"Siamo ciò che mangiamo? Il cibo può diventare cura?": gli specialisti di Humanitas Gradenigo a Martedì Salute
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“Siamo ciò che mangiamo? Il cibo può diventare cura?”: gli specialisti di Humanitas Gradenigo a Martedì Salute “Il cibo diventa cura”: martedì 26 marzo (ore 10, Auditorium della Città metropolitana) ne parlano il dottor Mohammad Ayoubi, la dottoressa Daria Bongiovanni e il dottor Matteo Goss assieme allo chef del ristorante “Del Cambio”, Matteo Baronetto. Siamo davvero ciò che mangiamo? Il cibo può diventare cura? Quali sono gli errori più comuni che commettiamo a tavola? E quali sono gli effetti clinici generati dalle cattive abitudini alimentari? A queste e a tante altre domande risponderanno martedì 26 marzo, a partire dalle ore 10 nell’Auditorium della Città metropolitana (corso Inghilterra 7, Torino), i relatori dell’incontro inserito nei “Martedì Salute”, ciclo di incontri dedicati alla prevenzione attraverso le parole degli specialisti. A illustrare “Siamo ciò che mangiamo? Il cibo diventa cura” saranno il dottor Mohammad Ayoubi, responsabile della Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva di Humanitas Gradenigo; la dottoressa Daria Bongiovanni, dietista di Humanitas Gradenigo; il dottor Matteo Goss, chirurgo endoscopista di Humanitas Torino e Matteo Baronetto, chef del ristorante “Del Cambio” di Torino. Chi intende curare la propria salute sa bene quanto sia importante conoscere oggi i concetti fondamentali di prevenzione, screening e corretto stile di vita: imparare a comprendere gli errori che facciamo rappresenta il primo passo per impostare in modo adeguato la propria vita, riducendo al minimo le possibilità di ammalarsi e minimizzando i danni qualora si verificasse. Nell’incontro del 26 marzo, il dottor Ayoubi metterà in guardia il pubblico dagli effetti negativi più frequenti (e talvolta così subdoli da apparire invisibili) legati alla cattiva alimentazione: inidonei comportamenti reiterati nel tempo possono condurre allo sviluppo di patologie importanti che emergono soprattutto durante l’età più matura. La dottoressa Bongiovanni illustrerà un modello alimentare che in Humanitas Gradenigo si sta rivelando particolarmente efficace, oltre che per combattere obesità e sovrappeso, nella cura del mal di testa cronico e nella gestione dei pazienti afflitti da patologia tumorale. Infine, il dottor Goss e lo chef Baronetto dialogheranno sullo stretto rapporto esistente tra cibo e salute, mostrando esempi concreti di come anche la cucina stellata possa diventare un luogo di cura, anche attraverso menu creati ad hoc sulla singola patologia. L’ingresso ai “Martedì Salute” è libero fino a esaurimento posti. L’Auditorium della Città metropolitana di Torino si trova in corso Inghilterra 7, proprio accanto al grattacielo Intesa San Paolo ed è facilmente raggiungibile anche con la Metropolitana. 1 Humanitas Gradenigo News – Marzo 2019 www.gradenigo.it
Tumore, diminuiscono le diagnosi e aumenta la sopravvivenza Presentati i dati registrati in Piemonte nel corso del 2018: cala, per la prima volta, il numero di nuove diagnosi, mentre cresce la sopravvivenza a cinque anni dalla malattia. All’interno della Rete oncologica di Piemonte e Valle d’Aosta, Humanitas Gradenigo ribadisce il ruolo di Centro di riferimento regionale per diverse patologie oncologiche. Nel 2018 in Piemonte si è registrato un calo delle nuove diagnosi di tumore: è la prima volta che succede ed è un dato che testimonia dell’attenzione rivolta ai percorsi di diagnosi e cura nei reparti di Oncologia degli ospedali piemontesi, raccolti nella Rete oncologica di Piemonte e Valle d’Aosta. All’interno di questa Rete, l’Ospedale Humanitas Gradenigo riveste il ruolo di Centro di riferimento regionale per diverse patologie oncologiche: tumori dell’apparato gastroenterico, tumori della cute, tumori primitivi dell’osso e metastasi ossee, tumori urologici, tumori dell’ovaio, tumori rari (specificamente sarcomi dei tessuti molli, osteosarcomi, sarcomi di Ewing, GIST e sarcomi ginecologici). Nel corso del 2018 in Piemonte sono stati stimati 30.850 casi di tumore, cinquanta in meno rispetto ai 30.900 del 2017. Nella nostra regione, il tumore più frequente è oggi quello della mammella (nel 2018 sono stati stimati 4.350), seguito da quelli del colon-retto (4.050 casi) e del polmone (3.450 casi). L’altro numero positivo estremamente è quello che vede 280mila persone vivere dopo la scoperta della malattia, un dato in costante aumento che vede la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi raggiungere il 63 per cento tra le donne e il 53 per cento fra gli uomini, in perfetta linea con la media nazionale. Tutti questi numeri sono contenuti nel volume “I numeri del cancro”, realizzato da AIOM (Associazione italiana di oncologia medica), AIRTUM (Associazione italiana