RASSEGNA STAMPA 21 giugno 2016 - ATRI
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21/06/2016 diffusione:113520 Pag. 43 Ed. Marche tiratura:152577 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Pesaro, la città di Rossini offrirà oggi un ricco cartellone di appuntamenti in occasione della celebrazione europea Ospite Franceschini, in serata Renzetti dirige la Fgr Giornata della musica il ministro darà il la L'EVENTO La visita di oggi del ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini sarà per Pesaro l'occasione per una grande giornata di musica. Oggi in tutta Europa si celebra la musica come massima espressione di cultura, partecipazione e integrazione. Anche la città di Rossini aderisce con un ricco pacchetto che non si ferma al solstizio d'estate ma che lo ha anticipato (da sabato scorso), e che si prolungherà nei prossimi giorni. «La Festa della Musica a Pesaro - come dichiara in una nota il Comune - sarà una giornata particolare. La città, anche grazie alla visita del ministro Franceschini, partecipa con tutta la sua energia al grande evento europeo che porta la musica in ogni luogo; una festa cui tutti sono invitati, soprattutto le giovani generazioni». Nell'occasione, Pesaro è diventata partner ufficiale della Festa della musica europea aderendo all'Associazione italiana per la promozione della festa della musica (Aipfm). Ed a questo proposito la città ha messo a punto un ricco pacchetto di iniziative che culmina oggi. Insomma una giornata speciale, suggellata dalla presenza in città e nelle Marche del ministro ai Beni e alle attività culturali e del turismo Dario Franceschini. Ma vediamo il programma. Alle 17 ai Musei Civici di Palazzo Mosca, sarà proposto Racconti di Corde, un concerto di chitarra del liceo musicale Marconi. Si esibiranno Riccardo Mezzolani, Luca Rossi, Diego Fariselli, Andrea Amadori, Iacopo Rossi, ovvero i migliori solisti della classe di chitarra del liceo musicale. Seguirà l'esibizione della Marconi Guitar, orchestra nata dalla collaborazione dei docenti di chitarra, Santi, Colocci, Russo e Cecconi. Alle ore 18 al Conservatorio, sala dei Marmi, La canzone costaricense che vedrà protagonisti Ernesto Rodríguez, tenore e Manuel Matarrita, pianoforte. Un concerto di musiche tradizionali costaricensi organizzato da Mario Mariani, in collaborazione con l'Ambasciata del Costa Rica in Italia (prenotazioni: 0721 387728). Alle 18.30 in piazzale Collenuccio si esibirà invece la Banda di Candelara, direttore Michele Mangani. Alle 20.30 a Baia Flaminia, nell'ambito dell'iniziativa Dall'alba al tramonto, il Festival Popsophia presenta Sul far della sera. Filosofia del tramonto. Una conferenza-spettacolo in musica con: Lucrezia Ercoli, Riccardo Minnucci, Pamela Olivieri, Colette Pacini. Altri particolari sul sito: www.pesarocultura.it. Alle ore 21, infine, all'Auditorium Pedrotti, concerto dell'Orchestra Filarmonica Gioachino Rossini diretta dal maestro Donato Renzetti (nella foto). A Fano oggi si terranno ben 20 concerti in un giorno, dalle 18 alle 24, grazie alla collaborazione di molti locali che si sono messi a disposizione ospitando gli artisti. La Festa della Musica a Fano è coordinata dall'Associazione Culturale Fano Music Story. A Gradara nella rocca alle 17.15 concerto del gruppo Vocal Ensemble. Claudio Salvi © RIPRODUZIONE RISERVATA SCENARIO INDUSTRIA TURISTICA - Rassegna Stampa 21/06/2016 23
