Sentieri Natura L'anello di Montenero - Provincia di Pisa Comunità Montana Alta Val di Cecina Regione Toscana - Val di Cecina outdoor
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Provincia di Pisa Comunità Montana Alta Val di Cecina Regione Toscana Sentieri Natura L’anello di Montenero Progetto realizzato con il contributo dell’Unione Europea DOCUP 2000-2006 Misura 3.8
Strumenti di fruizione Ente Gestore delle Riserve Altri indirizzi utili del Sistema delle Riserve Naturali Comunità Montana Corpo Forestale dello Stato Provinciali dell’Alta Val di Cecina Alta Val di Cecina Comando Stazione Pomarance su convenzione tel. 0588 65555 Ideazione e coordinamento progettuale con la Provincia di Pisa Comando Stazione Ponteginori ed editoriale tel. 0588 37474 Mauro Barsacchi, Davide Bettini Via Roncalli, 38 Comunità Montana Alta Val di Cecina 56045 Pomarance (PI) Vigili del Fuoco tel. 0588 62003 fax 0588 62700 tel. 0588 44130 Coordinamento gruppo di progettazione riservenaturali@cm-valdicecina. Leonardo Lombardi - NEMO Srl pisa.it Consorzio Pisano Trasporti Andrea Meli - Studio INLAND www.cm-valdicecina.pisa.it tel.0588 86186 - 0588 67370 Gruppo di progettazione Provincia di Pisa Consorzio Turistico ARDEA Scrl Unità Operativa Aree Protette Volterra valdicecina valdera Arts&altro Sas tel. 050 929654 tel. 0588 87257 D.R.E.Am. Italia s.c.a.f. info@volterratur.it Massimo Gentili Strutture per la fruizione www.volterratur.it NEMO Srl Aree attrezzate per la sosta PENTAGONO Sas Museo delle Miniere (campeggio max 48 ore), aree Studio INLAND Palazzo Pretorio, Montecatini parcheggio, aree pic-nic, percorsi Viaggio Antico Scrl Val di Cecina informazioni natura, percorsi didattici ed aree accessibili si alternano nelle zone e prenotazioni più facilmente raggiungibili e 0588 81527 significative delle Riserve. Museo della Geotermia Strutture residenziali per la vi- Larderello, tel. 0588 67724 Guide ai Sentieri Natura sita e l’educazione ambientale Centro di Educazione Villa di Monterufoli Ambientale Progetto grafico e impaginazione Riserva di Monterufoli-Caselli Volterra tel. 0588 86818 Massimo Gentili Centro di educazione ambientale con sala espositiva www.ambientevaldicecina.it Testi info@ambientevaldicecina.it Leonardo Lombardi – NEMO Srl Fattoria di Caselli Andrea Bandinelli – Viaggio Antico Scrl Riserva di Monterufoli-Caselli Servizio di visita guidata Guido Tellini Florenzano - DREAM Italia s.c.a.f. Appartamenti, foresteria, sala conferenze, centro visita, laborato- Le Guide specializzate sul Sistema Giovanna Cascone, Roberto Savio - ARDEA scrl ri ed uffici. delle Riserve Naturali possono Mauro Barsacchi, Davide Bettini - Comunità essere prenotate presso Montana Alta Val di Cecina Località La Pompa Centro di Educazione Ambientale Riserva di Monterufoli-Caselli Consorzio Turistico Disegni Paola Consani, Fabrizio Darmanin, Centro informazione e documen- Daniele Occhiato, Alessandro Sacchetti, tazione Laura Vivona - Arts&altro Sas Podere il Pino Foto Riserva di Berignone Mauro Barsacchi, Davide Bettini, Centro visita, laboratorio didattico Massimo Gentili, Leonardo Lombardi, e foresteria. Andrea Bandinelli, Enrica Campus Capanno Pian di Casinieri Cartografie Riserva di Berignone SELCA Firenze Centro informazione e documen- tazione
Strumenti di fruizione Ente Gestore delle Riserve Altri indirizzi utili del Sistema delle Riserve Naturali Comunità Montana Corpo Forestale dello Stato Provinciali dell’Alta Val di Cecina Alta Val di Cecina Comando Stazione Pomarance su convenzione tel. 0588 65555 Ideazione e coordinamento progettuale con la Provincia di Pisa Comando Stazione Ponteginori ed editoriale tel. 0588 37474 Mauro Barsacchi, Davide Bettini Via Roncalli, 38 Comunità Montana Alta Val di Cecina 56045 Pomarance (PI) Vigili del Fuoco tel. 0588 62003 fax 0588 62700 tel. 0588 44130 Coordinamento gruppo di progettazione riservenaturali@cm-valdicecina. Leonardo Lombardi - NEMO Srl pisa.it Consorzio Pisano Trasporti Andrea Meli - Studio INLAND www.cm-valdicecina.pisa.it tel.0588 86186 - 0588 67370 Gruppo di progettazione Provincia di Pisa Consorzio Turistico ARDEA Scrl Unità Operativa Aree Protette Volterra valdicecina valdera Arts&altro Sas tel. 050 929654 tel. 0588 87257 D.R.E.Am. Italia s.c.a.f. info@volterratur.it Massimo Gentili Strutture per la fruizione www.volterratur.it NEMO Srl Aree attrezzate per la sosta PENTAGONO Sas Museo delle Miniere (campeggio max 48 ore), aree Studio INLAND Palazzo Pretorio, Montecatini parcheggio, aree pic-nic, percorsi Viaggio Antico Scrl Val di Cecina informazioni natura, percorsi didattici ed aree accessibili si alternano nelle zone e prenotazioni più facilmente raggiungibili e 0588 81527 significative delle Riserve. Museo della Geotermia Strutture residenziali per la vi- Larderello, tel. 0588 67724 Guide ai Sentieri Natura sita e l’educazione ambientale Centro di Educazione Villa di Monterufoli Ambientale Progetto grafico e impaginazione Riserva di Monterufoli-Caselli Volterra tel. 0588 86818 Massimo Gentili Centro di educazione ambientale con sala espositiva www.ambientevaldicecina.it Testi info@ambientevaldicecina.it Leonardo Lombardi – NEMO Srl Fattoria di Caselli Andrea Bandinelli – Viaggio Antico Scrl Riserva di Monterufoli-Caselli Servizio di visita guidata Guido Tellini Florenzano - DREAM Italia s.c.a.f. Appartamenti, foresteria, sala conferenze, centro visita, laborato- Le Guide specializzate sul Sistema Giovanna Cascone, Roberto Savio - ARDEA scrl ri ed uffici. delle Riserve Naturali possono Mauro Barsacchi, Davide Bettini - Comunità essere prenotate presso Montana Alta Val di Cecina Località La Pompa Centro di Educazione Ambientale Riserva di Monterufoli-Caselli Consorzio Turistico Disegni Paola Consani, Fabrizio Darmanin, Centro informazione e documen- Daniele Occhiato, Alessandro Sacchetti, tazione Laura Vivona - Arts&altro Sas Podere il Pino Foto Riserva di Berignone Mauro Barsacchi, Davide Bettini, Centro visita, laboratorio didattico Massimo Gentili, Leonardo Lombardi, e foresteria. Andrea Bandinelli, Enrica Campus Capanno Pian di Casinieri Cartografie Riserva di Berignone SELCA Firenze Centro informazione e documen- tazione
