RASSEGNA STAMPA del 31/01/2011 - Il Giornale della Protezione Civile
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RASSEGNA STAMPA del 31/01/2011
Sommario Rassegna Stampa dal 28-01-2011 al 31-01-2011 Bologna 2000.com: Sassuolo: nevicata senza disagi in città.............................................................................................. 1 Il Centro: medaglia alla lombardia .................................................................................................................................... 2 Il Centro: scaricavano i liquami in mare - ferruccio fabrizio ............................................................................................ 3 Il Centro: liquami in mare, bufera su bassolino ................................................................................................................. 4 Il Centro: ex direttore del ministero all'aquila per le macerie ........................................................................................... 5 Il Centro: gabrielli: fare subito chiarezza .......................................................................................................................... 6 Il Centro: allagamenti continui negli scantinati del rione michetti - giuseppina gherardi ................................................ 7 Il Centro: ricostruzione, l'ombra della 'ndrangheta ........................................................................................................... 8 Il Centro: piazza dove c'era la casa dello studente............................................................................................................. 9 Il Centro: controlli, niente codice per seguire i soldi ....................................................................................................... 10 Corriere Adriatico: Il prefetto Tronca in visita a Pesaro ................................................................................................ 11 Corriere Adriatico: L'esperienza del terremoto aquilano................................................................................................ 12 Corriere Adriatico: Trovato morto il pilota del Cessna .................................................................................................. 13 Corriere Adriatico: Sversamenti pericolosi Revocate le concessioni .............................................................................. 14 Corriere Adriatico: "La frazione diverrà il più funzionale parco formativo" ................................................................. 15 Corriere Adriatico: Avvelenavano il mare....................................................................................................................... 16 Corriere Fiorentino: «Firenze è senza piani contro ogni emergenza» ............................................................................ 17 Corriere di Bologna: La Protezione civile: nevica oggi e domani................................................................................... 18 Corriere di Siena: Formazione per Protezione civile In programma lezioni sulle emergenze. ....................................... 19 La Gazzetta di Modena: frana a montebaranzone minaccia la strada ........................................................................... 20 La Gazzetta di Modena: i giudici: bassolino sapeva degli illeciti .................................................................................. 21 La Gazzetta di Parma Online: Traffico illecito di rifiuti: 14 arresti, uno anche a Parma ............................................. 22 La Gazzetta di Parma Online: "Prevista nevicata". Il Comune tiene pronto il piano neve ........................................... 23 La Gazzetta di Parma Online: Neve su Parma e provincia: scuole chiuse a Neviano. In città pulizia notturna e ........ 24 La Gazzetta di Parma: Preoccupano le frane nel Tizzanese ........................................................................................... 26 La Gazzetta di Parma: Il volontariato è l'anima del paese ............................................................................................. 27 La Gazzetta di Parma: Rifiuti in mare, arrestata l'ex vice di Bertolaso ......................................................................... 28 La Gazzetta di Parma: Frana sulla strada di Osacca: il Comune in cerca di fondi....................................................... 29 La Gazzetta di Parma: Neve in arrivo: previsti fino a 10 centimetri .............................................................................. 30 Gazzetta di Reggio: inchiesta rifiuti i giudici: bassolino sapeva degli illeciti................................................................. 31 Il Giornale della Protezione Civile: L'Aquila, crolli per il terremoto Parte il primo processo ...................................... 32 Il Giornale della Protezione Civile: Alluvione nel Salernitano: danni record e manifestazione.................................... 33 Il Messaggero (Abruzzo): L'AQUILA - C'è anche Gianfranco Mascazzini, ex direttore generale del Ministero........... 34 Il Messaggero (Abruzzo): L'AQUILA - Uniti nel segno (e nel sogno) dell'Aquila: chi lo avrebbe immaginato? I... ..... 35 Il Messaggero (Abruzzo): L'AQUILA - Gianfranco Mascazzini, da lunedì commissario in Abruzzo per la gestione .... 36 Il Messaggero (Abruzzo): L'AQUILA - Il terremoto all'Aquila e i grandi processi contro la pubblica amminist.......... 37 La Nazione (Firenze): «Sono esiti di inchieste passate E non intaccano il nostro lavoro»............................................. 38 La Nazione (Firenze): Quegli Angeli del Fango volano alto Alluvione, immagini choc e memoria ............................... 39 La Nazione (Firenze): Napoli, rifiuti scaricati in mare Raffica di arresti eccellenti....................................................... 40 La Nazione (La Spezia): Gemellaggio con la Lombardia................................................................................................ 41 La Nazione (La Spezia): «Nuove divise per i volontari inseriti nella Protezione civile» ................................................ 42 La Nazione (La Spezia): Bloccati dalla frana, esplode la rabbia.................................................................................... 43 La Nazione (La Spezia): Frana, guerra legale contro il Comune ................................................................................... 44 La Nazione (Lucca): Cittadini: 'Grazie degli interventi dopo la frana' ........................................................................... 45 La Nazione (Pisa): «Ma il piano di bacino non è ancora definitivo»............................................................................... 46 La Nazione (Pisa): Fare volontariato: la Croce Rossa organizza i corsi ........................................................................ 47
