STORIA E FILOSOFIA DELLA CHIMICA - Dipartimento di ...

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STORIA E FILOSOFIA DELLA CHIMICA
 0) Perché Storia della Chimica (in Didattica della Chimica)

 Evoluzione della Chimica

 t
 2018 d.C.
a) La Chimica attuale è diversa da quella del passato e del futuro!
 • Messaggio per i discenti: le conoscenze attuali sopravanzano quelle del
 passato ma saranno in parte superate dallo sviluppo futuro

 • Confrontarsi con il risvolto negativo: processo non distruttivo
 (ampliamento della conoscenza che incamera quella precedente)

 • Necessità per i discenti (ed i docenti) della formazione permanente
 (cambiamenti profondi nell’arco di 30 anni!)
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b) Il linguaggio attuale è il risultato della Storia della Chimica (e delle Scienza)
 • Una difficoltà nell’apprendimento: acquisizione di una terminologia che
 appare convenzionale (e mnemonica) se slegata dalla Storia che ne
 spiega l’origine.
c) La trasmissione delle conoscenze attuali secondo un «principio di autorità»
 non è appassionate per il discente.
 • Teofrasto: “L’anima non è un vaso da riempire, ma un fuoco da suscitare”
 (Citazione da parte di Gaetano Salvemini proposito dei processi educativi)

 • Il richiamo storico può agire sulla sfera emotiva: conoscenza scientifica
 come impresa collettiva a cui i discenti partecipano nella trasmissione
 di una eredità culturale
d) Evitare l’estremismo storicistico: inefficienza dell’acquisizione di una disciplina
 ripercorrendo la sua Storia.
 • Il fine ultimo dell’insegnamento è l’acquisizione dello stato attuale delle
 conoscenze.
 • Il quadro concettuale attuale è il riferimento più efficace nella trasmissione
 delle conoscenze
 • La Storia della Chimica è utile per altre dimensioni diverse dalla conoscenza
 strettamente disciplinare
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e) Utilità della Storia della Chimica rispetto agli obiettivi didattici

 • Introduce una componente narrativa: storia di esseri umani (filosofi –
 scienziati – sperimentatori – tecnologi)
 • Si stabilisce un parallelismo (e partecipazione emotiva!) tra processi di
 scoperta e processi di apprendimento.
 • Favorisce un atteggiamento critico: nuove conoscenze (parziali) come
 risultato di indagini e disamina della tradizione.
 • Integrazione della Chimica con le altre discipline: la Storia della Chimica
 trova collocazione nella più ampia Storia delle Scienze, della Filosofia,
 della Tecnologia e dell’evoluzione dell’organizzazione sociale.

f) Utilità personale (del docente): la Storia della Chimica consente di
 comprendere più chiaramente la struttura concettuale della
 Chimica (W. B. Jensen, J. Chem Ed. 75 (1998), 679, 817, 961.)
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Come rappresentare la Chimica nella sua evoluzione storica?
• Disciplina vasta (molti ambiti differenziati) con una crescita
 esponenziale (anche dei dati e delle informazioni disponibili)
• Evoluzione complessa dovuta all’interazione tra una varietà di linee di
 pensiero, di sviluppi tecnici e di forme organizzative socio-economiche.
• Impossibilità (ed inutilità) nel riportare semplicemente i fatti e le
 informazioni storiche: bisogna effettuare una selezione!
• Criterio: riportare e discutere i progressi (in presenza dei passi falsi) che
 hanno rilevanza per la Chimica attuale.
• Inconveniente della selezione: esito dipendente dal punto di vista!
• Enfasi sulle singole linee di sviluppo (ambiti specifici): prospettiva diacronica
 (singolo aspetto nella sua evoluzione) invece che prospettiva sincronica
 (insieme dei processi contemporanei).
Testi segnalati e riferimenti:
1) Salvatore Califano, Storia della Chimica, Vol. 1. Dall’alchimica alla chimica
 del XIX secolo, Bollati Boringhieri, 2010, pp. 432.
2) Salvatore Califano, Storia della Chimica, Vol. 2. Dalla chimica fisica alle
 molecole della vita, Bollati Boringhieri, 2011, pp. 597.
3) Hugh W. Salzberg, From Caveman to Chemists, Circumstances and
 Achievements, ACS, 1991, pp. 294.
4) William B. Jensen, Philosophers of fire. An Illustrated Survey of 600 Years of
 Chemical History for Students of Chemistry, 2003 (disponibile in rete).
5) J.R. Partington, A Short History of Chemistry, Dover, 1989, pp. 415 (prima
 edizione nel 1937)
6) Lucio Russo, La rivoluzione dimenticata, Milano, Feltrinelli, 2013.
7) Luigi Cerruti, Bella e potente. La Chimica del Novecento fra scienza e società,
 Editori Riuniti, 2003, pp. 507.
8) Antonio di Meo, Il Chimico e l’Alchimista, Editori Riuniti, 1981, pp. 242.
9) A. Baracca, S. Ruffo e A. Russo, Scienza e Industria 1848-1915, Laterza, 1979,
 pp. 239.
10) Wikipedia, …….
1) Pre-(i)storia della Chimica: Tecnologia.

