Santiago Calatrava e l'Oculus di New York: A che punto sono i lavori? - Amazon S3
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Santiago Calatrava e l’Oculus di New York: A che punto sono i lavori? Conosciuto anche come “Oculus”, il World Trade Center Transportation Hub di Santiago Calatrava è una struttura zoomorfa alata, alta 48,77 m dal sedime stradale e con una parte interrata che raggiunge quota -21,3 m, attualmente in costruzione a New York. Il progettista valenciano, già autore delle stazioni di Zurigo, Lisbona e Lione, realizzerà il terzo più grande centro di trasporto intermodale della città, situato tra il 2 Wtc (World Trade Center) e il 3 Wtc. Andrà a sostituire la stazione temporanea Path (Port Authority of New York and New Jersey) World Trade Center, connettendo i treni Path, 11 linee della metropolitana, le World Trade Center Towers 1-4, la piazza del memoriale, la Brookfield Place (ex World Financial Center) e il terminal dei traghetti Battery Park City. L’Autorità Portuale, proprietaria e gestore del sito, riferisce di una vasta superficie ad aula centrale, lunga circa 111 m e larga 35 m, con un dislivello variabile di quota, rilevato fra i lati est e ovest dell’hub, tra 1,5 m e 3 m. Lungo i suoi bordi interni saranno previsti circa 20.900 mq di spazi multilivello di vendita al dettaglio, con canoni di locazione oscillanti tra i 4.305 e i 5.382 dollari al mq. Secondo alcune stime, l’intero complesso servirà giornalmente 250.000 pendolari, su una superficie complessiva di 74.300 mq dedicata a metropolitana e ai treni Path. {GALLERY}L’Oculus, nella sua iconografia metafisica, ricorda il Padiglione Quadracci realizzata per il Milwaukee Art Museum dal progettista spagnolo nel 2001. Diverse però sono le
opinioni a detrimento dell’opera, fra cui quella espressa dal critico di architettura del New York Post, Steve Cuozzo che si è dichiarato scettico circa le forme dell’erigenda struttura, definendola “una mostruosità auto-indulgente, fuori proporzione rispetto al suo intorno”. Altri, scherzosamente, paragonano le sue “ali” alla vela centrale del Dimetrodon, un pelicosauro tetrapode vissuto nel Permiano inferiore. © Port Authority of New York and New Jersey Volendo analizzare questo accostamento, in tale predatore la vela era usata probabilmente per la termoregolazione, dato che l’area della superficie doveva permettere al Dimerodonte di riscaldarsi o raffreddarsi in maniera più efficiente. Quindi, se compariamo questo primitivo tentativo di controllo della temperatura corporea alla struttura progettata da Calatrava, è
evidente che tale peculiarità specifica non è stata recepita nella costruzione, e le due ali sono quindi solamente superfetazioni ornamentali, non dettate da ragioni climatiche primarie. Inizialmente Calatrava richiese ed ottenne come materiale per l’esecuzione dell’opera un tipo di acciaio proveniente da un’acciaieria del Nord Italia, la Cimolai, imprimendo un aumento dei costi legato alla fornitura di circa 12.000 tonnellate di metallo delle 36.500 totali. La fornitura degli elementi in acciaio rimanenti è poi stata commissionata a Urssa e Horta Coslada, costruttori metallici spagnoli con esperienza di lavoro sui progetti di Calatrava, che richiese l’impiego di diversi tipi di acciaio non tipicamente utilizzati in campo strutturale. Responsabile del progetto complessivo di costruzione dell’hub, invece, è la multinazionale svedese Skanska Koch, colosso che ha realizzato, tra l’altro, la Heron Tower a Londra. La struttura e il cantiere Come detto, la sala centrale ad ambiente unico presenta una copertura in metallo e vetro, costituita da una serie di portali detti A-frame di dimensioni variabili, fino a 36,57×8,22 m e pesanti anche 50 tonnellate, accostati e ripetuti spazialmente in modo da favorire il fissaggio delle successive travature a sbalzo. Per spiegare ulteriormente, la distribuzione delle forze agenti sull’Oculus sarà simile a quella di una volta a sesto rialzato, con tendenza a ridurre la spinta al piede al di fuori della base, anche grazie all’aiuto di sub-portali posti nell’interrato. Il primo costolone è stato montato in situ a partire dal 4 marzo 2014.
