RAZIONALE DELL'ALLENAMENTO ALLO SFORZO RISPOSTA ALL'ALLENAMENTO ALLO SFORZO - CORSO BASE DI RIABILITAZIONE RESPIRATORIA
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CORSO BASE DI RIABILITAZIONE RESPIRATORIA RAZIONALE DELL’ALLENAMENTO ALLO SFORZO RISPOSTA ALL’ALLENAMENTO ALLO SFORZO Raffaella Bellini, Centro Regionale Veneto Fibrosi Cistica Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata, Verona Milano, 17 dicembre 2016
SEDENTARIETA’ INATTIVITA’ FISICA: 4° fattore di rischio principale per mortalità globale (6% dei decessi a livello mondiale) Sovrappeso e obesità: 5% mortalità globale Inattività fisica: stimata come principale causa per circa il 30% dei casi di cardiopatia ischemica
ATTIVITA’ FISICA LIVELLI RACCOMANDATI di ATTIVITÀ FISICA PER LA SALUTE - OMS 5-17 anni: PA come gioco, sport, trasporti, ricreazione, educazione fisica Obiettivo: migliorare attività cardiorespiratoria e muscolare, migliorare salute ossa, cardiovascolare e metabolica ridurre sintomi ansia e depressione Almeno 60 minuti PA moderata-vigorosa / die Maggior parte di PA quotidiana: aerobica Almeno 3 volte la settimana
ATTIVITA’ FISICA LIVELLI RACCOMANDATI di ATTIVITÀ FISICA PER LA SALUTE - OMS 18-64 anni: PA come ricreativa o per il tempo libero, trasporto, lavoro, gioco, sport Obiettivi: migliorare attività cardiorespiratoria e muscolare migliorare salute ossa ridurre rischio malattie non trasmissibili e di depressione Almeno 150 minuti PA aerobica moderata intensità tutta la settimana Attività di rafforzamento muscoli: dovrebbe coinvolgere principali gruppi muscolari almeno 2 volte la settimana
ATTIVITA’ FISICA LIVELLI RACCOMANDATI di ATTIVITÀ FISICA PER LA SALUTE - OMS > 65 anni: PA come ricreativa o per il tempo libero, trasporto, lavoro (se ancora), gioco, sport Obiettivi: migliorare attività cardiorespiratoria e muscolare migliorare salute ossa ridurre rischio malattie non trasmissibili e di depressione declino cognitivo Almeno 150 minuti PA aerobica moderata intensità tutta la settimana O 75 minuti forte intensità Adulti con scarsa mobilità: PA per migliorare equilibrio ed evitare cadute per 3 o + giorni la settimana Attività di rafforzamento muscoli: dovrebbe coinvolgere principali gruppi muscolari almeno 2 volte la settimana
DEFINIZIONE Attività fisica: Qualsiasi forma di attività muscolare. Risulta in un dispendio energetico proporzionale al lavoro muscolare, la sua intensità dipende dal livello di fitness Esercizio: Tipo di attività fisica pianificata con l’obbiettivo di migliorare o mantenere il livello di fitness. Fitness: Abilità di eseguire livelli moderati o elevati di esercizio fisico senza avvertire fatica e la capacità di mantenere questa abilità durante gli anni
RIABILITAZIONE POLMONARE E LETTERATURA
RIABILITAZIONE POLMONARE E LETTERATURA “Pulmonary rehabilitation is a comprehensive intervention based on a thorough patient assessment followed by patient-tailored therapies which include, but are not limited to, exercise training, education and behavior change, designed to improve the physical and psychological condition of people with chronic respiratory disease and to promote the long-term adherence to health-enhancing behaviors”. [La riabilitazione polmonare è un intervento onnicomprensivo che si basa su una valutazione approfondita del paziente seguita da terapie su misura che comprendono, ma non sono limitate a, esercizio fisico, educazione e cambiamento comportamentale, progettata per migliorare la condizione fisica e psicologica delle persone affette da patologie respiratorie croniche e promuovere l’aderenza a lungo termine di comportamenti vantaggiosi per la salute]
MISURA E STIMA DEL DISPENDIO ENERGETICO Kilocaloria: Unità di misura generalmente utilizzata per esprimere il dispendio energetico e il valore energetico dei cibi VO2: Costituisce la quantità di O2 che l’organismo può prelevare dall’aria tramite la funzione ventilatoria, trasportare mediante l’apparato cardio-vascolare e consumare a livello dei muscoli nell’unità di tempo Esprime il rendimento fisico in un dato intervallo di tempo Equivalente Metabolico (MET): Unità di stima del dispendio energetico. 1 MET = 0,0175 Kcal x Kg-1 Un MET equivale al valore di VO2 a riposo (3,5 ml x Kg-1 x min-1).
