezzi di soccorso e di primo intervento, nonché l’atterraggio di elicotteri
ORGANIZZAZIONE GENERALE DEI SOCCORSI Gli imbocchi di Saint-Jean-de-Maurienne di Susa nonché quelli delle quattro discenderie sono attrezzati in modo da permettere il parcheggio dei mezzi di soccorso (area di parcheggio di 500 m² circa), la selezione e le prime cure dei feriti e la loro evacuazione Nelle vicinanze di ognuno di essi si trova una zona per l’atterraggio dell’elicottero
ORGANIZZAZIONE GENERALE DEI SOCCORSI Il trattamento degli incidenti (compresi gli incendi) è organizzato in luoghi dedicati definiti come “Aree di Sicurezza” destinate a tutti i tipi di treni (treni viaggiatori, Autostrada Ferroviaria e treni merci) e che permettono in particolare l’evacuazione di un treno viaggiatori. Le procedure di sicurezza prevedono che, in caso d’incidente all’interno del tunnel, il treno coinvolto cerchi di proseguire la sua marcia verso l’area di sicurezza più vicina (treni viaggiatori, merci o AF). Il progetto comprende la realizzazione di aree di sicurezza esterne (Saint-Jean-de-Maurienne, Susa) e aree di sicurezza sotterranee (Modane, La-Praz e Clarea).
ORGANIZZAZIONE GENERALE DEI SOCCORSI Se il treno non è in grado di continuare il suo percorso e si ferma sui binari, i viaggiatori saranno evacuati attraverso il marciapiede e i rami di comunicazione verso l’altro tunnel, dove aspetteranno che un apposito convoglio li porti all’esterno. L’esempio del sito di sicurezza di Villarodin- Bourget/Modane • Binari per lo stazionamento dei treni • Aree di sosta di emergenza per i passeggeri • Sofisticato sistema di ventilazione dotato di un apposito pozzo.
AREE DI SICUREZZA ALL’APERTO I treni sinistrati che raggiungono l’esterno saranno trattati nelle aree di sicurezza all’aperto. Tali aree comprendono: - una banchina larga 3 m (su una lunghezza di 750 m) per l’evacuazione delle persone dal treno incidentato - installazioni antincendio alimentate dal relativo impianto - piattaforme accessibili ai veicoli di soccorso e di servizio - possibilità di inserimento del veicolo bimodale su entrambi i binari di corsa nei due sensi di marcia - sistema di drenaggio dei liquidi pericolosi con un serbatoio di contenimento da 120 m3 - un’area per l’atterraggio degli elicotteri
SISTEMI ED IMPIANTI ANTINCENDIO Impianti antincendio ad acqua nebulizzata Nelle aree di sicurezza sotterranee di Modane, La Praz, Clarea (luoghi dedicati all’intervento su un treno incidentato in sotterraneo) Rete fissa antincendio In sezione corrente Nelle aree di sicurezza sotterranee Nelle aree di sicurezza interne Nelle stazioni di S.J.de Maurienne e Susa Il sistema di estinzione manuale fornisce una portata massima di 120 m3/h di acqua per 2 ore a pressione tra 6 e 10 bar su due lance ed è composto da Serbatoio d’acqua, Stazione di pompaggio, Condotta idrica ed Idranti.
ALTRE MISURE DI “PROTEZIONE ATTIVA” E’ necessario rilevare il più rapidamente e precisamente possibile un incendio sia all’interno del tunnel (posizione del treno nel tunnel) sia all’interno del treno (posizione dell’incendio nel treno). Pertanto i seguenti rivelatori saranno collegati al sistema ERTMS ed alla rete TVCC, in modo da permettere una rapida e precisa localizzazione dell’incendio: rilevatori di fiamma (in ogni canna); rilevatori di fumo (in ogni canna); rilevatori di calore (in ogni canna); rilevatori di boccole calde; rilevatori di gas tossici e infiammabili.
