MODULO ENERGIA AMBIENTALE - IMPIANTI DI RISCALDAMENTO CON POMPE DI CALORE CORSO 21.3
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ENERGIE RINNOVABILI PENTA PROJECT FORMAZIONE CONTINUA MODULARE MODULO ENERGIA AMBIENTALE IMPIANTI DI RISCALDAMENTO CON POMPE DI CALORE CORSO 21.3 Patronato
Organismo Arbeitsgemeinschaft für Solarenergie SWISSOLAR Fördergemeinschaft Wärmepumpen Schweiz, FWS Haustechnik-Fachlehrvereinigung SSHL Hochschule Technik+ Architektur Luzern, FHZ Holzenergie Schweiz; Holzfeuerungen Schweiz Schweizer Agentur für erneuerbare Energien, AEE Schweizerischer Ingenieur- und Architektenverein, SIA Schweizerischer Kaminfegermeister-Verband, SKMV Schweizerisch-Liechtensteinischer Gebäudetechnikverband (suissetec) Schweizerischer Verein von Wärme- und Klima-Ingenieuren, SWKI Schweizerischer Verein für Kältetechnik, SVK Schweizerische Vereinigung Beratender Ingenieurunternehmungen, usic Schweizerische Vereinigung für Geothermie, SVG SOLAR - Schweizerischer Fachverband für Sonnenenergie SOLAR SUPPORT; Schweizerischer Verband Dach und Wand SVDW; Verband Schweizerischer Elektro-Installationsfirmen, VSEI Verband Schweizerischer Hafner- und Plattengeschäfte, VHP Vereinigung Schweizerischer Sanitär- und Heizungsfachleute, VSSH Hubrainweg 10, 8124 Maur, Tel. 01 908 40 80, Fax 01 908 40 88 info@pentaproject.ch, www.pentaproject.ch
Corso 21.3: Energia ambientale impianti di riscaldamento con pompe di calore www.pentaproject.ch Indice 1. Temperature di dimensionamento per gli impianti di riscaldamento 3 2. Temperature di sistema 6 3. Temperature ambiente 7 4. Curva di riscaldamento 7 5. Potenza di riscaldamento e fabbisogno energetico annuale 8 6. Produzione di acqua calda tramite pompa di calore 8 7. Circuiti idraulici standard per le pompe di calore 9 8. Sonde geotermiche 10 9. Messa in funzione 11 10. Allegati 12 Patronato 1
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Corso 21.3: Energia ambientale impianti di riscaldamento con pompe di calore www.pentaproject.ch 1. Temperature di dimensionamento per gli impianti di riscaldamento La determinazione delle temperature dell’aria esterna di dimensionamento negli impianti di riscaldamento si basa sulla Norma SIA 384.201. Non è la temperatura dell’aria esterna più bassa riscontrabile in un luogo determinato quella decisiva, ma bensì quella rilevata più frequentemente. La temperatura dell’aria esterna di dimensionamento per il calcolo termico di uno stabile di- pende dai fattori seguenti: • I periodi di freddo esistenti nel luogo di costruzione dello stabile • la capacità d’accumulo termica dello stabile Periodi freddi: I periodi molto freddi durano per lo più solamente pochi giorni. Il diagramma seguente illustra, per la stazione climatologica dell’ISM di Zurigo, il rapporto tra la temperatura dell’aria ambiente esterna, la durata di un periodo freddo e il numero di casi per anno. Figura 1: Temperature estreme per la stazione climatologica dell’ISM di Zurigo Esempio: Un periodo freddo di quattro giorni con una temperatura esterna di -8.3 °C, é registrata dall’ISM di Zurigo al massimo una volta all’anno. Più la temperatura esterna scelta é bassa e più il periodo di freddo scelto é lungo, più questi periodi saranno rari durante l’arco di un anno. È dunque inutile prendere come temperatura dell’aria dei valori estremi che si riscontrano se caso ogni quattro o cinque anni. Un’altra possibilità per stimare l’evoluzione delle temperature dell’aria esterna é il cosiddetto diagramma delle frequenze cumulate. Questo diagramma permette di leggere il numero di ore all’anno durante le quali la temperatura é superiore o inferiore a un valore dato. In generale, sono indicate delle curve distinte per il giorno e per la notte. Anche questo diagramma si basa su dei valori misurati sull’arco di più anni. Patronato 3
