RIPRESA la capacità di resilienza di un popolo tra tanti - WWW.fondazionecittàsolidale.it - Fondazione Città Solidale Onlus
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
MO AICO 1 RIPRESA la capacità d i ANNO XVII I N. 2 - O TTOBRE 2020 - N.G. R. 101/ 2014 PRE S S O TR IB U N A LE OR D IN A R IO D I C ATA N ZA R O res ilien z a di u n pop olo tr a tan t i non dimenticare di visitare WWW.fondazionecittàsolidale.it
2 3 MOSAICO EDITORIALE L ockdown s. m. inv. Isolamento, Ripresa delle attività quotidiane e, dun- Indica la PARTITA IVA di Fondazione Città Solidale Onlus: chiusura, blocco d’emergenza; usato anche come agg., separato e que, nuovo impatto sull’ambiente su una natura che, nel periodo del lockdown ha 02273080792 isolato dall’esterno al fine di essere respirato aria nuova, pulita e che oggi ha protetto. (Treccani). a che fare nuovamente con fonti di inqui- Ecco con che cosa abbiamo avuto a che namento incontrollate e incontrollabili. fare urante i 69 giorni più duri e più strani Proprio perche il tema della “RIPRESA” è della nostra vita. oggi argomento di discussione in diversi Terminato il periodo di lockdown abbia- contesti (economico, sociale, lavorativo, mo a che fare con la ripresa, che implica politico, etc.) abbiamo deciso di dedicarvi un “movimento” a più livelli e che, grazie i contenuti del presente periodico, dando ad un decreto del Presidente del Consiglio voce a professio- dei Ministri, dovrebbe favorire il “RILAN- nisti che si sono impegnati a far compre- CIO” dere i contenuti dei percorsi che sono Ripresa economico/sociale per le fami- stati attivati nei diversi contesti. glie, per le persone sole, per i poveri che Si tratta di riflessioni su un cambiamento si sono trovati in una condizione di pover- possibile, indirizzato a riscoprire qualcosa tà estrema sia dal punto di vista econo- di diverso che non sia più il passato ma mico che dal punto di vista umano. un futuro nuovo, più ricco perchè pieno Ripresa da punto di vista lavorativo di di un’esperienza che, seppure nella diffi- comparti che hanno sofferto la mancan- coltà ci ha fatto riscoprire elementi nuovi za di attività e lo squilibrio tra domanda di noi stessi e del mondo che ci circonda. e offerto (agricoltura, ristorazione, turi- La chiesa si reinventa, la scuola cambia smo, spettacolo, etc.). prospettiva e si reinventa, il lavoro acqui- Ripresa dal punto di vista psicologico, sisce nuove caratteristiche che ne ren- giacchè le restrizioni, seppure necessa- dono possibile la realizzazione in setting Aiutaci ad aiutare! rie, sono state dure, pesanti e faticose e, diversi da quelli usuali, l’uomo si reinven- In occasione della dichiarazione dunque, precursori di forte stress indivi- ta diventando persona nuova, la natura dei redditi puoi destinare il tuo duale e collettivo. cambia e cambia il rapporto che l’uomo 5x1000 a Ripresa della scuola che ha visto bambini, ha con l’ambiente. genitori e insegnanti coinvolti in un pro- IL MONDO CAMBIA, L’UMANITÀ CAMBIA! Fondazione Città Solidale Onlus cesso educativo nuovo, assolutamente inaspettato che ha richiesto uno spirito di La Redazione adattamento unico e, in taluni casi, poco w w w. f o n d a z i o n e c i t t a s o l i d a l e . i t funzionale. V i a d e l l a S o l i d a r i e t à , 1 - 8 8 1 0 0 C ATA N Z A R O La ripresa dello sport che occupa un ruolo Te l . 0 9 6 1 . 7 8 9 0 0 6 - 7 3 0 4 0 5 importante nella vita dell’uomo (dal bam- segreteria@fondazionecittasolidale.it bino alla persona adulta) poichè fonte di socializzazione, di impegno. Pag. 2 Pag. 3
4 Contenuti del numero 5 DIRETTORE RESPONSABILE pag. 6 6 COME (RE)INVENTARSI? Salvatore Taverniti LA CHIESA DI DOMANI È LA CHIESA DELLE DONNE DIRETTORE EDITORIALE LUIGI MARIANO GUZZO pag. 10 10 IMPARARE DAL LOCKDOWN: Antonella Aletta LA PAROLA ALLA PSICOLOGIA NICOLE GAGLIARDI pag. 14 EDITORE 14 SOSTENERE LE REALTÀ DI VOLONTARIATO E DEL TERZO SETTORE Fondazione Città Solidale Onlus PER NON ARRESTARE LA SOLIDARIETÀ NEI NOSTRI TERRITORI REDAZIONE ED APOSTOLITI GIUSEPPE pag. 18 18 RILANCIARE L’ECONOMIA CIRCOLARE AMMINISTRAZIONE LUIGI SABATINO Pietro Puglisi pag. 22 22 FAR RIPARTIRE LO SPORT Antonella Aletta FRANCESCO LAMANNA e FRANCESCO Manuela Marchio BORGESI 26 COSA RESTERÀ DEL 2020 LAURA LAMANNA CONTATTI pag. 26 32 A CATANZARO SI PUÒ STARE BENE? tel: 0961/789006 - 730405 pag. 32 FRANCESCO VALLONE presidenza@fondazionecittasolidale.it 34 INIZIATIVE PER IL RILANCIO “ITALIA 2020-2022” segreteria@fondazionecittasolidale.it REDAZIONE PEC. cittasolidale@arubapec.it 36 QUADERNI IN USCITA www.fondazionecittasolidale.it REDAZIONE pag. 36 Pag. 4 Pag. 5
6 7 SPIRITUALITÀ L a Chiesa non può continuare ad essere governata (nel senso di “servita”) da “metà dell’umanità”, Come (re)inventarsi? cioè dagli uomini. Lo afferma con franchezza la teologa Anne Soupa, 73 anni, che si (auto)“can- dida” a diventare arcivescovo di Lione, dopo che il 6 marzo scorso il Papa ha accettato le dimissioni del car- dinale Philippe Barberin, condannato in primo grado per La Chiesa di domani “omessa denuncia di maltrattamenti” commessi su mi- nori da parte di un sacerdote, ma assolto in appello. A Lione c’è bisogno di aria fresca, di voltare pagina, dice il porporato. E la Soupa si fa avanti: “Da 35 anni sono sul terreno, come studiosa della Bibbia, teologa, giornalista, è la Chiesa delle donne scrittrice. Tutto questo mi permette di considerarmi ca- pace di candidarmi al ruolo di vescovo, tutto mi legitti- ma. Ma tutto me lo vieta”. Una donna vescovo nella Chiesa cattolica: una provo- cazione? Non tanto. Come hanno scritto altre quattro donne (Monique Baujard, Veronique Fayet, Marie Mullet- Abrassart e Veronique Prat) sul quotidiano “La Croix”, I l’iniziativa di Anne Soupa “sconvolge l’immaginario cat- tolico”, che da secoli è modellato da uomini. Quando, invece – scrivono -, “abbiamo bisogno, tutti insieme, di inventare la Chiesa di domani, una Chiesa capace di af- frontare le domande esistenziali dei nostri contempora- nei”. “Inventare” la Chiesa di domani non significa – sia chiaro – mettere in discussione il Vangelo, ma la manie- ra di annunciarlo e di condividerlo. E la Chiesa di domani non può essere “inventata”, pensata, costruita senza le donne, senza essere declinata al femminile. Tant’è che sono ancora quattro donne (Paola Cavallari, Carla Galet- to, Doranna Lupi, Paola Morini) le prime firmatarie della Luigi Mariano Guzzo, docente e assegnista di ricerca in Diritto ecclesiastico e canonico lettera aperta resa nota a Pentecoste, in cui si domanda all’Università “Magna Graecia” di Catanzaro alla gerarchia ecclesiastica di chiedere “scusa alle don- ne, dei secoli passati e del tempo presente”. “Non è af- fatto – leggiamo - una richiesta di spartizione di potere, di cooptazione all’interno del sistema clericale attuale, ma è, invece, la questione dell’assunzione nei fatti della centralità delle relazioni, cui rinvia l’enunciato fondativo: ‘Maschio e femmina li creò’”. In questi stessi giorni, vie- ne dato alle stampe il documento “Maddalena e le altre Pag. 6 Pag. 7
