RIVISTA DI SCIENZE DELL'EDUCAZIONE - DOSSIER ALLEANZE EDUCATIVE IN UNA SOCIETÀ COMPLESSA

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RIVISTA DI SCIENZE DELL'EDUCAZIONE - DOSSIER ALLEANZE EDUCATIVE IN UNA SOCIETÀ COMPLESSA
RIVISTA DI SCIENZE
                                                                                                                            DELL’EDUCAZIONE
                                                                                                                            PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL'EDUCAZIONE AUXILIUM
                                                                                                                                      ANNO LVII ● SETTEMBRE DICEMBRE 2019
POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN ABB. POSTALE D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1, COMMA 2 E 3, C/RM/04/2014

                                                                                                                                             DOSSIER
                                                                                                                                        ALLEANZE EDUCATIVE
                                                                                                                                    IN UNA SOCIETÀ COMPLESSA
COMITATO DI DIREZIONE
       PINA DEL CORE
      MARCELLA FARINA
   MARIA ANTONIA CHINELLO
      GRAZIA LOPARCO           RIVISTA DI SCIENZE
       ELENA MASSIMI           DELL’EDUCAZIONE
       MARIA SPÓLNIK           PUBBLICAZIONE QUADRIMESTRALE
                               EDITA DALLA PONTIFICIA
    COMITATO SCIENTIFICO       FACOLTÀ DI SCIENZE DELL'EDUCAZIONE
JOAQUIM AZEVEDO (PORTUGAL)     “AUXILIUM” DI ROMA
  GIORGIO CHIOSSO (ITALIA)
JENNIFER NEDELSKY (CANADA)
  MARIAN NOWAK (POLAND)        DIREZIONE
JUAN CARLOS TORRE (ESPAÑA)     Via Cremolino 141
 BRITT-MARI BARTH (FRANCE)     00166 Roma
  MICHELE PELLEREY (ITALIA)
MARIA POTOKAROVÁ (SLOVAKIA)    Tel. 06.6157201
                               Fax 06.615720248
    COMITATO DI REDAZIONE
     ELIANE ANSCHAU PETRI      E-mail
   CETTINA CACCIATO INSILLA    rivista@pfse-auxilium.org
         PIERA CAVAGLIÀ        coordinatore.rse@pfse-auxilium.org
   HIANG-CHU AUSILIA CHANG
                               Sito internet
   MARIA ANTONIA CHINELLO      http://rivista.pfse-auxilium.org/
      SYLWIA CIĘŻKOWSKA
         PINA DEL CORE
                               Informativa GDPR 2016/679
   ALBERTINE ILUNGA NKULU
                               I dati personali non saranno oggetto
       MARCELLA FARINA
                               di comunicazioni o diffusione a terzi.
KARLA M. FIGUEROA EGUIGUREMS
                               Per essi Lei potrà richiedere,
       MARIA KO HA FONG
                               in qualsiasi momento,
     RACHELE LANFRANCHI
        GRAZIA LOPARCO         accesso, modifiche, aggiornamenti,
         ELENA MASSIMI         integrazioni o cancellazione,
    ANTONELLA MENEGHETTI       rivolgendosi al responsabile dei dati
         ENRICA OTTONE         presso l’amministrazione della rivista.
      MICHAELA PITTEROVÀ
       PIERA RUFFINATTO
          MARTHA SÉÏDE
      ROSANGELA SIBOLDI
     ALESSANDRA SMERILLI
      MARIA TERESA SPIGA       ASSOCIATA
                               ALLA UNIONE STAMPA
         MARIA SPÓLNIK         PERIODICA
         MILENA STEVANI        ITALIANA

   DIRETTORE RESPONSABILE
                               Aut. Tribunale di Roma
   MARIA ANTONIA CHINELLO      31.01.1979 n. 17526

 COORDINATORE SCIENTIFICO      Progetto grafico impaginazione
      MARCELLA FARINA          e stampa
                               EMMECIPI SRL
   SEGRETARIA DI REDAZIONE
     RACHELE LANFRANCHI
                               ISSN 0393-3849
RIVISTA DI SCIENZE
DELL’EDUCAZIONE

       ANNO LVII NUMERO 3 • SETTEMBRE/DICEMBRE 2019
                               Poste Italiane Spa
                       Sped. in abb. postale d.l. 353/2003
       (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2 e 3, C/RM/04/2014

  PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL'EDUCAZIONE AUXILIUM
DOSSIER
           ALLEANZE EDUCATIVE IN UNA SOCIETÀ
           COMPLESSA
           Educational relationships in a complex society
           Introduzione al Dossier
           Introduction to the Dossier
           Hiang-Chu Ausilia Chang                                           322-326
           Messaggio del Santo Padre Francesco
SOMMARIO

           per il lancio del Patto educativo
           Message of His Holiness Pope Francis
           for the launch of the Global Compact on Education                 327-329
           “Far crescere l’umano”,
           compito di ogni alleanza educativa
           “Developing the human dimension”:
           the task of every educational relationships
           Bruno Rossi                                                       330-346
           Alleanze educative e contesti partecipativi.
           Costruire inclusione a scuola nella società complessa
           Educational relationships and participative contexts.
           Building inclusion in schools in a complex society
           Luigi D’Alonzo - Ilaria Folci                         347-360
           Considerazioni a partire da Christus vivit
           e dal Documento finale del Sinodo sui giovani
           Alleanze educative al servizio dei giovani.
           Educational relationships in the service of youth.
           Considerations from Christus Vivit
           and the Final Document of the Synod on Youth
           Gustavo Cavagnari                                                 361-378
           «Perché la scuola non si fida delle mie capacità
           e del mio impegno a provare qualcosa di nuovo
           con i miei compagni e i professori?».

           -
           Il Progetto “Fare scuola”
           “Why does the school not trust my abilities

            318     PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
and my commitment to try something new
    with my friends and professors?”
    The Project “Fare scuola”
    Bruna Elena Giacopini                                                     379-399

    DONNE NELL’EDUCAZIONE
    Nell’aeropago delle scienze dell’educazione.
    Verso il 50° della Facoltà «Auxilium»
    In the areopagus of the educational sciences.
    Towards the 50th anniversary of the Faculty «Auxilium»
    Marcella Farina                                        402-418

    ALTRI STUDI
    Sistemi e trascendenze: le identità “vulnerabili”
    Systems and transcendences:
    the “vulnerable” identities
    Pier Paolo Bellini                                                        420-431

    La consegna di sé senza riserve nella vita
    della Beata Eusebia Palomino
    Blessed Eusebia Palomino’s commitment
    of herself without reservation during her life
    Francesca Venturelli                                                      432-442

    ORIENTAMENTI BIBLIOGRAFICI
    Recensioni e segnalazioni                                                 444-459
    Libri ricevuti                                                            460-461

    INDICE DELL’ANNATA 2019                                                   464-472

    NORME PER I COLLABORATORI DELLA RIVISTA                                   474-475

RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LVII NUMERO 3 SETTEMBRE/DICEMBRE 2019

                                                                                  -
                                                                                  319
RIVISTA DI SCIENZE
DELL EDUCAZIONE
PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL'EDUCAZIONE AUXILIUM

                 D
              DOSSIER
         ALLEANZEMEDUCATIVE
                 A COMPLESSA
     IN UNA SOCIETÀ
CONSIDERAZIONI A PARTIRE DA CHRISTUS VIVIT
E DAL DOCUMENTO FINALE DEL SINODO SUI GIOVANI

ALLEANZE EDUCATIVE AL SERVIZIO
DEI GIOVANI
EDUCATIONAL RELATIONSHIPS IN THE SERVICE OF YOUTH.
CONSIDERATIONS FROM CHRISTUS VIVIT AND THE FINAL DOCUMENT
OF THE SYNOD ON YOUTH