Corso 21.3: www.pentaproject.ch Energia ambientale impianti di riscaldamento con pompe di calore Figura 2: Frequenza delle temperature per le ore giornaliere e not- turne G = ore giornaliere dalle 07:00 alle 19:00 N = ore notturne dalle 19:00 alle 07:00 Esempio: il numero medio di ore giornaliere con una temperatura inferiore ai – 2 °C nei luoghi citati é uguale a circa 300 ore. Il numero delle ore notturne é di circa 450. Patronato 4
Corso 21.3: Energia ambientale impianti di riscaldamento con pompe di calore www.pentaproject.ch Dati climatici esterni determinanti La vecchia Norma SIA 384/2 indica le temperature dell’aria esterna non corretta oltre ad altre informazioni relative al clima per circa 170 località. Figura 3: Dati climatici esterni determinanti (estratto della Norma SIA 384/2) Capacità d’accumulo del calore di uno stabile Quando nella baracca di cantiere fredda, viene acceso il riscaldamento, in breve tempo l’ambiente si riscalda. Se il riscaldamento viene spento nuovamente, il locale si raffredda rapidamente. Diversamente avviene quando si riscalda una costruzione di tipo massiccio. La fase di riscaldamento dura relativamente a lungo, in quanto le superfici massicce tutto intorno assorbono il calore e lo immagazzinano. Quando il riscaldamento viene spento, il calore accumulato è liberato e mantiene la stanza a temperatura per un periodo determinato. In questo modo, le variazioni di temperatura esterna sono percettibili all’interno solo dopo un certo lasso di tempo, a causa dell’inerzia termica dello stabile. Questa inerzia termica deve ugualmente essere presa in considerazione nella determinazione della tem- peratura da adottare. È per questo motivo che la vecchia Norma SIA 384/2 opera una distinzione tra le costruzioni di tipo massiccio e quelle leggere. Esempio: Figura 4: Struttura Struttura di una parete esterna 2x Fermacell 15 cm per una costruzione leggera (costruzione in legno) Fibbre di cellulosa 220 mm Listonatura incrociata 60/100 mm Pannello Homatherm 100 mm Pannello inclusa imper- meabilizzazione al vento e alle intemperie 16 mm Ventilazione 30 mm Protezione contro le intemperie aperta Abete rosso 22 mm La massa attivata dal calore si compone di due placche Fermacell (massa specifica di circa 36 kg/m2). Patronato 5
Corso 21.3: www.pentaproject.ch Energia ambientale impianti di riscaldamento con pompe di calore Figura. 5: Struttura di una parete esterna di tipo massiccio con isolazione esterna La massa attivata dal calore è composta da mattoni (massa specifica di circa 80 kg/m2, profondità di penetrazione del calore di ca. 5 – 6 cm). Oltre le pareti, anche i pavimenti e le solette devono essere presi in conside- razione nel calcolo della massa. 2. Temperature di sistema Temperatura del sistema di riscaldamento In linea di principio bisogna prestare attenzione in modo che le temperature di mandata del riscaldamento per gli impianti con pompe di calore siano più basse possibili. Questo permette di mantenere un coefficiente di prestazione della pompa di calore elevato e garantire il funzionamento efficace della PdC. Le basse temperature del sistema necessitano un sistema di emissione del calore appropriato (per esempio riscaldamento a pavimento). Nuove costruzioni: Le superfici di riscaldamento del sistema d’emissione del calore devono essere dimensionate in maniera da essere più grandi possibili, così da scegliere delle temperature di mandata comprese tra i 30 °C e i 45 °C (per te = –8 °C). Risanamenti/trasformazioni: La temperatura di mandata massima non deve superare il valore massimo raggiungibile dalla PdC. Nel caso questa esigenza non possa essere rispettata, devono essere valutate delle misure costruttive come l’isolamento dell’involucro dello stabile o del pavimento del solaio/soffitto della cantina. L’installazione di finestre nuove può ugualmente permettere una riduzione dei consumi energetici degli stabili fino al 30 %. Patronato 6