8 9 donne”, redatto dalla Comunità cristiana ordinazione il candidato di sesso maschi- le, precisando: “egli non ha dichiarato un Un po’ più lontano da Roma, qualcosa si di base di San Paolo, animata da Giovanni le”. Ne consegue che la donna è, in quanto nuovo dogma ma, con l’autorità che gli muove. A maggio Charles Morerod, ve- Franzoni (1928 – 2017). Il testo dà conto tale, esclusa dall’esercizio dell’autorità di è stata conferita come successore di Pie- scovo della diocesi cattolica di Losanna, dell’esperienza di questa comunità – of- governo, potendo, come laica, semplice- tro, ha confermato formalmente e ha reso Ginevra e Friburgo, nomina Marianne frendone le ragioni storiche e teologiche - mente “cooperare” a tale esercizio. Siamo esplicito, al fine di togliere ogni dubbio, Pohl-Henzen, sposata, madre di tre figli, all’interno della quale, sin dagli anni Set- lontani, insomma, da quel “pienamente” ciò che il Magistero ordinario e universale nonna di quattro nipoti, “delegata episco- tanta del secolo scorso, donne ed uomini di cui parla il Pontefice. ha considerato lungo tutta la storia del- pale” per la zona di lingua tedesca della – parimenti – spezzano il pane eucaristico È necessario avere ben chiaro i piani della la Chiesa come appartenente al deposito diocesi. Succede ad un vicario episcopa- e presiedono la Cena del Signore. Nel li- discussione (o delle discussioni). Quan- della fede”. Eppure, non siamo di fronte le, ma Marianne non è formalmente “vi- bro, quindi, si contesta “dalle fondamenta do Papa Bergoglio parla di un maggior ad un dogma … caria”, in quanto non è prete; anche se il concetto stesso di sacerdozio ministe- coinvolgimento delle donne nei processi Non sarà Francesco ad ammettere le don- come “delegata” è componente del Con- riale (mediazione necessaria tra il popolo decisionali non ha in mente di conferire ne al sacerdozio ministeriale. Poco impor- siglio episcopale. Nello stesso mese il pre- e Dio) affidato ai maschi, meglio se celibi, il sacerdozio alle donne. Il primo ponte- ta. Il problema non è, in prima battuta, sidente della Conferenza Episcopale Tede- per arrivare a edificare, invece, una Chie- fice latino-americano della storia, che se la donna può o meno dire messa. L’au- sca Georg Batzing, vescovo di Limburgo, sa caratterizzata da ministeri (servizi per al momento dell’elezione – il 13 marzo tocandidata vescovo di Lione Anne lo sa nel pieno del cammino sinodale che sta il popolo di Dio), tutti aperti a donne e 2013 – si affaccia dalla loggia di San Pie- bene: lei non vuole celebrare i sacramen- compiendo la Chiesa tedesca, ritiene che uomini”. tro e si inchina davanti alla folla, chie- ti (tale incombenza la lascia volentieri ai bisogna iniziare a parlare del sacerdozio In ballo c’è la questione del potere e della dendo per sé la benedizione del Popolo sacerdoti-uomini), vuole servire i fratelli femminile, in quanto il tema della consa- sua relazione con il sacro, nella distinzio- di Dio, ribadisce la preclusione delle don- più poveri e deboli, esercitando l’autorità crazione delle donne “è lì, nel bel mezzo ne di genere. E non è tema da affrontare ne ad accedere al sacerdozio ministeria- di governo, non la potestà di ordine. Ed della Chiesa”. alla portata di slogan: donne preti, sì o le. Nell’esortazione “Evangelii gaudium” ecco, che i nodi vengono al pettine. La Negli ultimi mesi stanno affiorando diver- no. Né il problema può essere liquidato (2013) Francesco mette nero su bianco: risposta del cardinale Ladaria – “le donne se domande e maturando alcune espe- alla maniera in cui la diocesi di Lione ha “il sacerdozio riservato agli uomini, come non possono essere ordinate sacerdote” rienze sulla questione delle donne nella risposto all’autocandidatura di Anna Sou- segno di Cristo sposo che si consegna – a questa auotocandidatura, non risol- Chiesa. Si tratta, per utilizzare la metafo- pa: “già abbiamo una donna economa!”; all’eucarestia, è una questione che non ve le argomentazioni di Anne, che prete ra che propone Luigi Sandri su “Confron- né, ancora, con la nomina di qualche si pone in discussione” (par. 104). D’al- – come ha dichiarato – non vuole diventa- ti” (n. 7-8/2020), di “fiocchi di neve che, donna a consigliera nei dicasteri roma- tronde, nella Lettera apostolica “Ordina- re (almeno per il momento…). Se andia- isolati, non contano nulla, ma unendosi ni. Papa Francesco è stato esplicito nella tio sacerdotalis” (1994) Giovanni Paolo mo più a fondo, emergono evidenti diffi- possono formare una valanga travolgen- messa del primo gennaio 2020: “la donna II scriveva: “dichiaro che la Chiesa non coltà nel pensare la donna e il suo ruolo te”. E allora non ha davvero altra strada va pienamente associata ai processi de- ha in alcun modo la facoltà di conferire all’interno della vita della Chiesa, ancor la Chiesa per (re)inventarsi che non sia cisionali”. Ma quel “pienamente” non può alle donne l’ordinazione sacerdotale e che prima del sacerdozio (che ne rappresen- quella delle donne. È giunto il momento realizzarsi senza una riforma del diritto; questa sentenza deve essere tenuta in ta soltanto un aspetto). Sono passati do- che a governarla ci sia anche l’altra parte, del diritto canonico. Nella Chiesa si dispo- modo definitivo da tutti i fedeli della Chie- dici anni da quando, nel 2008, il Sinodo l’altra metà, dell’umanità: il femminile. La ne di due forme di potestà: una potestà sa”. Nonostante, la Congregazione per la dei vescovi ha chiesto l’ammissione delle Chiesa di un oggi proteso verso il futu- di ordine, che riguarda l’amministrazione dottrina della fede abbia precisato che si donne ai ministeri istituti del lettorato e ro, la Chiesa di domani, è la Chiesa delle dei sacramenti in relazione all’ordinazio- tratti di “un atto di magistero papale ordi- dell’accolitato, ma ancora la preclusione donne. Finalmente. ne