RIVISTA DI SCIENZE DELL'EDUCAZIONE - DOSSIER ALLEANZE EDUCATIVE IN UNA SOCIETÀ COMPLESSA
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL'EDUCAZIONE AUXILIUM ANNO LVII ● SETTEMBRE DICEMBRE 2019 POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN ABB. POSTALE D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1, COMMA 2 E 3, C/RM/04/2014 DOSSIER ALLEANZE EDUCATIVE IN UNA SOCIETÀ COMPLESSA
COMITATO DI DIREZIONE PINA DEL CORE MARCELLA FARINA MARIA ANTONIA CHINELLO GRAZIA LOPARCO RIVISTA DI SCIENZE ELENA MASSIMI DELL’EDUCAZIONE MARIA SPÓLNIK PUBBLICAZIONE QUADRIMESTRALE EDITA DALLA PONTIFICIA COMITATO SCIENTIFICO FACOLTÀ DI SCIENZE DELL'EDUCAZIONE JOAQUIM AZEVEDO (PORTUGAL) “AUXILIUM” DI ROMA GIORGIO CHIOSSO (ITALIA) JENNIFER NEDELSKY (CANADA) MARIAN NOWAK (POLAND) DIREZIONE JUAN CARLOS TORRE (ESPAÑA) Via Cremolino 141 BRITT-MARI BARTH (FRANCE) 00166 Roma MICHELE PELLEREY (ITALIA) MARIA POTOKAROVÁ (SLOVAKIA) Tel. 06.6157201 Fax 06.615720248 COMITATO DI REDAZIONE ELIANE ANSCHAU PETRI E-mail CETTINA CACCIATO INSILLA rivista@pfse-auxilium.org PIERA CAVAGLIÀ coordinatore.rse@pfse-auxilium.org HIANG-CHU AUSILIA CHANG Sito internet MARIA ANTONIA CHINELLO http://rivista.pfse-auxilium.org/ SYLWIA CIĘŻKOWSKA PINA DEL CORE Informativa GDPR 2016/679 ALBERTINE ILUNGA NKULU I dati personali non saranno oggetto MARCELLA FARINA di comunicazioni o diffusione a terzi. KARLA M. FIGUEROA EGUIGUREMS Per essi Lei potrà richiedere, MARIA KO HA FONG in qualsiasi momento, RACHELE LANFRANCHI GRAZIA LOPARCO accesso, modifiche, aggiornamenti, ELENA MASSIMI integrazioni o cancellazione, ANTONELLA MENEGHETTI rivolgendosi al responsabile dei dati ENRICA OTTONE presso l’amministrazione della rivista. MICHAELA PITTEROVÀ PIERA RUFFINATTO MARTHA SÉÏDE ROSANGELA SIBOLDI ALESSANDRA SMERILLI MARIA TERESA SPIGA ASSOCIATA ALLA UNIONE STAMPA MARIA SPÓLNIK PERIODICA MILENA STEVANI ITALIANA DIRETTORE RESPONSABILE Aut. Tribunale di Roma MARIA ANTONIA CHINELLO 31.01.1979 n. 17526 COORDINATORE SCIENTIFICO Progetto grafico impaginazione MARCELLA FARINA e stampa EMMECIPI SRL SEGRETARIA DI REDAZIONE RACHELE LANFRANCHI ISSN 0393-3849
RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE ANNO LVII NUMERO 3 • SETTEMBRE/DICEMBRE 2019 Poste Italiane Spa Sped. in abb. postale d.l. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2 e 3, C/RM/04/2014 PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL'EDUCAZIONE AUXILIUM
DOSSIER ALLEANZE EDUCATIVE IN UNA SOCIETÀ COMPLESSA Educational relationships in a complex society Introduzione al Dossier Introduction to the Dossier Hiang-Chu Ausilia Chang 322-326 Messaggio del Santo Padre Francesco SOMMARIO per il lancio del Patto educativo Message of His Holiness Pope Francis for the launch of the Global Compact on Education 327-329 “Far crescere l’umano”, compito di ogni alleanza educativa “Developing the human dimension”: the task of every educational relationships Bruno Rossi 330-346 Alleanze educative e contesti partecipativi. Costruire inclusione a scuola nella società complessa Educational relationships and participative contexts. Building inclusion in schools in a complex society Luigi D’Alonzo - Ilaria Folci 347-360 Considerazioni a partire da Christus vivit e dal Documento finale del Sinodo sui giovani Alleanze educative al servizio dei giovani. Educational relationships in the service of youth. Considerations from Christus Vivit and the Final Document of the Synod on Youth Gustavo Cavagnari 361-378 «Perché la scuola non si fida delle mie capacità e del mio impegno a provare qualcosa di nuovo con i miei compagni e i professori?». - Il Progetto “Fare scuola” “Why does the school not trust my abilities 318 PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
and my commitment to try something new with my friends and professors?” The Project “Fare scuola” Bruna Elena Giacopini 379-399 DONNE NELL’EDUCAZIONE Nell’aeropago delle scienze dell’educazione. Verso il 50° della Facoltà «Auxilium» In the areopagus of the educational sciences. Towards the 50th anniversary of the Faculty «Auxilium» Marcella Farina 402-418 ALTRI STUDI Sistemi e trascendenze: le identità “vulnerabili” Systems and transcendences: the “vulnerable” identities Pier Paolo Bellini 420-431 La consegna di sé senza riserve nella vita della Beata Eusebia Palomino Blessed Eusebia Palomino’s commitment of herself without reservation during her life Francesca Venturelli 432-442 ORIENTAMENTI BIBLIOGRAFICI Recensioni e segnalazioni 444-459 Libri ricevuti 460-461 INDICE DELL’ANNATA 2019 464-472 NORME PER I COLLABORATORI DELLA RIVISTA 474-475 RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LVII NUMERO 3 SETTEMBRE/DICEMBRE 2019 - 319
RIVISTA DI SCIENZE DELL EDUCAZIONE PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL'EDUCAZIONE AUXILIUM D DOSSIER ALLEANZEMEDUCATIVE A COMPLESSA IN UNA SOCIETÀ
CONSIDERAZIONI A PARTIRE DA CHRISTUS VIVIT E DAL DOCUMENTO FINALE DEL SINODO SUI GIOVANI ALLEANZE EDUCATIVE AL SERVIZIO DEI GIOVANI EDUCATIONAL RELATIONSHIPS IN THE SERVICE OF YOUTH. CONSIDERATIONS FROM CHRISTUS VIVIT AND THE FINAL DOCUMENT OF THE SYNOD ON YOUTH GUSTAVO CAVAGNARI1 e un rilancio».5 Per tale ragione, in que- ALLEANZE EDUCATIVE AL SERVIZIO DEI GIOVANI / GUSTAVO CAVAGNARI 1. Quattro annotazioni, a modo di introduzione sto articolo le citazioni del testo sinodale L’Esortazione apostolica post-sino- saranno utilizzate congiuntamente a dale Christus vivit2 ha portato a com- quelle del testo papale. Esprimendo l’intenzione di aprire un pimento con autorevolezza il percorso dialogo con i giovani, il testo del Papa sinodale dedito a riflettere sul tema “I si presenta come una “lettera” (ChV giovani, la fede e il discernimento vo- 3) che alterna alcuni passi argomen- cazionale”.3 Come tale, il documento tativi ad altri colloquiali, in cui l’autore del Papa si pone espressamente nel si rivolge direttamente al lettore dando solco di tutti i passi precedenti del a ciascuno del “tu”. Come già avve- percorso sinodale, si connette stret- nuto in precedenti documenti di papa tamente al Documento finale offerto Francesco, non si deve pretendere dai Padri sinodali,4 al quale aggiunge dunque di trovare in questo testo dei ulteriori elementi di riflessione, e infine chiarimenti o delle precisazioni logi- apre la strada a compiere dei passi in camente articolate; piuttosto è pos- avanti. Ecco, quindi, il primo dato da sibile rinvenire delle indicazioni, offerte prendere in considerazione per la ri- con uno stile cifrato di prossimità e flessione che segue: purché l’Esorta- semplicità, che non poche volte hanno zione papale abbia una collocazione bisogno di essere collocate in rap- propria tra i documenti ufficiali del ma- porto ad altre affermazioni per essere gistero, essa raccoglie la ricchezza dei correttamente intese. Da qui, dunque, lavori sinodali e rimanda esplicitamente una seconda considerazione per il al suo testo conclusivo (ChV 4), il quale presente contributo: del tema che ci viene «assunto al di là dei parecchi riguarda, l’educazione, si parla solo - passi testualmente citati e di quelli, as- in obliquo, e perfino utilizzando lo sai più numerosi, di cui si coglie un’eco stesso concetto secondo una diver- RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LVII NUMERO 3 SETTEMBRE/DICEMBRE 2019 361