Le Aree Protette della Val di Cecina dispon- gono di una vasta rete di sentieri in grado di I SENTIERI rispondere alle diverse esigenze dell’escursio- NATURA nista e del turista occasionale. All’interno del- le Riserve sono disponibili anche interessanti Localizzazione sentieri natura: percorsi ad anello, di agevole e suggerimenti percorribilità, in grado di facilitare la scoper- per l’uso ta dei caratteri più peculiari del territorio. Tale scoperta è agevolata dalla presenza di punti di della guida osservazione lungo il percorso, numerati ed indicati da piccoli pannelli, legati a particolari elementi naturalistici, storici o paesaggistici, la cui descrizione è sviluppata in apposite guide di facile consultazione. La scoperta delle meraviglie del mondo natura- le, il contatto diretto con le forme del paesaggio e con le numerose testimonianze della storia dell’uomo, sono esperienze comuni lungo i sen- tieri natura. Si tratta di un contatto importante, The Nature Reserves have nature trails for the discov- per il giovane come per l’adulto, spesso realiz- ery of the environmental zato attraverso piccole scoperte, come il rinve- and historical character- nimento delle tracce di animali, l’osservazione istics of the territory. This di un albero secolare o dei resti di antiche atti- research is facilitated by the vità minerarie. positioning of observation points which are described in special guide-books. Le tre Riserve dispongono complessivamente di sette sentieri natura, ciascuno incentrato su 1. The Montenero ring. In alcuni temi principali. the Strolla stream gorges, amongst woods and an- Riserva di Montenero cient parish churches. 2. The northern slopes NM1. L’anello di Montenero. Nelle gole del of Monte Soldano. In the torrente Strolla, tra boschi e antiche pievi. old farmsteads for spotting animal tracks. Riserva di Berignone 3. At the Castello dei Vescovi. Along the Sellate NB1. I versanti settentrionali di Monte Solda- stream to discover the no. Negli antichi poderi alla scoperta delle tracce Bishops’ Castle. dei mammiferi. 4. The Corno al Bufalo NB2. Al Castello dei Vescovi. Lungo il torrente (Buffalo Horn) ring. In the Mediterranean scrub Sellate alla scoperta del Castello dei Vescovi. amongst the outcrops of ancient green rocks. Riserva di Monterufoli-Caselli 5. Monterufoli Villa and NMC1. L’anello del Corno al Bufalo. Nella mac- the Linari valley. The pas- sage of man: from the Villa chia mediterranea tra gli affioramenti delle anti- “of the hundred rooms “ to che rocce verdi. the historic copper mines. NMC2. La Villa di Monterufoli e la valle del Li- 6. The Poggio Donato nari. Le testimonianze dell’uomo: dalla Villa “del- ophiolite rocks. In the ex- le cento stanze” alle antiche miniere di rame. tensive forests and scrub of NMC3. L’anello del Poggio Castiglione. Lungo the Rivivo valley, to observe birds of prey in flight. il torrente Ritasso tra gli arditi ponti ottocente- 7. The Poggio Castiglione schi della vecchia ferrovia mineraria. ring. Along the Ritasso NMC4. Le ofioliti di Poggio Donato. Nelle va- stream between the risky ste foreste e nelle macchie della valle del Rivivo, nineteenth century bridges osservando il volo dei rapaci. of the old mining railway. Anello di Montenero 1
There are three important protected areas in the ter- Le Riserve Naturali ritory of the Upper Cecina della Val di Cecina valley, characterised by a rich mosaic of natural, landscape and historic- Nel territorio dell’Alta Val di Cecina, caratterizzato cultural resources. They are da un ricco mosaico di risorse naturali, paesistiche e the “Berignone Forest”, storico-culturali, sono presenti tre importanti aree “Monterufoli-Caselli Forest” and “Montenero” protette con gestione diretta della locale Comunità Nature Reserves, estab- Montana. Si tratta delle Riserve Naturali “Foresta lished in 1997, on an overall di Berignone”, “Foresta di Monterufoli-Caselli” surface of 7100 hectares. e “Montenero”, istituite nel 1997, ed estese per una The main purpose of the superficie complessiva di circa 7100 ettari, ad inte- Reserves is to protect the ressare i comuni di Pomarance, Monteverdi Maritti- local environment, improve tourist access and environ- mo, Montecatini Val di Cecina e Volterra. La finalità mental education. complessiva delle Riserve è quella di conservare il locale patrimonio ambientale, valorizzando anche la crescente domanda di fruizione turistica e di di- dattica ambientale. I boschi, le macchie e gli ambienti torrentizi sono ampiamente diffusi nella Riserva di Monterufo- li-Caselli ove, tra i caratteristici rilievi ofiolitici, le “rocce verdi”, è possibile riconoscere le rare specie di flora, osservare il volo dei numerosi rapaci o visitare i resti di antiche attività minerarie. La Riserva di Berignone, anch’essa interessata da estese macchie e foreste, consente di arricchire la conoscenza dell’area con la visita ai numerosi am- bienti fluviali: i torrenti Fosci, Sellate e Pavone, ma L’alternanza di ambienti soprattutto il Fiume Cecina, caratterizzano, con i agricoli, vaste foreste, piccoli loro terrazzi fluviali, il paesaggio della Riserva. Una borghi medievali ed ecosiste- escursione alle gole del torrente Strolla e alla piccola mi fluviali ad elevata natura- Pieve della Nera consentirà di apprezzare la natura lità costituisce l’aspetto più caratteristico del paesaggio ed il paesaggio della Riserva di Montenero, una pic- della Val di Cecina. cola area verde immersa nelle colline di Volterra. 2 Anello di Montenero
