Semipresidenzialismo in Francia: La vittoria presidenziale e legislativa di Macron nel 2017

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Semipresidenzialismo in Francia: La vittoria presidenziale e legislativa di Macron nel 2017
Semipresidenzialismo in Francia:
      La vittoria presidenziale e
    legislativa di Macron nel 2017
Semipresidenzialismo in Francia: La vittoria presidenziale e legislativa di Macron nel 2017
Repubblica semipresidenziale:
   La repubblica semipresidenziale è una forma di
        governo appartenente alla forma della
            democrazia rappresentativa.
 Il governo si trova a dipendere dalla fiducia di due
       organi: il Presidente della repubblica e il
                       Parlamento.
Semipresidenzialismo in Francia: La vittoria presidenziale e legislativa di Macron nel 2017
Presidente della repubblica
 «il Presidente della repubblica garantisce il
 rispetto della Costituzione. Mediante il suo
arbitrato, assicura il regolare funzionamento
dei poteri pubblici e la continuità dello stato.
    È garante dell’indipendenza nazionale,
 dell’integrità del territorio e del rispetto dei
                    trattati.»
        (articolo 5 della Costituzione)
Il Presidente della repubblica inizialmente veniva eletto da un
collegio elettorale.
Nel 1962, tramite una riforma, viene introdotto il suffragio
universale per la nomina presidenziale.
È il Presidente che nomina il Primo ministro. Su proposta di
quest’ultimo nomina gli altri membri del governo. Inoltre è
sempre il Presidente che presiede il consiglio dei ministri.
Vi sono alcune prerogative condivise che necessitano
l’approvazione del Primo ministro.
In caso di grave minaccia riceve poteri eccezionali.
Promulga le leggi, può indire referendum e può sciogliere
l’Assemblea nazionale.
Il governo
  « Il governo determina e dirige la politica
 nazionale. Dispone dell’amministrazione e
delle forze armate. È responsabile davanti al
Parlamento. Esercita il potere regolamentare
   e attribuisce le cariche civili e militari.»
Il Parlamento
 «Il Parlamento vota le leggi. Controlla l’azione
  del governo. Valuta le politiche pubbliche.»

Il Parlamento è formato dall’Assemblea nazionale, che
viene votata ogni 5 anni a suffragio universale,
utilizzando il sistema a due turni.
E dal Senato, votato da un collegio elettorale.
Fenomeno della Coabitazione
             Forzata.
Il potere esecutivo è detto «bicefalo» in quanto è condiviso da
Presidente della repubblica e dal Primo ministro.
Qualora l’Assemblea Nazionale presenti una maggioranza
parlamentare di partito opposto a quello del Presidente, si
instaura una «coabitazione forzata» tra Presidente e Primo
ministro a lui ostile.
Con lo scopo di arginare questo problema viene eseguita una
modifica costituzionale nel 2000, riducendo il mandato
presidenziale da 7 a 5 anni, come la durata dello stesso
parlamento. Le elezioni presidenziali avvengono di norma due
settimane prima di quelle legislative per rendere più difficile la
coabitazione.
Un po’ di storia sulla recente
    politica Francese…
Nel 1958, tramite la stesura di una nuova
costituzione, viene introdotto il sistema di
governo semipresidenziale.
Questa forma governativa era fortemente
voluta dal Generale De Gaulle.
La frammentazione politica
Dalla nascita della Quinta Repubblica ad oggi ci sono state
molte fasi alternate riguardo la scelta popolare del partito
per cui votare.
Questa forte alternanza, dagli anni ’70, era dovuta alla
frammentazione politica.
Si possono individuare tre tipi di fratture:
-Tra coloro che si sentono vittime della modernizzazione e
coloro che ci vedono un’opportunità;
-Tra chi vede un’occasione nell’apertura internazionale e chi
preferisce una soluzione protezionistica;
-Tra chi sostiene il liberalismo culturale e chi sostiene i valori
tradizionali.
Molti definiscono il sistema partitico francese una
«Quadriglia bipolare»:
Due poli, destra e sinistra, formati da due partiti dominanti,
ciascuno con forza politica equivalente.
La Destra

                                                         La componente non gollista forma
 Frutto della fusione dei partiti gollisti vi è
                                                             «Union pour la Dèmocratie
«Union pour la Dèfense de la Rèpublique»
                                                                    Française»
(conservatori sul piano culturale, liberali sul
                                                        (tradizione cristiano-democratica e
            piano economico)
                                                                      liberale)

                                  Nel 2002 Chirac fonda un nuovo
                                 partito «Unione per il Movimento
                                 Popolare» in cui confluiscono una
                               parte dei partiti maggioritari di destra
La Sinistra

        Il «Partito Socialista» è                     Il «Partito Comunista» ebbe un
organizzativamente più debole rispetto              declino relativamente veloce a causa
       ai suoi confratelli europei                        della rigidità di pensiero.

