Smart islands: a "new" dimension of geographical isolation of El Hierro (Canary Islands)

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Smart islands: a “new” dimension of geographical
isolation of El Hierro (Canary Islands)
Ainhoa Amaro García, Silvia Battino

Abstract
Sustainability in tourism is now a fundamental requirement to allow the destinations
concerned to compete in a sector that is becoming increasingly complex every day. Many
references to this theme can be found in institutional documents at different territorial levels:
a constant and joint commitment to sustainable, environmental, and socio-economic
development is called for, capable of converting territories into “intelligent” spaces in the
long term. The approach to sustainable territorial governance requires that the real
component (public and private bodies, citizens, tourists, etc.) and the virtual component (ICT
- Information and Communication Technologies) are cohesive to create a smart system. The
work aims to highlight how the evolution and introduction of new technologies services for
tourists (and not only) has allowed the island of El Hierro, in the Canary Islands, to change its
image of "isolated" territory in a sustainable connected and accessible tourist destination.

Keywords:
smart tourism ,geographical isolation ,El Hierro

Original title
Smart islands: la “nuova” dimensione dell’isolamento geografico di El Hierro (Isole Canarie)

Original Abstract
La sostenibilità nel turismo è ormai un requisito fondamentale per permettere alle
destinazioni interessate di competere in un settore ogni giorno sempre più complesso.
Molteplici rimandi a questo tema si trovano nei documenti istituzionali a diversi livelli
territoriali: si chiede un impegno costante e congiunto per uno sviluppo sostenibile,
ambientale e socioeconomico, capace di convertire nel lungo periodo i territori in spazi

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“intelligenti”. L’approccio alla governance territoriale sostenibile richiede che la componente
reale (enti pubblici e privati, cittadini, turisti etc.) e quella virtuale (ICT - Information and
Communication Technologies) siano coese per formare un sistema smart. Di seguito il lavoro
si propone di evidenziare come l’evoluzione e l’introduzione di nuove tecnologie a servizio dei
turisti (e non solo) abbia permesso all’isola di El Hierro, nell’arcipelago canario, di cambiare la
propria immagine di territorio “isolato” in una destinazione turistica sostenibile, connessa e
accessibile.

Original keywords:
turismo intelligente, isolamento geografico, El Hierro

Introduzione
Il tema della sostenibilità nel mondo del turismo è da più tempo oggetto di studio ed in
particolare la ricerca si sofferma sull’analisi della “sofferenza” dell’ambiente che, nelle
sue diverse accezioni, è risorsa vitale per consolidare il proprio mercato turistico e per
attrarre nuovi flussi di viaggiatori. La criticità ambientale ha imposto agli operatori del
settore di pianificare le attività turistiche seguendo modelli di sviluppo in grado di
mantenere un equilibrio durevole tra valori quantitativi e qualitativi del territorio
interessato per poter soddisfare contemporaneamente le esigenze della popolazione
ospite e di quella ospitante (Donato, 2007; Casari, 2008; Confalonieri, 2008; Bertoni,
2008; Accinelli, Sanchez Carrera & Gil Martin, 2012; Meini, 2012; Barrera &
Bahamondes, 2012; Barresi, 2013). La costante ricerca di strumenti in grado di
migliorare il livello di sostenibilità delle destinazioni per le vacanze ha permesso al
settore turistico di interfacciarsi sempre più con il settore tecnologico che ha portato ad
uno sviluppo significativo dei servizi al turismo. Una maggior interattività, dunque, che
grazie anche all’avvento dei social media e in particolar modo al loro utilizzo “mobile”,
ha stimolato il passaparola elettronico divenuto, ormai, uno strumento di fondamentale
importanza sia per l’operatore turistico, sia per la popolazione “viaggiante” (Del
Vecchio, Ndou & Passiante, 2018). Grazie all’innovazione tecnologica i territori non sono
più considerati “enclave” dai confini rigidi, ma bensì aperti e ben fruibili dove
l’accessibilità gioca un ruolo da primo attore (Carbone, 2017).

