Regione del Veneto La Sede di Bruxelles al servizio delle Comunità Venete
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2 PERCHÉ “CASA VENETO” A BRUXELLES Essere a Bruxelles significa lavorare per il Veneto ed i veneti, difendere gli interessi della nostra terra e vigilare affinché le decisioni che l‘Unione Europea prende quotidianamente non danneggino il nostro territorio. Rimane quindi a noi il compito di spiegare il Veneto e le sue virtuose dinamiche sensibilizzando le Istituzioni europee, tenendo presente che la maggior parte delle regole che incidono sulla vita quotidiana di tutti noi si decidono qui. La nostra missione sarà poi anche quella di diffondere a livello europeo le nostre buone pratiche e le nostre eccellenze riconosciute in tutto il mondo. Bruxelles è la sede privilegiata per favorire l’accesso ad una vasta gamma di finanziamenti che l’Unione Europea mette a disposizione in numerosi settori: ricerca, energia, ambiente, affari sociali, sanità, immigrazione, agricoltura… soldi che possono e devono rientrare sul territorio in quanto parte delle risorse che i cittadini veneti versano all‘Unione Europea. Congiuntamente a Unioncamere Veneto, la sede ospita inoltre - tramite un servizio di domiciliazione inteso a favorire il rapporto tra l’UE ed il sistema regionale - diversi Enti ed Associazioni del territorio: dalle Università del Veneto all‘Associazione Artigiani. Le imprese venete, i nostri agricoltori, le nostre eccellenze nel settore della ricerca e della sanità, i nostri enti locali… in sostanza: il nostro sistema si aspetta che le Istituzioni dell‘Unione europea forniscano loro risposte adeguate e rapide ai problemi di ogni giorno; si aspetta un legittimo ritorno dal proprio "investimento nell‘Europa". Il compito di Ca‘ Veneto è fornire una risposta a queste legittime aspettative. Luca Zaia – Presidente della Regione del Veneto Casa Veneto per i Veneti Cittadini, imprese, enti e associazioni: la Sede di Bruxelles promuove gli interessi di tutti i Veneti. In particolare: · attraverso il team ―Helpdesk Europrogettazione‖, Casa Veneto monitora la pubblicazione di bandi europei nei vari settori, partecipa a progetti europei come leader o come partner, offre assistenza tecnica nella redazione di progetti in collaborazione con le Strutture regionali e cura un servizio di ricerca partner da e per il Veneto; · segue lo sviluppo delle politiche europee di importanza strategica per il Veneto e svolge attività di lobbying, attraverso lo sviluppo di una rete di relazioni istituzionali e la partecipazio- ne a network interregionali strategici; · attraverso l’iniziativa Progetta!2020 organizza in Veneto eventi di formazione sui programmi comunitari di finanziamento; · offre un servizio di domiciliazione a Enti, Imprese e Associazioni; · partecipa all’Osservatorio europeo sugli Aiuti di Stato; · informa i cittadini attraverso un bollettino europeo mensile, uno scadenzario bandi settimanale e un’agenda online di eventi europei; offre via mail informazioni tempestive sulla pubblicazione di bandi europei di finanziamento.
3 Il VENETO IN EUROPA NEL 2014 È stato un anno cruciale, quello appena concluso, per il Veneto in Europa. Le elezioni europee di maggio hanno ridisegnato la composizione del Parlamento e della Commissione, proprio nel momento in cui l‘Italia si è trovata a dettare l‘agenda delle priorità europee, grazie al semestre di presidenza dell‘Ue. A questo cambiamento radicale nel quadro istituzionale si è aggiunta inoltre l‗apertura del nuovo settennato di programmazione comunitaria 2014-2020, con il Veneto chiamato non solo a stabilire l‗impiego dei fondi strutturali, con 600 milioni di euro destinati al nuovo POR – FESR (il Piano Operativo Regionale), ma anche a iniziare a competere per i fondi a gestione diretta messi a disposizione da importanti programmi quali Horizon 2020, Life, Erasmus+. E, non meno importante, a sviluppare collaborazioni con altre Regioni vicine per confini e interessi. La conclusione del POR 2007-2013 ha confermato il Veneto tra le migliori Regioni italiane: con un impiego delle risorse certificate dalla Commissione pari a quasi 347milioni di euro, il Veneto ha superato di oltre 6miloni 800mila euro l‘obiettivo fissato dai Regolamenti comunitari. Le sfide della nuova programmazione, inoltre, hanno spinto la Sede di Bruxelles a potenziare il servizio informativo per il territorio sia grazie allo sportello Helpdesk europrogettazione sia attraverso l‘iniziativa Progetta!2020, realizzando solo nel 2014 più di 10 convegni informativi Il presidente Zaia con il Governatore dell’Istria Valter Flego, ed i Presidenti Peter Kaiser e Debora Serracchiani, a Parenzo, in occasione dell’ingresso dell’Istria nel GECT Euregio senza confini. A destra, Zaia e Kaiser a Venezia, in occasione di un’assemblea del GECT. destinati a oltre 1300 persone (che salgono a 3500, considerando tutti gli eventi realizzati a partire dal 2008), per illustrare grazie all’intervento diretto anche di esperti della Commissione europea opportunità e dettagli dei Programmi comunitari. Nel corso del 2014, inoltre, il Veneto si è reso sempre più protagonista di quella che oggi è l‘Europa delle Regioni, partecipando al processo di definizione della Macroregione Adriatico-Ionica, approvata ufficialmente dalla Commissione europea e dal Comitato delle Regioni nell‘ottobre 2014. Ma la cooperazione regionale ha fatto un grande passo avanti anche con l‘ingresso dell‘Istria nel GECT – Euregio senza confini, consentendo di rafforzare ulteriormente i rapporti del Veneto con la Croazia. ''L'ingresso dell'Istria rappresenta la realizzazione di un sogno'', ha commentato il Presidente Zaia quando il 9 maggio 2014, a Parenzo, ha stretto la mano al Governatore istriano Valter Flego, dando il benvenuto alla Regione istriana nel Gruppo di cooperazione territoriale