 Considerazioni preliminari:
Essenza della Chimica: Molecole + Reazioni Chimiche
Storia della Chimica = storia delle conoscenze/impieghi riguardo
 molecole/reazioni chimiche
Quando l’uomo (la specie «homo sapiens») è entrato nel mondo della Chimica?

Quando l’uomo ha cominciato ad utilizzare/controllare reazioni chimiche (senza
avere alcuna idea della Chimica)?
a) Reazioni di combustione (fuoco): (0.5-1.0)106 a.C.
 Ossidazione di materiale organico (legno) con una elevata produzione di
 calore.
 L’uomo era già a contatto con la tecnologia fisico-ingegneristica:
 produzione di utensili.
 Ricadute:
 • Riscaldamento (accesso alle zone temperate/fredde)
 • Illuminazione (ad esempio utilizzo delle grotte per la propria
 sicurezza)
 • Alimentazione (cottura sia dei vegetali che della carne, ampliamento
 delle risorse alimentari, salubrità dei cibi via eliminazione dei batteri e
 dei parassiti)
b) Metallurgia ~10˙000 a.C. (età del rame, del bronzo, del ferro)
 Inizialmente metalli allo stato nativo (o meteorico)
 Metallurgia a partire dai minerali: reazioni di decomposizione termica
 o riduzione
 2 ՜ + 2 ( ) 2 + ՜ + 2 ( )

 Combustibile per i forni: legno (max 300°C), carbone di legna (max 1000°C)
 Carbone di legna: decomposizione termica del legno per combustione in
 carenza di Ossigeno.
 Tecnologia dei forni: controllo della ventilazione (mantici)

c) Ceramica ~10˙000 a.C.
 Miscele di argille/silicati deidratate ad elevate temperature (forni a
 legna/carbone di legna)
d) Coloranti
 Origine minerale (ad es. lapislazzuli) o vegetale/animale (ad es. porpora)
 Tintura di stoffe: necessità del trattamento con un mordente come l’allume
 ( ( 4 )2 . 12 2 )
e) Saponi
 Sali alcalini di acidi grassi: reazione tra grassi (animali o vegetali) e
 soda (da cenere di legno)
 Inizialmente come soluzione acquosa, successivamente in forma solida per
 separazione per aggiunta di sale (Babilonia ~2800 a.C)

f) Profumi
 Estrazione e purificazione da vegetali (Egitto ~3000 a.C.)
 Evidenze archeologiche di apparati rudimentali per la distillazione
 (Mesopotamia ~1500 a.C )

g) Bevande alcoliche
 Birra dalla fermentazione di cereali (Mesopotamia ~6000 a.C.).
 Vino dalla fermentazione dell’uva (Armenia ~4000 a.C.)