sacerdotale e a quella episcopale; ed nario in sé non infallibile”, Benedetto XVI rimane, senza motivazioni di ordine teo- una potestà di giurisdizione, che attiene ha parlato nel 2012 di insegnamento “ir- logico. La commissione istituita nel 2016 all’esercizio dell’autorità. Quest’ultima è revocabile” e Francesco nel 2016 di “ul- da papa Francesco per valutare il diaco- strettamente legata alla prima, perché - tima parola chiara” (“…e questa rimane”, nato delle donne non ha portato i risultati a norma del can. 129 - “sono abilitati alla ha aggiunto). Il cardinale Luisa Francisco sperati. Una seconda commissione, isti- potestà di governo (…) coloro che sono Ladaria, prefetto della Congregazione per tuita quest’anno, riflette una composizio- insigniti dell’ordine sacro” (vale a dire, i la dottrina della fede, nel 2018 è ritor- ne troppo “occidentale”, eurocentrica, e chierici). Però, secondo quanto dispone il nato sulla “definitività” della sentenza di non tiene in considerazione le potenzialità can. 1024, “riceve validamente la sacra Wojtyla in merito al sacerdozio femmini- emerse dal Sinodo sull’Amazzonia. Pag. 8 Pag. 9
10P S I C O L O G I A P S I C O L O G I A11 SOCIETÀ Imparare dal lockdown: la parola alla psicologia Nicole Gagliardi, psicologa Pag. 10 Pag. 11
P 12 13 er due mesi circa abbiamo dovuto inaspettati e il cambiamento che portano qualche mese fa. Dovremmo abbandona- “sono certo di …”. Questo è il momento mettere in pausa la nostra frene- non sono sempre un male. Questo ci ha re pensieri come “ho sempre fatto così”, di gestire le novità sbloccando le nostre tica vita, ci siamo fermati e trovati permesso, da un punto di vista psicologi- “sono certo di …”. Questo è il momento risorse di creatività e di curiosità. a convivere con i nostri pensieri, co, di non rimanere schiacciati dal senso di gestire le novità sbloccando le nostre Abbiamo imparato a dare valore al nostro emozioni e paure. In quella che ormai ci di impotenza, e ci ha dato l’opportunità risorse di creatività e di curiosità. tempo. Grazie alla quarantena, la mag- sembra la lontana fase 1, molte erano le di aprire a spazi di possibilità e a nuove Abbiamo imparato a dare valore al nostro gior parte di noi ha avuto il vantaggio di preoccupazioni per le conseguenze che prospettive. tempo. Grazie alla quarantena, la mag- vivere le giornate con ritmi più lenti, ri- avremmo dovuto affrontare a livello psi- Abbiamo imparato a guardarci indietro e gior parte di noi ha avuto il vantaggio di scoprendo che il tempo è una delle risorse cologico. rivalutare la quarantena oltre gli aspet- vivere le giornate con ritmi più lenti, ri- più importanti che abbiamo. Cerchiamo di Le restrizioni sono state effettivamente ti dolorosi e fonte di stress, cercando di scoprendo che il tempo è una delle risorse farne tesoro, in modo che in questa ripar- gravose, foriere di forte stress individuale estrarre dall’esperienza passata risorse più importanti che abbiamo. Cerchiamo di tenza non commettiamo gli stessi errori e collettivo. Eventi di vita stressanti come utili. Ad esempio, possiamo aver acqui- farne tesoro, in modo che in questa ripar- del passato. Dedichiamo il giusto tempo la quarantena possono avere un impatto sito la capacità di comunicare meglio con tenza non commettiamo gli stessi errori al lavoro, in modo da riservare spazio agli considerevole sul nostro benessere psico- le persone a noi care, di esprimere più del passato. Dedichiamo il giusto tempo affetti, alla famiglia e a noi stessi. In qua- logico, portando allo sviluppo di disturbi profondamente i sentimenti. Abbiamo al lavoro, in modo da riservare spazio agli rantena siamo stati circondati da corag- post-traumatici da stress, depressione compreso l’importanza di proteggere le affetti, alla famiglia e a noi stessi. In qua- gio, solidarietà, compassione, gentilezza e altro. Tuttavia, la maggior parte di noi piccole grandi cose che ci procurano be- rantena siamo stati circondati da corag- e generosità, non sprechiamoli! Possiamo non ha sviluppato questi disturbi grazie nessere. Una camminata, ascoltare mu- gio, solidarietà, compassione, gentilezza attingere da qui e continuare la riparten- alla resilienza (l’adattamento psicologico sica, leggere un libro, una pausa in più e generosità, non sprechiamoli! Possiamo za, guardando con positività al futuro e efficace di fronte alle avversità). La mag- mentre si lavora. Ognuno ha la propria. attingere da qui e continuare la riparten- alle sfide che ci porterà. gior parte di noi ha dimostrato importanti Sono piccole emozioni in grado di atti- za, guardando con positività al futuro e capacità di robustezza psicologica (har- vare processi biologici dal grande valore alle sfide che ci porterà. diness), caratterizzata secondo Cantoni protettivo e disintossicante. Ci siamo resi qualche mese fa. Dovremmo abbandona- (2014) da tre elementi: impegno, ovvero conto di quanto siano importanti le rela- re pensieri come “ho sempre fatto così”, la tendenza a lasciarsi coinvolgere e a de- zioni, del sorprendente potere nutriente finire obiettivi facilitando una visione po- dei legami. sitiva di ciò che si affronta, mantenendo Esistono molti studi sul supporto sociale e ottimismo e autostima; locus of control le vie neurobiologiche attraverso le quali interno, che permette di non sentirsi in agisce, favorendo resilienza e riducendo Una freccia può essere scagliata solo tirandola balia delle situazioni; infine, gusto per le il rischio di malattia. Secondo alcune ri- indietro. Quando la vita ti trascina indietro, sfide, ossia la predisposizione ad accet- cerche, più forte è il trauma vissuto mag- con le difficoltà, significa che ti sta per tare i cambiamenti non vivendoli come giori sono i benefici del sostegno socia- problematici ma come incentivi ed oppor- le. Impariamo allora ad aiutare noi stessi lanciare in qualcosa di grande. tunità di crescita. “semplicemente” mettendo mano ai no- Concentrati e prendi la mira! Questa “tenuta psicologica” è stata con- stri rapporti, diventando più disponibili, fermata da un’indagine condotta da “Epi- aperti, empatici, uscendo dall’egocentri- steme”, che durante il lockdown ha trac- smo emotivo che distorce e appanna la Dalai Lama ciato il clima sociale e l’umore collettivo comprensione degli altri. con un’iniziativa di ascolto social: “I gior- Ci siamo resi conto della necessità di ri- ni del coronavirus”. pensare tempi e organizzazione del lavo- Ora ci troviamo in una fase di ripartenza ro, di sviluppare qualcosa di diverso. È e ripartiamo consapevoli di essere fragili, il momento di essere “elastici”, solo così ma anche forti di un bagaglio di risorse riusciremo ad adattarci a questa riparten- inaspettatamente trovate dentro di noi. za. Non è facile, soprattutto se rimania- Abbiamo infatti appreso che eventi di vita mo ancorati ai modi pensare e di agire di Pag. 12 Pag. 13