GUSTAVO CAVAGNARI1

                                                   e un rilancio».5 Per tale ragione, in que-

                                                                                                  ALLEANZE EDUCATIVE AL SERVIZIO DEI GIOVANI / GUSTAVO CAVAGNARI
1. Quattro annotazioni,
a modo di introduzione                             sto articolo le citazioni del testo sinodale
L’Esortazione apostolica post-sino-                saranno utilizzate congiuntamente a
dale Christus vivit2 ha portato a com-             quelle del testo papale.
                                                   Esprimendo l’intenzione di aprire un
pimento con autorevolezza il percorso
                                                   dialogo con i giovani, il testo del Papa
sinodale dedito a riflettere sul tema “I
                                                   si presenta come una “lettera” (ChV
giovani, la fede e il discernimento vo-
                                                   3) che alterna alcuni passi argomen-
cazionale”.3 Come tale, il documento
                                                   tativi ad altri colloquiali, in cui l’autore
del Papa si pone espressamente nel
                                                   si rivolge direttamente al lettore dando
solco di tutti i passi precedenti del
                                                   a ciascuno del “tu”. Come già avve-
percorso sinodale, si connette stret-
                                                   nuto in precedenti documenti di papa
tamente al Documento finale offerto
                                                   Francesco, non si deve pretendere
dai Padri sinodali,4 al quale aggiunge             dunque di trovare in questo testo dei
ulteriori elementi di riflessione, e infine          chiarimenti o delle precisazioni logi-
apre la strada a compiere dei passi in             camente articolate; piuttosto è pos-
avanti. Ecco, quindi, il primo dato da             sibile rinvenire delle indicazioni, offerte
prendere in considerazione per la ri-              con uno stile cifrato di prossimità e
flessione che segue: purché l’Esorta-               semplicità, che non poche volte hanno
zione papale abbia una collocazione                bisogno di essere collocate in rap-
propria tra i documenti ufficiali del ma-           porto ad altre affermazioni per essere
gistero, essa raccoglie la ricchezza dei           correttamente intese. Da qui, dunque,
lavori sinodali e rimanda esplicitamente           una seconda considerazione per il
al suo testo conclusivo (ChV 4), il quale          presente contributo: del tema che ci
viene «assunto al di là dei parecchi               riguarda, l’educazione, si parla solo

                                                                                            -
passi testualmente citati e di quelli, as-         in obliquo, e perfino utilizzando lo
sai più numerosi, di cui si coglie un’eco          stesso concetto secondo una diver-

          RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LVII NUMERO 3 SETTEMBRE/DICEMBRE 2019   361
RIASSUNTO                                     SUMMARY
            Recependo quanto già detto nel                Taking up what was stated in the
            Documento finale del Sinodo sui                Final Document of the Synod on
            giovani (2018), anche l’Esortazione           Youth (2018), the post-Synod Apos-
            apostolica post-sinodale Christus             tolic Exhortation Christus vivit (2019)
            vivit (2019) ricorda che, nel loro            recalls that youth must be able to
            processo di maturazione, i giovani            count on the help of authoritative
            devono poter contare sull’aiuto di            adults who are able to transmit the
            adulti autorevoli che riescano a tra-         foundational values of existence. Con-
            smettere i valori fondanti dell’esi-          sidering the complexity of today’s
            stenza. Considerando la comples-              world, which makes educating new
                                                          generations increasingly challenging
DOSSIER

            sità del mondo odierno, che rende
            sempre più impegnativa e difficile             and difficult, these adults are asked
            l’educazione delle nuove genera-              to face their educational task not in
            zioni, a tali adulti è chiesto di af-         isolation but online, by forming rela-
            frontare il loro compito educativo            tionships and coming to collaborative
            non isolatamente ma in rete, facen-           agreements in a synod-type style.
            do alleanze, arrivando a intese col-          This challenge is an appeal to educa-
            laborative con stile sinodale. Tale           tors in the same area and the same
            sfida chiama in causa gli educatori            territory, as well as various educational
            di uno stesso spazio, gli educatori           agencies both within and without the
            che appartengono ad uno stesso                ecclesiastical environment.
            territorio, e anche le diverse agenzie        Keywords
            educative, sia all’interno che al-            Christus vivit, intergenerational rela-
            l’esterno dei contorni ecclesiali.            tionships, educational alliances, plural-
            Parole chiave                                 ism, anthropological vision, leadership.
            Christus vivit, alleanze intergenera-
            zionali, alleanze educative, pluralismo,
            visione antropologica, leadership.

          sità di significati, per cui è inconclu-         nel Documento finale quanto nella
          dente cercare di trovare un paragrafo           Esortazione apostolica per educazio-
          o una sezione che serva come punto              ne si intende quell’azione di accom-
          di riferimento per il nostro scritto. Al        pagnamento, di mediazione, di faci-
          contrario, per gli elementi più rilevanti       litazione, la cui preoccupazione so-

          -
          rimanderemo a più punti nel testo.              stanziale e specifica è la crescita
          In generale, si potrebbe dire che tanto         della persona in umanità (DF 70).

           362      PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
tico del Vangelo del Signore (DF 15).6
                                                  Infatti, per noi, cristiani, «il diventare
RESUMEN
Acogiendo lo que se dijo en el Do-                “più uomo” del giovane (e la proposta
cumento final del Sínodo sobre los                 educativa in questo senso) non è a
jóvenes (2018), también la Exhorta-               scapito dell’annuncio del Vangelo e
ción apostólica post-sinodal Christus             della radicalità di esso».7 Infine, la
Vivit (2019) recuerda que, en su pro-             pastorale, di cui si parla in svariati pa-
ceso de maduración, los jóvenes                   ragrafi, è legata sia alla educazione
deben poder contar con la ayuda                   che alla evangelizzazione, dal mo-
de adultos autorizados que logren                 mento in cui tanto la promozione
transmitir los valores fundantes de               umana quanto la proposta inequivo-
la existencia. Teniendo en cuenta la              cabile di Gesù Cristo sono alcune
complejidad del mundo actual, que                 delle sue dimensioni costitutive. Nel

                                                                                                 ALLEANZE EDUCATIVE AL SERVIZIO DEI GIOVANI / GUSTAVO CAVAGNARI
hace la educación de las nuevas                   suo insieme, però, la pastorale ha
generaciones cada vez más ardua y                 una sua particolarità, per cui si do-
difícil, se les pide a estos adultos              vrebbe evitare di fare una interpreta-
que afronten su tarea educativa no                zione semplicistica che la sbilanci
aisladamente sino en red, haciendo                verso un versante o verso l’altro.
alianzas, llegando a acuerdos de                  Infine, è chiaro che, in quanto segue,
colaboración con un estilo sinodal.               l’educazione sarà declinata come una
Este desafío pone en tela de juicio               attività corale. Essa infatti «è la grande
a los educadores de un mismo es-                  sfida che la cultura attuale lancia a
pacio, a los que pertenecen al mismo              coloro che credono all’uomo e alla
territorio, y también a las diversas              sua dignità», e con le sue esigenze,
agencias educativas, tanto dentro                 «chiede la collaborazione di tutte le
como fuera de los límites eclesiales.             persone che amano l’uomo e ne cer-
Palabras clave                                    cano una promozione».8
Christus vivit, Alianzas intergenera-
                                                  2. La giovinezza come età
cionales, alianzas educativas, plu-
                                                  della vita
ralismo, visión antropológica, lea-
dership.                                          Il Sinodo sui giovani definisce la gio-
                                                  vinezza come quel periodo dell’esi-
                                                  stenza in cui, attraverso un cammino
Senza pretese di opporle, ma neppure              di maturazione, ci si schiude nel-
di semplicemente identificarle, a que-             l’adultità (DF 68).9 Questa età della
sta azione educativa, associata alla              vita,10 originale e stimolante (DF 60),
promozione dell’uomo e dell’umano,                singolare e irrepetibile (DF 140), rap-
si unisce l’evangelizzazione, proposta            presenta un «momento prezioso»

                                                                                           -
in diverse occasioni come la testimo-             (ChV 135) e cruciale in cui i giovani
nianza e l’annuncio esplicito e tema-             prendono delle decisioni che daranno

         RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LVII NUMERO 3 SETTEMBRE/DICEMBRE 2019   363
alla loro esistenza una configurazione          educare i giovani ad assumersi la
          determinante e un senso definitivo              propria esistenza (DF 70) e, in un
          (DF 108; ChV 282). In questa fase, in-         contesto di fede cristiana, per chia-
          fatti, essi prendono delle risoluzioni         marli esplicitamente a una vita da di-
          per mezzo delle quali si proiettano «in        scepoli di Gesù Cristo (DF 82). In un
          avanti» e «costruiscono gradualmente           rapporto capace di onorare tali ca-
          un progetto di vita» (DF 65; ChV 137).         ratteristiche, chi è accompagnato ma-
          Nel fare queste «scelte di vita» (DF           tura in umanità (DF 113) e, se è cri-
          68), tuttavia, loro non sono né posso-         stiano, anche nella propria fede e nel
          no starsene soli (DF 66). Persino in-          dinamismo della sequela Christi (DF
          consapevolmente, i giovani sono aiutati        20, 56, 96); inoltre, chi accompagna
          anzitutto dagli «stessi coetanei» (DF          matura nella propria capacità di fare
          36), che nel migliore dei casi offrono il      una lettura sapiente dell’età giovanile
DOSSIER

          loro consiglio amichevole e la loro te-        (DF 64) e, se è cristiano, anche nella
          stimonianza di vita basata sulla propria       propria fede (DF 56).
          esperienza (DF 56). Inoltre, anche la
          presenza «di adulti autorevoli» si rivela      3. Tessere reti, incrociare fili
                                                         e storie, stringere mani
          opportuna e senz’altro necessaria per
          crescere in modo maturo (DF 71) e              Nell’arduo compito di educare, si è
          «fare scelte definitive» che impegnino          d’accordo sul fatto che i giovani non
          per tutta la vita (DF 76; ChV 264).            possono andare avanti «in solitudine»
          «In vista della loro crescita e delle          (DF 65). Il Sinodo vuole riaffermare
          scelte che sono chiamati a compiere»,          però che anche per gli educatori
          offrire ai giovani questo servizio di          «“camminare insieme” è fondamen-
          accompagnamento è, per gli adulti,             tale per dare credibilità ed efficacia al
          «un vero atto di amore nei loro con-           proprio servizio» (DF 126). Se «la sa-
          fronti» (DF 35; ChV 187). Il Sinodo ri-        pienza popolare dice che “per edu-
          badisce comunque che un’azione                 care un bambino ci vuole un villaggio”,
          educativa in grado di aiutare le nuove         questo principio oggi vale» senz’altro
          generazioni a procedere verso l’adul-          per l’educazione dei giovani (DF 131).
          tità umana e cristiana (DF 92) è quella        Innanzitutto, per motivi antropologi-
          in cui gli adulti sono capaci non solo         co-esistenziali: il compito di educare
          di uscire, incontrare, tessere relazioni,      non può essere separato dal compito
          ascoltare e “fare strada” insieme ai           più complessivo di vivere insieme.
          giovani, ma anche d’interpellare, pro-         «In un recente intervento sul tema
          vocare, annunciare e fare proposte,            educativo papa Francesco ha citato
          secondo il «testo paradigmatico» di            un proverbio africano tanto bello:
          Emmaus (Lc 24,13-35; DF 4). In altre           “Per educare un figlio ci vuole un vil-

          -
          parole, adulti disposti a dedicare tem-        laggio”; e lo ha parafrasato in questi
          po, energie e risorse (DF 119) per             termini: “Per educare un ragazzo ci

           364     PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
vuole tanta gente: famiglia, insegnanti,           cifrare (DF 157) e «rendono sempre
personale non docente, professori,                 più impegnativa e difficile l’educazione
tutti”. Non solo ci vuole tanta gente,             delle nuove generazioni, tanto che la
ci vuole un’alleanza tra questa gente.             “questione educativa”… viene per-
E l’alleanza è quella resa possibile               cepita come “emergenza” o, in ogni
dalla condivisione dei significati ele-             caso, come “crisi” che interpella la
mentari della vita, e dunque dalla cul-            coscienza di tutti».12
tura. Così infatti può essere definita              Infine, per motivi pratico-pedagogici:
la cultura intesa nel suo senso antro-             le singole persone avvertono la fatica
pologico: come il complesso dei si-                di doversi confrontare con le per-
gnificati elementari della vita iscritti            plessità della società, sperimentano
nelle forme della vita comune […]. At-             incertezza e solitudine, o riflettono
traverso le forme della vita della fa-             sensibilità e approcci diversi di fronte

                                                                                                  ALLEANZE EDUCATIVE AL SERVIZIO DEI GIOVANI / GUSTAVO CAVAGNARI
miglia, anzitutto; attraverso poi le for-          a tali sfide, il che mostra la conve-
me della vita sociale, riconosciute                nienza di accordarsi tra di loro.
peraltro nella loro obiettiva ragione di           Questi e altri aspetti portano a con-
debito nei confronti della famiglia,               cludere che «nessun educatore può
dell’alleanza coniugale tra uomo e                 pensare di potersi muovere da solo.
donna, della primaria alleanza tra ge-             L’azione educativa non può essere
nitori e figli. Un “villaggio” così inteso          un monologo».13 Il problema è, co-
oggi stenta molto a realizzarsi; per               munque, che «la nostra visione è stata
questo ardua appare la stessa edu-                 ingannata dalla nozione illusoria della
cazione. Il rimedio non può essere di              atomizzazione del “sé”, facendoci cre-
fare a meno del villaggio; occorre in-             dere che non abbiamo bisogno degli
vece reperirne pazientemente le in-                altri; o che è “noi” contro “loro”; o che
certe tracce, portarle a evidenza e in-            solo uno può vincere; o una schiera
crementarne la consistenza».11                     di altre illusioni simili che sono ugual-
Poi, per ragioni antropologico-culturali:          mente insidiose… A volte, la nostra
fattori quali l’assestamento di una so-            visione moderna e individualista ci in-
cietà multiculturale e multireligiosa, i           coraggia persino a vedere noi stessi
nuovi paradigmi e i mutamenti culturali            come vittimizzati da “loro”, derubati
che hanno diffuso stili di vita inediti,           di ciò che è veramente “nostro”. Non
l’impatto della tecnica sulla natura e             vedere le interconnessioni del mondo
sull’uomo, la diffusione del digitale e            creato da Dio possono solo sfociare
il suo influsso sul modo di percepire               nella “di-visione”. Abbiamo bisogno
se stessi e il mondo, e la globalizza-             di una nuova visione… in rete».14
zione che ha portato con sé tanto dei              Il Sinodo ci ricorda perciò un dato
benefici quanto delle autentiche forme              che dovrebbe essere scontato: in

                                                                                            -
di colonizzazione culturale, sono alla             educazione, il coinvolgimento di una
base di un mondo complesso da de-                  pluralità di figure educative è oppor-

          RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LVII NUMERO 3 SETTEMBRE/DICEMBRE 2019   365
tuna (DF 98). Per riferirsi, appunto, al       tolineano aspetti metodologici, par-
          bisogno educativo di “fare squadra”,           tecipativi, organizzativi e comunicativi
          quale condizione necessaria per                che, a modo loro, esprimono impor-
          un’azione riuscita ed effettiva, si parla      tanti dinamismi antropologici, peda-
          di corresponsabilità, di collaborazione,       gogico-sociali e, quando occorre, an-
          di partecipazione, di lavoro in rete.          che teologici, pastorali e spirituali.
          Intorno a questi termini ruota un’altra
                                                         4. L’urgente necessità
          costellazione di parole: integrare,            di “fare rete”
          sommare, collaborare, articolare, ca-
          nalizzare, connettere, ordinare, infor-        Dal momento in cui educare le nuove
          mare, aiutare, stimolare, favorire si-         generazioni è un processo che sup-
          nergie. Inoltre, si fa riferimento a in-       pone «il contributo di tutti» (DF 124;
          contrare, connettere, relazionare.15           ChV 217), per i cristiani è anzitutto al-
                                                         l’interno della comunità ecclesiale che
DOSSIER

