SIFILIDE: perché è una malattia più insidiosa nelle donne - Alessandra Graziottin

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SIFILIDE: perché è una malattia più insidiosa nelle donne - Alessandra Graziottin
ARTICOLI ORIGINALI

SIFILIDE:
perché è una malattia più insidiosa nelle donne

SYPHILIS:
why the disease is more insidious in women
DOI: 10.53146/lriog1202112

ABSTRACT                                                                                     Alessandra Graziottin1,2
Why should syphilis be reconsidered in gynecological clinical practice? Why are              Elena Boero1
women more vulnerable to late diagnosis? What are the key points for timely                  1 - Fondazione Graziottin
and effective diagnosis and treatment? What are the avoidable consequences of                per la cura del dolore nella
diagnostic and therapeutic delays? Syphilis is caused by the sexually and vertically         donna, Onlus
transmitted bacterium Treponema pallidum. Syphilis, wrongly considered outda-
ted, is making an aggressive comeback worldwide. From a medical point of view,               2 - Centro di Ginecologia e
                                                                                             Sessuologia medica, H. San
diagnostic timeliness is hampered by: a lack of familiarity with this re-emerging            Raffaele Resnati Milano
disease and a consequent lack of consideration in the anamnestic picture and dif-
ferential diagnosis; complex course, which alternates insidious and variable sym-            Autore corrispondente /
ptomatic phases, with periods of clinical latency, while the disease continues its           Corresponding Author:
pro-inflammatory and destructive action at the subclinical level. The late or missed
                                                                                             Alessandra Graziottin
diagnosis of syphilis leads to a prolonged infection, with permanent and at times
fatal outcomes. The danger of a delay in diagnosis also results in persistent infecti-       direzione@studiograziottin.it
vity of the patients, who continue to infect their sexual partners, and the fetus, if
pregnant. The aim of the work is: to identify the key points for timely and effective
diagnosis and therapy of syphilis in gynecology, with a focus on vulvar and vaginal
vulnerability; to analyze the reasons for its insidious hidden diffusibility; to discuss
the diagnostic difficulties, the limited availability of the most effective drug, peni-
cillin, the current lack of a vaccine and finally why it is difficult to follow the course
of the disease and its therapy through laboratory diagnostics. The final goal is to
enhance the diagnostic effectiveness of the gynecologist.

KEYWORDS: syphilis; primary chancre; secondary syphilis; treponema pal-
lidum; penicillin; vulva.

                                                                                                    89     2021, n. 1
SIFILIDE: perché è una malattia più insidiosa nelle donne - Alessandra Graziottin
SIFILIDE: perché è una malattia più insidiosa nelle donne

                   Lista delle abbreviazioni                       rante il passaggio attraverso il canale
                   Penicillina G-benzatina                BPG      del parto.
                   Infezioni sessualmente trasmissibili    IST     Sifilide acquisita, quella contratta
                   Intrauterine device                    IUD      dopo la nascita.
                   Lipopolisaccaride                       LPS   L’introduzione della penicillina, antibio-
                   Malattie sessualmente trasmissibili    MST    tico di potente e persistente efficacia sin
                   Treponema pallidum                       TP   dagli anni ‘40, aveva apparentemente
                   Virus dell’immunodeficienza umana      HIV    debellato la malattia. Purtroppo, la sifi-
                                                                 lide è in aggressivo ritorno, soprattutto
                                                                 nei Paesi economicamente svantaggia-
                  INTRODUZIONE                                   ti, in cui povertà, promiscuità, alta pre-
                  Perché la sifilide dovrebbe essere ricon-      valenza di altre malattie a trasmissione
                  siderata nella pratica clinica ginecologi-     sessuale, ritardi diagnostici e limitatez-
                  ca? Perché le donne sono più vulnerabili       za delle cure amplificano e potenziano
                  a diagnosi tardive? Quali sono i punti         la pericolosità dell’infezione e della sua
                  chiave per diagnosi e terapie tempestive       diffusione. I dati epidemiologici più ag-
                  ed efficaci? Quali sono le conseguenze         giornati disponibili (2017) mostrano il
                  evitabili di ritardi diagnostici e terapeu-    suo ritorno anche nei Paesi ad alto red-
                  tici? La sifilide è una patologia provoca-     dito. L’European Centre for Disease Pre-
                  ta dall’infezione dal batterio Treponema       vention and Control mostra che i casi di
                  pallidum sottospecie pallidum (TP) (Box        sifilide in Europa sono aumentati in ma-
                  1). A livello mondiale, è la terza più dif-    niera costante sin dal 2010, raggiungen-
                  fusa malattia sessualmente trasmessa           do un incremento del 70% (incidenza
                  (MST) di tipo batterico, dopo la clami-        annua su 100,000 abitanti, da 4.2 (2010)
                  dia e la gonorrea [1]. La sua trasmissione     a 7.1 (2017)) [4]. Anche l’Istituto Superiore
                  avviene per via sessuale, quando il/la         di Sanità osserva un incremento dei casi
                  paziente viene a contatto con le lesioni       segnalati (obbligatoriamente) dal 2015
                  superficiali di persone infette, ricche di     al 2017, con un’incidenza annua di 2,7
                  batteri vivi. Importante: il treponema è       casi per 100.000 abitanti nel 2017 [5]. No-
                  in grado di infettare il nuovo ospite at-      nostante la bassa prevalenza della ma-
                  traverso abrasioni cutanee, ma anche           lattia, sono da considerare alcuni aspetti
                  violando mucose integre, più vulnerabi-        fondamentali:
                  li all’attacco perché non cheratinizzate,
                  diversamente dal virus dell’immunodefi-
                  cienza umana (HIV) che attacca solamen-          piccoli focolai.
                  te attraverso soluzioni di continuità, cu-
                  tanee e/o mucose. Meno comunemente               a progressione subclinica sono di parti-
                  il TP può essere trasmesso tramite san-          colare rilevanza clinica.
                  gue, dopo l’utilizzo di siringhe non steri-                                             -
                  li tra individui che assumono droghe per         dre a feto è critico in ostetricia.
                  via endovenosa, o durante il parto. Infi-
                  ne, il TP può essere trasmesso da madre
                  a figlio per via transplacentare, causan-
                  do una patologia neonatale conosciuta          Box 1. L’identikit del Treponema pallidum, questo
                                                                 sconosciuto.
                  come sifilide congenita. La sifilide con-
                  genita è dichiarata dall’OMS la seconda        Caratteristiche microbiologiche del TP
                  causa infettiva di natimortalità al mon-       più rilevanti per la pratica clinica:
                  do dopo la malaria; si stima infatti che         Struttura della membrana esterna e
                  sia responsabile del 7.7% dei decessi pe-        risposta immunitaria. L’organizzazio-
                  rinatali mondiali [2, 3].                        ne della parete cellulare di TP si disco-
                  Nello specifico l’Istituto Superiore di Sa-      sta dalla definizione convenzionale di
                  nità definisce [1]:                              batterio Gram-negativo. La membrana
                     Sifilide congenita o prenatale, l’infe-       esterna è scarsa di lipoproteine (100
                     zione contratta per via transplacenta-        volte meno rispetto all’organismo mo-
                     re.                                           dello E. coli) e non presenta il tipico
                     Sifilide connatale, quella acquisita du-      lipopolisaccaride (LPS), agente pro-in-
2021, n. 1
             90                                                    fiammatorio e immunogeno primario
SIFILIDE: perché è una malattia più insidiosa nelle donne - Alessandra Graziottin
SYPHILIS: why the disease is more insidious in women

