ATELAB ATELIDEA L'UOVO - COMUNE DI RIMINI

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COMUNE DI RIMINI
   TITOLO DEL
    PROGETTO
  anno scolastico
    2013-2014                  ATELAB ATELIDEA

                                        L’UOVO

  IPOTETICHE
   EMOZIONI         Rabbia    collegate all’invidia e orgoglio
  COLLEGATE

    TEMATICA        Espressivo- teatrale

SCUOLE DELL’INFANZIA :

LA RONDINE:         ATELIERISTA MARIA GRAZIA RICCI
                    DAL 04/02/2014 AL 17/03/2014

IL QUADRIFOGLIO: ATELIERISTA STEFANIA GIORGI
                 DAL 17/03/2014 AL 28/04/2014

                     ATELIERISTE:
GRUPPO DI            STEFANIA GIORGI, MARIA GRAZIA RICCI
LAVORO               RESPONSABILE DELLA DIREZIONE TECNICO-PEDAGOGICA:
                     FIORELLA ZANGARI

REFERENTI DELLA      ATELIERISTE:
SCHEDA               STEFANIA GIORGI, MARIA GRAZIA RICCI
L’ educazione alle emozioni si rende indispensabile nella
              nostra società per ritrovare una dimensione umana nella sua
              interezza.
              Nella scuola emerge la necessità di trovare degli strumenti
              per equilibrare, nelle fasi di crescita del bambino, le facoltà
              intellettuali con lo sviluppo emotivo- affettivo, sociale,
              etico- morale.
              L’ emozione, risposta immediata a stimoli che attivano un
              determinato stato corporeo, si rivela attraverso un
              linguaggio non-verbale. L’insieme dei segnali corporei serve
              involontariamente per comunicare con gli altri e riconoscere
              e decifrare le proprie e altrui emozioni.
              Il bambino va “educato” cioè condotto (e-ducere) nel
              percorso che dall’ impulso porta all’emozione e
              successivamente al sentimento. Il sentimento è in perenne
              evoluzione fra i diversi stati d’animo che sono filtrati dal
              contesto culturale.
              I sentimenti s’ imparano anche attraverso le storie, le
              narrazioni, i miti. La scuola nella società contemporanea, per
              quanto riguarda l’educazione alle emozioni, attinge
              prevalentemente dalla letteratura, dove si scopre
              che cos’ è : il dolore, la rabbia, la gioia, la tristezza, la
              paura, ecc.
              Il gruppo Atelier Atelidea, tenendo conto di queste
MOTIVAZIONI   considerazioni ha preso a pretesto la storia L’UOVO, dello
              scrittore H. Heine, poiché in essa vengono messi in rilievo
              aspetti relativi alla diversità, identità e relazione.
              Le problematiche e i limiti che emergono dai personaggi
              della storia si ritrovano spesso nel percorso di crescita del
              bambino. L’Atelab vuol essere un luogo dove egli possa
              sperimentare dinamiche di gruppo che lo aiutino a vedere la
              diversità come opportunità di superamento del proprio
              egocentrismo, di accettazione di sé e degli altri sia nei pregi
              che nei difetti, di scambi positivi di idee ed esperienze. Tante
              sono le emozioni affrontate dalla storia ma quella che viene
              accentuata maggiormente è quella della rabbia collegata
              all’invidia e all’orgoglio.
              La tematica espressivo- teatrale su cui si basa questo
              Atelab, offre al bambino la possibilità di vivere un percorso
              in cui vengono presi in considerazione alcuni linguaggi del
              corpo ( mimico- gestuale- corporeo; verbale ).
              La tematica espressivo- teatrale diventa un punto di
              partenza per arrivare ad elaborare le informazioni in sistemi
              di pensiero. I bambini sperimenteranno attività ludiche-
              teatrali che offriranno loro l’opportunità di rispecchiarsi nei
              protagonisti della storia ( le tre galline e il re) e identificarne
              altri.
FINALITA’          Educare alle emozioni perché il bambino possa dare un
                     nome al proprio “sentire”.
                     Fornire ai bambini uno spazio ludico- teatrale entro il quale
                     sperimentarsi nella relazione con se stessi e con gli altri.