Corso 21.3: Energia ambientale impianti di riscaldamento con pompe di calore www.pentaproject.ch 3. Temperature ambiente Le temperature ambiente raccomandate non variano unicamente in funzione dell’utilizzo dei locali, ma ugualmente in funzione della qualità dell’involucro dello stabile. In modo particolare per i vecchi stabili, dotati di facciate mal isolate o di vecchie finestre, la temperatura interna deve essere leggermente aumentata. Le basse temperature superficiali delle pareti devono essere compensate dalle temperature interne più elevate, al fine di ottenere un benessere termico accettabile. La tabella seguente raggruppa i valori indicativi generali per le temperature interne ti. Altri valori indicativi per la ti, corrispondenti a diversi tipi di stabili e locali, sono indicati nella Norma SIA 384.201. Lavoro Lavoro Lavoro manuale in officina Figura. 6: Luogo tranquillo d'ufficio debole medio forte Valori generali indicativi per ti F i sso 16 15 14 20 20 Mobile 16 14 12 4. Curva di riscaldamento La quantità di calore che deve essere fornita a uno stabile (o a un locale) dipende strettamente dalla temperatura esterna risp. dalla differenza tra la temperatura esterna e quella dell’ambiente. Per questo motivo, la temperatura di mandata della distribuzione di calore può ugualmente essere adattata in funzione della temperatura esterna. 55 1 2 3 4 50 5 Temperatura di mandata [°C] 6 45 7 Vorlauftemperatur [°C] 8 40 9 10 35 30 25 20 25 20 15 10 5 0 -5 -10 -15 -18 Figura 7: Diagramma delle curve di Temperatura dell’aria esterna [°C] riscaldamento Patronato 7
Corso 21.3: www.pentaproject.ch Energia ambientale impianti di riscaldamento con pompe di calore La relazione tra la temperatura di mandata e la temperatura esterna é chiamata curva di riscaldamento, risp. la curva di riscaldamento rappresenta la dipendenza della temperatura di mandata da quella esterna. La curva di riscaldamento dipende strettamente dal singolo oggetto da riscaldare, in quanto l’impianto di riscaldamento funziona con differenti temperature di sistema e il genere dell’isolamento termico e dell’accumulo può variare molto in funzione del tipo di stabile. Anche il tipo di sistema d’emissione del calore (corpi riscaldanti, convettori, riscaldamento a pavimento, ecc.) influenza la posizione della curva di riscaldamento. La definizione delle singole curve di riscaldamento è data dal grado della pendenza (inclinazione della curva di riscaldamento). Nell’apparecchio di regolazione dell’impianto di riscaldamento è possibile spostare verso l’alto e verso il basso, oltre che l’inclinazione della curva di riscaldamento (diverse costanti), anche la curva stessa in modo parallelo (per esempio riduzione del riscaldamento durante la notte). Il punto di lavoro corretto (la giusta curva) può spesso essere unicamente raggiunto effettuando delle regolazioni e degli adattamenti ripetuti durante un periodo relativamente lungo. 