RIQUALIFICAZIONE URBANA: ROBBIATE 2020 - Comune di Robbiate - Merate Online

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RIQUALIFICAZIONE URBANA: ROBBIATE 2020 - Comune di Robbiate - Merate Online
Consigliere Comunale con Delega all’Urbanistica
                                                                        Filippo Perego
                                                         Robbiate, 14 Novembre 2020

RIQUALIFICAZIONE URBANA:
ROBBIATE 2020

                   Comune di Robbiate
RIQUALIFICAZIONE URBANA: ROBBIATE 2020 - Comune di Robbiate - Merate Online
PREMESSA

     La progettualità dello spazio urbano è da ritenersi emblematica all’interno degli interventi de niti dalla
     PA. È l’elemento che de nisce la spazialità della vita pubblica e della socialità.
     Piazze, viali, portici e parchi occupano un ruolo determinante nella progettazione urbana post-
     modernista, le cui tendenze portano a rimodulare gli interventi e a pensarli confrontandosi con progetti
     di dimensione umana. Recuperano quindi centralità gli spazi di aggregazione, di convivialità e di
     condivisione della comunità.
     È in questa direzione che la giunta comunale ha deciso di muoversi, arricchendo il comune di aree
     spazialmente de nite, sicure per chi fruisce lo spazio e per sostenere chi decide di spostarsi
     sposando la mobilità sostenibile, ovviamente.

     Gli effetti della pandemia di COVID-19 hanno segnato profondamente le abitudini e la sensibilità
     riguardo i temi degli spazi, dei trasporti e delle abitazioni.
     Aree verdi, accessibilità pedonale o ciclabile e case più grandi sono al primo posto tra gli indici di
     gradimento. Interessante è la tendenza relativa all’accessibilità. La bicicletta ha quadruplicato il proprio
     appeal come scelta modale per il trasporto in quanto consente il distanziamento sociale, una velocità
     effettiva più elevata di un’automobile in ambito urbano in quanto non si rimane imbottigliati nel traf co
     e il parcheggio risulta molto più semplice.

     Queste tendenze erano già accennate ben prima di marzo, tuttavia ne è stata accelerata la loro
     diffusione. La nostra amministrazione, infatti, già da anni si muove in questa direzione. Ne sono la
     prova la riquali cazione di P.zza Brivio e la pista ciclopedonale in Via Villa.
     Abbiamo quindi deciso di rispondere alle nuove s de in tempi brevi, soddisfacendo il fabbisogno
     crescente da parte della popolazione robbiatese con un massiccio progetto di riquali cazione urbana
     volta al recupero di aree degradate, di messa in sicurezza di aree critiche e di agevolare l’accesso agli
     edi ci scolastici da parte di studenti e professori che decidono ogni giorno di recarsi a scuola con un
     mezzo a due ruote o a piedi.

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INDICE
I.   La Viabilità: Le basi per un sistema integrato e Capillare   4
II. ATU Via Serra Groppelli                                       7
III. ATU Via Bonfanti                                             8
IV. ATU Viale Brianza                                             9
V. ATU Parco Colleoni                                             10
VI. Conclusioni                                                   12

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I. LA VIABILITÀ:LE BASI PER UN SISTEMA INTEGRATO E CAPILLARE
Le principali direttrici attraversano trasversalmente il comune e corrispondono alle due strade
provinciali in direzione Lecco e Bergamo. Il terzo asse identi cato come ad alto scorrimento
corrisponde a quello in direzione di Merate lungo via Piave.

Come si nota dalla mappa la maggioranza delle aree residenziali si sviluppa nel quadrante
nord est, nel quale sono presenti anche tutti gli edi ci pubblici e il centro cittadino.

Seguendo quindi la naturale crescita dell’urbanizzato si è provveduto a cercare di collegare i
diversi quartieri con l’asse dei servizi, costituito dal Municipio, il Parco di Villa Concordia, le
scuole e la palestra.

Il disegno di insieme delle piste ciclabili va quindi a mostrare come al termine dei quattro
interventi in corso di realizzazione, l’intero territorio sarà collegato lungo l’asse nord sud,
consentendo di giungere alla stazione ferroviaria in direzione Milano e Bergamo su tratto
separato dalla sede veicolare in completa sicurezza. Le scuole vengono messe al centro della
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progettazione. Solo la mobilità pedonale e ciclabile è capace di rispondere alle esigenze di
physical distancing imposte dal coronavirus senza creare rallentamenti e abbattendo la
pericolosità e l’incidentalità, aumentando quindi la sicurezza per gli studenti che si recano a
scuola.