    . Il sistema immunitario riconosce il
  [6]
                                                    metodo di rilevazione più sensibile per
  TP ed evoca anticorpi funzionali, che             accertare la presenza di treponema in
  tuttavia non riescono a limitare il pro-          un campione biologico sospetto.
  gredire della malattia. Una parziale              Indistinguibilità morfologica e sierolo-
  spiegazione viene dall’osservazione di            gica da altri treponemi patogeni. Insie-
  gruppi diversi di TP con antigenicità             me a T. pallidum sottospecie pallidum,
  eterogenea [6, 7].                                altre specie di treponema sono pato-
  Motilità. Il TP presenta un apparato lo-          gene per l’uomo e causano le cosid-
  comotore periplasmico [8], non esposto            dette treponematosi endemiche, delle
  all’esterno, che ne permette la caratte-          infezioni croniche non veneree (bejel,
  ristica motilità per rotazione attorno            frambesia e pinta). Le spirochete che le
  all’asse longitudinale alla velocità di 2         causano sono morfologicamente e sie-
  µm al secondo [9]. La motilità sostiene la        rologicamente indistinguibili tra loro,
  grande invasività del batterio, permet-           complicando la diagnosi di sifilide nei
  tendogli sia di penetrare le matrici so-          pazienti provenienti da zone con alta
  lide dei tessuti, sia di attraversare l’en-       prevalenza di queste malattie. L’immu-
  dotelio e la parete dei vasi sanguigni,           nità specifica per il treponema infatti
  con diffusione sistemica e trasmissione           rimane a vita, restringendo le possibi-
  verticale attraverso la placenta [8].             lità del medico alla sola misurazione
  Difficile visibilità al microscopio. Il TP        degli anticorpi non treponemici.
  è un batterio molto sottile (solo 0.1-            Lentezza di moltiplicazione. T. pallidum
  0.2 µm diametro), per cui è difficile             ha un tempo di generazione maggiore
  osservarlo tramite le normali tecniche            di un giorno, lunghissimo (il tempo di
  microscopiche. È necessario utilizzare            generazione di E. coli è 20 minuti!) [10].
  tecniche di microscopia in campo scuro            Questa caratteristica influisce sui tem-
  e/o particolari colorazioni che richiedo-         pi della malattia, in particolare sul pro-
  no professionisti esperti (Fig.1).                trarsi del tempo di incubazione e delle
                                                    fasi latenti. Inoltre, spiega la necessità
                                                    di utilizzare dosi di penicillina che ga-
                                                    rantiscano una alta concentrazione nel
                                                    sangue nel tempo [11].

                                                   Storia naturale della malattia: le finestre
                                                   critiche per la diagnosi.
                                                   La sifilide progredisce naturalmente in
                                                   tre stadi clinici (Box 2). Durante la si-
                                                   filide primaria il TP entra nell’ospite e
                                                   causa una (o talvolta più di una) lesione
Fig.1. Microscopia a fresco (Treponema pallidum)   cutanea o mucosa nel punto di entrata
(freccia).                                         (sifiloma primario). Questo si presenta
Immagine per gentile concessione del Prof. Gio-
vanni Miniello. MINIELLO G. Easy Colposcopy.
                                                   come un’ulcera sporgente, dura, con es-
Full Immersion. Edra Ed., 2019.                    sudato ricco di batteri vivi, oltre che di
                                                   cellule immunitarie. Allo stesso tempo i
  Non coltivabilità in vitro. Il TP è un bat-      batteri entrano in circolo e si dissemina-
  terio anaerobio stretto, molto delicato          no nell’organismo, determinando anche
  e non coltivabile in vitro. Si è infatti         una linfoadenopatia. Entro 4-8 settima-
  evoluto per essere completamente di-             ne il sistema immunitario risolve il sifilo-
  pendente dall’ambiente offerto dall’o-           ma primario senza lasciare segno locale.
  spite umano, come testimoniato dalle             Tre mesi più tardi la malattia si manife-
  poche funzioni essenziali codificate             sta nel suo stadio secondario, con lesioni
  nel piccolo genoma (1 Mb). L’impossi-            infettive maculopapulari diffuse su tutto
  bilità di coltivare il TP in laboratorio,        il corpo (in particolare sul palmo delle
  unita alla difficoltà di osservazione al         mani e sulle piante dei piedi). Al termine
  microscopio, rende la diagnostica più            della fase secondaria, a meno che non si
  complessa poiché meno standardizza-              abbiano recrudescenze (1 paziente su 4),
  bile, e più dipendente dalla sierologia.         la malattia clinica regredisce e subentra
                                                   una lunga fase asintomatica non infet-         91   2021, n. 1
  Ancora oggi l’infezione dei conigli è il
SIFILIDE: perché è una malattia più insidiosa nelle donne - Alessandra Graziottin
SIFILIDE: perché è una malattia più insidiosa nelle donne

                  tiva. Dopo persino decine di anni quasi                  dura, che non mi faceva male, ma è an-
                  la metà dei pazienti non trattati mani-                  data via senza nessun altro fastidio.”
                  festerà un’ultima fase terziaria, la quale
                  può colpire virtualmente ogni organo. I                  ma mi era venuta una cosa dura vicino
                  danni più gravi sono a carico del sistema                all’ano, che non mi faceva male nean-
                  nervoso centrale (neurosifilide), per cui i              che quando andavo di corpo, ma poi è
                  nervi spinali vengono danneggiati pro-                   andata via.” (Fig.4).
                  vocando la paralisi; e del sistema cardio-
                  vascolare, dove la sifilide può provocare
                  aneurismi dell’aorta con esiti fatali.