RIASSUNTO SUMMARY Recependo quanto già detto nel Taking up what was stated in the Documento finale del Sinodo sui Final Document of the Synod on giovani (2018), anche l’Esortazione Youth (2018), the post-Synod Apos- apostolica post-sinodale Christus tolic Exhortation Christus vivit (2019) vivit (2019) ricorda che, nel loro recalls that youth must be able to processo di maturazione, i giovani count on the help of authoritative devono poter contare sull’aiuto di adults who are able to transmit the adulti autorevoli che riescano a tra- foundational values of existence. Con- smettere i valori fondanti dell’esi- sidering the complexity of today’s stenza. Considerando la comples- world, which makes educating new generations increasingly challenging DOSSIER sità del mondo odierno, che rende sempre più impegnativa e difficile and difficult, these adults are asked l’educazione delle nuove genera- to face their educational task not in zioni, a tali adulti è chiesto di af- isolation but online, by forming rela- frontare il loro compito educativo tionships and coming to collaborative non isolatamente ma in rete, facen- agreements in a synod-type style. do alleanze, arrivando a intese col- This challenge is an appeal to educa- laborative con stile sinodale. Tale tors in the same area and the same sfida chiama in causa gli educatori territory, as well as various educational di uno stesso spazio, gli educatori agencies both within and without the che appartengono ad uno stesso ecclesiastical environment. territorio, e anche le diverse agenzie Keywords educative, sia all’interno che al- Christus vivit, intergenerational rela- l’esterno dei contorni ecclesiali. tionships, educational alliances, plural- Parole chiave ism, anthropological vision, leadership. Christus vivit, alleanze intergenera- zionali, alleanze educative, pluralismo, visione antropologica, leadership. sità di significati, per cui è inconclu- nel Documento finale quanto nella dente cercare di trovare un paragrafo Esortazione apostolica per educazio- o una sezione che serva come punto ne si intende quell’azione di accom- di riferimento per il nostro scritto. Al pagnamento, di mediazione, di faci- contrario, per gli elementi più rilevanti litazione, la cui preoccupazione so- - rimanderemo a più punti nel testo. stanziale e specifica è la crescita In generale, si potrebbe dire che tanto della persona in umanità (DF 70). 362 PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
tico del Vangelo del Signore (DF 15).6 Infatti, per noi, cristiani, «il diventare RESUMEN Acogiendo lo que se dijo en el Do- “più uomo” del giovane (e la proposta cumento final del Sínodo sobre los educativa in questo senso) non è a jóvenes (2018), también la Exhorta- scapito dell’annuncio del Vangelo e ción apostólica post-sinodal Christus della radicalità di esso».7 Infine, la Vivit (2019) recuerda que, en su pro- pastorale, di cui si parla in svariati pa- ceso de maduración, los jóvenes ragrafi, è legata sia alla educazione deben poder contar con la ayuda che alla evangelizzazione, dal mo- de adultos autorizados que logren mento in cui tanto la promozione transmitir los valores fundantes de umana quanto la proposta inequivo- la existencia. Teniendo en cuenta la cabile di Gesù Cristo sono alcune complejidad del mundo actual, que delle sue dimensioni costitutive. Nel ALLEANZE EDUCATIVE AL SERVIZIO DEI GIOVANI / GUSTAVO CAVAGNARI hace la educación de las nuevas suo insieme, però, la pastorale ha generaciones cada vez más ardua y una sua particolarità, per cui si do- difícil, se les pide a estos adultos vrebbe evitare di fare una interpreta- que afronten su tarea educativa no zione semplicistica che la sbilanci aisladamente sino en red, haciendo verso un versante o verso l’altro. alianzas, llegando a acuerdos de Infine, è chiaro che, in quanto segue, colaboración con un estilo sinodal. l’educazione sarà declinata come una Este desafío pone en tela de juicio attività corale. Essa infatti «è la grande a los educadores de un mismo es- sfida che la cultura attuale lancia a pacio, a los que pertenecen al mismo coloro che credono all’uomo e alla territorio, y también a las diversas sua dignità», e con le sue esigenze, agencias educativas, tanto dentro «chiede la collaborazione di tutte le como fuera de los límites eclesiales. persone che amano l’uomo e ne cer- Palabras clave cano una promozione».8 Christus vivit, Alianzas intergenera- 2. La giovinezza come età cionales, alianzas educativas, plu- della vita ralismo, visión antropológica, lea- dership. Il Sinodo sui giovani definisce la gio- vinezza come quel periodo dell’esi- stenza in cui, attraverso un cammino Senza pretese di opporle, ma neppure di maturazione, ci si schiude nel- di semplicemente identificarle, a que- l’adultità (DF 68).9 Questa età della sta azione educativa, associata alla vita,10 originale e stimolante (DF 60), promozione dell’uomo e dell’umano, singolare e irrepetibile (DF 140), rap- si unisce l’evangelizzazione, proposta presenta un «momento prezioso» - in diverse occasioni come la testimo- (ChV 135) e cruciale in cui i giovani nianza e l’annuncio esplicito e tema- prendono delle decisioni che daranno RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LVII NUMERO 3 SETTEMBRE/DICEMBRE 2019 363
alla loro esistenza una configurazione educare i giovani ad assumersi la determinante e un senso definitivo propria esistenza (DF 70) e, in un (DF 108; ChV 282). In questa fase, in- contesto di fede cristiana, per chia- fatti, essi prendono delle risoluzioni marli esplicitamente a una vita da di- per mezzo delle quali si proiettano «in scepoli di Gesù Cristo (DF 82). In un avanti» e «costruiscono gradualmente rapporto capace di onorare tali ca- un progetto di vita» (DF 65; ChV 137). ratteristiche, chi è accompagnato ma- Nel fare queste «scelte di vita» (DF tura in umanità (DF 113) e, se è cri- 68), tuttavia, loro non sono né posso- stiano, anche nella propria fede e nel no starsene soli (DF 66). Persino in- dinamismo della sequela Christi (DF consapevolmente, i giovani sono aiutati 20, 56, 96); inoltre, chi accompagna anzitutto dagli «stessi coetanei» (DF matura nella propria capacità di fare 36), che nel migliore dei casi offrono il una lettura sapiente dell’età giovanile DOSSIER loro consiglio amichevole e la loro te- (DF 64) e, se è cristiano, anche nella stimonianza di vita basata sulla propria propria fede (DF 56). esperienza (DF 56). Inoltre, anche la presenza «di adulti autorevoli» si rivela 3. Tessere reti, incrociare fili e storie, stringere