Inoltre, va considerato come la centralità delle attrattività pubbliche e la limitata estensione
della super cie comunale rendano raggiungibile quest’ultime con tempi inferiori ai 15’ a piedi
e 10’ in bicicletta, senza la necessità di cercare parcheggio o senza il rischio di imbattersi in
ingorghi derivanti dall’alta frequenza di spostamenti veicolari nelle ore di punta, rendendo
quindi gli spostamenti sostenibili, non solo paragonabili a quelli con automobili private, ma
spesso addirittura più vantaggiosi sotto il pro lo del tempo impiegato.

Considerando la mappa in sovrimpressione, relativa alla restituzione delle aree ciclopedonali
risulta quindi evidente come restino ancora alcune aree critiche da risolvere: l’accesso a via

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dei Novelli, importante per il collegamento diretto con gli istituti superiori di Merate, via Aldo
Moro e il semaforo di San Giuseppe, oltre che via Mazzini.

Il sistema di ciclopedonali risulta tuttavia ben strutturato e già predisposto per questi ultimi
interventi, con l’obiettivo di ottenere una capillare copertura delle aree residenziali e di
incentivare maggiormente gli spostamenti eco-friendly.

La mappa mostra le distanze percorribili in 15’ con al centro il municipio.

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II. ATU VIA SERRA GROPPELLI
Il progetto si pone come obiettivo la messa in
s i c u re z z a d e l c o l l e g a m e n t o a n o rd ,
assicurando alle zone residenziali un accesso
diretto alle zone centrali del comune.

L’intervento prevede un riassetto della
carreggiata. Vengono spostate le aree di
sosta da bordo strada a sud, in concomitanza
dell’area a parcheggio del cimitero, sfruttando
le sue potenzialità in quanto al momento
risulta fortemente sotto-utilizzata.

Vengono mantenute le alberature e integrate
con nuovi alberi nella zona sud. Si decide di
intervenire per aumentare la permeabilità del
suolo con la creazione di aree di biodiversità a
bordo della carreggiata. Queste aree hanno il
compito di aumentare la capacità di raccolta
delle acque in presenza di fenomeni
atmosferici estremi e di arricchire la
biodiversità fondamentale per l’impollinazione
delle piante da frutto.

La sede ciclabile sarà a raso, separata dalla
sede stradale attraverso un cordolo
catarifrangente a raso, rendendo quindi ben
visibile lo stacco tra le due sedi senza creare
pericolo di caduta o di incidentalità.

In merito alla sicurezza, si prevede di rallentare la velocità di salita e di discesa attraverso la
creazione di una zona 30 ottenuta dalla riduzione della carreggiata in due punti; gli
automobilisti prima di procedere dovranno rallentare la loro corsa. Ciò consentirà la rimozione
dei dossi stradali aumentando la sicurezza e riducendo la velocità di crociera dei veicoli.

L’opera, dal costo di 200.000€, è nanziata con fondi regionali.

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III. ATU VIA BONFANTI

     Si prevede il rifacimento della ciclopedonale esistente, con un’asfaltatura dedicata realizzata
     con asfalto rosso, posa del cordolo catarifrangente per separare la pista dalla sede stradale.
     In prossimità dell’incrocio, grazie alla cessione al comune di aree private, si prevede la
     demolizione di una cinta muraria e di un cordolo, per la creazione dell’ultimo tratto di
     ciclopedonale, consentendo quindi il collegamento al semaforo in sicurezza e privo di
     promiscuità veicolare.

     Sempre in prossimità del semaforo, viene realizzato lo stesso intervento di asfaltatura e
     separazione delle aree con il collegamento di Piazza Brivio. Verranno anche inseriti divisori
      sici per evitare la manovra che spesso viene praticata dagli automobilisti che svoltano in
     direzione della stazione ferroviaria, i quali tagliano la curva invadendo l’area dedicata a pedoni
     e ciclisti.

     L’intervento in questo caso prevede un riassetto al ne di ottenere una con gurazione ideale,
     non limitandosi ad un disegno sull’asfalto, ma delineando in maniera netta gli spazi di
     pertinenza per ogni usso veicolare e collegando l’asse nord-sud con quello est-ovest
     presente lungo via Mario Riva.

     L’intervento è realizzato interamente con fondi regionali, per un totale di 80.000€.