                  Box 2: Storia naturale e decorso temporale della
                  sifilide.
                  Fase della sifilide      Durata media
                  Tempo d’incubazione      3-4 settimane
                  Sifiloma primario        4-8 settimane
                  Fase asintomatica post   10-12 settimane
                  sifiloma primario
                  Sifilide secondaria      3-12 settimane
                  Fase latente             1-45 anni (media 15 anni)
                                                                         Fig.3. Sifiloma del grande labbro destro (freccia).
                  Sifilide terziaria       Indefinito
                                                                         Immagine per gentile concessione del Prof. Gio-
                  Referenze: [9]                                         vanni Miniello. MINIELLO G. Easy Colposcopy.
                  Tab.1. Durata media della malattia sifilitica.         Full Immersion. Edra Ed., 2019.

                  Fig. 2. Fasi critiche della progressione cronologica
                  della sifilide.
                  Rappresentazione delle tre fasi della malattia si-
                  filitica a partire dall’infezione avvenuta al mese
                  0. Le linee colorate rappresentano le fasi sinto-
                  matiche infettive (in rosso), mentre le linee non
                  colorate tratteggiate rappresentano le fasi di
                  non visibilità clinica, ossia di infezione latente.    Fig.4. Sifiloma perianale ulcerato (freccia).
                  Per semplicità, le tempistiche indicate nella figu-    Immagine per gentile concessione del Prof. Gio-
                  ra sono quelle massime considerate, per rendere        vanni Miniello. MINIELLO G. Easy Colposcopy.
                  più evidente quanto possa essere lungo e insidio-      Full Immersion. Edra Ed., 2019.
                  so il decorso della sifilide.
                                                                         Queste frasi rispecchiano bene il singo-
                  La parola alle donne: cosa dice la donna               lare binomio tra le caratteristiche tipiche
                  che contrae la sifilide                                della sifilide primaria e le parole della
                  L’attenzione viene qui focalizzata sulla               donna:
                  sifilide primaria e secondaria, di maggio-                                                        -
                  re rilevanza nella pratica ginecologica.                 ne perché nascosta: il sifiloma primario
                  Sifiloma primario:                                       può trovarsi a livello del collo dell’ute-
                                                           -               ro e/o della vagina, della mucosa anale
                    lide spesso non ne è consapevole per-                  e/o delle tonsille/bocca. Questo è un
                    ché la sede del sifiloma primario non                  primo elemento di insidiosità dell’infe-
                    è visibile. In tal caso, dalla donna non               zione e di ritardo diagnostico.
                    giunge nessuna richiesta esplicita di
                    aiuto terapeutico. Il sifiloma primario                (vulvare, vestibolare o perianale), ma
                    resta non diagnosticato.                               la sottovaluta o la banalizza perché
                                                                           non è dolorosa e perché scompare
                    genitali. È duro, ma non mi fa male.”                  spontaneamente.
                    (Fig.3).
2021, n. 1
             92                                                            ma non fa in tempo ad essere visitata
SIFILIDE: perché è una malattia più insidiosa nelle donne - Alessandra Graziottin
SYPHILIS: why the disease is more insidious in women

  dal ginecologo prima che scompaia:                 ne consistente, ossia senza uso costan-
  la transitorietà delle lesioni è un altro          te del profilattico in tutti i tipi di rap-
  fattore critico di ritardo diagnostico.            porto sessuale.
                                                                                               -
Sifilide secondaria:                                 sistente del profilattico, in genere chi
                                          -          usa la contraccezione ormonale non
  chie rosse sulla pelle, guardi, anche sul          usa quella di barriera, o ne fa un uso
  seno, e nessuno capisce cos’è!” (Fig.5).           saltuario. Spesso chi fa un uso perso-
“Da un po’ di tempo ho queste macchie                nale di un metodo di contraccezione
rosse sul palmo delle mani. Non mi fan-              sicuro, inclusi spirale (intrauterine de-
no male. Ho messo di tutto e sono preoc-             vice - IUD) o impianti sottocutanei, non
cupata perché non mi vanno via!”.                    richiede al partner l’uso del profilattico
                                                     perché è considerato più un metodo
                                                     contraccettivo, che non una protezio-
                                                     ne verso infezioni sessualmente tra-
                                                     smissibili (IST).