mani opportuna e senz’altro necessaria per crescere in modo maturo (DF 71) e Nell’arduo compito di educare, si è «fare scelte definitive» che impegnino d’accordo sul fatto che i giovani non per tutta la vita (DF 76; ChV 264). possono andare avanti «in solitudine» «In vista della loro crescita e delle (DF 65). Il Sinodo vuole riaffermare scelte che sono chiamati a compiere», però che anche per gli educatori offrire ai giovani questo servizio di «“camminare insieme” è fondamen- accompagnamento è, per gli adulti, tale per dare credibilità ed efficacia al «un vero atto di amore nei loro con- proprio servizio» (DF 126). Se «la sa- fronti» (DF 35; ChV 187). Il Sinodo ri- pienza popolare dice che “per edu- badisce comunque che un’azione care un bambino ci vuole un villaggio”, educativa in grado di aiutare le nuove questo principio oggi vale» senz’altro generazioni a procedere verso l’adul- per l’educazione dei giovani (DF 131). tità umana e cristiana (DF 92) è quella Innanzitutto, per motivi antropologi- in cui gli adulti sono capaci non solo co-esistenziali: il compito di educare di uscire, incontrare, tessere relazioni, non può essere separato dal compito ascoltare e “fare strada” insieme ai più complessivo di vivere insieme. giovani, ma anche d’interpellare, pro- «In un recente intervento sul tema vocare, annunciare e fare proposte, educativo papa Francesco ha citato secondo il «testo paradigmatico» di un proverbio africano tanto bello: Emmaus (Lc 24,13-35; DF 4). In altre “Per educare un figlio ci vuole un vil- - parole, adulti disposti a dedicare tem- laggio”; e lo ha parafrasato in questi po, energie e risorse (DF 119) per termini: “Per educare un ragazzo ci 364 PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
vuole tanta gente: famiglia, insegnanti, cifrare (DF 157) e «rendono sempre personale non docente, professori, più impegnativa e difficile l’educazione tutti”. Non solo ci vuole tanta gente, delle nuove generazioni, tanto che la ci vuole un’alleanza tra questa gente. “questione educativa”… viene per- E l’alleanza è quella resa possibile cepita come “emergenza” o, in ogni dalla condivisione dei significati ele- caso, come “crisi” che interpella la mentari della vita, e dunque dalla cul- coscienza di tutti».12 tura. Così infatti può essere definita Infine, per motivi pratico-pedagogici: la cultura intesa nel suo senso antro- le singole persone avvertono la fatica pologico: come il complesso dei si- di doversi confrontare con le per- gnificati elementari della vita iscritti plessità della società, sperimentano nelle forme della vita comune […]. At- incertezza e solitudine, o riflettono traverso le forme della vita della fa- sensibilità e approcci diversi di fronte ALLEANZE EDUCATIVE AL SERVIZIO DEI GIOVANI / GUSTAVO CAVAGNARI miglia, anzitutto; attraverso poi le for- a tali sfide, il che mostra la conve- me della vita sociale, riconosciute nienza di accordarsi tra di loro. peraltro nella loro obiettiva ragione di Questi e altri aspetti portano a con- debito nei confronti della famiglia, cludere che «nessun educatore può dell’alleanza coniugale tra uomo e pensare di potersi muovere da solo. donna, della primaria alleanza tra ge- L’azione educativa non può essere nitori e figli. Un “villaggio” così inteso un monologo».13 Il problema è, co- oggi stenta molto a realizzarsi; per munque, che «la nostra visione è stata questo ardua appare la stessa edu- ingannata dalla nozione illusoria della cazione. Il rimedio non può essere di atomizzazione del “sé”, facendoci cre- fare a meno del villaggio; occorre in- dere che non abbiamo bisogno degli vece reperirne pazientemente le in- altri; o che è “noi” contro “loro”; o che certe tracce, portarle a evidenza e in- solo uno può vincere; o una schiera crementarne la consistenza».11 di altre illusioni simili che sono ugual- Poi, per ragioni antropologico-culturali: mente insidiose… A volte, la nostra fattori quali l’assestamento di una so- visione moderna e individualista ci in- cietà multiculturale e multireligiosa, i coraggia persino a vedere noi stessi nuovi paradigmi e i mutamenti culturali come vittimizzati da “loro”, derubati che hanno diffuso stili di vita inediti, di ciò che è veramente “nostro”. Non l’impatto della tecnica sulla natura e vedere le interconnessioni del mondo sull’uomo, la diffusione del digitale e creato da Dio possono solo sfociare il suo influsso sul modo di percepire nella “di-visione”. Abbiamo bisogno se stessi e il mondo, e la globalizza- di una nuova visione… in rete».14 zione che ha portato con sé tanto dei Il Sinodo ci ricorda perciò un dato benefici quanto delle autentiche forme che dovrebbe essere scontato: in - di colonizzazione culturale, sono alla educazione, il coinvolgimento di una base di un mondo complesso da de- pluralità di figure educative è oppor- RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LVII NUMERO 3 SETTEMBRE/DICEMBRE 2019 365
tuna (DF 98). Per riferirsi, appunto, al tolineano aspetti metodologici, par- bisogno educativo di “fare squadra”, tecipativi, organizzativi e comunicativi quale condizione necessaria per che, a modo loro, esprimono impor- un’azione riuscita ed effettiva, si parla tanti dinamismi antropologici, peda- di corresponsabilità, di collaborazione, gogico-sociali e, quando occorre, an- di partecipazione, di lavoro in rete. che teologici, pastorali e spirituali. Intorno a questi termini ruota un’altra 4. L’urgente necessità costellazione di parole: integrare, di “fare rete” sommare, collaborare, articolare, ca- nalizzare, connettere, ordinare, infor- Dal momento in cui educare le nuove mare, aiutare, stimolare, favorire si- generazioni è un processo che sup- nergie. Inoltre, si fa riferimento a in- pone «il contributo di tutti» (DF 124; contrare, connettere, relazionare.15 ChV 217), per i cristiani è anzitutto al- l’interno della comunità ecclesiale che DOSSIER Spesso, anche il termine “alleanza” è “allearsi” implica privilegiare il dialogo utilizzato per indicare coalizioni o come forma d’incontro, cercare con- unioni di forza al servizio del raggiun- sensi e accordi,17 e tessere legami fra gimento di un obiettivo comune o del le diverse figure di riferimento - genitori superamento di un ostacolo condiviso. e sacerdoti, religiosi e religiose, docenti I concetti utilizzati possono variare, e animatori, allenatori e altri ancora (DF ma la sostanza è la stessa: si cerca di 93) - allo scopo di «trasmettere i valori camminare insieme, cioè, arrivare ad fondanti dell’esistenza» (DF 34; ChV un’intesa collaborativa e solidale fra 80). Tutti dovrebbero stare “sulla stessa educatori di uno stesso spazio, fra barca” e “remare nella stessa direzione”, educatori che appartengono ad uno non come mera strategia per raggiun- stesso territorio, ed anche fra diverse gere l’obiettivo, ma come condizione agenzie educative, con «stile sinodale» stessa per poterlo raggiungere. (DF 148). Con parole più