RASSEGNA STAMPA a cura di Be Public -Paola Perrotta - Congresso Cduo
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TESTATA DATA AGENZIE ADNKRONOS 10/04/2018 ADNKRONOS 10/04/2018 DIRE SANITÀ 11/04/2018 DIRE SANITÀ 11/04/2018 DIRE SANITÀ 11/04/2018 ANSA 17/04/2018 QUOTIDIANI AVVENIRE 15/04/2018 CORRIERE DELLA SERA 22/04/2018 LA REPUBBLICA 24/04/2018 RADIO E TV RADIO CUSANO CAMPUS 24/04/2018 RADIO OREB 16/05/2018 TG 2 - MEDICINA 33 16/05/2018 PERIODICI IO DONNA – CORRIERE DELLA SERA 24/04/2018 PANORAMA DELLA SANITA’ 16/05/2018 ONLINE UNIROMA.IT 09/04/2018 QUOTIDIANO SANITA’ 09/04/2018 SANITA INFORMAZIONE 09/04/2018 PANORAMA DELLA SANITA’ 09/04/2018 METEO WEB 10/04/2018 PAGINE MEDICHE 10/04/2018 DIRE 11/04/2018 ODONTOIATRIA 33 11/04/2018 CONTATTO LAB 13/04/2018 QUOTIDIANO SANITA’ 13/04/2018 SANITA INFORMAZIONE 13/04/2018 Zz7 13/04/2018
ESAURIENTE 16/04/2018 IN SALUTE NEWS 16/04/2018 ANSA 17/04/2018 ODONTOIATRIA 33 16/04/2018 CROTONEINFORMA 17/04/2018 LIBEROQUOTIDIANO 17/04/2018 ODONTOIATRIA 33 16/04/2018 LIBEROQUOTIDIANO 19/04/2018 ODONTOIATRIA 33 20/04/2018 IN SALUTE NEWS 24/04/2018 QUOTIDIANO SANITA’ 23/04/2018 DICA 33 23/04/2018 EZ ROME 23/04/2018 DIARIO DEL WEB 23/04/2018 IO DONNA 10/05/2018
DATA: 10-04-2018 Salute: la bocca un organo “spia” di malattie, il microbiota orale arma di prevenzione "Il cavo orale è un organo 'spia' dove è possibile identificare i segni sintomatici di molte malattie" Un prelievo del microbiota orale per capire se ci si ammalerà di parodontite o se un intervento è riuscito. E’ il futuro, non troppo lontano, che potrebbe aprirsi indagando la popolazione di batteri, circa 750 specie diverse, che vivono nella bocca. “Il cavo orale non va considerato semplicemente come la sede dei denti o della lingua, ma come un organo ‘spia’ dove è possibile identificare i segni sintomatici di molte malattie“. A spiegarlo all’Adnkronos Salute è Antonella Polimeni, direttore del Dipartimento testa-collo del Policlinico Umberto I- Università Sapienza di Roma e presidente del 25esimo congresso del Collegio dei docenti universitari di discipline odontostomatologiche (Cduo), che si terrà a Roma dal 12 al 14 aprile. Sono già oltre 2 mila gli iscritti. Il congresso è incentrato proprio sulle malattie sistemiche e sul microbiota orale. “Le tematiche selezionate quest’anno vogliono sottolineare la centralità della salute orale – ricorda la Polimeni – e la sua stretta correlazione con diverse specialità mediche. In quest’ottica la grande novità della 25.esima edizione è il coinvolgimento di prestigiose società scientifiche di area medica, con l’intento di rafforzare il rapporto multidisciplinare sul tema del microbiota orale e delle malattie sistemiche“. “Il cavo orale è facilmente ispezionabile, anche se ancora molti carcinomi della bocca vengono diagnosticati in ritardo – chiosa la presiedente del congresso Cduo – In futuro per alcune patologie basterà fare semplici prelievi per valutare la popolazione batterica e sviluppare strategie di intervento“. Le difficoltà attuali però sono di tipo quantitativo: in ogni microlitro di placca sono presenti milioni di batteri, quindi è ancora molto difficile fare un’analisi predittiva. Lo scenario immaginato dagli specialisti “è quello di mettere a punto protocolli di diagnosi precoce o di andamento della malattie. Uno degli studi dell’Università Sapienza di Milano – anticipa la Polimeni – che saranno presentati nella giornata di venerdì 13 aprile, riguarda la correlazione tra una particolare specie di batteri del cavo orale e l’andamento dell’artrite reumatoide“. Il microbiota orale salverà anche il sorriso degli italiani? “La salute della bocca – risponde la Polimeni – è migliorabile e il tema dell’accessibilità alla cure odontoiatriche è ancora annoso. La salute orale è considerata come un indicatore di benessere socio-economico come ha rilevato l’Istat. I Lea in odontoiatria non coprono tutti i bisogni e ritengo che questo argomento vada approfondito con il prossimo Governo“.
DATA: 11-04-2018 Sanità I poveri hanno fino a 8 denti imeno rispetto a ricchi ROMA – I poveri hanno fino a 8 denti in meno rispetto ai ricchi. Quanto alle patologie orali, queste colpiscono nel mondo quasi 4 miliardi di persone, di cui circa la metà affette da carie non trattate o parodontiti. Studi su larga
scala confermano che i ceppi patogeni responsabili dell’infiammazione locale del cavo orale sono oggi considerati in modo importante anche nelle malattie sistemiche tra cui le malattie cardiovascolari, l’ictus, il diabete, le polmoniti, ma anche forme tumorali, malattie autoimmuni come artrite reumatoide, fino all’insorgere negli anziani della sindrome di Alzheimer. Si parlerà di questo in occasione del 25esimo Congresso nazionale del Collegio dei Docenti universitari nelle discipline Odontostomatologiche (Cduo), che si svolgerà il 12 aprile presso il Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche e Maxillo-Facciali dell’Università Sapienza di Roma, per proseguire il 13 e 14 aprile al Parco dei Principi Grand Hotel. “Alcuni studi- fanno sapere intanto gli esperti- puntano l’attenzione sull’incidenza di tumori del cavo orale, in particolare il carcinoma a cellule squamose dove la parodontite cronica gioca un ruolo decisivo, fra giovani e donne: ogni anno, nel mondo si registrano fra 350mila e 400mila nuovi casi. Inoltre, diversi fattori, come la dieta, il fumo, lo stress, le cure farmacologiche e i cambi ormonali possono influenzare l’equilibrio del microbioma orale, spostandolo verso uno stato in cui i batteri associati a problemi possono predominare”. La salute orale è quindi un indice di povertà: una ricerca pubblicata sul ‘Journal of Dental Research’ nel 2014 dimostra come raggiunti i 70 anni di età le persone povere hanno otto denti in meno rispetto ai ricchi. Anche l’Istat ha recentemente inserito al primo posto, nel paniere dei fabbisogni, il dentista. ( “Tenere in equilibrio e in salute le oltre 600 colonie batteriche- spiega Antonella Polimeni, presidente del Congresso e direttrice del dipartimento Testa Collo dell’Umberto I dell’Università Sapienza Università di Roma- o microbioma orale complessivo, che popolano la nostra cavità orale ed i suoi habitat (denti, gengive, palato, lingua, tonsille) a loro volta articolati in tanti microbiota che ne caratterizzano la comunità batterica presente in un tessuto, rappresenta uno dei compiti principali oggi affidati all’Odontostomatologia, specie con l’incedere dell’età e dell’invecchiamento che rende l’individuo fragile. L’equilibrio del microbioma è dunque legato a doppio