                                                     percepiti come porte di entrata di ger-
                                                     mi, per cui le donne non richiedono
                                                     l’uso del profilattico. Data la vulnera-
                                                     bilità delle mucose orale e anale è uti-
                                                     le richiedere un co-approfondimento
                                                     diagnostico con il proctologo e/o lo
                                                     stomatologo.
Fig.5. Torso femminile con lesioni maculopapulari
sifilitiche.                                        È importante incoraggiare la paziente a
L’immagine è fornita dal Centers for Disease        ricordare eventi a rischio risalenti a mesi
Control and Prevention (CDC) ed è disponibile
nella Public Health Image Library (PHIL) al se-
                                                    (se non anni) prima. Dato l’andamento
guente indirizzo: https://phil.cdc.gov/Details.     della malattia (Box 2), le fasi di apparen-
aspx?pid=17026.                                     te silenzio creano delle cesure temporali
                                                    che ostacolano il ricordo. È quindi fon-
La paziente spesso si reca dal medico               damentale aiutare la paziente a ricorda-
nella fase secondaria, quando i sintomi             re per ricreare una relazione temporale
sono più persistenti, manifesti e meno              causale con le manifestazioni sintomati-
riconoscibili. Le papule sono l’elemento            che in corso.
secondario più trascurato perché nella              Per aiutare la paziente a rintracciare i/le
diagnosi differenziale i ginecologi non             partner potenzialmente a rischio di aver
guardano i piedi e le mani. Inoltre, la             contratto l’infezione è bene indagare:
seconda fase della sifilide si può tipica-
mente manifestare anche con un ritar-                infettività multipla [12, 13].
do di mesi dal primo contatto con la
persona infetta, rendendo più difficile              contrarre altre MST.
per la paziente ricollegare il/i rapporto/i
sessuale/i a rischio ai sintomi. Questo si-          per terapia antibiotica contemporanea
gnifica che la paziente non si recherà dal           alle prime settimane d’infezione per
medico fino a molto più tardi, esponen-              concomitante trattamento d’infezione
do sé stessa e gli altri a un grave pericolo         batterica o da IST (e.g. gonorrea), o da
di progressione della malattia e di con-             infezione non correlata (e.g. bronchi-
tagiosità verso terzi, oltre al gravissimo           te).
rischio di trasmissione verticale in caso di                                                 -
gravidanza.                                          to, poiché indicano un profilo di rischio
                                                     maggiore.
Cosa valuta il clinico
Il ginecologo, considerata la storia natu-          Co-infezione con MST e decapitazione
rale della sifilide e la sua insidiosità, va-       della sifilide primaria
luterà:                                             La promiscuità (non abbinata alle ade-
                                            -       guate misure preventive), unita alla co-       93   2021, n. 1
SIFILIDE: perché è una malattia più insidiosa nelle donne - Alessandra Graziottin
SIFILIDE: perché è una malattia più insidiosa nelle donne

                  infettività di più MST, forma un binomio        cura la vagina, con palpazione accorta
                  diabolico che può portare a un impor-           delle quattro pareti vaginali. Con lo spe-
                  tante ritardo della diagnosi della sifilide     culum e il colposcopio, non solo ispezio-
                  dovuto alla cosiddetta “decapitazione           nare con cura la cervice ma anche tutta
                  della sifilide primaria”.                       l’estensione delle pareti vaginali, ruo-
                  L’insidia più frequente riguarda l’infe-        tando lentamene lo speculum.
                  zione simultanea di sifilide e gonorrea.        La sfida clinica è diagnosticare una le-
                  Le due patologie presentano tempi di            sione primaria spesso non visibile o
                  incubazione diversi. La gonorrea sarà il        pregressa e una sifilide secondaria che
                  primo attore visibile, con la comparsa          si esprime in ambito dermatologico e
                  della caratteristica secrezione purulenta       non ginecologico. L’immagine seguente
                  dall’uretra dell’uomo (“scolo”, nel lin-        è utile a dimostrare un’ulteriore insidia
                  guaggio popolare), dopo soli 1-7 giorni         diagnostica, quando il sifiloma simula la
                  dal contagio [14]. Se viene fatta la terapia    ragade anale a fondo sanioso (Fig.6).
                  antibiotica per la gonorrea, senza ipotiz-
                  zare la presenza di altre MST per diagno-
                  si e terapia concomitanti e monitorarle
                  nel tempo, verrà decapitato il sifiloma
                  primario, cioè verrà nascosta la punta
                  dell’iceberg di un’infezione sistemica
                  che continua indisturbata sottotraccia.
                  La decapitazione del sifiloma non è rile-
                  vante solo per il/la paziente affetti, ma
                  verrà bypassato lo stadio primario anche
                  nei partner sessuali. Per aumentare la ca-
                  pacità del medico di captare il sommer-
                  so prima possibile, il consiglio pratico è      Fig.6. Sifiloma perianale che simula una ragade
                  quello di richiedere esami sierologici per      (freccia).
                  la diagnosi e il monitoraggio delle even-       Immagine per gentile concessione del Prof. Gio-
                                                                  vanni Miniello. MINIELLO G. Easy Colposcopy.
                  tuali altre MST, tenendo in considerazio-       Full Immersion. Edra Ed., 2019.
                  ne un tempo 0 in cui sarebbe avvenuto
                  il primo rapporto a rischio su cui basare       La diagnostica per la sifilide: una
                  i tempi della diagnostica nella donna e         difficile interpretazione
                  nel/nei suoi partner. Solo quando il me-        La sifilide presenta due importanti fine-
                  dico richiede gli esami appropriati per la      stre critiche per la diagnosi, la primaria e
                  diagnosi precoce delle MST tutela il/la         la secondaria, in cui sono presenti lesioni
                  paziente (nonché il/i partner sessuali, ma      ricche di batteri vivi. Tuttavia, la rileva-
                  anche il feto in caso di gravidanza) dagli      zione diretta di TP da essudati, seppur
                  effetti deleteri a lungo termine di infe-       possibile con vari metodi (e.g. coltura in
                  zioni multiple altrimenti non diagnosti-        vitro, microscopia a campo oscuro, im-
                  cate. Esiste infine una sinergia pericolosa     munofluorescenza, PCR) è limitata da
                  tra l’infezione sifilitica e altre infezioni,   fattori critici riassunti nel Box 1. Inoltre,
                  come quella da HIV, che porta sia ad au-        la soglia di sensibilità dei test è dipen-
                  mentare la vulnerabilità all’infezione,         dente dal numero di batteri presenti nel
                  sia a peggiorare il quadro clinico di en-       campione (“carica batterica”). Seppure
                  trambe [15, 16].                                utile quindi la diagnostica diretta:

                  Esame obiettivo: che cosa deve ricercare         campioni da lesioni sospette.
                  il clinico?                                                                                   -
                  In ogni paziente, ancor più se dall’anam-        tori esperti.
                  nesi emergono fattori di rischio per IST,
                  il ginecologo dovrebbe ispezionare con            sierologici.
                  particolare cura e attenzione i genitali        I test sierologici sono essenziali perché
                  esterni, incluso il perineo e la regione        permettono di aggirare l’invisibilità cli-
                  perianale. Allertarsi per tutte le lesioni      nica, sia della fase intermedia tra gli sta-
                  ulcerate, non dolenti. Ispezionare con          di primario e secondario, sia della lunga
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             94
SYPHILIS: why the disease is more insidious in women

fase latente. I test sierologici disponibili       sitivi rispetto a una donna non gravida
si differenziano a seconda del tipo di an-         [11, 12, 20]
                                                               .
ticorpi rilevati:
                                                  Le ragioni del ritardo diagnostico
 TP. Si sviluppano nella maggior parte            Data la complessità e la variabilità delle
 dei pazienti già nella fase primaria, ma         manifestazioni della sifilide, la diagnosi
 poiché persistenti a vita in 3/4 dei pa-         presenta alcune criticità. Per il sifiloma
 zienti potrebbero indicare una sifilide          primario parliamo di tre fattori principa-
 già trascorsa.                                   li:
                                                     Insidiosità. Poiché il contatto avviene
   specifici (principalmente anti-cardioli-          prevalentemente nel contesto di un
   pina), ma indicativi di un’infezione in           rapporto sessuale, il sifiloma primario
   corso. Molto affidabili per diagnosti-            nella donna si presenta principalmen-
   care la fase secondaria, possono dare             te in tre porte nascoste: le tre mucose
   risultati falsi positivi in seguito a infe-       vaginale, anale e orale. In particolare,
   zioni e infiammazioni che rilascino gli           sono comuni sifilomi sulla vagina e sul
   stessi antigeni, come nel caso di infe-           collo dell’utero, sulle tonsille e nella
   zione da HIV, malattie autoimmuni,                gola, o nel retto.
   vaccinazioni e durante la gravidanza              Indolenza. Il sifiloma primario è un’ul-
   [17]
       . La ripetizione dell’esame è strin-          cera solitamente non dolorosa, per cui
   gente quando l’anamnesi è del tutto               la paziente, spesso inconsapevole della
   negativa dal punto di vista dei rapporti          lesione, non cerca il sostegno medico.
   a rischio.                                        Transitorietà. Per la natura dell’intera-
I test sierologici vanno sempre eseguiti,            zione tra sistema immunitario e il TP, il
anche in presenza di una osservazione                sifiloma primario è transiente e non la-
diretta di TP, e i due tipi di test sierologici      scia segni locali del suo passaggio. Il ri-
devono essere sempre richiesti in combi-             sultato è che la finestra di osservazione
nazione, per minimizzare i falsi positivi e          utile per una diagnosi precoce da parte
negativi derivanti dalla variabilità delle           del medico si riduce a sole 4-8 settima-
risposte immunologiche. Secondo gli al-              ne.
goritmi standard il test non treponemico
va eseguito per primo, ma in alcuni casi          Una volta avvenuto il contatto il TP si dif-
il medico potrebbe decidere di invertire i        fonde a livello sistemico nell’organismo,
test, per esempio in popolazioni con bas-         portando alla fase secondaria. I suoi sin-
sa prevalenza di sifilide [18].                   tomi principali sono varie tipologie di
                                                  eruzioni cutanee contenenti batteri vivi
Aspetti importanti per evitare falsi risul-       e quindi altamente contagiose. I fattori
tati:                                             di criticità per il medico sono:
                                                    Variabilità dei sintomi. La sifilide se-
 sifilide primaria sia sieronegativo, per           condaria, a seguito della diffusione
 cui è raccomandabile ripetere il test              sistemica del batterio, causa una sin-
 almeno due settimane dopo, per scon-               tomatologia estesa, di solito più ap-
 giurare il pericolo di aver mancato la             parente, ma anche più variegata e
 diagnosi per un esame troppo precoce               difficile da ricollegare alla sifilide, che
 [19]
     .                                              è appunto per questo chiamata “gran-
                                            -       de imitatore”. Solo le lesioni mucose e
 to declino degli anticorpi non trepone-            cutanee sono estremamente variegate
 mici (ossia gli anticorpi reaginici non            con manifestazioni quali: condilomi
 specifici) anche in assenza di cure, dan-          lati, lesioni maculopapulari sulle mani,
 do risultati falsi negativi specialmente           le piante dei piedi ed il tronco.
 in fase secondaria, quando l’infezione             Sistemicità delle lesioni. Le lesioni si-
 è già in corso da mesi, con persistenza            filitiche secondarie spesso non sono
 sia delle lesioni sistemiche, sia dell’in-         in sedi di competenza ginecologica,
 fettività [19].                                    ma vanno ugualmente pensate per il
                                            -       precoce invio della paziente al collega
 re i risultati dei test, dando più falsi po-       specialista infettivologo.
                                                                                                   95   2021, n. 1
SIFILIDE: perché è una malattia più insidiosa nelle donne

                  Le vulnerabilità dal punto di vista della        di aggressività con rischio di abuso fisi-
                  donna                                            co e sessuale, oltre che emozionale. La
                  Perché la sifilide, nonostante la maggio-        comunicazione dell’aver contratto la
                  re incidenza negli uomini (circa 9:1)[1], ha     malattia, essenziale in caso di partner
                  un andamento più insidioso nella don-            nuovo, e la comunicazione con i part-
                  na?                                              ner precedenti sulla necessità di curar-
                                                             -     la, può causare una profonda sofferen-
                    scoste: diagnosi più tardiva!                  za psicologica.