elaborate, è Non ne è sufficiente, però. Siccome necessario pensare alle relazioni tra gli «spazi specifici dedicati dalla co- soggetti individuali e sociali «come munità cristiana ai giovani» (DF 143) modalità ordinaria di un rapporto edu- non possono essere considerati i soli cativo integrato»; a condizione che luoghi tramite cui passa la loro vita o ciascuna agenzia educativa possa si realizza la loro formazione, anche identificare le funzioni e gli apporti che nei confronti di altri spazi educativi è chiamata a dare, «l’integrazione coe- serve un’apertura di credito che inizi rente delle esperienze che ciascun scambi e dialoghi sinceri, e permetta soggetto può realizzare nei diversi am- di «sviluppare sinergie sul territorio» bienti e contesti può contribuire a pro- (DF 129) implicando anche gli altri cri- muovere la formazione di personalità stiani, gli atri credenti, e pure i non cre- - libere, autonome, responsabili».16 denti.18 Un altro modo, infatti, di attuare Con questa visione d’insieme, si sot- «il dialogo a tutti i livelli» (ChV 222). 366 PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
5. La bontà delle alleanze di coloro che hanno già vissuto la gio- intergenerazionali vinezza, hanno tollerato lo sconcerto Dal discorso fatto sopra, emerge an- e transitato l’incertezza, e oggi si tro- zitutto che per tramandare e racco- vano più o meno serenamente stabiliti gliere quella sapienza di vita «che nella loro soggettività adulta.21 viene comunicata di generazione in Da parte loro, molti adulti hanno la generazione» (ChV 190), la prima al- volontà d’entrare in contatto con i leanza da rinnovare è quella tra i gio- giovani, tenendo conto che hanno vani e gli adulti. Alle nostre società, già vissuto la stagione precedente infatti, «non è mai servita né servirà della vita e hanno accumulato abba- mai la rottura tra generazioni» (ChV stanza esperienza da fare loro da 191). Purtroppo, l’enfatizzata e facil- sponda e sostenerli. D’altro canto, mente assunta separazione tra il però, molti adulti hanno anche perso ALLEANZE EDUCATIVE AL SERVIZIO DEI GIOVANI / GUSTAVO CAVAGNARI “mondo adulto” e il “mondo giovanile” credibilità o sono rimasti prigionieri non ha fatto che far perdere di vista di modelli che condizionano l’acco- che tanto la giovinezza quanto l’adul- glienza da parte dei giovani. A se- tità «sono costrette ad incontrarsi».19 conda dei casi, questi adulti si com- Affermato questo presupposto, nep- portano da padroni (DF 54), o si pre- pure si può negare che le modalità di sentano come alleati quando in realtà tale incontro non sono prive di conflitti. sono manipolatori possessivi e se- Da un lato, la maggioranza dei giovani ducenti (DF 71), o agiscono da “con- non rifiuta il confronto con gli adulti. correnti”,22 o semplicemente restano Ricerche ed esperienze documentano spettatori indifferenti (DF 34). Peggio il bisogno crescente di qualcuno e la ancora, molti di loro sono affetti sem- disponibilità ad accettare proposte pre di più dal problema del giovanili- capaci di afferrare la vita e il suo smo adulto,23 dalla follia di voler essere senso. Da un altro lato, è naturale che iuvenis aeternus,24 dall’“adultescen- i giovani cerchino di distanziarsi dagli za”,25 essendone incapaci di trasmet- adulti, di difendere i loro spazi dalla tere i valori fondanti dell’esistenza e loro intromissione, e di sostenere un «rovesciando il rapporto tra le gene- proprio «approccio alla realtà con razioni» (ChV 80). «Questo suppone tratti specifici», nonostante ciò possa una nuova sfida per i giovani perché «generare sconcerto o perplessità ne- colloca le differenze generazionali su gli adulti».20 Eppure, quando la di- un terreno nuovo: gli adulti che vo- stanza si fa insormontabile e finisce gliono essere giovani cambiano la per rinchiudere i giovani in «una sorta loro immagine ma non la loro condi- di rifugio inaccessibile agli adulti» (IL zione, poiché hanno comunque la 36), una tale situazione provoca fru- certezza che la vita adulta dà loro, la - strazione, perché viene loro a mancare loro sicurezza e i loro risultati, e l’appoggio e l’orientamento necessario esperimentano e giocano su questa RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LVII NUMERO 3 SETTEMBRE/DICEMBRE 2019 367
base considerevolmente più solida propositori di modalità di vita. Come di quella dei giovani. I giovani vivono dice il papa, «Samuele era un giovane dunque questo giovanilismo come insicuro, ma… grazie al consiglio di un’intrusione che ritaglia il loro legit- un adulto, aprì il suo cuore per ascol- timo spazio di espressione ma non tare la chiamata di Dio» (ChV 8). An- cambia la loro situazione di essere cora di più: «Solo la presenza pru- “all’incrocio”, cioè, nel dover deci- dente e saggia di Eli permette a Sa- dere costantemente su un futuro con muele di dare la corretta interpreta- ampi margini di incertezza».26 zione alla parola che Dio gli sta rivol- Per dire il vero, sempre ci saranno gendo… confermando la bontà delle «giovani che pensano che gli adulti alleanze intergenerazionali» (IL 81). siano un passato che non conta più» Infine, porta a domandarsi «come si e «adulti che credono di sapere sem- crea questo asse senza mortificare DOSSIER pre come dovrebbero comportarsi i la condizione giovanile, che ha biso- giovani» (ChV 201). Questo non è, gno di fare i suoi esperimenti e di però, il rischio principale. Piuttosto trovare la propria strada».29 che la rottura, il pericolo è quello della indifferenza: in molte parti, infatti, 6. Alleanze da stringere all’interno della comunità ecclesiale «tra giovani e adulti non vi è un vero e proprio conflitto generazionale, ma Se ci poniamo nella prospettiva della una reciproca estraneità» (ChV 80). educazione come una azione a più Da tutto questo si capisce la necessità voci che suppone la presenza di figure di creare nuove alleanze tra i giovani di età, vocazioni e carismi diversi, ca- e gli adulti, pensando comunque al piamo allora che i percorsi educativi modo giusto per ristabilire un rapporto che offre la comunità ecclesiale non positivo tra le diverse generazioni.27 possono essere pensati in modo iso- Questo compito, come si può intra- lato, solipsistico, né isolante, attuando vedere, presuppone anzitutto che en- proposte che distacchino i giovani trambe le età siano riscoperte come dagli altri membri della famiglia o stadi, purché diversi, della unica con- della comunità (ChV 30). In questo dizione umana, anziché come com- senso, si deve ammettere come [la] partimenti stagni. Inoltre, richiede di “sindrome dei battitori liberi” talvolta restituire «attrattiva specifica e dignità infetta tanti educatori «che tendono morale all’ambizione di essere adul- ad agire in forma autocentrata e au- ti».28 In seguito, e a condizione di toreferenziale… Educare ed evange- aver fatto dei passi in avanti con ri- lizzare i giovani è davvero uno “sport guardo al precedente presupposto, di squadra”, piuttosto che un’attività comporta il rilanciare nell’educazione individuale».30 Inoltre, si deve anche - dei giovani il ruolo di adulti credibili, riconoscere un dilemma intrinseco alla in quanto testimoni di un vissuto e stessa azione ecclesiale, vale a dire, 368 PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