          Spesso, anche il termine “alleanza” è
                                                         “allearsi” implica privilegiare il dialogo
          utilizzato per indicare coalizioni o
                                                         come forma d’incontro, cercare con-
          unioni di forza al servizio del raggiun-
                                                         sensi e accordi,17 e tessere legami fra
          gimento di un obiettivo comune o del
                                                         le diverse figure di riferimento - genitori
          superamento di un ostacolo condiviso.
                                                         e sacerdoti, religiosi e religiose, docenti
          I concetti utilizzati possono variare,
                                                         e animatori, allenatori e altri ancora (DF
          ma la sostanza è la stessa: si cerca di
                                                         93) - allo scopo di «trasmettere i valori
          camminare insieme, cioè, arrivare ad
                                                         fondanti dell’esistenza» (DF 34; ChV
          un’intesa collaborativa e solidale fra
                                                         80). Tutti dovrebbero stare “sulla stessa
          educatori di uno stesso spazio, fra
                                                         barca” e “remare nella stessa direzione”,
          educatori che appartengono ad uno              non come mera strategia per raggiun-
          stesso territorio, ed anche fra diverse        gere l’obiettivo, ma come condizione
          agenzie educative, con «stile sinodale»        stessa per poterlo raggiungere.
          (DF 148). Con parole più elaborate, è          Non ne è sufficiente, però. Siccome
          necessario pensare alle relazioni tra          gli «spazi specifici dedicati dalla co-
          soggetti individuali e sociali «come           munità cristiana ai giovani» (DF 143)
          modalità ordinaria di un rapporto edu-         non possono essere considerati i soli
          cativo integrato»; a condizione che            luoghi tramite cui passa la loro vita o
          ciascuna agenzia educativa possa               si realizza la loro formazione, anche
          identificare le funzioni e gli apporti che      nei confronti di altri spazi educativi
          è chiamata a dare, «l’integrazione coe-        serve un’apertura di credito che inizi
          rente delle esperienze che ciascun             scambi e dialoghi sinceri, e permetta
          soggetto può realizzare nei diversi am-        di «sviluppare sinergie sul territorio»
          bienti e contesti può contribuire a pro-       (DF 129) implicando anche gli altri cri-
          muovere la formazione di personalità           stiani, gli atri credenti, e pure i non cre-

          -
          libere, autonome, responsabili».16             denti.18 Un altro modo, infatti, di attuare
          Con questa visione d’insieme, si sot-          «il dialogo a tutti i livelli» (ChV 222).

           366     PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
5. La bontà delle alleanze                         di coloro che hanno già vissuto la gio-
intergenerazionali                                 vinezza, hanno tollerato lo sconcerto
Dal discorso fatto sopra, emerge an-               e transitato l’incertezza, e oggi si tro-
zitutto che per tramandare e racco-                vano più o meno serenamente stabiliti
gliere quella sapienza di vita «che                nella loro soggettività adulta.21
viene comunicata di generazione in                 Da parte loro, molti adulti hanno la
generazione» (ChV 190), la prima al-               volontà d’entrare in contatto con i
leanza da rinnovare è quella tra i gio-            giovani, tenendo conto che hanno
vani e gli adulti. Alle nostre società,            già vissuto la stagione precedente
infatti, «non è mai servita né servirà             della vita e hanno accumulato abba-
mai la rottura tra generazioni» (ChV               stanza esperienza da fare loro da
191). Purtroppo, l’enfatizzata e facil-            sponda e sostenerli. D’altro canto,
mente assunta separazione tra il                   però, molti adulti hanno anche perso

                                                                                                  ALLEANZE EDUCATIVE AL SERVIZIO DEI GIOVANI / GUSTAVO CAVAGNARI
“mondo adulto” e il “mondo giovanile”              credibilità o sono rimasti prigionieri
non ha fatto che far perdere di vista              di modelli che condizionano l’acco-
che tanto la giovinezza quanto l’adul-             glienza da parte dei giovani. A se-
tità «sono costrette ad incontrarsi».19            conda dei casi, questi adulti si com-
Affermato questo presupposto, nep-                 portano da padroni (DF 54), o si pre-
pure si può negare che le modalità di              sentano come alleati quando in realtà
tale incontro non sono prive di conflitti.          sono manipolatori possessivi e se-
Da un lato, la maggioranza dei giovani             ducenti (DF 71), o agiscono da “con-
non rifiuta il confronto con gli adulti.            correnti”,22 o semplicemente restano
Ricerche ed esperienze documentano                 spettatori indifferenti (DF 34). Peggio
il bisogno crescente di qualcuno e la              ancora, molti di loro sono affetti sem-
disponibilità ad accettare proposte                pre di più dal problema del giovanili-
capaci di afferrare la vita e il suo               smo adulto,23 dalla follia di voler essere
senso. Da un altro lato, è naturale che            iuvenis aeternus,24 dall’“adultescen-
i giovani cerchino di distanziarsi dagli           za”,25 essendone incapaci di trasmet-
adulti, di difendere i loro spazi dalla            tere i valori fondanti dell’esistenza e
loro intromissione, e di sostenere un              «rovesciando il rapporto tra le gene-
proprio «approccio alla realtà con                 razioni» (ChV 80). «Questo suppone
tratti specifici», nonostante ciò possa             una nuova sfida per i giovani perché
«generare sconcerto o perplessità ne-              colloca le differenze generazionali su
gli adulti».20 Eppure, quando la di-               un terreno nuovo: gli adulti che vo-
stanza si fa insormontabile e finisce               gliono essere giovani cambiano la
per rinchiudere i giovani in «una sorta            loro immagine ma non la loro condi-
di rifugio inaccessibile agli adulti» (IL          zione, poiché hanno comunque la
36), una tale situazione provoca fru-              certezza che la vita adulta dà loro, la

                                                                                            -
strazione, perché viene loro a mancare             loro sicurezza e i loro risultati, e
l’appoggio e l’orientamento necessario             esperimentano e giocano su questa

          RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LVII NUMERO 3 SETTEMBRE/DICEMBRE 2019   367
base considerevolmente più solida               propositori di modalità di vita. Come
          di quella dei giovani. I giovani vivono         dice il papa, «Samuele era un giovane
          dunque questo giovanilismo come                 insicuro, ma… grazie al consiglio di
          un’intrusione che ritaglia il loro legit-       un adulto, aprì il suo cuore per ascol-
          timo spazio di espressione ma non               tare la chiamata di Dio» (ChV 8). An-
          cambia la loro situazione di essere             cora di più: «Solo la presenza pru-
          “all’incrocio”, cioè, nel dover deci-           dente e saggia di Eli permette a Sa-
          dere costantemente su un futuro con             muele di dare la corretta interpreta-
          ampi margini di incertezza».26                  zione alla parola che Dio gli sta rivol-
          Per dire il vero, sempre ci saranno             gendo… confermando la bontà delle
          «giovani che pensano che gli adulti             alleanze intergenerazionali» (IL 81).
          siano un passato che non conta più»             Infine, porta a domandarsi «come si
          e «adulti che credono di sapere sem-            crea questo asse senza mortificare
DOSSIER

          pre come dovrebbero comportarsi i               la condizione giovanile, che ha biso-
          giovani» (ChV 201). Questo non è,               gno di fare i suoi esperimenti e di
          però, il rischio principale. Piuttosto          trovare la propria strada».29
          che la rottura, il pericolo è quello
          della indifferenza: in molte parti, infatti,    6. Alleanze da stringere all’interno
                                                          della comunità ecclesiale
          «tra giovani e adulti non vi è un vero
          e proprio conflitto generazionale, ma            Se ci poniamo nella prospettiva della
          una reciproca estraneità» (ChV 80).             educazione come una azione a più
          Da tutto questo si capisce la necessità         voci che suppone la presenza di figure
          di creare nuove alleanze tra i giovani          di età, vocazioni e carismi diversi, ca-
          e gli adulti, pensando comunque al              piamo allora che i percorsi educativi
          modo giusto per ristabilire un rapporto         che offre la comunità ecclesiale non
          positivo tra le diverse generazioni.27          possono essere pensati in modo iso-
          Questo compito, come si può intra-              lato, solipsistico, né isolante, attuando
          vedere, presuppone anzitutto che en-            proposte che distacchino i giovani
          trambe le età siano riscoperte come             dagli altri membri della famiglia o
          stadi, purché diversi, della unica con-         della comunità (ChV 30). In questo
          dizione umana, anziché come com-                senso, si deve ammettere come [la]
          partimenti stagni. Inoltre, richiede di         “sindrome dei battitori liberi” talvolta
          restituire «attrattiva specifica e dignità       infetta tanti educatori «che tendono
          morale all’ambizione di essere adul-            ad agire in forma autocentrata e au-
          ti».28 In seguito, e a condizione di            toreferenziale… Educare ed evange-
          aver fatto dei passi in avanti con ri-          lizzare i giovani è davvero uno “sport
          guardo al precedente presupposto,               di squadra”, piuttosto che un’attività
          comporta il rilanciare nell’educazione          individuale».30 Inoltre, si deve anche