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Per una destinazione puntare su un turismo sostenibile e “smart” permette di favorire la
conoscenza e la valorizzazione, anche sotto il profilo socioeconomico, del territorio.
Infatti, le dinamiche dell’attuale scenario turistico internazionale impongono di seguire
la via della competitività, la quale deve adottare approcci innovativi in grado di far leva
sulle specificità territoriali coinvolgendo tutti i soggetti interessati (Battino & Lampreu,
2018).
Le prime realtà ad abbracciare l’approccio smart sono state le città che hanno
accompagnato ed aiutato i cittadini a comprendere e partecipare attivamente al mondo
delle Information Communication Technologies (ICTs) con la messa in campo di progetti
di crescita sostenibile ed innovativa per migliorare la qualità della vita urbana. Una città
intelligente presta attenzione alle persone, all’economia, ai trasporti, all’ambiente, alla
vita sociale e alla governance, dove in queste sei fondamentali caratteristiche
dell’approccio smart rientra anche il settore turistico. Il turismo, infatti, è oggi il cuore
pulsante dell’economia e della cultura di diverse e tante realtà in tutto il mondo ed è un
settore che più si mostra attento all’innovazione e alla ricerca di nuovi modelli di
sviluppo sostenibile (Giffinger, 2007; Matos et al., 2019; Romanelli et al., 2019). Una
smartness, dunque, non interessa e non può interessare solamente le città, destinatarie
privilegiate almeno in un primo momento dei benefici e degli effetti derivanti dai
processi di digitalizzazione, ma si estende anche ad altre realtà. Il concetto è infatti
stato applicato, successivamente, a quello degli Smart Villages e delle Smart Tourism
Destination (STD) (Giovannella, 2013; Murgante & Borruso, 2013; Buhalis &
Amaranggana, 2014; Guzal-Dec & Zwolinska-Ligaj, 2018), perché offre ricadute positive
in termini di “travel experience”: vantaggi rappresentati dalla velocità con cui vengono
scambiate le informazioni, i feedback e le transazioni economiche turistiche.
Le mete delle vacanze costituite da un turismo consolidato sono quelle che con una più
forte volontà devono optare per un nuovo modello di sviluppo che possa, nel medio e
lungo periodo, traghettarle verso una crescita sostenibile, coesiva ed inclusiva. Questi
risultati possono essere raggiunti e apprezzati, nel medio e lungo periodo, sfruttando in
maniera intelligente il supporto proveniente dalle ICT. Una prospettiva di sviluppo
fondata sulla dinamicità e sulla fluidità propria dei tempi moderni che, come è noto,
sono plasmati dalle nuove tecnologie, da una notevole produzione di dati e da una

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marcata interoperabilità. Una società sempre più protesa a superare il “web 4.0” per
confluire nella “società 5.0”, dove lo spazio digitale si fonde con quello fisico, senza
però dimenticare la rilevanza dell’individuo e delle comunità locali (Battino & Lampreu,
2018 e 2019). Il paradigma delle STD cerca risposte innovative alle esigenze ed attività
di residenti e turisti attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie nell’ambito dell’offerta di
risorse e servizi nei luoghi delle vacanze (Baggio & Del Chiappa, 2014; Calle, García &
García F., 2017; Jovicic, 2018). Grazie allo sviluppo del web, alla nascita di piattaforme
open source per la condivisione di dati e informazioni, a portali specificamente dedicati
alle prenotazioni di strutture ricettive, mezzi di trasporto e altri servizi, ad app per
smartphone, social network e blog, il turista gode oggi di una molteplicità di opzioni con
cui poter entrare in contatto con destinazioni e singoli operatori in maniera autonoma e
indipendente (Flemming, 2017). È indispensabile che le destinazioni per attrarre turisti
sappiano sfruttare questi nuovi canali e utilizzare un approccio innovativo, flessibile e
dinamico, in alcuni casi anche tailor made (Battino & Lampreu, 2018 e 2019).

Obiettivi e metodologia
L’obiettivo principale di questa ricerca è quello di analizzare come si configura la
destinazione turistica dell’isola di El Hierro in relazione all’organizzazione e alla
promozione di iniziative smart per la fruizione del territorio.
Nella prima parte del lavoro la metodologia utilizzata consiste nella revisione della
letteratura scientifica sul tema insulare e di come questi ambiti siano diventati operativi
nell’attuare il paradigma delle STD diventando veri e propri “laboratori” sperimentali nel
campo dell’innovazione turistica (Ferràs et al., 2020; Roopchund, 2020). La seconda
parte della ricerca si muove nell’ambito del caso studio di El Hierro partendo
dall’indagine relativa al contesto turistico, anche per mezzo degli open data messi a
disposizione della Consejería del Turismo de Canarias. L’analisi è proceduta navigando
“online” per raccogliere informazioni relative alle iniziative smart avviate localmente
per sperimentare un “nuovo” spazio turistico intelligente dell’Isola e per migliorare, al
contempo, l’esperienza dei viaggiatori. Statistiche ed altre informazioni geografiche
sono, poi, state anche elaborate e rappresentate cartograficamente attraverso l’utilizzo

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di software GIS opensource.