la sua impostazione “specialistica”, ecclesiale specifica. In quanto però quindi inorganica, anche nei confronti «organica e di insieme, [essa] favorisce dei giovani. «In particolare [i Padri si- una azione evangelizzatrice coordinata nodali] si sono riferiti alle varie pastorali con altre pastorali prossime, come che riguardano i giovani: pastorale quelle familiare e vocazionale».31 Trop- giovanile, familiare, vocazionale, sco- pe volte, la pastorale giovanile e la pa- lastica e universitaria, sociale, culturale, storale familiare sono state viste come caritativa, del tempo libero, ecc. La separate. In realtà, però, l’una è inne- moltiplicazione di uffici molto specia- stata nell’altra, si sostengono o cadono lizzati, ma a volte separati, non giova a vicenda, e si alimentano costante- alla significatività della proposta cri- mente, crescendo o diminuendo in stiana. In un mondo frammentato che maniera direttamente proporzionale: produce dispersione e moltiplica le lavorando bene in una direzione non si ALLEANZE EDUCATIVE AL SERVIZIO DEI GIOVANI / GUSTAVO CAVAGNARI appartenenze, i giovani hanno bisogno fa che qualificare tutti gli altri ambiti. di essere aiutati a unificare la vita, leg- È parte nota dell’esperienza che chi gendo in profondità le esperienze quo- lavora con i giovani vede abitualmente tidiane e facendo discernimento. Se i genitori come un contrattempo, co- questa è la priorità, è necessario svi- me un ostacolo al successo ministe- luppare maggiore coordinamento e riale. In molti casi, l’accompagna- integrazione tra i diversi ambiti, pas- mento educativo potrebbe essere ef- sando da un lavoro per “uffici” a un la- fettivamente molto più semplice se voro per “progetti”» (DF 141). alcuni figli non dovessero avere a che Come si può avvertire, cercare di ap- fare con certi genitori. Anzi, in certi profondire in questa sede le sinergie casi il coinvolgimento dei genitori è da attivare in senso educativo tra le semplicemente impossibile, e questo varie pastorali che riguardano i giovani per diversi motivi. Quando ci sono le è impossibile. Gli ultimi percorsi eccle- condizioni, fare pastorale giovanile siali di riflessione sinodale ci spingono senza cercare di coinvolgere in qual- comunque a dire qualcosa almeno sul che modo i genitori non è tuttavia in- rapporto tra due di queste pastorali, telligente.32 Infatti, i genitori non sono quella giovanile e quella familiare, in un fattore neutrale nella pastorale una prospettiva vocazionale. Infatti, con i giovani, specialmente durante essendo «in una continuità naturale», la fase adolescenziale. Semplicemen- queste pastorali sono chiamate ad te per il fatto di crescere i propri figli, operare «in modo coordinato e inte- essi possono tanto legittimare il lavoro grato» (ChV 242) e sviluppare processi pastorale quanto ostacolarlo.33 Si de- educativi completi «che dall’infanzia ve accettare perciò che chi è giovane portino alla vita adulta e inseriscano prima è stato generato come essere - nella comunità cristiana» (DF 16). La umano in una famiglia, da bambino e pastorale giovanile, infatti, è un’azione fanciullo è vissuto in essa, e perfino RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LVII NUMERO 3 SETTEMBRE/DICEMBRE 2019 369
nel presente, segnato in genere dal- lungimirante. In questo senso, è inte- l’incrinatura e la contestazione con la ressante notare che, tra le tre tappe in- vita familiare, la famiglia «continua a dicate da san Giovanni Paolo II per la rappresentare il principale punto di ri- preparazione al matrimonio e alla vita ferimento per i giovani» (ChV 262).34 In familiare,37 quella “prossima” coincide questa linea, sembra logico che la pa- con gli itinerari di catechesi e le espe- storale giovanile si lasci coinvolgere in rienze formative vissute all’interno della un dialogo con quella «pastorale spe- comunità ecclesiale, e quindi con i cificamente orientata alle famiglie»,35 percorsi di pastorale con i giovani. sia per accompagnare i genitori e In conclusione, si deve ribadire che l’ambito delle relazioni primarie, sia la pastorale con i giovani è un ambito per educare i giovani, con paziente specifico. La famiglia è solo una parte realismo, ad avere un rapporto sano indiretta della missione giovanile.38 DOSSIER con gli altri membri della famiglia, sia Tuttavia, una relazione più stretta nel- per abilitarli alla responsabilità della l’azione ecclesiale tra i giovani e le vita adulta che si specifica in forma loro famiglie non dovrebbe assoluta- privilegiata nell’assunzione della re- mente sembrarci strana. Come spie- sponsabilità matrimoniale e familiare, gava Benedetto XVI: «Nell’educazione sia infine per accompagnare le coppie dei giovani è estremamente importante di giovani sposati. che la famiglia sia un soggetto attivo Di conseguenza, i sacerdoti, i religiosi [...]. Curare le famiglie non è sottrarre e le religiose, i catechisti e le catechi- forze al lavoro per i giovani, anzi è ren- ste, gli animatori e le animatrici pa- derlo più duraturo e più efficace. Vi in- storali che lavorano direttamente con coraggio perciò ad approfondire le i giovani cercheranno di compiere forme di questo impegno, su cui già vi ogni sforzo pastorale al fine di valo- siete incamminati; ciò tornerà anche a rizzare la soggettualità familiare, se- vantaggio dell’educazione ed evan- condo la propria identità e missione, gelizzazione dei giovani».39 o per attivare almeno delle sinergie E l’appello è stato rinnovato dal pon- con quelli che possono formare la fa- tefice attuale: «In particolare richiamo miglia e sostenerla, in modo che essa la inderogabile necessità di coinvol- sia all’altezza dei compiti che le spet- gere le famiglie dei giovani. Non vi tano come «prima e indispensabile può essere infatti un’efficace pasto- comunità educante»36 e anche come rale giovanile senza una valida pa- «primo spazio di accompagnamento» storale familiare».40 Anche in occa- del giovane (ChV 242). Inoltre, gli ope- sione della presentazione di Christus ratori di pastorale giovanile collabore- vivit, lui ribadiva: «L’esperienza do- ranno primariamente alla pastorale fa- mestica della Vergine Santa sta ad - miliare offrendo il proprio servizio ai indicare che famiglia e giovani non giovani in modo corretto, coerente e possono essere due settori paralleli 370 PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