          -
          dei giovani il ruolo di adulti credibili,       riconoscere un dilemma intrinseco alla
          in quanto testimoni di un vissuto e             stessa azione ecclesiale, vale a dire,

           368      PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
la sua impostazione “specialistica”,                ecclesiale specifica. In quanto però
quindi inorganica, anche nei confronti              «organica e di insieme, [essa] favorisce
dei giovani. «In particolare [i Padri si-           una azione evangelizzatrice coordinata
nodali] si sono riferiti alle varie pastorali       con altre pastorali prossime, come
che riguardano i giovani: pastorale                 quelle familiare e vocazionale».31 Trop-
giovanile, familiare, vocazionale, sco-             pe volte, la pastorale giovanile e la pa-
lastica e universitaria, sociale, culturale,        storale familiare sono state viste come
caritativa, del tempo libero, ecc. La               separate. In realtà, però, l’una è inne-
moltiplicazione di uffici molto specia-              stata nell’altra, si sostengono o cadono
lizzati, ma a volte separati, non giova             a vicenda, e si alimentano costante-
alla significatività della proposta cri-             mente, crescendo o diminuendo in
stiana. In un mondo frammentato che                 maniera direttamente proporzionale:
produce dispersione e moltiplica le                 lavorando bene in una direzione non si

                                                                                                   ALLEANZE EDUCATIVE AL SERVIZIO DEI GIOVANI / GUSTAVO CAVAGNARI
appartenenze, i giovani hanno bisogno               fa che qualificare tutti gli altri ambiti.
di essere aiutati a unificare la vita, leg-          È parte nota dell’esperienza che chi
gendo in profondità le esperienze quo-              lavora con i giovani vede abitualmente
tidiane e facendo discernimento. Se                 i genitori come un contrattempo, co-
questa è la priorità, è necessario svi-             me un ostacolo al successo ministe-
luppare maggiore coordinamento e                    riale. In molti casi, l’accompagna-
integrazione tra i diversi ambiti, pas-             mento educativo potrebbe essere ef-
sando da un lavoro per “uffici” a un la-             fettivamente molto più semplice se
voro per “progetti”» (DF 141).                      alcuni figli non dovessero avere a che
Come si può avvertire, cercare di ap-               fare con certi genitori. Anzi, in certi
profondire in questa sede le sinergie               casi il coinvolgimento dei genitori è
da attivare in senso educativo tra le               semplicemente impossibile, e questo
varie pastorali che riguardano i giovani            per diversi motivi. Quando ci sono le
è impossibile. Gli ultimi percorsi eccle-           condizioni, fare pastorale giovanile
siali di riflessione sinodale ci spingono            senza cercare di coinvolgere in qual-
comunque a dire qualcosa almeno sul                 che modo i genitori non è tuttavia in-
rapporto tra due di queste pastorali,               telligente.32 Infatti, i genitori non sono
quella giovanile e quella familiare, in             un fattore neutrale nella pastorale
una prospettiva vocazionale. Infatti,               con i giovani, specialmente durante
essendo «in una continuità naturale»,               la fase adolescenziale. Semplicemen-
queste pastorali sono chiamate ad                   te per il fatto di crescere i propri figli,
operare «in modo coordinato e inte-                 essi possono tanto legittimare il lavoro
grato» (ChV 242) e sviluppare processi              pastorale quanto ostacolarlo.33 Si de-
educativi completi «che dall’infanzia               ve accettare perciò che chi è giovane
portino alla vita adulta e inseriscano              prima è stato generato come essere

                                                                                             -
nella comunità cristiana» (DF 16). La               umano in una famiglia, da bambino e
pastorale giovanile, infatti, è un’azione           fanciullo è vissuto in essa, e perfino

           RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LVII NUMERO 3 SETTEMBRE/DICEMBRE 2019   369
nel presente, segnato in genere dal-            lungimirante. In questo senso, è inte-
          l’incrinatura e la contestazione con la         ressante notare che, tra le tre tappe in-
          vita familiare, la famiglia «continua a         dicate da san Giovanni Paolo II per la
          rappresentare il principale punto di ri-        preparazione al matrimonio e alla vita
          ferimento per i giovani» (ChV 262).34 In        familiare,37 quella “prossima” coincide
          questa linea, sembra logico che la pa-          con gli itinerari di catechesi e le espe-
          storale giovanile si lasci coinvolgere in       rienze formative vissute all’interno della
          un dialogo con quella «pastorale spe-           comunità ecclesiale, e quindi con i
          cificamente orientata alle famiglie»,35          percorsi di pastorale con i giovani.
          sia per accompagnare i genitori e               In conclusione, si deve ribadire che
          l’ambito delle relazioni primarie, sia          la pastorale con i giovani è un ambito
          per educare i giovani, con paziente             specifico. La famiglia è solo una parte
          realismo, ad avere un rapporto sano             indiretta della missione giovanile.38
DOSSIER

          con gli altri membri della famiglia, sia        Tuttavia, una relazione più stretta nel-
          per abilitarli alla responsabilità della        l’azione ecclesiale tra i giovani e le
          vita adulta che si specifica in forma            loro famiglie non dovrebbe assoluta-
          privilegiata nell’assunzione della re-          mente sembrarci strana. Come spie-
          sponsabilità matrimoniale e familiare,          gava Benedetto XVI: «Nell’educazione
          sia infine per accompagnare le coppie            dei giovani è estremamente importante
          di giovani sposati.                             che la famiglia sia un soggetto attivo
          Di conseguenza, i sacerdoti, i religiosi        [...]. Curare le famiglie non è sottrarre
          e le religiose, i catechisti e le catechi-      forze al lavoro per i giovani, anzi è ren-
          ste, gli animatori e le animatrici pa-          derlo più duraturo e più efficace. Vi in-
          storali che lavorano direttamente con           coraggio perciò ad approfondire le
          i giovani cercheranno di compiere               forme di questo impegno, su cui già vi
          ogni sforzo pastorale al fine di valo-           siete incamminati; ciò tornerà anche a
          rizzare la soggettualità familiare, se-         vantaggio dell’educazione ed evan-
          condo la propria identità e missione,           gelizzazione dei giovani».39
          o per attivare almeno delle sinergie            E l’appello è stato rinnovato dal pon-
          con quelli che possono formare la fa-           tefice attuale: «In particolare richiamo
          miglia e sostenerla, in modo che essa           la inderogabile necessità di coinvol-
          sia all’altezza dei compiti che le spet-        gere le famiglie dei giovani. Non vi
          tano come «prima e indispensabile               può essere infatti un’efficace pasto-
          comunità educante»36 e anche come               rale giovanile senza una valida pa-
          «primo spazio di accompagnamento»               storale familiare».40 Anche in occa-
          del giovane (ChV 242). Inoltre, gli ope-        sione della presentazione di Christus
          ratori di pastorale giovanile collabore-        vivit, lui ribadiva: «L’esperienza do-
          ranno primariamente alla pastorale fa-          mestica della Vergine Santa sta ad

          -
          miliare offrendo il proprio servizio ai         indicare che famiglia e giovani non
          giovani in modo corretto, coerente e            possono essere due settori paralleli