21/06/2016 diffusione:305863 Pag. 23 tiratura:387811 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato INTERVISTA Favorevole Rocco Forte, Sir e «italiano»: «Calma, ma è giusto andarsene Senza lacci il business crescerà» Il magnate degli hotel del lusso e i motivi della sua scelta Ai britannici non piace che da fuori si suggeri- sca cosa devono fare Deficit democratico «Il castello istituzionale europeo non mi piace perché c'è un forte deficit di democrazia» Fabio Cavalera DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA Quella della famiglia Forte è una delle tante storie italiane di emigrazione e successo. Carmine, classe 1908, lasciò la provincia di Frosinone, sbarcò nel Regno Unito e fondò un impero alberghiero. Il suo nome divenne Charles. Nel 1981 fu nominato barone e membro della Camera dei Lord da Margaret Thatcher. Ma il suo legame con l'Italia rimase sempre di grande passione. Ogni anno tornava in Ciociaria per la processione della Madonna nel suo paese. Morì 98enne, nel 2007, e le chiavi di comando passarono al figlio Rocco che oggi guida un gruppo con hotel a cinque stelle in tutta Europa. Inglese di nascita, italiano nel sangue. Da che parte sta, sir Rocco Forte? A favore della Brexit o contro la Brexit? «Voterò per la Brexit». Ma come... lei per metà inglese e per metà italiano, figlio di un migrante italiano, crede che Londra debba uscire dall'Europa. «Non vedo nulla di drammatico. L'ipotesi che il Regno Unito abbandoni l'Unione mi pare realistica e giusta». Il rischio di contraccolpi economici dovrebbe preoccuparla. «Guardi... ciò che conta è mantenere la calma. La più banale delle considerazione ci suggerisce che alla fine conta solo il business. Dentro o fuori dall'Europa il motore sono gli affari. Chi vende Mercedes o Fiat, chi vende servizi finanziari... chiunque penserà sempre a comperare e vendere, sia che Londra resti in Europa sia che ne esca». Ma perché voterà la Brexit? «In Europa la burocrazia è soffocante, condiziona i governi, è un ostacolo all'economia e al libero mercato». E, secondo lei, sarebbe più facile fare impresa chiamandosi fuori dall'Europa? «Non ho dubbi. I costi di un'azienda in Europa sono molto più alti. Qui la corporation tax scenderà al 18%. I costi sociali sono al 10% mentre in Europa sono al 40 o al 50%. Il continente non è competitivo. Il Regno Unito lo è. Quindi, meglio uscire». Soli e isolati? «Ma no. Osserviamo i dati con attenzione. Il 48% dell'import-export di beni è con l'Europa. Il 52% con il resto del mondo. L'80% dell'import-export di servizi è fuori dall'Europa. A parte il contraccolpo di breve periodo per qualche settore merceologico particolare, l'economia britannica marcerebbe benissimo lo stesso. In ogni caso, se Londra esce, ci saranno nuove negoziazioni commerciali e la situazione in una paio d'anni si normalizzerà». Cameron, il Cancelliere dello Scacchiere George Osborne, la Banca d'Inghilterra, le grandi istituzioni finanziarie non la pensano così, prospettano anni difficili. «Siamo in campagna referendaria e ognuno gioca le proprie cartucce. Mi sembra un approccio molto allarmistico che tra l'altro non dà i risultati sperati. Anche gli interventi di governi e premier stranieri sono inutili. Ai britannici non piace che da fuori si suggerisca cosa devono fare». Non saranno le preoccupazioni per l'economia a condizionare il voto: è questo che intende? SCENARIO INDUSTRIA TURISTICA - Rassegna Stampa 21/06/2016 8