della pastorale delle nostre comunità, cattolici, ma insieme a tutti coloro ma devono camminare strettamene che hanno buona volontà».45 La pro- uniti, perché molto spesso i giovani posta è sempre quella delle alleanze sono ciò che una famiglia ha dato educative, ma in questo caso, da at- loro nel periodo della crescita».41 tuare all’esterno della Chiesa (ChV Proprio per questo, la pastorale con i 235), mettendosi a disposizione di giovani «deve aprirsi decisamente alla un’azione più sinergica e condivisa in pastorale familiare».42 Tra i “due mon- favore dei giovani e dell’ambiente di”, quello del giovane e quello della (EVBV 42).46 L’apertura al territorio famiglia, «bisogna ricuperare l’unità».43 consente infatti di elaborare un’offerta formativa allargata che integra le di- 7. Alleanze da stringere verse iniziative proposte dai diversi verso l’esterno della comunità soggetti, dalle associazioni giovanili ecclesiale ALLEANZE EDUCATIVE AL SERVIZIO DEI GIOVANI / GUSTAVO CAVAGNARI e del tempo libero al volontariato. Come sottolinea ancora papa Fran- «Si tratta di recuperare il valore forma- cesco, la Chiesa non si limita a riven- tivo delle diverse proposte in modo dicare una presenza, bensì opera per che abbiano una forte ricaduta sul raf- dare ad essa lo stile audace e creativo forzamento dell’identità, delle capacità di chi si pone accanto a ciascuno per relazionali, dei processi di socializza- condividere l’azione educativa in tutta zione. Il tempo della famiglia, della la sua ampiezza. Infatti, essa «non di- scuola, delle diverse attività formative, sdegna, anzi ricerca, il coinvolgimento va integrato con un tempo del territorio di tutti coloro che desiderano ed in modo che un clima esperienziale hanno a cuore il bene dei giovani». contrassegnato da valori di riferimento Chi opera nella Chiesa fa «di tutto per condivisi possa rafforzare la valenza creare coinvolgimento del maggior educativa delle singole esperienze vis- numero di persone e istituzioni, per sute nei diversi ambienti di vita».47 cercare alleanze trasversali per la pro- È con riguardo ai «valori di riferimento mozione dei giovani, per aprire ovun- condivisi» che, tuttavia, una disquisi- que varchi di amicizia e simpatia. Sia zione va fatta. Infatti, il Concilio Vati- all’interno della compagine ecclesiale cano II aveva già affermato «che tutti (territorio, carismi e movimenti) che gli uomini, credenti e non credenti, nel dialogo con il mondo (istituzioni devono contribuire alla giusta costru- educative, sociali e civili) è necessario zione di questo mondo» e indicava, lavorare insieme, secondo uno spirito come condizione alla Chiesa per una capace di far emergere una vera e tale cooperazione, «un leale e pru- propria “profezia di fraternità”».44 dente dialogo».48 In questo modo, E il modo migliore è «quello di fare l’Assemblea conciliare invitava gli uni - qualcosa insieme, di costruire insie- e gli altri ad avviare cammini di con- me, di fare progetti: non da soli, tra divisione al servizio delle società in RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LVII NUMERO 3 SETTEMBRE/DICEMBRE 2019 371
cui «si trovano a vivere insieme» e considerazione il dato cristologico co- puntualizzava ai credenti quale fosse me unicum qualificante dell’umano e il presupposto per tale reciproco con- quindi come punto di riferimento ultimo corso. Da allora, tale persuasione si dell’educazione dell’umano, potrebbe è gradualmente imposta e, più re- condurre a forme di collaborazione in- centemente, anche Francesco ricor- genue, inaffidabili, teleologicamente dava che «per adempiere un servizio disorientate. Il fine dell’educazione in in favore del pieno sviluppo dell’essere chiave cristiana sarà sempre, infatti, umano e perseguire il bene comune», aiutare «tutti e ciascuno, attraverso un la missione ecclesiale «implica un cammino di discernimento, a giungere cammino di dialogo», non solo con alla “misura della pienezza di Cristo” quei «credenti che non fanno parte (Ef 4,13)» (DF 139). della Chiesa cattolica», ma anche con «Il nostro guardare a Cristo e il nostro DOSSIER «quelli che non credono» (EG 238). renderci disponibili e docili allo Spirito Anzi, la Chiesa incoraggia il dialogo e nella Chiesa sta al cuore della nostra la cooperazione sulla base di principi intera esperienza umana tanto quanto umani comuni. Si può pensare dunque dell’esercizio di ogni tipo di respon- di lasciare l’educazione al di fuori di sabilità educativa. Non c’è per noi un questi intenti di collaborazione al ser- modo diverso di guardare alla persona vizio del bene personale e sociale? umana fuori del modello che per noi Certamente no. rappresenta Cristo e della luce con Alcuni quesiti sorgono invece quando cui la sua presenza permette di com- si ricorda che per i cristiani l’educa- prenderla […]. Noi credenti dovremmo zione dell’umano è fondata su, e in- diventare sempre più i convinti cono- dirizzata a, Cristo, nel cui mistero so- scitori, sostenitori e propugnatori di lamente trova luce il mistero della quell’umanesimo integrale e trascen- persona e della sua altissima vocazione dente che trova in Cristo l’origine e il (GS 22; DF 81). Tramite i suoi interventi compimento. Un tale umanesimo co- educativi, la Chiesa cerca di contribuire nosce una pedagogia corrispondente, alla maturazione della persona, allo che è visione dell’educazione e prassi sviluppo della sua libertà, e alla crescita educativa insieme».50 del corpo sociale nella ricerca del Quando l’orizzonte antropologico - bene comune. È su questa base che cioè la visione dell’uomo esplicita- si rende possibile ogni collaborazione mente o implicitamente intesa - non educativa e ogni sollecitazione ad è condiviso, diventa impossibile fare adoperarsi affinché si realizzi «una al- alleanze educative. È quindi impor- leanza educativa tra tutti coloro che tante sottolineare come il sistema an- hanno responsabilità in questo delicato tropologico sul quale poggiano i pro- - ambito della vita sociale ed getti educativi è «determinante per la ecclesiale».49 Eppure, non tenere in riflessione e la prassi cristiana e, di 372 PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