La Nazione (Pistoia): Task force per le emergenze .......................................................................................................... 48 La Nazione (Umbria): Monitoraggio sui sistemi innovativi antisismici Vinti: «Vogliamo edifici sempre più sicuri».... 49 PrimaDaNoi.it: Abruzzo Engineering, Cialente: «no alla liquidazione, intervenga Chiodi» .......................................... 50 Il Resto del Carlino (Ancona): La rinascita di Belvedere passa dall'attività di volontari specializzati e qualificati..... 51 Il Resto del Carlino (Ancona): Raccolte 400 firme contro l'edificazione a Villa Guastuglia......................................... 52 Il Resto del Carlino (Bologna): Temporali e neve in pianura dal Piemonte all'Emilia .................................................. 53 Il Resto del Carlino (Fermo): Allarme inquinamento, il Genio chiude otto pozzi .......................................................... 54 Il Resto del Carlino (Ferrara): Protezione civile, la nuova sede .................................................................................... 55 Il Resto del Carlino (Ferrara): La nuova sede del volontariato ..................................................................................... 56 Il Resto del Carlino (Modena): Frana, a rischio l'attività d'impresa.............................................................................. 57 Il Resto del Carlino (Modena): Una frana minaccia via Pianazza Collegamento stradale a rischio ............................ 58 Il Resto del Carlino (Modena): Davanti ai cancelli spunta una tenda ........................................................................... 59 RomagnaOggi.it: ''Rifiuti in mare'', arrestata ex vice di Bertolaso.................................................................................. 60 RomagnaOggi.it: Elicottero dell'Aeronautica ritrova velivolo precipitato sull'Appennino............................................. 61 Il Tempo: In galera chi toglie la spazzatura da Napoli .................................................................................................... 62 Il Tirreno: frane, lavori a buon punto............................................................................................................................... 63 Il Tirreno: albo dei volontari il comune approva il regolamento..................................................................................... 64 Il Tirreno: neve e ghiaccio sul monte pisano - pierluigi ara ............................................................................................ 65
Data: 30-01-2011 Bologna 2000.com Sassuolo: nevicata senza disagi in città 30 gen 11 • Categoria Sassuolo - 61 letture Confermando lallerta meteo della Protezione Civile, diramata ieri, nevica da questa notte anche a Sassuolo, ma senza particolari disagi. I mezzi spalaneve sono in azione sul territorio comunale dalle prime ore della mattina e hanno provveduto alla pulizia delle principali arterie viarie e parcheggi. Lazione dei mezzi è stata facilitata dallassenza del traffico dei giorni lavorativi. Ai “frontisti” si ricorda che devono provvedere alla pulizia di aree come marciapiedi e passaggi pedonali di fronte alle rispettive proprietà come previsto dal Regolamento Comunale di Polizia Municipale (Art.14). Ricordiamo inoltre che con apposita ordinanza fino al 15 Aprile 2011, in occasione di precipitazioni nevose, sarà sospesa la circolazione sul territorio comunale dei velocipedi, dei ciclomotori e dei motocicli; le auto invece potranno circolare solamente con catene o pneumatici da neve. Non è prevista al momento la chiusura delle scuole. Argomento: CENTRO Pag. 1
Data: 29-01-2011 Il Centro medaglia alla lombardia PROTEZIONE CIVILE MILANO. Medaglia d'oro della Protezione civile alla Regione Lombardia per l'impegno profuso in Abruzzo durante il terremoto del 2009. A consegnare il riconoscimento al governatore Roberto Formigoni é stato il capo della Protezione civile nazionale, Franco Gabrielli, durante un incontro ieri al grattacielo Pirelli. «E' un onore» ha detto il neo capo della Protezione civile «consegnare la medaglia al merito alla Regione Lombardia che, in occasione del terremoto dell'Aquila, si é distinta per l'azione svolta dalla sua Protezione civile». Due i lati della medaglia: in quello frontale é riprodotto il simbolo della Protezione civile, sul retro sono incise le scritte “L'Aquila 2009” e “Regione Lombardia”. Argomento: CENTRO Pag. 2
Data: Estratto da pagina: 29-01-2011 Il Centro 3 scaricavano i liquami in mare - ferruccio fabrizio - Altre Scaricavano i liquami in mare Arrestati Mascazzini commissario in Abruzzo e l'ex vice di Bertolaso Indagato Bassolino ex governatore della Campania FERRUCCIO FABRIZIO NAPOLI. Prendevano il percolato delle discariche e lo scaricavano nel mare tra Napoli e Caserta utilizzando sette depuratori inidonei a smaltirlo. Un traffico illecito di rifiuti che ha inquinato il litorale domizio e scritto una nuova pagina nera nell'infinita vicenda dell'emergenza campana. Porta la firma non della camorra, ma di pubblici funzionari, tra cui l'ex vice di Bertolaso e l'ex prefetto di Napoli, che ben conoscevano la gravità della situazione ambientale. In 14 sono stati arrestati, sei ai domiciliari, con un'operazione del Noe e della Guardia di Finanza che ha eseguito le ordinanze della procura di Napoli. Arresti domiciliari per Marta Di Gennaro, braccio destro di Bertolaso quando era responsabile della Protezione civile, Mario Lupacchini, dirigente Regione Campania, Corrado Catenacci, ex prefetto e ex commissario straordinario per l' emergenza rifiuti, Gianfranco Mascazzini, ex direttore generale del ministero dell'Ambiente, oggi commissario in Abruzzo per gestire 40 milioni di euro per interventi contro il rischio idrogeologico. In carcere sono finiti Generoso Schiavone, responsabile della Gestione acque per i depuratori della Regione, Claudio De Blasio, tecnico degli impianti del Commissariato, Leonello Serva, ex sub commissario. E ancora, Vincenzo Mettivier, Antonio Tammaro, Antonio Recano, Gaetano De Bari, Giovanni Melluso, Enrico Foglia e Gabriele Di Nardo. Tra i 38 indagati l'ex governatore Antonio Bassolino con l'ex capo della sua segreteria Gianfranco Nappi e l'ex assessore all'Ambiente Luigi Nocera. Tra i reati ipotizzati, l'associazione per delinquere, il traffico illecito di rifiuti, la truffa e il disastro ambientale. Un'indagine nella quale