14T E R Z O S E T T O R E T E R Z O S E T T O R E15 Sostenere le realtà di Volontariato e del Terzo Settore per non arrestare la solidarietà nei nostri territori Giuseppe Apostoliti, portavoce Forum Terzo Settore Cz /Soverato Pag. 14 Pag. 15
D 16 17 opo decenni di esperienza, di portata ancora maggiore per la comuni- di un intervento per sostenere le organiz- to del genere potrebbe essere percepito I l T e rlotta, z o di S esolidarietà, t t o r e di impegno tà e per tantissime, troppe famiglie. Le zazioni di Terzo settore (con particolare come parziale e poco incisivo. Vi sono a fianco e in favore degli ultimi; recenti misure adottate dal Governo non attenzione alle associazioni di volontaria- esperienze, know how e procedure di dopo aver attraversato difficoltà sono sufficienti, le dimensioni della crisi to, associazioni di promozione sociale e controllo che limitano al massimo questo di ogni tipo (crisi economiche, discrimina- suggeriscono ben altri interventi.È il mo- cooperative sociali) mediante la conces- rischio, soprattutto attraverso il coinvol- zione, razzismo ed egoismo), questa vol- mento di realizzare un’operazione straor- sione di contributi a fondo perduto da gimento di strutture che da anni operano ta le realtà del Terzo Settore della nostra dinaria, mediante la concessione di con- erogare, non in base ad una faticosa se- per il sostegno e la qualificazione del vo- Regione rischiano di non superare le diffi- tributi a fondo perduto da erogare non lezione di progetti, ma a tutte le organiz- lontariato e del terzo settore. coltà che l’emergenza Covid-19 ha creato a progetti, ma a tutte le organizzazioni zazioni che rispondano a requisiti minimi Per la realizzazione di questa proposta si e di chiudere definitivamente facendo ve- con esperienza e radicamento nei territori di continuità operativa, di esperienza, di potrebbe attivare una collaborazione fat- nire meno un apporto fondamentale per il che a vario titolo gestiscono e/o eroga- radicamento nei territori. tiva tra la Regione e la rete Regionale dei nostro territorio. no servizi alla popolazione e in particola- L’azione da realizzare è quella di sostene- Centri Servizi al Volontariato, organismi In Calabria operano centinaia di realtà – re ai soggetti a rischi di marginalità e di re le organizzazioni in quanto tali, nella che negli anni hanno sviluppato una si- che ormai da molti anni svolgono un ruo- esclusione sociale. Al Governo Regionale certezza che la loro presenza garantisce gnificativa esperienza e che conoscono lo imprescindibile nel debole sistema di si chiede di attivare, in questo frangente un livello di servizi ed un minimo di co- bene le realtà del Terzo Settore Regiona- welfare regionale attraverso l’operatività di profonda criticità, agevolazioni e scelte esione sociale indispensabili nella crisi e le. e la realizzazione di tutta una serie di ser- di sostegno economico alle molte realtà nella faticosa fase di ricostruzione. Le ri- L’esperienza dei Centri Servizio al Volon- vizi: comunità di accoglienza, centri diur- del Terzo settore, del volontariato e del- sorse finanziarie possono essere reperite tariato della Calabria, se lo si ritiene utile, ni, semiresidenziali, centri di aggregazio- la solidarietà sociale, che sono una parte dai Fondi strutturali se necessario disim- è a totale disposizione dell’Ente Regione ne sociale e culturale, attività di contrasto importante ed essenziale del sistema so- pegnando alcune risorse FSE destinate a per l’attuazione della proposta. I Centri di alle varie forme di povertà, sostegno alle ciale regionale, senza il cui impegno cen- progetti di difficile realizzazione, o riatti- Servizio possono svolgere il ruolo di Se- persone in situazione di svantaggio e a tinaia di migliaia di persone rischiano di vando risorse di bandi già esperiti che a greteria tecnica e di monitoraggio opera- rischio di marginalità, e lo fanno con il ripiombare nella miseria e in situazioni di conclusione della fase di valutazione delle tivo, in stretta collaborazione e sinergia contributo fondamentale dei volontari, grave disagio sociale; un appello, per far proposte presentino residui significativi, con gli uffici regionali. Ovviamente que- costruendo percorsi di sostegno e di in- sì che non siano sempre i più poveri e chi che non verranno mai messe a bando. La sta proposta, necessaria per attenuare i clusione sociale. è più in difficoltà a dover pagare il prezzo proposta ovviamente si presta ad obie- disagi imposti dall’emergenza sanitaria; Questo circuito virtuoso rischia però ades- più alto di ogni crisi. zioni di tipo formale e procedurale cer- ma indispensabile in vista della fase di so di essere arrestato e di concludersi se, Il patto che si può costruire tra l’ente Re- chiamo di prevenire quelle che possono ricostruzione, che va precisata e ulterior- nelle prossime settimane o mesi, le realtà gione e le realtà del Terzo Settore Regio- essere le due principali obiezioni a questa mente dettagliata in alcuni aspetti tecni- di Terzo Settore della nostra Regione non nale è che queste ultime si impegnino a proposta. La prima è che i regolamenti, co-operativi, a partire dall’individuazione potranno riprendere la loro consueta atti- restituire, in termini di accoglienza e di le procedure ed i criteri che guidano l’uti- delle risorse che possono essere rese di- vità. Il volontariato e il Terzo Settore è in solidarietà, in modo che nessuno possa lizzo dei Fondi comunitari sono incompa- sponibili, speriamo possa essere accolta prima linea nei servizi di assistenza socia- essere lasciato indietro, tutto quello che tibili con quest’idea: obiezione molto de- dal governo regionale. le e di prossimità, spesso colmando gran- ci sarà erogato. Una volta finita l’emer- bole; se non ora, in situazione di estrema di lacune del pubblico soprattutto nella genza, si potrà così tornare alle attività emergenza, quando si potranno modifica- nostra Regione. E proprio le organizza- normali e magari, partendo dall’esperien- re regole e procedure che