© Port Authority of New York and New Jersey © Port Authority of New York and New Jersey Secondo la pagina Facebook WTC Progress, tutte le travi dell’Oculus sono state posate dal mese di agosto 2014, seguite dalle relative saldature in opera. La società statunitense Atema è stata coinvolta per migliorare la costruibilità dei giunti saldati. Gli operai hanno montato 114 travi curve in metallo aventi lunghezza fino a 21 m e spessore di 4,45 cm, connesse fra loro da un arcareccio esterno su tutta la lunghezza e posto su entrambi i lati. Questa curvatura ha generato una maggiorazione del carico eccentrico verticale sulle colonne, mentre il connettore si è reso necessario al fine di solidarizzarle, garantendo quindi migliore stabilità all’azione del vento e una distribuzione più uniforme dei
carichi orizzontali. © Port Authority of New York and New Jersey Per l’intera fornitura dell’acciaio si sono resi necessari 460 viaggi di camion nel corso di pochi mesi. Al termine della fase di posa, comprensiva anche della saldatura, è stata applicata, negli interrati, una verniciatura elettrostatica resistente al fuoco, mentre l’uso della stessa finitura ignifuga all’esterno sarebbe stato irrilevante, in quanto esposta alle intemperie. A tutela della sicurezza e in seguito agli atti terroristici compiuti a Madrid nel 2004 e a Londra l’anno successivo, il numero delle costolature è raddoppiato e le 2 “ali” hanno visto ridursi le vetrate poste negli interstizi. Tale decisione ha diminuito lo spazio tra le nervature, passando ad una luce netta di 1,67 m dai 3,35 m previsti, limitando così la quantità di vetro esposta a un possibile spostamento violento d’aria. Anche la copertura, originariamente progettata prevedendo un’apertura meccanizzata in grado di aumentare la luce e la ventilazione naturale nello spazio sottostante, è stata modificata a causa di vincoli di bilancio
e di spazio. Tali mutazioni hanno quasi certamente fatto perdere parte della sua delicatezza formale, incrementandone invece l’espressività strutturale, la quale annovera anche l’impiego di 45.873 m3 di calcestruzzo. La complessità della costruzione ha imposto una rigida calendarizzazione per soddisfare le esigenze logistiche, rendendo necessario lavorare 6/7 giorni a settimana in 2 turni da 10 ore. Il numero di unità impiegato da Skanska era perciò variabile, da circa 150 a 500 operai, a seconda delle lavorazioni che dovevano essere eseguite nelle varie fasi. Studi aeroelastici su modelli in scala 1:200 e 1:68, condotti nel Boundary Layer Wind Tunnel Laboratory (Blwtl) presso la Facoltà di Ingegneria della University of Western Ontario, hanno permesso di valutare gli elementi specifici della struttura alare. I modelli aeroelastici hanno fornito informazioni dirette sulla media e sui carichi dinamici indotti dal vento, oltre a permettere un’analisi della stabilità aerodinamica degli elementi. Il team di ingegneri ha incluso, nello studio, considerazioni relative alle pressioni indotte dal vento sulla struttura del corridoio di connessione Oculus-piattaforme, e la velocità dello stesso a livello del transito pedonale attorno al sito. Il ruolo del Bim Al fine di colmare il divario tra la progettazione esecutiva e la costruzione, il team progettuale ha adoperato il Building Information Modeling (Bim) per coordinare al meglio le tecniche costruttive. Con un costo di 40.000 dollari, la modellazione Bim non è stata una scelta economica per l’Autorità Portuale di New York e New Jersey, ma così facendo si è ovviato a conflitti ed eventuali interferenze in loco, che avrebbero potuto produrre un ulteriore aumento del costo globale. La joint venture edile, formata da Tishman