sono emersi «aspetti di criminalità organizzata», con illeciti commessi «a partire dal 2006» e fino al 2007 ma per «taluni reati sino al dicembre 2009». In sostanza l'inchiesta è la prosecuzione di quella conclusa nel maggio 2008, nota con il nome di «Operazione Rompiballe», che portò all'arresto di 25 persone per traffico illecito di rifiuti. Secondo la procura, per risparmiare denaro e recuperare tempo, il percolato prodotto dalla decomposizione dei rifiuti nelle discariche e nei siti di stoccaggio temporanei della regione, era portato nei sette depuratori lungo la costa tra Napoli e Caserta, tutti inidonei a smaltirlo. Il trasporto era «accompagnato dalla redazione di falsi certificati di analisi» serviti su misura da tecnici e funzionari stretti in un sodalizio tra pubblico e privato definito dagli inquirenti «scellerato». Così il liquido inquinante finiva in mare senza trattamento. Documenti sono stati sequestrati nella Prefettura di Napoli, in Regione Campania ma anche nella Protezione civile di Roma. Duro il commento del procuratore di Napoli Lepore: «Penso che non ci sia la volontà da parte delle forze politiche di risolvere il problema dei rifiuti, altrimenti a quest'ora sarebbe stato risolto». © RIPRODUZIONE RISERVATA Argomento: CENTRO Pag. 3
Data: 29-01-2011 Il Centro liquami in mare, bufera su bassolino Ai domiciliari anche l'ex vice di Bertolaso e funzionari di primo piano del ministero dell'Ambiente Tra i 14 arresti di Napoli il commissario appena scelto per il dissesto dell'Abruzzo NAPOLI. Prendevano il percolato delle discariche e lo scaricavano nel mare tra Napoli e Caserta utilizzando sette depuratori inidonei a smaltirlo. Con queste accuse sono stati arrestati in 14 nell'ambito di un'inchiesta della procura di Napoli. Fra gli arrestati Marta Di Gennaro, ec braccio destro di Bertolaso alla Protezione civile, e Gianfranco Mascazzini, ex direttore generale del ministero dell'Ambiente, da poco nominato commissario in Abruzzo per gestire 40 milioni di euro per interventi contro il rischio idrogeologico. Indagato anche l'ex governatore campano, Antonio Bassolino. (Alle pagine 2, 3 e 5) Argomento: CENTRO Pag. 4
Data: 29-01-2011 Il Centro ex direttore del ministero all'aquila per le macerie Doveva occuparsi del dissesto idrogeologico PESCARA. Gianfranco Mascazzini è originario di Monza e gli sono stati concessi gli arresti domiciliari «perché», spiega il giudice, «risulta avere compiuto da tempo i settanta anni». Malgrado fosse in pensione, la Procura sostiene che si dava un gran d'affare al punto che vi fosse il rischio che reiterasse il reato. Ma chi è questo uomo attempato, di grande esperienza, che solo lunedì era stato nominato dal ministero per l'Ambiente commissario straordinario per il rischio idrogeologico e la costa in Abruzzo? Gianfranco Mascazzini è innanzitutto un funzionario del ministero per l'Ambiente. È stato, prima di andare in pensione, direttore generale prima con l'amministrazione del centrosinistra e poi confermato negli anni con il centrodestra. Ha lavorato in tutta Italia, lì dove era necessario il contributo di un esperto. La Procura di Napoli lo accusa per il ruolo di consulente della Sogesid, società in house del ministero dell'Ambiente. In Abruzzo, prima che fosse nominato commissario, si era fatto conoscere all'Aquila dove era stato mandato dal ministero subito dopo il terremoto per la questione dello smaltimento delle macerie, in particolare in relazione alla gestione della ex Teges. «Ricordiamo bene quando di fronte alla domanda posta dai cittadini “ma non ci sarà rischio di percolato?”, Mascazzini rispose “e basta sempre co sto percolato, mica è per forza una cosa negativa”», ricorda in una nota il Comitato 3.32 che ha promosso parte del Popolo delle carriole. Al comitato aquilano sottolineano come sia necessaria a questo punto «una verifica della sicurezza e dell'idoneità del sito ex Teges da parte delle istituzioni locali, prima che il fiume Vera possa essere esposto a contaminazioni». (cr.re.) © RIPRODUZIONE RISERVATA Argomento: CENTRO Pag. 5
Data: 30-01-2011 Il Centro gabrielli: fare subito chiarezza CAPO DELLA PROTEZIONE CIVILE L'AQUILA. «Il problema è sempre lo stesso: le indagini si iniziano, si d conto delle indagini preliminari e mi auguro, come cittadino, che alla fine si abbia la possibilità di sapere se poi queste contestazioni sono accertate». Lo ha detto, ieri, il capo dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli (nella foto), a margine della cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario all'Aquila, commentando gli arresti a Napoli, tra cui l'ex vice di Guido Bertolaso alla Protezione civile, Marta Di Gennaro, e Gianfranco Mascazzini, ex direttore generale del ministero dell'Ambiente. «Avendo fatto per vent'anni il poliziotto», ha aggiunto l'ex prefetto dell'Aquila, «mi astengo sempre nel dare giudizi sulle investigazioni. Spero che si faccia presto e si faccia bene. Qui ci sono in gioco persone, istituzioni, che meritano e debbono essere degne della massima considerazione rispetto anche agli stessi esiti di questa vicenda». © RIPRODUZIONE RISERVATA Argomento: CENTRO Pag. 6
Data: Estratto da pagina: 30-01-2011 Il Centro 11 allagamenti continui negli scantinati del rione michetti - giuseppina gherardi - Pescara Allagamenti continui negli scantinati del rione Michetti GIUSEPPINA GHERARDI FRANCAVILLA. Scantinati allagati al rione Michetti ma nessuno interviene. Sono esasperati i residenti dello storico quartiere popolare che si estende fra il viale D'Annunzio e la ferrovia, perché non riescono a trovare una soluzione al problema che li affligge da un paio d'anni. «Indipendentemente da pioggia o mareggiate, periodicamente gli scantinati si allagano. E' acqua pulita, dolce; sembra potabile. Sale all'improvviso, danneggiando provviste, attrezzature, carte e quant'altro ogni famiglia conserva in cantina», affermano Raffaele Paolini, Rosario Russo, Vincenzo Di Peco, Ottavio Montanaro a nome di tutti gli inquilini dello stabile Ater, al civico 27 di rione Michetti. «L'acqua arriva a mezza gamba e dobbiamo scendere negli scantinati, dove abbiamo anche i contatori dell'Enel, con gli stivali di gomma. In questi anni abbiamo inviato fax all'Ater e al Comune per chiedere il loro intervento, nessuno ha risposto. E siamo costretti ad arrangiarci da soli per aspirare l'acqua con una pompa idrovora in prestito. Come togliamo l'acqua dal nostro scantinato, pian piano il livello si abbassa anche in quelli vicini». Stessa situazione al civico 63. «Qui stiamo ancora peggio», rileva un'anziana residente, Gabriella Cignelli, mostrando il degrado del seminterrato causato dall'umidità. «L'anno scorso con l'allagamento