   CAMPO
                 Il sé e l’altro
D’ESPERIENZA
                 Corpo e movimento
 PREVALENTE

  RICERCA/       I linguaggi: mimico- gestuale- corporeo; verbale.
LABORATORIO

 DURATA DEL    Scuole a due /tre sezioni: 24/25 giorni
  PROGETTO     Scuole a quattro sezioni: 28 giorni

               L’atelier per quest’anno scolastico si caratterizza diversamente
   TEMPI       dagli anni precedenti sia per il tipo di intervento che per le
               tempistiche. Le scuole che usufruiranno dell’atelab non saranno più
               quattro( due per atelierista) ma dieci ( cinque per atelierista), per
               dare modo a più i bambini di usufruire di questo tipo di esperienza.
               Questa organizzazione comporta che il tempo di permanenza delle
               due atelieriste nelle scuole sarà di un mese circa e ogni giorno una
               sezione sarà suddivisa in tre gruppi ( es. in una sezione di 26
               bambini si formeranno due gruppi da 9 e uno da 8 dalle ore 9,30
               circa alle 12,20 circa. )
               In questo tipo di tempistica è previsto che la partecipazione da
               parte di ciascun bambino in Atelab sia di sette incontri, più tre
               incontri nel gruppo scuola per un totale di 10 circa che potrebbero
               anche variare in base ad eventi o altri accordi con il gruppo
               insegnante.
               Le atelieriste avranno un percorso legato alle video narrazioni
               realizzate dal gruppo atelier Atelidea. Gli incontri saranno così
               organizzati:
                       un primo momento di narrazione animata,
                       successivi incontri di ricerca e laboratorio legati alla tematica
                       della video narrazione.
               Le video narrazioni saranno scelte dalle scuole tenendo conto della
               tematica dei loro progetti collegata a quella delle video narrazioni
               come da schema presente nella circolare Prot.n. 165147 del
               10/09/2013.
               Il percorso atelier farà riferimento ai progetti elaborati dalle
               atelieriste sulla base delle video narrazioni.
IPOTESI ORGANIZZATIVA
              Le attività proposte sono indicative e non tutte da sviluppare,
   inoltre sono soggette ai cambiamenti che possono scaturire dai bisogni dei bambini

     Attività previste                                          Spunti
                                   Obiettivi                                         Tempi
                                                            metodologici
Caratterizzazione            Creare una            L’atelierista concorda con le 1° giorno
dell’atelierista per         relazione che stimoli insegnanti un ingresso a      Dalle ore 8
incontrare i bambini.        curiosità e           sorpresa con il grande        Alle ore 9.30
                             interesse.            gruppo

                                                                                 Dalle    ore
Improvvisazione teatrale;                                                        10.15
                                                                                 Alle      ore
                                                                                 10.45

Allestimento spazio Atelab                                                       Dalle 11
                                                                                 Alle 14
Narrazione del testo         Trasmettere il       Il rituale d’indossare il      2° giorno
illustrato relativo alla     concetto di rito per braccialetto caratterizza      orari in base
narrazione animata           identificare uno     l’ingresso in atelier.         alle età e al
raccontata in ottobre.       spazio (atelier)                                    numero delle
Presentazione della          connotandolo                                        sezioni:
scatola magica               emotivamente.                                       9.30/10.15
contenente braccialetti                                                          10.30/11.15
con campanellini che         Rievocare gli      L’atelierista narra nelle        11.30/12.15
serviranno per l’ingresso    avvenimenti di una sezioni la storia utilizzando
in atelier.                  storia già         il testo scritto e illustrato.
Il momento della             conosciuta.        Conversazione nel gruppo
narrazione potrebbe                             sezione.
essere vissuto in atelier    Dimostrare
nelle scuole dove esiste     consapevolezza
uno spazio tale da           degli eventi
contenere una sezione,       temporali della
diversamente nel salone      storia.