Sentiero Natura The nature trail is dedicated to the discovery of the Anello di Montenero Strolla stream valley whose geological characteristics have conditioned the land Il percorso natura è dedicato alla scoperta del- formation and the ecology l’aspro rilievo del Montenero e della piccola e of the Reserve. stretta valle del torrente Strolla, la cui natura After crossing the wooded slopes of Montenero the geologica, dominata dall’affioramento delle scure path goes down to the rocce di basalto, ha condizionato le forme del ri- Strolla stream where a lievo e l’ecologia complessiva dell’area. waterfall of more than 30 Nel breve spazio della Riserva è possibile attraver- m creates a very special sare freschi boschi di latifoglie, ombrose leccete, environment. The second dense ed intricate macchie, garighe e prati aridi, section of the path leads to the discovery of important con una caratteristica sequenza di ambienti che historic features such as the segue il parallelo aumento delle condizioni ostili legendary Fonte del Latte alle piante, come l’elevata rocciosità o l’aridità. (Milk Spring), the ruins of the Mediaeval Nera Castle, Dopo aver attraversato i freschi boschi del Mon- and most of all the charac- tenero alcuni punti panoramici consentono l’os- teristic parish church also called Nera. servazione dell’intera valle e, con un po’ di fortu- na, il volo di qualche rapace. A metà percorso l’attraversamento del tor- rente Strolla rappresenta un punto di parti- colare bellezza, con una cascata di oltre 30 metri. Più a monte numerose “Casca- telle” e vaste pozze d’acqua si alter- nano in una stretta forra scavata dal torrente. La seconda metà del percorso consente di ripercorrere alcuni antichi tracciati e di scoprire importanti testimonianze sto- riche quali la leggendaria Fonte del Latte, i resti del Castello me- dievale della Nera, ma soprat- tutto la caratteristica Pieve della Nera, sorta intorno all’anno mille. La Riserva costituisce un importante rifugio per la fauna selvatica ed un habitat idoneo a nu- merose specie di flora, come il raro zafferano di toscana Crocus etruscus, specie endemica della Toscana meridionale Scheda tecnica Un particolare microclima del percorso Nonostante l’area si localizzi a grande di- Lunghezza complessiva 5,8 km stanza dal mare, la morfologia accidenta- Dislivello in salita 250 m ta, l’esposizione dei versanti e la presenza Dislivello in discesa 250 m di suoli poveri e rocciosi hanno favorito lo Tempo di percorrenza sviluppo di una vegetazione tipica delle aree 3h e 45’ con tappe più calde e aride della regione mediterra- Periodo consigliato primavera e autunno nea. Difficoltà medio Numero punti di interesse 17 Anello di Montenero 3
Ville e poderi ! The Reserve is an island of Il percorso natura attraversa inizialmente un ca- “green rocks”, of ophiolite, ratteristico paesaggio agricolo collinare da cui covered with dense vegeta- emerge il verdeggiante rilievo del Montenero. Si tion and immersed in the tratta di una isola di “rocce verdi”, le ofioliti, qui surrounding cultivated hills. Apart from the nearby rappresentate prevalentemente da basalto, coper- farmsteads of Cafaggiolo, ta da una fitta vegetazione ed immersa nelle ar- La Fornace and Fornace di gillose colline plioceniche oggi prevalentemente Sotto, the historic Ulignano coltivate a cereali. Villa rises up to the south Oltre ai vicini poderi di Cafaggiolo, La Fornace e and, even further away, Fornace di Sotto, verso sud emerge l’antica Villa di the city of Volterra and Monte Voltraio the site of Ulignano e, ancora più lontano, la citta di Volterra an important castle dating e la mole del Monte Voltraio, il cui nome ricorda from before the Xth century. l’antica presenza di “avvoltoi”. Questo rilievo fu The villa, built by Admiral sede, già prima del X sec., di un importante ca- Jacopo Inghirami, is now stello: la rocca di Monte Voltraio. surrounded by a large park Costruita nel XVII secolo, dall’ammiraglio Jaco- of roughly three hectares. Not far away is the Scopicci po Inghirami, sulle rovine di un antico castello, la Villa, a typical eighteenth Villa di Ulignano venne progettata dall’architetto century example of a simple Gherardo Silvani. L’ammiraglio della flotta gran- country “villa-farm”. ducale dei Cavalieri di S. Stefano fece costruire la villa con l’aiuto di numerosi prigionieri barbare- schi, catturati durante le sue spedizioni. Forse è per questo che i resti delle due muraglie intorno alla villa si chiamano ancora” galera” o “galerino”. Nel XIX secolo la Villa di Ulignano era il centro di una delle più vaste tenute del Volterrano. Nei registri catastali del 1819 la villa comprendeva anche un giardino, un tinaio, alcune case coloniche ed una chiesa. Ancora oggi la villa è circondata da un grande parco, di circa tre ettari, con un maestoso giardino e alcuni alberi secolari. 4 Anello di Montenero
Immersa nel tipico paesaggio agricolo volterrano, tra boschi, oliveti e seminativi, la Villa Scopicci si localizza poco ad ovest della Villa di Ulignano Passata poi in proprietà dei conti Zucchini-Soli- mei, di Laura Campani, poi del Corpo Forestale, nel 1967, la Villa di Ulignano, fu acquistata e ri- maneggiata dal produttore cinematografico Fran- co Cristaldi. Non distante è la Villa di Scopicci, tipico esem- pio settecentesco di una sobria “villa-fattoria” di campagna, nucleo produttivo di un vasto appez- zamento agricolo che si estendeva dal Montenero alle pianure della valdera. La presenza dell’olivo è un elemento caratterizzante della campagna volterrana. Pianta longeva, tipica della regione mediterranea, la specie coltivata Olea europea deriva da antiche selezioni effettuate sull’olivo selvatico o oleastro Olea oleaster una presenza tipica della vegetazione sclerofillica mediterranea. Prodotto fondamentale della cucina mediterranea l’olio era utilizzato dagli Etruschi soprattutto per fini cosmetici e terapeutici, solo in parte ne era previsto l’uso come prodotto alimentare. La Mezzadria Lo splendido territorio agricolo del volter- rano in passato era suddiviso in numero- si poderi destinati alle famiglie di coloni. Queste allevavano il bestiame e lavorava- no il terreno assegnatogli secondo il con- tratto agricolo della “mezzadria” secondo il quale metà dei prodotti agricoli andava- no al signore proprietario. Anello di Montenero 5