21/06/2016 diffusione:305863 Pag. 23 tiratura:387811 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato «Intendiamoci, il risultato è in bilico ma non credo che a determinarlo siano solo le questioni economiche». Lei è figlio di un immigrato italiano. E l'immigrazione è uno dei temi che hanno scosso il dibattito. La soluzione ai problemi è davvero chiudere le frontiere? «Lo dico con cognizione di causa: tutti vogliono venire qui. Ed è giusto. Ma con l'allargamento dell'Ue all'Est i flussi sono finiti fuori controllo». Non solo dall'Europa dell'Est. L'Italia è al secondo o terzo posto nel 2015 quanto a numero di lavoratori entrati nel Regno Unito. «Le frontiere non vanno e non si possono blindare. Sarebbe sbagliato, inutile, controproducente. Però gli ingressi vanno misurati in base all'offerta di lavoro, alle professioni, alle mansioni richieste, alle abilità del singolo richiedente. La soluzione non è porte aperte a chiunque. La soluzione sono politiche pragmatiche, porte aperte secondo le necessità. Come del resto avviene negli Usa, in Australia, in Svizzera. Ogni Paese ha il diritto di controllare il futuro. Ne va della sua sovranità, che è un principio al quale nessun britannico intende rinunciare». L'Europa proprio non le piace. Ma il suo business è lì. «Il castello istituzionale europeo non mi piace perché c'è un forte deficit di democrazia, perché le leggi e i regolamenti vengono partoriti dalla burocrazia di Bruxelles e hanno effetti devastanti nel Regno Unito. Un conto è esser parte di una vero mercato libero e un conto è essere parte di un'Unione che vuole essere politica e centralizzata, spogliando i governi della loro sovranità. Questa non è la mia Europa e non sarebbe stata nemmeno quella di mio papà». © RIPRODUZIONE RISERVATA Chi è Sir Rocco Forte, nato a Bournemouth 71 anni fa, è figlio del defunto magnate italiano degli hotel Carmine (poi diventato) Charles Forte. Guida un gruppo con hotel a cinque stelle presenti in tutta Europa SCENARIO INDUSTRIA TURISTICA - Rassegna Stampa 21/06/2016 9
20/06/2016 diffusione:7936 Pag. 1 N.24 - 20 giugno 2016 TTG Italia tiratura:8136 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L'ora delle garanzie l conto alla rovescia finale è iniziato. Da qui a pochi giorni, agenzie e tour operator (ovvero tutti i soggetti autorizzati a organizzare viaggi) dovranno fornire ai propri viaggiatori adeguate garanzie assicurative. Il vecchio Fondo di garanzia, andato in pensione, lascerà il posto dal primo luglio alle nuove regole, secondo cui le imprese dovranno trovare un qualche strumento privato per tutelare i clienti da eventuali fallimenti. Tra i soggetti che hanno presentato al mercato la propria soluzione, anche Astoi, che ha scelto l'aula magna dell'Università Bocconi di Milano per annunciare il nuovo strumento volto a soddisfare i requisiti di legge. Un Fondo che sarà costituito davanti al notaio e nel quale confluiranno tutti gli associati. I dubbi maggiori, e su questo sono praticamente tutti d'accordo, non riguardano però gli operatori, bensì le agenzie di viaggi. Anche perché, a detta degli interessati, le zone d'ombra non mancano. Del resto, il meccanismo che entrerà in vigore tra qualche giorno è una novità assoluta per il mercato. I network, in base alle prime dichiarazioni, sembrerebbero intenzionati ad attrezzarsi in casa propria, proponendo soluzioni per gli associati. Fiavet, intanto, ha già annunciato il lancio di un proprio Fondo, strutturato con un obiettivo preciso: venire incontro alle necessità delle imprese di dimensioni più ridotte. Ma anche il mondo assicurativo ha iniziato a muoversi, con il progetto lanciato da Borghini e Cossa insieme a I4T. Il nodo dei costi Tra le questioni principali, ovviamente, quello della sostenibilità dei costi: un nodo che spiega anche perché la questione si stia evolvendo in tronconi separati per le diverse parti della filiera. Le esigenze e la capacità di spesa dei tour operator, infatti, sono ovviamentre diversi da quelli delle agenzie di viaggi. Nel frattempo, è arrivata anche la disponibilità del sottosegretario al Mibact Dorina Bianchi a chiarire tutti gli eventuali dubbi delle imprese sulle garanzie da fornire ai passeggeri. Comunque, siamo ormai alle battute finali: associazioni e aziende stanno mettendo sul tavolo le loro soluzioni e ora toccherà al mercato promuovere o bocciare le varie iniziative. TURISMO E TOUR OPERATORS - Rassegna Stampa 21/06/2016 37
