I federalismi sudamericani. Argentina e Brasile - Presentazione del Volume e qualche riflessione - Éupolis Lombardia, Milano, 15 novembre 2013
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Presentazione del Volume e qualche riflessione Giorgio Brosio, Università di Torino Seminario su I federalismi sudamericani. Argentina e Brasile Éupolis Lombardia, Milano, 15 novembre 2013
La struttura del Volume. 13 capitoli affrontano: Riforme costituzionali. Investimenti, spesa sociale e coesione territoriale. Imposizione locale e perequazione. Risorse naturali. Regole fiscali ed equilibrio finanziario. Il ruolo delle organizzazioni internazionali.
Dati d’assieme sullo stato della decentralizzazione/federalismo in America Latina. Modelli di governo molto diversificati Livello di decentralizzazione fiscale variabile. Elevata incidenza della spesa sociale locale. Scarsa autonomia tributaria. Elevata incidenza delle risorse naturali.
Sistemi di governo Latino Americani L’Argentina come il Messico ha un un sistema federale classico • Il Brasile ha un sistema federale innovativo a tre sfere • Vi sono poi: • Sistemi federali de jure: Venezuela. • Sistemi regionali (senza potere legislativo ): Colombia, Peru, Bolivia. • Sistemi unitari centralizzati: Chile, Uruguay (minor attenzione, ma funzionano bene).
Decentralizzazione in istruzione e sanita’: piu’ di noi As a percentage of total government expenditure for this purpose Colombia 85% 68% Argentina 80% 50% Bolivia 71% 46% Brazil 70% 50% Peru 60% 36% Chile 28% 8% Mexico 21% 18% 0,2% Education Health Uruguay 7% 0 0,2 0,4 0,6 0,8 1
Decentralizzazione in istruzione e sanita’, piu’ di noi As a percentage of total subnational expenditure Peru 54% 16% Colombia 34% 16% Bolivia 34% 11% Chile 8% 31% Argentina 23% 15% Brazil 23% 15% Education Health Mexico 14% 6% 0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6
Poca autonomia tributaria subnazionale (come noi) 100% 1.0 0.6 0.6 0.6 4.4 3.4 2.4 8.5 80% 60% 18.3 15.3 12.0 8.1 40% 21.2 16.5 13.5 17.4 20% 0% Argentina Bolivia Brazil Chile Colombia Costa Rica Ecuador Mexico Central Subnational
Entrate tributarie • Il Brasile è un’eccezione alla situazione Latino - americana • Stati e municipi insieme contribuiscono in Brasile al 30% degli incassi tributari nazionali. • L’Argentina fa parte di un gruppo di paesi con minor ruolo delle entrate locali: con circa il 15% incassi tributari nazionali apportati dalle imposte proprie subnazionali.
Entrate tributarie • Il Brasile è un’eccezione alla situazione Latino - americana di scarso ruolo delle imposte proprie nel finanziamento dei GSN • Stati e municipi contribuiscono insieme al 30% degli incassi tributari nazionali. • L’Argentina fa parte di un gruppo di paesi con minor ruolo delle entrate locali: con circa il 15% incassi tributari nazionali apportati dalle imposte proprie subnazionali.
Entrate tributarie • Il Brasile è un’eccezione alla situazione Latino - americana di scarso ruolo delle imposte proprie nel finanziamento dei GSN • Stati e municipi contribuiscono insieme al 30% degli incassi tributari nazionali. • L’Argentina fa parte di un gruppo di paesi con minor ruolo delle entrate locali: con circa il 15% incassi tributari nazionali apportati dalle imposte proprie subnazionali.
Entrate tributarie • In Argentina e in Brasile, i GSN condividono con il governo centrale il potere di tassare il consumo • Nel caso del Brasile, ciò è riflesso nell’ICMS per gli Stati e nell’ imposta sui servizi (ISS) nei loro municipi • In Argentina le province applicano l’imposta sulle entrate lorde (plurifase, valore pieno).
ICMS: principali caratteristiche l’ICMS ha sostituito l’imposta sulle vendite e consegne (IVC), un tributo cumulativo sulla vendita di beni. Inizialmente una sola aliquota del 15%, poi modificata per renderla compatible con le più elevate aliquote della IVC nelle regioni del Nord and Nord-Est. La Costituzione del 1988 ha ampliato la base dell’ ICM includendovi la produzione di petrolio e di prodotti petroliferi e alcuni servizi a larga base : energia elettrica, telecomunicazioni, i servizi di traspoto inter-stati. Gli altri servizi sono tassati dalle municipalità (ISS). Le aliquote intra-stati sono fissate dagli Stati stessi entro un margine determinato dal Senato federale.
ICMS: caratterístiche principali Come funziona l’ICMS ? L’ICMS differisce dalla maggior parte delle altre IVA : É incassata dagli Stati e non dal governo centrale Non ha un’ampia base imponibile essendo limitato ad un certo numero di beni e servizi Le aliquote interne sono definite dai singoli Stati e quelle intra-stati dal Senato federale E’ in sostanza un’imposta basata sul principio di origine e non su quello di destinazione.
ICMS: principali problemi La legislazione varia da STATO A STATO Eccessiva complessità, costi di adempimento elevati per i contribuenti Apre la via all’evasione e alla competizione fiscale predatoria Un pò di tassazione a cascata per effetto dell’esclusione dei servizi dalla base imponibile Alto livello di evasione, parte dalla quale è dovuta alla differenza fra le aliquote sulle transazioni intra-stato e quelle infra-stati Non vi è integrazione amministrativa fra l’IPI e l’ICMS.