Smart islands
Non è facile definire il concetto di “isola”, infatti molti autori con diversi approcci
disciplinari continuano a interrogarsi sul significato di insularità (Olwig, 2007). Più in
generale, un’isola è concepita come una parte di terra circondato da acqua dolce o
salata e soggetta a isolamento rispetto ad altri spazi. Ci sono isole che si fondono con
una penisola e isole che appaiono e scompaiono con le maree. Inoltre, un’isola può
essere lontana dalla terraferma, come nel caso di numerose isole oceaniche, o vicino ad
essa, come la maggior parte di quelle del Mar Mediterraneo. Un’isola può essere vicina
ad un’altra isola o formare un arcipelago. Esse si differenziano anche per il clima, la
fauna e la vegetazione o per il diverso sviluppo geopolitico, socioculturale, economico e
ambientale (Hall, 2010 e 2012; Rackham, 2012). Altri ricercatori ritengono che un’isola
sia un’entità dinamica che possiede una propria natura ecobiologica, socioculturale,
esperienziale, mistica, rappresentativa, mitologica o metaforica, dove accanto a forme
più o meno prolungate di isolamento persiste nel tempo una situazione di îléité, intesa
come coscienza locale dell’insularità (Bonnemaison, 1997; Sanguin, 1997; Stratford,
2003; Kopaka, 2009; Baldacchino, 2012 e 2013; Marengo, 2014). Tale è la diversità
delle isole che la letteratura attuale riconosce la necessità di effettuare studi sulle isole
presentando ognuna di queste nella propria “dimensione” (Baldacchino, 2008).
I sistemi insulari, spesso definiti realtà vulnerabili e dipendenti dalla terraferma, grazie
alla loro resilienza sembrano riuscire a sopravvivere alle difficoltà dell’“isolamento”
geografico, ma appaiono in difficoltà di fronte a forme invasive di turismo.
Nel caso dei territori insulari può essere definito certamente positivo il successo della
rivoluzione digitale che proprio grazie all’uso delle ICT ha permesso a molte realtà di
utilizzare le proprie risorse attrattive in modo più efficiente riducendo, ad esempio, i
costi dell’energia e l’impatto ambientale, migliorando i servizi offerti e la qualità della
vita della comunità interessata (Cohen, 2012).
L’approccio smart in una prospettiva insulare richiede un significativo coordinamento
dei diversi attori, anche se questi ultimi dovrebbero già possedere una rete operativa

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consolidata nei suoi caratteri di base che ha permesso alla comunità locale di governare
nel tempo il proprio isolamento. E proprio il campo applicativo della smartness porta a
considerare le isole come laboratori dove attuare progetti innovativi e sostenibili. In
questo contesto l’Unione Europea attua politiche speciali e sostiene questi territori
“d’oltremare” che sperimentano, localmente, progetti per creare e trasferire nuove
conoscenze (Herrera Priano, López Armas & Fajardo Guerra, 2016; Avelar, 2019). La
sfida principale è migliorare le infrastrutture nei settori dei trasporti, dell’energia e delle
tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Questo è anche l’obiettivo del
progetto comunitario “Smart Islands”[1], nato nel 2015, che coinvolge le isole[2] che si
sono impegnate ad adottare soluzioni intelligenti anche in ambito di tutela ambientale,
governance ed espansione del turismo e del commercio[3]
(https://www.eesc.europa.eu).
Diversi Paesi europei hanno espresso interesse per questi “nuovi” modelli di sviluppo
territoriali virtuosi e si sono altresì cimentati nella loro attuazione. Qui, per ragioni di
studio, citiamo la Spagna che nell’ultimo decennio si è prodigata ad intensificare
progetti legati all’approccio smart. Si inizia a parlare di Destino Turistico Inteligente
(DTI) nel 2012 quando il “Ministerio de Industria, Energía y Turismo” da avvio al
processo di trasformazione del modello turistico tradizionale spagnolo avvalendosi delle
determinanti legate alla tecnologia, all’innovazione, alla sostenibilità e all’accessibilità:
si sono attivati progetti pilota[4] a Palma di Maiorca, Las Palmas de Gran Canaria,
Badajoz ed El Hierro. Quest’ultima è considerata la prima smart island del mondo. Qui,
la pianificazione smart del territorio segue i principi dello sviluppo sostenibile
ambientale e socioeconomico e su questa base si sono mossi gli strumenti tecnologici.
L’obbiettivo da conseguire è la riduzione del divario esistente tra spazio fisico e digitale
valorizzando l’esperienza turistica attraverso la personalizzazione dei servizi e
aumentando la possibilità di scambiare nell’immediato le informazioni grazie
all’installazione di 26 punti wifi distribuiti su tutto il territorio insulare (Avelar, 2019).