filo con quello del sistema immunitario: si tratta di un’autentica sentinella diagnostica“. Nel consentire la valutazione dell’intero ecosistema del cavo orale, il microbioma orale risulta determinante per lo stato di salute dell’individuo poiché è in stretto collegamento con habitat contigui quali faringe, esofago, orecchio medio, trachea, polmoni, vie nasali e dei seni mascellari. Il microbioma orale può essere anche particolarmente importante a causa delle opportunità di accesso al cervello attraverso il nervo olfattivo sul tetto del naso o attraverso le abbondanti innervazioni del cavo orale del trigemino e di altri nervi cranici. “In breve- aggiunge Enrico Gherlone, presidente del Cduo e primario dell’Unità Operativa Complessa di Odontoiatria dell’Ospedale San Raffaele di Milano- la salute orale non può mai essere messa in disparte dalla salute generale poiché queste sono in una relazione bidirezionale. Eppure, l’Italia è al terzultimo posto per le cure odontoiatriche e l’assistenza odontoiatrica pubblica fa fatica a decollare, soprattutto per mancanza d’investimenti e scarsità di risorse, a fronte di un sistema quasi totalmente in mano alle cliniche private”. Nel Rapporto Istat 2017 dentista al primo posto del paniere dei fabbisogni E’ evidente come lo stato di salute orale si configuri come un indicatore di povertà e uno strumento epidemiologico di evidenza di costi sociali. Nella fascia di pazienti sopra i 15 anni solo l’11,7% ha usato il servizio pubblico, il 86,9% si è rivolto al privato e l’80% ha sostenuto una spesa di tasca propria. Nonostante il fatto che a partire dal 2014, anche grazie al miglioramento delle condizioni del Paese e allo sviluppo di nuove forme organizzate di offerta odontoiatrica, la spesa in cure odontoiatriche sia aumentata, superando i 9 miliardi di euro, troppe persone sono costretti a rinunciare alle cure odontoiatriche. Come si è detto, l’Italia è al terzultimo posto nella Ue per le cure odontoiatriche: 45,8% della popolazione sopra i 15 anni contro una media europea del 60,1%. Il mercato è segmentato, l’odontoiatria pubblica è costituita
da Ospedali e ASL, Poli universitari e Strutture private convenzionate; mentre le strutture private, che costituiscono più del 90% delle realtà, sono frazionate in studi tradizionali e società di capitale quali catene di studi odontoiatrici, grandi centri privati, network di dentisti. Alcuni dati. La situazione dell’offerta delle cure odontoiatriche in Italia vede che nonostante ci siano 61.140 dentisti iscritti all’albo e circa 40mila studi professionali e associati, solo 3.500 dentisti lavorano nel Servizio sanitario nazionale a fronte di 3 milioni di italiani che ogni anno si rivolgono a strutture pubbliche. L’approccio dei pazienti quindi è molto diverso rispetto agli altri tipi di cura, poiché costretti ad accedere quasi esclusivamente al privato, con ovvie barriere economiche per i meno abbienti, provocando una notevole discriminazione sociale.
DATA: 17-04-2018 Dal dentista con l'emofilia, ora maggiore sicurezza Igiene denti 3 volte al giorno e controlli Redazione ANSA ROMA 17 aprile 201818:18 Dal dentista con l'emofilia, ora maggiore sicurezza © ANSA/Ansa + CLICCA PER INGRANDIRE (ANSA)- ROMA, 17 APR - Vincere la paura del dentista è importante per i pazienti fragili, in particolare gli emofilici, la cui malattia congenita provoca un difetto di coagulazione del sangue. Questo uno dei messaggi che arriva al termine del Simposio "Approccio Multidisciplinare Odontoiatrico Nei Soggetti Fragili: Clinica, Ricerca Ed Esperienze Cliniche" in collaborazione con Siocmf e Sioh, al centro dei lavori del 25° Congresso Nazionale Cduo - Collegio dei Docenti Universitari di Discipline Odontostomatologiche. La raccomandazione arriva in occasione della
giornata mondiale dell'emofilia. Grazie ad un accordo con l'Associazione Italiana centri emofilia, sono stati realizzati protocolli che aumentano la sicurezza del paziente, già garantita dalle terapie attualmente disponibili. Il problema è diffondere i protocolli in ogni Centro di emofilia " evidenzia Francesco Riva Direttore del Reparto di Chirurgia Odontostomatologica dell'Ospedale George Eastman dell'Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico Umberto I di Roma. "D'altro canto- aggiunge- il paziente emofilico sapendo a cosa va incontro, deve avere una maggiore attenzione all'igiene orale, seguendo un'attenta prevenzione che va dal lavarsi i denti tre volte al giorno, ai controlli periodici per ridurre le carie e l'eventualità dell'estrazione di denti. Il problema inizia fin da piccoli, quando spuntano i primi dentini, con rischio di sanguinamento che non si ferma perché manca il fattore di coagulazione. Con la prima dentizione, è consigliabile dire alle mamme, quindi, di aumentare il fattore di coagulazione, per evitare il rischio di emorragia". (ANSA).