           370      PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
della pastorale delle nostre comunità,             cattolici, ma insieme a tutti coloro
ma devono camminare strettamene                    che hanno buona volontà».45 La pro-
uniti, perché molto spesso i giovani               posta è sempre quella delle alleanze
sono ciò che una famiglia ha dato                  educative, ma in questo caso, da at-
loro nel periodo della crescita».41                tuare all’esterno della Chiesa (ChV
Proprio per questo, la pastorale con i             235), mettendosi a disposizione di
giovani «deve aprirsi decisamente alla             un’azione più sinergica e condivisa in
pastorale familiare».42 Tra i “due mon-            favore dei giovani e dell’ambiente
di”, quello del giovane e quello della             (EVBV 42).46 L’apertura al territorio
famiglia, «bisogna ricuperare l’unità».43          consente infatti di elaborare un’offerta
                                                   formativa allargata che integra le di-
7. Alleanze da stringere                           verse iniziative proposte dai diversi
verso l’esterno della comunità
                                                   soggetti, dalle associazioni giovanili
ecclesiale

                                                                                                  ALLEANZE EDUCATIVE AL SERVIZIO DEI GIOVANI / GUSTAVO CAVAGNARI
                                                   e del tempo libero al volontariato.
Come sottolinea ancora papa Fran-                  «Si tratta di recuperare il valore forma-
cesco, la Chiesa non si limita a riven-            tivo delle diverse proposte in modo
dicare una presenza, bensì opera per               che abbiano una forte ricaduta sul raf-
dare ad essa lo stile audace e creativo            forzamento dell’identità, delle capacità
di chi si pone accanto a ciascuno per              relazionali, dei processi di socializza-
condividere l’azione educativa in tutta            zione. Il tempo della famiglia, della
la sua ampiezza. Infatti, essa «non di-            scuola, delle diverse attività formative,
sdegna, anzi ricerca, il coinvolgimento            va integrato con un tempo del territorio
di tutti coloro che desiderano ed                  in modo che un clima esperienziale
hanno a cuore il bene dei giovani».                contrassegnato da valori di riferimento
Chi opera nella Chiesa fa «di tutto per            condivisi possa rafforzare la valenza
creare coinvolgimento del maggior                  educativa delle singole esperienze vis-
numero di persone e istituzioni, per               sute nei diversi ambienti di vita».47
cercare alleanze trasversali per la pro-           È con riguardo ai «valori di riferimento
mozione dei giovani, per aprire ovun-              condivisi» che, tuttavia, una disquisi-
que varchi di amicizia e simpatia. Sia             zione va fatta. Infatti, il Concilio Vati-
all’interno della compagine ecclesiale             cano II aveva già affermato «che tutti
(territorio, carismi e movimenti) che              gli uomini, credenti e non credenti,
nel dialogo con il mondo (istituzioni              devono contribuire alla giusta costru-
educative, sociali e civili) è necessario          zione di questo mondo» e indicava,
lavorare insieme, secondo uno spirito              come condizione alla Chiesa per una
capace di far emergere una vera e                  tale cooperazione, «un leale e pru-
propria “profezia di fraternità”».44               dente dialogo».48 In questo modo,
E il modo migliore è «quello di fare               l’Assemblea conciliare invitava gli uni

                                                                                            -
qualcosa insieme, di costruire insie-              e gli altri ad avviare cammini di con-
me, di fare progetti: non da soli, tra             divisione al servizio delle società in

          RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LVII NUMERO 3 SETTEMBRE/DICEMBRE 2019   371
cui «si trovano a vivere insieme» e             considerazione il dato cristologico co-
          puntualizzava ai credenti quale fosse           me unicum qualificante dell’umano e
          il presupposto per tale reciproco con-          quindi come punto di riferimento ultimo
          corso. Da allora, tale persuasione si           dell’educazione dell’umano, potrebbe
          è gradualmente imposta e, più re-               condurre a forme di collaborazione in-
          centemente, anche Francesco ricor-              genue, inaffidabili, teleologicamente
          dava che «per adempiere un servizio             disorientate. Il fine dell’educazione in
          in favore del pieno sviluppo dell’essere        chiave cristiana sarà sempre, infatti,
          umano e perseguire il bene comune»,             aiutare «tutti e ciascuno, attraverso un
          la missione ecclesiale «implica un              cammino di discernimento, a giungere
          cammino di dialogo», non solo con               alla “misura della pienezza di Cristo”
          quei «credenti che non fanno parte              (Ef 4,13)» (DF 139).
          della Chiesa cattolica», ma anche con           «Il nostro guardare a Cristo e il nostro
DOSSIER

          «quelli che non credono» (EG 238).              renderci disponibili e docili allo Spirito
          Anzi, la Chiesa incoraggia il dialogo e         nella Chiesa sta al cuore della nostra
          la cooperazione sulla base di principi          intera esperienza umana tanto quanto
          umani comuni. Si può pensare dunque             dell’esercizio di ogni tipo di respon-
          di lasciare l’educazione al di fuori di         sabilità educativa. Non c’è per noi un
          questi intenti di collaborazione al ser-        modo diverso di guardare alla persona
          vizio del bene personale e sociale?             umana fuori del modello che per noi
          Certamente no.                                  rappresenta Cristo e della luce con
          Alcuni quesiti sorgono invece quando            cui la sua presenza permette di com-
          si ricorda che per i cristiani l’educa-         prenderla […]. Noi credenti dovremmo
          zione dell’umano è fondata su, e in-            diventare sempre più i convinti cono-
          dirizzata a, Cristo, nel cui mistero so-        scitori, sostenitori e propugnatori di
          lamente trova luce il mistero della             quell’umanesimo integrale e trascen-
          persona e della sua altissima vocazione         dente che trova in Cristo l’origine e il
          (GS 22; DF 81). Tramite i suoi interventi       compimento. Un tale umanesimo co-
          educativi, la Chiesa cerca di contribuire       nosce una pedagogia corrispondente,
          alla maturazione della persona, allo            che è visione dell’educazione e prassi
          sviluppo della sua libertà, e alla crescita     educativa insieme».50
          del corpo sociale nella ricerca del             Quando l’orizzonte antropologico -
          bene comune. È su questa base che               cioè la visione dell’uomo esplicita-
          si rende possibile ogni collaborazione          mente o implicitamente intesa - non
          educativa e ogni sollecitazione ad              è condiviso, diventa impossibile fare
          adoperarsi affinché si realizzi «una al-         alleanze educative. È quindi impor-
          leanza educativa tra tutti coloro che           tante sottolineare come il sistema an-
          hanno responsabilità in questo delicato         tropologico sul quale poggiano i pro-

          -
          ambito della vita sociale ed                    getti educativi è «determinante per la
          ecclesiale».49 Eppure, non tenere in            riflessione e la prassi cristiana e, di

           372      PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
conseguenza, deve guidare le opzioni              accordare le differenze, si impara gli
e le scelte metodologiche […]. La                 uni dagli altri (ChV 207). In questo sen-
base antropologica e teologica - quel-            so, è utile discernere in campo educa-
l’insieme di idee, orientamenti, valori           tivo «quelle metodologie, quei linguag-
e riferimenti che esprimono l’idea di             gi, quelle motivazioni» più efficaci per
Dio e di uomo - determina tutto l’edi-            l’educazione dei giovani, senza inte-
ficio [educativo]».51                              ressarsi aprioristicamente «di che co-
In questo senso, c’è chi fa notare                lore siano» (ChV 205), ma verificandole
che se alcuni cristiani che lavorano              comunque «alla luce di riferimenti cri-
per l’educazione dei giovani potreb-              teriologici di tipo antropologico, so-
bero aver bisogno di allargare le                 cioeducativo e teologico».53
loro prospettive e adottare un at-                Si deve riconoscere con umiltà che
teggiamento più aperto verso coloro               «formare alleanze condividendo stra-