                    sifilide secondaria e terziaria. Com-          dolore e sensi di colpa per la trasmis-
                    plicanze gravi inattese includono per          sione verticale ai propri figli. Il rischio
                    esempio la cecità da neurite ottica,           di trasmissione madre-feto è minore
                    neurosifilide, danni cardiovascolari ol-       prima del terzo mese e aumenta con il
                    tre alle complicanze ostetriche.               progredire della gestazione. Il fattore
                  Maggiore è il ritardo diagnostico, più           principale nel determinare la probabi-
                  grave è il costo di dolore fisico ed emo-        lità di trasmissione verticale è lo stadio
                  tivo che la donna si trova ad affrontare         della sifilide nella mamma: probabilità
                  (Box 3).                                         alta in caso di madre con sifilide prima-
                                                                   ria o secondaria, intermedia in caso di
                  Box 3: Sifilide e dolore fisico ed emotivo.      madre con infezione latente, bassa in
                  Il dolore psico-emotivo, sessuale e fisico/      caso di infezione tardiva [1]. Le compli-
                  somatico, è poco indagato anche nella            canze ostetriche della sifilide congeni-
                  letteratura scientifica. Merita, quindi,         ta includono l’aborto tardivo, il ritardo
                  ancora più attenzione nella pratica cli-         della crescita, il parto pretermine, e la
                  nica ginecologica. Vengono qui indicati          morte in utero.
                  brevemente alcuni aspetti essenziali da         Anche questi aspetti sottolineano l’im-
                  approfondire.                                   portanza della diagnosi precoce.
                  Dolore psico-emotivo e sessuale perso-
                  nale                                            Dolore fisico che include, ma non è limi-
                                                              -   tato a:
                     sualità:                                       Dolori ossei, da localizzazione ossea o
                     - Identità sessuale, con ferita psico-         nel periostio della gomma sifilitica (le-
                     emotiva profonda nella percezione di           sioni terziarie).
                     femminilità che include la percezione          - Nella donna con sifilide terziaria
                     di sé come “oggetto sporco” o “degra-          - Nei figli come primo sintomo tardivo
                     dato”, con contraccolpo sull’autosti-          di una sifilide congenita [21]
                     ma, la fiducia in sé e la percezione di sé
                     come donna meritevole d’amore.                  - Dolori da coinvolgimento dei sistemi
                     - Funzione sessuale, con riduzione del          nervosi centrale e periferico da sifilide,
                     desiderio, dell’eccitazione mentale e           fino alla paralisi.
                     genitale, e della soddisfazione, e possi-       - Dolori cutanei e ano-genitali da neu-
                     bile aumento del dolore durante i rap-          rosifilide [22]
                     porti sessuali, perché la funzione ses-         - Lesioni ottiche, con esiti inattesi come
                     suale può essere colpita dalla malattia         cecità permanente da neurite ottica da
                     per sé, dall’infiammazione cronica che          sifilide, non correlato con altre MST [23].
                     la sottende e dalle complesse implica-       Terapia della sifilide: quando si è vera-
                     zioni psicosessuali e relazionali dell’a-    mente guariti?
                     ver contratto una malattia a fortissimo      Il farmaco principale per la terapia di
                     stigma sociale.                              tutti gli stadi della sifilide è la penicil-
                     - Relazione sessuale, con profonde           lina, l’unico antibiotico verso cui il TP
                     implicazioni, spesso inconsce, perché        non abbia ancora sviluppato resistenza
                     la donna che ha contratto una MST            [24]
                                                                      . Considerato il lungo tempo di mol-
                     viene percepita come un “corpo pub-          tiplicazione di TP (30-33 ore) [7], i proto-
                     blico degradato”, con una negazione          colli terapeutici per il trattamento della
                     del problema nella fase iniziale del-        sifilide primaria e secondaria indicano
                     la relazione (“Amore, non importa, il        l’utilizzo della penicillina G-benzatina
2021, n. 1
             96      passato è passato”) e un crescendo poi       (Benzathine Penicillin G (BPG)) intra-
SYPHILIS: why the disease is more insidious in women

muscolare, poiché il farmaco mantie-           treponemici in questa fase non sono più
ne la concentrazione minima inibitoria         informativi, poiché gli anticorpi specifici
nel sangue del paziente per almeno 10          anti TP permangono a vita nella maggior
giorni. La BPG è inoltre l’unico antibioti-    parte dei pazienti. Le linee guida consi-
co disponibile a basso costo in grado di       derano la paziente guarita quando il
attraversare la placenta, prevenendo la        titolo anticorpale diminuisce di quattro
trasmissione verticale di TP. Purtroppo,       volte entro 6-12 mesi per la primaria e
nonostante la fondamentale importan-           12-24 mesi per la secondaria. Nonostan-
za della penicillina nella lotta mondiale      te la quasi certezza della guarigione,
alla sifilide, il farmaco è stato ripetuta-    una percentuale minima di pazienti con-
mente irreperibile in tempi recenti. Tra il    tinuerà ad avere titoli anticorpali sopra
2014 ed il 2016 l’OMS ha dichiarato l’in-      soglia, gettando la paziente nello scon-
disponibilità della BPG nel 41% dei Paesi      forto dell’incertezza. Il medico ha quin-
le cui informazioni erano disponibili. Tra     di il prezioso ruolo di supporto e guida
il 2017 e il 2019 la Penicillina G procaina,   della paziente, anche quando i risultati
un’altra forma di penicillina utilizzata       non sono chiari.
nel trattamento della sifilide primaria e
secondaria, non è stata disponibile a cau-     CONCLUSIONI
sa delle ri-prioritizzazioni produttive di     A livello mondiale, la sifilide è la terza
Pfizer, l’unica azienda produttrice negli      malattia batterica per diffusione, dopo
Stati Uniti [25], problema che si sta ripre-   clamidia e gonorrea. Merita quindi rin-
sentando data l’emergenza COVID-19.            novata attenzione diagnostica da parte
                                               dei medici e dei ginecologi/ostetrici in
Box 4. Follow-up sifilide: i punti critici     particolare. A torto ritenuta debellata,
(Estratto dalla pagina dedicata dell’Isti-     grazie all’efficacia terapeutica della pe-
tuto Superiore di Sanità [1]).                 nicillina, antibiotico verso cui il TP non
                                               ha ancora sviluppato resistenze, presen-
  trattamento della sifilide è l’uso della     ta un ritorno aggressivo. Ne facilitano la
  penicillina per via parenterale.             diffusione, ancora sottovalutata, fattori
                                         -     sociali, tra cui la crescente promiscuità
  rata del trattamento dipendono dallo         sessuale, la maggiore mobilità delle per-
  stadio della malattia e dalle sue mani-      sone, l’immigrazione da Paesi a rischio,
  festazioni cliniche.                         e fattori che aumentano le difficoltà
                                               diagnostiche a intercettarla tempestiva-
  sifilide la penicillina è altamente ef-      mente, tra cui la possibilità che la forma
  ficace nel prevenire la trasmissione         primaria sia “decapitata” a causa di te-
  dell’infezione al feto.                      rapie antibiotiche, contemporanee alla
                                               prima fase di infezione, prescritte per
  qualunque attività sessuale fino alla        concomitanti MST o per altre infezioni.
  completa guarigione delle lesioni, ol-       La donna ha una maggiore probabili-
  tre a seguire rigorosamente il tratta-       tà di sviluppare sifilomi primari in sedi
  mento antibiotico per il tempo neces-        “nascoste”, poco visibili (cervice/vagina,
  sario.                                       mucosa rettale/anale, bocca/tonsille),
                                               che ne facilitano il passaggio sottosoglia
  e trattamento anche sui partner ses-         clinica alla fase secondaria, con aumento
  suali del/della paziente.                    dell’insidiosità, dei rischi di salute per-
                                               sonali e di trasmissione, al/ai partner, e
  non conferisce un’immunità perma-            verticale, al feto. La variabile disponibili-
  nente a un soggetto che sia stato ade-       tà della penicillina aumenta poi il rischio
  guatamente trattato e guarito, il quale      di terapie ritardate, insufficienti per dosi
  pertanto può nuovamente infettarsi in        e/o durata e/o inefficaci.
  caso di una nuova esposizione.               Sono urgenti un maggiore impegno sul
Avere la prova della guarigione dalla si-      fronte dell’educazione sessuale e sani-
filide non è scontato; l’unico strumento       taria, per aumentare la consapevolezza
a disposizione del ginecologo è l’inter-       della popolazione sui crescenti rischi di
pretazione della riduzione dei titoli an-      IST, e per migliorare la capacità di auto-
ticorpali dei test non treponemici. I test     protezione efficace anche con uso co-           97   2021, n. 1
SIFILIDE: perché è una malattia più insidiosa nelle donne

