AUDIT INTERNO: VALORE AGGIUNTO NELL'OTTICA DELL'EVOLUZIONE DEI

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AUDIT INTERNO: VALORE AGGIUNTO NELL'OTTICA DELL'EVOLUZIONE DEI
AUDIT INTERNO: VALORE AGGIUNTO
NELL'OTTICA DELL'EVOLUZIONE DEI
  SISTEMI DI GESTIONE (Q-A-S)
          Definizioni e         Audit visto come
                               valore aggiunto per
      Nascita degli Audit        l'organizzazione

      I punti norma a valore     Le competenze
            aggiunto e             necessarie
          integrazione di
              sistema           ISO 19011:2011

             Sinergie ed efficacia tra audit
             interno / audit di parte terza /
                   autorità competenti
DEFINIZIONI E NASCITA DELL’
                AUDIT

                   Quando nasce l’Audit ????
  Circa 2000 anni fa, quando i governatori delle Province Romane,
   chiedevano molti tributi ai contadini delle varie province e
   informavano la popolazione attraverso dei bandi che venivano
   letti nelle piazze dell’Urbe dai pubblici banditori .
 Costoro però non erano sempre fedeli ai governatori ed in qualche
   caso addomesticavano il bando, da qui l’esigenza di affiancare al
   banditore un uomo di fiducia che ascoltava il lettore ed aveva il
   compito di riportare al governatore stesso l’integrità della lettura
   del bando.
 Questo losco figuro, brutto ed anonimo era chiamato AUDITOR
   (dal latino: Spia del Governatore)

Giulio MILAN 17122011                                                     2
DEFINIZIONI E NASCITA DELL’
                AUDIT
                        Audit Moderno????
  Negli anni 50 gli audit non esistevano e si facevano solo controlli di
   tipo amministrativo finanziario. In ambito qualità c’era il collaudo,
   in ambito sicurezza e ambiente …. Praticamente nulla!!!!

 Anni 70: nasce la legislazione ambientale e sicurezza (Legge Merli e
   Seveso). Gli audit sono delle ispezioni fatte dall’autorità con il
   criterio dell’ordine e controllo. Sono condotti senza pianificazione
   esclusivamente con la direzione, con obiettivo di trovare
   mancanze rispetto alle prescrizioni in essere. Valore aggiunto …

 Anni 80-90 Nasce il mondo ISO , e gli audit diventano di sistema,
   sono pianificati e coinvolgono molte risorse .

Giulio MILAN 17122011                                                      3
DEFINIZIONI E NASCITA DELL’
                AUDIT

                        EMAS 1221/2010

  «Audit ambientale interno»
    una valutazione sistematica,documentata, periodica
    obiettiva delle prestazioni ambientali di un’organizzazione, del
    sistema di gestione e dei processi destinati alla tutela
    dell’ambiente.

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DEFINIZIONI E NASCITA DELL’
                AUDIT
                        OHSAS 18001:2007
   Audit

     Processo sistematico, indipendente e documentato atto ad
    ottenere “evidenze dell’audit” e valutarle con obiettività, al fine di
    stabilire in quale misura i criteri dell’audit sono stati soddisfatti.
    [vedi ISO 9000:2005, 3.9.1]

   Nota 1: indipendente non significa necessariamente effettuato da
    personale esterno all’organizzazione. In molti casi, soprattutto in
    piccole organizzazioni, l’indipendenza può essere dimostrata dal
    non coinvolgimento e dalla responsabilità nelle attività oggetto di
    audit.

   Nota 2: per ulteriori informazioni relative a “criteri” ed
    “evidenze” consultare la ISO 19011

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DEFINIZIONI E NASCITA DELL’
                AUDIT
                        ISO 14001:2004
   Audit Interno:

Processo sistematico, indipendente e documentato
  atto ad ottenere le evidenze di audit e valutarle in
  maniera oggettiva, per determinare in che misura i criteri
  di audit del sistema di gestione ambientale stabiliti
  dall’organizzazione (3.16) siano rispettati.