mi sono giocata il congelatore», aggiunge una donna che abita in una vicina palazzina privata. «Sono scesa in cantina e mi sono ritrovata con i piedi nell'acqua. Per fortuna è scattato il contatore, altrimenti potevo rimanere fulminata». Pensando a una perdita nella rete idrica, i residenti hanno interessato anche l'Aca, l'azienda che gestisce il servizio idrico e fognario. «Una prima volta, l'Aca ha trovato delle perdite nella condotta dell'acqua potabile che corre lungo la ferrovia. Le ha riparate e sembrava che il problema si fosse risolto». Invece nei giorni scorsi c'è stato un nuovo allagamento. «L'Aca è tornata, ha scavato nello stesso punto dell'altra volta, ma non ha trovato nulla. Forse ci sono rotture in altri punti e andrebbe rifatta tutta la linea. Così, l'Aca ha richiuso i buchi e noi siamo rimasti con gli scantinati allagati», continuano i residenti. «Anche il pozzetto di ispezione alla rete idrica è allagato: ci sono almeno 70 centimetri d'acqua. C'è chi dice che è acqua di falda, il cui livello sale quanto piove», continuato i residenti. «Se fosse così, il problema dovremmo averlo avuto da sempre e non solo negli ultimi due anni. Queste case sono degli anni Cinquanta, ma in passato non si è mai verificato niente del genere. E' accaduto solo qualche volta con l'acqua di fogna quando i pozzetti si riempivano, ma non con l'acqua pulita. Ora le fogne sono state sistemate e funzionano. A chi dobbiamo rivolgerci?». Dopo l'ultimo allagamento, giovedì il Comune ha mandato la Protezione civile per un sopralluogo. E' stato predisposto un intervento per aspirare l'acqua dai seminterrati. «Una soluzione tampone», sottolineano i residenti che stanno pensando di protestare con una raccolta di firme. «Se tutto è dovuto alle rotture nella rete idrica, considerati i danni che abbiamo, non vogliamo più pagare le bollette dell'acqua», concludono. © RIPRODUZIONE RISERVATA Argomento: CENTRO Pag. 7
Data: Estratto da pagina: 30-01-2011 Il Centro 4 ricostruzione, l'ombra della 'ndrangheta - Altre Il presidente di Corte d'appello: è la cosca più pericolosa ma i controlli funzionano Sono circa mille le inchieste penali per morti nei crolli o truffa ai danni dello Stato avviate in seguito al terremoto L'AQUILA. E' sempre la 'ndrangheta la criminalità organizzata più interessata agli appalti del «cantiere più grande d'Europa». Lo ha ribadito nella sua relazione il presidente della Corte di appello Giovanni Canzio. Ma il fenomeno è ancora circoscritto grazie ai controlli preventivi. Sono circa mille le inchieste avviate dalla Procura della Repubblica dell'Aquila in seguito al terremoto tra il 2009 e il 2010 tra quelle sui crolli e quelle su reati contro la pubblica amministrazione. «Il fenomeno delle infiltrazioni, che senz'altro esiste», si legge nella relazione del presidente Giovanni Canzio, «appare ancora connotato da dimensioni circoscritte: i 17 casi di ingerenze criminali accertati costituiscono oggi l'1,1 per cento del totale delle imprese la cui posizione è stata già definita, in tutto 1.526. Occorre sottolineare che i provvedimenti interdittivi hanno portato alla luce tentativi di infiltrazione nella ricostruzione da parte di tutte le consorterie criminali: fra le quali le imprese legate alla Sacra corona unita leccese, imprese colluse con sodalizi di stampo camorristico o con il clan dei Casalesi e imprese di cui sono stati accertati legami con Cosa Nostra. Ma la consorteria criminale più attiva appare essere al momento la 'ndrangheta, che ha tentato di ingerirsi nel circuito dei subappalti attraverso imprese legate a“ 'ndrine” operanti nell'Italia settentrionale». Canzio, probabilmente, allude ad alcune ditte con sede a Reggio Emilia scovate nei controlli preventivi. Infatti, la malavita calabrese non si propone mai negli appalti con ditte originarie di quella regione, ma è solita nascondersi dietro imprese con sedi in altre aree geografiche. In relazione agli appalti, una torta che complessivamente si aggira sui 15 miliardi, Canzio fa sapere che la Prefettura ha definito il 76 per cento dei procedimenti di rilascio delle informazioni antimafia per il 2010 per 1265 imprese, di cui 345 aquilane. Sono state emesse 37 informazioni «atipiche» per imprese a rischio, mentre 14 sono state le interdizioni a lavorare nei cantieri, tre delle quali hanno riguardato la provincia dell'Aquila. «Al momento» ha detto Canzio «i moduli di contrasto contro il rischio infiltrazione nella ricostruzione pesante risultano efficaci». ALTRE INCHIESTE. I procedimenti per i reati contro la pubblica amministrazione aperti dalla Procura dell'Aquila riguardanti la ricostruzione sono 802: 456 aperti nel 2010 e 446 nel 2009. A queste si aggiungono le 218 inchieste in seguito ai crolli. «Sono state avviate» prosegue la relazione «indagini in collaborazione con la Prefettura dell'Aquila e in collegamento con la Dda, in vari procedimenti aperti per possibili infiltrazioni della criminalità organizzata nei cantieri per la ricostruzione o per lo smaltimento di macerie. E, sempre a cura della Dda, sono in corso indagini preliminari in riferimento al fenomeno della ricostruzione, per i doverosi accertamenti in merito ad eventuali irregolarità o criticità di rilievo penale nella gestione della cosa pubblica e al pericolo di infiltrazioni della criminalità organizzata nel tessuto cittadino e regionale, in vista degli ingenti finanziamenti pubblici in questa fase». SULLA COSTA. Bisogna fare attenzione anche alle infiltrazioni sulla costa. «Riguardo al fenomeno della criminalità organizzata», ha detto il presidente nella relazione in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario, «va sottolineato il forte impegno della Direzione distrettuale antimafia dell'Aquila, che nel 2010 ha aperto 29 procedimenti a fronte dei 19 del 2009. «Numerosi i procedimenti per associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti» ha continuato il presidente della Corte d'appello «dove sembra delinearsi l'ingresso nella regione, in particolare sulla costa adriatica, di clan camorristici o della 'ndrangheta per la gestione del territorio e di tale attività. Sembra che i rom, in relazione allo spaccio, si siano organizzati e partecipino attivamente ai traffici affiliandosi ad altri gruppi etnici organizzati». GRAN LAVORO. Il presidente Canzio, inoltre, ha elogiato tutto il personale della giustizia per i risultati ottenuti, rammaricandosi per lo scarso numero di addetti nelle cancellerie andati in pensione e non rimpiazzati. © RIPRODUZIONE RISERVATA Argomento: CENTRO Pag. 8