4 insieme ai presidenti delle altre regioni partner, Carinzia e Friuli Venezia Giulia. L‘impegno europeo del Veneto si è poi concretizzato anche attraverso altre iniziative, quali: la partecipazione attiva alla Conferenza delle Regioni Periferiche e Marittime (CRPM); il rafforzamento delle attività finalizzate all‘attrazione dei fondi europei, il servizio informativo al territorio tramite lo scadenzario settimanale sui finanziamenti europei e il ―Bollettino mensile europeo‖ ed il monitoraggio del nuovo Quadro finanziario 2014-2020; il monitoraggio e le attività di lobbying, per conto dell‘Assessorato all‘Agricoltura (Assessore Manzato) in merito al dibattito sulla nuova Politica Agricola Comune (PAC); l‘assistenza al Presidente della rete ELISAN (Assessore Sernagiotto); l‘approvazione di un parere del Comitato delle Regioni (Assessore Coppola). Nel corso del 2014 Casa Veneto a Bruxelles ha: · accolto in più occasioni 8 Assessori della Giunta Regionale (Bendinelli, Ciambetti, Coppola, Conte, Finozzi, Giorgetti, Sernagiotto e Zorzato), il Presidente del Consiglio regionale Ruffato ed il Presidente della Commissione Affari europei Laroni; · accolto oltre trenta delegazioni istituzionali del territorio (GAL, sindacati, Associazioni di Categoria, scolaresche) di altre Regioni europee (Croate, Olandesi, Polacche, Rumene, Spagnole, Portoghesi, Norvegesi), di Enti pubblici (Province, Comuni,) nonché di imprese, ONG, e studenti; · organizzato o partecipato a più di 35 eventi di public diplomacy, che diventano centinaia se si considerano i cinque anni dell‘intera Legislatura, rendendosi sempre protagoni- sta in occasioni di rilievo, come ad esempio gli Open Days – Settimana europea delle Regioni e delle città. Nella seconda metà del 2014, è stata posta particolare attenzione nell‘organizzare eventi e conferenze per dare risalto al Veneto nel contesto del semestre italiano di presidenza dell‘Unione europea (dalla presentazione dell’itinerario turistico culturale ―Via Querinissima‖, fino alla co-organizzazione della conferenza “Creativity and Innovation as Motors for Economic Growth: the role of culture and territories” con la Rappresentanza permanente italiana presso l‘Ue); · collaborato con l’Istituto Italiano di Cultura a Bruxelles (in particolare, nell‘organizzazione di un ciclo di eventi per la commemorazione del centenario della Grande Guerra, con la proiezione di film e incontri presso gli uffici della Regione e l‘Istituto Italiano di Cultura, oltre alla proiezione, negli anni precedenti di due film, un documentario ed una mostra fotografica). Il Veneto in Europa: i temi di interesse Casa Veneto ha quindi regolarmente riferito sui negoziati in corso in materia di: Politica di Coesio- ne (2014-2020); Ricerca e Innovazione (futuro programma di R&I ―Orizzonte 2020‖); finanziamenti per le PMI (Programma ―COSME‖ e strumenti finanziari); nuova PAC. Si è attivata sui seguenti temi: · Energia, in merito alla partecipazione regionale all‘iniziativa Patto dei sindaci; · Ricerca & Innovazione, in particolare monitorando i nuovi strumenti finanziari; · Turismo, sui temi dell‘accessibilità e turismo sociale e della promozione per EXPO 2015; · Ambiente, partecipando al gruppo di Regioni europee sulla Qualità dell‘Aria; · Sociale, partecipando, oltre al già citato ELISAN, anche al network ENSA; · Settore Primario, in supporto all‘Assessorato Agricoltura, con particolare attenzione ai partenariati per l‘innovazione sull‘agricoltura sostenibile e sull‘acqua, relativamente al quale la Regione Veneto partecipa al gruppo di azione WIRE (Water and Irrigated Agricolture Resilient Europe) presentato alla Commissione Europea nel gennaio 2014; · Immigrazione, con l‘Unità di progetto Flussi Migratori; · Grande Guerra, attività per la celebrazione del centenario; · Veneti nel mondo, con la creazione del portale per le imprese ―Mondo Veneto‖.
5 L’ASSISTENZA AL TERRITORIO Un ponte tra il Veneto e l‘Europa. Nel corso del 2014, così come negli anni precedenti della legislatura, la Sede di Bruxelles della Regione si è sempre prestata ad essere base operativa e punto di riferimento non solo per i rappresentanti politici e funzionari regionali, ma anche per moltissime delegazioni venete, italiane e straniere. Nel corso dell‘anno Casa Veneto ha accolto a Bruxelles otto Assessori della Giunta regionale (Bendinelli, Ciambetti, Coppola, Conte, Finozzi, Giorgetti, Sernagiotto e Zorzato), che salgono a 12, se si considera tutta la Legislatura. Ha accolto inoltre il Presidente del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato, il Presidente della Commissione Affari europei Nereo Laroni e alcuni Direttori di Dipartimento. A sinistra, l’Assessore Ciambetti a Bruxelles, in occasione del Comitato Esecutivo della Macroregione Adriatico-Ionica (il 25 giugno 2014), che ha preceduto il via libera del Comitato delle Regioni e l’approvazione finale della Macroregione da parte della Commissione euro- pea. L’Assessore Ciambetti ha rappresentato il Veneto a Bruxelles in numerose altre occasio- ni, tra cui gli Open Days—Settimana europea delle Regioni e delle Città, dal 7 al 9 ottobre ed il Forum sull’immigrazione il 3 aprile, portando le istanze del Veneto al commissario europeo Cecilia Malmstrom. A destra, una delegazione di 12 Consiglieri regionali guidati da Nereo Laroni, in visita a Casa Veneto e al Parlamento europeo a dicembre 2014. “Fondamentale”, ha detto Laroni, “valorizzare Casa Veneto per vincere la sfida dei bandi europei”. A sinistra, l’Assessore Finozzi presenta a Bruxelles le eccellenze turistiche venete in vista di EXPO 2015 nella conferenza “EXPOniamo il Veneto”, il 6 ottobre 2014, di fronte a un parterre di stakeholder internazionali. L’Assessore Finozzi ha inoltre continuato nel 2014 a guidare la partecipazione Veneto come leader di una task force di Regioni sul tema del turismo accessibile. A destra, l’Assessore Coppola, relatrice per il Comitato delle Regioni di un parere sull’estensione del marchio Igp ai prodotti non agricoli e dal 2104 Presidente della Commissione ENVE.