spesso, ed ora zioni non profit calabresi, nel complesso za realizzata, provare a pianificare insie- più che mai, ci appaiono troppo pesanti meno strutturate e con una già precaria me il piano regionale per le politiche so- ed incomprensibili. E poi, per fortuna, in situazione finanziaria, sono quelle più ciali in Calabria. Pertanto, la proposta è questi giorni sono frequenti sacrosante esposte. Ad esempio alcune risentono in rivolta direttamente ai decisori Regionali, forzature ed intelligenti innovazioni del- maniera cronica della non attuazione del- Assessore alle Politiche Sociali della Re- le regole. E, per un principio di analogia, le legge 328/00. Il rischio è di perderle e gione Calabria On.le Gallo. quel che vale per le imprese può valere di far saltare un precario welfare comu- “È il momento di realizzare un’operazione anche per il volontariato e il Terzo setto- nitario che faticosamente si è costruito, straordinaria di sostegno al Terzo settore re. incrementando in Calabria, una crisi di calabrese. Si propone la messa in campo La seconda obiezione è che un interven- Pag. 16 Pag. 17
18E C O L O G I A 19 ECOLOGIA Rilanciare l’economia circolare Introduzione Manuela Marchio Educatrice Professionale Articolo Luigi Sabatino Presidente Legambiente Girifalco Pag. 18 Pag. 19
L 20 21 ’attività di igiene dei territori ur- le, che oggi, nella gestione della ripresa gliora le performance dei sistemi Anche alla luce della nostra leadership in- bani e suburbani sull’intero terri- post COVID19, potrebbero far assumere consortili ternazionale sulla raccolta dei rifiuti orga- torio nazionale è proseguita senza all’Italia una leadership in Europa in que- In passato ci sono stati recepimenti di di- nici e sul loro compostaggio, l’Italia dovrà arresti anche durante il periodo di sto settore. rettive sui rifiuti piuttosto maldestri, che ribadire nella sua normativa l’importanza emergenza sanitaria legata al COVID-19. Nel nostro territorio abbiamo già scelto, non hanno sortito gli effetti positivi au- dell’uso delle bioplastiche nello sviluppo Ancor di più, però, considerato il periodo con le manifestazioni di piazza, in manie- spicati. I dati delle precedenti esperienze dell’economia circolare. di crisi sanitaria, sono emerse le mancan- ra irrevocabile l’abbandono della politica in questo senso dimostrano che la con- 8) Meno plastica monouso per l’or- ze che da anni sovraccaricano la gestione delle discariche e degli inceneritori (di correnza porta i sistemi consortili a privi- tofrutta nei supermercati dei rifiuti (urbani, speciali, pericolosi). qualsiasi tipo, v. cementifici, impianti a legiare i rifiuti più semplici da raccoglie- Dobbiamo utilizzare anche le retine riu- A caricare tale situazione problematica, biomassa ecc). re e quindi con costi minori, sfavorendo tilizzabili per l’acquisto dell’ortofrutta nei l’insufficienza di impianti per il trattamen- Dobbiamo far crescere gli impianti di rici- evidentemente le aree più difficili da rag- supermercati, così come avviene già in to dei rifiuti soprattutto nella zona centro clo, passando per un’efficiente sistema di giungere. diversi paesi europei e come già fanno e sud Italia. raccolta differenziata dei rifiuti. 4) Tariffa puntuale obbligatoria due aziende in Italia (tra queste Ecor Na- Riemerge, dunque, il tema dell’economia Legambiente ha lanciato al Governo e al per ridurre e prevenire la produzione turaSì). circolare, un sistema ecosostenibile che Parlamento proposte concrete, alterna- dei rifiuti Non ci sono normative igienico-alimenta- consente di riutilizzare i materiali (bio- tive indispensabili per dimostrare che si L’ATO Catanzaro sta redigendo il proprio ri europee che obbligano all’uso dei sac- logici e tecnici) di essere riutilizzati in vuole passare dalle parole ai fatti. piano di gestione dei rifiuti. L’ATO, in una chetti monouso e che vietano l’uso dei successivi cicli produttivi, riducendone al 1) End of waste seconda fase, emetterà i ruoli TARI ed in- sacchetti riutilizzabili. massimo gli sprechi. Ovvero come dichiarare la fine vita di un casserà direttamente dai cittadini. I Co- 9) Più controlli per combattere la L’economia circolare si pone, quindi, come prodotto e renderlo disponibile per il re- muni non avranno, singolarmente, più la concorrenza sleale necessaria poiché sa cogliere in tutte le cupero o riciclo. Per ciò è necessario ap- gestione del rifiuto. Il passaggio dalla ta- Un consumo consapevole insieme ad fasi (dalla progettazione, alla produzio- provare una norma semplice ed efficace riffa normalizzata a quella puntuale, che un sistema di controlli può contrastare ne, al consumo, fino alla destinazione a per aumentare il riciclo dei rifiuti urbani fa pagare meno le utenze, domestiche e mercati e traffici illeciti. Ad esempio per fine vita) ogni opportunità di minimizza- e speciali. non, che producono minori quantità di ri- quanto riguarda gli smaltimenti illegali re scarti e perdite, producendo un nuovo Il riciclo dei rifiuti va semplificato per fiuti mette in campo percorsi virtuosi in degli pneumatici fuori uso è fondamenta- valore sociale e territoriale. scongiurare l’aumento dei quantitativi di questo senso. le contrastare la vendita in nero di quelli Di seguito saranno indicate le misure rifiuti di origine domestica o produttiva 5) Una nuova ecotassa in discari- nuovi, oppure l’utilizzo. Per combattere contenute nel pacchetto europeo sull’e- che va in discarica, a recupero energeti- ca sui quantitativi pro capite di secco la concorrenza sleale va messa in campo conomia che si pone ambiziosi obiettivi di co o all’estero. Serve velocizzare l’iter di residuo smaltito un’operazione diffusa di controlli a di sac- riciclaggio e di riduzione delle discariche. definizione e condivisione dei decreti end Per penalizzare economicamente chi chetti di plastica ormai fuori legge. of waste. smaltisce di più e per premiare i più vir- 10) Promuovere l’innovazione di Il 2018 è stato l'anno dell'approvazione 2) Rifiuti zero, impianti mille tuosi in modo davvero efficace, serve prodotto e processo del pacchetto europeo sull'economia cir- Per poter abbandonare la stagione delle mantenere la norma regionale per il pa- Si deve costruire un sistema premiante colare, il 2019 e il 2020 non sono stati discariche e degli inceneritori, deve esse- gamento del conferimento in discarica. per l’innovazione di processo, per rende- anni determinanti per la sua attuazione. re completato il sistema