conseguenza, deve guidare le opzioni accordare le differenze, si impara gli e le scelte metodologiche […]. La uni dagli altri (ChV 207). In questo sen- base antropologica e teologica - quel- so, è utile discernere in campo educa- l’insieme di idee, orientamenti, valori tivo «quelle metodologie, quei linguag- e riferimenti che esprimono l’idea di gi, quelle motivazioni» più efficaci per Dio e di uomo - determina tutto l’edi- l’educazione dei giovani, senza inte- ficio [educativo]».51 ressarsi aprioristicamente «di che co- In questo senso, c’è chi fa notare lore siano» (ChV 205), ma verificandole che se alcuni cristiani che lavorano comunque «alla luce di riferimenti cri- per l’educazione dei giovani potreb- teriologici di tipo antropologico, so- bero aver bisogno di allargare le cioeducativo e teologico».53 loro prospettive e adottare un at- Si deve riconoscere con umiltà che teggiamento più aperto verso coloro «formare alleanze condividendo stra- ALLEANZE EDUCATIVE AL SERVIZIO DEI GIOVANI / GUSTAVO CAVAGNARI che svolgono un simile servizio, altri tegie, tempi, modalità, comporta lo- invece dovrebbero abbandonare un gicamente non piccole difficoltà, te- idealistico atteggiamento all-inclu- nuto conto della disomogeneità e di- sive e pensare in modo più critico vergenze delle forze in questione». circa le alleanze strategiche in cui Eppure «si tratta di una conditio sine vogliono essere coinvolti. qua non per cogliere i frutti del nostro «Essere aperti alla costruzione di al- impegno educativo ed obbliga allo leanze strategiche non significa che stabilimento di un forte e cordiale, dobbiamo passare all’altro estremo rapporto tra gli educatori».54 di una collaborazione romantica e In questo senso, la prima spinta per la- cieca con tutti in ogni momento […]. vorare sinergicamente viene dagli stessi Il peccato personale e corporativo giovani, abituati a relazioni caratterizzate colpisce non solo noi stessi ma an- dalla diversità e dal pluralismo.55 Sono che quelli con cui noi costruiamo al- loro, appunto, che chiedono agli adulti leanze strategiche. Quindi dobbiamo di non affrontare le sfide isolatamente scendere dalle nuvole e pensare ma in dialogo con tutti (DF 132). Educare chiaramente quale tipo di attività i giovani, perciò, «non può che essere cerchiamo di fare insieme».52 sinodale, vale a dire capace di dar forma a un “camminare insieme” che 8. Opportunità e difficoltà implica una valorizzazione dei carismi» Come sottolineavo sopra, una co- che ciascuno può offrire, secondo la munità è abitata da persone «con propria vocazione e il proprio ruolo, sensibilità, provenienze e culture di- «attraverso un dinamismo di corre- verse» (DF 131). L’incontro tra volti sponsabilità» (ChV 206). differenti costituisce perciò un’occa- Un lavoro di tipo sinergico suppone - sione e una condizione per l’educazione anzitutto un cambiamento delle per- dei giovani. In una comunità capace di cezioni, della sensibilità, della pro- RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LVII NUMERO 3 SETTEMBRE/DICEMBRE 2019 373
gettualità e dell’azione educativa di forse la condizione indispensabile per ciascun soggetto, senza il quale è edificare alleanze educative. Infatti, assolutamente impossibile imbastire queste guide «si focalizzano su un alleanze significative, durevoli ed ef- terreno comune, le connessioni tra le ficaci, e soprattutto intenderle come persone, non sui contrasti e le voragini un contributo anziché una resa nei che li separano, […] usano la diversità confronti degli altri.56 per rafforzare l’interdipendenza, per Esso comporta, poi, tenere in consi- stimolare l’innovazione, e per servire derazione la propria identità e le pro- i bisogni di tutti. Per queste ragioni, prie differenze. Essere partner non se non per altre, i leaders connettivi vuol dire confusione di compiti e ruoli sono la nostra migliore speranza per o parità sul piano operativo. Infatti raggiungere rinnovamento attraverso non si tratta di uniformare gli interventi, l’interdipendenza».59 DOSSIER né di ripetere semplicemente quello Così come l’integrità personale e la che fanno gli altri. Se tutti fanno la competenza sono prerequisiti per la stessa cosa e nello stesso modo, la leadership in ogni gruppo, sono anche proposta diventa generalizzante e essenziali in qualsiasi alleanza stra- piuttosto piana. Il lavorare insieme si tegica. Alla luce di ciò, per un lavoro caratterizza per la concordia negli in- sinergico si dovrà tener conto non tenti e la condivisione dei valori anzi- solo della “bontà” e delle “buone in- ché per l’uniformità nelle azioni. In tenzioni” delle persone implicate ma ciò si evince se quello che si cerca è anche delle loro competenze e, so- l’alleanza o l’omogeneità. prattutto, della abilità delle persone a In seguito, fare alleanza domanda capo dei progetti educativi per co- «uno stile condiviso» e esige «com- municare valori, delineare obiettivi, petenze che vanno formate, e questo accompagnare processi ed evitare richiede tempo e risorse (intelligenza, delle incomprensioni che, se com- cuore, conoscenze)».57 messe specialmente all’inizio, com- Infine, presuppone articolare sforzi, promettono l’intero percorso.60 favorire la collaborazione e coordinare interventi. A questo scopo risulta evi- NOTE 1 dente l’imprescindibilità di leaders Salesiano sacerdote. Argentino. Dottore in Teologia con specializzazione in pastorale che guidino connettendo, cioè che presso l’Università Pontificia Salesiana (2012). siano capaci di innestare azioni di Preside della Sezione gerosolimitana della Fa- empowerment personale, che sap- coltà di Teologia della medesima Università e piano coinvolgere e delegare, che Docente invitato presso la Sede romana. Autore di diversi articoli e libri in collaborazione. sappiano generare sinergie, e che 2 FRANCESCO, “Christus vivit”: Esortazione apo- non abbiano bisogno della continua - stolica post-sinodale ai giovani e a tutto il po- riconoscenza degli altri.58 Questo è polo di Dio (25 marzo 2019), Roma, LEV 2019. uno dei carismi più urgenti oggi, e D’ora in poi: ChV. 374 PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
3 Cf BALDISSERI Lorenzo, Presentazione del- Un progetto di pastorale giovanile, Roma, LAS l’Esortazione, in SALA STAMPA DELLA SANTA SEDE, 1996, 91. Bollettino 278, 2 aprile 2019, Rif. 00558-IT.01. 9 Il testo chiarisce comunque che la giovinezza 4 XV ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA DEL SINODO non può ridursi al solo dato anagrafico ma DEI VESCOVI, Documento finale (28 ottobre deve essere contestualizzata all’interno delle 2018), Roma, LEV 2018. D’ora in poi: DF. variabili socioculturali in cui si rende social- 5 COSTA Giacomo - SALA Rossano (a cura di), mente visibile (DF 68). In questo senso, esso Guida alla lettura, in Esortazione apostolica riconosce l’incidenza della diversità di condi- post-sinodale “Christus vivit” del Santo Padre zioni e di contesti sulle diverse configurazioni Francesco ai giovani e a tutto il popolo di Dio, pratiche che assume la gioventù (DF 120). In Torino, LDC 2019, 10. questa linea, il papa mette anche in evidenza l’esistenza di «una pluralità di mondi giovanili» 6 L’evangelizzazione non si riduce all’annuncio (ChV 68). del Vangelo, ma implica una serie di attenzioni 10 e di processi che comprendono delle dimen- Cf GUARDINI Romano, Le età della vita. Loro sioni umane e sociali. Ce lo ricordava già significato educativo e morale, Milano, Vita e Evangelii nuntiandi [Esortazione apostolica cir- Pensiero 20113; ANGELINI Giuseppe et alii, Le ALLEANZE EDUCATIVE AL SERVIZIO DEI GIOVANI / GUSTAVO CAVAGNARI ca l’evangelizzazione nel mondo contempora- età della vita: accelerazione del tempo e identità neo (8 dicembre 1975), in AAS 68(1976)1, 5- sfuggente. Atti del VII Corso residenziale del 76]. Eppure, come lo stesso testo di Paolo VI Centro Studi di Spiritualità di Milano (Gazzada, afferma