QUOTIDIANI
DATA: 15-04-2018
48 SALUTE Domenica 22 Aprile 2018 Corriere della Sera Medicina L Terapie a correlazione con i vari organi e apparati potrebbe trasformare il microbiota in un interno, ndr) del microbiota influenza la salute dell’ospite e l’invecchiamento, lo sviluppo di Adesso si pensa nuovo target terapeutico. «In qualche modo probiotici geneticamente ingegnerizzati potrebbe anche a probiotici — sottolinea il professor Francesco Landi, responsabile di Riabilitazione geriatrica al rappresentare un nuovo paradigma terapeutico per promuovere un invecchiamento in salute». ingegnerizzati Policlinico Gemelli di Roma — la composizione «Una modulazione personalizzata del microbiota , genetica del microbiota potrebbe rappresentare anche in base all’età, potrà portare all’obiettivo di uno dei meccanismi in grado di modificare la mantenere un profilo microbico tale da offrire le longevità: se l’omeostasi (cioè la capacità degli maggiori probabilità di prevenire la fragilità e organismi viventi di mantenere un equilibrio promuovere la salute muscolare» conclude Landi. Il microbiota della bocca 600 e oltre Le colonie batteriche 4 miliardi circa Le persone colpite da patologie ci dice come stiamo (o microbioma orale alla bocca nel mondo complessivo), di cui: il 50% circa affette che popolano da carie non trattate la nostra bocca o parodontiti alla bocca Ilnostrocavooraleèunorganospiaattraverso IN ITALIA 3 milioni 7,9% cuièpossibileidentificareisegnalidimoltemalattie. Le persone che si rivolgono La quota di cittadini che ha dovuto rinunciare alle cure Lecoloniebatteriche(enonsolo)sonoindispensabili al pubblico per le cure odontoiatriche dentali per motivi economici (negli ultimi 12 mesi) Quanti fanno ricorso Gli interventi più richiesti (risposta multipla) L e patologie della bocca sono «le malattie chi. Nel suo Rapporto dell’ottobre 2017 (si veda alle cure odontoiatriche Dai 15 anni in su Tra gli over 65 L’appello più democratiche in assoluto» dice la il grafico), l’Istituto nazionale di statistica ha Visite di controllo 79,9% professoressa Antonella Polimeni, diret- inserito il dentista al primo posto nel paniere 68,8% 45,8% Sopra i 15 anni Restituire tore del Dipartimento Testa Collo del Po- dei fabbisogni. Secondo il report, nella fascia Ricostruttive dentali 36,5% centralità liclinico Universitario Umberto I di Roma. di pazienti sopra i 15 anni solo l’11,7% ha usato (es: devitalizzazioni, 27,1% all’odontoiatria Come darle torto? Secondo l’Organizzazione il servizio pubblico, l’ 86,9% si è rivolto al priva- otturazioni) 36,1% Sopra i 65 anni all’interno Mondiale della Sanità ne soffrono quasi 4 mi- to e l’80% ha sostenuto una spesa di tasca pro- Cure parodontali 20,6% della medicina liardi di persone, di cui circa la metà affette da pria. 43,8% 29,2% Sopra i 75 anni 18,3% generale carie non trattate o parodontiti. Negli ultimi quattro anni, anche grazie al Estrazioni 25,2% e del Sistema E qui entra in gioco il microbiota, ovvero miglioramento delle condizioni del Paese e al- sanitario, l’insieme di batteri, virus, funghi e altri organi- lo sviluppo di nuove forme organizzate di of- La media 6,3% 60,1% Riabilitazione dentale 8,0% diminuire le smi unicellulari che della bocca sono ospiti e ferta odontoiatrica, la spesa in cure odontoia- europea disparità sociali compagni da quando l’uomo viene al mondo. triche è aumentata, superando i 9 miliardi di Apparecchi correttivi 5,3% (es: dentiera, impianti) 2,7% e rilanciare Da almeno tre lustri si sta cercando di capire euro. Ancora troppe persone sono però co- Fonte: Oms; Istat 2017 CdS il settore come quest’organo vero e proprio condizioni strette a rinunciare alle cure odontoiatriche. Il pubblico in la salute e che ruolo abbia nella comparsa del- mercato è segmentato, l’odontoiatria pubblica odontoiatria: le malattie. Studi su larga scala confermano è costituita da ospedali e Asl, poli universitari liani che ogni anno si rivolgono a strutture è l’appello dei che i ceppi patogeni responsabili dell’infiam- e strutture private convenzionate; mentre le Interdipendenza pubbliche, tuttavia, solo 3.500 dentisti lavora- docenti di mazione locale del cavo orale possono svolge- strutture private, che costituiscono più del L’equilibrio del sistema no nel Servizio Sanitario Nazionale. Odontostoma- re un ruolo importante anche nelle malattie si- 90% delle realtà, sono frazionate in studi tradi- «L’approccio dei pazienti quindi è molto di- tologia. Ma stemiche tra cui quelle cardiovascolari, l’ictus, zionali e società di capitale (come catene di immunitario e quello verso rispetto agli altri tipi di cura — rimarca il come arricchire il diabete, le polmoniti, ma anche forme tu- studi odontoiatrici, grandi centri privati, dei nostri microscopici Collegio —, perché sono costretti ad accedere l’offerta morali, malattie autoimmuni come artrite reu- network di dentisti). ospiti sono connessi quasi esclusivamente al privato, con ovvie bar- pubblica? matoide (assieme al professor Guido Valesini, Qual è la situazione dell’offerta di cure riere economiche per i meno abbienti, provo- Con misure responsabile della Reumatologia sempre al odontoiatriche in Italia? Abbiamo 61.140 denti- cando una notevole discriminazione sociale». più decise Policlinico Umberto I di Roma, il gruppo della sti iscritti all’Albo e circa 40mila studi profes- Ruggiero Corcella ed efficaci professoressa Polimeni ha ultimato uno stu- sionali e associati. A fronte di 3 milioni di ita- © RIPRODUZIONE RISERVATA come la lotta dio sulla relazione fra artrite reumatoide e bat- all’abusivismo, terio Porphyromonas gingivalis che ha coin- la creazione di volto 15o pazienti ed è ora in attesa di pubbli- Fondi sanitari cazione), fino all’insorgere negli anziani della e integrativi sindrome di Alzheimer. e l’ottenimento Diversi fattori, come la dieta, il fumo, lo di sgravi fiscali stress, le cure farmacologiche e i cambi ormo- per pazienti nali possono influenzare l’equilibrio del mi- che effettuino crobiota, spostandolo verso uno stato in cui i cure batteri «cattivi» possono predominare. odontoiatriche. Per questo, come spiega ancora la professo- ressa Antonella Polimeni, «tenere in equili- brio e in salute le oltre 600 colonie batteriche, o microbioma orale complessivo (la somma di tutte le sostanze prodotte da questi microbi, compresi gli antibiotici, e anche il loro patri- monio genetico, ndr), che popolano la nostra cavità orale e i suoi habitat, rappresenta uno dei compiti principali oggi affidati all’odonto- stomatologia, specie