                                                                                                 ALLEANZE EDUCATIVE AL SERVIZIO DEI GIOVANI / GUSTAVO CAVAGNARI
che svolgono un simile servizio, altri            tegie, tempi, modalità, comporta lo-
invece dovrebbero abbandonare un                  gicamente non piccole difficoltà, te-
idealistico atteggiamento all-inclu-              nuto conto della disomogeneità e di-
sive e pensare in modo più critico                vergenze delle forze in questione».
circa le alleanze strategiche in cui              Eppure «si tratta di una conditio sine
vogliono essere coinvolti.                        qua non per cogliere i frutti del nostro
«Essere aperti alla costruzione di al-            impegno educativo ed obbliga allo
leanze strategiche non significa che              stabilimento di un forte e cordiale,
dobbiamo passare all’altro estremo                rapporto tra gli educatori».54
di una collaborazione romantica e                 In questo senso, la prima spinta per la-
cieca con tutti in ogni momento […].              vorare sinergicamente viene dagli stessi
Il peccato personale e corporativo                giovani, abituati a relazioni caratterizzate
colpisce non solo noi stessi ma an-               dalla diversità e dal pluralismo.55 Sono
che quelli con cui noi costruiamo al-             loro, appunto, che chiedono agli adulti
leanze strategiche. Quindi dobbiamo               di non affrontare le sfide isolatamente
scendere dalle nuvole e pensare                   ma in dialogo con tutti (DF 132). Educare
chiaramente quale tipo di attività                i giovani, perciò, «non può che essere
cerchiamo di fare insieme».52                     sinodale, vale a dire capace di dar
                                                  forma a un “camminare insieme” che
8. Opportunità e difficoltà
                                                  implica una valorizzazione dei carismi»
Come sottolineavo sopra, una co-                  che ciascuno può offrire, secondo la
munità è abitata da persone «con                  propria vocazione e il proprio ruolo,
sensibilità, provenienze e culture di-            «attraverso un dinamismo di corre-
verse» (DF 131). L’incontro tra volti             sponsabilità» (ChV 206).
differenti costituisce perciò un’occa-            Un lavoro di tipo sinergico suppone

                                                                                           -
sione e una condizione per l’educazione           anzitutto un cambiamento delle per-
dei giovani. In una comunità capace di            cezioni, della sensibilità, della pro-

         RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LVII NUMERO 3 SETTEMBRE/DICEMBRE 2019   373
gettualità e dell’azione educativa di           forse la condizione indispensabile per
          ciascun soggetto, senza il quale è              edificare alleanze educative. Infatti,
          assolutamente impossibile imbastire             queste guide «si focalizzano su un
          alleanze significative, durevoli ed ef-          terreno comune, le connessioni tra le
          ficaci, e soprattutto intenderle come            persone, non sui contrasti e le voragini
          un contributo anziché una resa nei              che li separano, […] usano la diversità
          confronti degli altri.56                        per rafforzare l’interdipendenza, per
          Esso comporta, poi, tenere in consi-            stimolare l’innovazione, e per servire
          derazione la propria identità e le pro-         i bisogni di tutti. Per queste ragioni,
          prie differenze. Essere partner non             se non per altre, i leaders connettivi
          vuol dire confusione di compiti e ruoli         sono la nostra migliore speranza per
          o parità sul piano operativo. Infatti           raggiungere rinnovamento attraverso
          non si tratta di uniformare gli interventi,     l’interdipendenza».59
DOSSIER

          né di ripetere semplicemente quello             Così come l’integrità personale e la
          che fanno gli altri. Se tutti fanno la          competenza sono prerequisiti per la
          stessa cosa e nello stesso modo, la             leadership in ogni gruppo, sono anche
          proposta diventa generalizzante e               essenziali in qualsiasi alleanza stra-
          piuttosto piana. Il lavorare insieme si         tegica. Alla luce di ciò, per un lavoro
          caratterizza per la concordia negli in-         sinergico si dovrà tener conto non
          tenti e la condivisione dei valori anzi-        solo della “bontà” e delle “buone in-
          ché per l’uniformità nelle azioni. In           tenzioni” delle persone implicate ma
          ciò si evince se quello che si cerca è          anche delle loro competenze e, so-
          l’alleanza o l’omogeneità.                      prattutto, della abilità delle persone a
          In seguito, fare alleanza domanda               capo dei progetti educativi per co-
          «uno stile condiviso» e esige «com-             municare valori, delineare obiettivi,
          petenze che vanno formate, e questo             accompagnare processi ed evitare
          richiede tempo e risorse (intelligenza,         delle incomprensioni che, se com-
          cuore, conoscenze)».57                          messe specialmente all’inizio, com-
          Infine, presuppone articolare sforzi,            promettono l’intero percorso.60
          favorire la collaborazione e coordinare
          interventi. A questo scopo risulta evi-         NOTE
                                                          1
          dente l’imprescindibilità di leaders              Salesiano sacerdote. Argentino. Dottore in
                                                          Teologia con specializzazione in pastorale
          che guidino connettendo, cioè che
                                                          presso l’Università Pontificia Salesiana (2012).
          siano capaci di innestare azioni di             Preside della Sezione gerosolimitana della Fa-
          empowerment personale, che sap-                 coltà di Teologia della medesima Università e
          piano coinvolgere e delegare, che               Docente invitato presso la Sede romana. Autore
                                                          di diversi articoli e libri in collaborazione.
          sappiano generare sinergie, e che
                                                          2
                                                            FRANCESCO, “Christus vivit”: Esortazione apo-
          non abbiano bisogno della continua

          -
                                                          stolica post-sinodale ai giovani e a tutto il po-
          riconoscenza degli altri.58 Questo è            polo di Dio (25 marzo 2019), Roma, LEV 2019.
          uno dei carismi più urgenti oggi, e             D’ora in poi: ChV.

           374      PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
3
   Cf BALDISSERI Lorenzo, Presentazione del-          Un progetto di pastorale giovanile, Roma, LAS
l’Esortazione, in SALA STAMPA DELLA SANTA SEDE,       1996, 91.
Bollettino 278, 2 aprile 2019, Rif. 00558-IT.01.      9
                                                        Il testo chiarisce comunque che la giovinezza
4
 XV ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA DEL SINODO           non può ridursi al solo dato anagrafico ma
DEI VESCOVI, Documento finale (28 ottobre              deve essere contestualizzata all’interno delle
2018), Roma, LEV 2018. D’ora in poi: DF.              variabili socioculturali in cui si rende social-
5
 COSTA Giacomo - SALA Rossano (a cura di),            mente visibile (DF 68). In questo senso, esso
Guida alla lettura, in Esortazione apostolica         riconosce l’incidenza della diversità di condi-
post-sinodale “Christus vivit” del Santo Padre        zioni e di contesti sulle diverse configurazioni
Francesco ai giovani e a tutto il popolo di Dio,      pratiche che assume la gioventù (DF 120). In
Torino, LDC 2019, 10.                                 questa linea, il papa mette anche in evidenza
                                                      l’esistenza di «una pluralità di mondi giovanili»
6
  L’evangelizzazione non si riduce all’annuncio       (ChV 68).
del Vangelo, ma implica una serie di attenzioni
                                                      10
e di processi che comprendono delle dimen-              Cf GUARDINI Romano, Le età della vita. Loro
sioni umane e sociali. Ce lo ricordava già            significato educativo e morale, Milano, Vita e
Evangelii nuntiandi [Esortazione apostolica cir-      Pensiero 20113; ANGELINI Giuseppe et alii, Le