                  stante e consistente del profilattico; e                               sima trasmissione verticale sia a cogliere
                  sul fronte clinico, per diagnosi più tem-                              le molte conseguenze di dolore, fisico e
                  pestive e terapie più efficaci, con una                                psico-emotivo, che aggravano il lungo
                  speciale sollecitudine sia a intercettare                              decorso della sifilide, infezione sottova-
                  la malattia prima che si realizzi la gravis-                           lutata, dai molti volti inquietanti.

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                  Conflitti di interesse - Le autrici non hanno nessun conflitto di interesse da dichiarare per il presente articolo.
                  Finanziamenti - Il lavoro è stato interamente finanziato dalla Fondazione Graziottin per la cura del dolore nella donna Onlus.
                  Contributo degli autori - AG ha ideato l’articolo e strutturato gli aspetti clinici fondamentali. AG e EB hanno collaborato stretta-
                  mente nella stesura dell’articolo, nell’approfondimento e discussione delle fonti bibliografiche, e nella selezione delle informazio-
                  ni più rilevanti per la pratica clinica del/la ginecologo/a.
                  Ringraziamenti - Le autrici ringraziano il Professor Giovanni Miniello per la cortese concessione dell’eccellente iconografia illustrata
                  nell’articolo.
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                      Dtsch. Medizinische Wochenschrift 1990. 115(14). p.534–538. DOI:10.1055/s-2008-1065043
                  22. Hanlon C.L., Galoosian A., Ali S., Edson R.S. Painful rash with hoarseness: An atypical presentation of syphilis. BMJ
                      Case Rep. 2018. 11(1). DOI:10.1136/bcr-2018-226892
                  23. Gu X., Gao Y., Yan Y., et al. The importance of proper and prompt treatment of ocular syphilis: a lesson from
                      permanent vision loss in 52 eyes. J. Eur. Acad. Dermatology Venereol. 2020. 34(7). p.1569–1578. DOI:10.1111/
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                  24. Stamm L. V. Global challenge of antibiotic-resistant Treponema pallidum. Antimicrob. Agents Chemother. 2010.
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                  25. CDC. Procaine Penicillin G Shortage. https://www.cdc.gov/std/treatment/drugnotices/procaine-peng.htm. Consul-
                      tato il 25 Nov. 2020
                  Referenze iconografiche:

2021, n. 1
             98
una pubblicazione
Numero 2021, 1
p - ISSN: 1724-6776
e - ISSN: 1824-0283

                                                          Medical Network Liaison Srl

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       DI OSTETRICIA E
       GINECOLOGIA
                      trimestrale di informazione scientifica sulla
                      riproduzione umana e la medicina di genere

                                                                                  Rivista trimestrale - Registrata presso il Tribunale di Bologna registrazione nr. 7378 del 12 Novembre 2003

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LA RIVISTA ITALIANA DI OSTETRICIA E GINECOLOGIA – LRIOG
                                    Rivista trimestrale – Quarterly Journal