con l’incedere dell’età e dell’invecchiamento che rende l’individuo fra- gile. L’equilibrio del microbioma è dunque le- gato a doppio filo con quello del sistema im- munitario: si tratta di un’autentica sentinella diagnostica». Il tema del rischio e della correlazione tra microbiota orale e malattie sistemiche è stato al centro della tre giorni di lavori del 25° Con- gresso Nazionale CDUO – Collegio dei Docenti Un fegato attivo favorisce la depurazione dell’organismo, aiuta l’equilibrio dei grassi, per scoprire novità e prodotti. Universitari di Discipline Odontostomatologi- che, appena concluso a Roma. in particolare del colesterolo, dona vitalità Il microbioma orale risulta determinante e benessere psicofisico. per lo stato di salute dell’individuo perché è in stretto collegamento con «habitat» contigui quali faringe, esofago, orecchio medio, tra- chea, polmoni, vie nasali e dei seni mascellari. Può essere anche particolarmente impor- è un integratore di inositolo in compresse a lento rilascio, tecnologia brevettata che ne ottimizza la biodisponibilità. Seguici anche su tante a causa delle opportunità di accesso al cervello attraverso il nervo olfattivo sul tetto INOSIMA Complex unisce all’inositolo: del naso o attraverso le abbondanti innerva- Colina, per il supporto della funzione epatica zioni del cavo orale del trigemino e di altri ner- Vitamina E, per la protezione dallo stress ossidativo vi cranici. «In breve, — aggiunge Enrico Gherlone, INOSIMA COMPLEX. UN AIUTO PER UN PRONTO RECUPERO presidente del Collegio dei Docenti Universita- ri di discipline Odontostomatologiche — la salute orale non può mai essere messa in di- sparte dalla salute generale, poiché queste so- no in una relazione bidirezionale. Eppure, l’Italia è al terzultimo posto in Europa per le cure odontoiatriche e l’assistenza odontoiatri- Per saperne ca pubblica fa fatica a decollare, soprattutto di più per mancanza di investimenti e scarsità di ri- sugli argomenti sorse, a fronte di un sistema quasi totalmente della salute in mano alle cliniche private». Integratore di inositolo purissimo. 100 compresse a lento rilascio. in generale La salute orale è di fatto ormai diventata un http://www. indice di povertà: una ricerca pubblicata sul PER CICLI PROLUNGATI E DI MANTENIMENTO. www.promin.it - IN FARMACIA corriere.it/ Journal of Dental Research nel 2014 dimostra salute come raggiunti i 70 anni di età le persone po- vere hanno otto denti in meno rispetto ai ric- VkVSIyMjVm9sb0Vhc3lSZWFkZXJfQWRuIyMjYzAzMTZjMzQtNjE1Yi00ZmQ4LWIzOTYtY2Y3NmYxYWY5NjllIyMjMjAxOC0wNS0xNFQxMTowODozOSMjI1ZFUg==
54 Terza età perdita di denti, scarsa salute orale e parlare del rapporto tra salute orale, dell’Umberto I di Roma - o microbioma orale Questione di microbioma sviluppo di deficit cognitivi e demenza fragilità dell’anziano e invecchiamento attivo complessivo, è uno dei compiti principali nell’invecchiamento. A metterlo in luce, attraverso quattro parole chiave: microbiota, dell’Odontostomatologia, specie con Ce l’ha ricordato anche il rapporto Istat durante il 25mo congresso nazionale il Cduo, malattie sistemiche, rischio e correlazione. l’incedere dell’età. L’equilibrio del pubblicato a ottobre scorso: in Italia più si il Collegio dei docenti universitari di «Tenere in salute le oltre 600 colonie microbioma è legato a doppio filo con quello Martedì invecchia meno si dà importanza ai denti. C discipline odontostomatologiche, gli esperti batteriche - ha spiegato Antonella Polimeni, del sistema immunitario: si tratta di 24 aprile Così come esiste una forte associazione tra chiamati a raccolta a Roma, anche per direttrice del dipartimento Testa collo un’autentica sentinella diagnostica». 2018 è la regola del quattro, senza dimenticarsi che la visita di lingua, per limitare l’accumulo di C’ i falsi miti e molto al- tro dietro un gesto controllo va fatta ogni sei mesi e «in quell’occasione — rimarca lo placca spesso responsabile dell’ali- tosi. Tra i falsi miti c’è anche quel- quotidiano come lavar- specialista — è bene eseguire se c’è lo del tipo di spazzolino da acqui- Igiene si i denti. Lo dice chiaramente Ma- bisogno una seduta di igiene orale stare: «I più credono che per deter- rio Giannoni, presidente della professionale». gere i denti siano necessari ener- commissione nazionale dei corsi Non solo: lavarsi i denti richie- gia e spazzolino duro, in realtà ser- P universitari di Igiene dentale. de uno schema ben preciso. «Esi- vono delicatezza, buona gestione «Una corretta igiene orale è fonda- stono numerose tecniche di spaz- dei movimenti e spazzolino medio R E Com’è difficile mentale e allontana anche il ri- schio di erosione, gengivite, paro- dontite e alitosi», aggiunge l’esper- zolamento, ognuna ha le sue indi- cazioni a seconda dell’età, della manualità e delle apparecchiatu- o meglio ancora morbido». Il col- luttorio, invece, va usato solo se c’è bisogno e per tempi limitati. V E lavarsi i denti to che, senza troppi giri di parole, demolisce le convinzioni di molti quando si parla di denti, gengive, bocca e anche di lingua. Quest’ulti- re protesiche o ortodontiche pre- senti in bocca», fa notare Gianno- ni. E per imparare a farlo corretta- mente è bene prendere “lezioni” Basta così? In realtà no. Perché spazzolino (da cambiare ogni tre mesi circa), dentifricio, filo inter- dentale e in alcuni casi lo scovoli- ma erroneamente trascurata: «Va dall’igienista dentale. Ne basta no (su indicazione del dentista) N pulita anch’essa con lo spazzoli- una. Del resto denti e lingua van- non possono tutto. Ogni sei mesi no». Quanto alle quattro regole si no puliti ogni volta che si mangia, circa c’è bisogno di quella che erro- Z Allontana gengiviti, erosioni, paradontiti parte dalla puntualità «nell’effet- meglio se a distanza di 30 minuti. neamente chiamiamo pulizia dei Ma vanno seguite le regole. Eccole tuare la detersione dei denti dopo Ma non è finita qui: «In media spaz- denti. Termine che per Giannoni I aver mangiato»; poi bisogna «im- zoliamo i denti per 40-45 secondi, andrebbe abolito perché ridutti- piegare gli strumenti adatti alla in realtà sono necessari almeno vo: «Si tratta in realtà di igiene ora- O propria condizione orale indicati due minuti, dedicando 30 secondi le professionale e consiste nella ri- di ANNA RITA CILLIS dall’igienista dentale e non acqui- per ogni quadrante della bocca», mozione di tartaro, placca e pig- N stati a casaccio»; dire basta o limi- rimarca Giannoni. Dopodiché è ne- menti con appositi strumenti». tare l’assunzione