Second Home Los Angeles: il design biofilico targato SelgasCano - Amazon S3
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Second Home Los Angeles: il design biofilico targato SelgasCano Lo studio madrileno SelgasCano ha progettato l’ultima delle sedi di Second Home realizzate nel mondo. L’intervento si colloca a Hollywood, Los Angeles. Conferma la collaborazione ormai pluriennale tra gli spagnoli e la società britannica specializzata nella realizzazione e nell’affitto di spazi di lavoro condivisi creativi e sostenibili. Josè Selgas e Lucía Cano nel 2017 erano stati infatti i progettisti di parte della trasformazione dello storico Mercado do Ribeira di Lisbona. Qui hanno realizzato quello che da più parti venne definito ‘l’ufficio più bello del mondo’, popolato dalla presenza diffusa di oltre 1.200 piante. SelgasCano portano anche a un livello superiore la progettazione di una tipologia edilizia che si evolve per creare spazi di lavoro sempre più accoglienti, informali, luminosi e flessibili. Ma anche sempre più verdi. A Hollywood gli spagnoli riescono a ribaltare il tradizionale rapporto tra verde e spazi lavorativi. Collocano gli uffici, inseriti all’interno di tante piccole strutture vetrate chiamate ‘bungalow’ direttamente dentro un grande giardino. Second Home: sempre più grande e sempre più verde La società basata a Londra prosegue la sua crescita. I nuovi uffici di Hollywood portano infatti a sei le sedi Second Home presenti nel mondo. Si affiancano ai quattro presenti a Londra (Spitalfields, la prima realizzata, London Fields, Holland Park e Clerkenwell Green) e agli uffici di Lisbona.
Anche i nuovi spazi Second Home di Los Angeles nascono per dare forma a una filosofia aziendale tutta basata sulla sostenibilità, sul recupero dell’esistente e sul ruolo del verde come mezzo per aumentare il benessere degli spazi lavorativi. L’azienda britannica è stata fra le prime a rendere la progettazione biofilica un elemento fondante dell’impostazione dei loro uffici. Deskopolitan: il coworking sbarca a Parigi Serpentine Pavillion 2015: la crisalide di SelgasCano Second Home Los Angeles e SelgasCano Gli uffici di Los Angeles contengono anche alcuni degli inconfondibili caratteri peculiari delle architetture dello studio spagnolo: colore, innovazione tecnica e progettuale, utilizzo di materiali contemporanei e poco scontati. Il lavoro sulla preesistenza di Paul Williams L’intervento viene completato nel 2019. S’inserisce in un contesto in cui si collocavano due preesistenze, una delle quali è stata demolita. Quella mantenuta è un edificio a due piani fuori terra completato nel 1964 dal primo architetto afro-americano attivo a Los Angeles, Paul Williams. Il progetto lo utilizza come punto di accesso al complesso e vi posiziona l’ingresso e spazi comuni, al piano terra, e 200 postazioni di lavoro, al primo piano. Rilegge anche la corte centrale, che, aperta e popolata da piante, diventa ulteriore spazio a disposizione per il lavoro, l’incontro e la socialità.
60 nuovi padiglioni immersi in un giardino L’ampliamento vero e proprio è un intervento che si plasma su uno stile di vita favorito anche dalle particolari condizioni climatiche della città. Occupa una superficie di circa 8.500 mq posizionandosi sopra un parcheggio sotterraneo. Imposta e realizza una tipologia nuova e ‘diffusa’ di uffici servita da due sale riunioni, in cui 60 volumi dalle piante ovali sono completamente circondati dal verde. Gli spazi sono tutti a un piano fuori terra, realizzati in quattro dimensioni differenti e in grado di dare complessivamente spazio a 700 persone. Un verde immersivo Il giardino esterno cresce affondando le sue radici all’interno di 1,2 metri di terreno posato sopra la piastra di cemento armato che chiude il parcheggio. Il verde è composto da 10.000 piante di decine di specie e dimensioni differenti che, oltre a garantire benessere, contribuiscono a dare privacy agli interni di volumi completamente vetrati. Il verde crea anche ombra e aiuta e tenere sotto controllo le condizioni ambientali dei luoghi di lavoro. La luce si conferma essere elemento fondamentale nella definizione degli spazi e degli ambienti di lavoro. A Hollywood tutti i bungalow sono chiusi a 360° da pannelli di vetro curvo che, introducendo abbondante luce naturale, minimizzano la necessità di ricorrere all’illuminazione artificiale. La sostenibilità I nuovi uffici Second Home di Hollywood vogliono essere sostenibili sia nelle loro strutture che nella gestione della grande superficie di verde. Sostenuti da strutture metalliche,
i bungalow realizzano le loro poche parti opache in Cross Laminated Timber (CLT). Il complesso dispone di un sistema di recupero dell’acqua piovana. Due cisterne di capacità complessiva di circa 140.000 litri la stoccano rendendola disponibile per il soddisfacimento delle richieste, sicuramente no ridotte, di una vasta superficie verde. Anche gli uffici Second Home di Los Angeles sono per i loro utilizzatori un sistema integrato che affianca l’attività lavorativa con una serie di proposte culturali. Photogallery © Iwan Baan Chiudi © Iwan Baan Chiudi © Iwan Baan Chiudi © Iwan Baan Chiudi © Iwan Baan Chiudi © Iwan Baan Chiudi © Iwan Baan
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