Il caso studio di El Hierro
El Hierro è l’isola più piccola e più occidentale dell’arcipelago canario[5] con una

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estensione di 278 km2. I suoi 11.154 abitanti (nel 2019) si distribuiscono nei tre municipi
di Frontera, Valverde (sede dell’omonimo capoluogo) ed El Pinar
(http://www.gobiernodecanarias.org/istac/). L’isola, conosciuta da tutti come “l’isola del
Meridiano”[6], è di origine vulcanica e presenta un perimetro costiero di circa 108 km
costituito da ampi tratti rocciosi e strapiombanti sul mare con imponenti falesie
(acantilados) e poche spiagge di sabbia nera di ristrette dimensioni. Il Pico Malpaso, a
1.501 metri sul livello del mare, inserisce l’Isola nella classifica mondiale dei territori
con maggiori altitudini rispetto alla ridotta superficie.
Un clima temperato, con una temperatura media annua che si aggira intorno ai 20 °C al
livello del mare, è condizionato dall’orografia e dai venti alisei. L’Isola evidenzia un
paesaggio ricco e diversificato[7] ed il suo territorio, per circa il 58%, rientra nella
categoria delle aree protette[8] della Red Canaria de Espacios Naturales Protegidos e,
inoltre, è stato dichiarato dall’Unesco “Riserva della Biosfera” nel gennaio 2000 e dal
settembre 2014 diviene primo “Geoparco” canario compreso nella rete europea dei
Geo-parchi. La mancanza di ampi arenili e la presenza di un ricco patrimonio vulcanico
ben conservato attrae da sempre turisti interessati al contatto con la natura e alle
attività all’aria aperta, dando così vita ad un turismo naturalistico che ben si allontana
dal modello massivo del sol y playa tipico delle isole più orientali (Martín Fernández,
2009; Carracedo & Perez-Torrado, 2015).
Il lavoro svolto dal governo locale attraverso il Plan de Desarrollo Sostenibile de El
Hierro del 1997 è stato, poi, determinante nel pianificare e promuovere uno sviluppo
turistico sostenibile e poco invasivo del territorio.
Sulla base del “nuovo” scenario e della tendenza globale di trasformare le destinazioni
convenzionali in realtà intelligenti, l’isola di El Hierro, come già ricordato, nel 2012
diventa la prima smart island al mondo (https://www.elhierro.es/). L’iniziativa è stata
inquadrata nell’ambito del Plan de Actuaciones Especiales de El Hierro 2012 promosso
dal “Ministerio de Industria, Energía y Turismo” e gestito dalla Sociedad Estatal para la
Gestión de la Innovación y las Tecnologías Turísticas (SEGITTUR). Più recentemente,
l’accordo di collaborazione tra il Consiglio Insulare di El Hierro e Red.es[9] passa
attraverso il progetto “El Hierro en Red”. Entrambe le iniziative mirano a raggiungere
un obiettivo strategico comune, come il benessere sociale ed economico dei residenti di

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El Hierro e dei visitatori.
L’idea si basa sull’utilizzo delle ICT per costruire un territorio che gestisca le proprie
risorse in modo più efficiente e sostenibile e offra alla popolazione autoctona ed ai
turisti servizi migliori (Red.es, 2019). A tal fine, sono state implementate una serie di
misure che consentono il trasporto dei dati per la gestione remota dei servizi,
attraverso l’utilizzo di sensori e la gestione centralizzata delle informazioni. Tra le
iniziative più importanti spiccano quelle di “El Hierro Travel”, “Rete wifi gratuita” e la
“Red de geoparques”.