di alimenti acidi cessario usare il filo interdentale — Provate ora a dare per scontato un E e comunque subito dopo il loro solo il 2 % degli italiani lo fa — e infi- gesto come lavarsi i denti. consumo lavarsi i denti. Il tutto ne spazzolare anche il dorso della ©RIPRODUIONE RISERVATA Pericoli notturni In bocca c’è scritto come IL TEMPO DELLA CURA dormiamo BOLOGNA, 3-6 MAGGIO 2018 Apnee del sonno: la diagnosi precoce la fa il dentista coprire che si soffre S di apnee notturne dal dentista. È possibile. Come è emerso a Ro- ma durante il 25mo congresso na- zionale del Collegio dei docenti universitari di discipline odonto- stomatologiche (Cduo): «L’odon- toiatra ha il ruolo di “sentinella diagnostica” perché può ricono- scere precocemente i sintomi ri- conducibili alla sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (Osas)», spiega Antonella Polime- ni, coordinatrice del gruppo di la- voro che ha realizzato le Linee guida nazionali per la prevenzio- ne e il trattamento odontoiatrico delle apnee ostruttive nel sonno, con il ministero della Salute. Sebbene sia il più frequente tra i disturbi respiratori delle not- ti degli italiani — spesso associato ad altre patologie, come il diabe- te — è ancora sottovalutato. Si ma- nifesta per lo più attraverso sinto- mi come russamento, bocca sec- ca, stimolo ripetuto di notte ad Il Festival della Scienza Medica riunisce ogni anno a Bologna scienziati e clinici di andare al bagno e risvegli con fama internazionale: quattro giorni di conferenze, incontri e dibattiti per rendere sensazione di soffocamento, nei accessibile al grande pubblico la cultura medico-scientifica e le sue sfide. Un casi più gravi. punto fermo per gli addetti ai lavori e per coloro che desiderano accostarsi ai «La diagnosi, clinica e stru- temi tradizionali e di frontiera delle scienze biomediche. mentale, e la decisione del per- corso terapeutico per russamen- to e Osas è multidisciplinare», L’edizione 2018 vede in programma oltre 70 eventi e più di 100 relatori tra cui continua l’esperta. Per interveni- i premi Nobel May-Britt Moser, Robert Lefkowitz, Michael Rosbash e i massimi re nelle scelte terapeutiche di esperti di neuroscienze, medicina interna, innovazione e tecnologia in campo questa sindrome, oltre all’odon- medico-sanitario, oncologia e alimentazione. toiatra, infatti, è importante an- che il parere dello pneumologo, del neurologo e del cardiologo. www.bolognamedicina.it «Tuttavia la decisione sull’utiliz- zo e sulle caratteristiche del di- Bologna Medicina @BolognaMedicina spositivo orale sono di competen- za dell’odontoiatra il quale, in ca- so di Osas lieve o moderata — con- clude — può applicare un disposi- tivo intraorale a scopo terapeuti- co». – sara pero ©RIPRODUZIONE RISERVATA VkVSIyMjVm9sb0Vhc3lSZWFkZXJfQWRuIyMjYzAzMTZjMzQtNjE1Yi00ZmQ4LWIzOTYtY2Y3NmYxYWY5NjllIyMjMjAxOC0wNS0xNFQxMToxMzoxNyMjI1ZFUg==
RADIO E TV
DATA: 24-04-2018 Intervista alla Prof. Antonella Polimeni Tema: Apnee Ostruttive del sonno
DATA: 16-05-2018 Intervista alla Prof. Antonella Polimeni Tema: Apnee Ostruttive del sonno
DATA: 16-05-2018 TG 2 MEDICINA 33
PERIODICI
DATA: 05-05-2018
DATA: 01-05-2018
ONLINE
DATA: 09-04-2018 25° CONGRESSO NAZIONALE DEL COLLEGIO DEI DOCENTI UNIVERSITARI DISCIPLINE ODONTOSTOMATOLOGICHE (CDUO) giovedì 12 aprile 2018, 17:30 Aula magna CU001 - Palazzo del Rettorato - Piazzale Aldo Moro 5, Roma venerdì 13 aprile 2018, 09:00 Parco dei Principi Grand Hotel - Via G. Frescobaldi, 5 Roma sabato 14 aprile 2018, 09:00 Parco dei Principi Grand Hotel - Via G. Frescobaldi, 5 Roma Giovedì 12 aprile presso l'Aula magna del Palazzo del Rettorato, avrà luogo la cerimonia inaugurale del 25° Congresso nazionale del Collegio dei Docenti universitari discipline odontostomatologiche (Cduo), a seguire si terranno i corsi precongressuali presso la Clinica odontoiatrica del Dipartimento di Scienze odontostomatologiche e maxillo-facciali della Sapienza. Il congresso proseguirà venerdì 13 e sabato 14 aprile presso il Parco dei Principi Grand Hotel. La docente Antonella Polimeni è la presidente del congresso CDUO. Le tematiche selezionate sono microbiota orale, malattie sistemiche, rischio, correlazione per sottolineare la centralità dell’odontostomatologia nell’ambito della medicina generale e la sua correlazione con le diverse specialità mediche, nell’ottica di restituire il ruolo fondativo della medicina del cavo orale in un quadro non più solo di benessere ma di autentica salute del nostro organismo. La presidente del congresso è Antonella Polimeni, direttore del Dipartimento Testa collo del Policlinico Umberto I. L’appuntamento rappresenta un’occasione unica di scambio fra i vari protagonisti del mondo dell’odontoiatria: dal mondo accademico, alla libera professione, al servizio sanitario nazionale, con un’attenzione particolare all’attività scientifico-formativa rivolta ai più giovani, che da sempre sono i principali destinatari della “mission” culturale del Collegio. Verrà dato grande spazio alla ricerca con un PhD Day organizzato dalla Sapienza che precederà la cerimonia inaugurale incentrato sulla ricerca preclinica e traslazionale nei “curriculum oral science” dei PhD delle università italiane, in cui si segnala l’intervento della ricercatrice Dongmei. Grande novità di questa edizione è il coinvolgimento di prestigiose società scientifiche di area bio-medica, con l’intento di rafforzare il rapporto di interdisciplinarietà del tema scelto dalla Comunità accademica. Per ulteriori dettagli consultare il programma in allegato.
DATA:09-04-2018 Odontostomatologia. Dal 12 al 14 aprile a Roma il Congresso del Collegio docenti universitari L’evento scientifico, si aprirà il 12 aprile presso il Dipartimento di Scienze odontostomatologiche e maxillo-facciali della Sapienza Università di Roma per proseguire il 13 e 14 aprile al Parco dei Principi Grand Hotel. Grande novità di questa edizione è il coinvolgimento di Società Scientifiche di area bio-medica, con l’intento di rafforzare il rapporto di interdisciplinarietà del tema scelto dalla Comunità Accademica. IL PROGRAMMA 09 APR - Microbiota orale, malattie sistemiche, rischio, correlazione sono quattro parole chiave che danno il titolo al 25° Congresso Nazionale del Collegio dei Docenti Universitari di discipline Odontostomatologiche (Cduo), l’appuntamento annuale che rappresenta un’occasione unica di scambio fra i vari protagonisti del mondo dell’odontoiatria dal mondo accademico, alla libera professione, al servizio sanitario nazionale, con un’attenzione