Le pinete @ e gli scoiattoli The eastern slopes of I versanti orientali del Montenero presentano una Montenero have dense tree densa vegetazione arborea con rimboschimenti di covering with maritime pino marittimo ed un sottobosco a dominanza di pines and predominantly Mediterranean evergreen arbusti sempreverdi. shrub undergrowth. Alcune decine di metri dopo l’entrata nella Riser- Although the maritime va una radura, sulla sinistra, permette di osservare pine is used in reforestation la pineta e la flora del sottobosco costituita, tra le it grows naturally in the specie più comuni, da leccio, orniello, corbezzolo, Mediterranean area, easily erica arborea, cisto femmina e cisto rosso. recognisable by its long needles and large cones. It Ampiamente utilizzato nei rimboschimenti il is not unusual to find cones pino marittimo, qui di origine artificiale, vive in the undergrowth, nib- spontaneamente nell’area nord occidentale del bled by squirrels who leave mediterraneo, risultando facilmente riconoscibi- the top part intact. le per le lunghe foglie aghiformi e per le grosse pigne, di forma ovale-conica. Le pigne, o “pine”, contengono piccoli semi scuri, muniti di ala, assai ricercati da un roditore comunemente presente in questi boschi: lo scoiattolo. In questa radura non sarà difficile trovare i resti di qualche pigna rosicchiata, riconoscibile per la sua parte apicale, priva di semi, lasciata intatta. La presenza di gran- di denti incisivi, a crescita continua, permette allo scoiattolo di rompere anche i gusci più resistenti; in mancanza di semi questo piccolo roditore può nutrirsi di germogli, di bacche, ma anche di uova e nidiacei. Tra gli alberi non è raro osservare lo scoiattolo, mentre scende lungo i tronchi a testa in giù o mentre si lancia da un ramo all’altro. Il ritrovamento delle caratteristiche pigne “scoiattolate” è un utile indica- tore della sua presenza. 6 Anello di Montenero
La lecceta umida e le felci # Più avanti il percorso attraversa una tipica lecce- Further on, the path crosses ta umida, con leccio, carpino nero, acero trilobo a typical humid evergreen e orniello. Lungo il bordo del sentiero è possibile oak grove, with holm oaks, European hop hornbeams, osservare le numerose felci favorite dalla umidità trifoliate maples and e dalla rocciosità del suolo, mentre in primavera, manna ash, on the northern nel sottobosco, sono visibili le belle fioriture della slopes of Montenero. bocca di lupo. Numerous ferns grow along the paths favoured by the Il leccio è la specie arborea dominante nella lec- humidity and rocky terrain. ceta e nella macchia. E’ una quercia sempreverde che bene si adatta al clima caldo del mediterra- neo. Prima che l’uomo intervenisse con le sue at- tività di trasformazione le foreste di leccio erano particolarmente estese. Oggi le leccete mature sono limitate a lembi di pochi ettari; alcune testi- monianze sono rinvenibili nelle Riserve. Al suolo sono osservabili le numerose ghiande del leccio, cibo autunnale preferito da molti ani- mali come cinghiali, scoiattoli, ghiandaie e co- lombacci. Le pagine inferiori delle fronde delle felci portano dei particolari involucri rotondi, gli sporangi, con- tenenti migliaia di piccole e invisibili spore, utili alla ripro- duzione. Tale caratteristica dimostra l’antica origine delle felci: oggi relegate soprattut- to negli ambienti più caldi ed umidi, 300 milioni di anni fa dominavano il paesaggio vegetale della terra. Sempre alla ricerca di umidi- tà, le felci si concentrano alla base delle ceppaie, piccolo habitat nel quale l’acqua è maggiormente garantita dalla percolazione lungo i tronchi ed è poi trattenuta dai cuscinetti di muschio. Qui si possono riconoscere alcune specie di felci quali Polypodium interjectum, P. vulgare, Asplenium tricho- manes e A. onopteris. È facile ascoltare le forti e rauche grida della ghiandaia, Garrulus glandarius, e trovare a terra le sue scorte di ghiande. Anello di Montenero 7
Le carpinete $ e il maggiociondolo The catchment areas of the Alcuni impluvi situati nel versante settentrionale northern slopes of Monten- del Montenero, ed affluenti nel torrente Strolla, ero, particularly cool and presentano peculiari condizione microclimati- humid, are covered with deciduous woodland domi- che, particolarmente fresche ed umide, che per- nated by European hop mettono la presenza di boschi di latifoglie deci- hornbeams. These woods due a dominanza di carpino nero, specie arborea have a rich undergrowth of favorita anche dalla accentuata pendenza del ver- shrubs including cornelian sante. Questi boschi presentano un ricco sottobo- cherries and hawthorn as sco di arbusti, quali il corniolo e il biancospino, well as many herbaceous plants. In spring the woods mentre al suolo sono osservabili numerose specie are tinged with yellow by erbacee come l’erba fragolina Sanicula europea, the laburnum, a small tree tipica delle faggete, la melica comune Melica uni- with characteristic clusters flora, la velenosa erba nocca Helleborus bocconei, of flowers . la bagula Ajuga reptans dai ti- pici fiori viola, oltre ai ciclami- ni Cyclamen repandum e alla vistosa bocca di lupo Melittis melissophyllum con foglie opposte e delicati fiori rosa. L’elevata umidità consen- te la presenza di una densa copertura di edera, una liana che si sviluppa al suolo e lungo i tronchi degli alberi, favorita dalla presenza di radici avventizie sul fusto; in primavera il bo- sco di latifoglie e le boscaglie rupestri si colorano di giallo per la presenza del maggiociondolo. Le caratteristiche infrutte- scenze pendule del carpino nero Ostrya carpinifolia: la particolare forma a valva di ostrica delle bratte giallastre danno il nome al genere Ostrya. Il maggiociondolo Labur- num anagyroides, specie rara nel territorio della Val di Cecina, risulta assai comune nella Riserva del Montenero. Nei mesi di maggio e giugno è facilmente riconoscibile per i suoi grandi fiori a grappolo che emergono, come macchie di colore giallo, tra il verde del bosco. 8 Anello di Montenero