h) Cementi edilizi
 Uso del gesso da parte degli Egizi (~2000 a.C.).
 Calce idraulica e successivamente portolana (cemento) da parte
 dei Romani.
Fino a ~1600
• Tecnologie chimiche (elementari) intese come ambiti professionali
 separati.
• Attori: artigiani con conoscenze professionali tramandate
 nelle botteghe
• Limitata diffusione delle conoscenze (salvo emigrazione degli artigiani)
• Nel tempo sviluppo tecnologico prevalentemente per meccanismi
 interni (settoriali) invece che per applicazione di conoscenze
 generali (scientifico-filosofiche).
• Introduzione di nuove tecnologie chimiche: esempio della polvere da sparo
 Carbone + zolfo + nitrato di sodio (salnitro)
 Ossidazione esotermica (da parte del nitrato) a decorso estremamente veloce
 con rapido aumento di volume.
 Introdotta in Cina (fonti del 900 d.C.) e attraverso gli Arabi è arrivata in
 Europa (notizie sull’uso di cannoni rudimentali nel 1300)
 Dal 1500 utilizzata come esplosivo nelle miniere: escavazione molto più
 efficiente!
• Libri a stampa. Carta (al posto di pergamena e papiro) e caratteri mobili di
 stampa: entrambi introdotti in Cina (~100 e ~1200) ed arrivati in Europa
 attraverso gli Arabi. Gutenberg (Magonza ~1450): primo libro a stampa.
• Enorme riduzione del costo dei libri, proliferazione degli artigiani
 stampatori/editori (Aldo Manuzio a Venezia dal 1495) ed estesa diffusione
 dei libri in Europa.
• Testi sulle «tecnologie chimiche» spesso nella forma di ricettario e descrizione
 delle procedure sperimentali.
 Caso esemplare: De la pirotechnia di Vannoccio Biringuccio (Venezia, 1540):
 metallurgia, oreficeria, vetreria, sulla polvere da sparo.

 Tecnologia chimica priva di una visione unitaria dei fenomeni
 chimici e indipendente dalla Chimica come Scienza
2) Pre-(i)storia della Chimica: Filosofia Naturale.

Civiltà Greca Classica: ~ 550 a.C. ÷ 323 a.C.
Peculiarità
• Organizzazione socio-politica: città-stato (polis) interdipendenti
• Ricadute della primaria attività commerciale: facilità nell’acquisizione di
 elementi culturali esogeni.
• Rete di comunicazione (network) efficiente e aperta: scrittura
 alfabetica su base fonetica
• Trasmissione culturale efficiente ed a carattere laico (al contrario,
 gestita e riservata alle élite religiose in Mesopotamia ed Egitto). Piazza
 (agorà) come sede pubblica delle discussioni.
• Livello tecnologico inferiore a Mesopotamia ed Egitto più potenti sul
 piano economico.
che hanno reso possibile la nascita e lo sviluppo della filosofia (classica)
• Filosofia (phylo-sophia: amore/studio della conoscenza) come forma
 culturale indipendente dalla religione.
• Filosofia naturale (equivalente a scienza fino ai tempi moderni) come parte
 essenziale della filosofia: conoscenze sui sistemi materiali, biologici e di
 interesse medico.
• Filosofia naturale a carattere speculativo sulla base delle evidenze,
 sostanzialmente indipendente dalle tecnologie (conoscenze degli artigiani)
• Ipotesi/obiettivo: legge naturale (che determina, ad esempio, il moto degli
 astri in astronomia) a prescindere dalla sfera religiosa
• Dualismo delle scuole filosofiche: essere/divenire (interesse sugli invarianti
 oppure sulle trasformazioni dei sistemi materiali)

Caso esemplare degli albori: Empedocle (Agrigento, ~450 a.C.)
 Quattro elementi primordiali: terra, acqua, aria, fuoco.
 Variabilità dei sistemi materiali derivante dal loro diverso rapporto.
 Riferimento alle fasi solida, liquida, gassosa? Fuoco in relazione alla reazioni
 chimiche?