registri tumori), Fondazione AIOM e PASSI (Progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia), presentato lo scorso 8 marzo nella sede della Regione Piemonte. «La nostra regione ha una consolidata tradizione nel campo della prevenzione oncologica – ha ricordato nell’occasione l’assessore regionale alla Sanità, Antonino Saitta – e per mantenere questi livelli di eccellenza abbiamo rafforzato l’attività di cura dei tumori delle strutture sanitarie piemontesi». L’assessore ha perciò ricordato il rinnovato impegno che la Regione ha assunto con Humanitas Gradenigo: «Una struttura in grado di garantire competenze specifiche elevate per la cura delle patologie tumorali e che svolge un ruolo di riferimento all’interno della Rete oncologica regionale». Oltre a quella di reparto, l’attività dell’Oncologia di Humanitas Gradenigo, diretta dal dottor Alessandro Comandone, comprende l’attività specialistica ambulatoriale (visite, esami, terapie e chirurgia ambulatoriale) e l’attività chirurgica oncologica che, nel corso del 2018, ha registrato un significativo aumento nel numero di patologie trattate e interventi eseguiti, sempre nel rispetto dei protocolli ERAS (improntati al miglior recupero dopo un’operazione chirurgica). 2 Humanitas Gradenigo News – Marzo 2019 www.gradenigo.it
Chirurgia vertebrale, équipe multidisciplinare per Humanitas Gradenigo Conta sulla presenza congiunta di ortopedico e neurochirurgo ed è diretta dal dottor Antonio Diego Bruno: «L’insieme di competenze permette di eseguire ogni tipo di intervento utilizzando la tecnica più appropriata». La Chirurgia vertebrale di Humanitas Gradenigo è affidata al dottor Antonio Diego Bruno, specialista dalla lunga esperienza maturata in Humanitas Cellini e ancora prima all’ospedale CTO di Torino. «La caratteristica fondamentale dell’équipe di Chirurgia vertebrale di Humanitas Gradenigo risiede nella presenza congiunta di ortopedico e neurochirurgo - spiega il dottor Bruno -. Ogni tipo di intervento può perciò contare sulla tecnica più appropriata, avvalendosi delle competenze di professionisti provenienti da scuole diverse e ora convogliati in un lavoro di équipe che si fonda sulla condivisione delle idee al servizio del paziente». Tutte le tecniche adottate dai chirurghi vertebrali di Humanitas Gradenigo rispondono ai criteri indicati dagli standard internazionali e utilizzati nei maggiori Centri italiani: dalle grosse deformità dell’adulto fino alla scoliosi dell’adolescente, l’équipe del dottor Bruno se ne fa carico adottando la tecnica chirurgica più adeguata. «La patologia della colonna vertebrale è piuttosto complessa - prosegue il responsabile dell’équipe di Humanitas Gradenigo -: talvolta viene valutata male con la conseguenza di illudere il paziente circa il suo percorso di cura. Occorre allora essere molto lineari nella diagnosi e chiari su quelle che saranno le possibilità di cura». Discopatia degenerativa, spondilolistesi, ernia discale, stenosi lombare e cervicale, patologia traumatica con i suoi postumi, fratture vertebrali dell’anziano con osteoporosi: l’équipe di Chirurgia vertebrale di Humanitas Gradenigo riassume in sé tutte le competenze necessarie a farsene carico. «Lo specialista deve conoscere bene tutte le strategie conservative e le tecniche chirurgiche prima di poter proporre al paziente ciò che per lui è realmente più appropriato», evidenzia il dottor Bruno. Che sottolinea: «Spesso alla chirurgia vertebrale è associata la paura: del dolore, dell’intervento o dei possibili postumi dell’intervento. Ebbene, nessuna di queste paure ha ragione di esistere, in quanto l’esperienza e le tecniche a nostra disposizione ci permettono di affrontarle con gli strumenti adeguati». 3 Humanitas Gradenigo News – Marzo 2019 www.gradenigo.it
Cento donne chirurgo per sostenere l’uguaglianza di genere Ci sono anche la dottoressa Maria Paola Bellomo e la dottoressa Alessandra Farnetti, ambedue chirurghe di Humanitas Gradenigo, nel manifesto che la UEHP (Unione europea dell’ospedalità privata) ha realizzato lo scorso 8 marzo per affermare l’emancipazione delle donne nella professione medica. Ci sono anche la dottoressa Maria Paola Bellomo e la dottoressa Alessandra Farnetti, ambedue chirurghe di Humanitas Gradenigo, nel manifesto che la UEHP (Unione europea dell’ospedalità privata) ha realizzato lo scorso 8 marzo in occasione della Festa della Donna: cento donne chirurgo che lavorano in ospedali privati e convenzionati di tutta Europa hanno preso parte alla campagna fotografica nata proprio allo scopo di sostenere, attraverso l’immediatezza dell’immagine, l’uguaglianza di genere e l’emancipazione delle donne nella professione medica. «In un settore lavorativo come la chirurgia, tradizionalmente dominato dagli uomini, il ruolo chiave e la presenza forte, reale e concreta, delle donne rappresenta un valore aggiunto a disposizione dei nostri