                                                                                                            ALLEANZE EDUCATIVE AL SERVIZIO DEI GIOVANI / GUSTAVO CAVAGNARI
ca l’evangelizzazione nel mondo contempora-           età della vita: accelerazione del tempo e identità
neo (8 dicembre 1975), in AAS 68(1976)1, 5-           sfuggente. Atti del VII Corso residenziale del
76]. Eppure, come lo stesso testo di Paolo VI         Centro Studi di Spiritualità di Milano (Gazzada,
afferma al suo n. 22, «non c’è vera evangeliz-        7-10 luglio 2008), Milano, Glossa 2009.
zazione se il nome, l’insegnamento, la vita, le       11
                                                         ANGELICI Giuseppe, Per educare un figlio ci
promesse, il Regno, il mistero di Gesù di Na-         vuole un villaggio, in La Rivista del Clero
zareth, Figlio di Dio, non sono proclamati». In       Italiano XCV(2014)7/8, 559.
modo simile, anche Francesco ha voluto ricu-          12
                                                        VENTURELLA Franco, Una rete di alleanze edu-
perare in Christus vivit quella primazia dell’an-
                                                      cative, in Proposta educativa 18(2009)1, 51.
nuncio che aveva già segnalato nella sua
                                                      13
Esortazione programmatica: «Non vi può es-               FALABRETTI Michele, Pastorale giovanile,
sere vera evangelizzazione senza l’esplicita          luogo delle alleanze educative. Intervista a
proclamazione che Gesù è il Signore» (EG              cura di Daniele Rocchi, in https://www.paro-
110). Anche adesso, il papa riafferma che «il         ladivita.org/Chiesa/Pastorale-giovanile-luogo-
valore della testimonianza non significa che la        delle-alleanze-educative (01-05-2019).
parola debba essere messa a tacere. […] Vi            14
                                                         FRIESEN Dwight, Thy kingdom connected.
auguro di sentire nel cuore lo stesso impulso         What the Church can learn from Facebook,
irresistibile che muoveva San Paolo quando            the Internet, and other networks, Grand Rapids,
affermava: “Guai a me se non annuncio il Van-         Baker Books 2009, 19.
gelo!” (1Cor 9,16)» (ChV 176). Precisamente,          15
                                                        Cf VALLS Maite - GUTIÉRREZ Koldo - DINNBIER
è questo quello che lui fa: «Al di là di ogni cir-
                                                      Ignacio, Red, in BAUTISTA José María (a cura
costanza, a tutti i giovani voglio annunciare
                                                      di), 10 palabras clave sobre pastoral con jóve-
ora la cosa più importante, la prima cosa,
                                                      nes, Estella, Verbo Divino 2008, 309-362.
quella che non dovrebbe mai essere taciuta.
                                                      16
Si tratta di un annuncio che include tre grandi            VENTURELLA, Una rete di alleanze educative 53.
verità che tutti abbiamo bisogno di ascoltare         17
                                                         Cf FRANCESCO, Evangelii Gaudium. Esorta-
sempre, più volte» (ChV 111): Dio ti ama,             zione apostolica sull’annuncio del Vangelo nel
Cristo vive e ti salva, lo Spirito Santo è fonte      mondo attuale (24 novembre 2013) 239, in
di vita.                                              AAS 105(2013)12, 1116. D’ora in poi: EG.
7
  CURRÒ Salvatore, L’educazione cristiana dei         18
                                                         Cf BARCELLONA Pietro et alii (a cura di), Emer-

                                                                                               -
giovani e i suoi fondamenti antropologici, in         genza antropologica. Per una nuova alleanza
NPG 48(2014)2, 10.                                    tra credenti e non credenti, Milano, Guerini
8
    TONELLI Riccardo, Per la vita e la speranza.      2012.

             RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LVII NUMERO 3 SETTEMBRE/DICEMBRE 2019      375
19                                                  28
              SEQUERI Pierangelo, Ricucire un’alleanza.         SEQUERI Pierangelo, Contro gli idoli postmo-
          Oltre la retorica della “condizione giovanile”,     derni, Torino, Lindau 2011, 23.
          in Il Regno/Attualità 63(2018)2, 8.                 29
                                                                   SEQUERI, Ricucire un’alleanza 9.
          20
            XV ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA DEL SINODO        30
                                                                SALA Rossano, Uno spazio pastorale aperto
          DEI VESCOVI, Instrumentum Laboris (8 maggio
                                                              ed entusiasmante, in NPG 51(2017)6, 5.
          2018), Roma, LEV 2018, 26. D’ora in poi: IL.
                                                              31
          21
                                                                CONSEJO EPISCOPAL LATINOAMERICANO - SECCIÓN
           Cf MONTALDI Zamira, Juventudes. ¿Hay algo
                                                              DE  JUVENTUD, Civilización del amor. Proyecto y
          más que decir?, Buenos Aires, Stella 2017, 35.
                                                              misión. Orientaciones para una pastoral juvenil
          22
            FRANCESCO, Dio è giovane. Una conversazione       latinoamericana, Bogotá, CELAM 20132, 379.
          con Thomas Leoncini, Casale Monferrato,             In modo simile, il n. 507 riflette: «La pastorale
          Piemme 2018, 32.                                    con i giovani e con gli adolescenti si realizza
          23
            Sul giovanilismo nel mondo adulto si possono      in stretto rapporto con la pastorale vocazionale,
          consultare: BONAZZI Franco - PUSCEDDU Daniela,      la pastorale catechetica, la pastorale dell’edu-
          Giovani per sempre. La figura dell’adulto nella      cazione e la pastorale familiare, rispettando i
          postmodernità, Milano, FrancoAngeli 2008;           principi, i processi e i dinamismi di ciascuna».
          CUCCI Giovanni, La crisi dell’adulto. La sindrome   32
                                                                Un tale coinvolgimento deve prevedere co-
DOSSIER

          di Peter Pan, Assisi, Cittadella 2012; MATTEO       munque i come e i quando, visto che non è
          Armando, L’adulto che ci manca. Perché è di-        sempre pastoralmente possibile pensare ad
          ventato così difficile educare e trasmettere la      un coinvolgimento diretto dei genitori nella
          fede, Assisi, Cittadella 2014; ZAGREBELSKY Gu-
                                                              pastorale giovanile. Nei processi maturativi
          stavo, Senza adulti, Torino, Einaudi 2016.
                                                              giovanili, la rottura adolescenziale con la fa-
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             Il termine rispecchia l’immagine del puer        miglia è una realtà certamente traumatica, ma
          aeternus, archetipo junghiano dell’uomo che         in sé buona, perché permette al giovane di
          si rifiuta di crescere, di affrontare le sfide che    prendere in mano la sua esistenza e di diven-
          la vita gli richiede e che invece di risolvere i    tarne protagonista.
          problemi rimane in attesa. Cf JUNG Carl Gustav      33
                                                                Considerando il ruolo significativo che le fa-
          - KERÉNYI Károly, Prolegomeni allo studio scien-
                                                              miglie giocano nella crescita umana e cristiana
          tifico della mitologia, Torino, Boringhieri 1972,
                                                              delle nuove generazioni, una “pastorale gio-
          102-138; von FRANZ Marie-Louise, L’eterno
                                                              vanile fondata sulla famiglia” sostiene che im-
          fanciullo. L’archetipo del puer aeternus, Como,
          Red Edizioni 2009.                                  plicare i genitori nella pastorale giovanile è un
                                                              elemento centrale e fondante. Cf BURNS Jim -
          25
             In questo caso, detto degli adulti che non       Mike DEVRIES, Partnering with parents in youth
          riescono a trovare il senso della tappa della       ministry. The practical guide to today’s fami-
          vita che stanno vivendo e tentano, con sorte        ly-based youth ministry, Colorado Springs,
          diverse, di tornare indietro, cercando di fermare   Gospel Light 2003; DEVRIES Mark, Family-
          la minaccia ineluttabile del passo del tempo.       based youth ministry, Downers Grove, IVP
          Come sostiene Peter Beiharz, «nobody seems          Books 2004.
          to want to grow up any more, especially not
                                                              34
          the young. Yet we behave like children, us             Si parla in termini generali, nella consape-
          adults too»: Prefazio a BLATTERER Harry, Coming     volezza che alcuni giovani «non sono cresciuti
          of age in times of uncertainty, New York,           in famiglie» (ChV 232) e altri dubitano del suo
          Berghahn 2007, ix.                                  valore a partire dalle «difficoltà incontrate nella
          26
                                                              famiglia di origine» (ChV 263).
             URRESTI Marcelo, Los jóvenes adultos: un
                                                              35
          síntoma de estos tiempos, in Encrucijadas             FRANCESCO, Amoris laetitia. Esortazione apo-
          UBA 53(2011), 27.                                   stolica post-sinodale sull’amore nella famiglia
          27                                                  (19 marzo 2016) 202, in AAS 108 (2016) 4,
            Cf FABENE Fabio, Alcuni contenuti dell’Esor-

          -
                                                              392. D’ora in poi: AL.
          tazione apostolica post-sinodale, in SALA STAM-
                                                              36
          PA DELLA SANTA SEDE, Bollettino 278, 2 aprile         CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA, Educare alla
          2019, Rif. 00559-IT.01.                             vita buona del Vangelo: Orientamenti pastorali

               376   PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
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