impiantistico per 6) Appalti più verdi re più convenienti le nuove tecnologie di Uno degli aspetti più evidenti della neces- il riciclo e il riuso dei rifiuti, urbani e spe- Promuovere il green public procurement riciclo di materiali oggi difficilmente rici- sità di avere un cambio di paradigma è la ciali, rendendo autosufficiente ogni ATO. e creare un mercato interno dei prodotti clabili, e per l’innovazione di prodotto, per gestione dei rifiuti. Nel nostro territorio è fondamentale re- realizzati dal riciclo dei rifiuti, privilegian- ridurre fortemente la vendita sul mercato L’economia circolare, però, non è solo un alizzare almeno un impianto di compo- do i prodotti a km 0. di prodotti performanti, ma che possono modo per uscire dalle emergenze rifiuti. staggio e di digestione anaerobica con 7) Legge “Salvamare” e sul “Fi- essere avviati solo a recupero energetico Avviare questa politica significa, soprat- produzione di biometano. shing for litter” o in discarica. tutto, creare investimenti, occupazione È, purtroppo, necessario anche avere una Dobbiamo permettere ai pescatori di fare ed economia sul territorio. Legambiente discarica per smaltire i rifiuti contenenti gli spazzini del mare, dobbiamo contra- ha lanciato, in questi anni, un pacchetto amianto. stare il marine litter che soffoca mari, fiu- di proposte per l’agenda politica naziona- 3) L’apertura al mercato non mi- mi e laghi. Pag. 20 Pag. 21
22 S P O R 23 T SPORT L ’emergenza sanitaria che abbiamo vis- suto e che, per certi versi, stiamo anco- ra vivendo, ci ha costretti e rivedere e a riprogrammare la nostra quotidianità. Siamo rimasti in casa, non siamo usciti né per incontrare i nostri affetti più cari, parenti e amici, né per fare sport o coltivare le nostre normali abitudini. Anche il mondo dello sport si è fermato: gli impianti sportivi sono rimasti chiusi, gli alle- namenti sono stati sospesi e tutte le manife- stazioni sono state rinviate. Ora sembra che Far ripartire lo sport piano piano si stia tornando alla normalità an- che se, le notizie allarmanti di ogni giorno sui numerosi contagi di molti personaggi legati allo sport, alimentano una continua tensione e senso di impotenza. di Francesco Lamanna, Educatore Professionale Molti pensano che lo sport sia una di quel- le attività di cui si potrebbe tranquillamente fare a meno, che potrebbe essere sacrificata testimonianza di Francesco Borgesi, giocatore Beretti Catanzaro calcio perché molti altri aspetti hanno la preceden- za e che non dedicarsi allo sport sia un fatto del tutto possibile e normale. Sarebbe giusto come orientamento generale ma, per chi vive Pag. 22 Pag. 23
24 25 e dedica allo sport molte ore del proprio mente paralizzato e con la necessità di tempo, lo stacco ha comportato una com- confrontarsi con numerosi problemi non pleta rivoluzione nella propria vita. E l’im- solo di natura economica, ma anche psi- portanza dell’attività fisica è evidenziata cologici, legati alle condizioni degli atleti. soprattutto dal fatto che molte persone in Molti sportivi, abituati ad un determinato quel periodo, hanno pubblicato post, col- stile di vita, privati della loro “linfa vitale”, legamenti, riprese, durante che li vede- hanno attraversato momenti di solitudi- vano impegnati in attività sportive “casa- ne, che sono sfociati in profonde delusio- linghe”. Ci si è inventato di tutto e anche ni e tristezze, da cui, ancora oggi, molti, nei vari Decreti il Presidente del Consiglio non sono riusciti ad uscire fuori. ha trovato spazio per l’attività fisica, per Da sempre lo sport è considerato fonte lo sport, una delle motivazioni valida per di aggregazione, consente di trascorre- le uscite (anche se nei pressi della propria re del tempo in compagnia, di imparare abitazione). delle regole sia di gioco che di conviven- Ma dobbiamo sottolineare che lo sport za, dunque è estremamente importante in qualsiasi contesto e situazione, anche che questa macchina riparta al più presto lontano dal COVID, abitua al sacrificio e possibile nella sua piena normalità. in quel questo momento il miglior sacri- Oggi più che mai è importante giocare ficio era di fermarsi ed oggi di rispettare di squadra per superare questa situazio- le regole. Lo abbiamo fatto ed anche oggi ne critica. Per far ripartire lo sport biso- dobbiamo essere più accorti, attenti, per gna convogliare tutte le forze necessarie. non rischiare di fare male a noi stessi e Molto importanti saranno le risorse eco- agli altri che traggono gioia ed entusia- nomiche, non facili da trovare, poiché la smo dal vederci mettere in “gioco”, dare il pandemia ha provocato cali di fatturato meglio di noi stessi nonostante tutto. alle società e causato grandi difficoltà agli Riporto di seguito una testimonianza di imprenditori che sostanzialmente assu- un giocatore della Beretti Catanzaro Cal- mono il carico maggiore dei costi delle cio, in questo momento di timida ripresa. società sportive. Per rilanciare lo sport, sia nelle forme di Ripartire e porre basi solide su cui costru- squadra che individuali, ritengo fonda- ire e riprogrammare un futuro che è sem- mentale la riapertura di stadi e palaz- pre più incerto: è questo ciò che bisogna zetti, ovviamente nel rispetto di tutte le fare in un momento di lieve ripresa, te- misure di sicurezza necessarie, perché la nendo conto che, per lungo tempo, do- presenza di spettatori non solo trasmette vremo imparare a convivere con il virus. calore ed emozioni agli atleti, ma può es- La pandemia ha stravolto la vita di tutti i sere ritenuto un modo per ridare a tutti la giorni e dunque è arrivato il momento di speranza di un concreto ritorno alla vita soffermarsi e riflettere sulle piccole cose normale. della vita, quelle cose che ci portano a Sarà molto difficile superare le difficoltà gioire, che trasmettono felicità e che sono create da questo stacco forzato ma, per in grado di farci provare emozioni. Que- un futuro brillante dello sport, sarà ne- sta interruzione e il cambiamento che la cessario accettare e comprendere questa quotidianità ha subito, ha causato enormi momentanea sconfitta, trarre gli insegna- crisi in molti settori. menti necessari e, attraverso dei sacrifici, Anche lo sport si è trovato improvvisa- arrivare ad una grande vittoria. Pag. 24 Pag. 25