MISURA E STIMA DEL DISPENDIO ENERGETICO Physical Activity and Public Health: Updated Recommendation for Adults from the American College of Sports Medicine and the American Heart Association Med. Sci. Sports Exerc., Vol. 39, No. 8, pp. 1423–1434,2007
ELENCO ATTIVITA’ E RELATIVO DISPENDIO ENERGETICO IN METS http://prevention.sph.sc.edu/tools/compendium.htm
ESEMPI VO2 MET Dispendio energetico 3.5 ml/Kg/min 1 Riposo 0.0175 Kcal/Kg/min. 0.0525 Kcal/Kg/min. 10.5 ml/Kg/min 3 Cammino in piano 0.175 Kcal/Kg/min 35 ml/Kg/min 10 Partita di calcio Per un individuo sano di 70 Kg VO2 MET 245 ml/min 1 Riposo 1.225 Kcal/min 735 ml/min 3 Cammino in piano 3.675 Kcal/min 2250 ml/min 10 Partita di calcio 12.25 Kcal/min
LAVORO Lavoro = Forza x distanza Unità di misura del lavoro: Joule (J) Kilogram-meter (Kgm) Kilopond-meter (Kpm) Kilocaloria (Kcal) 1 Joule = 2.38 x 10-4 Kcal 1 Kgm = 1 Kpm 1 Kpm = 9.81 Joules 1 Kcal = 4186 joules 1 Kcal = 426.8 Kpm
POTENZA Potenza = Lavoro/tempo Unità di misura della potenza: Watt (W) 1 W = 1 J/sec 1 W = 6.12 Kpm/min
EQUAZIONE PER IL TEORICO DELLA MASSIMA CAPACITA’ ALLENANTE Watts pred ♂ = Peso corporeo (Kg) x 3 Watts pred ♀ = Peso corporeo (Kg) x 2.5
EQUIVALENZA TRA DEAMBULAZIONE E POTENZA espressa in watts 5.2 + Vel Km/h x (2.05 + 0.29x pendenza %) – 5.8 – 151/ peso Kg X peso Kg 10.3
TABELLA DI CLASSIFICAZIONE DELL’INTENSITA’ ALLENANTE
RIABILITAZIONE POLMONARE ESERCIZIO come terapia e riabilitazione di soggetti con malattie respiratorie croniche Importante impostare un corretto programma di allenamento Obiettivo: recupero livello di performance migliore QoL ALLENAMENTO = complesso di attività fisiche compiute dal soggetto allo scopo di migliorare la propria capacità di esercizio e di conseguenza la prestazione sportiva e lavorativa
PRINCIPI DELL’ALLENAMENTO - ADATTAMENTO - SUPERCOMPENSAZIONE - RECUPERO - OVERTRAING
PRINCIPI DELL’ALLENAMENTO ADATTAMENTO ADATTAMENTO = presupposto essenziale del processo di allenamento capacità dell’organismo di rispondere a stimoli che tendono a turbare gli equilibri interni del corpo fine: ottenere un livello più alto di allenamento con minori costi energetici
PRINCIPI DELL’ALLENAMENTO SUPERCOMPENSAZIONE SUPERCOMPENSAZIONE: effetti successivi a grandi carichi non si limitano solo al recupero del potenziale energetico speso, ma portano alla sua maggiorazione, cioè ad un suo recupero che supera quantitativamente i livelli iniziali
PRINCIPI DELL’ALLENAMENTO SUPERCOMPENSAZIONE Periodo di carico, di stress, con squilibri (fase catabolica) Fase di riposo con crescita e adattamento muscolare fino ad essere superiore al punto di partenza (fase anabolica) Se in fase di supercompensazione il soggetto riprende lo stimolo allenante (al culmine della supercompensazione) con analoga intensità, il processo anabolico si ripete
PRINCIPI DELL’ALLENAMENTO SUPERCOMPENSAZIONE Se lo stimolo non viene rinnovato, l’organismo torna ai valori iniziali
PRINCIPI DELL’ALLENAMENTO SUPERCOMPENSAZIONE Se l’organismo è sottoposto ad un nuovo stimolo allenante di analoga intensità, il nuovo stimolo rinforza da un lato i precedenti effetti della supercompensazione e dall’altro adatta la capacità dell’organismo all’impegno energetico richiesto Il sommarsi degli stimoli e dei fenomeni di supercompensazione provoca il miglioramento organico Dopo vari stimoli allenanti, il corpo sposta il proprio equilibrio ad un livello di prestazione più alto Fenomeno molto importante per il miglioramento funzionale e di prestazione fisica