al suo n. 22, «non c’è vera evangeliz- 7-10 luglio 2008), Milano, Glossa 2009. zazione se il nome, l’insegnamento, la vita, le 11 ANGELICI Giuseppe, Per educare un figlio ci promesse, il Regno, il mistero di Gesù di Na- vuole un villaggio, in La Rivista del Clero zareth, Figlio di Dio, non sono proclamati». In Italiano XCV(2014)7/8, 559. modo simile, anche Francesco ha voluto ricu- 12 VENTURELLA Franco, Una rete di alleanze edu- perare in Christus vivit quella primazia dell’an- cative, in Proposta educativa 18(2009)1, 51. nuncio che aveva già segnalato nella sua 13 Esortazione programmatica: «Non vi può es- FALABRETTI Michele, Pastorale giovanile, sere vera evangelizzazione senza l’esplicita luogo delle alleanze educative. Intervista a proclamazione che Gesù è il Signore» (EG cura di Daniele Rocchi, in https://www.paro- 110). Anche adesso, il papa riafferma che «il ladivita.org/Chiesa/Pastorale-giovanile-luogo- valore della testimonianza non significa che la delle-alleanze-educative (01-05-2019). parola debba essere messa a tacere. […] Vi 14 FRIESEN Dwight, Thy kingdom connected. auguro di sentire nel cuore lo stesso impulso What the Church can learn from Facebook, irresistibile che muoveva San Paolo quando the Internet, and other networks, Grand Rapids, affermava: “Guai a me se non annuncio il Van- Baker Books 2009, 19. gelo!” (1Cor 9,16)» (ChV 176). Precisamente, 15 Cf VALLS Maite - GUTIÉRREZ Koldo - DINNBIER è questo quello che lui fa: «Al di là di ogni cir- Ignacio, Red, in BAUTISTA José María (a cura costanza, a tutti i giovani voglio annunciare di), 10 palabras clave sobre pastoral con jóve- ora la cosa più importante, la prima cosa, nes, Estella, Verbo Divino 2008, 309-362. quella che non dovrebbe mai essere taciuta. 16 Si tratta di un annuncio che include tre grandi VENTURELLA, Una rete di alleanze educative 53. verità che tutti abbiamo bisogno di ascoltare 17 Cf FRANCESCO, Evangelii Gaudium. Esorta- sempre, più volte» (ChV 111): Dio ti ama, zione apostolica sull’annuncio del Vangelo nel Cristo vive e ti salva, lo Spirito Santo è fonte mondo attuale (24 novembre 2013) 239, in di vita. AAS 105(2013)12, 1116. D’ora in poi: EG. 7 CURRÒ Salvatore, L’educazione cristiana dei 18 Cf BARCELLONA Pietro et alii (a cura di), Emer- - giovani e i suoi fondamenti antropologici, in genza antropologica. Per una nuova alleanza NPG 48(2014)2, 10. tra credenti e non credenti, Milano, Guerini 8 TONELLI Riccardo, Per la vita e la speranza. 2012. RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LVII NUMERO 3 SETTEMBRE/DICEMBRE 2019 375
19 28 SEQUERI Pierangelo, Ricucire un’alleanza. SEQUERI Pierangelo, Contro gli idoli postmo- Oltre la retorica della “condizione giovanile”, derni, Torino, Lindau 2011, 23. in Il Regno/Attualità 63(2018)2, 8. 29 SEQUERI, Ricucire un’alleanza 9. 20 XV ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA DEL SINODO 30 SALA Rossano, Uno spazio pastorale aperto DEI VESCOVI, Instrumentum Laboris (8 maggio ed entusiasmante, in NPG 51(2017)6, 5. 2018), Roma, LEV 2018, 26. D’ora in poi: IL. 31 21 CONSEJO EPISCOPAL LATINOAMERICANO - SECCIÓN Cf MONTALDI Zamira, Juventudes. ¿Hay algo DE JUVENTUD, Civilización del amor. Proyecto y más que decir?, Buenos Aires, Stella 2017, 35. misión. Orientaciones para una pastoral juvenil 22 FRANCESCO, Dio è giovane. Una conversazione latinoamericana, Bogotá, CELAM 20132, 379. con Thomas Leoncini, Casale Monferrato, In modo simile, il n. 507 riflette: «La pastorale Piemme 2018, 32. con i giovani e con gli adolescenti si realizza 23 Sul giovanilismo nel mondo adulto si possono in stretto rapporto con la pastorale vocazionale, consultare: BONAZZI Franco - PUSCEDDU Daniela, la pastorale catechetica, la pastorale dell’edu- Giovani per sempre. La figura dell’adulto nella cazione e la pastorale familiare, rispettando i postmodernità, Milano, FrancoAngeli 2008; principi, i processi e i dinamismi di ciascuna». CUCCI Giovanni, La crisi dell’adulto. La sindrome 32 Un tale coinvolgimento deve prevedere co- DOSSIER di Peter Pan, Assisi, Cittadella 2012; MATTEO munque i come e i quando, visto che non è Armando, L’adulto che ci manca. Perché è di- sempre pastoralmente possibile pensare ad ventato così difficile educare e trasmettere la un coinvolgimento diretto dei genitori nella fede, Assisi, Cittadella 2014; ZAGREBELSKY Gu- pastorale giovanile. Nei processi maturativi stavo, Senza adulti, Torino, Einaudi 2016. giovanili, la rottura adolescenziale con la fa- 24 Il termine rispecchia l’immagine del puer miglia è una realtà certamente traumatica, ma aeternus, archetipo junghiano dell’uomo che in sé buona, perché permette al giovane di si rifiuta di crescere, di affrontare le sfide che prendere in mano la sua esistenza e di diven- la vita gli richiede e che invece di risolvere i tarne protagonista. problemi rimane in attesa. Cf JUNG Carl Gustav 33 Considerando il ruolo significativo che le fa- - KERÉNYI Károly, Prolegomeni allo studio scien- miglie giocano nella crescita umana e cristiana tifico della mitologia, Torino, Boringhieri 1972, delle nuove generazioni, una “pastorale gio- 102-138; von FRANZ Marie-Louise, L’eterno vanile fondata sulla famiglia” sostiene che im- fanciullo. L’archetipo del puer aeternus, Como, Red Edizioni 2009. plicare i genitori nella pastorale giovanile è un elemento centrale e fondante. Cf BURNS Jim - 25 In questo caso, detto degli adulti che non Mike DEVRIES, Partnering with parents in youth riescono a trovare il senso della tappa della ministry. The practical guide to today’s fami- vita che stanno vivendo e tentano, con sorte ly-based youth ministry, Colorado Springs, diverse, di tornare indietro, cercando di fermare Gospel Light 2003; DEVRIES Mark, Family- la minaccia ineluttabile del passo del tempo. based youth ministry, Downers Grove, IVP Come sostiene Peter Beiharz, «nobody seems Books 2004. to want to grow up any more, especially not 34 the young. Yet we behave like children, us Si parla in termini generali, nella consape- adults too»: Prefazio a BLATTERER Harry, Coming volezza che alcuni giovani «non sono cresciuti of age in times of uncertainty, New York, in famiglie» (ChV 232) e altri dubitano del suo Berghahn 2007, ix. valore a partire dalle «difficoltà incontrate nella 26 famiglia di origine» (ChV 263). URRESTI Marcelo, Los jóvenes adultos: un 35 síntoma de estos tiempos, in Encrucijadas FRANCESCO, Amoris laetitia. Esortazione apo- UBA 53(2011), 27. stolica post-sinodale sull’amore nella famiglia 27 (19 marzo 2016) 202, in AAS 108 (2016) 4, Cf FABENE Fabio, Alcuni contenuti dell’Esor- - 392. D’ora in poi: AL. tazione apostolica post-sinodale, in SALA STAM- 36 PA DELLA SANTA SEDE, Bollettino 278, 2 aprile CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA, Educare alla 2019, Rif. 00559-IT.01. vita buona del Vangelo: Orientamenti pastorali 376 PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
Puoi anche leggere