 Scuole di pensiero della filosofia naturale di riferimento
 fino ai tempi moderni e rilevanti per la Chimica
a) Aristotele
b) Atomisti
a) Aristotele (384 a.C – 322 a.C.)
 • Allievo di Platone (invarianti come obiettivo della filosofia naturale), ma
 distaccatosi per affermare (anche) che la filosofia naturale deve occuparsi
 dei fenomeni nella loro variabilità empiricamente percepita.
 • Fondatore della Scuola Peripatetica (Liceo) di Atene, anticipatrice/modello
 per le Università: fase più elevata della formazione, copertura universale
 delle conoscenze, docenti=ricercatori (elaboratori di nuove conoscenze
 filosofiche)
 • Fisica di Aristotele: teoria del movimento (dinamica in termini moderni!).
 Separazione tra mondo sub-lunare e «cielo» (mondo sopra-lunare e di
 pertinenza dell’astronomia). Mondo sub-lunare: (in termini moderni) moto
 a velocità costante controllato dall’attrito del mezzo
 Interpretazione secondo l’eq. Di Newton:
 
 = − + : coefficiente di attrito
 
 : forza applicata
 
 Stato stazionario: =0 ՜ =
 
 Implicazione: impossibilità del vuoto! = 0 ՜ = ∞!
 «cielo» riempito di etere: sostanza in ponderale, incorruttibile, trasparente
• Sistemi materiali e loro proprietà. Prospettiva empiristica (come nella
 termodinamica!) senza ipotesi sui costituenti: razionalizzazione dei
 fenomeni sulla base delle proprietà osservabili (analogia con le grandezze di
 stato?).
 Quattro qualità (proprietà) fondamentali: secco/umido, caldo/freddo
 Elementi di Empedocle interpretati secondo combinazione delle proprietà
 fondamentali

 Variabilità dei sistemi materiale derivanti dalla variabilità della
 composizione
 Transizioni di fase e reazioni chimiche interpretate come mutamenti delle
 proprietà fondamentali e delle loro combinazioni
• Implicita assunzione del continuo: materia suddividibile senza limite.

• Aristotele come «scienziato sperimentale» nell’ambito della biologia-
 fisiologia.
• Concezione finalistica/teleologica (dal greco telos=scopo, logos=pensiero) e
 quindi compatibile con forme religiose.
b) Atomisti: Leucippo (~440 a.C.), Democrito (460 -~370 a.C.), Epicuro
 (341 – 270 a.C.)
 • Atomo (a-tomo: indivisibile) come costituente ultimo e indistruttibile della
 materia (invariante).
 • Materia = insieme di atomi che si muovono nel vuoto. Rappresentazione
 secondo elementi discreti (in contrapposizione al continuo di Aristotele).
 • Possibilità di atomi di forma diversa (per spiegare la variabilità macroscopica)
 • Filosofia materialistica (eventi come conseguenza di soli processi meccanici:
 dinamica degli atomi) marginalizzata per l’accusa di blasfemia.
 • Concezione minoritaria che però riemerge (attualizzata) periodicamente fino ai
 tempi moderni.
 Quale motivazione? Aspirazione ad una rappresentazione semplice del
 mondo materiale, esplicativa della complessità dei fenomeni osservabili.

 Critica da parte di Aristotele:
 1) carattere puramente speculativo per l’assenza di evidenze sperimentali
 dell’esistenza degli atomi,
 2) ingiustificata secondo l’argomentazione dell’inesistenza del vuoto.
De rerum naturae (Tito Lucrezio Caro, I secolo a.C.): Poema illustrativo
dell’epicureismo, ed in particolare della concezione atomistica. Nel
Rinascimento e nei tempi moderni ha fortemente contribuito alla diffusione
delle idee atomistiche.

Citazione da De rerum naturae:
«È bene prestare attenzione ai corpuscoli che vedi agitarsi nei raggi del
Sole: perché quel turbinio ti suggerisce che ci sono più cose al mondo, di
quante ne appaiano a prima vista ai nostri sensi. Lì vedrai, infatti, un moto
casuale di particelle che vanno da tutte le parti, ora qua e ora là, e questo
moto visibile deve essere prodotto dagli urti degli atomi invisibili.»