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IV. ATU VIALE BRIANZA

     L’inserimento in viale Brianza della ciclopedonale è strategico per facilitare l’accesso agli
     istituti scolastici in sicurezza: si collega a ovest con la dorsale nord-sud. Questo signi ca
     facilitare le connessioni sovra-comunali, consentendo di percorrere in sicurezza da Verderio il
     tragitto per giungere all’istituto A. Volta e, da Imbersago, imboccando via Serra Groppelli, di
     avere una sede dedicata.

     Questo intervento ha come seconda funzione l’allontanamento dagli accessi delle strutture
     pubbliche dei veicoli privati. Nelle fasi di discesa e di salita dei bambini e ragazzi, si creano
     confusione e zone cieche a causa dell’elevato numero di genitori che ancora porta i propri
       gli a scuola con il proprio mezzo privato, aumentando quindi il rischio di incidentalità e la
     riduzione della sicurezza per chi deve accedere agli edi ci.

     L’intervento non può eliminare completamente il rischio, questo potrà essere azzerato solo
     quando il numero di veicoli privati in sosta davanti agli accessi sarà un numero marginale sulla
     quota totale degli studenti.

     Anche in questo caso si è proceduto con lo scavo, l’inserimento del cordolo catarifrangente
     giallo e il nuovo manto stradale colore rosso per rendere evidente lo spazio dedicato alla
     mobilità sostenibile.

     L’opera, dal costo di 70.000€, è nanziata grazie ad un contributo statale.

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V. ATU PARCO COLLEONI

Il progetto per il parco di via Colleoni nasce dalla necessità di riquali care l’area, aumentare la
sensazione di sicurezza per i residenti e attivare il potenziale del verde, attualmente
sottoutilizzato e che spesso presta a usi impropri, creando così un nuovo spazio al servizio
della comunità.

Per supportare l’uf cio tecnico è stato attivato uno stage facoltativo con uno studente del
Politecnico di Milano. Enrico Migliori, con un Bachelor in Architettura e in procinto di
concludere il master in Architettura e Disegno Urbano.

L’amministrazione aveva imposto come obiettivo la riquali cazione attraverso la creazione di
uno spazio polifunzionale, che aumentasse la dotazione di verde e inserisse attrezzature
sportive così da aumentare la fruizione dell’area, creando movimento con l’intento di generare
come esternalità la percezione di maggior sicurezza.

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È stato quindi inserito un semi-campo da basket e nel 2021 si prevede l’inserimento di una
struttura per esercizi tness. Viene recuperata una porzione di asfalto, a bordo strada, così da
creare un marciapiede senza interruzioni.

Per rendere più attrattivo lo spazio, sono state create delle gradinate adiacenti il campo da
basket. L’idea era quella di realizzare delle “quinte” per gli spettatori, oltre che una seduta
polifunzionale per tutti gli utenti.

Viene aumentata l’area verde, tramite una revisione della dislocazione dell’area di sosta, che
viene implementata nella fascia sud a discapito di pochi parcheggi a lato strada a nord.

Il progetto è stato realizzato a misura di quartiere, ponendo al centro di tutte le fasi progettuali
la qualità urbana e la fruizione da parte dei cittadini, che avranno il compito di dare vita ad
una nuova centralità di quartiere, partendo dalla condivisione dello spazio urbano e delle sue
potenzialità.

L’intervento, per un totale di 100.000€, è nanziato per 70.000€ da fondi regionali, 30.000€
di fondi comunali.

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VI. CONCLUSIONI
La pandemia COVID-19 ha stravolto la nostra quotidianità. Dopo anni, i più si sono resi conto
della necessità di ripensare gli spazi in chiave qualitativa, non con l’intento di generare valore
economico ne a sé stesso, ma con l’obiettivo di dare ai cittadini uno spazio di qualità con lo
scopo di migliorare la loro quotidianità.

Il Covid ci ha obbligato a ripensare le nostre abitudini, le aziende hanno implementato lo
smart working e i dati sul commercio mostrano un ritorno agli acquisti nei negozi di quartiere,
riducendo il fabbisogno di spostamenti a medio/lungo raggio.

Per rispondere a queste nuove domande l’amministrazione si è quindi impegnata a
ridisegnare alcuni assi urbani critici, implementando l’infrastruttura a supporto della mobilità
sostenibile e procedendo al recupero di aree caratterizzate da forte disagio sociale e bassa
qualità, focalizzandosi sulla creazione di un comune a “distanza di 15 minuti” con uno spazio
resiliente, polifunzionale, generativo e con lo scopo di attivare pratiche del buon vivere e a
sostegno dei Sustainable Development Goals, i quali si pongono obiettivi trasversali, come la
sostenibilità climatica, economica e sociale degli interventi.

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