5. Potenza di riscaldamento e fabbisogno energetico annuale Un dimensionamento appropriato delle pompe di calore e un sistema d’esercizio adattato al fabbisogno, permettono un utilizzo ottimale degli impianti di riscaldamento in termini di consumi energetici. Nuove costruzioni Per le nuove costruzioni, il fabbisogno di potenza termica e d’energia sono Questo procedimento è calcolati in maniera dettagliata conformemente alla Norma SIA 384.201 risp. descritto nella scheda 380/1. I calcoli effettuati secondo la Norma SIA 380/1 («L’energia termica tecnica «Dimensionamento nell’edilizia») costituiscono un elemento necessario per l’ottenimento del delle pompe di calore» (vedi permesso di costruzione. allegati) Risanamenti/trasformazioni Nel caso di risanamento o di sostituzione dei produttori di calore, la potenza termica da installare per la pompa di calore può essere determinata sia in funzione dei consumi energetici annuali medi sull’arco di diversi anni, sia attraverso i rilievi del carico energetico necessario, effettuati sull’impianto esistente. 6. Produzione di acqua calda tramite pompa di calore La temperatura richiesta nella maggior parte dei casi per l’acqua calda, tra i 55 e i 60 °C, corrisponde al limite d’impiego massimo della pompa di calore. Per questo motivo è importante stabilire se l’acqua calda sanitaria deve essere mantenuta a questo livello durante un periodo limitato nel tempo o in modo permanente. Un innalzamento eventuale della temperatura può effettuarsi direttamente elettricamente o, in estate, per mezzo di un impianto solare termico. Patronato 8
Corso 21.3: Energia ambientale impianti di riscaldamento con pompe di calore www.pentaproject.ch Pompe di calore per acqua di consumo (acqua calda sanitaria) Rispetto a un bollitore elettrico, una pompa di calore per la produzione di acqua calda sanitaria (vedi figura) può permettere di risparmiare oltre il 60 % di corrente elettrica. Grazie a questa economia d’energia è chiamata perciò anche bollitore a «risparmio di corrente». Il locale d’installazione deve essere isolato (caso ide- ale) dai locali riscaldati. La pompa di calore toglie del calore e dell’umidità dall’aria ambiente. Per questo motivo la pompa di calore per la produzione dell’acqua calda sanitaria è spesso installata nei locali adibiti all’essiccamento degli indumenti. Il volume del locale dell’installazione deve essere di ca. 20 m3. La pompa di calore per la produzione dell’acqua calda sanitaria permette di ottenere dell’acqua a 55 °C. Con il bollitore a „risparmio di corrente“ è prevista la combinazione di fonti di calore. Attraverso un impianto complementare a collettori solari termici, il consumo energetico annuale per la produzione di acqua calda può essere ulteriormente e massicciamente ridotto. Raccomandazione relativa alla legionella In materia d’installazione, sono da considerare le direttive della SSIGA (Società Svizzera dell’Industria del Gas e dell’Acqua). Temperature raccomandate per la produ- zione di acqua calda: Figura 8: • per il riscaldamento dell’acqua calda nel Pompa di calore per la produzione di acqua calda di bollitore, al minimo 60 °C consumo • al punto di prelievo, minimo 50 °C 7. Circuiti idraulici standard per le pompe di calore L’integrazione dei produttori di calore nel sistema idraulico dell’impianto di riscaldamento è fondamentale per il funzionamento corretto di quest’ultimo. Figura 9: Circuito standard Nr 3: impianto di una pompa di calore con accumulatore in serie Patronato 9