6 A sinistra, il Vice Presidente Zorzato al Comitato delle Regioni, il 19 novembre scorso, relatore nella conferenza “Creativity and Innovation as Motors for Economic Growth”, orga- nizzata nel contesto del semestre italiano di presidenza dell’Unione europea, in cui ha rimarcato il contributo fondamentale che le industrie culturali possono fornire alla crescita economica delle Regioni. Al centro, l’Assessore Sernagiotto presiede, il 25 giugno scorso, l’ultimo Consiglio di Amministrazione di Elisan, network europeo per l’inclusione sociale, di cui il Veneto ha mantenuto la presidenza fino al 2014, affermandosi come Regione tra le più attive nel sociale sulla scena europea. A destra, l’Assessore Giorgetti a Casa Veneto, nell’aprile 2014, per approfondire il tema dell’efficienza energetica. Il Veneto è coordinatore del Patto dei sindaci, iniziativa della Commissione che coinvolge duemila comuni solo in Italia, impegnati nella riduzione del 20% delle emissioni di anidride carbonica entro il 2020. Importante anche il supporto dato alle numerose delegazioni del territorio: il 2014 chiude una legislatura che ha visto Casa Veneto offrire occasioni di formazione e informazione ad oltre cento delegazioni istituzionali del territorio (GAL, sindacati, Associazioni di Categoria, scolaresche) di altre Regioni europee (Croate, Olandesi, Polacche, Rumene, Spagnole, Portoghesi, Norvegesi) di enti pubblici (Province, Comuni,) nonché – d‘intesa con Unioncamere del Veneto di imprese, ONG e studenti . A sinistra, un delegazione di sindaci e amministratori dei Comuni termali dei Colli Euganei, in visita a Bruxelles il 17 gennaio per conoscere possibilità europee di finanziamento in ambito turistico e termale. Ma Casa Veneto ha accolto anche numerose delegazioni di imprenditori, come quella di Super-G (nella foto in alto a destra), ovve- ro i rappresentanti dei gruppi giovani delle associa- zioni di categoria di Treviso, a Bruxelles nell’aprile scorso per approfondire opportunità di finanziamen- to offerte dall’Ue. Porte aperte anche per i giovanissimi, con le molte classi di studenti di ogni grado che hanno fatto tappa a Casa Veneto. Nella foto a destra, una 4a del liceo Quadri di Vicenza.
7 HELPDESK E PROGETTI EUROPEI La Direzione di Bruxelles si occupa di dare informazioni e di promuovere la partecipazione dei soggetti veneti nel quadro dei fondi a gestione diret- ta. Grazie alla sua presenza in loco e al contatto quotidiano con la Commissione europea, la Sede di Bruxelles ha infatti la possibilità di accedere a infor- mazioni altrimenti non reperibili attraverso gli ordinari canali di informazione nonché la possibilità di gestire e costruire i partenariati necessari per la partecipazione ai bandi. Dall‘aprile 2011, Casa Veneto ha attivato un servizio di Helpdesk Europrogettazione per assistere le Direzioni regionali e il territorio nei progetti europei e nella ricerca partner. L‘Helpdesk monitora la pubblicazione di bandi europei nei vari settori, partecipa a Progetti europei come leader o come partner e offre assistenza tecnica nella redazione di progetti in collaborazione con le Strutture regionali. In quest‘ottica, l‘Helpdesk cura un portafoglio partner, ovvero un database di contatti con enti europei interessati alla progettazione ed è attivo con un servizio di ricerca partner da e verso il Veneto, nonché nell‘assistenza agli enti del territorio veneto nella costituzione stessa di partenariati. Tra il 2013 e 2014 l‘Helpdesk ha elaborato una nuova banca dati sui bandi europei con la collaborazione della Direzione informatica e l‘Ufficio statistico della Regione Veneto. La banca dati è in fase di test: la presenta- zione ufficiale è prevista per il 2015. Le richieste di iscrizione alla mailing list sono in costante aumento: circa 1067 contatti ―regionali‖ (Direzioni, Enti domici- liati, Associazioni di categoria ecc.) e più di 900 tra istituti e scuole superiori. Oltre allo scadenziario informativo bandi europei, attivo dall‘aprile 2012, da gennaio
8 2013 viene inviato anche “Il Bollettino europeo – Bandi, politiche e notizie da Bruxelles”, vero e proprio mensile informativo sulle politiche europee e i programmi di finanziamento europei, con approfondimenti rispetto all‘evoluzione delle policies e con schede tecniche relative ai differenti bandi aperti. Da quando è stato istituito, l‘ Helpdesk ha: · inviato 104 numeri dello Scadenzario informativo sui finanziamenti europei; · inviato 20 numeri del ―Bollettino europeo‖ ; · risposto a 115 quesiti dal territorio (lettura congiunta dei bandi, spiegazioni e riassunti in italiano, contatti); · inviato in Veneto 357 ricerche partner provenienti da altre Enti europei; · indirizzato 33 ricerche partner dal territorio verso il proprio database di circa 364 contatti di Regioni europee. Nel settore dell‘europrogettazione, l‘Helpdesk ha partecipato direttamente alla presentazione di quattro progetti mentre ha dato supporto e assistenza a diversi Enti ed Agenzie regionali: a Veneto Agricoltura, in merito alle misure di informazione riguardanti la Politica Agricola Comune; a Unionca- mere del Veneto (per tre bandi del settore Media); all‘assessorato al Turismo per il "Progetto di Eccellenza sul turismo accessibile‖; ad Acque Veronesi; all‘assessorato alla Cultura per un progetto da proporre all‘interno del Programma Europa per i Cittadini. Inoltre l‘Helpdesk collabora con altre Regioni italiane ed europee al Gruppo sulla Qualità dell‘Aria, attivo dal 2011. Nel 2014 poi è stato presentato un progetto integrato Life sulla Qualità dell‘Aria, in partenariato con le altre Regioni del bacino Padano e la Stiria (Austria). Il Desk Progetti ha attiva una sezione per il centenario della Grande Guerra, monitorando opportunità di finanziamento ed attività a livello europeo. L‘Helpdesk ha così potenziato negli ultimi due anni l‘attività informativa sui fondi europei a favore del territorio. Ha pesato, in questo senso, l‘esperienza maturata negli anni precedenti dalla stessa Sede di Bruxelles come protagonista attivo nella partecipazione a bandi europei attraverso la scrittura di progetti come leader, come partner o come assistenza di supporto. Le tabelle qui di seguito riassumono, a titolo informativo, i progetti in cui la Sede di Bruxelles è stata coinvolta nel corso della programmazione europea 2007-2013. Progetti di cui la Regione Veneto, con la Sede di Bruxelles, è stata leader: Progetti a cui la Regione Veneto, con la Sede di Bruxelles, ha dato assistenza:
9 Progetti di cui la Regione Veneto, con la Sede di Bruxelles, è stata partner: Tabelle e grafici sono frutto dell’elaborazione dei dati in possesso della Sede di Bruxelles.