particolare all’attività scientifico-formativa rivolta ai più giovani, che da sempre sono i principali destinatari della “mission” culturale del Collegio. L’evento scientifico, si aprirà il 12 aprile presso il Dipartimento di Scienze odontostomatologiche e maxillo-facciali della Sapienza Università di Roma per proseguire il 13 e 14 aprile al Parco dei Principi Grand Hotel. La Presidente del Congresso è Antonella Polimeni, Direttore del Dipartimento Testa Collo del Policlinico Umberto I, Sapienza Università di Roma. Le tematiche selezionate vogliono sottolineare la centralità dell’odontostomatologia nell’ambito della medicina generale e la sua correlazione con le diverse specialità mediche, nell’ottica di restituire il ruolo fondativo della medicina del cavo orale in un quadro non più solo di benessere ma di autentica salute del nostro organismo. Verrà dato grande spazio alla ricerca con un PhD DAY organizzato dalla Sapienza di Roma che precederà la cerimonia inaugurale e incentrato sulla ricerca preclinica e traslazionale nei “curriculum oral science” dei PhD delle università italiane, in cui si segnala l’intervento della ricercatrice Dongmei Deng dell’Academic Centre for Dentistry Amsterdam (ACTA) sulla ricerca microbiologica in odontostomatologia. Grande novità di questa edizione è il coinvolgimento di Società Scientifiche di area bio-medica, con
l’intento di rafforzare il rapporto di interdisciplinarietà del tema scelto dalla Comunità Accademica. A contribuire la Fondazione per la Ricerca della Società Italiana di Endocrinologia; la Società Italiana di Cardiologia; la Società Italiana di Diabetologia; la Società Italiana di Gerontologia e Geriatria; la Società Italiana di Microbiologia e la Società Italiana di Reumatologia. Più in dettaglio, il programma scientifico del Congresso si svilupperà in tre giornate prevedendo lo svolgimento di numerosi workshop e simposi, organizzati dalle società scientifiche e dalle aziende. Parallelamente all’affermarsi del ruolo attribuito al microbioma o massa batterica orale in rapporto ai processi infiammatori, un’attenzione del tutto particolare verrà data alla Sindrome delle Apnee ostruttive nel Sonno (Obstructive Sleep Apnea Syndrome OSAS), attraverso un Simposio promosso dalla Società Italiana di Odontostomatologia e Chirurgia Maxillo-Facciale (SIOCMF) dove, partendo dalle linee guida nazionali 2014 del Ministero della Salute, deve essere riconosciuto all’Odontoiatria il compito di “sentinella diagnostica” provvedendo altresì, accanto ad uno specifico affiancamento formativo in sede universitaria, anche alla risoluzione terapeutica tramite l’applicazione di specifici dispositivi medici intraorali in collaborazione con la SIMSO, la SIOeChCF e la SICMF. L’appuntamento con il Congresso Nazionale CDUO s’indirizza poi quest’anno ai quasi 13 milioni di over65 oggi in Italia, per i quali, in linea con lo sviluppo di politiche di prevenzione sanitaria, diviene prioritario recepire la normativa europea volta a diffondere comportamenti e pratiche quotidiane che favoriscano un invecchiamento in salute, un invecchiamento attivo. Problemi di masticazione e conseguente rischio di malnutrizione per gli anziani, a fronte di un quadro di disuguaglianze economiche e previdenziali insieme ad un incremento proprio delle malattie croniche, non possono che rappresentare un impegno della medicina odontoiatrica verso i cittadini, cui dare risposta nell’esercizio costante della professione. La sensibilità all’evolversi delle condizioni sociali ed epidemiologiche impone infine al CDUO di fare il punto sul rapporto tra pazienti disabili, e dunque la disabilità nel suo complesso, e le prestazioni odontoiatriche erogate. La persona disabile, a causa dei propri deficit spesso motori, alle terapie farmacologiche che deve seguire, o a difetti sistemici a viso e bocca, non riesce a prendersi autonomamente cura dei propri denti e quindi spesso trascura la propria igiene orale contraendo molto più facilmente carie, malattie come la parodontite o problemi alla funzione masticatoria. Un approccio multidisciplinare e un rapporto attento e attivo con le famiglie dei pazienti disabili possono rappresentare il punto di partenza della riflessione in occasione del Congresso Nazionale. 09 aprile 2018 © Riproduzione riservata
DATA: 09-04-2018 OMCEO, ENTI E TERRITORI 9 aprile 2018 Odontoiatria, al via il 25° Congresso Nazionale del Collegio dei Docenti Universitari discipline Odontostomatologiche Microbiota orale, malattie sistemiche, rischio e correlazione. Sono quattro parole chiave che danno il titolo al 25° Congresso Nazionale del Collegio dei Docenti Universitari di discipline Odontostomatologiche (CDUO), l’appuntamento annuale che rappresenta un’occasione unica di scambio fra i vari protagonisti del mondo dell’odontoiatria: mondo accademico, libera professione, SSN con un’attenzione particolare all’attività scientifico-formativa rivolta ai più […] di Redazione Microbiota orale, malattie sistemiche, rischio e correlazione. Sono quattro parole chiave che danno il titolo al 25° Congresso Nazionale del Collegio dei Docenti Universitari di discipline Odontostomatologiche (CDUO), l’appuntamento annuale che rappresenta un’occasione unica di scambio fra i vari protagonisti del mondo dell’odontoiatria: mondo accademico, libera professione, SSN con un’attenzione particolare all’attività scientifico-formativa rivolta ai più giovani, che da sempre sono i principali destinatari della “mission” culturale del Collegio. L’evento scientifico si aprirà il 12 aprile presso il Dipartimento di Scienze odontostomatologiche e maxillo-facciali della Sapienza Università di Roma per proseguire il 13 e 14 aprile nella piacevole ambientazione del Parco dei Principi Grand Hotel circondato dal verde di Villa Borghese. La Presidente del Congresso è la Professoressa Antonella Polimeni – Direttore del Dipartimento Testa Collo del Policlinico Umberto I, Sapienza Università di Roma – ; il fulcro è la centralità dell’odontostomatologia nell’ambito della medicina generale e la sua correlazione con le diverse specialità mediche, nell’ottica di restituire il ruolo fondativo della medicina del cavo orale in un quadro non più solo di benessere ma di autentica salute del nostro organismo. Verrà dato grande spazio alla ricerca con un PhD DAY che precederà la cerimonia inaugurale in cui si segnala l’intervento della ricercatrice Dongmei Deng dell’Academic Centre for Dentistry Amsterdam(ACTA) sulla ricerca microbiologica in odontostomatologia.