20/06/2016 diffusione:7936 Pag. 5 N.24 - 20 giugno 2016 TTG Italia tiratura:8136 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Cambio ai vertici Per il neo eletto si tratta in realtà del secondo mandato alla presidenza dell'associazione, dopo il biennio 2012-2014 Battifora passa il testimone A Filippetti la guida dei t.o. Il numero uno di Eden conquista la poltrona più alta di Astoi Confindustria Viaggi F. Z. Ora il numero uno di Eden Viaggi si trova nell'insolita condizione di essere , allo stesso tempo, il predecessore e il successore di Luca Battifora alla presidenza Astoi. Scaduto il mandando del manager Hotelplan, infatti, la poltrona più alta dell'associazione dei tour operator è tornata nelle mani di Nardo Filippetti, già a capo dei t.o. confindustriali dal 2012 al 2014. Un'elezione annunciata, dal momento che i big dell'associazione sembravano già convergere da tempo sul nome dell'imprenditore pesarese. Situazione che, di fatto, ha reso vana una candidatura alternativa, dal momento che nel sistema di voto di Astoi le dimensioni dei tour operator hanno un peso determinante. Lo scenario Così, Filippetti è tornano a guidare l'associazione. E anche se sono passate solo poche stagioni, lo scenario è radicalmente mutato e la situazione che dovrà affrontare è sensibilimente diversa da quella del suo primo mandato. Del resto, lo stesso Filippetti ne è cosciente: "Le sfide che andremo ad affrontare in uno scenario mutevole e non più stabile - è stato il suo commento dopo l'elezione -, come nei tempi passati, mi portano a ipotizzare un futuro permeato di nuove sfide a partire dal Fondo di garanzia, a tutte le problematiche che il nostro comparto turistico è costretto ad affrontare quotidianamente". Insomma, tutto è cambiato e niente è più lo stesso. Due anni fa, infatti, si poteva ancora parlare di Nord Africa, mentre la destinazione Italia sembrava Ora il turismo vive in "un panorama mutevole" ormai lasciata in balia della disintermediazione. Ora, invece, lo scenario è ribaltato: mentre il Mar Rosso lascia le mappe del turismo, le spiagge della Penisola si conquistano un posto di tutto rispetto anche nelle vendite in agenzia. Poi, come ricordato dal neopresidente, c'è anche la questione del Fondo di Garanzia: un vero e proprio salto nel buio, dal momento che si tratta di un meccanismo completamente nuovo. Le polemiche, in questi giorni, non sono mancate. Ma, da un certo punto di vista, sono anche fisiologiche, dal momento che si avvicina l'ora X (ovvero il primo luglio) dell'entrata in vigore delle nuove norme e la tensione aumenta. I nuovi fondi di garanzia (tanto vale parlarne al plurale, dal momento che si stanno moltiplicando i progetti dei diversi attori del mercato) saranno un banco di prova non da poco per il settore e soprattutto per le sue casse. La squadra Accanto al nome di Filippetti, Astoi ha anche annunciato la composizione degli altri organi dell'associazione. Il presidente di Eden Viaggi, per il prossimo biennio, avrà al suo fianco Pier Ez haya, Alpitour, nella veste di vicepresidente vicario, e Carlo Pompili, Veratour, nel ruolo