10 L’INIZIATIVA PROGETTA!2020 per la formazione e l’informazione sul territorio Quella dei fondi europei è una sfida che edizione in tutto il Veneto e a Bruxelles, a cui imprese, enti pubblici e associazioni venete non hanno partecipato più di 1300 persone. possono permettersi di perdere. Per ogni incontro, una location diversa, per Le opportunità di finanziamento ―a gestione raggiungere in modo capillare imprenditori e diretta‖, e cioè elargite direttamente dalla amministratori pubblici in tutto il Veneto, con la Commissione europea ai progetti migliori partecipazione di esperti qualificati della presentati da partenariati internazionali, sono Commissione europea o delle Agenzie Esecutive occasioni importanti di sviluppo economico, che gestiscono i Programmi di finanziamento e produttivo e tecnologico. Sul piatto, per il degli assessorati regionali di riferimento. prossimo settennato 2014-2020, ci sono fondi per Nel corso della legislatura sono stati miliardi di euro, suddivisi in programmi come organizzati 43 eventi, raggiungendo più di 3.500 Horizon 2020, Cosme, Europa Creativa, partecipanti. Erasmus+, ecc. Le prime tre edizioni hanno visto inoltre Comprendere a fondo come si strutturano l‘assegnazione, tramite concorso, di alcuni questi programmi è un primo passo per arrivare a contributi a fondo perduto in caso di presentare progetti efficaci. È questo l‘intento partecipazione e/o vincita di bandi di gara della di Progetta!, iniziativa di formazione e Commissione Europea, per un montepremi pari a informazione per il territorio della Sede di Bru- quasi 550mila euro. xelles della Regione, per stimolare la Tutte le informazioni e le presentazioni degli partecipazione ai bandi di gara europei (call for eventi di Progetta!2020 sono disponibili sul sito tender e call for proposal). internet della Regione alla pagina: http:// Otto i seminari formativi realizzati solo con www.regione.veneto.it/web/sede-di-bruxelles/ ―Progetta!2020‖, quarta edizione dell‘iniziativa, progetta2020
11 Gli eventi Progetta!2020 sul territorio 14 marzo 2014: all’auditorium Santa Margherita, a Venezia, la giornata informativa su “I finanziamenti per la ricerca e l’innovazione: il nuovo programma Horizon 2020”, con oltre 250 imprenditori da tutto il Veneto e la partecipazione dell’Assessore Coppola. Sono stati oltre 170 i partecipanti all’evento “Le opportu- nità di finanziamento a livello europeo per il sociale”, organizzato a Vicenza il 12 dicembre 2014, per approfondire gli strumenti offerti dai pr o g r am mi E aS I , E r as m us + e Orizzonte2020 e presentare progetti significativi della Regione come SAVE (Solutions against violence in Europe) e HELPS (Housing and Home Care for Elderly and Vulnerable People). 16 gennaio 2015, Altavilla Vicentina: presso la Fondazione CUOA, il seminario sugli strumenti finanziari europei per le PMI ha coinvolto oltre 150 imprenditori, con la par- tecipazione dell’Assessore Ciambetti. Un primo incon- tro sugli strumenti finanziari è stato realizza- to il 29 settembre a Portobuffolè, con 190 partecipanti coinvolti.
12 ENTI DOMICILIATI Le imprese del nostro territorio godono di una attenzione privilegiata: l‘importanza della rete di PMI quale fattore trainante e determinante per lo sviluppo territoriale fa sì che a Bruxelles gli interessi delle nostre imprese siano seguiti congiuntamente, oltre che dalle associazioni di categoria, dalla Sezione Sede di Bruxelles e dal sistema camerale rap- presentato da Unioncamere del Veneto, nel rispetto delle reciproche competenze. Tutto ciò si traduce in sostanza nella creazione a Bruxelles di un sistema veneto a servizio delle imprese e degli enti del territorio che intendono partecipare ai esperti della Commissione europea i temi più programmi europei. attuali sulle opportunità di progetti e Attraverso un rapporto di domiciliazione, Casa finanziamenti in ogni materia (nelle foto, alcuni Veneto Bruxelles offre a tutte le realtà del momenti del seminario 2014). territorio (imprese, associazioni, enti pubblici, I domiciliati a Casa Veneto sono: ecc.) un‘assistenza qualificata, informazioni mirate sulle opportunità offerte dall‘UE, nonché Associazione Commercio Turismo e un supporto logistico e tecnico nella ricerca Servizi Verona partner per la realizzazione di progetti europei e (ASCOM) nelle att ività di lobbying presso istituzioni e Associazione Ville Venete Montruglio servizi europei. Nell‘arco della presente di Mossano - Vicenza legislatura gli Enti e organizzazioni che hanno CUAMM - Medici con l’Africa scelto di domiciliarsi a Casa Veneto e che CGIA Mestre compongono ad oggi la rete "Veneto Region Thetis SpA Network in Europe‖ sono 35. Tra le attività Forema scarl principali, un seminario annuale di due giorni, a CNA Veneto Casa Veneto, per approfondire direttamente con Fondazione Bcc.Cra Provincia Tre- viso Viveracqua Autorità portuale Venezia Provincia di Venezia AGCI Veneto Comune di Abano Terme Consorziodi tutela della Denomin- zione di Origine controllata del Prosecco Filiera del Legno Veneto Banca Fondazione Penta Fondazione Geometri italiani Ospedale Sacro Cuore - Don Cala- bria Università di Venezia Università di Verona Università di Padova