                             Stimolare il senso di
                             attesa e l’aspetto
                             fantastico.
Scomparsa della scatola Sperimentare               La strategia di fare           Dal 3°
magica dei braccialetti. A l’emozione di           scomparire la scatola offrirà giorno
causa di questo evento       stupore e meraviglia l’avvio alla ricerca di        inizia il
che non permette ai          su un avvenimento emozioni .                        percorso
bambini il rito              inaspettato.                                        Atelab con i
dell’ingresso in atelier,                                                        gruppi
sarà concordato con le                                                           sezione.
insegnanti l’uso di un altro
spazio per lo svolgimento
delle attività previste in
atelier.
Conversazione in piccolo
gruppo sullo stato
d’animo provocato
dall’avvenimento.
Ciascun bambino sceglie Analizzare le            Conversazione sulle
un personaggio in cui      caratteristiche dei   caratteristiche delle Galline.
maggiormente si identificapersonaggi.             “Gioco a fare finta di …”
(galline, galli, re,                             attraverso il linguaggio del
pulcini …)                                       corpo.
“Gioco allo specchio”. Riprodurre le             Presentazione delle
La libera interpretazione caratteristiche        produzioni individuali al
dei personaggi             personali.            gruppo e argomentazione
drammatizzata                                    delle proprie caratteristiche.
nell’incontro precedente,
sarà riproposta davanti ad
uno specchio per favorire
la rappresentazione
grafica

Rappresentazione grafica
su carta delle
caratteristiche individuali
emerse.
Giochi di travestimento     Inventare nuovi      Utilizzo di stoffe, foulard,
                            personaggi.          scampoli vari, cartoncino,
                                                 cappelli, parrucche … per
                                                 inventare personaggi che
                                                 suscitino emozioni che i
                                                 bambini sappiano
                                                 identificare.
Giochi di travestimento     Interpretare e       Domande stimolo:
                            raccontare le        Chi sei
Racconto- descrizione       caratteristiche dei Da dove vieni
delle caratteristiche del   personaggi inventati Perché sei partito
personaggio inventato.      e le emozioni che    Dove vuoi andare
                            hanno suscitato      Chi hai incontrato
                                                 Cosa avviene e che
                                                 emozioni hai provato
Riproduzione grafico        Far memoria          Condivisione nel gruppo
pittorica dei personaggi    dell’esperienza      delle produzioni individuali.
inventati da ciascun        vissuta
bambino utilizzando
materiali cartacei o
acetato.
Le attività di ATELAB     Rielaborare            Realizzazione di un
saranno chiuse con la     esperienze vissute     mandala collettivo con la
realizzazione di un                              tecnica del collage.
mandala collettivo con le
riproduzioni grafico
pittoriche, testimonianza
di una memoria di
esperienze condivise
VALUTAZIONI CONCLUSIVE

SCUOLE DELL’INFANZIA LA RONDINE / IL QUADRIFOGLIO

SEZIONI                 BAMBINI                    EDUCATORI         INSEGNANTI

                                                                     RONDINE        n. 6
RONDINE         n. 3   RONDINE         n. 78
                                                                     CEIS           n. 2

QUADRIFOGLIO     n. 3 QUADRIFOGLIO n. 78 QUADRIFOGLIO n. 2 QUADRIFOGLIO               n. 6

QUALITA’ DEL COINVOLGIMENTO DEI DESTINATARI
La modalità di presentazione delle atelieriste al momento della videonarrazione,
vestite da Cappuccetto Rosso con oggetti evocativi di alcuni personaggi delle fiabe
(mela, cestino con sassolini, Pinocchio, uccellino, ecc) ha facilitato la conoscenza di
una nuova figura professionale creando curiosità e aspettative.
Le atelieriste, dovendo ritornare singolarmente nelle due scuole di riferimento,
avevano organizzato una performance a sorpresa per collegare i due momenti e
introdurre il percorso Atelab utilizzando una valigia con oggetti vari e un libro tutto
bianco. La performance ha fatto entrare i bambini nel contesto Atelab coinvolgendoli
in una nuova esperienza.
Il “gioco del fare finta di…” ha permesso ai bambini di vivere un processo di
identificazione con i personaggi della storia e delle loro emozioni. Dai personaggi della
storia e dall’allestimento dell’atelab con numerosi oggetti per travestirsi, sono nati poi
altri personaggi inventati dai bambini stessi.

OBIETTIVI RAGGIUNTI
L’organizzazione dell’ Atelier come spazio ludico- teatrale ha permesso ai bambini di
potersi sperimentare nella relazione con gli altri e contemporaneamente a mettere in
luce i propri desideri ed interessi in relazione alla percezione di se stessi e del proprio
essere.