Data: Estratto da pagina: 31-01-2011 Il Centro 4 piazza dove c'era la casa dello studente - Altre Sarà un luogo della memoria in ricordo degli universitari che sono morti il sei aprile L'AQUILA. Realizzare nello spazio dove c'era la casa dello studente una piazza come luogo della memoria per ricordare gli universitari scomparsi il 6 aprile 2009. La proposta é stata lanciata dal commissario dell'Azienda diritto agli studi universitari (Adsu), Francesco D'Ascanio, il quale ne ha parlato con le istituzioni trovando «condivisione sul progetto». «Nell'area della struttura crollata in via XX Settembre, in cui morirono otto giovani» ha detto D'Ascanio «sarà realizzata una grande piazza commemorativa di tutti gli studenti universitari scomparsi a causa del terremoto. Su questo mi sembra ci sia un'ampia condivisione. Inoltre, nella parte sottostante la piazza troverà spazio un parcheggio a due piani». La casa dello studente dell'Adsu sarà ricostruita altrove e per il momento ci sono due idee progettuali. «La prima idea» sottolinea D'Ascanio «è quella di farla al posto dell'ex clinica universitaria in via Duca degli Abruzzi, nei pressi dell'ex ospedale San Salvatore, dove sarà realizzato il polo universitario umanistico, e dove andranno anche numerosi uffici. Si tratterebbe di una soluzione centrale, nuova, visto che l'edificio dovrà essere abbattuto, e che ben si interfaccerebbe con il recupero, da parte della Curia, di parte delle strutture che ospitavano i Salesiani, per creare una sorta di asse culturale umanistico. La seconda ipotesi riguarda lo stabile che fino al terremoto ospitava gli uffici dell'Inail, in via Filomusi Guelfi. L'edificio è di proprietà del fondo immobiliare pubblico e deve essere demolito; può essere un'ipotesi alternativa». CASE PER STUDENTI OGGI. La situazione a oggi per quanto riguarda gli alloggi per studenti è la seguente: nella caserma Campomizzi sono alloggiati 300 studenti anche se la previsione finale è di 420. Altri 120 sono ospiti della casa dello studente San Carlo Borromeo a Coppito, la cui gestione è della Curia aquilana. Nell'ex Reiss Romoli dovrebbero andare 350 giovani. VIA XX SETTEMBRE. Lungo via XX Settembre ci sarà anche un altro luogo della memoria che ricorderà tutte le 309 vittime del terremoto del sei aprile. Su proposta della Fondazione 6 aprile per la vita il Comune ha dato tempo fa l'assenso alla realizzazione a Piazzale Paoli di una fontana sui bordi della quale saranno incisi i nomi delle vittime e tutt'intorno sarà realizzata un'area verde che, dice la Fondazione 6 aprile, «sarà il posto per riflettere, pregare per chi ha fede, ricordare e guardare agli anni futuri con gli occhi di chi non vuole e non deve dimenticare ma è pur sempre consapevole che ricostruire L'Aquila, il suo tessuto economico, la sua identità sociale non è compito che può essere rimandato o affidato ad altri». La primogenitura dell'idea di una fontana della memoria da realizzare a piazzale Paoli è stata degli studenti del liceo scientifico vincitori di un concorso di idee sulla ricostruzione della città. CHIESA ANIME SANTE. Entro la fine di febbraio saranno appaltati i lavori per il recupero della chiesa di Santa Maria del Suffragio, meglio nota come Anime Sante, che si trova in piazza Duomo e che é uno dei simboli del terremoto. Lo ha reso il vice commissario per i beni culturali, Luciano Marchetti la cui struttura si occupa di tutti quei monumenti il cui restauro viene finanziato da Stati esteri. L'intervento é finanziato con circa 9 milioni di euro, di cui metà del governo francese e metà della Protezione civile nazionale. Marchetti sottolinea che la progettazione portata avanti sia da tecnici francesi sia italiani, é in via di ultimazione e a tale proposito la prossima settimana é in programma una riunione congiunta. Parte delle Anime Sante, dopo la messa in sicurezza, é stata già riaperta al culto. (g.g.) © RIPRODUZIONE RISERVATA Argomento: CENTRO Pag. 9
Data: Estratto da pagina: 31-01-2011 Il Centro 5 controlli, niente codice per seguire i soldi - Altre Appalti privati, avvio incerto per il numero unico di progetto studiato per battere le mafie L'AQUILA. «Il codice unico di progetto per respingere le mafie? Non c'è, per ora». Si sente rispondere così chi oggi presenta la richiesta di contributo per riparare la casa danneggiata dal terremoto. Il Cup (Codice unico di progetto), un codice alfanumerico univoco che identifica quell'appalto e accompagna il progetto sin dalla sua nascita, non è disponibile, per ora. Tanto che sulle pratiche viene messo un appunto: «Finanziamento perfezionabile solo in presenza del Cup». FALSA PARTENZA. Il Cup, secondo quanto previsto nella Gazzetta ufficiale 305 del 31 dicembre 2010, sarebbe dovuto entrare in vigore con l'anno nuovo ma finora il debutto pare essersi arenato tra i lacci della burocrazia. E così, mentre il prefetto Giovanna Maria Rita Iurato loda l'importanza dei controlli nei cantieri privati finanziati con fondi pubblici, per sconfiggere i tentativi di assalto delle cosche malavitose, concetto ribadito anche sabato scorso, all'inaugurazione dell'anno giudiziario, la macchina stenta a partire. Infatti, al momento, non è ancora disponibile quel codice che il Comune, ente erogatore del finanziamento, dovrebbe trascrivere su ciascun provvedimento. La mancanza del codice alfanumerico non blocca l'iter della pratica. Tuttavia, esauriti tutti i passaggi, dalla richiesta di contributo fino alla disponibilità dei fondi e al conseguente via libera per l'erogazione, arriverà il momento in cui senza quel codice non si prendono i soldi. Entro la fine di febbraio il problema dovrebbe essere superato. A CHE SERVE. Il codice unico di progetto, un sistema di controllo usato per gli appalti pubblici, è stato esteso anche ai lavori privati che, nel caso dell'Aquila del post-terremoto rappresentano una straordinarietà assoluta e, come tale, meritevole di ogni attenzione. I controlli nei cantieri, gli accessi, sono stati introdotti dal prefetto Franco Gabrielli ai tempi del suo mandato aquilano. Nei mesi scorsi i prefetti Frattasi e Iurato hanno illustrato lo schema di contratto per i lavori privati e le linee guida varate dal comitato grandi opere. Due contromisure alle infiltrazioni mafiose di nuovo denunciate dal presidente della Corte d'Appello Giovanni Canzio. Oltre all'elenco delle regole che committente e appaltatore devono seguire per portare a termine i lavori di riparazione degli immobili danneggiati dal terremoto, come la presentazione del certificato della Camera di commercio munito della dicitura antimafia dei subappaltatori «che il committente provvederà a inviare alla prefettura competente», si è presa in considerazione l'importanza dei controlli. COME FUNZIONA. Un numero segue ogni progetto, così si sa dove vanno a finire i soldi nei vari passaggi da chi concede il