13 IL VENETO NELLE RETI EUROPEE In italiano una parola unica non c‘è: si potrebbe dire ―fare rete‖. In inglese suona più facile: ―networking‖. E a Bruxelles è una delle occupazioni principali e più importanti. Perché l‘impronta dell‘Unione europea sulla vita quotidiana di imprese e cittadini è sempre più rilevante. E allora di- venta fondamentale essere al posto giusto al momento giusto, per non perdere opportunità preziose. Il Veneto lo sa. Per questo la Regione si spende da anni a Bruxelles per mettere in luce gli interessi di tutti i veneti, con una Sede che dipende direttamente dalla Direzione del Presidente Luca Zaia. L‘unione fa la forza: la voce di un gruppo risuona più alta di quella del singolo. Un dettaglio non da poco, perché se l‘Europa degli Stati conta 28 membri, quella delle Regioni è un puzzle formato da centinaia di pezzi. Ecco allora che il Veneto ha lanciato e coordina dal 1999 ENSA (European Network for Social Authorities) e ha presieduto fino ad oggi e per tre anni Elisan (European Local Inclusion and Social Action Network, con statuto partecipativo al Consiglio d‘Europa), due reti strategiche per le politiche sociali. Lo scopo: spingere gli enti locali e regionali a concretizzare strategie europee per promuovere giovani leader a livello europeo (ad esempio con il progetto Play Europe) e per combattere la disoccupazione giovanile, l‘esclusione sociale e la povertà. I due network sono impegnati anche nello scambio di buone pratiche e in iniziative innovative a favore dell‘infanzia, degli anziani e dei portatori di handicap, ad esem- pio attraverso progetti come ―SAVE‖, per Il progetto Play Europe della Regione Veneto prevenire e combattere la violenza sui bambi- presentato nel corso dell’assemblea di Elisan, il ni in tutta Europa, oppure come ―AIDA‖ e 3 novembre, al Comitato economico e sociale URBAN HEALTH, per favorire l‘integrazione europeo. socio-sanitaria, o ―TRIADE‖ per l‘inclusione di persone con disabilità. Nella prospettiva di collaborare in modo efficiente con le altre realtà istituzionali italiane presenti a Bruxelles, il Veneto fa parte dell‘URC (Coordinamento degli Uffici regionali a Bruxelles) e del GIURI (Gruppo informale degli Uffici di Rappresentanza Italiani), oltre ad essere membro del Comitato delle Regioni. Importante anche la presenza del Veneto in altre realtà quali il Gruppo Air, che riunisce 12 Regioni europee nell‘intento di presentare proposte concrete per una revisione della Direttiva europea sulla qualità dell‘aria. L’Assessore Conte interviene al convegno Breath of Fresh Air: how can the new Air Quality Package Sul fronte immigrazione, invece, la nostra deliver cleaner air for EU cities and regions” il 19 Regione partecipa alla rete INTEGRIM novembre 2014 al Parlamento europeo. (Integration and international migration:
14 pathways and integration policies), che da tempo è uno degli interlocutori principali della Commissione europea per tutte le politiche sull‘integrazione degli immigrati. Nel settore della Sanità, poi, la Regione è membro di numerose reti, tra le quali CORAL (Community of Regions on Assisted Living), per lo scambio di buone pratiche e informazioni sulle politiche europee in materia di innovazione nel settore sanitario e su opportunità di finanziamento; IMI (Innovative medicine intiative), per la promozione della collaborazione tra settore pubblico e privato nella ricerca farmaceutica; Knowledge Innovation Community (KIC) Healthy Leaving and Active Ageing; EuroHealthNet (Rete europea per la salute pubblica, la promozione della salute e la prevenzione delle malattie); EUREGHA (European Regional Health Authorities), piattaforma di dialogo tra autorità e organizzazioni regionali e locali. Il Veneto, però, è anche tra le Regioni più avanzate in Europa sul tema del turismo accessibile, ovvero nello sviluppo di strutture e servizi turistici sensibili alle necessità di persone con difficoltà motorie o sensoriali, come gli ipovedenti, ma anche con problemi mentali, intolleranze alimentari, o più in generale a famiglie con bambini e ad anziani. Non a caso guida una task force dedicata proprio al turismo accessibile all‘interno di Necstour (Network of the European Regions for a Sustainable and Competitive Tourism), rete che punta a coordinare i programmi di sviluppo regiona- le, la ricerca e lo scambio di buone pratiche in tema di turismo. Non poteva mancare poi la partecipazione del Veneto nel settore Agricoltura: la Regione collabora attivamente con ERIAFF (European Regions for Innovation in Agriculture, Food and Forestry), network che si occupa di sostenibilità agricola e forestale, sicurezza alimentare, sviluppo di nuove tecniche produttive, biodiversità. In tema di Innovazione e Ricerca, infine, il Veneto fa parte di ERRIN (European Regions Research and Innovation Network), rete di eccellenza europea per condividere conoscenze e buone pratiche tra rappresentanti regionali e partecipare in modo congiunto a programmi di finanziamento. Il suo lavoro viene diviso in Working Group tematici e la Regione Veneto si distingue in quelli relativi alla Bioeconomia sullo sviluppo di bioeconomie regionali, all‘Energia e cambiamento climatico e alla ―Strategia di specializzazione intelligente‖ e alla tematica delle Smart Cities. La Regione è inoltre fra i partner Ue del gruppo di lavoro (Action Group) "WIRE", all'interno del Partenariato europeo per l'innovazione sull'Acqua. Gli obiettivi prioritari di WIRE, il più grande gruppo di lavoro su questo fronte a livello europeo, sono il riuso efficiente della risorsa idrica e il risparmio energetico nell'irrigazione e una gestione integrata dell'acqua in agricoltura nei periodi di siccità, individuando le criticità del settore e le buone pratiche. IL VENETO PER I VENETI NEL MONDO Un ponte virtuale per tutti i veneti presenti in Veneto e nel mondo: così si presenta il portale Mondo Veneto, nuova piattaforma multimediale realizzata dalla Regione e lanciata dal Presidente Luca Zaia in occasione della Consulta annuale dei Veneti nel Mondo a Venezia, a fine settembre. "E’ con grande orgoglio che inauguriamo questo nuovo portale interattivo, “Mondo Veneto". È infatti ai nostri fratelli che vivono e lavorano nei cinque continenti che dobbiamo la nostra forte immagine internazionale, generata da una storia centenaria di immigrazione e povertà ma an- che di riscatto ed orgoglio", afferma il Presidente Zaia nel messaggio che accoglie i visitatori sul sito: http://mondoveneto.regione.veneto.it/ , suddiviso nelle aree tematiche "Imprese del Mondo Veneto", "Veneti nel Mondo" e "Opportunità dalla Sede di Bruxelles". Attraverso la community “Imprese venete nel mondo” la Regione offre alle imprese venete sul territorio e a quelle venete nel mondo uno spazio per inserire i propri contatti e le proprie caratteristiche e far nascere nuove opportunità di business. L‘iscrizione è volontaria e gratuita, gra- zie ad un formulario online: http://www.regione.veneto.it/web/imprese-nel-mondo-veneto.