Suggestiva della visione contemporanea del moto browniano!

Filosofia naturale come forma scientifica (razionale!) ma priva dell’identificazione
dell’ambito chimico e di indagini sperimentali
 
Letteratura storico-filosofica: dicotomia ቊ
 
ilemorfismo (Hylomorfism), dal greco hylé=materia e morphé=forma.
Impostazione adottata da Aristotele (e dell’Aristotelismo medievale): l’analisi è
incentrata sulle proprietà osservabili della materia e sulle categorie
(metafisica) che noi utilizziamo per razionalizzarle) a prescindere dall’esistenza
della materia primordiale (costituenti elementari).
Ilemerismo (Hylomerism), dal greco hylé=materia e meros=parte). Spiegazione in
termini delle proprietà dei costituenti. Vi rientra (ma non solo) l’Atomismo che
assume anche l’indivisibilità (eternità) dei costituenti.

Analogia con la dicotomia tra la prospettiva macroscopica della Termodinamica
e l’analisi su base microscopica-molecolare (ad esempio in Termodinamica
statistica).
Periodo Ellenistico
(dopo la morte di Alessandro)
Era Romana
• Classi dirigenti che condividono una rete efficiente di comunicazione (greco
 o greco-latino) che consentiva la trasmissione delle conoscenze.
• Egemonia della filosofia greca classica e sviluppo della Scienza (filosofia
 naturale) speculativa: Matematica (Euclide!), Astronomia, Fisica.
• Scienza applicata: integrazione con le tecnologie del mondo mesopotamico
 ed egizio (ingegneria idraulica, meccanica e delle costruzioni). Caso
 esemplare di Archimede di Siracusa (287-212 a.C.)
• Matematica come disciplina necessaria alle Scienze (analogia con i tempi
 moderni).
• Matematica strutturalmente diversa da quella moderna: mancano i numeri
 reali (solo numeri interi e razionali)! Impossibilità di una descrizione
 numerica congruente delle osservabili fisiche (irrazionalità del rapporto tra
 diagonale e lato del quadrato).
• Assenza del concetto di «funzione di variabili» (e dell’Analisi Matematica).
 Ruolo suppletivo svolto dalla geometria (curve e superfici nello spazio
 ordinario):
• Formazione della cultura giuridica: Diritto Romano
• Alessandria (Egitto) come centro scientifico (filosofico) egemone. Museo
 (edificio dedicato alle Muse, divinità protettrici delle arti e delle scienze) e
 Biblioteca (circa 700˙000 volumi!) come istituzioni pubbliche.
Periodo arabo-islamico
• Capacità di integrazione delle popolazioni sottoposte
• Riforma dell’arabo (e della sua scrittura) per costituire una rete di
 comunicazione globale
• Traduzione (in arabo) delle opere scientifico-filosofiche greche e loro
 assimilazione nella cultura islamica.
• Progresso scientifico a livello speculativo coniugato con lo sviluppo
 tecnologico
• Acquisizione dello zero dalla matematica indiana ed introduzione della
 scrittura posizionale decimale dei numeri (numeri arabi).
• Importanti mediatori della cultura greca:
 Avicenna (Ibn Sinā, Persia 980-1037): filosofo, medico, matematico e fisico.
 Adattò la filosofia aristotelica al mondo islamico.
 Averroè (Ibn Rušd, Spagna 1126-1198): ): filosofo, medico, matematico e
 fisico. Autore di famosi commenti alle opere di Aristotele.
• Estraneità dell’Europa con l’eccezione della Spagna (e della Sicilia).
• Fine del Califfato: involuzione conservatrice accentuata dal dominio turco.
Tardo Medioevo e Rinascimento in Europa