PRINCIPI DELL’ALLENAMENTO SUPERCOMPENSAZIONE Affinché avvenga serve che stimolo allenante rispetti alcune caratteristiche fondamentali: - Esercizio deve indurre uno stress «importante» - Carico calibrato (se blando no supercompensazione) - Riposo (recupero) adeguato - Intensità di lavoro che non rimanga costante (riduzione degli adattamenti biologici e quindi no possibilità nuovi processi compensatori)
PRINCIPI DELL’ALLENAMENTO RECUPERO RECUPERO: - fase di riposo tra le sedute di allenamento - necessario per promuovere fase di supercompensazione - avvengono processi anabolici di miglioramento e crescita muscolare - necessario quindi per compensare disequilibrio energetico indotto da training - i suoi tempi dipendono da tipo di allenamento Adattamento = dato da esatta alternanza tra carico e recupero Senza riposo: sovrallenamento con rischio di overtraining
PRINCIPI DELL’ALLENAMENTO OVERTRAINING L’overtraining (allenamento eccessivo) si ha quando ci si allena fino al punto in cui i muscoli non riescono a recuperare totalmente tra un allenamento e l’altro. La performance sportiva esige un equilibrio tra lo sforzo esercitato e il recupero. Bisogna sempre recuperare totalmente prima di iniziare la sessione di allenamento successiva.
PRINCIPI DELL’ALLENAMENTO OVERTRAINING Sintomi dell’overtraining FATICA La fatica è uno dei primi sintomi dell’overtraining. Di per sé è fisiologica. Risposta ad un carico di lavoro Positiva per adattamento organismo e incremento performance Negativa e quindi sintomo di overtraining quando nei tempi di recupero l’organismo non riesce ad eliminare la fatica accumulata Progressivo aumento stato di stanchezza, stress psico-fisico Riduzione capacita prestazione, > vulnerabilità organismo non avviene supercompensazione o si riduce
PRINCIPI DELL’ALLENAMENTO OVERTRAINING Overreaching = sovrallenamento a breve termine Si può gestire prima di arrivare ad un vero overtraining indica un decremento della prestazione a breve termine dovuto all'aumento dell'intensità o del volume, il quale però viene facilmente recuperato in un periodo di tempo generalmente breve, da pochi giorni a due settimane
PRINCIPI DELL’ALLENAMENTO OVERTRAINING Sindrome da overtraining OTS = una condizione fisica, comportamentale ed emotiva che si verifica quando il volume, l'intensità e la frequenza dell'esercizio fisico di un individuo superano la sua capacità di recupero. Il soggetto in sovrallenamento subisce uno stallo nel miglioramento delle prestazioni, e può accusare una perdita di forza e benessere. Il sovrallenamento è un problema comune nell'allenamento di endurance, nel resistance training (allenamento coi pesi), ma anche in altre discipline sportive praticate in maniera molto intensa, duratura e frequente. Di solito si verifica a seguito di un programma di allenamento che viene drammaticamente o improvvisamente aumentato, protratto per lunghi periodi di tempo, e viene eseguito ad alto volume, ad alta intensità, o entrambi, senza permettere un periodo di recupero sufficiente.