di vicepresidente. Il consiglio direttivo è invece composto da 13 membri: l'ex presidente Astoi Luca Battifora (Hotelplan), Giorgio Palmucci (Th Resorts), Frederic Naar (Naar), Andrea Mele (Mappamondo), Carlo Schiavon (Costa Crociere), Mario Aprea (Ota Viaggi), Georges Adly Zaki (Swan Tour), Giorgio Trivellon (Club Me d), Claudio Asborno (Best Tours), Marco Peci (Quality Group), Danilo Curzi (Idee per Viaggiare), Mario Roci (Settemari), Francesco Butturini (Going). Intanto, Battifora ha chiuso la sua esperienza tracciando un bilancio degli ultimi due anni in un'intervista al direttore di TTG Italia Remo Vangelista (pubblicata su ttgitalia.com poche ore prima del 'cambio della guardia'). "Abbiamo vissuto due anni complessi - ha affermato Luca Battifora -, subendo un gran numero di attentati terroristici in molte parti del mondo. Sappiamo che non sarà facile ripartire per alcune mete. E non dimentico il gran lavoro fatto sotto il punto di vista normativo". Una sintesi stringata, ma pun tuale, di quanto è successo nel mondo del tour operating negli ultimi tempi. E riguardo al ruolo del comparto produttivo all'interno del mercato, il ceo di Hotelplan ha aggiunto: "Abbiamo dimostrato che i tour operator sono aziende concrete e che hanno ancora un peso rilevante nel settore". Previsioni TURISMO E TOUR OPERATORS - Rassegna Stampa 21/06/2016 38
Edizione del: 21/06/16 Dir. Resp.: Roberto Napoletano Estratto da pag.: 22 Sezione: SETTORI E IMPRESE Tiratura: 382.032 Diffusione: 211.650 Lettori: 879.000 Foglio: 1/1 Il presente documento è ad uso esclusivo del committente. 106-141-080 Peso: 17% Servizi di Media Monitoring
20/06/2016 diffusione:7936 Pag. 9 N.24 - 20 giugno 2016 TTG Italia tiratura:8136 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato CROCIERE La rotta Royal Caribbean Porti , tour, accordi con i vettori: tutte le scelte della compagnia per il mercato italiano Obiettivo Liguria: idea La Spezia a partire dal 2018 Volo più crociere Arriva ChoiceAir per le agenzie Giovanni Ferrario Velocità sostenuta, ma anche qualche incognita all'orizzonte. Royal Caribbean e il suo timoniere italiano, Gianni Rotondo, si apprestano a mettere in stiva un 2016 che si dovrebbe chiudere a +25 per cento di fatturato "dovuto - spiega il d.g. della compagnia - a un mix positivo formato dall'aumento di passeggeri e da uno scontrino medio più alto". Qualche complicazione in più ci sarà l'anno prossimo perché nel Mediterraneo non saranno presenti le navi di ultima generazione della classe Oasis: il rischio è quello perdere quote di mercato e redditività che la compagnia ha conquistato in questi ultimi anni. "Non ci aspettiamo una crescita - ammette sempre Rotondo -, mentre è probabile che torneremo a presidiare il Mediterraneo nel 2018 con la quarta nave della classe Oasis che uscirà dai cantieri francesi di Stx". Focus itinerari La strategia è puntare sull'appeal degli itinerari delle quattro imbarcazioni che toccheranno l'Italia: Jewel of the Seas imbarcherà a Civitavecchia di domenica toccando anche Cagliari e Ajaccio, mentre Reflection (del brand Celebrity) partirà dal Lazio, per poi scenderà sulla costa spagnola con fermate a Malaga, Cartagena e Gibilterra. Occhi puntati anche su Venezia, dove salperanno dal Canale della Giudecca navi di minore tonnellaggio per le limitazioni di traffico presenti: attraccheranno nel capoluogo veneto Rhapsody of the Seas, con un itinerario che toccherà le isole greche e Celebrity Constellation. L'obiettivo del manager rimane quello di aumentare i porti di imbarco in Italia con un'attenzione particolare verso il Nord