   Nota In molti casi, particolarmente in organizzazioni più
    piccole, l’indipendenza può essere dimostrata attraverso la
    libertà da ogni responsabilità per l’attività oggetto dell’audit

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DEFINIZIONI E NASCITA DELL’
                AUDIT
                        ISO 19011:2011
   Audit
    Systematic, independent and documented process for obtaining audit
   evidence (3.3) and evaluating it objectively to determine the extent to
   which the audit criteria (3.2) are fulfilled

   NOTE 1 Internal audits, sometimes called first party audits, are conducted by
   the organization itself, or on its behalf, for management review and other
   internal purposes (e.g. to confirm the effectiveness of the management system
   or to obtain information for the improvement of the management system).

   Internal audits can form the basis for an organization’s self declaration of
   conformity. In many cases, particularly in small organizations, independence
   can be demonstrated by the freedom from responsibility for the activity being
   audited or freedom from bias and conflict of interest.

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DEFINIZIONI E NASCITA DELL’
                AUDIT

                 Competenze necessarie
Da ISO 19011
Auditors should possess the knowledge and skills necessary
  to achieve the intended results of the audits they are
  expected to perform. All auditors should possess generic
  knowledge and skills and should also be expected to
  possess some discipline and sector-specific knowledge and
  skills.
  Audit team leaders should have the additional knowledge
  and skills necessary to provide leadership to the audit
  team.

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DEFINIZIONI E NASCITA DELL’
                AUDIT
                 Competenze necessarie
Audit principles, procedures and methods:

Management system and reference documents:

Organizational context:

Applicable legal and contractual requirements and other
  requirements

Discipline and sector-specific knowledge and skills of
  management system auditors

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PUNTI NORMA A VALORE
                      AGGIUNTO

                              TUTTI
                         NE TOCCHEREMO ALCUNI

                    4.3.2 (SICUREZZA E AMBIENTE)

                    4.5.1 (SICUREZZA E AMBIENTE)

                            7 (QUALITA’)

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PUNTI NORMA A VALORE
                      AGGIUNTO
                            4.3.2 (SICUREZZA E AMBIENTE)

    Valore Aggiunto: Avere una chiara e completa situazione del
    proprio profilo autorizzativo e della propria posizione rispetto alle
                            cogenze applicabili
   Un'organizzazione dovrebbe stabilire, attuare e mantenere attive le procedure per
    identificare e avere accesso alle prescrizioni legali e alle altre prescrizioni che
    l'organizzazione sottoscrive, applicabili agli aspetti ambientali delle proprie attività, prodotti
    e servizi. Il fine di tali procedure è di consentire alle organizzazioni di essere consapevoli
    dei diversi requisiti e determinare le modalità di applicazione agli aspetti ambientali di
    attività, prodotti e servizi dell'organizzazione. Un'organizzazione dovrebbe assicurare che le
    informazioni adeguate sulle prescrizioni legali applicabili e le altre prescrizioni che
    l’organizzazione sottoscrive siano comunicate a tutte le persone che lavorano per
    l'organizzazione o per conto di essa, quali appaltatori o fornitori le cui responsabilità siano
    correlate al rispetto di tali prescrizioni o le cui azioni possano incidere su di esso.

   L'organizzazione dovrebbe disporre di un processo che consente di anticipare prescrizioni
    nuove o modificate e prepararsi ad esse, in modo da poter intraprendere azioni appropriate
    per garantire il rispetto delle prescrizioni. Si dovrebbe inoltre considerare in che modo le
    prescrizioni legali e le altre prescrizioni che l’organizzazione sottoscrive potrebbero
    applicarsi o influenzare attività, prodotti e servizi nuovi o modificati.