La carbonaia % Oltrepassato il bosco di carpino nero lungo il Along the path beyond sentiero è osservabile una larga piazzola quale te- the wood of European hop stimonianza della presenza di una antica carbo- hornbeams, there is a wide clearing, evidence of the naia. Nei boschi delle Riserve la presenza umana presence of an old charcoal era legata soprattutto alla ceduazione del bosco, pit. In the woods of the Re- per la produzione di carbone e legna da ardere, serves the human presence ed al pascolo del bestiame allo stato brado. Qui il was particularly involved turno di ceduazione, cioè il tempo che passava da in tree felling for charcoal un taglio all’altro, era di circa nove anni. Il sentie- production and firewood as well as pastureland for ro che stiamo percorrendo è un vecchio “viottolo” cattle. dei carbonai, una presenza ancora riconoscibile nel territorio della Riserva. Intorno al Montenero sono infatti osservabili ben quattro anelli di viot- toli di carbonai, di cui tre erano ampie mulattie- re di esbosco. In queste radure, durante la primavera, i carbonai realizza- vano, in gergo “rizzavano”, le carbonaie. Costruito il fornello, si disponeva il legname, si copriva con ginestra o erica e terra umida, mentre alla base si rincalzava con zolle di terra. Si “governava il fuoco”, tramite appositi fori per il tiraggio del- l’aria, affinché desse calore ma non bruciasse. Dopo 3-4 giorni si spegneva il cumulo di carbo- ne, che pesava 1/5 del legname impiegato, e poi si imballava in sacchi per il trasporto con i muli. Il rastrello da carbonaio e il vaglio, erano comuni attrezzi utilizzati per raccogliere ed imballare il carbone. Anello di Montenero 9
La valle dello Strolla ^ e le rocce ofiolitiche A panoramic spot gives a Poche decine di metri dopo la carbonaia il sen- view over the upper Strolla tiero presenta, sulla destra, un interessante punto valley and the extensive panoramico. La vista spazia sull’alta valle dello outcrops of ophiolitic rocks: from right to left Strolla: da destra verso sinistra sono visibili le bel- are the beautiful woods of le cerrete di Ulignano, il torrente incassato nelle Turkey oaks at Ulignano, the rocce basaltiche, il Monte Nerino, con la rada stream deep-set in basaltic vegetazione dei versanti rocciosi, la Pieve della rocks, Monte Nerino with Nera, circondata da filari di cipressi, il rilievo cal- sparse vegetation on the careo del Poggio Casalone, sede di un antico ca- rocky slopes, the Nera Par- ish church surrounded by stello ormai scomparso e, in lontananza, le vaste rows of cypresses and the aree agricole delle colline plioceniche. calcareous hill of Poggio Il paesaggio morfologico della valle è dominato Casalone, the site of an da versanti scoscesi e impervi e dall’affioramento ancient castle now lost. delle scure rocce ofiolitiche, ed in particolare del basalto, conosciute come “rocce verdi”. Si tratta di un frammento di crosta oceanica, risalente a 180 milioni di anni fa, creato in seguito alla tra- sformazione di rocce profonde ed alla risalita ed al raffreddamento di fluidi magmatici lungo le fratture aperte sul fondo di un antico mare. L’ori- I versanti boscati circostanti gine delle ofioliti aiuta a comprendere gli impo- l’alta valle del torrente Strolla nenti movimenti della porzione superficiale del e il caratteristico “dente del Montenero”. nostro pianeta: la crosta terrestre. 10 Anello di Montenero
I rapaci della riserva & With a bit of luck the flight of birds of prey including the short- toed eagle, the honey buzzard, the kestrel, the buzzard and the sparrow hawk can be watched. Giunto dall’Africa in prima- vera, verso febbraio-marzo, il biancone si nutre di rettili, ed in particolare di serpenti, presenti nei versanti rocciosi Dopo aver attraversato altri due impluvi, caratte- ed assolati. rizzati dalla presenza di boschi di latifoglie con un ricco sottobosco, si giunge ad un secondo affaccio sulla valle. Dopo un tratto in discesa una larga piazzola consente la completa osservazione della parte più occidentale della Riserva. Sulla destra è osservabile un caratteristico pinnacolo roccioso, detto il “dente del Montenero”. A sinistra sono visibili le colline coltivate della valdera e l’antica città di Volterra. Questa è la posizione migliore per osservare il volo dei rapaci, come il biancone, il pec- chiaiolo, il gheppio, la poiana o la sparviere. Il pinnacolo roccioso del Montenero non di rado viene sfruttato dal biancone, forse il rapace più caratteristico della Toscana meridionale, come punto di osserva- zione. Di giorno i rapaci approfittano del- le correnti calde, create dal calo- re diurno, per volare; sono tutti abili veleggiatori, sebbene per la ricerca del cibo alcuni adotti- no il volo battuto. La poiana è uno dei rapaci più comuni e facili da osservare nel territorio della Riserva. Anello di Montenero 11
NM1. L’anello di Montenero 12 Anello di Montenero
Anello di Montenero 13
Il riconoscimento dei cisti * Along the path several Lasciato il punto panoramico il sentiero ridiscen- wide clearings create a de nella macchia, lungo il versante occidentale del suitable environment for the lower ‘maquis’ and Montenero. Sulla sinistra si aprono alcune ampie the ‘garrigue’, a typical radure dove è possibile riconoscere le specie della Mediterranean vegetation macchia bassa e della gariga, un tipico ambien- with sparse, low scrub. te mediterraneo con radi e bassi arbusti. Qui è Helichrysum can be found presente l’elicriso, un piccolo arbusto aromati- here, a small aromatic co, alto 30-40 cm, dalle strette foglie argentate. I shrub, 30-40 cm tall, with narrow, silvery leaves and caratteristici fiori gialli, riuniti in capolini apicali, two types of rock rose: the hanno dato il nome all’elicriso: dal greco helios = ‘femmina’ Cistus salviifolius, sole e chrysos = oro. with white flowers and sage-like leaves, and the red sage Cistus incanus, with pink flowers and un- dulating, wrinkled petals. Nella Riserva di Montenero si possono osservare tre Tra le altre specie sono osservabili alcune piante specie di cisti. Oltre ai due cisti, aromatiche come il cisto femmina Cistus salvi- rosso e femmina, caratte- folius, dai fiori bianchi e con le foglie simili alla rizzati da foglie simili alla salvia, è presente anche il salvia, ed il cisto rosso Cistus incanus, dai fiori cisto di Montpellier Cistus rosa con petali ondulati e grinzosi. Queste radure, monspeliensis dalle foglie circondate dalla macchia di leccio e corbezzolo, lunghe e strette e dai fiori ospitano anche altre specie come l’erica arborea, bianchi, osservabile al punto la ginestra di spagna ed il lentisco. di interesse n. 12. Sono arbusti tipici delle aree percorse dagli incendi, essendo legati agli stadi di degradazione delle originarie leccete. La presenza, nelle foglie dei cisti, di sostanze facilmente infiammabili dimo- stra il loro stretto legame con il fuoco. Gli incendi favoriscono la germinabilità dei semi ed aprono nuovi spazi aperti adatti alla loro colonizzazione. Con la crescita della macchia e la sua evoluzione nel bosco, i cisti, amanti della luce diretta, muoiono e vengono sostituiti da altre specie. 14 Anello di Montenero