contributo a chi lo riceve fino a chi stende l'ultima pennellata di vernice nelle case da ristrutturare. Fino all'ultimo subappalto. Secondo la prefettura, la novità del Cup non comporta oneri burocratici aggiuntivi per il cittadino. La tracciabilità è a carico dei Comuni, all'atto della richiesta dell'erogazione del contributo. Tocca alla pubblica amministrazione assicurare il procedimento e non sarà il cittadino a dover richiedere il numero seriale destinato a identificare quel determinato progetto oppure l'opera da realizzare. Un numero riportato su tutti i pagamenti, dal Comune fino al cittadino, attraverso l'identificazione di tutti i successivi pagamenti che vengono effettuati in favore dell'impresa incaricata di svolgere i lavori. Il Cup dovrà essere riportato su tutti i tipi di pagamento, destinati ad avvenire nella forma del bonifico bancario o postale già ampiamente in uso nei Comuni. GLI ACCESSI. L'altro strumento, quello degli accessi nei cantieri, è di fondamentale importanza, visto che i condomìni, dove l'affidamento dei lavori avviene senza gara e senza alcun vaglio preventivo, sono la gallina dalle uova d'oro per le imprese colluse con le cosche. Un altro strumento è quello delle white list, l'elenco delle imprese «pulite», formula già prevista come elenco di imprese non soggette a inquinamento mafioso operanti in settori a rischio come forniture di materiali edilizi, inerti, calcestruzzo e bitume; gestione delle cave, movimento terra; smaltimento rifiuti; gestione di discariche. Anche se, in questo caso, si era posto il problema dell'impossibilità di creare un elenco di fornitori obbligatori dei servizi senza correre il rischio di violare il diritto comunitario. © RIPRODUZIONE RISERVATA Argomento: CENTRO Pag. 10
Data: 28-01-2011 Corriere Adriatico Il prefetto Tronca in visita a Pesaro Invia l'articolo ad un tuo amico Compila i campi sottostanti per inviare l'articolo ad un tuo amico Tuo nome e cognome *: La tua e-mail *: Nome e cognome del tuo amico *: E-mail del tuo amico *: Aggiungi un messaggio personale: I campi contrassegnati con l'asterisco sono obbligatori Pesaro Alle ore 11 il capo del dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile presso il Ministero dell'Interno, Prefetto Francesco Paolo Tronca, visiterà il comando provinciale vigili del fuoco. Col prefetto Attilio Visconti saranno ad accogliere Tronca, i parlamentari, il direttore regionale dei vigili Alocci, il dirigente della protezione civile regionale Oreficini, i comandanti provinciali delle Marche, Matteo Ricci e i sindaci di Urbino, Fano, Cagli, Macerata Feltria e i vertici delle Forze di polizia. Argomento: CENTRO Pag. 11
Data: 28-01-2011 Corriere Adriatico L'esperienza del terremoto aquilano Invia l'articolo ad un tuo amico Compila i campi sottostanti per inviare l'articolo ad un tuo amico Tuo nome e cognome *: La tua e-mail *: Nome e cognome del tuo amico *: E-mail del tuo amico *: Aggiungi un messaggio personale: I campi contrassegnati con l'asterisco sono obbligatori Fermo Stasera alle 21.30, nell'aula multimediale di via Mazzini, il servizio Protezione civile del Comune organizza un incontro di studio, rivolto a volontari e tecnici, sulla tematica Assistenza alla popolazione nelle grandi aree di emergenza, l'esperienza di Paganica. Relatore sarà Riccardo Ricci, disaster manager dell'Anci Umbria, che ha svolto le funzioni di referente per la popolazione aquilana. Argomento: CENTRO Pag. 12
Data: 29-01-2011 Corriere Adriatico Trovato morto il pilota del Cessna Frenetiche ricerche nella notte, poi ieri mattina il recupero della salma e del velivolo appena acquistato Invia l'articolo ad un tuo amico Compila i campi sottostanti per inviare l'articolo ad un tuo amico Tuo nome e cognome *: La tua e-mail *: Nome e cognome del tuo amico *: E-mail del tuo amico *: Aggiungi un messaggio personale: I campi contrassegnati con l'asterisco sono obbligatori Sassoferrato Non sono riusciti a nascondere le ore passate a setacciare il monte Foria alla ricerca del Cessna disperso da giovedì pomeriggio, i soccorritori accorsi dall'Umbria e dalle Marche. I loro visi tirati e gli occhi stanchi parlavano da soli. Ore e ore a perlustrare, ciaspole ai piedi, la montagna che divide Montelago di Sassoferrato da Isola Fossara di Scheggia. Ore che la neve, il freddo pungente e quella nebbia che avvolgeva ogni cosa hanno reso ancora più difficili e lunghe. E alla fine trovare il pilota disperso morto. “L'aereo - racconta un agente del soccorso tecnico speleo-alpino-fluviale - lo abbiamo individuato a mezzanotte e mezza. Vicino a Poggio Bisacce, a 830 m di altezza, nel comune di Scheggia ma a pochissimi metri dal confine che divide l'Umbria dalle Marche. I luoghi erano così impervi e la neve così spessa che siamo stati costretti ad aspettare le prime ore del mattino per raggiungerlo”. Per trovare, alle 8.30 del mattino, tra i rottami, le il povero pilota morto, schiacciato dall'abitacolo sformato dall'impatto. Un pilota affermato Auro Malinconici, 59 anni, che ritornava a Bastia Umbria alla guida dell'aereo bianco dalla livrea rossa e marrone acquisito poche ore prima all'Aeroclub di Falconara. Un mezzo usato che doveva far crescere la flotta dell'Italy Wings srl, la società di commercio e noleggio di piccoli aeroplani, di cui era diventato da poco socio. Lui che, con la moglie Abigaele, da una vita lavorava alle poste e sarebbe andato a breve in pensione. Lui, che il brevetto da pilota lo aveva preso quando faceva il militare e la sua libertà la viveva volando in aereo, guidando moto da cross, o scalando i monti. Era decollato dall'aeroporto di Falconara alle 14.47 senza piano di volo. Perché per questi aerei non esiste l'obbligo di comunicare una rotta prestabilita e si naviga a vista. Doveva atterrare alle 15,30 ma purtroppo a Foligno non è mai arrivato. L'ultimo contatto radio alle ore 15.09 e l'allarme alle 15.45 che fa scattare la macchina del soccorso. Una macchina impressionante per l'efficacia. Per il numero di uomini in campo: una sessantina con i vigili del fuoco di Fabriano, Ancona, Perugia, Gubbio, Cagli e Fano; i comandi dei carabinieri di Sassoferrato guidati dal maresciallo Giuseppe Giudice e quelli di Scheggia Pascelupo; la polizia provinciale e il corpo forestale di Perugia e una quarantina di uomini del Soccorso speleo-alpino-fluviale con anche unità cinofile venuti dall'umbria, da Macerata, Ancona, Pesaro ed Ascoli, e la protezione civile. Una macchina dove operavano un gatto delle nevi, un elicottero dell'aeronautica, due elicotteri dei carabinieri, uno dei forestali di stanza a Roma che ha portato giù la salma da Poggio Bisacce. Argomento: CENTRO Pag. 13