                        Obiettivo del Partito Socialista era quello
                       di unire la Sinistra e riequilibrarlo a scapito
                                  del Partito Comunista.
A partire dagli anni ‘80 si fa spazio un partito di
estrema Destra: il «Front National»; guidato da
Marine Le Pen, seguiva un’ideologia Nazionalista
e protezionista:
- Severo controllo e limitazione
  dell’immigrazione;
- Contro l’Unione Europea;
- Ricerca della sicurezza nazionale.
Presidente   nome              Mandato        partito

                 CHARLES          1959-1969   UNIONE DEI
                                              DEMOCRATICI PER LA
                DE GAULLE                     REPUBBLICA
                 GEORGES          1969-1974   UNIONE DEI
                                              DEMOCRATICI PER LA
                POMPIDOU                      REPUBBLICA
              VALÈRY GISCARD      1974-1981   UNIONE PER LA
                                              DEMOCRAZIA FRANCESE
                D’ESTAING
               FRANCOIS           1981-1995   PARTITO
                                               SOCIALISTA
               MITTERAND
                 JACQUES          1995-2007   UNIONE PER UN
                                              MOVIMENTO POPOLARE
                  CHIRAC
                 NICOLAS          2007-2012   UNIONE PER UN
                                              MOVIMENTO POPOLARE
                 SARKOZY
                FRANCOIS          2012-2017   PARTITO
                                              SOCIALISTA
                HOLLANDE
Nel 2016 dopo 58 anni di apparente
stabilità politica avviene una svolta
             importante.
En Marche!
Il movimento «En Marche!» viene fondato il 6 aprile 2016.

Si presenta come un partito sincretico , collocandosi al centro politico in
alternativa sia alla Destra che alla Sinistra.

I valori rivendicati dal Partito sono:
• il rifiuto di ogni forma di conservatorismo;
• la completa adesione al progresso;
• l’attaccamento all’integrazione europea;
• l’ambientalismo e l’impegno a moralizzare la vita politica francese.
Emmanuel Macron
Emmanuel Jean-Michel Frédéric Macron è un funzionario e politico francese.
Ha ricoperto la carica di ministro dell’economia, dell’industria e del digitale dal 2014 al
2016, durante il governo Valls.

Membro del Partito Socialista, lo abbandona per fondare En Marche!
Poco dopo esprime la sua volontà di presentarsi alle elezioni presidenziali.
Elezioni presidenziali, primo turno
Macron si rifiuta di partecipare alle primarie della Sinistra del 2017.

La sua campagna elettorale in vista delle presidenziali si caratterizza per la netta
impronta europeista.

Ottiene da subito l’appoggio di molti leader stranieri come Angela Merkel, Barak
Obama e Matteo Renzi.
Riceve il sostegno anche dal presidente del consiglio europeo Donald Tusk e dal
presidente del parlamento europeo Antonio Tajani.

Al primo turno, tenutosi il 23 aprile 2017, riceve il 24,01% dei consensi, classificandosi
al primo posto.

Ad accedere al ballottaggio c’è anche la Leader del «Fronte Nazionale» Marine Le Pen,
con il 21,30% di consensi.
Le due campagne elettorali a
                     confronto
        Emmanuel Macron                                   Marine Le Pen
Europa: Propone di realizzare una stretta      Europa: desidera convocare un
collaborazione con i singoli stati europei     referendum sulla permanenza della
per armonizzare le politiche fiscali.          Francia in Europa, ipotizzando di
                                               ritornare al Franco.
Sicurezza: creazione di centri chiusi in cui
                                               Sicurezza: 15.000 tra poliziotti e
confinare le persone radicalizzate.            gendarmi più 6.000 agenti di frontiera.
Propone il reclutamento di 10.000 tra          Propone il riarmo massiccio delle forze
poliziotti e gendarmi e vuole migliorare       dell’ordine. La chiusura di tutte le
le condizioni nelle carceri.                   moschee in Francia e l’espulsione
                                               immediata degli stranieri radicalizzati.
Lavoro: riduzione delle tasse sulle
imprese da 33% a 25%, investimento             Lavoro: nazionalismo economico,
mirato per la formazione professionale,        sostegno alle imprese francesi e tasse
occhio particolare alle energie verdi.         extra per chi assume lavoratori stranieri.
Elezioni presidenziali, secondo turno
Il 7 maggio 2017 avviene il secondo turno delle elezioni presidenziali.
Emmanuel Macron diventa ufficialmente il nuovo Presidente della Repubblica, batte
Marine Le Pen ottenendo il 66,06% dei voti validi.

N.b. Nelle due immagini si può osservare la situazione elettorale durante il primo turno e durante
il secondo. Macron è rappresentato dal colore giallo, Marine Le Pen dal colore blu, gli altri partiti
dal rosso.
Conclusioni
«Una rivoluzione democratica profonda per scardinare un sistema politico bloccato.»
« Ci è stata offerta una possibilità: quella di rifiutare uno status quo per avanzare.
Questo percorso per risollevare il nostro Paese comincerà nel maggio 2017.»
« La Francia non può rispondere alle sfide del ventunesimo secolo con gli stessi uomini
e le stesse idee.»
«È il loro modello, sono le loro ricette ad aver fallito» denuncia così gli apparati e le
logiche di Partito.

Queste sono le frasi che Emmanuel Macron disse durante un comizio a Bobigny
durante la sua campagna elettorale. L’esponente più liberale, considerato da tutti un
outsider antisistema, ha lottato fino alla fine contro i responsabili di un sistema
bloccato.
Ha vinto perché «En Marche!» è un movimento, un progetto di società, non un
partito, come Macron ripete spesso, perché «i partiti utilizzano le vite dei francesi
come fondale del loro teatro d’ombra».
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