Il programma scientifico del Congresso si svilupperà in tre giornate prevedendo lo svolgimento di numerosi workshop e simposi: un’attenzione del tutto particolare verrà data alla Sindrome delle Apnee ostruttive nel Sonno (Obstructive Sleep Apnea Syndrome OSAS), attraverso un Simposio promosso dalla Società Italiana di Odontostomatologia e Chirurgia Maxillo-Facciale (SIOCMF) dove, partendo dalle linee guida nazionali 2014 del Ministero della Salute, deve essere riconosciuto all’Odontoiatria il compito di “sentinella diagnostica”. L’appuntamento con il Congresso Nazionale CDUO s’indirizza poi quest’anno ai quasi 13 milioni diover65 oggi in Italia, per i quali, in linea con lo sviluppo di politiche di prevenzione sanitaria, diviene prioritario recepire la normativa europea volta a diffondere comportamenti e pratiche quotidiane che favoriscano un invecchiamento in salute, un invecchiamento attivo. Infine, si farà il punto sul rapporto tra pazienti disabili e le prestazioni odontoiatriche erogate. La persona disabile, a causa dei propri deficit spesso motori, alle terapie farmacologiche che deve seguire, o a difetti sistemici a viso e bocca, non riesce a prendersi autonomamente cura dei propri denti e quindi spesso trascura la propria igiene orale contraendo molto più facilmente carie, malattie come la parodontite o problemi alla funzione masticatoria. Un approccio multidisciplinare e un rapporto attento e attivo con le famiglie dei pazienti disabili possono rappresentare il punto di partenza della riflessione in occasione del Congresso Nazionale. QUI PER CONSULTARE IL PROGRAMMA
DATA: 09-04-2018 25° Congresso Nazionale del Collegio dei Docenti Universitari discipline Odontostomatologiche (Cduo) 12/04/2018 Parco dei Principi Grand Hotel Via G. Frescobaldi, 5 - Roma Data / Ora Date(s) - 12/04/2018 - 14/04/2018 Microbiota orale – malattie sistemiche – rischio – correlazione sono quattro parole chiave che danno il titolo al 25° Congresso Nazionale del Collegio dei Docenti Universitari di discipline Odontostomatologiche (CDUO), l’appuntamento annuale che rappresenta un’occasione unica di scambio fra i vari protagonisti del mondo dell’odontoiatria dal mondo accademico, alla libera professione, al servizio sanitario nazionale, con un’attenzione particolare all’attività scientifico-formativa rivolta ai più giovani, che da sempre sono i principali destinatari della “mission” culturale del Collegio. A presiedere il Congresso è la Prof. Antonella Polimeni, Direttore del Dipartimento Testa Collo del Policlinico Umberto I, Sapienza Università di Roma, accompagnata in questo ruolo istituzionale dal Prof. Enrico Gherlone, Presidente del CDUO e Primario dell’Unità Operativa Complessa di Odontoiatria dell’Ospedale San Raffaele di Milano. L’evento scientifico si aprirà il 12 aprile presso il Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche e Maxillo-Facciali La Sapienza Università di Roma per proseguire il 13 e 14 aprile nella piacevole ambientazione del Parco dei Principi Grand Hotel circondato dal verde di Villa Borghese. Le tematiche selezionate vogliono sottolineare la centralità dell’odontostomatologia nell’ambito della medicina generale e la sua correlazione con le diverse specialità mediche, nell’ottica di restituire il ruolo fondativo della medicina del cavo orale in un quadro non più solo di benessere ma di autentica salute del nostro organismo. Verrà dato grande spazio alla ricerca con un PhD
DAY organizzato da La Sapienza di Roma che precederà la cerimonia inaugurale e incentrato sulla ricerca preclinica e traslazionale nei “curriculum oral science” dei PhD delle università italiane, in cui si segnala l’intervento della ricercatrice Dongmei Deng dell’Academic Centre for Dentistry Amsterdam (ACTA) sulla ricerca microbiologica in odontostomatologia. Grande novità di questa edizione è il coinvolgimento di prestigiose Società Scientifiche di area bio-medica, con l’intento di rafforzare il rapporto di interdisciplinarietà del tema scelto dalla Comunità Accademica. Si ringraziano per il contributo la Fondazione per la Ricerca della Società Italiana di Endocrinologia; la Società Italiana di Cardiologia; la Società Italiana di Diabetologia; la Società Italiana di Gerontologia e Geriatria; la Società Italiana di Microbiologia e la Società Italiana di Reumatologia. Più in dettaglio, il programma scientifico del Congresso si svilupperà in tre giornate prevedendo lo svolgimento di numerosi workshop e simposi, organizzati dalle società scientifiche e dalle aziende. Parallelamente all’affermarsi del ruolo attribuito al microbioma o massa batterica orale in rapporto ai processi infiammatori, un’attenzione del tutto particolare verrà data alla Sindrome delle Apnee ostruttive nel Sonno (Obstructive Sleep Apnea Syndrome OSAS), attraverso un Simposio promosso dalla Società Italiana di Odontostomatologia e Chirurgia Maxillo-Facciale (SIOCMF) dove, partendo dalle linee guida nazionali 2014 del Ministero della Salute, deve essere riconosciuto all’Odontoiatria il compito di “sentinella diagnostica” provvedendo altresì, accanto ad uno specifico affiancamento formativo in sede universitaria, anche alla risoluzione terapeutica tramite l’applicazione di specifici dispositivi medici intraorali in collaborazione con la SIMSO, la SIOeChCF e la SICMF. L’appuntamento con il Congresso Nazionale CDUO s’indirizza poi quest’anno ai quasi 13 milioni di over65 oggi in Italia, per i quali, in linea con lo sviluppo di politiche di prevenzione sanitaria, diviene prioritario recepire la normativa europea volta a diffondere comportamenti e pratiche quotidiane che favoriscano un invecchiamento in salute, un invecchiamento attivo. Problemi di masticazione e conseguente rischio di malnutrizione per gli anziani, a fronte di un quadro di disuguaglianze economiche e previdenziali insieme ad un incremento proprio delle malattie croniche, non possono che rappresentare un impegno della medicina odontoiatrica verso i cittadini, cui dare risposta nell’esercizio costante della professione. La sensibilità all’evolversi delle condizioni sociali ed epidemiologiche impone infine al CDUO di fare il punto sul rapporto tra pazienti disabili, e dunque la disabilità nel suo complesso, e le prestazioni odontoiatriche erogate. La persona disabile, a causa dei propri deficit spesso motori, alle terapie farmacologiche che deve seguire, o a difetti sistemici a viso e bocca, non riesce a prendersi autonomamente cura dei propri denti e quindi spesso trascura la propria igiene orale contraendo molto più facilmente carie, malattie come la parodontite o problemi alla funzione masticatoria. Un approccio multidisciplinare e un rapporto attento e attivo con le famiglie dei pazienti disabili possono rappresentare il punto di partenza della riflessione in occasione del Congresso Nazionale. 12 aprile – Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche e Maxillo-Facciali “La Sapienza” Università di Roma – Via Caserta, 6 Roma 13-14 aprile – Parco dei Principi Grand Hotel – Via G. Frescobaldi, 5 Roma
DATA: 10-04-2018 Salute: la bocca un organo “spia” di malattie, il microbiota orale arma di prevenzione "Il cavo orale è un organo 'spia' dove è possibile identificare i segni sintomatici di molte malattie" A cura di AdnKronos 10 aprile 2018 - 12:11 Un prelievo del microbiota orale per capire se ci si ammalerà di parodontite o se un intervento è riuscito. E’ il futuro, non troppo lontano, che potrebbe aprirsi indagando la popolazione di batteri, circa 750 specie diverse, che vivono nella bocca. “Il cavo orale non va considerato semplicemente come la sede dei denti o della lingua, ma come un organo ‘spia’ dove è possibile identificare i segni sintomatici di molte malattie“. A spiegarlo all’Adnkronos Salute è Antonella Polimeni, direttore del Dipartimento testa-collo del Policlinico Umberto I- Università Sapienza di Roma e presidente del 25esimo congresso del Collegio dei docenti universitari di discipline odontostomatologiche (Cduo), che si terrà a Roma dal 12 al 14 aprile. Sono già oltre 2 mila gli iscritti.