15 IL VENETO A BRUXELLES: EVENTI E CONFERENZE Nel corso del 2014 Casa Veneto ha organizzato o partecipato a più di 35 eventi di public diplomacy, che diventano centinaia se si considerano i cinque anni dell‘intera Legislatura. La presenza della Regione Veneto a Bruxelles è essenziale per poter essere attivamente partecipi alle dinamiche europee. La partecipazione della Regione in eventi, incontri, tavole rotonde e conferenze di respiro europeo servono da un lato a permettere alla Regione di poter contribuire allo sviluppo delle politiche comunitarie e dall‘altro a concedere la possibilità di diffondere a livello europeo le nostre buone pratiche e le nostre eccellenze riconosciute in tutto il mondo. Il semestre italiano di presidenza dell‘Unione europea è stato un momento privilegiato per dare risalto al Veneto. Nella seconda metà del 2014, la Regione si è resa protagonista in occasioni di rilievo come gli Open Days, Settimana europea delle Regioni e delle città nonché nell‘organizzazione della conferenza internazionale ―Creativity and Innovation as Motors for Econo- mic Growth: the role of culture and territories‖ con la Rappresentanza permanente italiana presso l‘Ue. Open Days 2014: la Via Querinissima: turismo e cultura per lo sviluppo di tutto il Veneto Al centro dell‘attenzione nell'edizione 2014 degli Open Days è stata la 'Via Querinissi- ma', il progetto di itinerario europeo basato sulla rotta del viaggio di ritorno del 1432 del naufrago Pietro Querini dalle isole norvegesi Lofoten fino a Venezia con un tesoro al seguito: il baccalà. L‘intento è farlo diventare un itinerario culturale, enogastronomico ed economico, dalla Norvegia fino al Veneto, per valorizzare le eccellenze turistiche di tutte le Regioni coinvolte. La prima pie- tra è stata posta a Bruxelles, con la lettera d‘intenti firmata il 7 ottobre, proprio in occasione degli Open Days, dal Veneto, con l‘Assessore Roberto Ciambetti, e da Tomas Norvoll - Presidente del go- verno regionale di Nordland (nella foto, il momento della firma), per lo sviluppo concreto di iniziati- ve nel campo del turismo e della cultura. Non mancano poi i contatti, già in corso, con altre 33 città e 13 Paesi, per dare forma sempre più concreta alla via Querinissima, presentata ufficialmente an- che nel corso del seminario ―Cultural and Religious Itineraries as attractive factors for cross- border tourism and economic competitiveness‖ organizzato dal Veneto durante gli Open Days, insieme al partenariato ―Europe of traditions—linking through itineraries‖ formato da dieci Regioni europee.
16 Industrie culturali, motore per la crescita: il Veneto con la presidenza italiana dell’Unione europea La cultura crea economia. È questo il fulcro del messaggio che ha riunito il 19 novembre a Bruxelles Regioni italiane e di tutta Europa, Rap- presentanti del Comitato delle Regioni, della Presidenza Italiana UE, del Parlamento Europeo e della Commissione Europea per rivendicare un ruolo più incisivo del comparto cultura e creatività nella programmazione dei fondi strut- turali 2014-2020 e nella revisione della strategia di crescita dell'UE, Europa 2020, prevista per il 2015. E il Veneto, co-organizzatore della conferenza ―Creativity and Innovation as Motors for Economic Growth: the role of culture and territories‖, ha partecipato da protagonista, portando l’esperienza delle sue oltre 40 mila industrie culturali, creative e dello spettacolo, capaci di generare una ricaduta economica dell‘8% (ben oltre la media italiana). ―Nel 2013 il sistema della cultura del Veneto vanta un moltiplicatore pari a 2 (valore superiore a quello della media nazionale di 1,7), per cui per ogni euro prodotto da un‘attività se ne attivano altri sul resto dell‘economia‖, ha rimarcato il vicepresidente della Regione, Marino Zorzato, tra i top-speaker della conferenza. ―Le analisi – ha detto Zorzato – indicano per il settore un raddoppio in termini di PIL nel giro di 20 anni e questo trend di crescita costante deve far considerare all‘Unione Europea e ai singoli Stati l‘opportunità di continuare a investire sull‘industria culturale e creativa, anche perché è in grado di creare posti di lavoro‖. Expo “Out to sea”: Bruxelles sceglie Venezia per festeggiare il capodanno ebraico Venezia e la grande eredità della cultura ebraica protagoniste a Bruxelles del capodanno ebraico, a pochi mesi dall‘attentato al museo ebraico che ha scosso la ―capitale d‘Europa‖. L‘allestimento ―Out to sea. A reflection over 500 years 1516-2016‖ è stato il cuore delle celebrazioni di ―Rosh Hashanah‖ presso lo European Jewsih Community Centre, nel quartiere delle istituzioni europee. L‘esposizione, organizzata dalla Regione Veneto di concerto con il Museo ebraico e la Comunità ebraica di Venezia, insieme allo European Jewish Community Centre di Bruxelles e la European Jewish Association, ha messo al centro la storia degli ebrei a Venezia come simbolo di integrazione positiva attraverso i secoli, evidenziando un rapporto che ha segnato la cultura non solo italiana, ma dell‘Europa intera. ―Con questa mostra vogliamo ribadire che la conoscenza resta il migliore antidoto per combattere gli estremismi e le radici dell‘odio che prosperano nell‘ignoranza‖, ha detto l‘Assessore veneto Roberto Ciambetti, nel corso della cerimonia di inaugurazione. L‘evento ha ricevuto l‘alto patrocinio del Presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso, il supporto della Presidenza italiana dell‘Unione europea, e ha visto tra gli ospiti l‘Ambasciatore d‘Israele presso l‘Ue, David Walzer, l‘Ambasciatore tedesco Eckart Cuntz, rappresentanti del mondo diplomatico e molti europarlamentari.
17 LA PROMOZIONE DEL VENETO CON L’ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA E L’ASSOCIAZIONE “AMICI DEL VENETO” Nell'a mbito inoltre protagonista della lectio magistralis delle cele- Un secolo dopo.Viaggio sui fronti della brazioni per Prima Guerra Mondiale nell'Europa di oggi. Un la ricorrenza incontro per ripercorrere le cicatrici lasciate a d e l cento anni di distanza nei paesaggi di tutta Euro- Centenario pa, dalle vette venete alle campagne belghe. A della Grande completamento di queste iniziative, Casa Veneto Guerra, la ha inoltre ospitato il 19 novembre una conferen- Regione del za stampa, di concerto con il Ministero degli Veneto, in Affari esteri e con l‘Ambasciata d‘Italia a Bruxel- collaborazio- les, per presentare le iniziative italiane all'estero ne con sul tema della Grande Guerra in agenda per il l'Istituto 2015. Molto viva anche l’attività dell’Associazio- Italiano di ne ―Amici del Veneto‖, nata nel 2005 per offrire cultura di un punto di riferimento per tutti i veneti Bruxelles, si è fatta promotrice di una serie di presenti a Bruxelles. Conferenze tecniche ed eventi e manifestazioni culturali, volti a eventi culturali: nel corso del 2014 Casa Veneto diffondere e consolidare - attraverso la ha saputo offrire occasioni preziose di confronto valorizzazione di una memoria condivisa - una sui temi europei di maggiore attualità e interes- cultura di pace tra i popoli. Il calendario è stato se. Fra queste, la presentazione del libro “Il aperto con l'anteprima del film di Ermanno futuro europeo del sistema portuale italiano” Olmi, Torneranno i prati, proiettato il 4 di Paolo Costa, presidente dell‘autorità portuale novembre a Roma e Bruxelles e in altre cento di Venezia, ma anche la conferenza “Pmi: la città di tutto il mondo, amara riflessione sul sfida europea per vincere la crisi”, con relato- tradimento che la Grande guerra costituì per i ri quali Luca Serena, vicepresidente di Confin- milioni di giovani soldati "sepolti sotto la neve. dustria Balcani. Importanti anche gli appunta- Ancora una riflessione sui giovani e la Grande menti culturali come la presentazione dei volumi Guerra, arricchita da materiali inediti di “L’Europa e le sue memorie” e “Il cattivo te- repertorio dell'Archivio Storico Luce, quella vei- desco e il bravo italiano”, del professor Filippo colata dal film Fango e gloria di Leonardo Focardi, nonché il supporto offerto dalla Regione Tiberi, proiettato il 17 novembre all‘Istituto in occasione della lectio magistralis dell’archi- Italiano di Cultura di Bruxelles, alla cui realizza- tetto Tobia Scarpa, che a ottobre ha presentato zione ha contribuito la Regione Veneto e a cui ha ad un pubblico internazionale il restauro delle fatto seguito la presentazione del libro Gallerie dell‘Accademia di Venezia al Bozar, Le ceneri del passato. Il cinema racconta la palazzo delle Belle arti di Bruxelles, centro cul- Grande Guerra, di Giuseppe Ghigi. turale per eccellenza della capitale belga . Paolo Rumiz, giornalista e scrittore, è stato A sinistra, la conferenza “Pmi: la sfida europea per vincere la crisi”, con l’Assessore Roberto Ciambetti. A destra, la presentazione del libro “Il cattivo tedesco e il bravo italiano” del prof. Filippo Focardi.