e la Liguria. Impossibile pensare a Genova (il porto non è approvato per la classe Oasis) ed è molto complicato andare a Savona, dove la presenza dei competitor può mettere in ombra il prodotto. Più probabile un approdo a La Spezia per il 2018: "Vogliamo più porti d'imbarco in Italia per sviluppare il mercato e per non essere limitati a due aree. Abbiamo preparato dei business case che presenterò a Miami". Destinazioni Al momento, però, la strategia globale privilegia i porti che presentano aeroporti nelle vicinanze e, quindi, più raggiungibili dalla clientela Usa e Uk, che rimane il target principale. Non è un caso che, dopo aver trascorso l'estate nel Mediterraneo, l'ultima nave della classe Oasis, Harmony of the Seas, da ottobre si sposterà negli Stati Uniti per servire l'area caraibica, che rimane il bacino principale della compagnia. Con una quota di mercato del 5 per cento Rotondo non punta certo a mettersi sullo stesso piano di Costa Crociere e Msc. L'intento è quello di ritagliarsi uno spazio dove poter valorizzare un'offerta diversa da quella dei competitor, "perché proponiamo un prodotto internazionale. Anche i numeri che stiamo vedendo per le crociere ai Caraibi e negli Emirati sono molto incoraggianti", afferma il direttore generale. Fly & Cruise Proprio sul fly&cruise la compagnia ha determinati accordi vuoto-pieno con i vettori di linea solo nel periodo di alta stagione, "soprattutto nelle settimane centrali di agosto e a dicembre verso Caraibi e Nord Europa. Nei restanti periodi dell'anno diventa difficile sostenere certi impegni, viste le dimensioni che abbiamo". In questo scenario si inserisce lo sviluppo dello strumento ChoiceAir (ora in fase di test su alcune agenzie) che permette la pacchettizzazione dinamica di crociera più volo a cui si possono aggiungere la prenotazione di hotel e transfer. Per quanto riguarda la politica commerciale, la compagnia continua ad essere incentrata sul trade, da dove passa il 70 per cento del fatturato, mentre la restante parte viene suddivisa tra agenzie virtuali e prenotazione diretta. "Dal 2012 vediamo una certa stabilità tra i vari canali e il web non cresce - sostiene Rotondo . Anche tra i repeter, che per noi valgono il 30 per cento, non abbiamo notato cambi di modalità di prenotazione. Abbiamo fatto dei tentativi per ricontattare gli ex cli enti, ma ci siamo resi conto che questa iniziativa disturbava le agenzie: inoltre non abbiamo una struttura commerciale che ci permetta di parlare con decine di migliaia di clienti". Per questo la compagnia ha attivato una serie di promozioni per chi prenota in agenzia per lanciare la stagione 2017 con sconti sulle SCENARIO TURISMO PORTUALE - Rassegna Stampa 21/06/2016 59
20/06/2016 diffusione:7936 Pag. 9 N.24 - 20 giugno 2016 TTG Italia tiratura:8136 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato camere e super commissioni ai dettaglianti. Foto: Harmony of the Seas è l'ultima nata nella flotta della compagnia ed è la più grande nave da crociera mai realizzata, con soluzioni rivoluzionarie Foto: Il direttore generale per l'Italia Gianni Rotondo ha ricordato che dalle agenzie di viaggi passa il 70 per cento delle vendite di Royal Caribbean SCENARIO TURISMO PORTUALE - Rassegna Stampa 21/06/2016 60
Edizione del: 21/06/16 Dir. Resp.: Roberto Napoletano Estratto da pag.: 47 Sezione: RELAZIONI INDUSTRIALI Tiratura: 382.032 Diffusione: 211.650 Lettori: 879.000 Foglio: 1/1 Il presente documento è ad uso esclusivo del committente. 106-141-080 Peso: 47-4%,51-18% Servizi di Media Monitoring
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