EFFICACIA DELLE TECNICHE E METODOLOGIE ADOTTATE
Le tecniche utilizzate (lavagna luminosa, video proiettore) per la narrazione della
storia sono state di valido supporto per l’immaginario fantastico dei bambini,
Nel percorso Atelab presso la scuola infanzia Il Quadrifoglio sono state prese a
pretesto alcune immagini d’arte rappresentanti i luoghi ipotetici in cui i personaggi
creati dai bambini sarebbero potuti andare una volte usciti dal “pollaio”.
Per quanto riguarda la scuola dell’infanzia La Rondine avendo dovuto allestire lo spazio
Atelab nello stesso utilizzato dalla scuola come laboratorio fantastico (casa della talpa)
dove emergeva l’interesse su Luce/Buio, le esperienze Atelab si sono agganciate a tale
interesse, integrando un aspetto che nella storia non emergeva.
BILANCIO SULLA QUALITA’ DELL’ORGANIZZAZIONE
Presso le due scuole ogni sezione ruotava in Atelab suddivisa in tre gruppi per età
omogenea in base alla presenza giornaliera.

SCOPERTE DEL GRUPPO DI LAVORO
L’allestimento dell’ambiente Atelab e la relativa organizzazione delle esperienze si è
dimostrato efficace a stimolare i bambini ad un’analisi delle emozioni.
I materiali, i travestimenti, immagini d’arte e l’ immaginazione di mondi e viaggi
fantastici, hanno contribuito ad una ricerca sulle identità ed emozioni.

PUNTI QUALIFICANTI
Il gruppo ha constatato che nonostante il periodo di realizzazione Atelab sia stato
spalmato su 25 giorni, il percorso si è dimostrato valido nel fornire ai bambini
competenze sull’essere e sul fare. Le attività si sono articolate con armonia in uno
svolgimento che prevedeva un inizio e una fine poi realizzato. Nonostante la
previsione e consequenzialità delle attività, si è dato rilievo e spazio alle proposte e
scoperte dei bambini dando una connotazione di flessibilità al progetto. Questa
modalità di progettazione ha confermato la trasmissione di idee che ogni progetto
comporta e che può essere rappresentata metaforicamente da una” ragnatela come
tessitura di idee” . Ogni progetto si rivela una tessitura ovvero tante “tessere di
idee”.
La storia e i percorso hanno contribuito a rendere la maggioranza dei bambini
consapevoli che una diversa identità non “allontana” ma può creare “l’accettazione”
dell’altro perché .
Gli spazi utilizzati nelle due scuole hanno favorito la riuscita dell’Atelab, nonostante la
differenza di ampiezza dei due ambienti (molto ampio lo spazio Atelier della scuola Il
Quadrifoglio, più contenuto quello della scuola La Rondine) ambedue funzionali.

PUNTI DI CRITICITA’
Gli Atelab, non avendo la stessa cornice narrativa delle due scuole di riferimento,
hanno portato i bambini a confrontarsi con due contesti narrativi diversi
(scuola/atelab). Nonostante i bambini non abbiano dimostrato difficoltà a rapportarsi,
mettersi in gioco, vivere le situazioni, riteniamo che ci possa essere stato un
sovraccarico di “stimoli”.

STRUMENTI TEORICI E SUPPORTI FORMATIVI
Gli strumenti tecnologici in dotazione (audio- video- software) hanno dato
l’opportunità di arricchire la narrazione verbale e sonora, attivando inoltre per i
bambini una educazione all’immagine.

Testi:
MANUALE DI DIDATTICA PER LA SCUOLA MATERNA Ed. Laterza Prima Ed. Bari 1992
DENTRO I NUOVI ORIENTAMENTI Ed. Homeless Book 2007 Faenza
PASSA … PAROLE Chiavi di lettura delle indicazioni 2012 Ed. Homeless Book Faenza
L’ UOVO    scritto e illustrato da Helme Heine Ed. E. Elle 1986 Trieste
(testo non disponibile in commercio ma consultabile presso la biblioteca di Riccione )
STRUMENTI PER LA DIFFUSIONE DEL PROGETTO
       Assemblea aperta alle famiglie
       Sito internet   Comune di Rimini/Servizi Educativi / Scuole dell’Infanzia La
        Rondine – Il Quadrifoglio
          Mostra fotografica
 DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ REALIZZATE
 MATERIALI DI DOCUMENTAZIONE DISPONIBILI

Vedi p.p.
atelier-rondine-2014.pdf

giochi-a-corte-quadrifoglio.pdf
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