PRINCIPI DELL’ALLENAMENTO - SOVRACCARICO - PROGRESSIONE - INDIVIDUALITA’ - SPECIFICITA’ - REVERSIBILITA’
PRINCIPI DELL’ALLENAMENTO SOVRACCARICO CARICO = somma degli stimoli fisici cui viene sottoposto l’organismo durante una seduta di allenamento Stimoli: per essere efficaci, superare soglia di affaticamento della normale attività quotidiana - Carico esterno: determinato da entità stimolo e facilmente misurabile - Carico interno: reazione psicofisica dell’organismo all’applicazione di un carico esterno o stimolo Adattamento dipende da: - Struttura carico esterno (intensità, durata, volume, densità, frequenza stimolo) - Reazioni organismo come risposta del carico esterno (mutamenti biochimici, fisiologici)
PRINCIPI DELL’ALLENAMENTO SOVRACCARICO CARICO Carico esterno: concetto di carico obiettivo (target) = livello di carico che un soggetto deve raggiungere con un programma di allenamento = obiettivo prefissato da raggiungere
PRINCIPI DELL’ALLENAMENTO SOVRACCARICO CARICO CARATTERISTICHE 1 VOLUME: quantità di lavoro svolta durante una sessione di allenamento (es. RT: numero di ripetizioni x peso sollevato x le serie) (es. ET: distanza percorsa, durata seduta) INTENSITA’: grado di impegno richiesto Mole di lavoro per l’unità di tempo (es. RT: kg) (es. ET: velocità, giri/min) DURATA: tempo di applicazione di un singolo stimolo o serie di stomoli Durata di una seduta
PRINCIPI DELL’ALLENAMENTO SOVRACCARICO CARICO CARATTERISTICHE 2 FREQUENZA: cadenza con cui vengono svolti gli allenamenti Rispetto di recupero e supercompensazione DENSITA’: rapporto tra durata reale e quella totale Durata reale: tempo di allenamento al netto dei tempi di recupero Durata totale: tempo della seduta completa (con riscaldamento, defaticamento e in RT anche pause) TIPOLOGIA DI ESERCIZIO: scelta dell’esercizio
PRINCIPI DELL’ALLENAMENTO SOVRACCARICO CARICO CARATTERISTICHE 3 F frequenza I intensità T tempo T tipo Volume Densità
PRINCIPI DELL’ALLENAMENTO CARICO CARATTERISTICHE 4 Target: Intensità obbiettivo che = frequenza solitamente è necessaria per = intensità produrre un risultato clinicamente significativo = tempo Range: Intervallo di valori dall’intensità = tipo target all’intensità massima tollerata dal soggetto
PRINCIPI DELL’ALLENAMENTO SOVRACCARICO CONCETTO DI SOVRACCARICO 3 modalità per applicare il concetto di sovraccarico - Volume di allenamento - Intensità di esercizio - Densità dell’esercizio Utilizzo di una di queste determina un adattamento specifico e diverso
PRINCIPI DELL’ALLENAMENTO SOVRACCARICO CONCETTO DI PROGRESSIONE = graduale e continuo aumento di carico durante l’allenamento Carico progressivamente intensificato Graduale per permettere adattamenti di sovraccarico Consolidare gli adattamenti raggiunti
PRINCIPI DELL’ALLENAMENTO SOVRACCARICO CONCETTO DI PROGRESSIONE Importante quindi ricordare ciclo di allenamento ottimale mettendo in pratica i meccanismi dell’adattamento
PRINCIPI DELL’ALLENAMENTO INDIVIDUALITA’ Programma di allenamento impostato in base al paziente
PRINCIPI DELL’ALLENAMENTO SPECIFICITA’ I benefici dell’allenamento sono specificamente a carico: - dei muscoli allenati - e dei metabolismi coinvolti nell’allenamento (aerobico, anaerobico) Allenamento: muscolo-specifico Da cui: - Preferire attività che coinvolgano più gruppi muscolari - Varie tipologie di attrezzi e impostazione per ottenere effetti più completi NB: sempre adattato a condizioni dei soggetti da allenare
PRINCIPI DELL’ALLENAMENTO SPECIFICITA’ Deambulazione vs cyclette
PRINCIPI DELL’ALLENAMENTO SPECIFICITA’ Cyclette 30 min of conventional cycling training versus single leg cycling (15 min each leg) 3 times per week 7 weeks FEV1 37 and 40%pred