Principali debolezze dello ICMS Mancanza di efficienti meccasnismi di coordinazione fra gli stati La CONFAZ ( Consiglio Nazionale Tributario) un comitato di tutti i ministri statali del Tesoro inizialmente incaricato di approvare le agevolazioni accordate dai singoli stati. Durante il governo dei militari la CONFAZ è stato lo strumento per evitare le guerre fiscali Quando gli stati brasiliani hanno ricevuto maggiore autonomia in materia legislativa riguardo allo ICMS nel 1988, la CONFAZ ha ridotto il proprio controllo sull’imposta Per concedere agevolazioni dirette dallo ICMS gli stati avevano necessità dell’approvazione unanime della CONFAZ , ma le agevolazioni indirette continuavano a profusione. Il risultato sono state le guerre fiscali fra gli stati La CONFAZ è stata ignorata e non ha più funzionato come organo di coordinamento
Imposta argentina sulle entrate: principali caratteristiche Principale imposta delle province argentine Rimonta alla metà degli anni 1940. Multifase e a cascata su cifra d’affari del commercio, industria, professioni, locazione di opere e servizi, ecc. Le alíquote variano per provincia e per attività. Si è cercato invano di sostituirla, nonostante i vari Patti fiscali e gli effetti distorsivi riconosciuti. In mancanza di questo, rimane perlomeno la necessitá di armonizzare l’imposta per ridurre gli effetti distorsivi.
Imposte per livelli di governo (in % del PIl) Argentina (2008) Brasil (2008) Gob. Gob. Estado Centra Prov. Total Centr Munc. Total s l al Ingresos, utilid. y ganancias de cap. 5.3% 5.3% 8.2% 8.2% Propiedad y otros directos 2.3% 1.0% 3.2% 1.1% 0.6% 0.6% 2.3% Grales Bs. y Ss. 7.4% 3.2% 10.6% 5.2% 7.6% 0.8% 13.6% Específicos sobre Bs. y Ss. 1.7% 1.7% 1.5% 1.5% Comercio Internacional 4.4% 0.0% 4.4% 0.6% 0.6% Otros impuestos 0.2% 0.2% 0.4% 0.3% 0.1% 0.5% Seguridad Social 5.1% 5.1% 8.0% 0.6% 0.2% 8.8% Presión Tributaria Total 26.2% 4.4% 30.6% 24.6% 9.2% 1.6% 35.5%
Dipendenza dalle risorse naturali Rents on GDP Rents on public • revenue Africa 16,0 52,4 Asia Pacific 14,3 45,8 Europe 7,9 17,1 Middle-East 20,0 57,2 Ecuador 6,1 24,5 Mexico 7,2 31,8 Trinidad and 7.0 26,1 Tobago Venezuela 15,3 52,4 Bolivia 7,0 30,0
Punti salienti • Prospettiva temporale: tempo di consolidamento, se non ricentralizzazione. • Introduzione del livello intermedio, con spesa sociale: sfida alle diseguaglianze. • Difficolta’ di finanziamento (meno in Brasile: Iva decentralizzata). • Istituzionalizzazione delle Comunita’ Indigene (con problemi con l’ambiente: parere previo e conflitti con il governo centrale).
Punti salienti: riforme concomitanti Cash conditional transfers: in Brasile “Bolsa Escola”. Sussidi – pagati e gestiti dal governo federale- alle famiglie povere a condizione che mandino a scuola i figli. Aumento della partecipazione scolastica, ma abbassamento dei risultati (atteso) Aumento delle probabilita’ di rielezione dei sindaci (senza merito), che riducono il loro impegno e quindi il livello dei servizi in altri settori si deteriora.
Punti salienti • Permanenza delle enormi disparita’ spaziali, ma crescenti preoccupazioni sulla coesione nazionale e sociale. • Crescente popolarita’ nel dibattito politico e intellettuale (anche capitolo di Cetrangolo e Goldschmit) dei fondi regionali e strutturali EU. • (Separazione fra trasferimenti di perequazione e trasferimenti generali per finalita’ di sviluppo).
Punti salienti Eccessivi vincoli alla spesa (earmarking). Sforzo tributario tuttora insufficiente La centralizzazione serve al controllo politico dei partiti di opposizione (non ci pensiamo mai?) Crescita dell debito anche con riduzione delle spese per infrastrutture. (paradossalmente, ma non troppo, il Cile il paese piu’ centralizzato e’ quello che crea piu’ infrastrutture Tentativi di migliorare la gestione finanziaria al livello subnazionale con l’introduzione di regole fiscali. (Juan Pablo)
Punti salienti: risorse naturali • Sembra irrilevante, perche’ ne abbiamo poche.Ma non e’ cosi’ vero e abbiamo grossi problemi di gestione. • Aumento del government take (approfittando dell- aumento dei prezzi internazonali). • Ricentralizzazione in Argentina attraverso le imposte sulle esportazioni. • Piu’ condivisione in Brasile con le aree che non producono
Qualche considerazione generale La decentralizzazione e’ stata basata su un ampio consenso accademico, politico, e internazionle, secondo cui: la decentralizazzione va bene di per se’ stessa, con scarsa considerazione degli incentivi e dei vincoli per i politici. Rischia in definitiva di essere parziale. vincolo di bilancio debole si scaricano I costi su altri. non sono chiari I benefici e I risultati effettivi
“The tragic brilliance mechanism” la decentralizzazione pare brillare, ma i risultati mancano e i problemi si aggiungono. Dobbiamo valutare i risultati dei processi di decentralizzazione. Ma come farlo?
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