Il fior di legna ( Arrivati al Fosso dell’Acquacalda, presso una Ahead, along the path, it is ampia radura, si gira a destra e si scende paral- possibile to see a rare orchid flowering in spring, up to lelamente al torrente. In questi boschi di leccio 80 cm tall: the ‘wood flower’ in primavera, anche lungo il sentiero, è possibile Limodorum abortivum. osservare la fioritura di una rara orchidea: il fior di legna Limodorum abortivum. Questa grande orchidea, alta fino ad 80 cm, è sprovvista di foglie ed è incapace di realizzare la fotosintesi clorofil- liana; si nutre quindi delle sostanze organiche in decomposizione, grazie anche alla simbiosi con un fungo, non di rado comportandosi come pa- rassita su altri vegetali. Non avendo bisogno di luce solare si trova anche in ambienti molto bui ed ombrosi, come il sottobosco delle leccete. Rara orchidea, il fior di legna risulta particolarmente abbondante nei boschi della Riserva di Montenero. Ophrys insectifera, rara orchidea presente nel territorio della Riserva Attenzione! Nel territorio delle riserve tutte le orchidee sono specie protette: è quindi molto importante non rac- coglierle. Anello di Montenero 15
Le cascate dello Strolla BL Leaving the evergreen oak grove the view opens out over the beautiful Strolla waterfall known as the ‘Acqua cascata’(fallen water) or ‘Cascatelle’(little cascades), with a maximum height of about 30 m. It is an attractive landscape, Il piacevole rumore di un corso d’acqua avvisa one of the most beautiful l’escursionista della ormai vicina presenza del on the nature trail. torrente Strolla. Uscendo dalla lecceta la vista si Here it is possibile to observe certain fish and apre sugli scoscesi versanti rocciosi e sulla bella amphibians typical of cascata dello Strolla, detta l’”Acqua cascata” o torrential streams. Willows, “Cascatelle”, la cui altezza massima raggiunge i 30 reed thickets and clumps m circa. E’ un paesaggio suggestivo, sicuramente of ferns complete the land- uno dei luoghi più belli del percorso natura: sulla scape around the stream. sinistra, verso valle, il torrente attraversa ampie The arid basalt rock walls, from ancient underwater aree boscate, mentre a destra, verso monte, si pre- eruptions, are home to senta incassato tra le ripidi pareti rocciose. aromatic plants such as Attraversato, con attenzione, il corso d’acqua è Helichrysum and rare possibile effettuare una breve deviazione dal per- species such as Campanula corso principale, per risalire il torrente tra ampie medium and Alyssum ber- vasche scavate nel basalto. Qui è possibile rico- tolonii. noscere alcune specie di pesci quali la rovella, dalle tipiche pinne rossastre, o il vairone, spesso riuniti in branchi numerosi. Lungo il tor- rente, e nei freschi impluvi laterali, è possibile osservare numerosi anfibi come la rana italica, la rana agile, la rana verde ed il rospo comune, i cui nu- merosi girini, punteggiano in primavera le grandi va- sche d’acqua. L’ecosistema del torrente Strolla La flora costituisce un habitat idoneo per la rana delle Ofioliti agile e per un piccolo Questi habitat rupe- pesce, la rovella. stri, assai rari, ospi- tano una peculiare flora endemica con Alyssum bertolonii e Centaurea aplolepa subsp. carueliana e rare specie con fio- ritura primaverile. 16 Anello di Montenero
Alcune anse del torrente ospitano piccoli nuclei di salice rosso e salice bianco, giuncheti e scir- peti, oltre ad esemplari di canapa acquatica e di menta acquatica, mentre sulle pareti rocciose ve- getano numerose specie di felci come i polipodi e il capelvenere Adiantum capillus veneris le cui delicate fronde, con foglioline cuneiformi di un verde chiaro, meritano il riferimento alla chioma di Venere, dea della bellezza. Più in alto le calde pareti rocciose ospitano numerose specie degli ambienti aridi come il mirto, la ginestrella, il len- tisco, alcune piante grasse (Sedum reflexum, al- bum e rupestre) specie aromatiche com l’elicriso e il camedrio, e le belle fioriture della campanula maggiore Campanula medium. Nelle radure, nei prati e nei versanti rocciosi è facile osservare i grandi fiori della campanula maggiore L’erosione del torrente ha messo a nudo le caratteristiche rocce scure, i basalti, la cui natura lavica risulta evidente nell’af- fioramento di masse rocciose tondeggianti, le cosiddette lave a cuscini o pillow lavas, tipiche delle eruzioni subacquee. Anello di Montenero 17