PRINCIPI DELL’ALLENAMENTO SPECIFICITA’ Arti superiori …many activities of daily living involve upper extremities. Because improvement is specific to those muscles trained, upper limb exercises should also be incorporated into the training program. Examples of upper extremity exercises include an arm cycle ergometer, free weights, and elastic bands. Upper limb exercise training reduces dyspnea during upper limb activities and reduces ventilatory requirements for arm elevation . American Thoracic Society/European Respiratory Society Statement on Pulmonary Rehabilitation Am J Respir Crit Care Med Vol 173. pp 1390–1413, 2006
PRINCIPI DELL’ALLENAMENTO REVERSIBILITA’ Alla sospensione dell’allenamento, gli effetti benefici dell’allenamento si riducono, fino a tornare alle condizioni basali
RIASSUMENDO: PRINCIPI DI ALLENAMENTO S specificità benefici specifici a carico dei soli muscoli allenati P progressione carico gradualmente incrementato ad ogni seduta di allenamento recupero e adattamento riposo permette adattamenti necessari per il carico successivo O sovraccarico per ottenere stimolo allenante, si sottopone muscolo a carico superiore (overload) alle attività che svolge normalmente R reversibilità se non sottoposto a stimoli, il muscolo torna a condizioni basali T allenamento individualizzato in base al paziente (preferenze; condizioni) (tailored training)
FASI DELL’ALLENAMENTO - RISCALDAMENTO (warm-up) - LAVORO A REGIME - DEFATICAMENTO (warm-down)
FASI DELL’ALLENAMENTO RISCALDAMENTO (warm-up) Rappresenta fase tra riposo e allenamento Cosa avviene: - Aumenta vasodilatazione Favorito scambio gassoso - Aumenta approvvigionamento sangue e al muscolo e smaltimento apporto nutrienti ai muscoli scorie - Aumenta la TC (energia) migliora funzione muscolare (incremento resistenza muscolo prevenendo infortuni) Prepara corpo a attività fisica intensa: Migliora proprietà metaboliche muscolo (produzione di ATP) Diluisce produzione di lattato (ridotto fenomeno dell’acidosi)
FASI DELL’ALLENAMENTO RISCALDAMENTO (warm-up) RISCALDAMENTO GENERALE RISCALDAMENTO SPECIFICO RISCALDAMENTO GENERALE: movimenti che non necessariamente coinvolgono parti corporee che verranno allenate scopo: favorire incremento TC RISCALDAMENTO SPECIFICO: produce movimenti che imitano l’esercizio che verrà compiuto favorito aumento settoriale della TC
FASI DELL’ALLENAMENTO RISCALDAMENTO (warm-up) CARATTERISTICHE DENSITA’: da 5 a 20 minuti (molto dipende dall’attività che si andrà ad eseguire: bassa attività=
FASI DELL’ALLENAMENTO LAVORO A REGIME Fase di allenamento vero e proprio
FASI DELL’ALLENAMENTO DEFATICAMENTO (warm-down) Fase di allenamento che si esegue dopo il lavoro a regime Scopo: rilassare il corpo e portarlo a stato di riposo Periodo di recupero attivo che permette all’organismo di eliminare gli scarti metabolici accumulati - battito cardiaco e PA a valori iniziali - favorito ritorno venoso alle estremità - a valori iniziali anche RR e TC - rimuovere velocemente acido lattico
FASI DELL’ALLENAMENTO DEFATICAMENTO (warm-down) CARATTERISTICHE DURATA: 5-10 minuti (si può arrivare a 20) INTENSITA’: riduzione intensità rispetto ad allenamento TIPOLOGIA ESERCIZIO: come per riscaldamento, prosecuzione esercizio ma a basso carico
FASI DELL’ALLENAMENTO STRETCHING Allungamento, per migliorare elasticità muscolare e mobilità articolare - Riduce tensione muscolare - Migliora coordinazione - Migliora propriocezione - Previene quindi traumi muscolari e tendinei Da eseguirsi alla fine dell’allenamento (benefici non evidenziati all’inizio)
FASI DELL’ALLENAMENTO STRETCHING CARATTERISTICHE DURATA: per 15 minuti dopo allenamento allungamento di 20-30 secondi INTENSITA’: aumentare gradualmente senza superare la soglia del dolore TIPOLOGIA DI ESERCIZIO: principali gruppi muscolari coinvolti nell’allenamento
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