• Rapido sviluppo economico (commerci con il mondo islamico: repubbliche
 marinare) in un ambito politico poli-centrico (e turbolento).
• Egemonia culturale della Chiesa Cattolica (però Riforma e Chiese
 Protestanti dal XVI secolo). Inizialmente Monasteri come centri di
 produzione libraria e di diffusione della cultura latina.
• Costituzione delle Università (prima Università a Bologna dal 1088; Padova
 dal 1222 in seguito ad una «scissione» di quella bolognese) come sede di
 formazione delle classi dirigenti in uno spazio culturale universalistico.
• Libertà accademica (Universa Universis Patavina Libertas) ed interscambio
 docenti/studenti (clerici vagantes): formazione di una rete di comunicazione
 culturale (in latino) sovrapposta a quella della Chiesa Cattolica.
• Amplificazione della rete di comunicazione in seguito all’introduzione del
 libro a stampa.
• Assimilazione della cultura arabo-islamica (e quindi della filosofia e scienza
 greca) attraverso la traduzione (in latino) di testi arabi provenienti dalla
 Spagna.
• Egemonia della filosofia aristotelica: Scolastica (Tommaso d’Aquino, 1225-1274).
 Filosofia naturale aristotelica come parte del curriculum in medicina delle
 Università e riferimento prevalente nell’ambito scientifico.
• Presenza sia pur minoritaria dell’atomismo. Caso esemplare di Pierre Gassendi
 (Francia, 1592-1655), sacerdote, professore universitario, astronomo, filosofo.
 Si proclama anti-aristotelico e nelle sue pubblicazioni sostiene una concezione
 atomistica della materia compatibile con la religione cristiana.
 Introduce il termine «molecola» (diminutivo del latino «moles»=massa
 materiale)
3) Pre-(i)storia della Chimica: Alchimia
 Periodo Ellenistico-Romano
 Da parola egizia («kemi») per «terra nera»: conoscenza dall’Egitto
 Khemia
 Da parola greca («chyma») per «fondere».
• Sono pervenuti parecchi testi: interesse fondamentale sulle trasformazioni
 (reazioni) chimiche, secondo le conoscenze sviluppate nel mondo egizio e
 mesopotamico.
• Istruzione in codice solo per iniziati: linguaggio esoterico (dal greco
 «esoteros»=interno in contrapposizione a «exoteros»=esterno)
 Esempio dal Papiro di Stoccolma:

 Probabili nomi in codice: «urine of a young boy», «quicksilver», «woman’s milk»
• Estraneità rispetto alla filosofia naturale. Legami con l’astrologia (gli astri che
 influenzano il nostro mondo) ed il pensiero magico e mistico. Forze di natura
 spirituale che determinano le trasformazioni della materia.
• Integrazione con le conoscenze derivanti dalle tecnologie chimiche (artigiani)
• Obiettivi spesso invocati: produrre oro per trasmutazione (pietra filosofale
 come «reagente») o conferire immortalità (elisir di lunga vita).
• Attività talvolta bandita: sospetti di contraffazione dell’oro (e delle monete)
• Attività sperimentale e sviluppo delle tecniche di laboratorio: stufe e fornaci,
 apparati per la distillazione e la sublimazione.

 Periodo Arabo-Islamico
• Acquisizione delle conoscenze «chimiche»: alchimia («al»=articolo
 determinativo arabo)
• Sviluppo in parallelo con la filosofia naturale: scienziati-filosofi (come Avicenna)
 praticavano l’alchimia.
• Progresso (su base empirica) nella conoscenza (catalogazione) delle sostanze
 chimiche e nella strumentazione di laboratorio. Alchimia per la preparazione di
 sostanze ad uso farmaceutico.
Tardo Medioevo e Rinascimento in Europa
• Acquisizione dell’alchimia attraverso la traduzione di testi arabi provenienti
 dalla Spagna.
• Diffusione della terminologia di origine araba: alambicco da al-ambiq = distillare,
 alcool da al-kuhul = sostanza ottenuta per distillazione, alcali da al-qali = ceneri,
 soda e sodio da suwwad = piante che crescono in ambienti salmastri.
• Diffusione dell’alchimia al di fuori del circuito delle Università, a causa dei suoi
 riferimenti magici.
• Produzione di testi alchemici, talvolta rinunciando al linguaggio esoterico.
 Esempio da uno scritto di Geber (ignoto spagnolo del 1300, che usava il nome
 Jabir di un alchimista arabo) a proposito della soda (carbonato di sodio):