CONVOGLI DI “AUTOSTRADA FERROVIARIA” I passeggeri e il personale dei convogli AF devono essere raggruppati in un modulo che deve essere in grado di staccarsi dal resto del convoglio in caso d’incendio su quest’ultimo e le cui capacità di trazione (prestazione e autonomia) devono essere tali da permettergli di uscire dalla galleria Il veicolo SONIA (Sistema Operativo Necessario in caso di Incidente dell’Autostrada ferroviaria) è un veicolo che trasporta gli autisti dei mezzi pesanti caricati sugli appositi carri ferroviari del treno AF
CONTROLLO SVERSAMENTI DI LIQUIDI PERICOLOSI Collettore di drenaggio e vasca di raccolta lungo l’intera galleria Per minimizzare gli effetti di una nube pericolosa dovuta alla fuga di un liquido tossico si prevede di limitare al massimo la superficie della vasca raccogliendo il liquido nel sistema di evacuazione. Tale superficie massima è stata individuata in 50 m2 in modo da limitare gli effetti di un incendio ad una potenza di 100 MW Il sistema di evacuazione dei liquidi pericolosi sversati è separato dal sistema di evacuazione delle acque d’infiltrazione dei tunnel Per evitare un effetto domino si è previsto un sistema di drenaggio che non permetta la diffusione del liquido infiammabile sotto ai vagoni non incidentati. Ciò è realizzato con bocche di lupo a passo 12,5 m per la raccolta dei liquidi collegate al collettore di smaltimento degli stessi.
STUDI E SIMULAZIONI PER LA PROGETTAZIONE DELLA SICUREZZA ANTINCENDI Le potenze nominali degli incendi prese in considerazione nel quadro degli studi sono: Treno Viaggiatori: 15 MW Treno Merci o AF: 100 MW
VENTILAZIONE I dispositivi di ventilazione riguardano l’insieme delle opere sotterranee della sezione transfrontaliera. Il loro scopo è da una parte, di assicurare l’evacuazione fumi in caso di incendio, e d’altra parte di mantenere una qualità dell’aria compatibile con il funzionamento degli apparecchiature e dell’esercizio ferroviario. Il sistema di ventilazione comprende i seguenti sottosistemi : Evacuazione fumi dai tunnel ; Ventilazione igienica dei tunnel; Ventilazione delle discenderie; Ventilazione dei locali tecnici; Ventilazione dei siti di sicurezza; Ventilazione dei rami di comunicazione.
VENTILAZIONE Gli impianti di ventilazione antincendi sono previsti per attuare la strategia di ventilazione longitudinale; caso per caso la ventilazione è gestibile totalmente dai Posti di Comando e Controllo (“attivo” e “di emergenza”) La gestione degli impianti di ventilazione è effettuabile in funzione del tipo di “emergenza incendio” e delle diverse fasi dell’emergenza (“diluizione” durante evacuazione passeggeri e “velocità critica” durante operazioni di estinzione incendi)
CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE Il CNVVF continua a portare il proprio contributo di conoscenze ed esperienze operative nei consessi tecnici ai quali è chiamato a far parte e nei quali si decidono le soluzioni atte a garantire la sicurezza di infrastrutture di trasporto che prevedono la realizzazione di grandi tunnels Il CNVVF è pronto a svolgere anche in Sardegna il ruolo di supervisione e controllo della sicurezza che gli è stato affidato dalla nuove norme di legge nazionali, in un settore – quello delle gallerie – che da sempre il Corpo attenziona, tramite le attività di prevenzione incendi, pianificazione, esercitazione “in campo” ed interventi di soccorso svolte dai propri Comandi Provinciali, dai propri funzionari tecnici e dalle proprie Sale Operative 115
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
LINKS www.vigilfuoco.it www.ltf-sas.com www.stradeanas.it www.gotthard-strassentunnel.ch http://tunnels.piarc.org/it/sicurezza.htm
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