Il bosco delle liane BM Leaving the stream to enter Lasciato il torrente Strolla il sentiero risale i ripidi a thick holm oak wood with versanti occidentali del Poggio Casalone; si entra numerous creepers such quindi in un fitto bosco di leccio ove si possono as ivy, smilax, black bryony and madder, hanging from osservare le numerose liane, quali l’edera Hedera the tree branches, or grow- helix, lo stracciabrache Smilax aspera, il tamaro ing on the ground, make an Tamus communis e la robbia Rubia peregrina, tightly-woven mesh. penzolanti dai rami degli alberi, o distribuite al These are woody plants, suolo a costituire una intricata trama. twining and climbing, with Si tratta di piante legnose, volubili e rampicanti, stems that cannot support themselves and which con fusti incapaci di mantenersi eretti e quindi therefore need to cling costrette ad aderire mediante radici avventizie e with adventitious roots and cirri, o ad avvolgersi mediante fusti volubili ad tendrils, or to twist round altre piante. other plants. L’edera è il rampicante più diffuso: pianta sem- preverde, dalle tipiche foglie coriacee scure e dal frutto nero, non di rado è in grado di coprire inte- ramente gli alberi e il suolo. Le liane La liana è una forma di crescita particolar- mente diffusa nelle regioni tropicali, non a caso le liane ita- liane rappresentano spesso le uniche spe- cie di famiglie o ge- neri a distribuzione tropicale: è il caso del tamaro e dell’edera, uniche specie italiane rispettivamente delle famiglia Dioscorea- ceae e Araliaceae, o Molto diffuso è anche lo stracciabrache, tipica dello stracciabrache, liana di ambiente mediterraneo, i cui cirri e gli (foto) unica specie uncini, ricurvi verso il basso, permettono una italiana del genere facile presa sui sostegni. I fiori odorosi e i frutti Smilax. rossi e tossici, riuniti in grappoli penduli (foto), Nel territorio della costituiscono un prezioso elemento di riconosci- Riserva sono osser- mento. vabili anche altre due Anche il tamaro, come lo stracciabrache, presen- specie di liane quali ta frutti rossi e penduli, ma se ne distingue per la vite selvatica Vitis l’assenza di uncini e per le foglie più tenere, di co- sylvestris, spesso pre- lore verde chiaro a forma di cuore. sente vicino ai corsi Le foglie verticillate a gruppi di 6 ed il fusto forte- d’acqua, e la vitalba mente scabro, permettono il facile riconoscimen- Clematis vitalba. to della robbia, specie tipica dei boschi di sclero- fille e delle macchie. 18 Anello di Montenero
Il cisto di Montpellier ed i rettili BN On the warm detrital slopes it is possibile to see the Montpellier cistus, with white flowers and charac- teristic linear, very sticky leaves. This is very unusual in the Cecina valley since the species is strictly linked to coastal Mediterranean areas, hence its Italian com- mon name of ‘cisto marino’. Sunny, rocky environments make a valuable habitat for many reptiles including field and wall lizards, green lizards, vipers, grass snakes and Aesculapian snakes. Dopo il bosco delle liane una breve deviazione dal percorso principale conduce ad un suggestivo punto panoramico. Nei caldi versanti detritici ol- tre alle specie delle garighe già incontrate è possi- bile osservare una terza specie di cisto anch’es- so dai fiori bianchi: è il cisto di Montpellier dalle caratteristiche fo- glie lineari e for- temente vischio- se. Si tratta di una presenza as- sai singolare in Val di Cecina in quanto la specie risulta strettamente legata agli ambienti medi- terranei costieri, da cui il nome di cisto marino. Un altro elemento caratteristico di questo cisto è l’elevatissimo numero di fiori presenti sulla pianta, nonostante essi siano particolarmente ef- fimeri. Gli ambienti assolati e rocciosi costituiscono inol- tre un prezioso habitat per numerosi rettili quali le lucertole, campestre e muraiola, il ramarro, la In questo luogo, tra le roc- vipera, il biacco e il saettone. Animali a sangue ce, è possibile osservare le freddo, i rettili necessitano di ambienti aperti, ric- due specie di lucertola, chi di rocce ed assolati ove poter riscaldarsi nelle la muraiola, più dimessa prime ore del mattino. e slanciata, di colore variabile ma spesso bruno, Questo punto di osservazione consente una vista con evidenti strie dorsali, e completa dei versanti settentrionali del Montene- la lucertola campestre, più ro ed il caratteristico alternarsi di boschi di latifo- tozza, grande e colorata, ti- glie alle macchie e alla lecceta. picamente verde sul dorso, macchiato di scuro. Anello di Montenero 19
Il laghetto delle orchidee BO Near the Uliveto farm- Ritornati sul sentiero principale il percorso esce stead the path skirts a dal territorio della Riserva per giungere alle aree little artificial lake, an ideal environment for numerous agricole in località podere Uliveto. Il percor- water-loving plants such so gira quindi verso est in corrispondenza di un as rushes, reedmace and piccolo laghetto artificiale ormai rinaturalizza- the milfoils, for amphib- tosi spontanemente. Le sue sponde offrono un ians and several species ambiente ideale per numerose specie vegetali of dragonfly. The damp degli ambienti umidi, come i giunchi, le tife e i fields surrounding the lake display many species of miriofilli, per gli anfibi e alcune specie di libellu- orchid in spring. In the next le. I freschi prati circostanti il laghetto ospitano, shrubby field it is possibile durante la primavera, numerose specie di orchi- to listen to the call of the dee quali orchide cimicina Orchis coriophora ssp. green woodpecker, rather fragrans, fior di specchio Ophrys bertolonii, ofride like laughter. scura Ophrys fusca, Fior bombo Ophrys fuciflora, serapide maggiore Serapias vomeracea e orchide minore Orchis morio. Il labello lucido del fior di spec- chio attira gli insetti dal dorso lucente L’avifauna dei prati arbustati BP Lasciato il lago delle orchidee il sentiero attraver- sa una vasta area prativa ricca di arbusti, come il ginepro comune, la rosa canina, il prugnolo, la ginestra di spagna, il lentisco e il ligustro; questo prato arbustato, mosaicato con piccoli nuclei ar- borei, è ideale per numerose specie di uccelli. In questi ambienti, infatti, convergono sia le specie del bosco, attratte dalle risorse alimentari, come gli insetti e i frutti, particolarmente appetiti d’estate; ma vi si trovano anche specie di prateria e dei coltivi. Una delle specie più caratteristiche I richiami del picchio verde, di questo ambiente di margine è il picchio ver- simili a risate, o al chiocciare de. Grande, timido, verde con una stria gialla sul delle galline, da cui il nome dorso, questo picchio cerca il cibo soprattutto in tradizionale di “picchio galli- terra, per poi riposarsi o nidificare sui tronchi de- naccio”, si possono udire anche gli alberi al margine del bosco. a grande distanza. 20 Anello di Montenero