26 27 La Fondazione Città Solidale La Fondazione Città Solidale P robabilmente il titolo di questo articolo darà modo di pensare ad un resoconto riassuntivo dell’anno che stiamo vivendo e che tra tre mesi finirà; un po’come quando tiri le somme in maniera magari malinconi- ca il 31 dicembre poco prima di innalzare il calice per brin- dare al nuovo anno (lo abbiamo fatto anche nei confronti del 2020, gli abbiamo dato il benvenuto ma evidentemente Cosa resterà del non ha gradito…). La mia riflessione nasce dall’aver vissuto il periodo di lock- down come lavoratrice attiva della Fondazione. Il sociale non si è fermato; chi aveva bisogno di aiuto prima, ne ha avuto durante e dopo e chi compie la propria missione nel 2020 sociale, così come i medici seppur con i dovuti ovvii distin- guo, non ha potuto scegliere di fermarsi e, per dirla tutta, chi ci crede realmente non avrebbe scelto neppure di farlo. Non è la condizione di lavoratrice, in senso individuale, che mi ha indotto a riflettere quanto proprio il senso e l’operato Laura Lamanna operatrice sociale della mia Organizzazione e degli ospiti accolti nelle diverse strutture di accoglienza. Parto proprio dagli ospiti, non ho avuto modo di vederli e di incontrarli tutti ma nel mio centro di accoglienza le venti persone accolte, tra donne e bambini, sono stato un buon punto di osservazione. Hanno sofferto la mancanza di libertà pregustandone la riconquista parziale, hanno desiderato socializzare, si sono dovute reinventare all’interno della struttura utilizzando Pag. 26 Pag. 27
28 29 metodologie diverse (incontri di gruppo tutti gli altri, non potevamo giustamente con mediatore, in modalità remota per godere dell’immunità al lockdown. esempio) che, anche per motivi cultura- Città Solidale si è allora adeguata al mo- li, non avevano mai sperimentato. Sono mento storico rendendo piacevole e si- pronte, dovesse ripetersi un nuovo blocco gnificativo lo scambio con i colleghi ed totale. Non sarebbero contente, per carità utilizzando la modalità in remoto; ricordo chi lo sarebbe, però sono pronte perché con piacere il momento di collegarsi tut- hanno vissuto in maniera positiva l’espe- ti quanti (oltre sessanta persone) con le rienza e l’equipe educativa, nonostante le varie piattaforme, per dirci come andava, difficoltà, ha continuato ad elogiarne la per ascoltare le riflessioni e le comuni- perseveranza in contrasto con il proprio cazioni da parte di p. Piero tra simpatici bisogno di “trasgredire”. Le ha però anche “spegnete i microfoni, tizio è uscito dalla sollecitate a trovare come aspetto positi- conversazione, a caio è caduta la linea”. vo ed elemento di “fortuna”, l’aspetto co- Un nuovo modo di socializzare e aggior- munitario che le ha viste tutte insieme in narci, non quello desiderato ma quello unica casa, con un livello di socialità che, possibile. volente o nolente, le ha avvantaggiate Non abbiamo avuto paura. Abbiamo agi- e non le ha messe in condizione di iso- to nella libertà cavalcando l’onda del lamento domestico in solitudine. Senza cambiamento che in questo caso è inte- contare la fortuna dei loro figli che, incon- so come “trasformazione” che nell’etimo sapevoli di quanto avveniva intorno a loro latino ci parla mutamento della forma e perché in una fascia d’età tra compresa dell’aspetto esteriore, abbiamo promos- tra 1 e 6 anni, hanno potuto contare su so “relazioni”. Dunque nella libertà e tra tante persone intorno, uno spazio verde non pochi ostacoli dovuti alla famigerata privato per giocare, la presenza di altri opinione pubblica, abbiamo colto l’invito minori, la presenza di operatori. Il gioco delle Istituzioni (Prefettura, sindaci, ASP) della felicità…un successo. trasformandoci momentaneamente in L’Organizzazione, la Fondazione; siamo luogo sicuro e protetto (a tutela del sin- abituati a riunirci spesso, a vedere i col- golo e della collettività) per infermieri e leghi durante riunioni, assemblee, incon- OSS che purtroppo erano stati contagia- tri di formazione oltre che per prendere ti dal Covid19 e non avevano trovato un delle disposizioni emanate dal Governo, territorio momenti formativi importanti un caffè e socializzare in contesti esterni posto che potesse accoglierli donandogli non potevano circolare liberamente per le senza snaturarne il senso e l’efficacia. Ha all’ambiente lavorativo. Improvvisamen- semplicemente quattro mura e la loro au- strade. sollecitato, vigilato, garantito sicurezza te, più nulla. Certo, se da una parte è sta- tonomia per il tempo utile per uscire dal In tal senso, l’attenzione al Territorio a tutti disponendo e mettendo in pratica to anche piacevole assaporare un ritmo di virus. (specie in questo caso il nostro impegno tutte le disposizioni vigenti al fine di tu- vita lavorativo più scandito nel tempo, è A testa alta, abbiamo continuato a di- è stato poco autoreferenziale ma comple- telare gli ospiti in primis e gli operatori. pur vero che in una condizione nella qua- stribuire pasti a domicilio; un servizio tamente votato all’utilità altrui) ha signi- Soprattutto, tramite p.Piero, la Fondazio- le siamo rimasti tra le poche categorie la- che ha acquistato naturalmente un valo- ficato intensificare le “relazioni”. Laddo- ne ha stimolato la libertà individuale at- vorative a prestare servizio, il contrasto re aggiunto vista l’impossibilità di recarsi ve non si poteva fisicamente stringersi, traverso l’invito alla riflessione. Proprio il tra la necessità di esserci e l’impossibilità all’esterno, condizione ulteriormente pe- è stata intessuta una rete che ha creato presidente, in primis, ha condiviso i suoi di condurre anche lavorativamente par- nalizzante per le persone indigenti. Con collegamenti tra persone e servizi, dimez- pensieri significativi legati ad un periodo lando una vita “libera”, si è fatto sentire. convinzione la Fondazione ha potenziato zando la distanza fisica e facendo sentire particolarmente duro dal punto di vista Riassumendo, dovevamo lavorare recan- il servizio notturno dell’Oasi di Misericor- meno soli. sociale e altrettanto duro dal punto di vi- doci nei luoghi di destinazione e osser- dia accogliendo anche durante le ore diur- La Fondazione si è adattata al cambia- sta personale; perché il bisogno di avere vando l’assenza di vita intorno ma, come ne i senza fissa dimora che, nel rispetto mento continuando altresì ad offrire al relazioni implica la sofferenza di sapere Pag. 28 Pag. 29
