Self-efficacy beliefs as personal determinants of subjective well-being across ages
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Self-efficacy beliefs as personal determinants of subjective well-being across ages Patrizia Steca, Marinella Paciello & Laura Picconi University of Rome "La Sapienza" La maggior parte delle cose sono già fatte Fai gli abbellimenti grafici che vuoi Lavora sulle parti indicate se ti e' possibile
Introduction SINTETIZZARE E TRADURREIN UNA PAG A CARATTERE 18 Nello studio dei percorsi di sviluppo individuale una particolare attenzione è stata dedicata alla definizione teorica e all'indagine empirica dei fattori "di protezione" che maggiormente contribuiscono a determinare esiti di adattamento psicosociale di successo (Garmezy, 1991,1993 Robins e Rutter, 1990; Rutter, 1985,1987, 1990; Werner, 1995a, b). L'interesse per i fattori di protezione è particolarmente evidente nel nuovo orientamento promosso dalla psicologia positiva, nell'ambito della quale una forte attenzione è stata proprio dedicata all'individuazione, allo studio e all'indagine delle caratteristiche personali che maggiormente contribuiscono al buon funzionamento individuale (Ryff e Singer, 2003). Lo studio delle determinanti di uno sviluppo e di un adattamento di successo può assumere diverse connotazioni e realizzarsi in una molteplicità di modi, sulla base delle diverse metodologie impiegate per definire, individuare, misurare ed analizzare le variabili che entrano in gioco. Nell'ambito di un modello di matrice interazionista di relazione tra la persona e l'ambiente, Magnusson e colleghi hanno proposto un approccio orientato alla persona, secondo il quale, l'individuo si sviluppa all'interno di una continua e reciproca interazione tra fattori psicologici, biologici e sociali, che si evolve nel corso del tempo. Gli individui differiscono nei modi in cui tali fattori si organizzano e funzionano all'interno di specifici sottosistemi, che vanno a definire tipiche "configurazioni", il cui funzionamento varia da una persona all'altra (ad esempio Magnusson, 1999). Nello studio dei percorsi di sviluppo individuali, risulta, quindi, centrale individuare le configurazioni tipiche delle variabili e le tipologie dei soggetti che sono caratterizzate da tali specifiche configurazioni. In tale prospettiva, tecniche statistiche di raggruppamento dei soggetti risultano particolarmente preziose per l'individuazione di tipologie di soggetti caratterizzati da specifiche configurazioni di variabili (Bergman 1998).
AIMS OF THE STUDY: - To identify clusters of subjects characterized by different level of psychosocial adaptation, during elementary and junior high school. -To examine structural stability (clusters structure) and individual stability (individual belonginess), and to identify longitudinal developmental pathways. -To explore differences among subjects belonging to different longitudinal pathways during adolescence. SUBJECTS: 4 cohorts of subjects (177 males and 129 females), followed from the 3rd grade of elementary school to the 3rd grade of the junior high school. Two follow-ups were realized when subjects were 17.43 years old (d.s.=.5) and 19.36 years old (d.s.=.5); 230 subjects (75.2% of the total group) participated to the first follow-up and 192 subjects (62.8% of the total group) participated to the second follow-up.
MEASURES: >Elementary school: - Prosocial behavior scale in two versions: self-report and teacher rating (Caprara & Pastorelli, 1993). - Emotional instability scale in two versions: self-report and teacher rating (Caprara & Pastorelli, 1993). - Physical and verbal aggression scale in two versions: self-report and teacher rating (Caprara & Pastorelli, 1993). - Peer nomination relative to popularity and refuse in the class. INSERIRE NUMEROSITÀ' E ESEMPI DI ITEM
> Junior high school: - Prosocial behavior scale in the self-report version (Caprara & Pastorelli, 1993). - Emotional instability scale in the self-report version (Caprara & Pastorelli, 1993). - Physical and verbal aggression scale in the self-report version (Caprara & Pastorelli, 1993). - Academic self-efficacy scale (Pastorelli & Picconi, 2001). - Social self-efficacy scale (Pastorelli & Picconi, 2001). - Peer nomination relative to popularity and refuse in the class. - Academic achievement. >Adolescence: - Satisfaction with life scale (Diener, Emmons, Larsen & Griffin, 1985; Pavot & Diener, 1993). - Rosenberg self-esteem scale (Rosenberg, 1965). - Life orientation test (Scheier & Carver, 1985). - Positive and negative affect scale (Watson, Clark & Tellegen, 1988). INSERIRE NUMEROSITA' E ESEMP1 DI ITEM PER LE SCALE NON PRESENTI NELLA SLIDE PRECEDENTE
CLUSTER SOLUTION IN THE 3rd GRADE OF ELEMENTARY SCHOOL
CLUSTER SOLUTION IN THE 5th GRADE OF ELEMENTARY SCHOOL
STRUCTURAL STABILITY FROM THE 3rd TO THE 5th GRADE OF ELEMENTARY SCHOOL Aggiungere qualche parola di discussione dei risultati, ci penso io
STRUCTURAL STABILITY FROM THE 1st TO THE 3rd GRADE OF JUNIOR HIGH SCHOOL
DIFFERENCES AMONG CLUSTERS IN TEST VARIABLES
CLUSTER CATEGORIZATION aggiungere qualche parola x spiegare quello che e y stato fatto
CLUSTER CATEGORIZATION aggiungere qualche parola x spiegare quello che e' stato fatto
DEVELOPMENTAL PATHWAYS The developmental pathways were identified considering the movement of the subjects from one cluster to another during elementary and junior high schools.
FIRST AND SECOND FOLLOW-UP IN ADOLESCENCE: SUBJECTS BELONGING TO THE DIFFERENTATHWAYS
DIFFERENCES AMONG THE DEVELOPMENTAL PATHWAYS IN THE SUBJECTIVE WELL-BEING VARIABLES FIRST FOLLOW-UP IN ADOLESCENCE
Discussion and conclusion ci penso
References Aggiungere riferimenti bibl
Puoi anche leggere