Le iniziative “smart” per il turismo

Con riguardo all’iniziativa “El Hierro Travel” il Cabildo de El Hierro è stato un pioniere
nell’uso di un sito web aziendale a livello regionale. Nel 1997 ha creato il suo primo
spazio in internet www.elhierro.org ed anni dopo, il 23 gennaio 2006, ha annunciato una
nuova pagina aziendale istituzionale www.elhierro.es. Inoltre, gestisce anche la pagina
web dell’offerta turistica dell’isola ovvero elhierro.travel (Red.es, 2019). Quest’ultimo
portale, in particolare, offre informazioni sulle diverse attività turistiche fruibili: cosa
visitare, dove alloggiare, le escursioni, l’enogastronomia, il meteo e le informazioni sulle
iniziative per l’ambiente di stampo sostenibile come, altresì, viene indicato nello slogan
Todo lo que necesitas saber, para hacer de tu viaje a El Hierro una esperiencia única.
Una promozione, dunque, a tutto tondo che ha richiesto un notevole impegno da parte
dell’Amministrazione locale e che si è riflessa, nel breve e nel medio periodo, in un
aumento dei flussi turistici e, conseguentemente, delle unità ricettive e dei posti letto.
In particolare, come indicato anche in Tabella 1, i posti letto sono aumentati
esclusivamente nelle realtà extralberghiere, che registrano un incremento del 124% nel
periodo dal 2010 al 2019, mentre, costante nel tempo è, sostanzialmente, rimasto il
livello di ricettività nell’ospitalità alberghiera. A questa offerta di alloggio
extralberghiero corrispondono 45.749 pernottamenti per una permanenza media di 4,0
giorni nel 2019. Le strutture alberghiere segnano, sempre alla stessa data, 47.490
presenze ed una permanenza media di 3,9 giorni. Gli arrivi, in numero di 23.552, sono

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cresciuti del 16% rispetto al 2010, ma dal 2011 al 2013 avevano subito una significativa
flessione a causa delle eruzioni vulcaniche avvenute tra il 2010 e il 2011
(http://www.gobiernodecanarias.org/turismo). Secondo i sondaggi realizzati, la
popolazione turistica sceglie l’isola principalmente per la bellezza dei suoi paesaggi e la
tranquillità e predilige attività di walking e sportive a contatto con la natura (Promotur,
2019).
Un incremento importante che certamente ha visto uno sforzo dell’Amministrazione
locale con il coinvolgimento di tutti gli operatori del settore turistico di adattarsi alle
sempre più diverse richieste di mercato. Fondamentale in questo percorso è stato
rendere il territorio e tutte le sue risorse fruibili ed accessibili ancor prima dell’inizio
della vacanza: un portale che descrive l’Isola in ogni suo “angolo” e permette agli utenti
di conoscere resoconti e stories di chi ha già vissuto la propria vacanza herreña.

Tabella 1. Evoluzione dell’offerta alberghiera ed extralberghiera di posti letto nei
municipi di El Hierro (2010-2019)
 Anno                                      Posti letto
             Frontera               El Pinar         Valverde           EL HIERRO
          alb.    extralb.    alb.     extralb.   alb.    extralb.    alb.   extralb.
 2010     180       321        13        245      191       302       384      868
 2011     180       333        36        269      191       322       407      924
 2012     168       333        36        275      191       330       395      938
 2013     168       333        36        275      191       306       395      914
 2014     168       352        36        311      191       312       395      975
 2015     168       377        36        385      191       343       395     1.105
 2016     168       423        36        398      191       363       395     1.184
 2017     168       455        36        443      191       472       395     1.370
 2018     154       540        36        475      191       581       381     1.596
 2019     156       725        36        531      191       690       383     1.946
Fonte: elaborazione da PROMOTUR (Consejería Turismo –

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http://www.gobiernodecanarias.org/turismo).