18 L’ OSSERVATORIO EUROPEO SUGLI AIUTI DI STATO L‘Osservatorio europeo sugli aiuti di Stato è nato nel 2006 da un‘iniziativa della Sede di Bruxelles della Regione, in partenariato con l‘Università di Padova, con Confindustria Bruxelles, con la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e Unioncamere del Veneto. È uno strumento di informazione, sensibilizzazione e aggiornamento, unico nel suo genere in Italia, per rendere più agevole una corretta applicazione della normativa europea sugli aiuti di Stato. Grazie al sito internet http://www.osservatorioaiutidistato.eu/, completamente rinnovato nel 2014, offre oggi un aggiornamen-to quotidiano su temi di normativa, giurisprudenza, prassi e dottrina. La Regione, tramite l‘Osservatorio europeo sugli aiuti di Stato, è impegnata nel monitoraggio strategico dell‘iniziativa di "Modernizzazione degli aiuti di Stato" (State Aid Modernisation – SAM), ovvero l‘imminente riforma organica del diritto degli aiuti di Stato messa in cantiere dalla Commis- sione europea. Ed è proprio grazie alla sua attività che la Commissione europea ha voluto l‘Osservatorio come partner esperto nel team che si occupa della stesura di una nuova ―Guida metodologica sulla valuta- zione degli aiuti di Stato‖. Un riconoscimento, quest‘ultimo, che certifica ancora una volta l‘impegno di qualità della Regione su questa tematica. APPENDICE: il quadro finanziario pluriennale 2014-2020 e la differenza tra fondi strutturali e fondi a gestione diretta. Nonostante sessanta anni di storia dell‘integrazione europea, in Italia si fa ancora spesso confusione sul concetto di ―fondi europei‖ che ai più appare un tesoro che aspetta di essere riscosso e che solo per incapacità della pubblica amministrazione (locale e nazionale) non riesce a essere speso. Occorre fare un po‘ di chiarezza. L‘UE oltre a ―legiferare‖, usa le proprie risorse per finanziare le politiche a livello comunitario. Solo il 6% del Quadro finanziario pluriennale UE 2014-2020 bilancio europeo Amministrazione è speso per far 61.629 funzionare la 6% Competitività per crescita macchina bruxel- coop allo sviluppo, strumenti di e occupazione (R&S, lese, mentre il preaccessione e di erasmus, reti transeuropee per energia, restante 94% vicinato ecc 58.704 trasporti, sviluppo delle Competitività per crescita e occupazione viene ridistribui- (R&S, erasmus, reti transeuropee per 6% imprese) 125.614 energia, trasporti, sviluppo delle imprese) to alle famiglie, Cittadinanza, libertà sicurezza e giustizia, 13% Politica di Coesione imprese enti cultura locali e altri sog- 16.288 2% Agricoltura e risorse naturali getti dei Paesi membri. Tra gli Politica di Coesione Cittadinanza, libertà sicurezza e giustizia, ambiti di cultura Agricoltura e risorse 325.146 intervento più 34% naturali 373.179 coop allo sviluppo, strumenti di importanti ci preaccessione e di vicinato ecc 39% sono storicamen- Amministrazione te la politica agricola, la politica di coesione, la poli- tica per la ricer- ca e lo sviluppo e le infrastrutture.