 LRIOG 2021 - n. 1 | p-ISSN: 1724-6776 | e-ISSN: 1824-0283

 Direttore/Editor-in-Chief                                       Comitato Scientifico/Editorial Advisory Board
 Tito Silvio Patrelli – (Vicenza) GHC Group, Eugin Vicenza       Antonella Agnello - Poliambulatorio Euganea Medica, Padova
                                                                 Roberto Angioli - Policlinico Universitario Campus Biomedico, Roma
                                                                 Alberto Bacchi Modena - Università di Parma
 Segreteria di redazione/Editorial Office                        Pierluigi Benedetti Panici - Università La Sapienza, Roma
                                                                 Chiara Benedetto - Università di Torino
 Davide Coldebella – Pier Francesco Pavani – Filippo Zemin
                                                                 Roberto Berretta - Università di Parma
 segreteria@lriog.it                                             Angelo Cagnacci - Università di Genova
                                                                 Massimo Candiani - Università Vita - Salute San Raffaele, Milano
                                                                 Donatella Caserta - Università La Sapienza, Roma
 Direttore Responsabile/Managing Editor                          Pasquale Catapano - A.O. di Padova
 Pier Giuseppe Pavani                                            Pier Luigi Cherchi - Università di Sassari
                                                                 Antonio Chiantera - Casa di Cura Villa dei Fiori, Napoli
                                                                 Vito Chiantera - Università di Palermo
 Editore/Publisher                                               Andrea Ciavattini - Università Politecnica delle Marche
 Medical Network Liaison S.r.l.                                  Ettore Cicinelli - Università di Bari
 Piazzale Leonardo da Vinci, 1, 40026 Imola (BO)                 Luigi Cobellis - Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli
                                                                 Claudio Crescini - Ospedale Treviglio-Caravaggio, Bergamo
 www.mnlpublimed.com                                             Donato D’Antona - Università di Padova
                                                                 Maria Beatrice Dal Canto - Istituti Clinici Zucchi, Monza
 Abbonamenti/Subscriptions                                       Jacopo Dal Maso - Studio privato, Vicenza
                                                                 Pierandrea De Iaco - Università di Bologna
 Info: segreteria@lriog.it                                       Vincenzo De Leo - Università di Siena
                                                                 Giuseppe De Placido - Università Federico II, Napoli
                                                                 Salvatore Dessole - Università di Sassari
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                                                                 Giancarlo Di Renzo - Università di Perugia
 Stampa/Printing                                                 Lorenza Driul - Università di Udine
                                                                 Fabio Facchinetti - Università di Modena e Reggio Emilia
 Tipo-Litografia M.G. di Scagliarini Stefano & C. Sas            Giovanni Fattorini - Associazione Ginecologi Territoriali, Bologna
                                                                 Stefania Fiengo - ARNAS Civico, Palermo
                                                                 Marco Filicori - Centro PMA GynePro, Bologna
                                                                 Maurizio Filippini - ISS San Marino
 Autorizzazione del Tribunale di Bologna                         Massimo Franchi - Università di Verona
 n. 7378 del 12/12/2003                                          Marco Gambacciani - Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana A, Pisa
                                                                 Alessandro Genazzani - Università di Modena e Reggio Emilia
                                                                 Andrea Riccardo Genazzani - Università di Pisa
                                                                 Fabio Ghezzi - Università dell’Insubria, Varese
                                                                 Pierluigi Giampaolino - Università Federico II, Napoli
                                                                 Luca Gianaroli - Società Italiana Studi di Medicina della Riproduzione, Bologna
                                                                 Claudio Giorlandino - Gruppo Sanitario Altamedica, Roma
 PATROCINATA DA                                                  Salvatore Gizzo - Policlinico Abano Terme, Padova
                                                                 Giampietro Gubbini - Casa di Cura Toniolo, Bologna
                                                                 Valerio Maria Jasonni - Università di Modena e Reggio Emilia
                                                                 Carlo Antonio Liverani - Istituto Clinico Humanitas San Pio X, Milano
                                                                 Carmine Malzoni - Casa di Cura Malzoni, Avellino
                                                                 Mario Malzoni - Casa di Cura Malzoni, Avellino
                                                                 Annamaria Marconi - Università di Milano-Statale
                                                                 Giulio Mascaretti - Università dell’Aquila
                                                                 Marco Massobrio - Università di Torino
                                                                 Daniele Mautone - IRCSS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria, Negrar
                                                                 Ivan Mazzon - Centro Arbor Vitae, Roma
                                                                 Gian Benedetto Melis - Università di Cagliari
                                                                 Mario Romano Mignini Renzini – Istituti Clinici Zucchi, Monza
                                                                 Luigi Nappi - Università di Foggia
                                                                 Marco Palumbo - Università di Catania
                                                                 Francesca Panerari - Woman Clinic, Vicenza
                                                                 Greco Pantaleo - Università di Ferrara
                                                                 Anna Maria Paoletti - Università di Cagliari
                                                                 Fabio Parazzini - Università di Milano-Statale
                                                                 Sergio Pecorelli - Università di Brescia
                                                                 Emilio Piccione - Università Tor Vergata, Roma
                                                                 Gianluigi Pilu - Università di Bologna
                                                                 Giuseppe Ricci - Università di Trieste
                                                                 Giovanni Roviglione - IRCSS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria, Negrar
                                                                 Enrico Sartori - Università di Brescia
                                                                 Giovanni Scambia - Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma
                                                                 Paolo Scollo - Università di Catania
                                                                 Roberto Senatori - Federazione Ageo, Roma
                                                                 Renato Seracchioli - Università di Bologna
                                                                 Tommaso Simoncini - Università di Pisa
                                                                 Arsenio Spinillo - Univeristà di Pavia
                                                                 Daniela Surico - Università del Piemonte Orientale, Novara
                                                                 Nicola Surico - Università del Piemonte Orientale, Novara
                                                                 Onofrio Triolo - Università di Messina
                                                                 Riccarda Triolo - Federazione AGEO, Pistoia
                                                                 Pier Luigi Venturiniì - Università di Genova
                                                                 Patrizia Verganiì - Università di Milano-Bicocca
                                                                 Claudio Zanardi - Federazione AGEO, Bologna
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       SOMMARIO

 EDITORIALE                                             COVID: lesioni cutanee e mucose, con
Saluti dal direttore                                4   focus sulla regione vulvare e perineale              67
                                                        Gabriella Fabbrocini, Luigi Gallo
Tito Silvio Patrelli
                                                        Genital filler: le 5W- What, Who,
 ARTICOLI ORIGINALI
                                                        Where, When, Why?                                    71
Androgeni e sindrome genitourinaria                 7   Elena Fasola
della menopausa
Perché, quando e per chi sono indicati                  Herpes vulvari: inquadramento
Alessandra Graziottin                                   clinico e terapia                                    79
                                                        Stefano Astorino
Condilomatosi vulvare                              21
Roberto Senatori                                        Sifilide: perché è una malattia
                                                        più insidiosa nelle donne                            89
La malattia di Paget extramammario                      Alessandra Graziottin, Elena Boero
della vulva (EMPDv), questa sconosciuta            29
Francesco Sopracordevole,Nicolò Clemente,               Vulviti da Staphylococcus aureus:
Anna del Fabro                                          un’infezione insidiosa che sottolinea
                                                        l’importanza di una appropriata igiene
Dolore vulvare e diagnosi di comorbilità -              intima                                               99
I fattori critici emersi dallo studio Vu-NET            Alessandra Graziottin, Elena Boero
su 1183 casi - parte 1                       37
Alessandra Graziottin, Dania Gambini,
Filippo Murina e i ricercatori del Gruppo Vu-Net        REVIEW CRITICA
                                                        Laser rigenerativo vulvo – vaginale:
Il clitoride: organo bersaglio di molte                 quando, come e perché                            107
patologie vulvari                                  45   Filippo Murina
Pietro Lippa, Federica Frascani

Cisti della ghiandola del Bartolini                53
Franco Anglana, Michela Angelucci
                                                        REPORT
                                                        Patologia infettiva area vulvare e
Lichen sclerosus                                   59   perivulvare di natura batterica                  113
Paolo Inghirami, Roberto Senatori                       Paola Salzano
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