Construction Corp. e dalla Turner Construction Company, si è adoperata congiuntamente per risolvere i problemi relativi alla realizzazione di un centro di primaria importanza per la metropoli, senza venir meno alla richiesta necessità di mantenere un sistema di metropolitana operativo. Tale abilità pianificatoria ha permesso alla prima piattaforma della metropolitana di entrare in funzione alla fine del 2013. Una pavimentazione in marmo bianco, formata da piastrelle di forma di parallelogramma, collega l’Oculus alle piattaforme A e B (in costruzione) e ad una prevista C, tramite un corridoio di circa 183 m di lunghezza. Le scale sono state realizzate assemblando sezioni prefabbricate. Secondo lo sviluppatore Larry Silverstein, la trave di colmo sarebbe dovuta essere collocata entro l’agosto del 2014, ma essa è stata posata solo il 25 novembre. Nel bilancio complessivo delle stime delle tempistiche di costruzione del World Trade Center, tale dato risulta essere comunque piuttosto soddisfacente. Con questo traguardo finalmente raggiunto, presumibilmente l’hub sarà in grado di essere inaugurato nella seconda metà del 2015. Ciò nonostante, il ritardo complessivo sul termine dei lavori è di 4 anni e con costi sforati di circa 1,94 miliardi di dollari, quasi raddoppiando le stime iniziali poste in 2 miliardi. Tali dilazioni temporali paiono da imputarsi a continui rinvii di natura politica e a bizantinismi governativi. Calatrava, infatti, corteggiò la città 10 anni fa, proponendo quello che venne definito un “uccello in volo”, il quale però perse via via gran parte della leggerezza e arrivando a essere qualcosa meno rispetto ad un grazioso volatile. Proprio nel gennaio del 2004, l’Autorità Portuale decise infatti di modificare il masterplan di Libeskind per introdurre questa nuova stazione, destinata a rivaleggiare con la Penn Station e il Grand Central Terminal. Circa l’aumento del budget, invece, il dito è puntato contro una serie di concause, fra cui l’aumento del costo dell’acciaio, differenti
variazioni e integrazioni progettuali, oltre ai gravi danni inferti dal passaggio degli uragani Katrina e Sandy, stimati in circa 400 milioni di dollari. Cronologia della costruzione Nel luglio 2008, i primi “costoloni” prefabbricati per il passaggio pedonale in Fulton Street sono stati collocati in situ. Circa il piano mezzanino della stazione, sono in corso lavori sulla fondazione. Nel marzo 2011, oltre 225 dei previsti 300 pezzi globali di acciaio, costituenti la copertura della stazione, sono stati disposti. Il mese successivo alla posa della reticolare strutturale Vierendeel è iniziata la collocazione in opera di una sezione di 50 tonnellate. Al termine dei lavori complessivi, il peso combinato del traliccio è di 271 tonnellate, e funge anche da supporto per l’angolo nord-est del WTC Memorial. Nel luglio 2012, si constatava il montaggio delle sottostrutture metalliche dell’Oculus, la costruzione dei collegamenti al complesso veicolare di Security Center e al corridoio Greenwich Street (Linea 1 della metropolitana), in acciaio e calcestruzzo. Nel giugno 2013, 10 portali esterni sono stati disposti nell’Oculus. La costruzione è prevista possa concludersi all’inizio del 2015, mentre il layout interno entro la fine
dello stesso anno, con l’apertura ufficiale programmata per il 17 dicembre. Nel novembre 2013, 110 archi erano stati assemblati, mentre i restanti 20 sono stati posati nel gennaio 2014. Il 25 febbraio 2014, la prima piattaforma della nuova stazione, la Platform A, è stata aperta al pubblico. A marzo 2014, 106 delle 114 nervature sono state collocate nell’Oculus, procedendo, entro il giugno 2014, alla posa delle prime 9 travi a sbalzo e delle restanti 8 costolature. Nel maggio 2014, tutte le 114 nervature erano state fissate, dando il via alla posa delle prime 3 travi bianche a punta. Alla fine di maggio, sono state aggiunte altre 2 travi, per un totale di 5. Ad ottobre 2014, sono state posate 99 delle 114 travi previste, avviando al contempo i lavori di verniciatura. Il 22 novembre 2014, l’ultima trave è stata disposta e si è proceduto allo smontaggio di una delle 2 gru fornite da Skanska.
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