30 31 Queste riflessioni segnano un passaggio, si sta concludendo l’urgenza che ha caratterizzato i primi momenti della crisi e si comincia a mettere mano alla costruzione di nuove prospettive di lavoro a partire dall’esperienza che si matura di giorno in giorno, ponendosi nuovi obiettivi e facendo i conti con nuovi limiti e con un atteggiamento riflessivo. che “l’altro”, il tuo prossimo, sta vivendo Piero, durante una assemblea atipica du- una situazione complicata. rante la quale tra dispositivi di protezione Dunque, abbiamo riflettuto, stimolati dal individuale e distanziamento non è stato suo esempio e abbiamo condiviso con possibile abbracciarci come prima, ci ha lui, mettendole nero su bianco, le nostre resi partecipi della prossima pubblicazio- paure e speranze e tutto ciò che abbiamo ne di quanto scritto proprio da noi opera- trovato, in noi stessi e negli altri, durante tori. il periodo di confinamento. Probabilmente Un modo per fissare nella nostra storia un intreccio di storie personali, di rifles- e nella storia di Città Solidale, il proprio sioni sociologiche, di critiche alla società; “esserci” nonostante tutto, nonostante il non sappiamo ancora. Lo sapremo presto lockdown, con il desiderio di donare all’al- perché, in un periodo in cui la vicinanza tro un po’ di sé attraverso ciò che non fisica non è stata possibile, è stato pos- può essere tolto all’individuo e cioè la li- sibile come sempre contare sulla valoriz- bertà di pensiero. zazione del pensiero individuale e della libertà ed è in tal senso che proprio p. Pag. 30 Pag. 31
32L A C I T T À L A C I T T À33 A Catanzaro si può C atanzaro città bella, ma nel contempo sco- nosciuta ai suoi cittadini, pronti ad afferma- re che “qui si starebbe bene, però ...”. Un territorio in cui alla nostalgia del ricordo di un passato idealizzato, si contrappone la rabbia e la stare bene? paura guardando il suo presente. Come presidente dell’associazione “Catanzaro è la mia città”, grazie all’impegno nelle attività culturali sul territorio, mi accorgo che la nostra amata città potrebbe davvero prendere in mano un nuovo destino partendo dalla cultura e dal turismo, riscoprendo in- sieme le vestigia del suo passato e del suo presente, del suo popolo e della sua geografia naturale in gran di Francesco Vallone, Presidente dell’associazione “Catanzaro è la mia città” parte semi-sconosciuta. Ci vorrebbe una sinergia tra enti che concretizzino uno sforzo unanime per programmare le diverse at- tività culturali, gastronomiche, ricreative presenti sul territorio, veicolando i flussi turistici e facendo cono- scere il nostro volto migliore. Un lavoro comune che proietti Catanzaro fuori dai confini locali, per riuscire a valorizzare finalmente le potenzialità di cui siamo ricchi. Bisognerà favorire l’Associazionismo culturale e lavo- rare per abbattere il degrado e l’abbandono in cui ver- sa una buona parte del territorio cittadino, sarebbero utili momenti formativi, sulla storia, la memoria, l’ar- te, la letteratura. L’orgoglio Catanzarese potrebbe dimostrare che lavo- rando per il bene comune, si potrebbero valorizzare i nostri siti archeologici con mappe virtuali che in qual- che modo consentirebbero la veicolazione di turisti da guidare in percorsi che vanno dal mare alla monta- gna, dimostrando loro ciò che siamo sempre stati e soprattutto quello che saremo. La comunione di intenti fra enti diversi, associazioni e cittadini, veicolata verso l’unico obbiettivo dello svi- luppo concreto del territorio, ci consentirà, in una sor- ta di scatto d’orgoglio, di far rivivere questo territorio ormai per molto tempo “piacevolmente assopito”, che lascia partire le proprie menti per un futuro fuori dai propri luoghi di origine. Pag. 32 Pag. 33
LEGISLAZIONE 34 L E G I S L A Z I O N E35 INIZIATIVE PER IL RILANCIO “ITALIA 2020-2022 Pag. 34 Pag. 35
Q U A D E R N I I N U S C I T E37 36Q U A D E R N I I N U S C I T A D al 2015 il gruppo redazione della Quello dei quaderni è dunque un lavoro troppo spesso stanno nell’ombra e sfug- Pensieri al tempo del COVID Fondazione Città Solidale racco- di ricerca, di raccolta, un lavoro impegna- gono all’attenzione di media ed opinione ln tempo di quarantena forzata, a causa glie in quaderni tematici storie, tivo che permette di conoscersi di più e di pubblica. Se c’è un elemento che acco- della pandemia che ci ha coinvolto racconti, riflessioni relative alla portare anche alla cittadinanza la ricchez- muna tutte le storie, è quello del viaggio. con il resto del mondo, ha spinto alla introspezione anche le persone più restie ed propria attività a servizio delle persone za culturale che incontriamo ogni giorno. Ciascuno di loro lo affronta lasciando il ha ovviamente coinvolto particolarmente che versano in condizioni di disagio ed proprio paese di origine per una destina- quelle già abituate alla riflessione. Tutti, estrema poverta e ne cura la grafica e la La Parola Rende Uguali - zione nella gran parte dei casi quasi sco- chi più chi meno, hanno cercato di dare pubblicazione. Apri il tuo mondo al mondo nosciuta. In questa piccola raccolta vo- un senso a quello che succedeva e che Il risultato è una raccoltai quaderni ricca All’interno di questo quaderno le culture gliamo raccontare i loro viaggi tortuosi, toccava la loro vita, anche per affrontare e preziosa, sprazzi di storie all’interno di s’intersecano alle storie di vita passate e l’arrivo sul territorio di approdo la costru- meglio limitazioni e restrizioni. Lo hanno contesti e di situazioni che coinvolgono presenti di chi ha lasciato il proprio Pa- zione di percorsi virtuosi di accoglienza fatto anche i componenti di Città Solidale: l’umanità. ese, per scelta o per forza, per venire a ed integrazione, nuove vite che si intrec- operatori, ospiti, il Presidente. Riportiamo qui le copertine e le informa- vivere in Italia. Ciò che accomuna tutte ciano con nuovi percorsi in nuove terre. Le riflessioni di tutti sono state raccolte in questo testo zioni essenziali sui quaderni in arrivo. queste persone, sono storie e volti che La Parola Rende Uguali Apri il tuo mondo I Q UA D E R N I D I C I T TÀ S O L I DA L E - N . 4 I Q UA D E R N I D I C I T TÀ S O L I DA L E - N . 3 al mondo PENSIERI AL TEMPO DEL COVID Pag. 36 Pag. 37
38 CON LA COLLABORAZIONE DI ... SAC CIRCOLO Vendita materiale antincendio e RICREATIVO antinfortunistica C. S. E. N. “LA LOCOMOTIVA” di Lucia Loprete via D. M. Pistoia n. 24/A di Daniele Trapasso 88100 Catanzaro C.da Cavorà n. 7 I tel. 0961 750148 Gimigliano (Cz) APICOLTURA CLAUDIO GUALTIERI Via Itaca n. 11 88069 Squillace (Cz) cell. 333 2792046 cell. 333 7965518 cell. 320 4856079 MO AICO Pag. 38
Puoi anche leggere