Le informazioni sui diversi canali social (Facebook, YouTube, OpenFotosub, Twitter -
@prensaelhierro[10], applicazione “El Hierro te sigue”[11], etc.), accessibili
direttamente dalla pagina “El Hierro Travel”, vengono trasferite grazie ad un altro
progetto, la “rete wifi di El Hierro”. A causa del già ricordato evento vulcanico che
aveva interessato l’isola il turismo isolano ha subito una conseguente flessione degli
arrivi turistici. Per tale motivo ci si è prodigati per rilanciare la destinazione installando
una rete wifi, ad accesso aperto (gratuito), costituita da 26 antenne distribuite su tutto
il territorio[12] (Figura 1). Queste sono localizzate su suolo pubblico come, ad esempio, i
due ricevitori che si incontrano nelle piazze dei nuclei urbani di Sabinosa e di San
Andrés. Ulteriore peculiarità, sempre in ottica smart, è che diversi ripetitori possono
funzionare grazie all’uso di energie rinnovabili, come nel caso di alcuni siti di interesse
turistico quali El Julan e Cala de Tacorón.

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Figura 1. Distribuzione dei punti wifi sull’Isola di El Hierro. Fonte: elaborazione propria.
La rete wifi favorisce la connessione e la condivisione di informazioni per la popolazione
residente e turistica e, nella sua peculiarità di passaparola, ha evidenziato anche la sua
capacità promozionale, favorendo l’implementazione di visitatori. Il sistema, poi,
rappresenta anche un ottimo mezzo per video-sorvegliare il traffico, controllare gli
incendi o migliorare la gestione dei rifiuti. Inoltre, i ricevitori wifi possono essere un
valido strumento di supporto alla Red de Emergencias y Seguridad de Canarias
(RESCAN) il cui obiettivo, sin dalla sua istituzione nel 1999, è migliorare la sicurezza
della destinazione, ovvero un aiuto per tutti coloro, turisti e non, che dovessero trovarsi
in difficoltà percorrendo i tanti sentieri presenti sull’Isola[13] (Figura 2) (Red.es., 2019).

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Figura 2. Rete dei sentieri segnalati sull’isola di El Hierro. Fonte: elaborazione propria.
L’appartenenza alla Rete Europea dei Geoparchi ha ulteriormente favorito l’avvio di
iniziative che rafforzano ed evolvono il modello di sviluppo economico e sociale
dell’Isola in un vero e proprio esempio di sostenibilità e di coesione territoriale. Da qui,
infatti, ad una vasta rete di percorsi naturalistici si aggiungono itinerari tra vulcani e
grotte il cui coordinamento converge nel Centro de Interpretación Vulcanológico, poi
convertito in Centro de Interpretación del Geoparque El Hierro.
Il Geoparco consta di due edifici ed un percorso esemplificativo che si snoda, in ambito
vulcanico, tra le due strutture. Il primo edificio è dedicato al vulcanismo canario e, in
particolare, a quello che ha modellato l’isola di El Hierro. L’utilizzo delle nuove
tecnologie permette al visitatore di vivere un’esperienza unica grazie, ad esempio, ad
una grande parete interattiva in cui sono presentati diversi paesaggi vulcanici. Nella

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seconda costruzione il visitatore beneficia di una rappresentazione audiovisiva che
riproduce l’eruzione sottomarina che ha coinvolto l’abitato costiero di La Restinga nel
2011. Tutte queste proposte per “attivare” la vacanza smart dei visitatori
rappresentano anche un’opportunità di sviluppo locale e di promozione turistica:
esperienze a tutto tondo che integrano ambiente, principi di sostenibilità, energie
pulite, agricoltura ecologica e criteri di ricerca scientifica, basati soprattutto sulla
geologia e sul vulcanismo.
L’istituzione del Geoparco rappresenta, dunque, non solo una forma di tutela del
territorio rurale, ma soprattutto un diverso modo di gestione dello stesso: un maggior
coordinamento tra attori (privati e pubblici) che aiuta a migliorare la qualità della vita
locale operando anche attraverso una intensa promozione turistica proiettata a livello
internazionale.
La qualità della vita e dell’ambiente ci porta a citare El Hierro anche come primo
riferimento energetico mondiale grazie all’avvio della prima centrale idro-eolica
“Gorona del Viento”: circa l’80% dell’energia necessaria per l’Isola proviene da fonti
rinnovabili. Il prossimo passo che il Cabildo, attraverso il “Piano di mobilità sostenibile
per l’Isola”, si accinge a compiere è la graduale sostituzione delle automobili a benzina
con vetture elettriche.