Data: 29-01-2011 Corriere Adriatico Sversamenti pericolosi Revocate le concessioni Invia l'articolo ad un tuo amico Compila i campi sottostanti per inviare l'articolo ad un tuo amico Tuo nome e cognome *: La tua e-mail *: Nome e cognome del tuo amico *: E-mail del tuo amico *: Aggiungi un messaggio personale: I campi contrassegnati con l'asterisco sono obbligatori Montegranaro Il Genio civile e la Protezione civile della Provincia ha emesso due ordinanze di propria competenza per la revoca temporanea delle concessioni idriche per piccole derivazioni ad otto pozzi ad uso potabile lungo il fiume Chienti, rilasciate al Consorzio del Tennacola nei Comuni di Montegranaro e di Sant'Elpidio a Mare. I provvedimenti fanno seguito a quello emanato dalla Provincia di Macerata in riferimento allo sversamento di sostanze bitumose che ha interessato lo stesso Chienti, creando una situazione di allarme in relazione a probabili danni ambientali. L'Amministrazione provinciale ha così richiesto ai Comuni interessati di conoscere se sussistano nel proprio territorio situazioni di rischio. “Dopo aver ricevuto la comunicazione da parte della Provincia di Macerata - ha affermato l'assessore Adolfo Marinangeli - ci siamo subito attivati affinché venisse emessa un'ordinanza da parte dei nostri uffici a tutela della salute degli abitanti della sponda destra del fiume Chienti nei Comuni di Montegranaro, Sant'Elpidio a Mare e Porto Sant'Elpidio”. Argomento: CENTRO Pag. 14
Data: 30-01-2011 Corriere Adriatico "La frazione diverrà il più funzionale parco formativo" “La frazione diverrà il più funzionale parco formativo” Invia l'articolo ad un tuo amico Compila i campi sottostanti per inviare l'articolo ad un tuo amico Tuo nome e cognome *: La tua e-mail *: Nome e cognome del tuo amico *: E-mail del tuo amico *: Aggiungi un messaggio personale: I campi contrassegnati con l'asterisco sono obbligatori Fabriano La frazione di Belvedere è il luogo eletto di uno dei presidi più importanti della Protezione Civile in Italia. Un centro ancora in pieno sviluppo, per una realtà che punta sulla completezza dei servizi a disposizione. Si pensa a nuove casette per dei depositi, si lavorerà per un centro convegni da circa 200 posti, trasformabile in aule o mense e addirittura ad un eliporto. Certo c'è purtroppo qualche macchia. “Ci sono rimaste delle piccole cose da sistemare – osserva Castriconi – come la vecchia chiesetta del paese ormai pericolante e con il tetto quasi sfondato. Pensavamo che la questione si potesse risolvere in poco tempo e invece siamo ancora in queste condizioni. In realtà l'edificio è su un suolo pubblico e oltretutto custodisce la madonna dell'olmo molto cara al paese. In fondo la si poteva aggiustare molto tempo fase solo si fosse operato con molta più bontà, più buona volontà e meno cattiveria ”. Un problema anche questo in fase di risoluzione. “Questo diverrà il migliore e più funzionale parco formativo per la Protezione Civile in tutta Italia – assicura l'assessore ai lavori pubblici Sandro Romani -. Alcuni passaggi per trovare le soluzioni adatte ad alcune problematiche, saranno già inseriti nel prossimo bilancio, mentre per altri percorsi ci sarà bisogno di maggiori sinergie, ma il progetto è questo”. Argomento: CENTRO Pag. 15
Data: 30-01-2011 Corriere Adriatico Avvelenavano il mare Invia l'articolo ad un tuo amico Compila i campi sottostanti per inviare l'articolo ad un tuo amico Tuo nome e cognome *: La tua e-mail *: Nome e cognome del tuo amico *: E-mail del tuo amico *: Aggiungi un messaggio personale: I campi contrassegnati con l'asterisco sono obbligatori Napoli Antonio Bassolino era “a conoscenza della inadeguatezza degli impianti e degli illeciti in corso”: è un passaggio dell'ordinanza di custodia cautelare notificata l'altro ieri a 14 persone, tra cui il prefetto Corrado Catenacci e la dirigente della Protezione civile Marta Di Gennaro, accusati di avere riversato in mare tonnellate di percolato. Bassolino è indagato assieme a Gianfranco Nappi, l'ex dirigente della sua segreteria, e all'ex assessore regionale all'Ambiente, Luigi Nocera. Dall'ordinanza, che conta un migliaio di pagine, emerge del resto che a molti era nota la gravità della situazione e il potenziale pericolo per l'ambiente e la salute, ma che volutamente tutto questo non veniva fatto trapelare. Argomento: CENTRO Pag. 16
Data: 28-01-2011 Corriere Fiorentino «Firenze è senza piani contro ogni emergenza» Corriere Fiorentino "" Data: 28/01/2011 Indietro CORRIERE FIORENTINO - FIRENZE sezione: Cronaca data: 28/01/2011 - pag: 5 «Firenze è senza piani contro ogni emergenza» Firenze è pronta a fronteggiare le emergenze climatiche o ambientali? No. Mancano il piano ambientale, aeroportuale e della neve, mentre quello sismico e idraulico sono inadeguati. A rivelarlo, ieri, davanti alla commissione qualità urbana del Comune, il capo della Protezione civile di Palazzo Vecchio, Luigi Brandi. «Siamo in forte ritardo» , afferma Brandi. Anche sul rischio alluvione: «È stata fatta prevenzione strutturale spiega ma il piano contro il rischio idraulico è datato e va rivisto alla luce delle successive normative; abbiamo già avviato un tavolo per coinvolgere l'area vasta. E per il piano sismico ci sono solo delle procedure» . Anche per i rischi ambientali manca un piano ed esistono soltanto «procedure informali» e nel caso di incidenti aerei, Peretola ha un piano solo per il territorio aeroportuale. L'ultima delle situazioni di emergenza è stata la nevicata del 17 dicembre: «Non deve intervenire solo Quadrifoglio dice Brandi ma anche volontari, i mezzi del Comune e gli agricoltori» . «Siamo profondamente preoccupati» , ha commentato il consigliere del gruppo Spini Tommaso Grassi. (F. S.) RIPRODUZIONE RISERVATA Argomento: CENTRO Pag. 17
Data: 30-01-2011 Corriere di Bologna La Protezione civile: nevica oggi e domani Corriere di Bologna "" Data: 30/01/2011 Indietro CORRIERE DI BOLOGNA - BOLOGNA sezione: Cronaca data: 30/01/2011 - pag: 9 La Protezione civile: nevica oggi e domani Una allerta meteo per neve è stata diramata dalla Protezione civile dell'Emilia-Romagna per 42 ore, da ieri sera alle 19 fino alle 13 del lunedì. Oggi le precipitazioni interesseranno rilievi di tutta la regione e le pianure delle province di Piacenza, Parma, Reggio, Modena e Bologna. Sui rilievi ci si attende fino a 40 centimetri di neve; nelle pianure bolognesi dovrebbero attestarsi tra 5 e 10 centimetri. Argomento: CENTRO Pag. 18