Corso 21.3: www.pentaproject.ch Energia ambientale impianti di riscaldamento con pompe di calore Al fine di garantire un’integrazione idraulica corretta per i differenti tipi di pompa I circuiti idraulici standard di calore, sono stati definiti diversi circuiti standard. Questi circuiti idraulici sono presenti negli allegati standard sono stati sperimentati per più anni e devono essere utilizzati durante la progettazione di nuovi impianti e di quelli rinnovati. 8. Sonde geotermiche In generale Strutturate in un circuito chiuso, le sonde geotermiche e i fasci di tubi nel terreno «estraggono» del calore dal terreno. Come fluido termovettore viene utilizzata dell’acqua addizionata con agenti antigelo. Il calore immagazzinato è innalzato mediante la pompa di calore fino alla temperatura necessaria al riscaldamento dello stabile e, all’occorrenza per il riscaldamento dell’acqua calda sanitaria. Le sonde geotermiche attualmente utilizzate correntemente sono caratterizzate da delle lunghezze tra i 50 e i 250 metri e permettono di raggiungere una tem- peratura uguale per il giorno e la notte. Per esempio, ad una profondità di 200 metri si trova una temperatura constante di ca. 17 °C. Questo permette il fun- zionamento delle pompe di calore anche in inverno, quando la temperatura esterna è bassa. L’utilizzazione delle sonde geotermiche necessita, nella maggior parte dei cantoni, l’ottenimento di un’autorizzazione (• Uffici cantonali dell’energia) Grandezze importanti per il dimensionamento delle sonde geotermiche • Tipo di sottosuolo: il fattore più importante per il dimensionamento di una sonda geotermica è la conduttività termica del sottosuolo. Più la conduttività termica é elevata, più la potenza di estrazione potrà essere elevata (vedi tabella). • Umidità naturale del suolo: migliora la conduttività termica e garantisce un buon contatto tra la sonda ed il terreno. • Falda freatica: se una sonda geotermica si trova in una falda freatica caratte- rizzata da una velocità di flusso superiore a qualche centimetro al giorno, la quantità di calore utilizzabile aumenta considerevolmente. • Materiale della sonda: grazie alla loro manipolazione relativamente semplice e alla loro buona resistenza alla corrosione, i tubi in materia sintetica in polietilene a buon mercato si sono imposti come materiali per la costruzione delle sonde. Da un punto di vista termico, lo spessore della parete deve essere il più ridotto possibile, ciò nonostante deve poter resistere alla pressione del terreno. Patronato 10
Corso 21.3: Energia ambientale impianti di riscaldamento con pompe di calore www.pentaproject.ch Sottosuolo Conducibilità Potenza di Lunghezza delle sonde termica estrazione geotermiche per kW di potenza specifica di riscaldamento (m) Tabella 1: (W/mK) (W/m) C LA = 3 CLA = 3.5 Valori pratici relativi al «dimensionamento Sottosuolo di cattiva qualità inferiore 20 33 36 approssimativo» di un (roccie mobili secche) a 1.5 impianto con sonde Roccie dure o roccie mobili 1.5 a 3.0 50 13 14 geotermiche nei differenti tipi sature d'acqua di roccia. Questi valori si applicano unicamente Roccie dure a conducibilità maggiore 3.0 70 19.5 10 all’altopiano svizzero e termica elevata prendendo in considerazione un numero massimo di Ghiaia, sabbia, secco 0.4 inferiore a 20 maggiore a 33 maggiore a 36 funzionamento di 1800 ore. Ghiaia, sabbia, acquifero 1.8 a 2.4 55 a 65 10 a 12 11 a 13 Possono differire in maniera importante in funzione Limo, argilla, umido 1.7 30 a 40 17 a 22 18 a 24 dell’altitudine e della configurazione locale della Pietra calcarea, massiccio 2.8 45 a 60 11 a 15 12 a 16 roccia, come la presenza di Arenaria 2.3 55 a 65 10 a 12 11 a 13 fessure ed alterazioni. (CLA = coefficiente di lavoro annuo) Granito 3.4 55 a 70 9.5 a 12 10 a 13 Tabella e testo provenienti da: www.geothermal-energy.ch Basalto 1.7 35 a 55 12 a 19 13 a 20 Gneis 2.9 60 a 70 9.5 a 11 10 a 16 9. Messa in funzione La messa in funzione della pompa di calore