Il congresso è incentrato proprio sulle malattie sistemiche e sul microbiota orale. “Le tematiche selezionate quest’anno vogliono sottolineare la centralità della salute orale – ricorda la Polimeni – e la sua stretta correlazione con diverse specialità mediche. In quest’ottica la grande novità della 25.esima edizione è il coinvolgimento di prestigiose società scientifiche di area medica, con l’intento di rafforzare il rapporto multidisciplinare sul tema del microbiota orale e delle malattie sistemiche“. “Il cavo orale è facilmente ispezionabile, anche se ancora molti carcinomi della bocca vengono diagnosticati in ritardo – chiosa la presiedente del congresso Cduo – In futuro per alcune patologie basterà fare semplici prelievi per valutare la popolazione batterica e sviluppare strategie di intervento“. Le difficoltà attuali però sono di tipo quantitativo: in ogni microlitro di placca sono presenti milioni di batteri, quindi è ancora molto difficile fare un’analisi predittiva. Lo scenario immaginato dagli specialisti “è quello di mettere a punto protocolli di diagnosi precoce o di andamento della malattie. Uno degli studi dell’Università Sapienza di Milano – anticipa la Polimeni – che saranno presentati nella giornata di venerdì 13 aprile, riguarda la correlazione tra una particolare specie di batteri del cavo orale e l’andamento dell’artrite reumatoide“. Il microbiota orale salverà anche il sorriso degli italiani? “La salute della bocca – risponde la Polimeni – è migliorabile e il tema dell’accessibilità alla cure odontoiatriche è ancora annoso. La salute orale è considerata come un indicatore di benessere socio-economico come ha rilevato l’Istat. I Lea in odontoiatria non coprono tutti i bisogni e ritengo che questo argomento vada approfondito con il prossimo Governo“.
DATA: 10-04-2018 paginemediche.it 10/04/2018 Salute: bocca organo 'spia' malattie, microbiota orale arma prevenzione Roma, 10 apr. (AdnKronos Salute) - Un prelievo del microbiota orale per capire se ci si ammalerà di parodontite o se un intervento è riuscito. E' il futuro, non troppo lontano, che potrebbe aprirsi indagando la popolazione di batteri, circa 750 specie diverse, che vivono nella bocca. "Il cavo orale non va considerato semplicemente come la sede dei denti o della lingua, ma come un organo 'spia' dove è possibile identificare i segni sintomatici di molte malattie". A spiegarlo all'Adnkronos Salute è Antonella Polimeni, direttore del Dipartimento testa-collo del Policlinico Umberto I-Università Sapienza di Roma e presidente del 25esimo congresso del Collegio dei docenti universitari di discipline odontostomatologiche (Cduo), che si terrà a Roma dal 12 al 14 aprile. Sono già oltre 2 mila gli iscritti. Il congresso è incentrato proprio sulle malattie sistemiche e sul microbiota orale. "Le tematiche selezionate quest'anno vogliono sottolineare la centralità della salute orale - ricorda la Polimeni - e la sua stretta correlazione con diverse specialità mediche. In quest'ottica la grande novità della 25.esima edizione è il coinvolgimento di prestigiose società scientifiche di area medica, con l'intento di rafforzare il rapporto multidisciplinare sul tema del microbiota orale e delle malattie sistemiche". "Il cavo orale è facilmente ispezionabile, anche se ancora molti carcinomi della bocca vengono diagnosticati in ritardo - chiosa la presiedente del congresso Cduo - In futuro per alcune patologie basterà fare semplici prelievi per valutare la popolazione batterica e sviluppare strategie di intervento". Le difficoltà attuali però sono di tipo quantitativo: in ogni microlitro di placca sono presenti milioni di batteri, quindi è ancora molto difficile fare un'analisi predittiva. Lo scenario immaginato dagli specialisti "è quello di mettere a punto protocolli di diagnosi precoce o di andamento della malattie. Uno degli studi dell'Università Sapienza di Milano - anticipa la Polimeni - che saranno presentati nella giornata di venerdì 13 aprile, riguarda la correlazione tra una particolare specie di batteri del cavo orale e l'andamento dell'artrite reumatoide". Il microbiota orale salverà anche il sorriso degli italiani? "La salute della bocca - risponde la Polimeni - è migliorabile e il tema dell'accessibilità alla cure odontoiatriche è ancora annoso. La salute orale è considerata come un indicatore di benessere socio-economico come ha rilevato l'Istat. I Lea in odontoiatria non coprono tutti i bisogni e ritengo che questo argomento vada approfondito con il prossimo Governo".
DATA: 11-04-2018 DIRE.IT Sanità I poveri hanno fino a 8 denti imeno rispetto a ricchi ROMA – I poveri hanno fino a 8 denti in meno rispetto ai ricchi. Quanto alle patologie orali, queste colpiscono nel mondo quasi 4 miliardi di persone, di cui circa la metà affette da carie non trattate o parodontiti. Studi su larga scala confermano che i ceppi patogeni responsabili dell’infiammazione locale del
cavo orale sono oggi considerati in modo importante anche nelle malattie sistemiche tra cui le malattie cardiovascolari, l’ictus, il diabete, le polmoniti, ma anche forme tumorali, malattie autoimmuni come artrite reumatoide, fino all’insorgere negli anziani della sindrome di Alzheimer. Si parlerà di questo in occasione del 25esimo Congresso nazionale del Collegio dei Docenti universitari nelle discipline Odontostomatologiche (Cduo), che si svolgerà il 12 aprile presso il Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche e Maxillo-Facciali dell’Università Sapienza di Roma, per proseguire il 13 e 14 aprile al Parco dei Principi Grand Hotel. “Alcuni studi- fanno sapere intanto gli esperti- puntano l’attenzione sull’incidenza di tumori del cavo orale, in particolare il carcinoma a cellule squamose dove la parodontite cronica gioca un ruolo decisivo, fra giovani e donne: ogni anno, nel mondo si registrano fra 350mila e 400mila nuovi casi. Inoltre, diversi fattori, come la dieta, il fumo, lo stress, le cure farmacologiche e i cambi ormonali possono influenzare l’equilibrio del microbioma orale, spostandolo verso uno stato in cui i batteri associati a problemi possono predominare”. La salute orale è quindi un indice di povertà: una ricerca pubblicata sul ‘Journal of Dental Research’ nel 2014 dimostra come raggiunti i 70 anni di età le persone povere hanno otto denti in meno rispetto ai ricchi. Anche l’Istat ha recentemente inserito al primo posto, nel paniere dei fabbisogni, il dentista. ( “Tenere in equilibrio e in salute le oltre 600 colonie batteriche- spiega Antonella Polimeni, presidente del Congresso e direttrice del dipartimento Testa Collo dell’Umberto I dell’Università Sapienza Università di Roma- o microbioma orale complessivo, che popolano la nostra cavità orale ed i suoi habitat (denti, gengive, palato, lingua, tonsille) a loro volta articolati in tanti microbiota che ne caratterizzano la comunità batterica presente in un tessuto, rappresenta uno dei compiti principali oggi affidati all’Odontostomatologia, specie con l’incedere dell’età e dell’invecchiamento che rende l’individuo fragile. L’equilibrio del microbioma è dunque legato a doppio filo con quello del sistema immunitario: si tratta di un’autentica sentinella
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