• Casi esemplari:
 Ruggero Bacone (Inghilterra, 1214-1294): frate francescano, filosofo, scienziato
 ma anche alchemista.
 Isaac Newton (Inghilterra, 1642-1727). Intensamente dedito allo studio
 dell’alchimia ad alle sue sperimentazioni (possedeva un laboratorio). Scrisse un
 saggio alchimista (Praxis) mai pubblicato in vita.
• Attraverso
 chimici.
 l’alchimia si viene a stabilire in Europa la pratica dei laboratori

 Stradanus (1523-1605): laboratorio alchemico
• Progresso nella tecnica di distillazione (raffreddamento della fase vapore) e sua
 applicazione in diversi ambiti: purificazione e preparazione di componenti
 chimici, utilizzazione nella produzione di medicinali.
• Repertorio di sostanze pure e procedure consolidate nella loro preparazione
 Table 1.6 Example Metals & Alloys Known Prior to the Renaissance
 _____________________________________________________________
 gold tin zinc* tertiarium (Pb/Sn)
 silver mercury bronze (Cu/Sn) chrysocolla (Au/Cu)
 Copper arsenic* aurichalcum or brass (Cu/Zn) Ag/Cu
 Iron antimony* electrum or asem (Au/Ag) Ag/Sn
 Lead bismuth* stannum (Ag/Pb)
 ________________________________________________________________
 • Some debate about exact dates of recognition

 Table 1.7 Example Acids, Alkalis, & Salts Known Prior to the Renaissance
 ________________________________________________________________
 oil of vitriol (H2SO4) potash (K2CO3) rock salt (NaCl)!
 spirit of salt (HCl) nitron or soda (Na2CO3) nitre or salt petre (KNO3)
 aqua fortis (HNO3) volatile alkali (NH3) sal ammoniac (NH4Cl)
 aqua regia (HCl/HNO3) lime (CaO/Ca(OH)2) sal tartari (KHC4H4O6)
 vinegar (CH3COOH) caustic soda (NaOH) liver of sulfur (CaSx) !
 blue vitriol (CuSO4•5H2O) green vitriol (FeSO4•7H2O)
 alum (K2Al2(SO4)4•24H2O white vitriol (ZnSO4•7H2O))
 ________________________________________________________________
Iatrochimica
Dal greco iatros = medico, su ispirazione di Paracelso
• Paracelso (Svizzera, 1493-1541, nome vero P.A.T. von Hohenheim). Formazione
 sia alchemica che medica, ma fortemente critico della tradizione greco-romana
 prevalente (Galeno, 129-201)
• Raccomandò i sali minerali come medicinali sostitutivi di quelli galenici.
 Esempi: sali di bismuto/antimonio contro le infezioni gastro/intestinali
 (quelli di bismuto sono ancora utilizzati), sali di mercurio contro le
 malattie della pelle (sifilide compresa).
• Rimane in un ambito alchemico: giustificazione su un piano astrologico-mistico
• Nei suoi testi (che ebbero una larga diffusione) sottolineò la necessità di utilizzare
 sostanze pure.
 Commento: spesso i sali di bismuto/antimonio sono associati a composti di
 arsenico, che risultano velenosi se ingeriti.
• Diffusione delle idee di Paracelso e della sua critica alla medicina galenica,
 accettazione dei medicinali costituiti da sali inorganici.
• Iatrochimici: seguaci di Paracelso che, in una accezione moderna, possono
 essere intesi come antesignani della Chimica Farmaceutica.
Alchimia, pur utilizzando un linguaggio non scientifico, identifica chiaramente
l’ambito chimico con un approccio sperimentale

Dibattito nella disciplina Storia della Chimica: quale ruolo dell’Alchimia rispetto al
contributo delle tecnologie chimiche nel determinare la nascita della Chimica?
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