avrà luogo solo dopo il completamento dell’installazione . Visto che la potenza di riscaldamento e quella di refrigerazione, come anche la potenza elettrica assorbita dalla pompa di calore sono direttamente influenzate dalle condizioni quadro momentanee, non è sufficiente per esempio mettere in servizio la pompa di calore unicamente per caricare l’accumulatore. Con la messa in servizio degli altri elementi dell’impianto (consumatori), queste condizioni possono cambiare considere- volmente. I valori di esercizio istantanei che sono stati raggiunti per caso o solamente per una breve durata possono essere completamente differenti e sfavorevoli nel seguito dell’esercizio. Il risultato sono allora guasti o funzioni insufficienti o parzialmente errate accanto a malcontenti e perdite di tempo per cercarne le cause. Il montatore responsabile della messa in servizio della pompa di calore non è ne l’installatore ne il progettista e può lavorare in modo corretto a condizione che tutti gli elementi dell’impianto sono pronti e che abbia a disposizione tutti i valori necessari alla regolazione. Attenzione: per gli impianti con pompe di calore, non esiste «la regolazione standard di fabbrica»! Patronato 11
Corso 21.3: www.pentaproject.ch Energia ambientale impianti di riscaldamento con pompe di calore Il livello di temperatura deve essere regolato secondo la zona climatica e il Checklist 7 per la pompa di calore: la messa in funzione dimensionamento del sistema di riscaldamento. La temperatura della fonte di delle pompe di calore é calore non è dappertutto identica! La messa in funzione dovrebbe avere luogo presente negli allegati durante il periodo di riscaldamento e se possibile durante la mezza stagione. In questo caso il rapporto carico/potenza, legato alla temperatura della fonte di calore, è ottimale per la regolazione. Bisogna imperativamente rinunciare a una messa in funzione quando l’impianto é incompleto, in quanto le condizioni quadro sono così sfavorevoli e possono provocare dei danni importanti alla pompa di calore e alla fonte di calore. Patronato 12
Corso 21.3: Energia ambientale impianti di riscaldamento con pompe di calore www.pentaproject.ch 10. Allegati • Scheda tecnica per il dimensionamento delle pompe di calore (svizzeraenergia) • Circuiti idraulici standard per le pompe di calore • Schede tecniche per le pompe di calore No 2, 5, 6 (GSP) • Checklist 7 per la pompa di calore: messa in funzione delle pompe di calore (GSP) Patronato 13
Hubrainweg 10, 8124 Maur, Tel. 01 908 40 80, Fax 01 908 40 88; info@pentaproject.ch www.pentaproject.ch Organismo: Arbeitsgemeinschaft für Solarenergie SWISSOLAR; Fördergemeinschaft Wärmepumpen Schweiz, FWS; Haustechnik-Fachlehr- vereinigung SSHL; Hochschule Technik+ Architektur Luzern, FHZ; Holzenergie Schweiz; Holzfeuerungen Schweiz; Schweizer Agentur für Patronato erneuerbare Energien, AEE; Schweizerischer Ingenieur- und Architektenverein, SIA; Schweizerischer Kaminfegermeister-Verband , SKMV; Schweizerisch-Liechtensteinischer Gebäudetechnikverband (suissetec); Schweizerischer Verein von Wärme- und Klima-Ingenieuren, SWKI; Schweizerischer Verein für Kältetechnik, SVK; Schweizerische Vereinigung Beratender Ingenieurunternehmungen, usic; Schweizerische Vereinigung für Geothermie, SVG; SOLAR - Schweizerischer Fachverband für Sonnenenergie; SOLAR SUPPORT; Schweizerischer Verband Dach und Wand, SVDW; Verband Schweizerischer Elektro-Installationsfirmen, VSEI; Verband Schweizerischer Hafner- und Plattengeschäfte, VHP; Vereinigung Schweizerischer Sanitär- und Heizungsfachleute, VSSH
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