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PUNTI NORMA A VALORE
                      AGGIUNTO
                 4.3.2 (SICUREZZA E AMBIENTE)

Evidenze:
 esiste una risorsa che si occupa di controllare tutte le novità legislative in
  pubblicazione.
 I nuovi requisiti vengono esaminati per applicabilità nei singoli reparti ed
  illustrati ai vari responsabili.
 I responsabili devono verificare se necessitano nuove disposizioni/azioni
  per adeguare il proprio reparto alle cogenze individuate.
 SGAQ/SGSL/SGA devono periodicamente verificare che le nuove regole
  siano applicate e che soddisfino le cogenze individuate.

   NB: non dimentichiamoci del commerciale che ci porta le esigenze del
    cliente

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PUNTI NORMA A VALORE
                      AGGIUNTO
                 4.5.2 (SICUREZZA E AMBIENTE)

    Valore Aggiunto: Garantire il continuo rispetto delle prescrizioni
                         legislative ed altro
   a) audit;
   b) riesame di documenti e/o registrazioni;
   c) ispezione delle strutture;
   d) colloqui;
   e) riesami di progetti o lavori;
   f) analisi sistematica di campioni o risultati di prove e/o verifica di
    prove/campionamenti;
   g) visita delle strutture e/o osservazione diretta.

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PUNTI NORMA A VALORE
                      AGGIUNTO
       7 (QUALITA’ Realizzazione del prodotto)

  Valore Aggiunto: Garantire il continuo rispetto delle prescrizioni
                   legislative inerenti il prodotto

                        Es: requisiti cogenti di prodotto
                        Dichiarazione di conformità CE

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SINERGIE TRA AUDIT INTERNI e AUDIT
    DELL’AUTORITA’ COMPETENTE

                        LA PAROLA ALL’ING
                            SALDUCCO

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Audit a VALORE AGGIUNTO

Cosa si intende per processo "con valore aggiunto"?

Si parla spesso dell'importanza di "aggiungere valore" negli
  audit sui Sistemi, ma in realtà questo cosa significa?

E'       possibile aggiungere                valore       senza        compromettere
     l'integrità dell’audit ???

Per principio tutti gli audit dovrebbero aggiungere valore, ma
  non è sempre così.
           ◦ Vediamo cosa significa un audit "con valore aggiunto“ e analizziamo varie
              situazioni che si possono incontrare nel corso di audit di parte prima seconda o
              terza

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Audit a VALORE AGGIUNTO

Un audit "con valore aggiunto" dovrebbe essere utile:

   all'organizzazione
     ◦ - fornendo informazioni all’alta direzione sulla capacità dell'organizzazione di
       raggiungere gli obiettivi strategici
     ◦ - individuando problemi che, se risolti, migliorerebbero le prestazioni
       dell'organizzazione;
     ◦ - individuando possibili aree di rischio;
  ai clienti dell'organizzazione, migliorando la capacità dell'organizzazione a
  fornire prodotti conformi;
 in terza parte anche all'organismo di certificazione, migliorando la
  credibilità del processo di certificazione di parte terza.

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Audit a VALORE AGGIUNTO

   Qualche suggerimento per fare “audit con valore aggiunto”

             a) Pianificazione dell'audit e preparazione del piano

             b) Tecniche di audit

             c) Analisi e decisioni

             d) Rapporto comunicazione risultati

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Audit a VALORE AGGIUNTO
1) Pianificazione dell’audit e preparazione del piano

             a.    Capire le aspettative dell'organizzazione e della propria direzione;
             b.    Capire se c'è qualche aspetto/area specifico da approfondire (in
                   base ai precedenti audit e/o a recenti casi di NC)?
             c.    Analisi dei rischi per il settore cui appartiene l'organizzazione
                   (propria o cliente)
             d.    Fare un esame preventivo dei requisiti cogenti (approfondendo
                   l’applicabilità specifica nei vari reparti soggetti all’audit)
             e.    Selezione del gruppo di audit appropriato per raggiungere gli
                   obiettivi dell'audit. (tra gli auditor qualificati evitando di nominare
                   colleghi in contrasto tra loro)
             f.    Stabilire un tempo adeguato per l’audit