Conclusioni
Il comparto turistico da più tempo è stato influenzato da significative trasformazioni
legate, principalmente, ai cambiamenti nel gusto dei consumatori, alla perenne ricerca
di nuove modalità di fruizione delle destinazioni. Turisti postmoderni, alternativi e con
un profilo perennemente “online” che fanno un uso sempre più intenso delle
Information and Communications Technology. Le potenzialità di questo “nuovo”
comparto tecnologico sono diverse e molte Istituzioni in differenti paesi sono
intervenute abbracciando l’approccio smartness.
El Hierro, nella sua condizione di area periferica, si è impegnata ad operare e rendere
condivisibili, ma soprattutto accessibili, una mole di dati e servizi per favorire una
maggior consapevolezza e conoscenza del territorio sia da parte della comunità
residente, sia di quella ospite. La politica smart attivata ha dato vita a progetti di

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promozione e valorizzazione territoriale alimentando la creazione di servizi di qualità in
grado di soddisfare turisti e viaggiatori. Le azioni intraprese per la protezione
ambientale, per ridurre il consumo energetico, per migliorare la mobilità applicando la
dimensione intelligente hanno reso l’Isola un modello di sviluppo sostenibile e
innovativo da prendere come esempio. Un modello virtuoso che contribuisce a
stimolare la cooperazione e lo scambio di buone pratiche nel campo dell’innovazione e,
in particolare, a pianificare seguendo i principi della sostenibilità una destinazione sotto
il profilo turistico.

Notes
[1] “The project aims to engage and exchange with local stakeholders on innovative
projects developed locally, which create sustainable growth and, at the same time, job
opportunities and competitiveness, whilst respecting the environment and cultural
heritage”
(https://www.eesc.europa.eu/our-work/publications-other-work/project/smart-islands-pro
ject).
[2] Le isole, rappresentanti un campione dei territori insulari dell’UE, sono l’isola di Yeu
in Francia, Maiorca in Spagna, Favignana in Italia, Samsø in Danimarca, Kythnos in
Grecia e Saaremaa in Estonia.
[3] Interessante anche l’iniziativa portata avanti in Italia dove il progetto Smart Island –
arcipelaghi intelligenti, promosso e finanziato dal CNR IIA e dal Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca (MIUR), opera su circa 40 piccole isole italiane, tra cui
Capraia, le Eolie, le Tremiti, Ventotene, Lampedusa, Capri, ed altre. Il progetto propone
idee, soluzioni scientifiche e tecnologiche, anche attraverso il coinvolgimento di attori
privati, per realizzare un modello di sviluppo sostenibile da “esportare” in altri territori
insulari del Mediterraneo non ancora coinvolti (http://www.smartisland.eu/).
[4] Nella città di Las Palmas si è dato vita al primo modello di “shopping tourism”
cittadino per mezzo della tecnologia mobile multilingue e al primo punto di informazioni
turistiche totalmente digitalizzato. Sull’isola Mallorca si è, invece, realizzata la prima e
la più estesa zona wifi d’Europa, mentre a Badajoz si incontra il primo sistema integrale
di informazione turistica che gestisce migliaia di dati in tempo reale

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(https://www.segittur.es/es).
[5] L’arcipelago delle Canarie, Comunità Autonoma della Spagna, è situato nell’Oceano
Atlantico a breve distanza (circa 100 km) dalla costa africana del Marocco. Si tratta di
un insieme di sette isole – El Hierro, La Palma, La Gomera, Tenerife, Gran Canaria,
Fuerteventura, Lanzarote – e di sei isolotti – Alegranza, Graciosa (con la Ley 1/2018 di
riforma dell’Estatuto de Autonomía de Canarias lo status di questo islote è stato
trasformato in isla), Montaña Clara, Roque del Este, Roque del Oeste, e Lobos – che si