19 L’Italia è da qualche anno un contribuente netto dell’Europa, cioè versa più di quanto riceva sotto forma di finanziamenti dall‘Europa. Il nostro Paese quindi è in sostanza un finanziatore di altri Paesi europei al pari di ―creditori‖ storici come Germania, Svezia e Gran Bretagna: il flusso delle risorse europee parte dalle tasche dei contribuenti italiani, arriva a Bruxelles per venire riallocato (in parte) dal bilancio europeo in Italia per finanziare le politiche europee. Questa riallocazione di risorse viene programmata ogni sette anni attraverso un “Quadro finanziario pluriennale”, declinato in programmi settoriali come Horizon 2020 per la ricerca e lo sviluppo, Cosme per lo sviluppo delle Piccole e medie imprese, Erasmus+ per l’apprendimento permanente e la mobilità, Europa Creativa per la cultura, ecc. Il finanziamento dei programmi europei può avvenire affidando la gestione direttamente agli Stati membri e alle loro Autorità regionali come succede con i fondi strutturali nel caso della politica di coesione oppure può venir gestito in modo accentrato direttamente dalla Commissione o dalle sue Agenzie operative in un contesto competitivo come succede ad esempio con i programmi di ricerca e sviluppo. In questo caso si parla di “fondi a gestione diretta”. Nel primo caso le risorse a disposizione sono certe sin dall‘inizio del periodo di programmazione, nel caso del Veneto vengono gestite dalla Regione e devono essere spese esclusivamente nel territorio regionale rispettando determinate regole e tempi comuni a tutta la UE. Nei programmi a gestione diretta, i fondi finanziano i progetti transnazionali migliori presentati da gruppi di beneficiari (imprese, associazioni, enti, ecc.) alla conclusione di una procedura selettiva. Grosso modo possiamo dire che mentre il problema dei fondi strutturali è come spenderli al meglio entro i tempi dati, il problema dei fondi a gestione diretta è come partecipare con suc- cesso ai bandi. Sono due realtà molto diverse tra di loro accomunate solo dal fatto di essere entrambe appartenenti alla famiglia dei ―fondi europei‖. Questa specificità si riflette anche a livello delle strutture regionali competenti, laddove la gestione dei fondi strutturali nell‘ambito del POR, FESR e FSE e cooperazione territoriale è coordinata da cabine di regia con base a Venezia. Fondi strutturali La politica di coesione rappresenta uno degli strumenti di azione regionale più potente del bilancio europeo e viene finanziata attraverso l‘intervento dei Fondi Strutturali e del Fondo di Coesione. È un intervento che non si sostituisce a quello degli Stati membri, ma si aggiunge. In Italia le politiche comunitarie si sommano quindi a quelle statali, che vengono finanziate attraverso il Fondo Sviluppo e Coesione. Questo tipo di fondi europei vengono assegnati secondo un iter triangolare Governo nazionale–Regione–Commissione europea in cui si suddividono le risorse disponibili tra i vari Stati Membri e questi le suddividono a loro volta tra le varie Regioni (meno sviluppate, in transizione, più sviluppate e cooperazione territoriale). I fondi assegnati al Veneto sono quindi assegnati secondo una gestione regionale sottoposta però al rigido controllo della Commissione europea che ha la facoltà di sospenderne l‘erogazione. Allocazione Italia per la Politica di Coesione 2014-2020 3% 24% REGIONI MENO SVILUPPATE REGIONI IN TRANSIZIONI REGIONI 3% PIU' SVILUPPATE CTE 70%
20 I Fondi Strutturali non vengono dati a pioggia some succedeva prima della riforma del 1988, ma vengono distribuiti con una logica di programmazione per obiettivi. Da allora gli obiettivi hanno conosciuto una fase di progressiva concentrazione fino ad arrivare alla programmazione 2014-2020 che è focalizzata su obiettivi coerenti con la strategia ―Europa 2020‖. E’ prevista una concentrazione delle risorse su efficienza energetica e fonti rinnovabili, innovazione e supporto alle PMI, con una novità di rilievo rispetto al passato concedendo un sostegno specifico alle città e allo sviluppo urbano. La politica di coesione ha anche una dimensione territoriale che viene declinata per mezzo della Cooperazione territoriale, che persegue l‘obiettivo di stimolare la collaborazione tra territori di Paesi diversi. In questo caso le Autorità di Gestione sono distribuite tra le varie Regioni europee partecipanti ai singoli programmi. Il Veneto nella programmazione 2007-2013 è stato coinvolto in otto diversi programmi di tipo transfrontaliero, transnazionale e interregionale che hanno finanziato più di 300 progetti con part- ner veneti. La complessità della normativa, dei controlli e dell‘iter di spesa dei fondi strutturali in Italia (complessità confermata dai nuovi regolamenti 2014-2020) rende sempre più impegnativo rispettare gli obiettivi di spesa a cui sono collegati degli automatismi come il cosiddetto ―disimpegno automa- tico‖ che consiste nel tagliare le risorse se esse non sono spese entro un paio d‘anni dal loro impegno. Fondi a gestione diretta della Commissione Nel perseguire alcuni obiettivi di grande rilevanza strategica per il mercato unico (Ricerca & Sviluppo, Ambiente, Trasporti, ma anche la Cultura) l‘UE assegna direttamente una quota di finanziamenti sulla base di bandi di gara paneuropei raggruppati per programmi settoriali (Horizon 2020, Cosme Europa Creativa, Life, Erasmus+, ecc…) . Sono fondi competitivi assegnati sulla base di una procedura selettiva. Per accedere a questi fondi (che sono di assoluto interesse, pensiamo al settore della competitività per la crescita e occupazione con 125 miliardi di euro nel ciclo finanziario 2014-2020, di cui più di 70 per il solo programma Horizon2020 per la Ricerca & Innovazio- ne) occorre presentare dei progetti competitivi sul piano europeo in partenariato con soggetti di altri Paesi membri. I fondi a gestione diretta non possono quindi finanziare interventi infrastrutturali sul territorio locale, ma solo progetti paneuropei. La Sede di Bruxelles della Regione Veneto offre un valore aggiunto su questo tema grazie al servizio di Helpdesk Europrogettazione, particolarmente attivo nel monitoraggio dei bandi e nel con- seguente servizio informativo sviluppato a beneficio del territorio, nonché nel supporto per le ricerche di partenariati europei.
21 Regione del Veneto Sezione Sede di Bruxelles Helpdesk Europrogettazione Indirizzo: Avenue de Tervuren, 67 - 1040 Bruxelles Tel: +32 27437010 / +39 041 2794810 Fax: +32 27437019 E-mail: desk.progetti@regione.veneto.it Web: http://www.regione.veneto.it/ web/sede-di-bruxelles/iscriviti- alla-mailing-list Attraverso un servizio di mailing list, l’Helpdesk Europrogettazione offre informazioni tempestive sulla pubblicazione di bandi europei di finanziamento e eventi di particolare interesse. Per richiedere l’iscrizione alla mailing list, è sufficiente compilare il modulo nella pagina seguente e inviarlo all’indirizzo mail dell’Helpdesk.
22 FAC SIMILE Modulo di richiesta per iscrizione alla mailing list dell’Helpdesk Europrogettazione Si consiglia di scaricare il modulo direttamente da internet, a questo link: http://www.regione.veneto.it/web/sede-di-bruxelles/iscriviti-alla-mailing-list e di inviarlo compilato all‘indirizzo desk.progetti@regione.veneto.it .
23 Regione del Veneto Sezione Sede di Bruxelles Direttore: Marco Paolo Mantile Indirizzo: Avenue de Tervuren, 67 - 1040 Bruxelles Telefono: +32 27437010 / +39 041 2794810 Fax: +32 27437019 E-mail: bruxelles@regione.veneto.it http://www.regione.veneto.it/web/sede-di-bruxelles/home Direzione del Presidente Responsabile: Fabio Gazzabin Palazzo Balbi, Dorsoduro 3901 - 30123 Venezia Tel. 041 2792945 - 2946 Fax 041 2793683 E-mail: gab@regione.veneto.it Pubblicazione a cura di: Marco Paolo Mantile Hanno collaborato: Monika Bernhart, Maura Bertanzon, Besmir Haxhiaj, Veronica Olivi.
24 Regione del Veneto La Sede di Bruxelles al servizio delle Comunità Venete
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