pazienti», si legge sul manifesto che reca le immagini con i volti delle cento donne chirurgo. La dottoressa Maria Paola Bellomo fa parte dell’équipe di Chirurgia generale di Humanitas Gradenigo diretta dal dottor Renzo Leli e, nel corso degli ultimi anni, s’è affermata nel trattamento dei difetti di parete (ernie inguinali, laparoceli e altro), al punto da ricoprire il ruolo di docente della tecnica laparoscopica di plastica di ernia inguinale verso chirurghi provenienti da tutta Italia. La dottoressa Alessandra Farnetti è invece la referente della Dermochirurgia oncologica di Humanitas Gradenigo, specialità che vede l’ospedale particolarmente attento alla patologia oncologica della pelle, in continuità con il lavoro avviato anni fa dal professor Luigi Santoro. Humanitas Gradenigo utilizza la laparoscopia nell’ambito delle neoplasie cutanee: una minore invasività che accorcia i tempi di recupero riducendo il dolore del paziente e il suo periodo di degenza. Oltre alla dottoressa Bellomo e alla dottoressa Farnetti, nel manifesto celebrativo della UEHP figurano altre due donne chirurgo di Humanitas Torino: la dottoressa Giuseppina Cucchiarale, responsabile di Urologia I di Humanitas Cellini e la dottoressa Rosa Perez, specialista dell’équipe di Chirurgia vertebrale della stessa Clinica. «Grazie alle donne chirurgo di tutta Europa che hanno aderito a questa importante campagna destinata a sostenere l’uguaglianza di genere e l’emancipazione delle donne nella professione medica», chiude la UEHP nel messaggio che accompagna l’iniziativa. 4 Humanitas Gradenigo News – Marzo 2019 www.gradenigo.it
“Princìpi di chirurgia e riabilitazione della mano”, tutti a lezione dagli esperti del Centro di Chirurgia della mano Organizzato da Humanitas Gradenigo e giunto alla seconda edizione, il corso diretto dal dottor Giorgio Pivato, responsabile del Centro della Mano di Humanitas Torino, illustra l’esigenza di un approccio di cura multidisciplinare e altamente specialistico. “Le patologie traumatiche della mano e del polso”: è toccato a loro inaugurare, sabato 9 marzo all’NH Hotel Torino Centro di corso Vittorio Emanuele II 104, la seconda edizione del corso di “Princìpi di chirurgia e riabilitazione della mano”, diretto dal dottor Giorgio Pivato, responsabile del Centro della Mano di Humanitas Torino. Il corso è rivolto a fisioterapisti e terapisti occupazionali e vede nel ruolo di responsabili scientifici il dottor Giorgio Berto e il dottor Alessandro Pozzi (chirurghi del Centro della Mano) e il dottor Davide Zanin (fisioterapista dello stesso Centro). «La mano è un segmento “difficile” del nostro corpo - spiega il dottor Pivato -: ls complessità della sua anatomia e la raffinatezza delle sue funzioni richiedono un approccio multidisciplinare altamente specialistico». Da qui nasce l’esigenza di un corso che propone nella veste di docenti alcuni tra i più apprezzati specialisti della mano d’Italia. «i quattro appuntamenti del corso - prosegue il dottor Pivato - consentiranno agli iscritti di acquisire informazioni sull’anatomia della mano con particolare attenzione ai distretti che la compongono, di acquisire padronanza con strumenti riabilitativi specifici e di condividere i Percorsi diagnostico-terapeutici specifici della varie patologie della mano». Gli altri tre appuntamenti del corso sono in programma in primavera: sabato 30 marzo si parlerà delle patologie degenerative della mano, sabato 13 aprile delle patologie dei nervi periferici della mano e, infine, sabato 11 maggio, delle patologie infiammatorie della mano e del polso. Tra i docenti del corso figura anche il dottor Bruno Battiston, direttore della Traumatologia muscolo-scheletrica dell’Ospedale CTO di Torino e presidente della SICM (Società italiana della chirurgia della mano), mentre il Centro della Mano di Torino è rappresentato anche dal dottor Bernardino Panero (chirurgo) e dalla dottoressa Francesca Rosso (terapista occupazionale). «Per le sue caratteristiche anatomiche e per il fondamentale ruolo che riveste nella vita di tutti i giorni, la mano è particolarmente esposta a diversi tipi di traumi e lesioni - aggiunge il dottor Pivato -. Quando vengono colpite da un evento traumatico o affette da determinate patologie, le mani possono subire un’alterazione parziale o completa della loro funzionalità che determina un importante impatto sullo svolgimento delle normali attività quotidiane». Nel Centro della Mano di Humanitas Torino, dalla prima visita fino all’eventuale intervento e a tutti i controlli successivi, il paziente verrà sempre seguito dallo stesso specialista della mano: un’attenzione che vale come garanzia del percorso interamente dedicato e appositamente confezionato su di lui e sulle specifiche esigenze che lo riguardano. 5 Humanitas Gradenigo News – Marzo 2019 www.gradenigo.it
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