estende su una superficie di 7.492,36 km2 (Hernandez Hernandez, 2003; Mariotti, 2007;
Armas Castilla, 2019).
[6] La dizione più corretta è “Meridiano dell’isola del Ferro” (hierro nella traduzione
italiana significa ferro). Il geografo Claudio Tolomeo a partire dal secolo II d.C. nella sua
opera la Geografia individuò in questa isola dell’estremo occidente dell’arcipelago del
Canarie (Isole Fortunate) il meridiano zero. Nel 1634 Luigi XIII, re di Francia, decretò
fondamentale questo meridiano (passante per capo Orchilla) che divenne sistema di
riferimento per la stesura delle carte geografiche, terrestri e nautiche. A partire dal
1884, dopo la Conferenza Internazionale dei Meridiani, si ufficializzò come meridiano
fondamentale quello di Greenwich.
[7] Rispetto alle altre isole dell’arcipelago a El Hierro si conta la maggior densità di
vulcani: circa 500 i coni a cielo aperto e altri 300 coperti dalle colate più recenti. Inoltre,
si distingue per la ricchezza della flora e della fauna con diversi endemismi e alcune
specie in via di estinzione.
[8] Sull’Isola si incontrano due riserve naturali integrali (Roques de Salmor e
Mencáfete), una riserva naturale speciale (Tibataje), una riserva marina (Punta de la
Restinga), tre zone di protezione speciale per gli uccelli marini (Z.E.P.A.), un
monumento naturale (Las Playas), un parco rurale (Parque Rural de Frontera) e due
paesaggi protetti (Ventejís e Timijiraque).
[9] Entità imprenditoriale pubblica del Ministerío de Economía y Empresa che dipende
dalla Secretaría de Estado per la crescita e l’innovazione digitale.
[10] L’account stampa su Twitter, @prensaelhierro, è il canale ufficiale di informazione
del Cabildo de El Hierro e ad oggi si registrano più di 10.000 followers.
[11] A seguito dell’implementazione dei punti wifi l’Amministrazione ha offerto, fino al

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2018, specifiche informazioni su diverse località distribuite su tutta l’isola attraverso
un’applicazione mobile, “El Hierro te sigue”, che visualizza i dati con codice QR. La
proposta si basava sul fatto che quando un turista arrivava in uno dei punti dotati di
accesso, come il Museo Etnografico del Villaggio di Guinea, poteva venire a conoscenza
di tutti i dettagli e di eventuali ulteriori offerte del luogo, senza ricorrere alla copertura
intermittente 3G. L’applicazione è attualmente fuori uso perché la versione migliorata
deve venire incrementata attraverso il programma “El Hierro en Red”. L’obiettivo è
lanciare un’applicazione mobile che fornisca ai locali fruitori informazioni e funzionalità
associate almeno alle seguenti prestazioni: trasporto, promozione turistica e servizi ai
cittadini.
[12] I 26 puntos wifi sono, Pozo de La Salud, Faro de Orchilla, Erese, Erese, Echedo,
Puerto de La Estaca, La Maceta, Guarazoca, Árbol Garoé, Tacorón, El Mocanal, El
Morcillo, San Andrés, Pozo de Las Calcosas, Cruz de Los Reyes, Isora, Mirador de Isora,
El Julan, La Restinga, Ermita de Los Reyes, Mirador de Bascos, Las Puntas, El Sabinal,
Mirador de Las Playas, Ecomuseo della Guinea-Lagartario e l’aeroporto. A breve sarà
installata la ventissetesima antenna presso il Centro de Interpretación Vulcanológico de
El Hierro.
[13] Questa iniziativa è ancora in fase di esecuzione. Per un approfondimento sul tema
https://contrataciondelestado.es/wps/wcm/connect/91508fb7-9622-49bf-a79e-a26bd45c
06e8/DOC20190121155503PPT_089-18-SP_El_Hierro_en_Red_final.pdf?MOD=AJPERES.

Declaration
La ricerca è stata finanziata con il “Fondo di Ateneo per la Ricerca 2019” (Università degli
Studi di Sassari). Pur nell’unità del testo i paragrafi 1, 2, 3 e 4 sono ascrivibili a Silvia Battino,
mentre i paragrafi 4.1 e 5 ad Ainhoa Amaro García

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Cite this article
Amaro García A., Battino S., (2021) Smart islands: a “new” dimension of geographical
isolation of El Hierro (Canary Islands). EATSJ - Euro-Asia Tourism Studies Journal, Vol. 3, Issue:
Special Issue in Italian.

Author
Ainhoa Amaro García
Istituto di turismo e Sviluppo Economico Sostenibile (TIDES) - Università di Las Palmas di Gran
Canaria (Canarie-Spagna)
Corresponding author ainhoa.amaro.garcia@gmail.com
https://orcid.org/0000-0003-4049-2575
Silvia Battino
Dipartimento di Scienze economiche e aziendali (DiSea) - Università degli Studi di Sassari
Corresponding author sbattino@uniss.it
https://orcid.org/0000-0002-8931-7797

Received: | Accepted: | Published online: 28 November 2021
Volume: 3 | Issue: Special Issue in Italian |

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