Data: 28-01-2011 Corriere di Siena Formazione per Protezione civile In programma lezioni sulle emergenze. Prevista un'esercitazione per posti di comando. SIENA28.01.2011 indietro L'Associazione Radioamatori & Cb "Il Palio" di Siena presenta un corso di formazione in Protezione civile. Argomento degli incontri saranno le sale operative e le radiocomunicazioni di emergenza, gestite in tre maxi argomenti. Si inizierà con una introduzione al "Sistema Protezione civile" per arrivare alle note sulle sale operative passando attraverso una infarinature sulle telecomunicazioni alternative. A fine attività è prevista una semplice esercitazione per posti di comando. Questo tipo di formazione si rivolge agli iscritti dell'associazione, che lo stanno già frequentando, alle altre strutture di volontariato ed a tutti quei cittadini che desiderano fare Protezione civile all'interno del Cb "Il Palio". Il corso si terrà nella zona di Siena, mentre per motivi organizzativi è preferibile comunicare la propria adesione entro il prossimo 3 febbraio. La frequentazione delle lezioni è aperta a tutti e gratuita. Per informazioni: associazione@cbpalio.org o contattare Giovanni 347.58.42.558 o Ezio 339.43.77.052 Argomento: CENTRO Pag. 19
Data: Estratto da pagina: 30-01-2011 La Gazzetta di Modena 28 frana a montebaranzone minaccia la strada - Provincia Famiglie e ditte rischiano di restare isolate. Danni alla linea elettrica PRIGNANO. Un consistente movimento franoso si è mosso in questi giorni a Montebaranzone di Prignano, causando disagi e problemi. Via Pianazza vede ora la sua percorribilità seriamente compromessa anche se rimane ancora aperta al traffico. Inoltre, si teme ora per i cavi della linea elettrica a media tensione di 15.000 volt che si sono notevolmente abbassati nel giro di pochi giorni, per il Rio Vallurbana che corre parallelo a via Pianazza e rischia di vedersi occluso il percorso, nonché per la decina di famiglie e per le cinque attività produttive presenti nella zona, che si troverebbero in gravi difficoltà qualora via Pianazza fosse chiusa al traffico. «L'amministrazione comunale è intervenuta - ha dichiarato il sindaco di Prignano, Mauro Fantini - segnalando l'accaduto alla direzione generale dell'Ambiente e Difesa della costa della Regione, all'agenzia regionale di Protezione Civile, al servizio provinciale di Protezione Civile, al servizio tecnico Bacini degli affluenti del Po e al consorzio di bonifica dell'Emilia Centrale. Augurandoci un pronto intervento da parte degli organi preposti, al momento come amministrazione comunale stiamo cercando di assicurare la percorribilità di via Pianazza. E' forte la preoccupazione per famiglie e attività produttive in zona». Il responsabile dell'ufficio tecnico comunale, Antonio Bardelli, ha già effettuato venerdì scorso un primo sopralluogo con Enrico Leuratti del Servizio del Po. Lo stesso Bardelli ha spiegato: «Si tratta di un aggravamento della frana che ha già interrotto nella primavera 2010 via Cervarola a Montebaranzone. Ora la frana è scesa a valle fino a via Pianazza, posta sulla fondovalle del Rio Vallurbana, e interessa la sede stradale per un fronte di circa 150 metri, oltre a minacciare l'officiosità del Rio Vallurbana per circa 200 metri». Francesco Benassati, consigliere comunale di minoranza e residente nella zona della frana, ha aggiunto: «Il problema più grande lo stanno vivendo le famiglie e le attività produttive che sono a monte, le quali con la chiusura di via Pianazza si vedrebbero precluso l'accesso diretto a Sassuolo. Già con i camion non è più possibile riuscire a passare. Tutto è iniziato una decina di giorni fa: il primo segnale è stato un avvallamento, poi la situazione si è aggravata». Per il ripristino della frana che ha interrotto via Cervarola, nel novembre scorso la Regione aveva deliberato lo stanziamento di 60.000 euro e i lavori sarebbero dovuti iniziare nella primavera di quest'anno. Alla luce degli ultimi accadimenti, l'importo dei lavori sarà molto più elevato. Argomento: CENTRO Pag. 20
Data: 30-01-2011 La Gazzetta di Modena i giudici: bassolino sapeva degli illeciti INCHIESTA RIFIUTI I giudici: «Bassolino sapeva degli illeciti» NAPOLI. Antonio Bassolino era «sempre bene a conoscenza della inadeguatezza degli impianti e degli illeciti in corso»: è un passaggio dell'ordinanza di custodia cautelare notificata a 14 persone, tra cui il prefetto Corrado Catenacci e la dirigente della Protezione civile Marta Di Gennaro, ex vice di Guido Bertolaso, accusati di avere riversato in mare tonnellate di percolato. Bassolino è indagato assieme a Gianfranco Nappi, l'ex dirigente della sua segreteria, e all'ex assessore regionale all'Ambiente Luigi Nocera. Dall'ordinanza emerge che a molti era nota la gravità della situazione e il pericolo per l'ambiente e la salute, ma volutamente tutto questo non veniva fatto trapelare. L'Assobalneari Campania, insieme al Wwf e ad altre associazioni, si costituirà parte civile. E ieri in oltre 10mila ieri a Quarto alla marcia contro l'insediamento della discarica in via Spinelli. Argomento: CENTRO Pag. 21
Data: 28-01-2011 La Gazzetta di Parma Online Traffico illecito di rifiuti: 14 arresti, uno anche a Parma 28/01/2011 - Parma | Condividi! Stampa Invia ad un amico Sequestri di documentazione sono stati messi in atto in diverse sedi istituzionali, come la Prefettura di Napoli, la Regione Campania ma anche la Protezione civile di Roma e in sedi di aziende di rilievo nazionale, in seguito all'arresto di 14 persone accusate di associazione per delinquere, truffa e reati ambientali, tra le quali l'ex vice di Guido Bertolaso alla Protezione Civile, Marta Di Gennaro, e il prefetto Corrado Catenacci, ex commissario straordinario per i rifiuti in Campania. Notificate numerose informazioni di garanzia. L'indagine, durata fino al luglio 2010 e prosecuzione di quella conclusa nel maggio 2008 - nota con il nome di 'Operazione Rompiballe', che ha portato all'arresto di 25 indagati per traffico illecito di rifiuti - è stata sviluppata mediante attività tecniche, nonchè riscontri documentali, che hanno permesso di acquisire gravi indizi di colpevolezza nei confronti di ex uomini politici, professori universitari, dirigenti della pubblica amministrazione e tecnici delle strutture commissariali che si sono avvicendati al Commissariato per l'emergenza rifiuti della Regione Campania dal 2006 al 2008. Persone, questa l'accusa, che in qualità di responsabili del processo di smaltimento del 'percolatò prodotto dal sistema regionale, utilizzavano gli impianti di depurazione di acque reflue della Regione Campania contribuendo all'inquinamento del tratto costiero del litorale napoletano. Le ordinanze di custodia cautelare - 8 in carcere e sei ai domiciliari - sono state eseguite a Napoli, Roma, Caserta e Parma. Per ora non si conoscono altri particolari sugli aspetti parmigiani dell'operazione. Argomento: CENTRO Pag. 22
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