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Audit a VALORE AGGIUNTO
              2) Tecniche di audit
              Prestare più attenzione alla sostanza e meno alle procedure.
                  Qualche procedura documentata, istruzione di lavoro, lista
                  di riscontro, etc. può essere necessaria per pianificare e
                  controllare i processi, ma la forza trainante dovrebbe
                  riguardare le prestazioni dei processi. Osservare bene i
                  comportamenti degli operatori, vedere le registrazioni e
                  chiedere sempre durante le interviste se l’operatore ha dei
                  miglioramenti da proporre

              Dare più peso ai risultati e meno alle registrazioni. Anche in
                  questo caso, qualche registrazione può essere necessaria
                  per     fornire  evidenza  oggettiva    che    i   processi
                  dell'organizzazione sono efficaci (in quanto producono i
                  risultati attesi), ma l'auditor "con valore aggiunto"
                  dovrebbe essere consapevole, e dare credito, ad altre
                  forme di evidenze. (es:comportamenti)

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Audit a VALORE AGGIUNTO
              2) Tecniche di audit
              Utilizzare l'approccio PDCA (Plan-Do-Check-Act) per valutare
                   l'efficacia dei processi.
                   i. Il processo è stato pianificato?
                   ii. Il processo viene svolto in accordo con quanto pianificato?
                   iii. Vengono raggiunti i risultati pianificati?
                   iv. Vengono individuate e messe in atto le opportunità di
                    miglioramento?
              - Correggendo le non conformità
              - Individuando le cause alla base dei problemi emersi ed adottando le azioni
                   correttive
              - Individuando tendenze e l'esigenza di azioni preventive
              - Innovando e perseguendo il miglioramento continuo

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Audit a VALORE AGGIUNTO
              3) Analisi e Decisioni

              Le risultanze dell’audit sono tradotte in NC e punti di
                  forza. (NC da vedere come opportunità)
              Le evidenze oggettive da raccogliere in numero adeguato
                  per supportare la risultanza. (Non sempre basta una)
              Capire se si tratta di un rilievo puntuale o se è un
                  problema di sistema
              Capire quali rischi si corrono con il persistere della
                  carenza    (rispetto   legislativo???,   integrità   del
                  gruppo?? sicurezza del prodotto???)
              Coinvolgere la direzione per le AC da impostare e le
                  risorse   da    destinare     (personale,    finanziarie,
                  operative)
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Audit a VALORE AGGIUNTO
              4) Comunicazione risultati

              Predisporre un rapporto mirato delle risultanze dell'audit
              Possono essere necessari diversi approcci in relazione a:
                    - la maturità dell'organizzazione
                    - il livello di fiducia nel Sistema dell'organizzazione
                    - i rischi connessi
                    - l'orientamento dell'organizzazione ed il suo impegno nel audit:
                     (collaborativo, reattivo, passivo)

              Assicurarsi di aver preso in considerazione i diversi aspetti
                  culturali
              Dare adeguata evidenza alle risultanze positive
              I rapporti dovrebbero essere obiettivi ed indirizzati a tutte le
                  risorse coinvolte ed alla Direzione

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CONCLUSIONI

 Gli audit interni vanno interpretati come momento di verifica con i colleghi
    per permettere di evidenziare criticità ed eventuali cogenze non sotto
    controllo.
 Vanno pianificati con approvazione della direzione e delle risorse coinvolte.
 Vanno documentati in ottica di miglioramento.
 Vanno eseguiti con consapevolezza e con serietà coinvolgendo tutte le
    risorse (compreso RSPP, RLS, Medico competente etc)
 Sono esibiti alle autorità competenti come evidenza del monitoraggio
    interno
 Riportano le NC e prevedono azioni di miglioramento
 I risultati vengono discussi nel riesame della direzione

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CONCLUSIONI

 Dibattito

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