La fonte del latte e la strada del sale BQ Near the Casanova farm- Lasciato il prato arbustato il percorso si innesta su stead, under a monumental un ampia strada sterrata, di collegamento con la oak tree, is the legendary Pieve della Nera. In vicinanza del podere Casa- ‘Fonte del latte’ (Milk nova, sul lato sinistro della strada e ai piedi di un Spring), whose waters, quercia monumentale, è presente la leggendaria according to popular Fonte del latte, la cui acqua, secondo la tradi- tradition, have the property of guaranteeing the milk zione popolare, aveva la proprietà di garantire il production of expectant latte alle gestanti che l’avessero bevuta: “le povere mothers. The road, which donne mettevano fra le pietre tre piccole offerte: probably follows Etruscan un ago, un rocchetto di refe ed un bottone, che do- and Roman tracks, was an vevano essere presi dal primo che passava. Tutto important link in mediaeval comunque a condizione che non ripercorressero al times between the two branches of the via Volter- ritorno la stessa strada dell’andata”. rana: northern (towards La fonte è costituita da una struttura verticale Florence) and southern provvista di una cella, probabilmente destinata ad (towards Siena), fundamen- accogliere una immagine votiva, e da una lunga e tal salt routes connecting stretta vasca con muro sovrastante. the salt-pans on the River Cecina, with Volterra, val d’Elsa and Florence. La strada su cui si affacciano la Fonte del Latte e, più avanti, la Pieve della Nera, ricalcando proba- bili tracciati etruschi e romani, costituì nel me- dioevo un importante raccordo stradale fra la via Volterrana nord (verso Firenze) e quella sud (ver- so Siena). Queste importanti arterie di comunica- zione e di commercio, dal X secolo, costituirono importanti vie del sale (come la via Salaiola), in grado di collegare le saline sul Fiume Cecina, con Volterra, la val d’Elsa e Firenze. Le saline di Volterra L’estrazione del sale avveniva presso l’at- tuale centro abitato di Saline di Volterra, La fontana del latte nella zona delle “Moie vecchie”, un’area ca- ratterizzata dall’antichissimo sfruttamento delle polle d’acqua salsa, dette “moie”. Que- sta risorsa mineraria, formatasi 5 milioni di anni fa come residuo delle acque marine, rappresentò per i Vescovi di Volterra, e poi per il nascente Comune, una insostituibile fonte di ricchezza. Tale attività prevedeva l’impiego di molto legname come combu- stibile delle caldaie per l’evaporazione delle moie e quindi uno sfruttamento cospicuo dei boschi del Volterrano già gestiti con i primi regolamenti. Anello di Montenero 21
La Pieve della Nera BR Continuing along an an- Proseguendo lungo l’antica strada sterrata il per- cient road one reaches the corso giunge in prossimità della Pieve della Nera, Nera Parish church, dedi- cated to Saint John the Bap- dedicata a San Giovanni Battista, forse l’elemento tist, possibly the element di maggiore interesse storico del percorso natura. of greatest historic interest Situata all’apice della splendida valle del torrente on the nature trail. Situated Strolla, poco fuori dal perimetro della Riserva, la at the top of the splendid Pieve, sorta intorno all’anno Mille, costituiva un valley of the Strolla stream, centro di grande importanza nell’antica ed estesa just outside the Reserve, the parish church, dating diocesi di Volterra. from about the year 1000, La struttura della Pieve è stata oggetto di rimaneg- was an important centre in giamenti ed ha perso alcuni elementi di interesse the old, extensive diocese come l’arco a conci decorati, un tempo presente of Volterra. sul portale, oggi osservabile nel Museo diocesano di Arte Sacra di Volterra. Superata la Pieva della Nera il percorso gira at- torno alle pendici orientali del Monte Nerino, attraversa l’alto corso del torrente Strolla per rag- giungere, dopo un tratto finale in salita, il punto di partenza. Questo prezioso edificio religioso, il cui nome evidenzia la “emergente” presenza di rilievi ofiolitici (Montenero e Monte Nerino) fu costruito con le bianche rocce calcaree del vicino Poggio Casalone, un elemento che testimonia, ancora una volta, lo stretto rapporto esistente tra la geo- logia, le forme del rilievo, le componenti naturali e l’antico uso antropico di questo territorio. 22 Anello di Montenero
I resti del Castello di Poggio Casalone BS Not far from the Parish Dalla Pieve è possibile percorrere una breve de- church, along a short path, viazione per visitare la sommità del Poggio Casa- is the summit of Poggio lone, un caratteristico rilievo calcareo un tempo Casalone, a characteristic dominato dal Castello medievale della Nera calcareous hill once domi- nated by the mediaeval (sec.X). Nel primo tratto del sentiero si aprono Nera Castle (Xth century). suggestive vedute sull’alta valle dello Strolla e sul- Little remains of the Castle, la prima parte del percorso natura. Del Castello, already object of old dis- già oggetto di antiche contese tra Vescovi e Co- putes between Bishops and mune di Volterra, rimangono poche testimonian- the Commune, apart from ze, quali i resti di cinte murarie ed una interes- the ruins of the walls and an interesting water cistern sante cisterna per l’acqua, ormai inglobata nella now overgrown by trees. vegetazione arborea. I primi documenti che parlano del castrum della Nigra sono degli inizi del 1100; oggetto di aspre contese tra Volterra e San Gimignano, nel 1210 il castello passò sotto il controllo della città di Volterra. Le imponenti rupi calcaree costituiva- no un importante elemento di difesa del castello e consentivano una ampia visione sul territorio circostante. Il castello rappresentava infatti un importante punto di controllo di una zona molto contesa e strategica per le attività legate alla tran- sumanza dalla Garfagnana alla Maremma, per i I resti della cisterna del Castello traffici sulla Via Salaiola e per i rapporti com- medievale della Nera, sulla merciali con la più interna Via Francigena. sommità del Poggio Casalone. Anello di Montenero 23
Appunti di viaggio 24 Anello di Montenero
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